
L'esercito israeliano annuncia di aver "ripreso i combattimenti" contro Hamas. La proroga di un giorno della tregua, anticipata nella notte dal Wall Street Journal con la citazione di fonti del governo egiziano, non si è tramutata in realtà con la conseguente scadenza dell'accordo provvisorio e la ripresa delle ostilità. Hamas: morti almeno 32 palestinesi sotto i bombardamenti su Gaza nelle tre ore successive alla rottura della tregua
in evidenza
L'esercito israeliano ha ripreso le operazioni di attacco su Gaza, dopo aver accusato Hamas di aver sparato vari razzi dalla Striscia e non aver liberato tutte le donne ostaggio, come previsto dagli accordi. Proseguono intanto i colloqui per rilanciare la tregua tra i mediatori del Qatar e dell'Egitto. In serata è atteso il gabinetto di guerra israeliano. Intanto il New York Times ha svelato che Israele era a conoscenza del piano di Hamas già un anno prima dell'attacco del 7 ottobre. Aveva, però, ritenuto il dossier troppo ambizioso e difficile da realizzare. Hamas:'Almeno 109 palestinesi sono stati uccisi nei bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza dalla fine della tregua.La premier Meloni al bilaterale Italia-Turchia ha auspicato una 'nuova pausa umanitaria e sottolineato il ruolo della Turchia nell'evitare l'allargamento del conflitto'.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Cos'è Hamas
- Le cause del conflitto
- I motivi storici
- Cos'è Hezbollah
- Cosa sono i kibbutz
- Guerra in Israele, perché l'anguria sui social è diventata il simbolo della Palestina
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Oggi notizia della morte di sei ostaggi israeliani
La morte a Gaza di Ofra Keidar, 70 anni, è stata confermata dal suo kibbutz e dal Forum delle famiglie degli ostaggi e delle persone scomparse. La sua e' stata la sesta morte di ostaggi annunciata oggi dagli israeliani. Gli altri cinque ostaggi la cui morte e' stata confermata oggi sono: Arye Zalmanovich, 85 anni Eliyahu Margalit, 75 anni Guy Iluz, 26 anni, Maya Goren, 56 anni Ronen Engel, 55 anni.
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Robot localizzatori e gel esplosivo: così l'Idf distrugge i tunnel sotto Gaza
Gli sforzi dell’esercito israeliano si concentrano ora nell'attaccare le gallerie di Hamas. Secondo Israele lì si troverebbero le basi dei terroristi, in quella rete di cunicoli costruiti sottoterra, a una profondità che va dai 20 agli 80 metri circa. Tra pericoli, nuove e vecchie tecnologie ed esplosivi, ecco le tattiche che vengono adottate. LE COSE DA SAPERE
Guerra Israele Hamas, tra gli ostaggi rilasciati anche 4 thailandesi dati per morti
La fidanzata di uno degli ostaggi era stata informata il 9 ottobre della morte del suo compagno Wichai Kalpat e aveva già pubblicato il necrologio per il decesso del fidanzato. LEGGI L'ARTICOLO
Guerra Israele-Hamas, la Nave Vulcano della Marina a Gaza: ecco di cosa si occuperà
A bordo del mezzo, salpato da Civitavecchia, dotazioni e risorse salvavita: c'è chi lo definisce un ospedale galleggiante a tutti gli effetti. "Siamo i primi a fare un'operazione umanitaria in quell'area e speriamo altri Paesi ci seguiranno", ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto: "Vogliamo mandare un segnale concreto ai palestinesi". L'APPROFONDIMENTO
Sirene d'allarme per razzi nel nord e sud di Israele
Le sirene d'allarme antiaereo sono risuonate a tarda sera nel nord di Israele, vicino al confine con il Libano, e nel sud, nelle comunità a ridosso della Striscia di Gaza. Lo riportano i media israeliani. Per tutto il giorno, il primo dopo l'interruzione della tregua, decine di località israeliane sono state prese di mira dai razzi di Hamas lanciati da Gaza. Nel pomeriggio le sirene hanno risuonato anche nei pressi di Gerusalemme e negli insediamenti israeliani di Tekoa e Eliav, in Cisgiordania.
Che cos'è il Captagon, la droga usata dai commando di Hamas che annulla la paura
"È un prodotto che dà forte eccitazione, composto da anfetamina e caffeina in dosi elevate, spinge a sentirsi più forti e toglie la paura", spiega Silvio Garattini, fondatore e direttore dell'Istituto farmacologico Mario Negri di Milano LEGGI L'ARTICOLO
Guerra Israele-Hamas, la storia del conflitto in breve
Ripercorriamo, attraverso le mappe, le tappe del conflitto: dalla genesi negli anni del Mandato britannico agli Accordi di Oslo del '93-95 che rappresentarono una svolta storica e al tempo stesso un punto di arresto per il processo di pace, passando per l'occupazione israeliana della Striscia di Gaza nel '67 LE MAPPE
Casa Bianca: "Gaza deve rimanere terra palestinese"
Il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, afferma che gli Stati Uniti si oppongono a qualsiasi riduzione del territorio di Gaza dopo che un rapporto dell'emittente pubblica Kan ha rivelato che il primo ministro Benjamin Netanyahu ha detto ieri al segretario di Stato americano Antony Blinken che Israele creerà una zona cuscinetto di sicurezza all'interno di Gaza.
Israele bombarda sud Libano, almeno tre morti
Almeno tre persone sono morte oggi, tra cui un membro di Hezbollah, in bombardamenti israeliani nel Sud del Libano. Lo rendono noto gli Hezbollah, che identificano il loro affiliato come Mohammed Mazraani. I duelli di artiglieria tra Hezbollah e Israele sono ripresi poche ore dopo la fine della tregua tra Israele e il movimento islamico di Hamas a Gaza. Hezbollah ha affermato che i suoi combattenti hanno preso di mira "un gruppo di soldati nemici nelle vicinanze della postazione di Jal al-Allam", una postazione militare israeliana vicino alla localita' libanese di Naqura.
Annunciata la morte di una donna di 70 anni del kibbutz di Beeri
La comunità del kibbutz di Beeri ha annunciato la morte di un suo membro, Ofra Keidar, 70 anni, che era stata presa in ostaggio la mattina del 7 ottobre. Nella nota - riportata dai media israeliani - non si specifica come e quando sia morta, ma si spiega che "il suo corpo è nelle mani di Hamas" e si chiede "il suo ritorno insieme agli altri ostaggi". Il marito di Ofra, Sami, era stato ucciso durante l'irruzione dei miliziani palestinesi nel kibbutz. La loro figlia, Yael, era riuscita a sopravvivere chiudendosi nel rifugio.
Guerra Israele-Hamas, dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto
Ci sono alcuni termini che più di altri raccontano la crisi in atto nel Medioriente e i suoi possibili sviluppi. Lettera per lettera, ecco un alfabeto di nomi ed espressioni tornati prepotentemente al centro dell'attualità. LE PAROLE CHIAVE
Il papà di Kfir a Netanyahu: hai ucciso la mia famiglia
"Bibi, hai bombardato la mia famiglia. Era tutto quello che avevo nella mia vita", portali "verso casa perché siano sepolti in Israele, ti scongiuro". In un video diffuso da Hamas Yarden Bibas, marito e padre di Shiri, Kfir (10 mesi) e Ariel (4 anni) ostaggi a Gaza e che i miliziani danno per morti in un raid di Israele, si rivolge direttamente al premier Benyamin Netanyahu. Il filmato è preceduto da una dichiarazione di Hamas secondo cui "il detenuto Yarden Bibas ha appreso che gli aerei del nemico hanno ucciso la moglie e i due figli. Hamas ha offerto di trasferire i loro corpi a Israele ma che per ora si rifiuta di riceverli". LEGGI L'ARTICOLO
Guerra Hamas-Israele, Etgar Keret: il 7 ottobre ha rafforzato gli estremismi
Si è sempre definito un uomo di sinistra, un pacifista e attivista, lo scrittore e regista Etgar Keret, è tra gli intellettuali più eclettici e innovativi della sua generazione in Israele. Oggi, mentre attraversa il suo Paese per leggere ai bambini sopravvissuti alla mattanza del gruppo terroristico palestinese Hamas, che il 7 ottobre ha ucciso circa 1400 persone e sequestrato quasi 250 israeliani, Keret a Sky Tg24 racconta come quel giorno abbia cambiato “la prospettiva di ognuno” e come “gli effetti collaterali” siano stati l’ingigantire da entrambi le parti del divario gli estremismi. L'INTERVISTA
Casa Bianca: non possiamo verificare scoop Nyt su attacco Hamas
La Casa Bianca prende le distanze dallo scoop del New York Times secondo il quale il piano d'attacco di Hamas per il 7 ottobre era noto a Israele da più di un anno ma è stato ignorato. "Non possiamo verificarlo", ha risposto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby.
