Foliage in Italia, dove ammirare lo spettacolo della natura: dal Veneto alla Sardegna

L'OASI ZEGNA nasce nel 1993 come naturale sviluppo del “pensiero verde” di Ermenegildo Zegna, imprenditore e filantropo che (a partire dagli anni Trenta) finanziò e realizzò un’imponente opera di valorizzazione sociale e ambientale sulle montagne di Trivero, nel Biellese. Betulle, abeti, faggi e larici sono le piante che si possono ammirare nel Bosco del Sorriso in Valsessera, il percorso nel bosco più famoso e apprezzato dell’Oasi 

Tra ottobre e novembre i boschi di larici del PARCO NAZIONALE DEL GRAN PARADISO si tingono di giallo e i faggi si colorano di rosso, in netto contrasto con il verde delle conifere. Sul versante piemontese il consiglio è quello di percorrere il sentiero del vallone del Roc, per ammirare il foliage in uno degli ultimi boschi di faggi rimasti in questa zona. Sul lato valdostano invece sono i lariceti a dare spettacolo (Foto Silvia Pesce)

A una quarantina di minuti da Milano c'è la riserva naturale delle TORBIERE DEL SEBINO, incastonata tra la Franciacorta e il Lago d’Iseo. 360 ettari di zona protetta per la biodiversità della flora e della fauna che la abitano. Al costo simbolico di un euro si può fare una passeggiate lungo le passerelle sull’acqua dove si specchiano i colori autunnali degli alberi. Non è raro incontrare conigli, cigni e uccelli acquatici tipici della zona

L’autunno è la stagione ideale per scoprire il “Lärchen brennen”. Le foreste di larici, aceri, castagni, faggi e betulle che ricoprono l’ALTOPIANO DEL RENON, nel cuore dell’Alto Adige, cambiano il colore delle foglie e iniziano a trasformarsi nelle tonalità dei rossi e dei gialli intensi. Meno di 12 minuti da Bolzano con la Funivia del Renon per catapultarsi su questo "balcone panoramico" con vista sulle Dolomiti (Foto Associazione turistica Renon/Sophie Pichler)

Nel cuore di MERANO, in Alto Adige, parte il Sentiero di Sissi che, in 45 minuti a piedi, porta ai Giardini di Castel Trauttmansdorff: una superficie di 12 ettari con 80 ambienti botanici e piante da tutto il mondo. In autunno le foglie dei faggi si tingono di rosso, le chiome delle sequoie sembrano accendersi, gli aceri del Canada si trasformano. Nel cuore dei Giardini troneggia Castel Trauttmansdorff dove un tempo l'Imperatrice Sissi trascorreva l'inverno

La VAL DI FUNES al cospetto della catena montuosa delle Odle, in Alto Adige, rappresenta una delle migliori espressioni del foliage in Italia nel cuore delle Dolomiti. Tra le iniziative in programma, durante l'autunno, l'escursione guidata sul Sentiero del Contadino con Günther Pernthaler, allevatore di pecore. Nella valle è imperdibile la chiesetta di S.Giovanni a Ranui, una delle immagini più famose dell’Alto Adige

Per gli escursionisti la VALLE AURINA, in Trentino-Alto Adige, è un autentico paradiso in terra grazie agli 850 chilometri di sentieri tematici da percorrere. In autunno, la bellezza del luogo offre una straordinaria gamma cromatica nei boschi. Da non perdere in questa stagione i Sentieri del Sole, una fitta rete di percorsi che si estendono sulla parte soleggiata delle Alpi Aurine e dello Zillertal 

Tra il lago di Garda e le Dolomiti di Brenta, ci sono le TERME DI COMANO, 14 ettari di prati, piante secolari, corsi d'acqua e laghetti che, in questo periodo, si tingono di rosso e arancio. Centro di eccellenza in Europa per la cura della pelle (in particolare della psoriasi), le terme sono immerse in un territorio che è Riserva della Biosfera Unesco. A poca distanza Rango e Sal Lorenzo in Banale, due dei borghi più belli d'Italia

La VAL DI NON, in Trentino Alto Adige, è tra i luoghi migliori in Italia dove ammirare il fenomeno del foliage. I meleti e i vigneti si colorano di rosso. Da non perdere un itinerario attorno al lago Tovel. Situato a 1.178 metri all'interno del Parco Naturale Adamello-Brenta, è stato chiamato anche “lago rosso” perché le sue acque, fino al 1964, d'estate si tingevano di rosso  per azione di un’alga (Archivio fotografico APT)

Dalle cime delle Dolomiti di Brenta ai boschi di Fai della Paganella passando per le rive del lago di Molveno, il foliage in DOLOMITI PAGANELLA è uno spettacolo fatto di mille colori diversi. Tra le attività da non perdere l’immersione tra gli alberi del Parco del Respiro fino al Giro dei Masi di Andalo, passando per il Lago di Molveno e le esperienze enogastronomiche di San Lorenzo Dorsino  

600mila metri quadri di natura incontaminata nel suggestivo borgo di Valeggio sul Mincio, a pochi chilometri dal Lago di Garda. Si tratta del PARCO GIARDINO SIGURTA', pluripremiato tesoro green alle porte di Verona. Must della visita il Viale delle Rose, il Labirinto, la Grande Quercia, i Giardini Acquatici, i Laghetti Fioriti e il Castelletto. Imperdibile il foliage degli oltre 500 aceri giapponesi presenti nel Parco  

