Guerra Medioriente, riservista israeliana a Sky TG24: situazione inimmaginabile
MondoDikla Shoshan, una giovane dottoressa, è stata richiamata dall'esercito dopo gli attacchi di Hamas al suo Paese. Ci racconta cosa è successo in quei minuti e cosa stanno facendo ora
"Era sabato, io e il mio ragazzo stavamo dormendo quando abbiamo sentito un improvviso boato". Così Dikla Shoshan racconta i momenti dei primi attacchi di Hamas su Israele alle 6.30 del mattino di sabato 7 ottobre. Lei è una giovane dottoressa israeliana che ha vissuto diversi anni in Italia e che poi è tornata a Tel Aviv. Proprio da lì ha sentito i razzi, le bombe, e i primi telegiornali che spiegavano quello che stava accadendo. (AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE)
I primi attacchi
Dikla ci dice che la situazione non è stata subito chiara. "Noi siamo abituati agli allarmi antiaerei e a correre in un bunker, pensavamo che fosse come le altre volte e che si sarebbe risolto tutto in pochi minuti". Per i cittadini israeliani è infatti abbastanza comune essere pronti a correre in un rifugio per il tempo di un attacco, senza preoccuparsi troppo e senza interrompere le proprie attività quotidiane. "Questa volta è stato diverso", ci racconta Dikla, "non potevamo mai immaginare quello che sarebbe accaduto: abbiamo visto i morti davanti ai nostri occhi".
I cittadini richiamati dall'esercito
Dikla, come tanti altri, è stata richiamata dall'esercito. Non ci può dire dove si trova precisamente e cosa sta facendo ma ci spiega che si trova già in una base militare dove svolge dei compiti simili a quelli che aveva imparato nel suo periodo di leva obbligatoria. Lei è un medico, ma l'hanno chiamata a fare tutto quello che serve. Le chiediamo dei conflitti interni che sembravano dilaniare Israele fino a qualche giorno fa. "Quello che è successo ha messo da parte le discussioni sulle politiche interne e tutti noi israeliani ci siamo mobilitati per aiutare come possiamo".
La situazione a Gaza
Chiediamo a Dikla cosa pensa lei e cosa pensano i suoi concittadini riguardo l'attacco di Israele a Gaza e il fatto che altrettanti civili innocenti siano rinchiusi nella Striscia senza acqua, luce e cibo. "Mi dispiace per entrambi i lati perché tutti stanno soffrendo ma noi dobbiamo difenderci, si tratta di una guerra di sopravvivenza". E su Hamas: "Sta danneggiando non solo noi ma anche il suo popolo".