Qatar: i negoziati per il rinnovo della tregua proseguono
Il ministro degli Esteri del Qatar, Sheikh Mohammed Bin Abdulrahman al-Thani, ha ribadito che l'emirato è impegnato a proseguire gli sforzi, insieme ai suoi partner, per ripristinare una tregua nella Striscia di Gaza. "Il continuo bombardamento complica gli sforzi di mediazione ed esacerba la catastrofe umanitaria", ha detto al-Thani. Ma secondo altre informazioni, i colloqui a Doha sarebbero già falliti, come riferito da una fonte vicina al negoziato alla Bbc.
Erdogan: collaborare con Italia per stop crisi Gaza
La prima giornata della conferenza di Dubai sul cambiamento climatico è servita al presidente turco Recep Tayyip Erdogan per ribadire l'impegno del proprio Paese a rispettare i parametri sulle emissioni, ma sopratutto per rilanciare un appello per porre fine al conflitto a Gaza. Il leader turco ha incontrato anche il premier Giorgia Meloni, cui ha sottolineato l'importanza di "una stretta collaborazione con l'Italia" per "raggiungere una pace duratura" in Medio Oriente. "Quello che sta avvenendo a Gaza è un crimine contro l'umanità, un crimine di guerra per cui i colpevoli devono pagare", ha detto Erdogan alla platea. Il presidente turco ha ribadito che la Turchia è pronta "ad assumersi le proprie responsabilita'" in un processo politico che porti alla fine dei bombardamenti e alla creazione di uno stato palestinese, secondo i confini stabiliti nel 1967. Un appello che il presidente turco ha ribadito personalmente al premier Giorgia Meloni. In base a quanto reso noto dalla presidenza turca il bilaterale ha avuto come argomento principale proprio l'emergenza umanitaria nella Striscia di Gaza.
Usa: plausibile Hamas abbia altre donne e bambini ostaggi
"E' totalmente plausibile che Hamas abbia altre donne e bambini ostaggi". Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale John Kirby rispondendo ad una domanda sull'affermazione del gruppo terroristico di non avere più donne e bambini. "Bisogna sempre prendere le dichiarazioni di Hamas cum grano salis", ha sottolineato.
Israele nega responsabilità nell'esplosione in Yemen
Israele nega di essere responsabile dell'esplosione in Yemen che secondo alcuni media sarebbe stata causato da da un attacco israeliano a un deposito di missili dei ribelli Houthi a Sanaa. "Lo Yemen e gli Houthi tengono occupata l'intera regione, non solo Israele, ma anche gli Stati Uniti e altri Paesi arabi. Riguardo ai raid, possono sole commentare cose relative all'esercito israeliano e non commenterà cose che l'esercito israeliano non ha fatto", ha detto il portavoce militare Daniel Hagari, citato da Times of Israel.
L'Idf conferma la morte di un altro ostaggio di Nir Oz
Il portavoce dell'esercito israeliano ha confermato stasera la morte di un altro ostaggio nelle mani di Hamas, il quinto di cui si è avuta notizia oggi. Si tratta di un altro residente del kibbutz di Nir Oz, Eliyahu (Churchill) Margalit, di 75 anni. Lo riporta Haaretz. La famiglia è stata informata. La figlia, Nili Margalit (41 anni), è stata rilasciata da Hamas ieri.
Usa: 'La tregua è finita per colpa di Hamas'
"La tregua umanitaria" a Gaza, "è finita a causa di Hamas che non ha fornito una lista degli ostaggi". Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale John Kirby sottolineando che "chi soffre di più sono i palestinesi nella Striscia".
Israele non rinnova visto a coordinatrice Onu Territori
Israele ha informato le Nazioni Unite che il visto della coordinatrice umanitario delle Nazioni Unite per i Territori palestinesi non sara' rinnovato. La canadese Lynn Hastings e' stata nominata nel dicembre 2020 dal segretario generale Antonio Guterres coordinatrice umanitaria delle Nazioni Unite per i territori palestinesi e vice dell'inviato per il Medio Oriente Tor Wennesland. "Siamo stati informati dalle autorita' israeliane che non rinnoveranno il visto di Hastings dopo la sua scadenza alla fine di questo mese", ha detto Stephane Dujarric, portavoce di Antonio Guterres, evitando di specificare per il momento se la funzionaria, con sede a Gerusalemme, verrra' sostituita o se continuera' il suo lavoro da un'altra sede. Il portavoce ha assicurato che la canadese ha sempre avuto la "piena fiducia" del segretario generale. "Avete visto alcuni attacchi pubblici su Twitter contro di lei, che erano del tutto inaccettabili", ha aggiunto.
Sanità Gaza: 178 palestinesi uccisi oggi nei raid aerei
Il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, afferma che 178 palestinesi sono stati uccisi da questa mattina a seguito degli attacchi aerei israeliani nell'enclave, e 589 persone sono rimaste ferite. Lo riporta Sky News.
Hamas: 110 morti sotto bombe Israele da fine tregua
Il ministero della Sanita' a Gaza ha reso noto che il numero dei morti sotto i bombardamenti israeliani da quando stamane è finita la tregua e' salito a 110 e che i feriti sono centinaia.
Hamas: tre reporter uccisi dai raid israeliani oggi a Gaza
Il governo di Hamas al potere a Gaza ha annunciato che i raid israeliani sulla Striscia hanno ucciso tre giornalisti. Uno dei tre reporter è Muntasir al-Sawwaf, cameraman palestinese impiegato dall'agenzia di stampa ufficiale turca Anadolu che aveva annunciato la sua morte nelle ore scorse.
Aodi (Co-Mai): 'Bene appello presidente Ucei, chiediamo manifestazione con comunità ebraica'
"Le parole della presidente Di Segni ci fanno molto piacere e ci trovano già molto preparati. In queste ultime settimane abbiamo già avuto confronti molto positivi con il presidente della Comunità ebraica di Roma e le altre delegazioni. Noi tutti dobbiamo lavorare insieme, essere uniti contro l'antisemitismo e l'islamofobia, ricordarci che siamo figli dello stesso Dio, Abramo, e dialogare per la pace". Così Foad Aodi Presidente della Comunità del mondo Arabo in Italia (Co-Mai) e Amsi (Associazione medici di origine straniera in Italia), commentando l'appello lanciato dalla presidente dell'Ucei Noemi Di Segni alla comunità musulmana, alla quale - durante la conferenza di presentazione della manifestazione nazionale 'No all'antisemitismo, no al terrorismo' - ha chiesto di imparare a "vivere e convivere gli uni accanto agli altri".
Famiglia annuncia la morte di un ostaggio rapito al rave
La famiglia di Guy Iluz, 26enne di Tel Aviv preso in ostaggio da Hamas al rave di Re'im, nel sud di Israele, è stata informata della sua morte. Lo riporta Haaretz.
Media: 2 combattenti di Hezbollah uccisi nel sud del Libano
Sono due i combattenti di Hezbollah uccisi oggi nel sud del Libano in raid aerei e di artiglieria israeliani. Lo riferiscono media di Beirut, secondo cui uno dei miliziani uccisi, Muhammad Mazraani, era stato indicato come "civile" ucciso assieme alla madre Nasifa nei pressi di Hula, località lungo la linea del fronte di guerra. Dell'altro combattente ucciso oggi non si hanno ancora le generalità ma si sa che è stato colpito letalmente da un attacco con drone nei pressi di Jebbin, località nel settore centrale della linea di demarcazione tra Libano e Israele.
Fonti a Cnn: "Se Hamas fornisce lista ostaggi da liberare ci sarà tregua"
La ripresa dei combattimenti fra Israele e Hamas non ha interrotto i negoziati dietro le quinte - tramite Stati uniti, Qatar ed Egitto - per far ripartire la tregua. Fonti citate dalla Cnn, spiegano che se Hamas presenterà una lista accettabile di ostaggi da liberare, Israele riprenderà la tregua.
