
Roma “on the road”, viaggio tra le trattorie della Capitale: dallo Scopettaro a Nannarella
Lunedì brodo e bollito. Martedì polpette. Mercoledì coda e frattaglie. Giovedì gnocchi. Venerdì pesce e sabato trippa. E la domenica ... è festa. Nel calendario culinario della Capitale trovano spazio i piatti della tradizione e della convivialità. Questa settimana vi portiamo alla scoperta dei luoghi più veraci e popolari dove perdersi tra rigatoni alla Gricia, costolette d'agnello e baccalà alla pizzaiola per un tour gastronomico tra quartieri, rioni e borgate della Città Eterna
a cura di Costanza Ruggeri

La nostra passeggiata romana alla scoperta delle trattorie più popolari e veraci della Capitale cominicia a Monteverde Vecchio dove, al civico 29 di via Abate Ugone, troviamo OSTERIA PALMIRA. Protagonisti indiscussi del menu sono gli Spaghettoni alla amatriciana che vengono serviti in una zuppiera bianca anni Cinquanta. Al timone del locale la famiglia Rocchi con Claudio che rappresenta la terza generazione di osti, cuochi e ristoratori
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Ci spostiamo da TRECCA-CUCINA DI MERCATO, in via Alessandro Severo (nel quartiere Ostiense), punto di riferimento a Roma per i fanatici della cucina tipica e del vino naturale. I due fratelli Manuel e Nicolò Trecastelli hanno trasformato un’osteria di quartiere in una trattoria moderna. Nel menu il Padellotto con le regaje di pollo e patate al forno, l’Agnello brodettato e lo Zabaione con la panna servito al bicchiere
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Sull'Appia Antica, in un angolo di campagna a pochi passi dal centro di Roma, troviamo TRATTORIA PRISCILLA che deve il suo nome alla tomba adiacente della moglie di Tito Flavio Abascanto. Situata in un casale usato un tempo per la stagionatura dei formaggi e come stazione di posta propone Fetuccine guanciale, carciofi, mentuccia e pecorino, Baccalà alla pizzaiola, Coda alla vaccinara, Trippa alla romana
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Per la quarta tappa della nostra passeggiata romana alla ricerca delle sue trattorie tradizionali ci spostiamo in Via dei Conciatori (nel quartiere Ostiense) dove, al numero 10, troviamo l'OSTERIA FRATELLI MORI. Tra i piatti simbolo del ristorante ci sono le Polpette di bollito e la Guancia di maialino cotta a bassa temperatura. Da assaggiare le crostate di mamma Giuliana e la Ricotta di Ambrogio con ricotta di bufala, scorza di arancia candita e pistacchio caramellato
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Regno indiscusso del quinto quarto (le frattaglie), pietra miliare della cucina romanesca, CHECCHINO è da oltre 150 anni un’istituzione a Testaccio. Nel 2003 quella che era stata l'osteria della povera gente entra nella seconda edizione della classifica dei The World's 50 Best Restaurants. Da assaggiare i Fagioli con le cotiche, i Rigatoni con la pajata, il Padellotto alla macellara e la Torta stracciatella
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FELICE A TESTACCIO nasce nel 1936, quando Guido Trivelloni (il padre di Felice) inaugura in via di Mastro Giorgio una osteria destinata alla mescita di vino, dla clientela consumava cibi portati da casa. La Cacio e pepe, conosciuta per la mantecatura al tavolo, è la regina del menu dove compaiono anche le Polpettine di bollito, i Saltimbocca alla romana, gli Involtini al sugo e il Tiramisù al bicchiere
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Restiamo a Testaccio ma ci spostiamo al civico 39 di Marmorata dove troviamo la TRATTORIA PERILLI, una delle trattorie più antiche di Roma. Dal 1911 infatti, tra boiserie in legno scuro e vecchi dipinti alle pareti, porta avanti la tradizione della cucina rimasta fedele alla tradizione romana, conservando i sapori e i gusti che la “Sora Rosa” ha reso unici. Da assaggiare i Rigatoni alla gricia, il Pollo con peperoni e la Zuppa inglese
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Leggenda vuole che, prima di essere una trattoria, i locali che da 80 anni accolgono LO SCOPETTARO fossero un laboratorio di scope di saggina che vantava tra i suoi clienti anche lo Stato Pontificio. Questo angolo di storia nel cuore di Testaccio rappresenta il luogo ideale per gustare i piatti tipici romani come La coda alla vaccinara, la Carbonara, l’Amatriciana, la Cacio e pepe, la Trippa, la Coratella e l’Abbacchio
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Lasciamo Testaccio per spostarci a Trastevere, a due passi dall’Isola Tiberina, e sederci a uno dei tavoli di ENZO AL 29, in via dei Vascellari. La proposta è all'insegna della più tradizionale romanità. Doveroso cominciare con i Carciofi alla giudia o con i Fiori di zucchina e alici. A seguire la Carbonara e l’Amatriciana mentre tra i secondi merita una menzione la Coda alla vaccinara. Da non perdere i dolci della casa, su tutti la Mousse al mascarpone con fragoline di bosco
