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Guerra Israele-Hamas, scambio ostaggi-prigionieri. Tregua resta appesa a un filo

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Attentato a Gerusalemme, tre morti e diversi feriti
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Attentato a Gerusalemme, tre morti e diversi feriti
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Altri sei israeliani sequestrati da Hamas durante l'attacco del 7 ottobre sono stati liberati. In cambio Israele ha rilasciato 30 detenuti palestinesi. Ma dopo l'attentato a Gerusalemme, durante il quale sono morte quattro persone, la tregua ormai sembra essere appesa a un filo, nonostante Hamas si dica "disponibile a prolungarla" oltre la scadenza (all'alba del 1° dicembre). ''Abbiamo giurato, io stesso ho giurato, di eliminare Hamas. Niente ci fermerà'': così il premier israeliano Netanyahu

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La tregua tra Israele e Hamas è a forte rischio, nonostante la liberazione di altri sei israeliani, sequestrati dai membri dell'organizzazione durante l'attacco del 7 ottobre. In cambio Israele ha rilasciato 30 detenuti palestinesi. 

Ma dopo l'attentato a Gerusalemme, durante il quale sono morte quattro persone, la tregua ormai sembra essere appesa a un filo, nonostante Hamas si dica "disponibile a prolungarla" oltre la scadenza (all'alba del 1° dicembre). ''Abbiamo giurato, io stesso ho giurato, di eliminare Hamas. Niente ci fermerà'': così il premier israeliano Netanyahu''


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Israele: rilasciati 30 detenuti palestinesi

Trenta palestinesi, donne e minori, detenuti nelle carceri israeliane, sono stati rilasciati nella notte tra giovedì e venerdì in conformità con l'accordo sulla tregua con Hamas. Lo ha annunciato l'autorità carceraria. 

Gaza, quinto giorno di tregua. Hamas libera altri 12 ostaggi: chi sono

Dodici persone sono state rilasciate in cambio della scarcerazione di altri 30 detenuti palestinesi (15 donne e 15 minori): 10 sono donne israeliane - molte anziane del kibbutz di Nir Oz - e altre due persone sono thailandesi. Sul tavolo dei negoziatori ci sarebbe il tentativo di allargare l'accordo al rilascio degli ostaggi uomini e dei militari israeliani in cambio di un numero molto maggiore di palestinesi e di un cessate il fuoco a lungo termine. LEGGI QUI

Gaza, quinto giorno di tregua. Hamas libera altri 12 ostaggi: chi sono

Dodici persone sono state rilasciate in cambio della scarcerazione di altri 30 detenuti palestinesi (15 donne e 15 minori): 10 sono donne israeliane - molte anziane del kibbutz di Nir Oz - e altre due persone sono thailandesi. Sul tavolo dei negoziatori ci sarebbe il tentativo di allargare l'accordo al rilascio degli ostaggi uomini e dei militari israeliani in cambio di un numero molto maggiore di palestinesi e di un cessate il fuoco a lungo termine. LEGGI QUI

Morto un civile colpito da Idf in attentato Gerusalemme

Un civile israeliano colpito oggi dalle forze di sicurezza a Gerusalemme mentre cercavano di neutralizzare due uomini armati che avevano aperto il fuoco sui passanti è morto in serata in ospedale per le ferite riportate. Lo riferisce Haaretz online aggiungendo che le riprese video dell'attacco pubblicate sui social media mostrano il civile che alza le mani e implora i soldati di non sparare, dopodiché viene colpito e cade a terra. Secondo Ynet, i militari hanno detto che pensavano che fosse un terrorista. Sale così a quattro il numero delle vittime dell'attentato. 

Gaza, quarto giorno di tregua: liberati altri 11 ostaggi israeliani da Hamas

Undici persone tornano in Israele, a fronte di 33 detenuti palestinesi rilasciati (3 donne e 30 minori). Ecco chi sono gli 11 ostaggi


Guerra a Gaza, terzo gruppo di 17 ostaggi israeliani liberati da Hamas: chi sono

Nuovo scambio di detenuti palestinesi e ostaggi israeliani. Tra chi lascia la Striscia c'è anche Abigail Mor Edan, bambina israelo-americana di 4 anni. Per Biden "è la prova" che l'accordo raggiunto tra Israle e Hamas "sta funzionando". In tutto, secondo quanto si è appreso, a fronte di 39 detenuti palestinesi (tutti minorenni) sono stati rilasciati 17 ostaggi nelle mani di Hamas: 13 israeliane, 3 thailandesi e un russo. Di molti di loro è stata resa nota l'identità: ECCO COSA SAPPIAMO


M.O., Qatar: oggi liberi 10 ostaggi e 30 palestinesi

"Secondo i termini del settimo giorno dell'accordo di pausa umanitaria, 30 palestinesi saranno rilasciati oggi in cambio del rilascio di 10 ostaggi a Gaza. In questa lista sono stati conteggiati i 2 cittadini russi rilasciati ieri". Lo rende noto Majed Al Ansari, portavoce del ministero degli Esteri del Qatar.

Israele, libero il secondo gruppo di ostaggi: ritrovata l'intesa

A ritardare il rilascio era stata Hamas che l'aveva motivato con il fatto che "Israele non ha attuato gli elementi dell'intesa". Una accusa rigettata in toto da Israele. CHI SONO

Israele, libero primo gruppo di ostaggi: le lacrime e i sorrisi con i familiari sui social

Nella prima giornata di tregua 13 ostaggi israeliani in mano ad Hamas dall'attacco dello scorso 7 ottobre sono stati liberati, in cambio del rilascio di alcuni prigionieri palestinesi. Nelle ultime 24 ore sono sono circolate sui media e i social israelani diverse foto dei sequestrati che si ricongiungono con le rispettive famiglie. LE FOTO


Idf: sei ostaggi liberati, sono in viaggio verso Israele

Sei ostaggi israeliani sono stati rilasciati da Hamas e sono sulla via per Israele. Lo ha annunciato l'esercito, come riporta Haaretz. 

Robot localizzatori e gel esplosivo: così l'Idf distrugge i tunnel sotto Gaza

Gli sforzi dell’esercito israeliano si concentrano ora nell'attaccare le gallerie di Hamas. Secondo Israele lì si troverebbero le basi dei terroristi, in  quella rete di cunicoli costruiti sottoterra, a una profondità che va  dai 20 agli 80 metri circa. Tra pericoli, nuove e vecchie tecnologie ed  esplosivi, ecco le tattiche che vengono adottate. LE COSE DA SAPERE

"Hamas è disponibile a prolungare la tregua con Israele"

Hamas è "disponibile a prolungare la tregua" in vigore dal 24 novembre e che dovrebbe concludersi domani alle 7 (le 6 in Italia). Lo ha riferito una fonte vicina al movimento palestinese che governa la Striscia di Gaza. "I mediatori stanno conducendo sforzi intensi, che continuano attualmente, per (ottenere) un ulteriore giorno di tregua e poi lavorare per una proroga di diversi altri giorni", ha detto la fonte.

