Guerra Israele-Hamas, quali saranno gli obiettivi dell'offensiva su Gaza
L'obiettivo militare di Israele è distruggere le capacità militari di Hamas. Il ministro della Difesa Gallant ha parlato di “offensiva totale" in seguito alla quale verrà “cambiata la realtà” della Striscia di Gaza. L’Onu allo Stato ebraico: “L'imposizione di assedi che mettono in pericolo la vita dei civili privandoli di beni essenziali per la loro sopravvivenza è vietata dal diritto internazionale umanitario”
- Israele ritrova l'unità politica e si prepara alla "completa offensiva" a Gaza. Intanto, dalla Striscia continuano ad arrivare razzi e lo Stato ebraico colpisce l'enclave palestinese con attacchi senza sosta. Hamas, inoltre, non sarebbe più l'unico nemico da combattere: l'atmosfera di frizione con Hezbollah a nord, con i suoi continui lanci di razzi, sembra destinata a sfociare in conflitto aperto
- "Ho allentato tutte le restrizioni, abbiamo il controllo dell'area e - ha annunciato il ministro della Difesa Gallant alle truppe al confine di Gaza - ci stiamo muovendo verso un'offensiva totale". Gallant ha quindi confermato che l'esercito ha recuperato il controllo sul confine, obiettivo primario per l'ingresso nella Striscia. Ha spiegato che verrà “cambiata la realtà” della Striscia di Gaza
- "L'imposizione di assedi che mettono in pericolo la vita dei civili privandoli di beni essenziali per la loro sopravvivenza è vietata dal diritto internazionale umanitario" . Lo ha ricordatro l'Onu a Israele, in merito all'assedio totale di Gaza. Ha poi ammonito che "la portata e la velocità di ciò che sta accadendo nei territori palestinesi occupati e in Israele sono agghiaccianti"
- L'obiettivo militare di Israele è distruggere le capacità militari di Hamas, ha detto il portavoce delle forze di difesa israeliane, il tenente colonnello Jonathan Conricus: la missione è "assicurarsi che Hamas, alla fine di questa guerra, non abbia alcuna capacità militare con cui poter minacciare o uccidere civili israeliani"
- L'aggressione subita in questi giorni da Israele sembrerebbe portare a un'operazione di terra nella Striscia. Secondo alcuni esperti militari, potrebbe avvenire da due punti: a nord e a sud, per convergere poi verso Gaza City
- Il confine con Gaza è cosparso di mine ed è stato chiuso, nessuno può uscire. Il prossimo passo – ancora da definire - potrebbe essere un attacco con carri armati
- A rafforzare l'ipotesi c'è l'intensità degli attacchi dall'aria, non solo sulle infrastrutture ma anche - come ha detto il portavoce militare - sui quadri di comando di Hamas e della Jihad. In due raid mirati sono stati uccisi il ministro dell'Economia di Hamas, Joad Abu Shmalah, e Zakaria Mamr, membro dell'ufficio politico
- Nel frattempo, l'esercito israeliano ha detto di aver condotto oltre 70 attacchi aerei nella zona di Daraj Tuffah. I Jet delle Forze di difesa israeliane hanno bombardato l'Università islamica di Gaza, struttura di Gaza City che secondo i militari israeliani “funge da centro di formazione per ingegneri di Hamas”
- Per fronteggiare l'emergenza, i partiti israeliani della maggioranza di governo hanno votato per dare al premier Benyamin Netanyahu il mandato di formare un governo di emergenza nazionale inglobando nell'esecutivo - e soprattutto anche nello strategico gabinetto di sicurezza - l'opposizione di Benny Gantz
- Intanto, mentre imperversa il conflitto, è arrivata una proposta di tregua da parte dell’Egitto: "Il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi ha sottolineato l'importanza di fermare gli spargimenti di sangue, proteggere i civili e impedire che vengano presi di mira". Lo riporta su X la rete satellitare al Arabiya. "Sisi ha poi invitato l'Europa e la comunità internazionale a sostenere la tregua, i negoziati e la cessazione dell'escalation a Gaza", aggiunge al Arabiya