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Tappa obbligata in una passeggiata tra le trattorie tipiche di Roma è NANNARELLA, in piazza San Calisto a Trastevere, dove assaggiare gli storici tonnarelli dalla padella. Come ogni trattoria trasteverina che si rispetti, sul menu non possono mancare i migliori piatti della tradizione romana, dai Bucatini all’amatriciana agli Spaghetti alla carbonara, passando per Abbacchio, Coda alla vaccinara e Saltimbocca
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In piazza delle Cinque Scole, nel cuore del Ghetto Ebraico, troviamo SORA MARGHERITA, il posto ideale per assaggiare il Carciofo alla Giudia e il Bollito alla Picchiapò, uno dei piatti più amati della cucina romanesca. Inaugurato nel 1927, continua a proporre i piatti della tradizione laziale: su tutti le fetuccine e gli agnolotti fatti a mano, la concia di zucchine e la tipica torta di ricotte e visciole
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Sulle pareti di questo storico ristorante di cucina romana, guidato dal 1961 dalla famiglia di Armando Gargioli, gli schizzi di Renzo Piano che quando viene a pranzo si diverte a lasciare la propria “impronta” a matita sulle tovaglie, la dice lunga sui palati più affezionati di ARMANDO AL PANTHEON. Nato come una bottiglieria, propone oggi Faraona con funghi porcini e birra nera, l’Anatra alle prugne, le Polpettone di farro in salsa di Gorgonzola
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Non lontano da via dei Coronari, in via Tor di Nona 23, c’è LILLI, una trattoria che dal 1969 propone cucina romana nel centro della Capitale. Il nome deriva da Loredana, detta Lilli, che aprì i battenti dell’osteria alla fine degli anni Sessanta. Oggi, ad occuparsi a tempo pieno di sala e cucina, sono i figli Patrizia e Dino. Protagonisti indiscussi del menu i Bucatini all'Amatriciana, annoverati tra i migliori di Roma
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Lasciamo il centro di Roma per spostarci a borgata Fidene, nei pressi della Salaria. Al civico 19 di via Piteglio troviamo AMATRICE, situato in un casale del 1850 che è stato il quartier generale di Giuseppe Garibaldi nel periodo della marcia dei garibaldini su Roma. Da assaggiare le Mezzemaniche porcini e tartufo, le Fetuccine con carciofi, l'Abbacchio al forno e le Salsicce con broccoletti
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Per la tappa numero 15 della nostra passeggiata romana alla scoperta delle sue trattorie più veraci ci spostiamo in via Vicenza, a pochi passi dalla stazione di Roma Termini, dove troviamo TRATTORIA DELL'OMO. Si tratta di un locale a conduzione familiare rilevato dal padre di Antonio, l'attuale titolare, nel 1964. Da assaggiare la Pasta e ceci e le Pappardelle al sugo di pajata di agnello
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In via dei Campani 12, nel cuore del quartiere San Lorenzo, troviamo l'osteria DA MARCELLO. Dal 1961 è simbolo della grande tradizione culinaria romana e ne conserva l’essenza in una location vintage. Accanto ai capisaldi della cucina tradizionale il menù offre anche alcuni piatti rivisitati come le Polpette del vignarolo, i Tonnarelli al pesto di menta e cacio e lo Sformatino di patate cipolle e sesamo
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Trattoria della chef Sarah Cicolini, SANTO PALATO (al civico 4 di piazza Tarquinia, a due passi da San Giovanni) è la tappa numero 17 della nostra passeggiata romana alla scoperta delle sue osterie. Il piatto probabilmente più conosciuto del locale è la Polpetta alla coda alla vaccinara con levistico e cacao ma nel menu trovano spazio anche la Frittata con regaje di pollo e la Trippa alla romana
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Sull Circonvallazione Appia, in una delle zone più popolose (e popolari) della Capitale, troviamo l'AVVOLGIBILE, scommessa di uno dei volti più apprezzati della scena gastronomica romana, lo chef stellato Michelin Adriano Baldassarre. Il menu spazia dalla Lingua in salsa verde alla Pasta e fagioli senza dimenticare il Tonnarello Cacio e pepe, la Braciola di maiale con la passatella e la Millefoglie crema e cioccolato
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Per la penultima tappa della nostra passeggiata romana ci fermiamo da EUFROSINO, nome che omaggia il patrono dei cuochi. Il locale di via di Tor Pignattara riproduce una vecchia osteria di quartiere stile anni Sessanta con il pavimento in graniglia, le lampade verdi da biliardo e i tavoli in legno con tovagliette di carta. Nel menu Pasta patate e provola azzeccata e l’Acquacotta della Maremma con uova e pecorino
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Terminiamo il nostro viaggio tra le trattorie tradizionali di Roma all'OSTERIA BONELLI, tra Torpignatta e il quartiere Casilino. Locale d’altri tempi, con fornelli a vista e panorama sui resti dell'acquedotto romano, propone i piatti più tipici della cucina romana: Insalata di nervetti, Coratella con carciofi, Carbonara con fiori di zucca, Coniglio alla cacciatoria, Trippa, Pollo con i peperoni, Coda alla vaccinara, Ravioli ripieni e Bollito in bianco
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