Guerra Israele Hamas, tra gli ostaggi rilasciati anche 4 thailandesi dati per morti

La fidanzata di uno degli ostaggi era stata informata il 9 ottobre della morte del suo compagno Wichai Kalpat e aveva già pubblicato il necrologio per il decesso del fidanzato. LEGGI L'ARTICOLO


Hamas è disponibile a prolungare la tregua con Israele

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Blinken chiede a Israele zone sicure per civili a Gaza

"L'obiettivo immediato dell'amministrazione Biden è lavorare con i nostri partner per prolungare la pausa" nei combattimenti tra Israele e Hamas, in modo che più ostaggi possano uscire da lì. Lo ha detto il segretario di Stato Antony Blinken in conferenza stampa all'ambasciata americana a Gerusalemme. Gli Usa hanno ribadito a Israele la necessità di mettere in atto piani per ridurre ulteriormente le vittime civili prima di operare nel sud di Gaza, come la creazione di aree sicure per i palestinesi. "Il modo in cui Israele si difende è importante. Come ho detto al primo ministro, le intenzioni contano, ma lo sono anche i risultati".

Portavoce Idf: "Ci aspettiamo il rilascio di altri ostaggi questa notte"

"A questo punto stiamo procedendo e aspettiamo il ritorno di altri ostaggi che si prevede che siano restituiti questa notte nell'ambito dell'accordo che abbiamo concordato". E' quanto ha dichiarato il portavoce dell'esercito israeliano, Daniel Hagari, senza precisare quanti ostaggi devono essere rilasciati. Nelle scorse ore sono state rilasciate due donne.

Forze armate Israele: "Pronti a riprendere i combattimenti"

Il portavoce delle Forze armate israeliane, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha affermato che l'esercito è pronto a riprendere i combattimenti nella Striscia di Gaza se l'accordo di cessate il fuoco con Hamas non verra' rinnovato per un altro giorno. "Anche i mediatori, Qatar ed Egitto, sono obbligati a portare avanti l'accordo, affinche' il cessate il fuoco possa continuare", dice Hagari. "L'IDF è pronto a riprendere i combattimenti. Siamo pronti ad attaccare a qualsiasi ora, anche stasera", dice Hagari. Hagari aggiunge che l'affermazione di Hamas secondo cui la moglie di Yarden Bibas, Shiri, e i due bambini Ariel e Kfir sarebbero stati uccisi, non è ancora verificata.

Blinken: "Prolungare la tregua per l'ottavo giorno e anche oltre"

Prolungare la tregua a Gaza per "l'ottavo giorno e oltre". Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken ai giornalisti a Tel Aviv dopo una visita in Israele e in Cisgiordania. "Chiaramente, vogliamo vedere questo processo continuare ad andare avanti", ha aggiunto. 

Guerra Israele-Hamas, la Nave Vulcano della Marina a Gaza: ecco di cosa si occuperà

A  bordo del mezzo, salpato da Civitavecchia, dotazioni e risorse  salvavita: c'è chi lo definisce un ospedale galleggiante a tutti gli  effetti. "Siamo i primi a fare un'operazione umanitaria in quell'area e  speriamo altri Paesi ci seguiranno", ha detto il ministro della Difesa  Guido Crosetto: "Vogliamo mandare un segnale concreto ai palestinesi". L'APPROFONDIMENTO

Casa Bianca: "Contrari a cessate il fuoco permanente"

"Noi non sosteniamo un cessate il fuoco permanente". Lo ha detto John Kirby, portavoce per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, rispondendo alle domande dei giornalisti nel briefing quotidiano sul conflitto a Gaza. "A ora - ha aggiunto - noi sosteniamo l'idea di pause umanitarie, e vorremmo vedere questa pausa di sette giorni diventare di otto, nove, dieci giorni e oltre, ma alla fine questo non porterà Israele e Hamas a trovare un accordo sulla base del prolungamento della pausa". 

Che cos'è il Captagon, la droga usata dai commando di Hamas che annulla la paura

"È un prodotto che dà forte eccitazione, composto da anfetamina e  caffeina in dosi elevate, spinge a sentirsi più forti e toglie la  paura", spiega Silvio Garattini, fondatore e direttore dell'Istituto  farmacologico Mario Negri di Milano LEGGI L'ARTICOLO

Guerra Israele-Hamas, la storia del conflitto in breve

Ripercorriamo, attraverso le mappe, le tappe del conflitto: dalla  genesi negli anni del Mandato britannico agli Accordi di Oslo del '93-95  che rappresentarono una svolta storica e al tempo stesso un punto di  arresto per il processo di pace, passando per l'occupazione israeliana  della Striscia di Gaza nel '67 LE MAPPE

Guerra Israele-Hamas, dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto

Ci sono alcuni termini che più di altri raccontano la crisi in atto  nel Medioriente e i suoi possibili sviluppi. Lettera per lettera, ecco un alfabeto di nomi ed espressioni tornati prepotentemente al centro  dell'attualità. LE PAROLE CHIAVE

Il papà di Kfir a Netanyahu: hai ucciso la mia famiglia

"Bibi, hai bombardato la mia famiglia. Era tutto quello che avevo nella mia vita", portali "verso casa perché siano sepolti in Israele, ti scongiuro". In un video diffuso da Hamas Yarden Bibas, marito e padre di Shiri, Kfir (10 mesi) e Ariel (4 anni) ostaggi a Gaza e che i miliziani danno per morti in un raid di Israele, si rivolge direttamente al premier Benyamin Netanyahu. Il filmato è preceduto da una dichiarazione di Hamas secondo cui "il detenuto Yarden Bibas ha appreso che gli aerei del nemico hanno ucciso la moglie e i due figli. Hamas ha offerto di trasferire i loro corpi a Israele ma che per ora si rifiuta di riceverli". LEGGI L'ARTICOLO

Haaretz: presto rilascio 8 ostaggi e 3 corpi senza vita

E' atteso a momenti il rilascio da parte di Hamas di altri 8 ostaggi israeliani che dovrebbe essere consegnati alla Croce Rossa e poi trasferiti in Israele. Lo riporta Haaretz secondo cui sarebbero in corso negoziati anche per il rilascio di tre corpi israeliani tenuti a Gaza. La loro identita' non e' stata resa nota. Anche se potrebbe trattarsi dei tre ostaggi uccisi della famiglia Bibas, la mamma Shiri e i figli Ariel di 4 anni e il piccolo Kfir di 10 mesi. Hamas aveva precedentemente rilasciato due israeliani, Mia Schem di 21 anni (che ha anche la cittadinanza francese) e Amit Soussana di 40 anni, che erano arrivati in Israele. 

