Così il segretario di Stato americano dopo l'incontro della ministeriale Nato a Bruxelles e nell’ottica della sua prossima visita in Israele, la terza dall'inizio del conflitto tra Israele e Hamas, quando incontrerà a Tel Aviv il primo ministro israeliano, Netanyahu, e a Ramallah il presidente palestinese, Abbas. "Dobbiamo essere sicuri che il 7 ottobre non accada mai più", ha sottolineato ancora
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"Guardando ai prossimi due giorni, ci concentreremo sul fare il possibile per prolungare la tregua in modo da continuare a liberare più ostaggi e a ricevere più assistenza umanitaria". Queste le parole del segretario di Stato americano, Antony Blinken, una volta terminato l'incontro della ministeriale Nato a Bruxelles e nell’ottica della sua prossima visita in Israele, la terza dall'inizio del conflitto tra Israele e Hamas, quando incontrerà a Tel Aviv il primo ministro israeliano, Netanyahu, e a Ramallah il presidente palestinese, Abbas. Allo stesso tempo, ha sottolineato Blinken, "dobbiamo essere sicuri che il 7 ottobre non accada mai più".
Una “pace globale e durevole”
Fin da quando si è insediata, l'amministrazione guidata da Joe Biden “è stata a favore di una soluzione di pace con due stati, ma si tratta di un processo da portare avanti”, ha riferito ancora Blinken parlando alla stampa. Adesso, però, è necessario occuparsi anche "del giorno dopo" a Gaza, della "governance, della sicurezza e della ricostruzione" una volta concluso il conflitto. Ma non solo, anche del giorno "ancora dopo", in vista di “una pace globale e durevole”. Estendere la tregua, ha concluso il segretario di Stato Usa, “ci permette anche di aumentare l'assistenza umanitaria alla popolazione di Gaza, che ne ha disperatamente bisogno. Chiaramente è qualcosa che vogliamo, penso sia anche quello che vuole Israele”.