Israele ritiene che vi siano ancora 20 donne civili e due minori sotto i 18 anni fra gli ostaggi prigionieri a Gaza, su un totale di 137 prigionieri. Quando questo gruppo di persone sarà liberato, i negoziati affronteranno la questione della liberazioni degli uomini e dei riservisti, sia uomini che donne. Secondo le fonti Hamas afferma di non aver più donne civili e bambini prigionieri, suggerendo che siano in mano ad altri gruppi. Inoltre Hamas sostiene che le donne sotto i 45 anni vanno considerate come riserviste.
Ripresi intensi gli scambi di fuoco tra Hezbollah e Israele
Sono ripresi intensi nel pomeriggio gli scambi di fuoco tra Hezbollah e Israele lungo quasi tutta la linea del fronte di guerra cominciata lo scorso 8 ottobre e che ha visto una tregua durare dal 24 novembre fino alla mattinata di oggi. Hezbollah ha rivendicato una serie di attacchi contro postazioni militari israeliane lungo la linea di demarcazione tra i due paesi. Media libanesi hanno riferito dal canto loro di diversi attacchi aerei e di artiglieria israeliani nelle aree del sud del Libano più vicine al fronte di guerra. In tutto, per ora, si conta l'uccisione di due miliziani di Hezbollah e di un civile, una donna, madre di uno dei due combattenti.
Gb ricorda treni dei bimbi ebrei, e denuncia nuovo antisemitismo
La denuncia di ogni rigurgito di antisemitismo, dopo gli allarmi sull'impennata di crimini o messaggi d'odio emersi sulla scia della riesplosione del conflitto israelo-palestinese, sono destinati a fare da sfondo agli eventi per la commemorazione di un anniversario simbolo a margine del ricordo della Shoah, lo sterminio degli ebrei perpetrato dai nazisti e dai loro alleati. L'85esimo del viaggio della salvezza del primo treno "degli angeli", con a bordo bambini ebrei fatti partire da soli dalle famiglie verso l'Inghilterra alla fine degli anni '30, dalla Germania o da Paesi dell'Europa centro-orientale sotto minaccia tedesca, per sfuggire ai venti di una persecuzione razziale già rampante. La ricorrenza fa riferimento al primo convoglio Berlino-Londra da cui il 2 dicembre 1938 scesero 196 piccoli ebrei affidati al rifugio garantito loro da associazioni, conoscenti o più spesso famiglie sconosciute britanniche disposte a dar loro generosamente una casa, un padre e una madre putativi. Operazione, revocata anche da un monumento struggente innalzato anni fa dinanzi alla stazione di Liverpool Street, che - fino a prima della Seconda Guerra Mondiale - permise di strappare alla soluzione finale' circa10.000 bimbi di origine ebraica adottati sull'isola. Bambini come Alexandra Greensted, oggi 91enne cittadina britannica e fra gli ultimi sopravvissuti dei cosiddetti Kindertransport. Nata in Cecoslovacchia, Alexandra vi lasciò genitori e fratelli a 6 anni per trovare asilo in una famiglia inglese che la fece crescere nel Kent. Ora si prepara ad assistere da ospite d'onore all'anteprima di 'Una Vita', film dedicato a uno degli eroi di quella epopea, Nicholas Winton, interpretato da Anthony Hopkins, in uscita nelle sale del Regno Unito a gennaio, nel resto d'Europa da febbraio. Un film che l'ormai anziana donna ha detto ai media di attendere "con commozione". Ma senza celare - al pari di politici e rappresentanti della comunità ebraica d'Oltremanica - un'inquietudine tutta particolare per la nuova impennata recente di atti antisemiti denunciata nel Regno (come altrove) sull'onda della rappresaglia condotta da Israele contro la Striscia di Gaza in risposta agli attacchi di Hamas del 7 ottobre.
Media: 'Israele vuole zona cuscinetto al confine di Gaza'
Israele ha informato diversi stati arabi che vuole creare una zona cuscinetto sul lato palestinese del confine di Gaza per prevenire futuri attacchi, come parte delle proposte per l'enclave dopo la fine della guerra. Lo riporta il sito della Reuters citando fonti egiziane e regionali.
Blinken: 'Leader regione dovranno prendere decisioni difficili sul dopo Gaza'
Sul dopo Gaza, i leader della regione mediorientale dovranno prendere "decisioni difficili". Lo sottolinea il segretario di Stato americano Antony Blinken, parlando da Dubai, dove si trova per la Cop28, sottolineando che gli Stati Uniti sono impegnati nelle discussioni con i partner arabi. "Cosa succede a Gaza? Come sarà governata? Da dove viene la sicurezza? Come si comincia a ricostruire? Come possiamo andare su un percorso verso una pace giusta e duratura. Per noi, questo deve tradursi in uno stato per i palestinesi", sostiene Blinken, secondo cui tutto questo "richiede duro lavoro, decisioni difficili, impegni che i vari Paesi dovranno prendere". "Sappiamo sulla base dell'esperienza di molti anni - conclude il segretario di Stato - che nessuna sarà facili, ma penso che sia imperativo più che mai".
Jihad Islamica: attaccato kibbutz di Kissufim con 107 razzi
Le Brigate Al-Quds, il braccio armato della Jihad islamica palestinese, annunciano di aver preso di mira il kibbutz di Kissufim, nel deserto del Negev, con 107 missili. Lo riferisce 'Al Jazeera'.
Media Libano: due civili uccisi da raid israeliano nel sud
I media ufficiali libanesi affermano che un bombardamento israeliano ha ucciso due civili nel sud del Paese, poche ore dopo la scadenza della tregua tra Israele e Hamas che aveva in gran parte fermato il fuoco transfrontaliero lungo la frontiera tra i due Stati. L'agenzia nazionale Ani ha affermato che "due civili" sono stati uccisi nella città di Hula "dopo che la loro casa è stata presa di mira dai bombardamenti nemici", identificandoli come Nasifa Mazraani e suo figlio Mohammed. Anche un funzionario locale e i soccorritori hanno confermato la loro morte all'Afp.
Blinken: "Tregua finita perché Hamas ha violato accordo"
La tregua tra Israele e Hamas è finita perché i miliziani palestinesi hanno deciso di violare l'accordo. Lo ha detto il Segretario di Stato americano Antony Blinken a Dubai, dove si trova per partecipare alla Cop28 sul clima.
Israele ha diritto all'autodifesa, ha aggiunto Blinken, spiegando che gli israeliani hanno avvertito gli abitanti della Striscia di Gaza di spostarsi in zone maggiormente sicure e al riparo dal pericolo.
Hezbollah rivendica un attacco a Israele dopo fine tregua
Il gruppo libanese di Hezbollah ha rivendicato un attacco col quale ha preso di mira soldati israeliani "con armi adeguate" vicino a una posizione militare lungo la frontiera con Israele. Lo riporta Al Jazeera. L'annuncio segna il primo attacco rivendicato dal gruppo dalla scadenza della tregua questa mattina. Hezbollah e Israele avevano ampiamente rispettato una pausa non dichiarata lungo il confine durante la scorsa settimana, nel corso della tregua concordata con Hamas. Il gruppo libanese ha affermato che il confine con Israele rimarrà una linea attiva del fronte finché continuerà l'aggressione di Israele contro Gaza.
Hezbollah: "Abbiamo colpito Israele con armi adeguate"
Il movimento sciita libanese di Hezbollah ha rivendicato di aver colpito Israele, ''il nemico con armi adeguate'', al confine con il Libano. "Abbiamo preso di mira un gruppo di soldati nemici nelle vicinanze del sito di Jal al-Alam con armi appropriate'', si legge nella rivendicazione, spiegando che si è trattato di un'azione ''in sostegno del popolo palestinese''.
Netanyahu: "Avanti fino alla distruzione di Hamas"
"Le nostre forze sono lanciate in avanti all'attacco. Continuiamo a combattere con tutta la nostra forza fino al raggiungimento dei nostri obiettivi: il recupero dei nostri ostaggi, la distruzione di Hamas e la garanzia che Gaza non rappresenterà mai più una minaccia per Israele": lo ha scritto il premier Benyamin Netanyahu su X. Poi ha concluso: ''Shabbat shalom''.