Guerra Hamas-Israele, Etgar Keret: il 7 ottobre ha rafforzato gli estremismi

Si è sempre definito un uomo di sinistra, un pacifista e attivista, lo scrittore e regista Etgar Keret, è tra gli intellettuali più eclettici e innovativi della sua generazione in Israele. Oggi, mentre attraversa il suo Paese per leggere ai bambini sopravvissuti alla mattanza del gruppo terroristico palestinese Hamas, che il 7 ottobre ha ucciso circa 1400 persone e sequestrato quasi 250 israeliani, Keret a Sky Tg24 racconta come quel giorno abbia cambiato “la prospettiva di ognuno” e come “gli effetti collaterali” siano stati l’ingigantire da entrambi le parti del divario gli estremismi. L'INTERVISTA

Blinken: “Faremo il possibile per estendere la tregua”

Così il segretario di Stato americano dopo l'incontro della ministeriale Nato a Bruxelles e nell’ottica della sua prossima visita in Israele, la terza dall'inizio del conflitto tra Israele e Hamas, quando incontrerà a Tel Aviv il primo ministro israeliano, Netanyahu, e a Ramallah il presidente palestinese, Abbas. "Dobbiamo essere sicuri che il 7 ottobre non accada mai più", ha sottolineato ancora. LEGGI QUI


Usa insistono: non è momento per cessate fuoco permanente a Gaza

Per gli Stati Uniti non è ancora il "momento per un cessate il fuoco permanente" a Gaza. "Vogliamo che la tregua si allunghi all'ottavo, nono giorno ma non è il momento per un cessate il fuoco permanente". Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con la stampa. 

Attentato a Gerusalemme, spari alla fermata del bus: 3 morti e 13 feriti

Due terroristi avrebbero aperto il fuoco nella città israeliana e sarebbero stati uccisi in circostanze ancora da chiarire. Le vittime  sono due ragazze di 16 e 24 anni e un uomo di 70. Hamas rivendica l'attacco con un comunicato. LEGGI QUI

Usa, attacco Gerusalemme esempio della minaccia di Hamas

Gli Stati Uniti hanno condannato l'attacco terroristico a Gerusalemme. "E' un altro esempio della minaccia che rappresenta Hamas", ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con la stampa. 

Media, 7 autocisterne entrate a Gaza oggi

Solo sette autocisterne sarebbero entrate oggi nella Striscia di Gaza. A riferirlo è 'Al Jazeera' che cita Wael Abu Mohsen, un funzionario sul lato palestinese del valico di frontiera di Rafah con l'Egitto. L'ufficio stampa del governo di Gaza ha detto in precedenza che per soddisfare le attuali richieste di base, l'enclave richiede un milione di litri di carburante al giorno. Ha anche bisogno di almeno 1.000 camion di aiuti con altri beni di prima necessità al giorno.

Gallant a Blinken, 'combatteremo Hamas fino alla vittoria'

"Combatteremo Hamas fino a quando prevarremo, non importa quanto ci vorrà". Lo ha assicurato il ministro israeliano della Difesa Yoav Gallant nel suo incontro con il segretario di Stato americano Antony Blinken, secondo quanto riferisce Times of Israel.

"Continueremo questa vittoria fino a quando vinceremo, sconfiggeremo l'organizzazione Hamas, la priveremo delle sue capacità militari e di governo, e riporteremo a casa tutti gli ostaggi" - ha aggiunto Gallant - sappiamo che negli obiettivi dell'operazione siamo uniti con gli Stati Uniti e lo apprezziamo molto".

Tv, 'Hamas potrebbe restituire oggi anche 3 cadaveri'

Israele si aspetta di ricevere stasera da Hamas anche i corpi senza vita di tre israeliani. Lo riferisce Canale 13, precisando che la loro identità non è stata resa nota. Oltre alle due donne già liberate nel pomeriggio, la tv sottolinea che ci si aspetta anche il rilascio di almeno altri 6 ostaggi. 

Borne: "Mia Schem finalmente libera, grande gioia"

Blinken vede Lapid, focus su ostaggi e guerra

Il Segretario di Stato Usa Antony Blinken ha incontrato il leader dell'opposizione israeliana ed ex primo ministro Yair Lapid. Secondo quanto ha reso noto l'ufficio di Lapid, con Blinken si è parlato dei tentativi per rilasciare ulteriori ostaggi in mano di Hamas, di questioni legate alla guerra e di ''ulteriori questioni regionali''. Lo riporta il Times of Israel.

Gaza, l'emergenza umanitaria nelle voci degli abitanti. VIDEO

Media: "Usa-Israele discutono espulsione uomini di Hamas da Gaza"

Funzionari americani e israeliani hanno discusso la possibilità di espellere da Gaza migliaia di combattenti di Hamas per mettere fine prima al conflitto. Lo scrive il Wall Street Journal, spiegando che se ne è parlato nell'ambito delle discussioni su come verrà governata Gaza al termine della guerra. 

Una proposta elaborata da un think tank dell'esercito israeliano prevede la creazione di zone "Hamas- free" governate da una nuova autorità a Gaza sostenuta da Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. In quest'ambito si potrebbero espellere i combattenti di Hamas e le loro famiglie, offrendo loro una via d'uscita. L'ipotesi non comprende i vertici di Hamas, come Yahya Sinwar o Mohamed Deif. Per Israele, sia loro che altri leader all'estero sono "morti che camminano". La proposta ricalca l'accordo del 1982 in seguito alla quale il leader dell'Olp Yasser Arafat e circa 11mila dei suoi uomini lasciarono il Libano diretti in Tunisia, dopo due mesi di assedio a Beirut. 

Otto donne palestinesi e 22 minorenni saranno scarcerati da Israele

Otto donne palestinesi e 22 minorenni saranno rilasciati oggi dalle carceri di Israele in cambio degli ostaggi israeliani liberati da Hamas. Lo ha dichiarato la Società dei Prigionieri Palestinesi che ha ottenuto la lista da Israele. 

Prima iniziassero che gli scambi tra ostaggi e detenuti la scorsa settimana, la Società dei Prigionieri Palestinesi aveva affermato che nelle carceri israeliane c'erano 7.200 prigionieri, tra cui 88 donne e 250 minorenni.

Blinken a Ramallah condanna violenza estremista su civili

Il segretario di Stato americano Antony Blinken, nell'incontro a Ramallah con il presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) Abu Mazen, ha "condannato la violenza estremista contro i civili palestinesi in Cisgiordania e ha affermato che continuerà a insistere sulla piena responsabilità degli autori". E' quanto si legge in una nota del dipartimento di Stato, secondo la quale i due hanno "discusso degli sforzi per accelerare la fornitura di assistenza umanitaria a Gaza, anche sfruttando al massimo le pause umanitarie". Blinken e Abu Mazen hanno parlato anche "dell'urgente necessità di misure per migliorare la sicurezza e la libertà dei palestinesi in Cisgiordania" mentre il capo della diplomazia americana "ha ribadito che gli Stati Uniti restano impegnati a compiere passi tangibili verso uno Stato palestinese". 

