Dodici persone sono state rilasciate in cambio della scarcerazione di altri 30 detenuti palestinesi (15 donne e 15 minori): 10 sono donne israeliane - molte anziane del kibbutz di Nir Oz - e altre due persone sono thailandesi. Sul tavolo dei negoziatori ci sarebbe il tentativo di allargare l'accordo al rilascio degli ostaggi uomini e dei militari israeliani in cambio di un numero molto maggiore di palestinesi e di un cessate il fuoco a lungo termine
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Con la situazione sul campo in costante evoluzione, abbiamo deciso di raccogliere qui alcune informazioni che permettano di farsi un'idea del contesto più ampio attraverso mappe, schede e approfondimenti.
Altri 10 ostaggi israeliani, soprattutto donne anziane del kibbutz di Nir Oz, e due thailandesi sono stati liberati da Hamas nel quinto giorno di tregua a Gaza, in cambio della scarcerazione di altri 30 detenuti palestinesi (15 donne e 15 minori). Con un protocollo ormai collaudato che l'Occidente, con gli Stati Uniti in testa, vorrebbe estendere ancora, oltre alla prima proroga di due giorni, e consolidare fino a ipotizzare un cessate il fuoco più o meno permanente se non la fine della guerra. Sarebbe questo, secondo il Wall Street Journal, l'obiettivo dei principali mediatori riuniti in queste ore a Doha: il capo della Cia, William Burns, quello del Mossad David Barnea, a colloquio con il premier del Qatar Mohammed bin Abdulrahman al Thani e il capo dell'intelligence egiziana Abbas Kamal. Israele però ha già fatto sapere di non essere disposto a prolungare la tregua, che dovrebbe scadere giovedì all'alba, oltre la prossima domenica per un totale di 10 giorni, secondo Haaretz che cita un funzionario informato dei colloqui. Sul tavolo dei negoziatori, ci sarebbe anche il tentativo di allargare l'accordo al rilascio degli ostaggi uomini e dei militari israeliani, in cambio di un numero molto maggiore di palestinesi rispetto al rapporto 3 a 1 dell'attuale intesa (il Wsj parla di migliaia) e di un cessate il fuoco a lungo termine (GUERRA ISRAELE-HAMAS: GLI AGGIORNAMENTI LIVE - LO SPECIALE).
Gabriela e Mia Leimberg e Clara Marman
La più giovane delle donne liberate oggi è la 17enne Mia Leimberg, studentessa che lavora in una libreria ed è stata liberata insieme a sua madre Gabriela, di 59 anni, immigrata dall'Argentina negli anni '90 che vive a Gerusalemme, dove gestisce un centro diurno per persone con autismo. Lei e la sua famiglia hanno un cane Shih Tzu di nome Bella, che è stato rapito e liberato insieme a loro, ha riferito il forum delle famiglie degli ostaggi. Insieme a loro è stata liberata anche Clara Marman, 63 anni, sorella di Gabriela: è stata una maestra d'asilo, ora è in pensione ma continua a lavorare con gli anziani e le famiglie a rischio. È stata rapita insieme al suo compagno, Luis, e a suo fratello, Fernando, che sono ancora a Gaza.
Ditza Heiman e Ofelia Adit Roitman
La più anziana delle donne liberate è invece Ditza Heiman, di 84 anni. È stata una delle fondatrici del Kibbutz Nir Oz: ha prestato servizio nel gruppo Nahal. Da quando suo marito è morto vive da sola e ha adottato un gatto. Sempre del Kibbutz Nir Oz è Ofelia Adit Roitman, 77 anni, che ha tre figli e nove nipoti. È immigrata in Israele dall'Argentina nel 1985. È stata educatrice per vent'anni e per cinque anni è stata preside delle scuole ebraiche in Argentina.
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Rimon Kirsht
Liberata anche la 36enne Rimon Kirsht, impegnata nel volontariato presso Maslan, il centro di supporto per vittime di aggressioni sessuali e violenza domestica del Negev. Rimon è sposata con Yagev, rapito con lei il 7 ottobre e tuttora tenuto prigioniero da Hamas.
Tamar Metzger
E ancora Tamar Metzger, nonna di 78 anni che ha mobilità limitata e trascorre molto tempo sul balcone della sua piccola casa. È stata rapita insieme al marito Yoram, che è ancora prigioniero di Hamas.
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Noralin "Nataly" Babadilla, Ada Sagi e Meirav Tal
Noralin "Nataly" Babadilla ha 60 anni, e il 7 ottobre ha perso il suo compagno, Gideon, ucciso dai terroristi di Hamas. Ada Sagi, di 75 anni, compiuti in prigionia, vive da quando è nata nel kibbutz Nir Oz, ha tre figli e sei nipoti. Insegna ebraico e arabo. Infine, Meirav Tal, che ha 53 anni e risiede a Rishon LeZion: il 7 ottobre era in visita a Yair, il suo partner, nel Kibbutz Nir Oz, ed è stata rapita insieme a lui e ai due figli di Yair, Yagil e Or, di 12 e 16 anni, rilasciati ieri. Yair rimane invece prigioniero di Hamas.