Erdogan, 'a Gaza crimine contro umanità, Israele sia ritenuto responsabile'
''E' un crimine contro l'umanità, un crimine di guerra quello che sta accadendo a Gaza'' e ''in nessun modo può essere giustificata la perdita di oltre 16mila civili palestinesi innocenti, per lo più bambini e donne, a causa degli attacchi israeliani''. Lo ha dichiarato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan intervenendo alla Cop28 a Dubai e puntando il dito contro Israele. ''Gli autori devono essere ritenuti responsabili in base al diritto internazionale", ha affermato il leader turco.
Erdogan ha quindi sottolineato la necessità della ''creazione di uno Stato palestinese indipendente basato sui confini del 1967, con al-Quds (Gerusalemme Est, ndr) come capitale''.
Israele, 'oggi colpiti 200 obiettivi terroristici a Gaza'
"In seguito alla violazione della pausa da parte di Hamas, i combattimenti sono ripresi nella Striscia di Gaza. Dalle 7.00 l'Idf ha colpito oltre 200 obiettivi terroristici". Lo hanno riferito le Forze di difesa israeliane su Telegram. "A seguito della violazione della pausa operativa da parte di Hamas, nelle ultime ore forze di terra, aeree e navali hanno colpito obiettivi terroristici nel nord e nel sud della Striscia di Gaza, comprese Khan Yunis e Rafah. L'Idf ha colpito aree piene di esplosivi, tunnel terroristici, postazioni di lancio e centri di comando operativo designati da Hamas per l'uso nei rinnovati combattimenti", ha aggiunto l'esercito.
Meloni a Herzog, Italia a fianco del popolo israeliano
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi un breve incontro con il presidente di Israele, Isaak Herzog, a margine della Cop28. Lo comunica Palazzo Chigi. Meloni ha espresso la piena solidarietà del governo italiano a seguito del nuovo grave attentato rivendicato da Hamas che ha portato ieri all'uccisione di tre cittadini israeliani a Gerusalemme e alla fine della pausa umanitaria a Gaza. "L'Italia è al fianco del popolo israeliano in questo difficile momento e continua a lavorare per una pace duratura".
Wsj, Israele punta a uccidere leader Hamas nel mondo dopo guerra
I servizi d'intelligence di Israele si stanno preparando a uccidere i leader di Hamas sparsi nel mondo dopo la guerra a Gaza. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti israeliane, secondo le quali "su ordine del premier Benyamin Netanyahu, le maggiori agenzie di spionaggio israeliane stanno lavorando a piani per dare la caccia ai leader di Hamas che vivono in Libano, Turchia e Qatar". Israele sta lavorando per uccidere o catturare i leader di Hamas a Gaza e la domanda ora non è se cercare di uccidere i leader di Hamas altrove nel mondo ma dove e come farlo, mette in evidenza il Wall Street Journal.
Smotrich, Netanyahu annunci ufficialmente fine tregua
"Ho chiesto al premier di annunciare in maniera esplicita la fine delle intese sulla pausa delle ostilità e la ripresa a pieno ritmo dei combattimenti fino alla distruzione di Hamas e al ritorno di tutti gli ostaggi": lo scrive su X il ministro delle Finanze Bazalel Smotrich, leader del partito di estrema destra Sionismo religioso. "Non possiamo accettare una situazione di 'mezza guerra' in cui le nostre forze devono preoccuparsi di continuo di essere bloccate dagli espedienti di Hamas. Ci felicitiamo degli ostaggi rientrati a casa ma ora la pausa si è esaurita". Anche il ministro Itamar Ben Gvir ha espresso identico parere.
Kibbutz Nir Oz, morto un altro ostaggio di 55 anni
Quattro giorni dopo che sua moglie e le sue due figlie sono state liberate dalla prigionia di Hamas, il kibbutz Nir Oz ha annunciato la morte di Ronen Engel, 55 anni, rapito il 7 ottobre dai miliziani palestinesi. Lo riporta Haaretz. "Era sposato con Karina e padre di Tom, Mika e Yuval. Fotografo, volontario della Mda (il servizio medico d'emergenza israeliano) e appassionato di motociclette", scrive Ynet.
Ministero Sanità Hamas, oltre 100 morti da fine tregua
Almeno 109 palestinesi sono stati uccisi nei bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza dalla fine della tregua tra Israele e Hamas, ha dichiarato Ashraf al-Qidreh, portavoce del ministero della Sanità di Hamas. Il dottor Qidreh ha anche contato "centinaia di feriti". Secondo i giornalisti dell'AFP, i feriti si stanno riversando negli ospedali già sovraffollati della Striscia di Gaza, dove i residenti stanno anche correndo a donare il sangue.
Ft,'Israele prevede guerra lunga, uccidere tre leader di Hamas'
La campagna di Israele contro Hamas andrà avanti per un anno o più, con la fase più intensa dell'offensiva di terra che continuerà negli inizi del 2024. Lo riporta il Financial Times citando alcune fonti, secondo le quali la guerra sarà "lunga" e, fra gli obiettivi, ha l'uccisione dei tre top leader di Hamas, Yahya Sinwar, Mohammed Deif e Marwan Issa. "Questa sarà una guerra molto lunga. Non siamo neanche vicino alla metà dei nostri obiettivi", afferma con il Financial Times una fonte a conoscenza dei piani di Israele.
Usa, continuiamo a lavorare a una tregua umanitaria a Gaza
Gli Stati Uniti "continuano a lavorare" per una tregua umanitaria a Gaza. Lo riferisce la Casa Bianca.
Sanchez parla con Gantz, Israele partner e amica della Spagna
"Ho parlato con il ministro israeliano Benny Gantz, al quale ho ribadito che Israele è partner e amico della Spagna. Ancora una volta ho condannato gli attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre. La Spagna vuole il rilascio immediato di tutti gli ostaggi. Israele ha il diritto di difendersi da questo attacco terroristico, ma ho riaffermato che la Spagna considera insopportabile la morte dei civili a Gaza e che Israele deve rispettare il diritto internazionale umanitario". Lo scrive su X il premier spagnolo, Pedro Sanchez, all'indomani di un durissimo scontro diplomatico tra Madrid e Tel Aviv.
Gaza, Erdogan a Meloni: "Essenziale fermare Israele"
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha affermato che "è essenziale prendere misure efficaci per fermare Israele in modo tale da porre fine alle uccisioni" a Gaza durante un colloquio con la premier italiana Giorgia Meloni, a margine della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, Cop28, in corso a Dubai negli Emirati Arabi Uniti. Come riporta la presidenza della Repubblica di Ankara, Erdogan ha sottolineato l'importanza di una "stretta cooperazione con l'Italia" per arrivare alla fondazione di uno Stato sovrano palestinese, basato sui confini del 1967.

©Ansa
Attentato Gerusalemme, aperta un'indagine sui soldati di Israele
La polizia militare indagherà due soldati della riserva che ieri a Gerusalemme hanno aperto il fuoco per sventare un'attentato di Hamas e che hanno colpito ripetutamente un civile che, prima di loro, aveva già neutralizzato con la sua pistola i due attentatori. Lo ha reso noto la radio militare. Secondo immagini diffuse sul web il civile, Yuval Doron Kastelman (38 anni), aveva segnalato loro di essere israeliano, aveva gettato la pistola, si era tolto una giacca per mostrare di non avere un corpetto esplosivo ed aveva alzato le mani. Ma è stato egualmente colpito dal fuoco dei soldati, persuasi che fosse uno degli attentatori.
Qatar, colloqui ancora in corso: i raid complicano il negoziato
Il governo del Qatar ha espresso "profondo rammarico per la ripresa dell'aggressione israeliana contro la Striscia di Gaza", sottolineando che i raid "complicano gli sforzi di mediazione ed esacerbano la catastrofe umanitaria" mentre i "colloqui tra Israele e Hamas per ripristinare un cessate il fuoco" sono ancora in corso. Lo riporta la Bbc citando un comunicato del ministero degli Esteri qatariota.