Ambasciatore di Israele: "Finché Hamas sarà presente, nessun day after"

"Finché Hamas sarà presente, non ci sarà un Day After. Il cessate il fuoco è una vittoria per Hamas e un pericolo per l'intera regione". Pur aprendo alla possibilità di nuove pause umanitarie nel conflitto in Medio Oriente, l'ambasciatore di Israele presso l'Unione europea e la Nato, Haim Regev, ribadisce l'opposizione di Tel Aviv all'ipotesi un cessate il fuoco: "le operazioni militari continueranno finché non porteremo a termine la nostra missione di riportare gli ostaggi a casa e di distruggere le capacità militari e governative di Hamas". E Tel Aviv sembra chiudere anche alla necessità evocata tra gli altri dall'Ue di una soluzione a due Stati. "Non siamo ancora a quel punto" spiega il diplomatico, avvertendo che "iniziative e dichiarazioni di pace unilaterali, senza consultazione di tutte le parti e non basate sulla fiducia, sono destinate a fallire". 

Blinken vede Abbas, ribadito l'impegno Usa a promuovere creazione Stato palestinese

Cnn: "Ostaggi liberi a gruppi perché in zone diverse di Gaza"

Oggi gli ostaggi israeliani verranno rilasciati da Hamas in luoghi e orari diversi perchè si trovano in diverse località di Gaza. Lo ha riferito la Cnn citando un funzionario israeliano. Le prime due donne liberate sono state Amit Soussana e Mia Schem.

Il Procuratore capo della Cpi in visita in Israele

Il Procuratore capo della Corte penale internazionale (Cpi) dell'Aia, Karim Khan, "è in visita in #Israele su richiesta e invito dei sopravvissuti e delle famiglie delle vittime degli attacchi del 7 ottobre". Lo rende noto la stessa Cpi nel suo profilo X, aggiungendo che "il Procuratore visiterà anche #Ramallah, Stato di #Palestina, incontrando alti funzionari palestinesi". "La visita, pur non essendo di natura investigativa, rappresenta un'importante opportunità per esprimere solidarietà a tutte le vittime e impegnarsi nel dialogo", precisa la Cpi sempre su X. 

Macron: "Grande gioia per il rilascio della franco-israeliana Shem"

La liberazione di Mia Shem, ostaggio franco-israeliana, è "una grande gioia che voglio condividere con la sua famiglia e tutti i francesi". Lo ha affermato il presidente francese Emmanuel Macron, commentando il rilascio da parte di Hamas della 21enne, rapita il 7 ottobre mentre si trovata al festival musicale Supernova. 

Idf: "Le due liberate sono in Israele, nelle prossime ore altri rilasci"

Mia Schem e Amit Soussana, le due donne tenute in ostaggio da Hamas che sono state liberate oggi, sono entrate in territorio israeliano. Lo rende noto l'esercito israeliano, precisando che dalla base Hatzerim, dove si farà una prima valutazione del loro stato di salute, saranno trasferite negli ospedali dove le aspettano i familiari. "Gli altri ostaggi saranno consegnati alla Croce Rossa nelle prossime ore", ha detto ancora un portavoce dell'Idf.

Israele: "Il momento in cui alla madre di Mia Schem è stato detto che sarebbe tornata a casa"

La Francia condanna l'attentato di Hamas a Gerusalemme

La Francia condanna "con la più grande fermezza l'attacco terroristico perpetrato oggi a Gerusalemme e rivendicato da Hamas, che ha causato almeno tre morti e diversi feriti": è quanto si legge in una nota diffusa dal ministero degli Esteri di Parigi, in cui vengono rivolte "le condoglianze ai familiari delle vittime nonché gli auguri di pronta guarigione ai feriti". 

Ue: "Su Gaza dato un sostegno umanitario significativo"

"La Commissione europea sta già fornendo sostegno umanitario significativo alle persone a Gaza dove assistiamo a una catastrofe umanitaria senza precedenti, per più di due milioni di persone sul posto". Lo ha detto la commissaria Ue alla Salute Stella Kyriakides nella conferenza stampa al termine del Consiglio Salute a Bruxelles. "Ci sono delle priorità che restano urgenti tra cui il rimpatrio" di tutti gli stranieri, "il ritorno di tutti gli ostaggi - ha detto -. Per quanto riguarda i civili a Gaza e tutto il sostegno di cui hanno bisogno nelle ultime settimane i vari Stati membri hanno offerto molte donazioni e molti prodotti essenziali stiamo collaborando con loro. Il commissario Lenarcic coopera per offrire il sostegno necessario, i finanziamenti per Gaza attraverso il team Europe attualmente ci rendono il principale donatore. Però sono dei lavori in corso in una situazione estremamente difficile. Per il momento questo è il punto della situazione con aiuti costanti per proteggere tutti i civili e tutti coloro che lavorano in questa situazione così difficile". Nella sessione pubblica del Consiglio Kyriakids ha segnalato che "un sistema di evacuazioni mediche non è ancora stato istituito per Gaza, però va considerata questa idea se arrivasse una richiesta in questo senso. Con il meccanismo europeo di protezione civile abbiamo dato un aiuto ai Paesi partecipanti con voli per convogliare sostegno logistico e aiuti in natura - ha spiegato -. Apparecchiature mediche farmaci sono stati donati da Svezia Spagna Polonia e altri sono già arrivati in Egitto per le esigenze più urgenti, che riguardano macchinari critici per cure intensive. Siamo pronti a convogliare tutta l'assistenza ulteriore che arriverà" e "forniremo continua assistenza per rispondere a esigenze più gravi. La protezione dei civili deve essere l'imperativo principale in tutti i casi".

A Gaza oltre mille camion di aiuti da inizio tregua

Sono almeno 1.132 i camion carichi di aiuti umanitari per la Striscia di Gaza entrati nell'enclave palestinese dal valico di Rafah, al confine con l'Egitto, da quando venerdì scorso è entrata in vigore la pausa nelle ostilità tra Israele e Hamas. Lo ha reso noto la Mezzaluna Rossa palestinese. "Dall'inizio della tregua e fino a ieri, lo staff e i volontari della Mezzaluna Rossa palestinese hanno ricevuto 1.132 camion di aiuti tramite il valico di Rafah", ha riferito l'organizzazione. 

Netanyahu ordina distruzione case autori attacco a Gerusalemme

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha ordinato che le case degli autori dell'attacco di oggi a Gerusalemme vengano sigillate e distrutte. E' quanto si legge in una nota del Governo israeliano dopo una riunione con il ministro degli Interni, delle Finanze, il commissario di polizia e il capo dello Shin Bet.

Il primo ministro Netanyahu, si legge, "ha ordinato di sigillare e demolire le case dei terroristi che hanno compiuto l'attacco a Gerusalemme oggi, di effettuare arresti su vasta scala contro i loro sostenitori e contro i mittenti, di attuare azioni mirate e operative contro i gruppi di sostegno dei terroristi".