Tra le province di Treviso, Belluno e Pordenone, si estende il PIAN DEL CANSIGLIO, un vasto altopiano delle Prealpi Bellunesi circondato dall'omonima foresta. Con il legno dei suoi faggi si costruivano i remi della Serenissima Repubblica di Venezia e con i suoi larici è stata costruita la flotta di Napoleone. Durante l'autunno si può facilmente ascoltare il bramito dei cervi e assistere alle diverse fasi del corteggiamento (Foto Massimiliano Modolo)

La conca dei LAGHI DI FUSINE è uno dei luoghi più affascinanti del Friuli Venezia Giulia. Si tratta di laghi di origine glaciale, circondati da boschi di abete rosso alla base della catena montuosa del Gruppo del monte Mangart. È durante i mesi autunnali che l'ambiente sfoggia il suo abito migliore: specchi d'acqua circondati da boschi di faggi ed abeti rossi, pini e larici che si tingono di caldi colori gialli, rossi, aranciati che ricordano i panorami canadesi (Foto Carlo Sparviero)

Una riserva boschiva sull'Appennino tosco-romagnolo, uno dei posti più suggestivi dove vivere l'esperienza del foliage nell'Italia centrale. Il PARCO NAZIONALE DELLE FORESTE CASENTINESI si trova lungo il confine dell'Emilia-Romagna e della Toscana, a cavallo tra le province di Forlì-Cesena, Arezzo e Firenze. Da non perdere il bosco monumentale di faggi, aceri e abeti che circonda il Santuario della Verna (Foto Giordano Giacomini)

Il MONTE AMIATA in Toscana, antico vulcano spento, nella stagione autunnale si colora di arancio e rosso e si arricchisce di sagre dedicate ai sapori del bosco. Tra i comuni coinvolti Abbadia San Salvatore, Arcidosso, Castel del Piano, Castell’Azzara, Castiglion d’Orcia, Piancastagnaio, Roccalbegna e Santa Fiora che, tra ottobre e novembre, propongono un cartellone di eventi e degustazioni 

Il PARCO NAZIONALE DEI MONTI SIBILLINI sorge sull’Appennino tra Marche e Umbria, compreso nelle province di Macerata, Fermo, Ascoli Piceno e Perugia. Il paesaggio dei Sibillini è luogo di foreste fitte e colorate, in cui gli aceri si alternano ai faggi in una bicromia rosso-gialla. Nell’area di Castelsantangelo sul Nera e della Gola dell’Infernaccio, le faggete dominano le colline (Foto Valentina Lepore/Archivio Parco Nazionale dei Monti Sibillini)

Nel cuore della provincia di Viterbo, a metà strada tra Roma e la Toscana, sorgono i MONTI CIMINI, polmoni verdi di origine vulcanica ricoperti da fitti boschi secolari. Tra le destinazioni da non perdere la faggeta presso Soriano, dove si può ammirare il foliage coloratissimo in uno dei boschi più belli d’Italia, apice dell’antica Selva Cimina. A completare lo scenario il Lago di Vico, immerso nell’omonima Riserva naturale

Con i suoi 2.793 metri il monte Amaro è la seconda cima più alta dell'appennino continentale e si trova nel PARCO NAZIONALE DELLA MAJELLA, in Abruzzo. Tra le destinazioni da non perdere, la Foresta di Lama Bianca, a pochi chilometri da Sant'Eufemia a Maiella, il luogo ideale per godere appieno delle suggestioni dell'autunno grazie ai faggi che creano un tetto colorato e la Valle dell'Orfento, da sempre definita 'La Valle incantata' 

Ettari ed ettari di boschi, nel PARCO NAZIONALE DEL POLLINO, in Basilicata, si colorano di rosseggianti tinte autunnali: i rossi degli aceri, i marroni e i gialli dei faggi e il verde cupo dei pini assicurano uno spettacolo indimenticabile. Tra le mete da non perdere senza dubbio San Severino Lucano e il suo Bosco Magnano, un vero e proprio santuario della natura dominato da aceri, carpini e ontani 

A dispetto di chi crede che il foliage sia uno spettacolo riservato alle regioni del Nord, il PARCO NAZIONALE DELLA SILA, in Calabria, si mostra adesso in tutta la sua bellezza.  Suggestivo e selvaggio, il territorio è disseminato di pioppi e castagni, aceri e platani che mostrano le mille sfumature dell'autunno. Per una pausa ci si può fermare a La Locomotiva, un ristorante ricavato in una vecchia locomotiva immersa nei boschi (Foto Giuseppe Intrieri)

I MONTI NEBRODI, nella Sicilia orientale, offrono uno degli scenari più emozionanti per ammirare e fotografare il foliage. I 63 chilometri della Dorsale dei Nebrodi si snodano tra i boschi di faggio, cerri e aceri. Tra le località da non perdere il Biviere di Cesarò, un lago naturale sospeso tra due faggete. Poco più ad est, sui Monti Peloritani, la Riserva del Bosco Secolare di Malabotta 

E' il cuore più aspro e selvaggio della Sardegna, dove la natura regna sovrana. La BARBAGIA è un luogo dalla storia millenaria e dalle antichissime tradizioni, caratterizzata da un’ampia regione montuosa che si snoda nell’entroterra della regione, sui fianchi del massiccio del Gennargentu, tra panorami mozzafiato che si spingono fino al golfo di Oristano. Decine di sentieri escursionistici che portano alla scoperta di piccoli borghi