Portavoce Abbas: "Israele responsabile di crimini e risultati, Usa non l'hanno fermato"
Accuse agli Stati Uniti arrivano da Nabil Abu Rudeineh, portavoce del leader palestinese, Mahmoud Abbas, dopo la fine della pausa nelle ostilità tra Israele e Hamas. Per Abu Rudeineh, scrive l'agenzia palestinese Wafa, il governo israeliano "ha la piena responsabilità per i suoi crimini e le loro conseguenze catastrofiche" e "l'Amministrazione Usa è responsabile di non aver spinto Israele a fermare la sua aggressione".
"La ripresa" dei bombardamenti israeliani "contro i palestinesi nella Striscia di Gaza, unita all'escalation di crimini commessi dalle forze di occupazione israeliane e dai coloni terroristi in Cisgiordania, è un proseguimento dei crimini di pulizia etnica e genocidio - afferma il portavoce in una dichiarazione rilanciata dall'agenzia - Queste azioni vanno avanti dall'inizio dell'aggressione israeliana contro i palestinesi e hanno l'obiettivo di fare sfollati tra i palestinesi ed eliminare la loro causa". E, aggiunge, tutto questo "non porterà sicurezza e pace per nessuno nella regione e deve finire immediatamente".
Meloni vede Erdogan: "Serve nuova pausa umanitaria e soluzione politica"
Nell’incontro avuto oggi a Dubai, a margine dei lavori della Cop28, tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e il Presidente della Repubblica di Turchia, Recep Tayyip Erdogan, “é stata ribadita la comune soddisfazione per gli eccellenti rapporti bilaterali e per la costante crescita dei rapporti economici in diversi settori. Nel corso dello scambio di vedute sono stati affrontati gli ultimi sviluppi della crisi a Gaza. Il Presidente del Consiglio ha auspicato una nuova pausa umanitaria e sottolineato il ruolo della Turchia nell’evitare di allargare il conflitto al resto della regione”.
“Entrambi i leader - rende noto Palazzo Chigi - hanno riaffermato la volontà di contribuire alla sicurezza e alla stabilità in questa difficile fase della regione e l’importanza di iniziare sin d’ora a lavorare per una soluzione politica. Il Presidente del Consiglio ha informato il Presidente Erdogan sugli aiuti umanitari italiani giunti via Egitto, sull’arrivo della nave Vulcano per la cura di pazienti minori da Gaza e sul team di medici a sostegno degli ospedali emiratini. I due Leader hanno sottolineato l’importanza di mantenere uno stretto coordinamento sull’evolversi della crisi”.

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Meloni: "La Turchia ha il ruolo per evitare l'allargamento del conflitto"
Nel corso dello scambio di vedute tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan sono stati affrontati gli ultimi sviluppi della crisi a Gaza. Meloni, riferisce Palazzo Chigi, ha auspicato una nuova pausa umanitaria e sottolineato il ruolo della Turchia nell'evitare di allargare il conflitto al resto della regione. Entrambi i leader, che si sono incontrati a margine della Cop28 a Dubai, hanno riaffermato la volontà di contribuire alla sicurezza e alla stabilità in questa difficile fase della regione e l'importanza di iniziare sin d'ora a lavorare per una soluzione politica.
Guerra Medioriente, riprese le violenze dopo la tregua. VIDEO
Colonna: "Indispensabile la ripresa della tregua tra Israele e Hamas"
La Francia ritiene ''indispensabile'' la ripresa della tregua tra Israele e Hamas. Lo ha detto la ministra degli Esteri Catherine Colonna a margine della Cop28 in corso a Dubai.
''La fine della tregua è una notizia pessima, da condannare, perché non fornisce alcuna soluzione e complica la risoluzione di tutte le questioni'', ha dichiarato Colonna dopo la ripresa delle ostilità.
Wsj: "Israele pianifica campagna contro leader Hamas nel mondo"
Su ordine del premier Benjamin Netanyahu, i servizi d'intelligence di Israele lavorerebbero a piani per dare la caccia a leader di Hamas che vivono in Libano, Turchia e Qatar. E' quanto scrive il Wall Street Journal che cita funzionari israeliani. Secondo il giornale, che ricorda la "lunga storia di omicidi mirati" israeliani, i servizi israeliani si preparerebbero a "uccidere" i leader di Hamas "nel mondo" quando si "calmerà" il conflitto nella Striscia di Gaza, creando le condizioni per una lunga campagna per dare la caccia ai responsabili del terribile attacco del 7 ottobre in Israele.
"L'IDF ha pubblicato informazioni riguardanti l'evacuazione dei civili di Gaza per la loro sicurezza nella fase successiva della guerra"
Kibbutz Nir Oz: "Morto il più anziano degli ostaggi"
Il kibbutz di Nir Oz ha annunciato oggi che uno dei suoi membri fondatori, Arieh Zalmanovich, 85 anni, è morto mentre dal 7 ottobre era tenuto in ostaggio da Hamas a Gaza. Il kibbutz sostiene di aver appreso che è stato ucciso. ''Padre di due figli, nonno di cinque nipoti Arieh è sempre stato legato alla terra'' si legge nel comunicato del Kibbutz. ''Si e' sempre occupato di agricoltura e di coltivazioni. Era un uomo di lettere e persona colta nella storia del nostro Paese''. Zalmanovich era il piu' anziano dei 240 israeliani e stranieri catturati da Hamas.
Hamas, oltre 60 morti dalla ripresa delle ostilità a Gaza
Il numero delle persone uccise negli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza a partire da questa mattina è salito ad oltre 60, secondo il ministero della Sanità di Hamas.
Iniziata evacuazione zona agricola a sud-est di Gaza
Migliaia di abitanti di una zona agricola situata a sud di Gaza stanno raggiungendo la vicina città di Khan Yunis dopo aver ricevuto oggi l'ordine di sgombero immediato da parte dell'esercito israeliano. Si tratta degli abitanti dei villaggi di Karara, Khuzaa, Bani Suheila ed Abasan, situati a breve distanza dalla linea di demarcazione con Israele. Fonti locali riferiscono di lunghe code di persone che intasano la arteria Sallah-a-din diretti verso Khan Yunis con automobili, carretti o anche a dorso di asini.
Cnn, niente camion di aiuti a Gaza da fine pausa nelle ostilità
Nella Striscia di Gaza non è entrato un solo camion di aiuti da quando stamani è finita la pausa nelle ostilità tra Israele e Hamas. Lo ha confermato alla Cnn un testimone al valico di Rafah, transito fra l'enclave palestinese e l'Egitto. Secondo la rete americana, decine di camion che erano stati sottoposti ai controlli di sicurezza disposti dagli israeliani al valico di Nitzana, in Israele, sono stati visti fermi in attesa al valico di Rafah. Secondo la testimonianza non è entrata a Gaza neanche l'autocisterna passata dal lato egiziano del transito alle prime ore di oggi.
Ieri la Mezzaluna Rossa riferiva di almeno 1.132 camion carichi di aiuti umanitari per la Striscia di Gaza entrati nell'enclave palestinese dal valico di Rafah da quando venerdì scorso era entrata in vigore la pausa nelle ostilità.
Israele, combattimenti non fermano negoziati sugli ostaggi
Israele ritiene che dopo alcuni giorni di combattimento Hamas sarà di nuovo disponibile alla liberazione di altri ostaggi. Lo ha detto una fonte politica israeliana ai media nazionali. "Le trattative si svolgeranno in parallelo al fuoco", ha aggiunto. "Hamas può sempre presentarci una lista di dieci donne da liberare ed allora prenderemo in esame una tregua di un giorno''. Stasera intanto sarà nuovamente riunito il gabinetto di guerra israeliano.
Michel vede al Sisi, Ue continua a chiedere pause
"Nonostante la ripresa delle ostilità, l'Ue continuerà a chiedere pause e corridoi umanitari per consentire la liberazione di ulteriori ostaggi e la consegna di aiuti essenziali. Solo una soluzione a due Stati può porre fine a questo ciclo di violenza". Lo scrive su X il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, dando conto del suo incontro con il presidente egiziano, Abdel Fatta al Sisi, a margine della Cop28 in corso a Dubai.
Gaza, '54 morti secondo nuovo bilancio'
Sarebbero almeno 54 i morti nella Striscia di Gaza da quando stamani le forze israeliane (Idf) hanno reso noto di aver "ripreso i combattimenti contro l'organizzazione terroristica di Hamas". Lo riferisce la tv satellitare al-Jazeera sulla base delle denunce che arrivano dall'enclave palestinese di cui Hamas prese il controllo nel 2007.