Netanyahu: "Abbiamo giurato, ho giurato, di eliminare Hamas. Niente ci fermerà"

Liberate due israeliane, 21enne Schem e 40enne Soussana

La 21enne Mia Schem e la 40enne Amit Soussana sono libere: consegnate da Hamas alla Croce Rossa, le due israeliane sono state trasferite nelle mani delle forze armate. Schem, cittadina israelo-francese, era stata rapita dai terroristi di Hamas il 7 ottobre mentre si trovava al festival musicale vicino Re'im. La 21enne, ferita mentre cercava di scappare, è stato il primo ostaggio ad apparire in un video girato da Hamas a Gaza, in cui viene mostrata mentre riceve cure mediche. La 40enne Soussana, 40 anni, originaria del Kibbutz Kfar Aza, il 7 ottobre aveva scritto ai genitori che era nascosta in un armadio all'interno della stanza sicura di casa sua ed era poi scomparsa.

Bbc: "La tregua tra Israele e Hamas a Gaza si è prolungata con la liberazione di altri ostaggi"

Croce Rossa: "Due ostaggi israeliani consegnati a noi"

La Croce Rossa ha fatto sapere che due ostaggi israeliani sono stati consegnati ai suoi operatori e sono in viaggio verso Israele. Hamas ha annunciato che oggi rilascerà cinque donne e tre bambini. 

Capo Pasdaran: "Israele può essere distrutto in 48 ore"

Bastano "48 ore" per "eliminare completamente" Israele in caso si ripeta il terribile attacco del 7 ottobre di Hamas nel Paese. E' quanto ha ripetuto il comandante dei Guardiani della rivoluzione, il generale iraniano Hossein Salami, secondo il quale - riporta l'agenzia iraniana Mehr dopo dichiarazioni con gli stessi toni arrivate a metà mese - "se si accendesse il motore di un'altra operazione come 'Tempesta di al-Aqsa' basterebbero solo 48 ore per la dissoluzione del falso regime" israeliano e "il regime sarebbe spazzato via completamente". 

Per Salami, intervenuto davanti ai Basij nella città settentrionale di Qazvin, "la caduta del regime sionista non è lontana" ed "è molto più facile di quanto pensino Israele e Stati Uniti" e la pausa nelle ostilità tra Israele e Hamas a Gaza è il "risultato della sconfitta e della frustrazione dell'esercito di Israele".

Secondo il comandante dei Pasdaran, le forze israeliane "non sono in grado di condurre un'offensiva di terra" di successo. E, ha incalzato, Tel Aviv è "totalmente nel raggio degli attacchi di Hezbollah e delle forze a Gaza e in Cisgiordania". 

Mo: Idf, 23 arresti in Cisgiordania tra cui 10 operativi di Hamas

L'Idf, le Forze di difesa israeliane hanno arrestato 23 persone durante la notte in Cisgiordania, tra cui 10 operativi di Hamas. Lo riferisce l'Idf in un messaggio diffuso su Telegram. Inoltre Tsahal ha sequestrato attrezzature militari, bandiere di Hamas e 250.000 shekel previsti per scopi terroristici.

Secondo l'Idf, circa 2.100 palestinesi sono stati arrestati in Cisgiordania durante la guerra in corso a Gaza, 1.100 dei quali sono membri di Hamas.-rdania tra cui 10 operativi di Hamas.

WSJ: "Israele pensa all'esilio come soluzione per sradicare Hamas"

Tra le varie strategie per sradicare per sempre Hamas, Israele starebbe valutando l'ipotesi dell'esilio dei terroristi, almeno quelli di basso livello, da Gaza. Lo rivelano funzionari israeliani e americani al Wall Street Journal che ha anche preso visione di una bozza del piano per la Striscia post-Hamas.  L'idea dell'esilio ricorda l'accordo mediato dagli Stati Uniti che permise al leader palestinese Yasser Arafat di fuggire con migliaia di combattenti da Beirut durante l'assedio israeliano del 1982. Questa prospettiva, riferiscono le fonti, sarebbe emersa dai colloqui tra israeliani e americani su chi governerà Gaza una volta finita la guerra e su come evitare che il territorio sia ancora sfruttato per organizzare un attacco contro Israele come quello del 7 ottobre, il peggiore nella storia della nazione. Una delle proposte, sviluppata dal think tank dell'esercito israeliano e vista dal Wall Street Journal, partirebbe dalla creazione di quelle che vengono chiamate "zone sicure e libere da Hamas" che sarebbero governate da una nuova autorità di Gaza,  sostenuta dall'Arabia Saudita e dagli Emirati Arabi Uniti.    Non è chiaro tuttavia quale sarebbe la sorte dei terroristi e delle loro famiglie e soprattutto, come sottolineano gli analisti, se essi accetterebbero l'ipotesi dell'esilio. Per i combattenti di Hamas lasciare Gaza oggi sarebbe fondamentalmente diverso  rispetto al Libano nel 1982. Mentre Arafat e i suoi 11.000 uomini erano in visita a Beirut, la Striscia per i terroristi è casa e fa parte di un auspicato stato palestinese indipendente. Il piano richiederebbe, inoltre, il sostegno di paesi disposti ad accettare i combattenti di Hamas, Turchia, Qatar, Iran, Russia e Libano. 

Blinken a Herzog: "Israele rispetti diritto internazionale e allenti tensione in Cisgiordania"

Nell'incontro con il presidente israeliano Isaac Herzog, il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha ''ribadito il continuo sostegno degli Stati Uniti al diritto di Israele di difendersi nel rispetto del diritto internazionale umanitario''. Lo ha scritto lo stesso Blinken in un tweet aggiungendo di avere ''sottolineato la necessità di passi tangibili per allentare le tensioni in Cisgiordania''.

Blinken

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Gerusalemme: vittime un rabbino, una preside e un'insegnante

Le tre vittime dell'attentato a Gerusalemme sono state identificate come il rabbino Elimelech Wasserman, 73 anni, Hanna Ifergan, 67 anni, e Liviya Dickman, 24 anni. Wasserman era un giudice di un tribunale rabbinico. Hanna Ifergan era la preside di una scuola femminile, la giovane donna incinta una insegnante. Lo scrive Haaretz. 

Mo: il Papa e la telefonata "tesa" con Herzog: "Non rispondete a terrore con terrore"

Una telefonata tesa. Così chi ne è a conoscenza ha descritto il colloquio avuto a fine ottobre da Papa Francesco con il presidente israeliano, Isaac Herzog, nei giorni dei bombardamenti a tappeto e delle operazioni in profondità delle Idf nella Striscia di Gaza. A rivelare il contenuto della telefonata, che non è stata resa nota prima dagli israeliani per il clima tutt'altro che disteso in cui si è svolta, è il Washington Post, che cita un alto funzionario israeliano. 

Secondo la ricostruzione del giornale americano, Herzog stava descrivendo l'orrore per l'attacco di Hamas del 7 ottobre, quando il Papa ha risposto con una brusca controreplica. È "vietato rispondere al terrore con il terrore", ha detto Francesco, secondo la fonte israeliana a conoscenza dei fatti. Herzog ha protestato, ribadendo che il governo israeliano stava facendo ciò che era necessario a Gaza per difendere i propri cittadini. Il Papa ha continuato indicando che solo i responsabili dovrebbero essere chiamati a rispondere, non i civili.

