Caso Trentini, la madre: "Lui ora è ostaggio di quel Paese". Sessanta giorni di silenzio

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Il ministro degli Esteri Tajani ha disposto per oggi la convocazione dell'incaricato d'affari venezuelano, per protestare sul caso di Alberto Trentini e per la decisione del Venezuela, annunciata ieri, di ridurre a tre il numero dei diplomatici accreditati nelle ambasciate di Italia, Francia e Paesi Bassi

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Il governo scende in campo per il caso di Alberto Trentini, l’operatore italiano in carcere da due mesi in Venezuela. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha disposto la convocazione dell'incaricato d'affari venezuelano per oggi “Protestiamo con forza per la mancanza di informazioni sulla detenzione del cittadino italiano Alberto Trentini” ha scritto su X. A quanto si è appreso, la Farnesina è al corrente su dove è detenuto Trentini, ma formalmente, non ha ancora ricevuto una comunicazione da parte delle autorità venezuelane, tantomeno è stato consentito di fare visita al carcerato.

Scomparso in Venezuela dal 15 novembre

L'incaricato d'affari venezuelano verrà ricevuto oggi dal segretario generale della Farnesina, l'ambasciatore Riccardo Guariglia. La famiglia di Trentini è stata "sempre in contatto" con la Farnesina, ha spiegato la madre Armanda in un'intervista alla Stampa, ma ancora nessuna notizia, neppure sui motivi dell'arresto. “Per questo facciamo appello al governo, alla presidente Meloni e ai ministri che si occupano della vicenda” ha aggiunto, “chiediamo di essere sostenuti affinché' nostro figlio venga liberato e possa rientrare in Italia”. Trentini, 45anni, è un cooperatore della Humanity & Inclusion, arrestato il 15 novembre scorso in Venezuela, nei pressi del confine con la Colombia, nello stato meridionale di Apure. Da quel momento risulta scomparso e nessuna notizia sulle sue condizioni è stata rilasciata dalle autorità locali. "Siamo molto provati. Non sento mio figlio da due mesi, da quando lo hanno portato via. Lui ora è ostaggio di quel Paese, ma è solo una pedina." dichiara la madre di Trentini, Armanda, al telefono con l'Ansa "Bisogna forzare il silenzio su questa vicenda, forse l'interrogazione parlamentare ha cominciato a smuovere le coscienze". 

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Lo strazio e il dolore della madre

"Dal 15 novembre scorso, quando Alberto è partito, siamo nel silenzio. Sessanta giorni, e sessanta notti, senza avere una notizia, io e mio marito siamo nell'angoscia" spiega la madre di Alberto Trentini "mio figlio era solito, durante ogni sua missione, mandarci un messaggio e la localizzazione del luogo in cui arrivava. Questa volta non abbiamo saputo niente. È un figlio speciale, siamo disperati. È speciale per tutto quello che ha fatto in questi anni, aiutando gli altri". Armanda, la madre dell'italiano arrestato e tutt'ora scomparso in Venezuela, probabilmente nel carcere di Caracas. "Mi diceva sempre che la più grande soddisfazione era vedere il sorriso delle persone che aiutava, gente, i caminantes in fuga dal Venezuela che arrivavano da loro con le scarpe sbriciolate" conclude Armanda.

Meno diplomatici, la richiesta del Venezuela

La Farnesina, durante la convocazione di oggi, protesterà anche per la decisione del Venezuela, annunciata ieri, di ridurre a tre il numero dei diplomatici accreditati nelle ambasciate di Italia, Francia e Paesi Bassi. La causa sembrerebbe la risposta “ostile” dei diplomatici riguardo l'insediamento di Nicolas Maduro per un terzo mandato presidenziale. “L'Italia continuerà a chiedere al Venezuela di rispettare leggi internazionali e volontà democratica del suo popolo”, ha assicurato con un post su X il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

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