Ministro Esteri Iran, 'nuovo genocidio, fermate guerra prima sia troppo tardi'
La ripresa dei bombardamenti israeliani contro la Striscia di Gaza, dopo la fine della pausa nelle ostilità tra Israele e Hamas, "significa un nuovo genocidio a Gaza e in Cisgiordania". E' quanto afferma in un messaggio diffuso su X il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, che esorta allo stop al conflitto "prima che sia troppo tardi".
"Non esiste altra soluzione che non sia un cessate il fuoco permanente, la consegna di aiuti umanitari su vasta scala e un accordo per un nuovo scambio di prigionieri", ha aggiunto, in riferimento alla liberazione di ostaggi da parte di Hamas e al rilascio di prigionieri palestinesi detenuti in Israele.
"Il proseguimento della guerra di Washington e Tel Aviv significa un nuovo genocidio a Gaza e in Cisgiordania, come se non pensassero alle conseguenze gravi del ritorno alla guerra", si legge nel messaggio in cui si afferma che "non sono determinanti le navi da guerra e le portaerei", ma "la forza di volontà e la dedizione". "Fermate la guerra a Gaza prima che sia troppo tardi", conclude.
Hamas, 'pronti a iniziare una nuova tregua'
"Siamo stati in contatto con i mediatori (qatarini e egiziani, ndr) fino a stamattina, ma i colloqui su una tregua si sono interrotti quando sono iniziati i bombardamenti”. Lo dichiara in una intervista alla tv satellitare al-Jazeera il digerente di Hamas Khalil Al-Hayya, che accusa lo Stato ebraico di aver “maliziosamente infilato nomi di soldatesse nell’elenco di scambio dei civili”. Al-Hayya, tuttavia, assicura che “siamo pronti a iniziare una nuova tregua per concludere il dossier dei detenuti civili”.
Hamas, abbiamo attaccato città del sud di Israele
Le Brigate Qassam, braccio armato di Hamas, hanno dichiarato di aver attaccato con razzi le città di Ashkelon, Sderot e Beersheba, nel sud di Israele. Sul suo canale Telegram, il gruppo ha dichiarato che l'attacco è stato "in risposta ai bombardamenti sui civili". Il ramo militare di un altro gruppo armato con sede a Gaza, la Jihad islamica palestinese, ha dichiarato di aver preso di mira città e paesi vicini alla barriera con Israele all'inizio della giornata, quando è terminata la tregua tra le parti in guerra.
Guterres "profondamente" rammaricato da fine tregua
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, si è detto "profondamente" rammaricato per la ripresa delle operazioni militari a Gaza, allo scadere della tregua concordata tra Israele e Hamas. "Mi dispiace profondamente che le operazioni militari siano ricominciate a Gaza", ha scritto sulla piattaforma di social media X. "La ripresa delle ostilità dimostra solo quanto sia importante arrivare a un vero cessate-il-fuoco umanitario".
Hamas, attaccate le città di Ashkelon, Sderot e Beersheba
Le Brigate Qassam, braccio armato di Hamas, hanno dichiarato su Telegram di aver attaccato con razzi le città di Ashkelon, Sderot e Beersheba, nel sud di Israele. Lo riferisce Al Jazeera. Il gruppo terroristico ha dichiarato che l'attacco è stato "in risposta al bersaglio dei civili". Il ramo militare di un altro gruppo armato con sede a Gaza, la Jihad islamica palestinese, ha dichiarato di aver preso di mira città e paesi vicini al confine con Gaza all'inizio della giornata, quando è terminata la tregua tra le parti in guerra.
Cop28, Iran lascia negoziati per presenza Israele
Rappresentanti iraniani hanno lasciato la sala dove si stavano tenendo i colloqui durante la Conferenza delle Nazioni Unite sul clima a Dubai, per protestare contro la presenza di una delegazione israeliana. Lo afferma un media di Stato. Gli iraniani considerano la presenza di Israele alla Cop28 "contraria agli obiettivi e alle linee guida della conferenza e, in segno di protesta, stanno lasciando la sede della conferenza", ha detto il capo della delegazione iraniana, il ministro dell'Energia Ali Akbar Mehrabian, citato dall'agenzia ufficiale iraniana Irna.
Hamas, 32 palestinesi uccisi in tre ore da fine tregua
Hamas, che attribuisce a Israele la responsabilità per la rottura della tregua, ha assicurato che sono morti almeno 32 palestinesi sotto i bombardamenti su Gaza nelle tre ore successive alla rottura della tregua. Il gruppo islamista assicura che Israele si è rifiutato anche di accettare il rilascio di Yarden Bibas e la consegna dei corpi della sua famiglia israelo-argentina: sua moglie, Shiri Silverman, e i loro figli Kfir, di dieci mesi, e Ariel, di quattro anni, morti a Gaza -sostiene Hamas- a causa dei bombardamenti israeliani.
"Via da Khan Younis", volantini Israele preannunciano bombe
L'esercito israeliano ha lanciato volantini che avvertono i residenti di Khan Younis, situata nel settore meridionale della Striscia di Gaza, di spostarsi ancora più a Sud, nella zona di Rafah, al confine con l'Egitto, per mettersi a sicuro. Lo riferiscono i palestinesi a Gaza, che hanno anche postato sui social media le immagini del volantino, che dice che Khan Younis è una "pericolosa zona di combattimento". Nel frattempo Israele ha pubblicato una mappa che divide la Striscia di Gaza in centinaia di piccole zone, una mappa che utilizzerà per indicare ai civili palestinesi quali sono le zone pericolose. I palestinesi dovranno seguire gli aggiornamenti dell'esercito per spostarsi da una zona all'altra. Secondo la stampa israeliana, Israele potrebbe usare questa mappa per chiedere ai palestinesi di evacuare aree specifiche, invece che chiedere esodi di massa, quando l'esercito comincerà l'operazione di terra nel Sud della Striscia.
Cremlino: "Preferiremmo estensione tregua a Gaza"
La Russia "preferirebbe" una estensione della tregua a Gaza, "data la portata della catastrofe umanitaria" in corso nella Striscia di Gaza. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass.
Mappa Idf, Striscia Gaza divisa in centinaia di aree, per allertare i civili su zone scontri
Le Forze di difesa israeliane hanno pubblicato una mappa in cui la Striscia di Gaza risulta suddivisa in centinaia di piccole aree. La mappa interattiva - riporta il sito di Times of Israel - verrà usata per allertare i civili palestinesi sulle zone di combattimenti attivi. I militari potrebbero ricorrere all'uso della mappa per chiedere ai palestinesi di una certa zona di evacuare nel caso di un'estensione dell'offensiva di terra in direzione della parte meridionale della Striscia, invece di spingere per evacuazioni di massa come accaduto per la parte settentrionale. "L'Idf sta operando con forza contro le organizzazioni terroristiche, e compie grandi sforzi per distinguere tra civili e terroristi", si legge in un messaggio agli abitanti di Gaza citato dalla pubblicazione. "La gente di Gaza non è nostra nemica. Per questo motivo, a partire da questa mattina l'Idf sta conducendo evacuazioni controllate e specifiche dei residenti di Gaza al fine di rimuoverli il più possibile dalle aree di combattimento". L'Idf - riporta Times of Israel - chiede di prestare attenzione al numero che identifica la propia area e seguire i successivi aggiornamenti.
Qatar, subito azione internazionale per fermare violenze a Gaza
Il Qatar ha sollecitato una rapida azione internazionale per fermare le violenze nella Striscia di Gaza dopo i nuovi bombardamenti israeliani sul territorio al termine della tregua di cui l'emirato del Golfo è stato mediatore. Il ministero degli Esteri del Qatar, in un comunicato, ha affermato che il proseguimento dei bombardamenti al termine della pausa "complica gli sforzi di mediazione e aggrava la catastrofe umanitaria nella Striscia" e ha invitato "la comunità internazionale a muoversi rapidamente per fermare la violenza".