Mo: appello dei Vescovi europei per un cessate il fuoco definitivo

I vescovi europei, nel corso dell’Assemblea plenaria che si è conclusa oggi a Malta, hanno guardato con preoccupazione agli scenari di guerra: “quella in Ucraina che è giunta al suo secondo anno, la situazione in “Nagorno Karabakh” e il conflitto in Terrasanta, ribadendo il no alla guerra e rinnovando l’appello per un cessate il fuoco definitivo, perché si prosegua con la liberazione degli ostaggi e si tengano aperti i corridoi umanitari a Gaza”. Nell’introduzione, l’arcivescovo Gintaras Grusas, presidente del CCEE, ha delineato alcune delle sfide sinodali del continente; ha sottolineato l’impegno dei vescovi per una Chiesa sempre più sinodale come richiesto da Papa Francesco; ha messo in luce l’impegno delle Chiese europee nella lotta agli abusi, ribadendo il dovere di contrastarli con azioni concrete ed efficaci di prevenzione. 

Attacco vicino al Giordano: "Morto l'autista palestinese"

E' morto il conducente palestinese dell'automobile che oggi al posto di blocco di Beqaot, nella valle del Giordano, ha travolto due militari israeliani, ferendoli. Lo ha appreso la agenzia di stampa palestinese Maan, da fonti mediche locali. In precedenza il portavoce militare aveva riferito che l'uomo era stato 'neutralizzato' dal fuoco dei militari. Alcuni media palestinesi lo identificano in Karem Bani Odeh, che risiedeva nella vicina località palestinese di Tubas, in Cisgiordania.

Thailandia, rimpatriati i 17 thailandesi liberati da Hamas

I 17 ostaggi thailandesi rilasciati da Hamas negli ultimi giorni dopo settimane di detenzione a Gaza sono tornati oggi in Thailandia, con un volo atterrato nel pomeriggio all'aeroporto Suvarnabhumi di Bangkok. Lo ha comunicato il ministero degli esteri di Bangkok. Il gruppo rappresenta il primo contingente di ostaggi rientrato in patria. Altri sei sono tornati in libertà negli ultimi giorni, ma nove thailandesi sono ancora nelle mani di Hamas. In totale, 39 thailandesi sono stati uccisi negli attacchi dello scorso 7 ottobre in territorio israeliano. Prima di quegli attentati, la comunità thailandese in Israele contava circa 30mila persone, quasi tutti impiegati nell'agricoltura e provenienti dalle aree rurali del nord-est della Thailandia. Il governo di Bangkok ne ha finora rimpatriati circa 9mila, ma in molti preferiscono restare in Israele. Lavorando nei campi israeliani riescono a guadagnare fino a mille euro al mese, una cifra che a molti serve per ripagare debiti e mantenere le famiglie a distanza. 

La prossima settimana riprende il processo a Netanyahu

La prossima settimana riprendono le udienze nel processo per corruzione, frode e abuso d'ufficio a carico del premier israeliano Benjamin Netanyahu. Lo ha annunciato la procura.  Dopo l'attacco del 7 ottobre, il ministro della Giustizia israeliano, Yariv Levin, aveva ordinato la sospensione di tutti i processi non urgenti. Scaduto oggi il piano d'emergenza, è arrivata l'indicazione di far ripartire da domani i procedimenti. La prossima udienza del processo contro Netanyahu presso il tribunale distrettuale di Gerusalemme si svolgerà lunedì prossimo.

Netanyahu

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Israele convoca ambasciatore Spagna dopo commenti Sanchez

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha ordinato al ministro degli Esteri Eli Cohen di convocare l'ambasciatore spagnolo in Israele in seguito ai commenti fatti oggi dal primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez, il quale  ha dichiarato in un'intervista alla televisione spagnola di avere "seri dubbi che [Israele] rispetti il diritto internazionale umanitario" e che "ciò che stiamo vedendo a Gaza non è accettabile".  La settimana scorsa, Israele ha convocato gli ambasciatori in Spagna e Belgio in seguito ad altri commenti fatti dai rispettivi premier durante la loro visita al valico di frontiera di Rafah in Egitto.

Ue: "Pronti a evacuazioni mediche da Gaza se richieste"

"Abbiamo attuato un sistema di evacuazione medica in risposta già alla guerra russa in Ucraina. Un sistema di evacuazioni mediche non è ancora istituito per Gaza però va considerata questa idea se arrivasse una richiesta in questo senso". Lo ha dichiarato la commissaria europea alla Salute, Stella Kyriakides, nel suo intervento al Consiglio Salute.

Il ministro belga della Sanità, Frank Vandenbroucke, ha chiesto di "raddoppiare immediatamente gli sforzi" per dare sollievo alla popolazione civile e ha indicato come priorità la "protezione degli ospedali e del loro personale", che "gli

ospedali dispongano delle attrezzature essenziali" e "l'evacuazione sicura dei pazienti che necessitano di cure mediche immediate". "Dovebbe esserci un'evacuazione sicura e prepararci per un grande afflusso di civili palestinesi in Egitto bisognosi di cure mediche. Il Belgio farà tutto ciò che è in suo potere per aprire i suoi ospedali ai pazienti" con bisogni urgenti, ha assicurato.

Israele: "Raz Ben-Ami, liberato ieri sera dalla prigionia di Hamas a Gaza, incontra le sue figlie Julie, Ella e Natali al Sourasky Medical Center di Tel Aviv"

Hamas dopo attacco a Gerusalemme: "Escalation della resistenza"

Hamas chiede un' "escalation della resistenza" dopo l'attacco al Gerusalemme, che ha fatto tre morti. Lo riporta il Times of Israel che dà notizia della rivendicazione dell'attacco all'ingresso della città da parte del gruppo, secondo cui "gli eroi" si "stanno mobilitando per vendicare il sangue dei martiri".

Nel suo messaggio Hamas afferma che due uomini armati del gruppo, i fratelli Murad (38 anni) e Ibrahim (30 anni) Nemer, di Sur Baher a Gerusalemme Est sono "martiri del jihad". Nella rivendicazione Hamas afferma che l'attacco di stamani è una "risposta" alle operazioni israeliane nella Striscia di Gaza, iniziate dopo il terribile attacco del gruppo del 7 ottobre in Israele, e all'uccisione di due minori ieri a Jenin (in Cisgiordania).

Nell'attacco odierno a Gerusalemme sono morti tre israeliani, raggiunti da colpi d'arma da fuoco esplosi contro una fermata dei bus. Secondo la polizia israeliana, due soldati liberi dal servizio e un civile armato hanno risposto al fuoco, uccidendo i due uomini armati, che - stando allo Shin Bet - erano già stati arrestati per attività di terrorismo (Murad era stato in carcere dal 2010 al 2020 per la pianificazione di attacchi e Ibrahim nel 2014 per reati non meglio precisati). 

Hamas

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Blinken a Netanyahu: "Se la tregua finisce proteggete i civili"

Il segretario di stato americano Antony Blinken ha chiesto al premier israeliano Benyamin Netanyahu di "proteggere i civili" nel sud di Gaza nel caso finisca la tregua. 

