Gaza, quarto giorno di tregua: liberati altri 11 ostaggi israeliani da Hamas. Chi sono

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Undici persone tornano in Israele, a fronte di 33 detenuti palestinesi rilasciati (3 donne e 30 minori). Intanto – ancora una volta con la mediazione di Qatar, Egitto e Usa – Israele e Hamas hanno raggiunto un nuovo accordo per altri due giorni di tregua, che dovrebbe consentire il rilascio di altri 20 ostaggi israeliani (10 per ogni giorno aggiuntivo di cessate il fuoco) in cambio di 60 detenuti palestinesi

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Con la situazione sul campo in costante evoluzione, abbiamo deciso di raccogliere qui alcune informazioni che permettano di farsi un'idea del contesto più ampio attraverso mappe, schede e approfondimenti

 

Quarto giorno di scambio tra ostaggi israeliani e detenuti palestinesi tra Israele e Hamas. I miliziani hanno fatto sapere che oggi, 27 novembre, dalle carceri israeliane sono uscite 33 persone: tre donne, due di Jenin e una di Gerusalemme, e 30 minori. Finita poi la cattività per 11 ostaggi israeliani a 52 giorni dal 7 ottobre, quando furono catturati da Hamas, tutti rapiti nello stesso kibbutz, Nir Oz. Si tratta di persone con doppia cittadinanza: 3 francesi, 2 tedesche e 6 argentine. Secondo l’emittente egiziana Al Qahera, tra le persone liberate ci sarebbero anche 6 thailandesi. Intanto – sempre con la mediazione di Qatar, Egitto e Usa – Israele e Hamas hanno raggiunto un nuovo accordo per altri due giorni di tregua, che dovrebbe consentire il rilascio di altri 20 ostaggi israeliani (10 per ogni giorno aggiuntivo di cessate il fuoco) in cambio di 60 detenuti palestinesi, nel solito rapporto di 1 a 3. È possibile, scrive Haretz, che al prossimo giro potrebbero essere riconsegnati a Israele anche ostaggi uomini: finora sono stati liberati solo donne e bambini. Una trattativa separata, ha spiegato Izzat Arshak (dell'ufficio politico della fazione), potrebbe portare al rilascio anche di diversi soldati israeliani. Nel frattempo, sono emersi alcuni dettagli sul gruppo di persone liberate oggi (GUERRA ISRAELE-HAMAS, GLI AGGIORNAMENTI LIVE).

Sharon Aloni Konio e le figlie gemelle: 34 e 3 anni

Torna in Israele Sharon Aloni Konio, 34 anni, e le sue due gemelle di tre anni, Ema e Yuly. Al momento dell'assalto di Hamas, la famiglia – compreso il padre, che resta ostaggio - si era rifugiata in una stanza blindata che è presente in quasi tutte le abitazioni israeliane. I terroristi avevano però appiccato il fuoco alla casa costringendoli ad uscire per fuggire dalle fiamme.

Karina Engel-Bert e le figlie: 51, 18 e 11 anni

Libera anche Karina Engel-Bert, 51 anni. Paula Parishta, sua sorella, aveva raccontato ai media che stava da poco migliorando la sua battaglia contro il cancro quando fu poi sequestrata. Rilasciate anche le due figlie di Engel-Bert, Mika (18 anni) e Yuval (11). Rimane nelle mani di Hamas il compagno, Ronen Engel, 55 anni. 

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Sahar ed Erez Calderon, 16 e 13 anni

Tra i rapiti da Hamas c’erano anche Sahar ed Erez Calderon (16 e 13 anni), che tornano ora dalla madre Hadas Calderon Menir Oz, una delle leader della lotta delle famiglie per la liberazione dei sequestrati. "Sahar ed Erez sono sulla lista! Stanno arrivando!", ha urlato la donna quando ha ricevuto la notizia del rilascio, mentre si trovava nel centro commerciale Azrieli: il momento è stato catturato in un video da News 13 e ha poi fatto il giro dei social. Lei, al momento del rapimento, si trovava in una casa vicina. Poi aveva riconosciuto il figlio Erez Calderon, che ha compiuto 13 anni nei tunnel di Hamas, in un video ripreso dalle body cam degli assalitori e postato anche questo sui social. L'ex marito di Hadas, Ofer Calderon, è rimasto a Gaza.

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Yagil e Or Yaakov, 13 e 16 anni

Altri due fratelli di 13 e 16 anni, Yagil e Or Yaakov, lasciano la prigionia.

Eitan Yahalomi, 12 anni

Portato via da Nir Oz su un motorino, la cattività finisce anche per Eitan Yahalomi, 12 anni. La madre, cittadina francese, era riuscita a fuggire con le sue due sorelle. Il padre era stato colpito e ferito mentre cercava di difendere la famiglia nella loro casa: ora è nell'elenco dei dispersi.

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