Qatar: "Proseguono negoziati, ma raid israeliani a Gaza complicano mediazione"
Il Qatar "conferma che proseguono negoziati tra le due parti con l'obiettivo di ritornare a uno stato di pausa" nelle ostilità tra Israele e Hamas e conferma l'impegno, "con i partner nella mediazione, a proseguire gli sforzi che hanno portato alla pausa umanitaria", affermando che "non esiterà a fare tutto il necessario per il ritorno alla calma". In una dichiarazione del ministero degli Esteri di Doha, diffusa via X, viene espresso "profondo rammarico per la ripresa dell'aggressione israeliana contro la Striscia di Gaza dopo la fine della pausa umanitaria, senza un accordo per una proroga". Il ministero afferma che "i continui bombardamenti della Striscia di Gaza nelle prime ore dalla fine della pausa (nelle ostilità) complicano gli sforzi di mediazione e aggravano la catastrofe umanitaria nella Striscia". L'appello alla comunità internazionale è ad agire "rapidamente per fermare la violenza". Il Qatar "condanna" inoltre gli attacchi contro i civili, "la pratica della punizione collettiva", i "tentativi di sfollamento forzato" degli abitanti della "Striscia di Gaza sotto assedio" e ribadisce la "richiesta" di un "cessate il fuoco immediato" e di garantire l'arrivo di aiuti nella Striscia di Gaza.
Media: "Israele ha bombardato depositi armi in Yemen"
Israele avrebbe “bombardato ieri depositi di missili di precisione e droni nella capitale yemenita Sana'a”. Lo riferisce l’emittente al-Arabiya citando sue fonti. Il Pentagono aveva confermato ieri di essere a conoscenza di esplosioni di natura sconosciuta avvenute nella capitale yemenita, ma ha negato si sia trattato di una sua operazione. Secondo l’emittente panaraba di proprietà saudita, almeno un'esplosione è avvenuta ieri in una "zona militare chiusa” appartenete alle milizie sciite filoiraniane al-Houthi che controllano Sana'a.
Libano, calma tesa al confine nonostante fine della tregua
Una calma tesa regna al momento nel sud del Libano lungo il fronte di guerra tra Hezbollah e Israele nonostante la tregua tra Hamas e lo Stato ebraico sia terminata stamani senza esser stata prorogata. Lo riferiscono media libanesi e testimoni oculari contattati telefonicamente. Proseguono incessanti invece le violazioni dello spazio aereo libanese da parte di droni e jet da combattimento israeliani. Una circostanza che si verificava ogni giorno da anni anche prima dello scoppio del conflitto il 7 ottobre scorso.
Ben-Gvir: "Distruggere Hamas, a Gaza niente compromessi"
"Per il bene dei bambini che non sono ancora tornati, per le persone uccise che non torneranno più, affinché gli orrori del 7 ottobre non si ripetano più, dobbiamo tornare e annientare Gaza con tutte le nostre forze, distruggere Hamas, ritornare nella Striscia, senza compromessi, senza accordi, con la massima potenza". E' quanto ha scritto stamani su X il ministro israeliano della Sicurezza nazionale, Itamar Ben-Gvir, in quelle che sono le sue prime dichiarazioni pubbliche da quando le forze israeliane hanno annunciato di aver "ripreso i combattimenti contro l'organizzazione terroristica di Hamas a Gaza".
Israele, rilasciati 30 detenuti palestinesi
Trenta palestinesi, donne e minori, detenuti nelle carceri israeliane, sono stati rilasciati nella notte tra giovedì e venerdì in conformità con l'accordo sulla tregua con Hamas. Lo ha annunciato l'autorità carceraria.
Militari israeliani: "Hamas non mantiene la parola, colpiamo sue roccaforti"
Le forze israeliane (Idf) affermano che sono riprese le operazioni contro Hamas per "colpirli nelle loro roccaforti". "Hamas non ha mantenuto la parola - ha accusato il tenente colonnello Peter Lerner intervenendo al programma Newsday della Bbc - Rilasciare tutte le donne e i bambini" tenuti in ostaggio. Gli obiettivi delle Idf, ha confermato, restano sempre riportare a casa tutti gli ostaggi e "distruggere Hamas" e, ha ribadito, le forze israeliane "operano nell'ambito delle leggi del conflitto armato".
Tajani: "Colloqui continuano ma non è facile, si lavora per ostaggi"
Il dialogo internazionale "continua ma non è facile. Speriamo che si possa risolvere almeno la questione degli ostaggi, perchè siano tutti liberati. Lo chiediamo con forza. Purtroppo la popolazione civile è stata ingiustamente coinvolta nell'attacco di Hamas del 7 ottobre, che ha provocato questo finimondo". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a Radio24.
Presidente Israele stringe la mano a Emiro Qatar a Cop28
- Il Presidente israeliano Isaac Herzog e il leader del Qatar, l'emiro Tamim bin Hamad Al-Thani, si sono stretti la mano a margine della Cop28, il vertice dell'Onu sul clima di Dubai. Il Qatar ha un ruolo cruciale come mediatore fra Israele e Hamas, nelle trattative per il rilascio degli ostaggi in cambio di una tregua.
Esercito israeliano ordina sgombero zona agricola a sud di Gaza
Con la ripresa delle ostilità l'esercito ha intimato oggi alla popolazione che - nel settore sud della striscia di Gaza - si trova a ridosso del confine con Israele di lasciare immediatamente le proprie abitazioni e di spostarsi all'interno in quanto sono imminenti operazioni militari di terra. L'ordine di evacuazione, riferiscono fonti locali, riguarda le aree prevalentemente agricole di Karara, Khuzaa, Bani Suheila ed Abassan. Gli abitanti devono raggiungere al più presto la vicina città di Rafah, al confine con l'Egitto.
Gaza, bilancio sale a 32 morti
Nuove denunce dalla Striscia di Gaza parlano di un numero sempre maggiore di persone uccise da quando stamani le forze israeliane (Idf) hanno reso noto di aver "ripreso i combattimenti contro l'organizzazione terroristica di Hamas". Nell'enclave palestinese si contano 32 morti, secondo Sky News Arabia, che rilancia notizie diffuse da Hamas. In precedenza al-Jazeera aveva riferito di un bilancio di almeno 21 morti.
Volantini Idf: spostatevi a sud da Khan Younis a Rafah
Secondo fonti palestinesi, l'esercito israeliano ha lanciato dei volantini a Khan Younis (nel meridione della Striscia) invitando i residenti a spostarsi a sud, verso Rafah e avvertendo che l'area è pericolosa. Lo riporta Times of Israel. Fonti israeliane hanno più volte affermato che i leader di Hamas si trovano proprio a Khan Younis.
Sirene allarme ad Ashkelon, chiuse le strade vicino a Gaza
Sirene di allarme risuonano nella città israeliana di Ashkelon, a nord di Gaza, ed in diverse località vicine alla striscia di Gaza. Lo ha riferito la radio militare. Alcune strade israeliane che costeggiano la Striscia sono state chiuse al traffico, nel timore di lanci di razzi anticarro. Misure analoghe sono state adottate anche lungo i confini con il Libano e con la Siria, in quanto la ripresa delle ostilita' a Gaza potrebbe essere fonte di nuovi incidenti di frontiera. Nel centro di Israele il comando delle retrovie ha autorizzato lo svolgimento di lezioni oggi solo negli istituti scolastici dotati di rifugi adeguati.
L'Iran ha lodato il sostegno dello Yemen per la Palestina
"Il sostegno dello Yemen per il popolo di Gaza e della Cisgiordania è ammirabile". Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian durante un incontro con l'ambasciatore dello Yemen a Teheran, Ibrahim Mohammed al-Dailami. "Riteniamo che sia nostro dovere difendere il popolo della Palestina e di Gaza e continueremo a sostenere la Palestina fino a che sarà necessario", ha detto l'ambasciatore yemenita durante il colloquio, come riporta Press Tv.
Al-Jazeera: "9 morti nella Striscia di Gaza, anche un reporter"
Sono almeno nove i morti nella Striscia di Gaza da quando le forze israeliane (Idf) hanno reso noto di aver "ripreso i combattimenti contro l'organizzazione terroristica di Hamas". Lo riferisce al-Jazeera, che parla anche di un numero imprecisato di feriti. Tra le vittime c'è un reporter e cameraman dell'emittente palestinese Al Aqsa Tv, Abdullah Darwish, come riferisce Quds Press.