Netanyahu a Blinken: "Abbiamo giurato di eliminare Hamas"

''Abbiamo giurato, io stesso ho giurato, di eliminare Hamas. Niente ci fermera' '': lo ha ribadito Benyamin Netanyahu al termine di un incontro con il segretario di stato americano, Antony Blinken. ''Il nostro incontro - ha ribadito - è avvenuto poche ore dopo che killer di Hamas avevano assassinato israeliani qua, a Gerusalemme. Gli ho detto: 'Questo è lo stesso Hamas. Lo stesso Hamas che ha compiuto il terribile massacro del 7 ottobre e lo stesso Hamas che cerca di ucciderci ovunque''. ''Noi continueremo questa guerra - ha detto ancora il premier. - fino a quando raggiungeremo i nostri scopi

Blinken è a Ramallah per incontrare Abu Mazen

Il segretario di Stato Usa Antony Blinken è giunto a Ramallah in Cisgiordania, dove  incontrerà il presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) Abu Mazen. Lo riferisce la France Presse.

Egitto e Qatar premono per una tregua di altri 2 giorni

I negoziatori egiziani e qatarioti stanno spingendo per ottenere una nuova estensione di due giorni del cessate il fuoco a Gaza e per il rilascio di altri prigionieri, secondo fonti del Cairo. Lo riporta Haaretz.

Hamas rivendica l'attentato a Gerusalemme

Hamas rivendica in un comunicato l'attacco a Gerusalemme che ha ucciso tre israeliani. 

Israele conferma, attentato sul Giordano: due militari feriti

L'esercito israeliano ha confermato che l'incidente avvenuto oggi a Beqaot (valle del Giordano) è stato un attentato. Due militari, ha aggiunto, sono rimasti feriti in modo leggero quando un veicolo li ha travolti. L'assalitore "è stato neutralizzato" e l'esercito sta setacciando la zona alla ricerca di possibili complici. Poche ore prima un altro attentato era stato condotto a Gerusalemme da due attentatori ritenuti affiliati a Hamas. 

Auto travolge israeliani nella valle del Giordano, feriti

Un'automobile ha travolto alcuni israeliani nella zona di Beqaot, nella valle del Giordano, ferendo alcuni israeliani. Lo riferiscono i media secondo cui potrebbe trattarsi di un attentato. Il conducente, presumibilmente un palestinese, e' stato ''neutralizzato'', ha riferito la radio pubblica Kan. L'esercito e' accorso sul posto.

Sanchez: "Stato palestinese è nell'interesse dell'Ue"

 Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez è convinto che sia "nell'interesse" dell'Unione europea riconoscere lo Stato palestinese, un passo che ritiene necessario tanto per mettere fine alla guerra israelo-palestinese che per "stabilizzare" la regione. "E' ovvio che dobbiamo trovare una soluzione politica per porre fine a questa crisi e questa soluzione implica, a mio avviso, il riconoscimento dello Stato palestinese", ha assicurato il premier spagnolo in un'intervista alla televisione pubblica Rtve. Questo riconoscimento è "nell'interesse dell'Europa", per "una ragione morale, perché ciò che vediamo a Gaza non è accettabile", ma anche "geopolitica", perché contribuirà alla stabilizzazione" della regione. In caso di mancato accordo all'interno dell'Ue, il premier spagnolo, il cui Paese attualmente detiene la presidenza di turno del Consiglio europeo, non ha escluso la possibilità di un riconoscimento unilaterale da parte di Madrid. 

Netanyahu: "Continueremo a distribuire armi ai civili"

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, riferendosi all'attentato terroristico di questa mattina a Gerusalemme, ha dichiarato che il governo "continuerà ad espandere la distribuzione di armi ai civili", poiché, "questa è una misura che si è dimostrata più volte necessaria nella guerra contro il terrorismo", ha scritto in un post su Telegram. "La rapida reazione di due soldati e di un civile che hanno eliminato i terroristi ha impedito un attacco più grave", ha aggiunto, in riferimento all'importante numero di munizioni trovate nell'auto dei due terroristi che indicherebbero il piano per un attacco di vaste proporzioni. 

Mosca ringrazia Hamas per rilascio ostaggi russi

Il ministero degli Esteri di Mosca ha ringraziato Hamas per aver liberato i cittadini russi che aveva preso il ostaggio lo scorso 7 ottobre, ultime due donne rilasciate ieri sera. In una nota si legge anche che Mosca sta lavorando per liberare gli altri ostaggi con cittadinanza russa ancora nella Striscia di Gaza.

Blinken va da Herzog: "Approfondire prospettive per Gaza"

Il segretario di Stato americano Anthony Blinken ha dichiarato, all'inizio del suo incontro con il presidente israeliano Isaac Herzog, che "non vede l'ora" di tenere "colloqui approfonditi con il governo israeliano sulle prospettive per Gaza". Herzog ha ringraziato Blinken per "l'enorme lavoro" che gli Stati Uniti stanno facendo nel negoziato per il rilascio degli ostaggi e ha sottolineato che ci sono ancora circa 150 persone in cattività a Gaza.

Israele, sirene di allarme in Galilea

Le sirene di allarme risuonano in Alta Galilea, a ridosso del confine con il Libano, in prossimita' delle localita' di Sasa e Dovev. Lo ha riferito la radio militare. E' possibile, ha aggiunto l'emittente, che sia stato rilevato l'ingresso di un velivolo ostile.

Fonte Egitto: a Rafah 10 ostaggi israeliani e quattro thailandesi

I dieci ostaggi israeliani e i quattro lavoratori thailandesi che sarebbero dovuto arrivare in Egitto ieri sera dalla Striscia di Gaza, sono stati consegnati questa mattina alla sicurezza egiziana e alla Croce Rossa. Lo riferisce una fonte della sicurezza, precisando che ora verranno trasferiti dal valico di terra di Rafah al valico di Kerem Shalom, quindi, in aereo, in Israele. Il settimo giorno di tregua è già iniziato ed entrambe le parti stanno seguendo i protocolli dei giorni scorsi.

Morto uno degli ostaggi rapiti al rave party, aveva 27 anni

La famiglia di Ofir Sarfati, rapito il 7 ottobre al rave party nel deserto del Negev, è stata informata che il 27enne portato a Gaza con ferite gravi, è morto. Lo riferisce Ynet. Ofir, studente di ingegneria elettronica, era al festival Nova con la sua ragazza Shovel e altri amici. Per 3 settimane il suo destino era rimasto sconosciuto, poi i parenti avevano saputo del rapimento. Alcuni video mostravano che era stato ferito gravemente ed era stato portato via dai terroristi. Oggi il comune di Kiryat Ata, dove viveva, ne ha annunciato la morte. Al rave party sono stati uccisi circa 364 giovani.