Cnn: "Continuano negoziati su ostaggi"
Sono ancora in corso le trattative per il rilascio degli ostaggi trattenuti da Hamas nella Striscia di Gaza. Lo riporta la Cnn, che cita una fonte vicina ai colloqui, dopo che i militari israeliani hanno annunciato la ripresa delle operazioni di combattimento nell'enclave palestinese. Scaduti i termini della pausa nelle ostilità, rileva la rete americana, nessuna delle parti influenti coinvolte - Hamas, Qatar, Israele, Usa ed Egitto - ha annunciato pubblicamente una rottura nei colloqui.
Hamas, raid israeliani hanno colpito il sud di Gaza
Secondo fonti di Hamas, attacchi aerei israeliani hanno colpito il sud di Gaza, compresa la comunità di Abassan, a est della città di Khan Younis. Il ministero della Sanità gestito da Hamas afferma che tre persone sono state uccise in raid aerei israeliani a Rafah, nel sud della Striscia, come riportano i media israeliani. Altri attacchi aerei avrebbero colpito la città di Al-Karara, a nord di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. L'ufficio governativo per le comunicazioni di Gaza, un ente gestito da Hamas, ha accusato "la comunità internazionale di essere responsabile della continuazione della guerra a Gaza".
Tel Aviv: "Impegnati a raggiungere 3 obiettivi guerra"
"Il governo di Israele e' impegnato a raggiungere gli obiettivi della guerra - liberare gli ostaggi, eliminare Hamas e garantire che Gaza non possa mai essere una minaccia per la sicurezza degli israeliani": e' quanto si legge in un comunicato diffuso dal governo dell'ufficio del Primo Ministro di Israele, Benjamin Netanyahu. Hamas, accusa il governo secondo quanto riportato dal quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth, "ha violato i termini della tregua e non ha rispettato l'obbligo di rilasciare gli ostaggi e liberare tutte le donne rapite detenute a Gaza".
Israele, suonano sirene allarme a Sderot e in località a confine con Gaza
Suonano le sirene di allarme antimissile nelle località israeliane a ridosso della Striscia di Gaza. Secondo Haaretz, l'allerta è scattata a Sderot, Ibim e nei kibbutz di Nir Am, Sufa, Nir Itzhak e Holit.
Israele, attacchi aerei contro obiettivi di Hamas a Gaza
L'esercito israeliano sta conducendo una serie di attacchi aerei contro obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza questa mattina, ha dichiarato il portavoce dell'esercito. L'Idf afferma che diversi razzi sono stati lanciati da Gaza poco prima delle 7 del mattino (ora locale), facendo scattare le sirene nella comunità meridionale di Holit. Diversi altri lanci da Gaza sono arrivati intorno alle 6 del mattino.
Al-Jazeera: "Pesanti scontri a Gaza City e nel nord della Striscia"
Combattimenti sarebbero in corso a Gaza City e nel nord della Striscia di Gaza. La tv satellitare al-Jazeera cita testimonianze che parlano di "pesanti scontri" tra "gruppi combattenti palestinesi" e forze israeliane. Secondo l'emittente, nella parte centrale dell'enclave palestinese, i tank israeliani stanno bombardando nei pressi dei campi profughi di Nuseirat e Bureij.
Israele: "Hamas non rispetta impegni, noi impegnati a raggiungere obiettivi guerra"
Hamas "ha violato il quadro di riferimento" per la pausa nelle ostilità, "non ha mantenuto gli impegni per il rilascio di tutte le donne tenute in ostaggio e ha lanciato razzi contro Israele". E' quanto afferma una dichiarazione dell'Ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu di cui danno notizia i media israeliani. "Con la ripresa dei combattimenti" si sottolinea che "il governo di Israele è impegnato a raggiungere gli obiettivi della guerra" ovvero "liberare i nostri ostaggi, eliminare Hamas e garantire che Gaza non possa mai più minacciare la popolazione di Israele".
Militari israeliani: "Raid su obiettivi Hamas a Gaza"
Raid aerei israeliani nella Striscia di Gaza. Le forze israeliane (Idf) comunicano sul social X che caccia stanno bombardamento obiettivi di Hamas nell'enclave palestinese.
Israele, Hamas non rilascia tutte le donne violando patto
L'ufficio del Primo Ministro israeliano rende noto in un comunicato che Hamas "ha violato il quadro di riferimento (dell'accordo), non ha rispettato l'obbligo di rilasciare tutte le donne in ostaggio e ha sparato razzi contro Israele". "In mezzo al ritorno ai combattimenti, sottolineiamo che il governo di Israele è impegnato a raggiungere gli obiettivi della guerra - liberare i nostri ostaggi, eliminare Hamas e assicurare che Gaza non possa mai più minacciare il popolo di Israele".
Esercito israeliano: raid aerei nella Striscia di Gaza
Gli aerei da guerra dell'Idf stanno bombardando obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza. Lo annuncia lo stesso esercito israeliano sul proprio canale Telegram, aggiungendo anche di aver registrato il lancio di numerosi razzi da Gaza verso il territorio israeliano. Lanci che - spiega l'Idf - non sono stati intercettati secondo il protocollo.
Israele, intercettato missile lanciato da Gaza
L'esercito israeliano ha annunciato sul proprio canale Telegram che i sistemi di difesa aerea hanno intercettato un lancio proveniente dalla Striscia di Gaza.
Israele annuncia ripresa combattimenti contro Hamas
Dopo sette giorni di stop ai combattimenti, la tregua nella Striscia di Gaza è stata rotta venerdi' mattina con la ripresa degli scontri a fuoco tra Israele e Hamas. "Hamas ha violato la tregua e ha sparato anche in territorio israeliano". Per questo motivo "le Forze di Difesa Israeliane hanno ripreso a combattere contro l'organizzazione terroristica nella Striscia di Gaza", ha dichiarato l'esercito in un comunicato. Il Ministero degli Interni di Gaza, controllato da Hamas, ha dichiarato che "gli aerei israeliani stanno sorvolando la Striscia e i loro veicoli hanno aperto il fuoco nel nord-ovest dell'enclave". Secondo quanto riporta Al Jazeera, che cita diversi testimoni a Gaza City e nel nord della Striscia di Gaza, "sono in corso pesanti scontri tra gruppi di combattenti palestinesi e truppe israeliane". Nella parte centrale della Striscia, i carri armati israeliani stanno colpendo anche i campi profughi di Nuseirat e Bureij. Un giornalista di Afp ha invece confermato di aver sentito numerosi colpi di artiglieria e attacchi aerei da parte dell'esercito israeliano.
Idf: tregua violata, ripresi combattimenti nella Striscia
L'esercito israeliano ha annunciato sul proprio canale Telegram la ripresa dei combattimenti nella Striscia di Gaza. "Hamas ha violato la pausa operativa - spiega l'Idf - e, inoltre, ha sparato verso il territorio israeliano. L'Idf ha ripreso i combattimenti contro i terroristi di Hamas nella Striscia di Gaza".
Robot localizzatori e gel esplosivo: così l'Idf distrugge i tunnel sotto Gaza
Gli sforzi dell’esercito israeliano si concentrano ora nell'attaccare le gallerie di Hamas. Secondo Israele lì si troverebbero le basi dei terroristi, in quella rete di cunicoli costruiti sottoterra, a una profondità che va dai 20 agli 80 metri circa. Tra pericoli, nuove e vecchie tecnologie ed esplosivi, ecco le tattiche che vengono adottate. LE COSE DA SAPERE
Gaza, quinto giorno di tregua. Hamas libera altri 12 ostaggi: chi sono
Dodici persone sono state rilasciate in cambio della scarcerazione di altri 30 detenuti palestinesi (15 donne e 15 minori): 10 sono donne israeliane - molte anziane del kibbutz di Nir Oz - e altre due persone sono thailandesi. Sul tavolo dei negoziatori ci sarebbe il tentativo di allargare l'accordo al rilascio degli ostaggi uomini e dei militari israeliani in cambio di un numero molto maggiore di palestinesi e di un cessate il fuoco a lungo termine. LEGGI QUI
Israele: rilasciati 30 detenuti palestinesi
Trenta palestinesi, donne e minori, detenuti nelle carceri israeliane, sono stati rilasciati nella notte tra giovedì e venerdì in conformità con l'accordo sulla tregua con Hamas. Lo ha annunciato l'autorità carceraria.