Blinken a Herzog: "Proseguire i contatti per la tregua"

''Questo processo ha prodotto risultati. È importante, e noi speriamo che esso continui'': lo ha affermato oggi, secondo la radio militare, il segretario di stato Antony Blinken all'inizio di un incontro con il capo dello Stato Isaac Herzog. Si riferiva alla mediazione in corso per una estensione della tregua a Gaza. ''Noi - ha aggiunto Blinken - ci accingiamo a proseguire i colloqui con il governo israeliano circa la situazione a Gaza''.

Attentato a Gerusalemme, sono tre gli israeliani uccisi

È salito a tre il numero degli israeliani uccisi all'ingresso di Gerusalemme in un attentato terroristico palestinese. Lo ha riferito il direttore del Magend David Adom (equivalente locale della Croce Rossa) Eli Bin. In precedenza aveva riferito dalla uccisione di una donna di 24 anni e di un uomo di 70. Quattro feriti sono in condizioni gravi.

Attentato a Gerusalemme, ministro lo attribuisce a Hamas

L'attentato odierno a Gerusalemme è stato condotto, ''a quanto pare'', da Hamas. Lo ha affermato il ministro per la sicurezza nazionale Itamar ben Gvir, dopo un primo sopralluogo sul posto. ''Attivisti di Hamas hanno organizzato l'attentato. Hamas" - ha aggiunto - "ci parla a due voci: una è quella delle tregua, l'altra e' quella del terrorismo''. ''Noi" - ha proseguito - "non dobbiamo mostrare alcuna debolezza. Con Hamas dobbiamo dialogare solo attraverso i mirini e mediante la guerra''.

Attentato a Gerusalemme, spari alla fermata del bus: due morti e otto feriti

Due terroristi avrebbero aperto il fuoco nella città israeliana e sarebbero stati uccisi in circostanze ancora da chiarire. Le vittime sono una ragazza di 16 anni e un uomo di 70. LEGGI L'ARTICOLO

Israele sta cercando di avere indietro salme tre morti

Israele ha reso noto che sta cercando di riavere, nell'ambito del prossimo gruppo di ostaggi liberati, le salme di tre persone morte. Lo hanno riferito fonti del governo alla stampa locale.

Israele, oggi Hamas rilascia otto ostaggi tra donne e bambini

Secondo fonti israeliane, l'elenco degli ostaggi che saranno rilasciati oggi comprende otto persone, probabilmente sei donne e due bambini. Lo riferiscono i media israeliani aggiungendo che saranno restituiti anche i corpi di tre rapiti. Gli sforzi per la continuazione del cessate il fuoco e il rilascio di altri ostaggi sono proseguiti per tutta la notte. Hamas ha inizialmente insistito per la consegna di cinque ostaggi vivi e tre corpi, tutti di donne e bambini. Una lista a cui Israele si è opposto perché contraria alla condizione concordata nell'accordo originale, secondo cui Hamas avrebbe rilasciato 10 ostaggi vivi ogni giorno.

Attentato a Gerusalemme, due israeliani uccisi e otto feriti

Due israeliani sono rimasti uccisi e altri otto sono stati feriti nell'attentato avvenuto oggi a Gerusalemme. Lo ha riferito il capo della polizia cittadina, Doron Turgeman. I due attentatori, due palestinesi di Gerusalemme est, sono arrivati in automobile: sono subito scesi impugnando un fucile M-16 e una pistola ed hanno aperto il fuoco. Turgeman ha aggiunto che sono stati uccisi dall'intervento immediato di due soldati che erano presenti sul posto e di un civile. La polizia resta in massima allerta a Gerusalemme est dove si nota grande fermento dopo la liberazione di detenuti palestinesi nel contesto della tregua con Hamas.

Israele: Hamas libererà oggi altre donne e bambini

Il governo israeliano ha annunciato di aver ricevuto una nuova "lista" di nomi di donne e bambini tenuti in ostaggio nella Striscia di Gaza, che saranno rilasciati nel corso della giornata di oggi in cambio di prigionieri palestinesi in base all'accordo di tregua siglata con il movimento islamista palestinese Hamas. "In conformità con i termini dell'accordo, Israele ha recentemente ricevuto una lista di nomi di donne e bambini", ha dichiarato un comunicato stampa dell'ufficio del primo ministro, senza specificare il numero di ostaggi da rilasciare.

Attentato a Gerusalemme, morta un'adolescente

In Israele, una 16enne è morta e altre otto persone sono rimaste ferite in un attentato a colpi d'arma da fuoco a uno degli accessi a Gerusalemme. Secondo la polizia israeliana, erano due i terroristi che hanno aperto il fuoco a una fermata dell'autobus all'ingresso della città. Entrambi sono stati feriti, scrive il Jerusalem Post.

Attentato a Gerusalemme ferisce almeno 6 persone

Almeno sei persone sono rimaste ferite in un attacco a fuoco a Gerusalemme, secondo quanto riferiscono i soccorsi israeliani. La polizia ha riferito che i due presunti aggressori "sono stati neutralizzati sul posto".

Israele: da Hamas nuova lista ostaggi che libera oggi

Il governo israeliano ha annunciato stamattina di aver ricevuto una nuova "lista" di nomi di donne e bambini tenuti in ostaggio nella Striscia di Gaza che saranno rilasciati durante la giornata in cambio di prigionieri palestinesi, in conformità con l'accordo di tregua con il movimento islamista palestinese Hamas. 

Qatar: tregua prosegue con le stesse condizioni

In un comunicato citato dai media internazionali, il Ministero degli Affari esteri di Doha ha affermato che la tregua a Gaza sarà prolungata per la giornata di oggi "alle stesse condizioni precedenti - che sono il cessate il fuoco e l'ingresso di aiuti umanitari - nel quadro della mediazione condivisa dallo Stato del Qatar con la Repubblica araba d'Egitto e gli Stati Uniti d'America".

Hamas conferma, accordo per settimo giorno di tregua

Hamas ha confermato stamattina che è stato raggiunto un accordo per "prolungare la tregua per un settimo giorno". Lo riportano i media internazionali, citando un comunicato del movimento islamista palestinese. In precedenza le Forze di difesa israeliane (Idf) avevano scritto in un post sul loro account X che la tregua a Gaza continuerà "alla luce degli sforzi dei mediatori per portare avanti il processo di rilascio degli ostaggi".

Media: raggiunto accordo Israele-Hamas, tregua prosegue

"Una tregua temporanea tra Israele e Hamas è stata estesa fino al settimo giorno, hanno riferito nelle pirme ore della mattina le forze di difesa israeliane". Lo riporta la Cnn. "Si tratta della seconda proroga della tregua iniziale di quattro giorni, che ha preso il via venerdì scorso. La tregua ha comportato il ritorno di 70 israeliani in base all'accordo. Durante la pausa, al di fuori dell'accordo, sono stati rilasciati anche tre cittadini israeliani con doppia nazionalità e 24 cittadini stranieri", ricorda l'emittente.

Israele: la tregua a Gaza proseguirà

L'esercito israeliano ha dichiarato stamattina che la tregua con Hamas continuerà "alla luce degli sforzi dei mediatori per portare avanti il processo di rilascio degli ostaggi e nel rispetto dei termini dell'accordo"

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