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Guerra Israele-Hamas, trattative per prolungare la tregua. Hamas libera altri 16 ostaggi

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Medio Oriente, abitanti di Gaza chiedono cessate il fuoco
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Medio Oriente, abitanti di Gaza chiedono cessate il fuoco
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Il piccolo Kfir Bibas, divenuto uno dei simboli del dramma degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas, è morto con la madre e il fratello in un bombardamento. La notizia è stata data dalle Brigate al Qassam. Un funzionario palestinese ha detto che, nonostante la volontà di entrambe le parti di prolungare la tregua, non è stato ancora raggiunto alcun accordo

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Il piccolo Kfir Bibas, divenuto uno dei simboli del dramma degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas, è morto con la madre e il fratello in un bombardamento. La notizia è stata data dalle Brigate al Qassam. Rilasciate intanto due donne russe ostaggi di Hamas.

Un funzionario palestinese ha detto che, nonostante la volontà di entrambe le parti di prolungare la tregua, non è stato ancora raggiunto alcun accordo. Lo riporta l'agenzia Reuters.

Intanto si è entrati nel sesto giorno di tregua, in scadenza all'alba di domani. Israele ha ricevuto da Hamas l'elenco degli ostaggi che saranno rilasciati nella giornata di oggi. 

"Continuare sulla strada del terrore, della violenza, degli omicidi e della guerra significa dare a Hamas ciò che cerca. Non possiamo farlo", dice il presidente americano Joe Biden.



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Blinken: “Faremo il possibile per estendere la tregua”

Così il segretario di Stato americano dopo l'incontro della ministeriale Nato a Bruxelles e nell’ottica della sua prossima visita in Israele, la terza dall'inizio del conflitto tra Israele e Hamas, quando incontrerà a Tel Aviv il primo ministro israeliano, Netanyahu, e a Ramallah il presidente palestinese, Abbas. "Dobbiamo essere sicuri che il 7 ottobre non accada mai più", ha sottolineato ancora. LEGGI QUI

Gaza, quinto giorno di tregua. Hamas libera altri 12 ostaggi: chi sono

Dodici persone sono state rilasciate in cambio della scarcerazione di altri 30 detenuti palestinesi (15 donne e 15 minori): 10 sono donne israeliane - molte anziane del kibbutz di Nir Oz - e altre due persone sono thailandesi. Sul tavolo dei negoziatori ci sarebbe il tentativo di allargare l'accordo al rilascio degli ostaggi uomini e dei militari israeliani in cambio di un numero molto maggiore di palestinesi e di un cessate il fuoco a lungo termine. LEGGI QUI


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Gaza, quarto giorno di tregua: liberati altri 11 ostaggi israeliani da Hamas

Undici persone tornano in Israele, a fronte di 33 detenuti palestinesi rilasciati (3 donne e 30 minori). Ecco chi sono gli 11 ostaggi

Guerra a Gaza, terzo gruppo di 17 ostaggi israeliani liberati da Hamas: chi sono

Nuovo scambio di detenuti palestinesi e ostaggi israeliani. Tra chi lascia la Striscia c'è anche Abigail Mor Edan, bambina israelo-americana di 4 anni. Per Biden "è la prova" che l'accordo raggiunto tra Israle e Hamas "sta funzionando". In tutto, secondo quanto si è appreso, a fronte di 39 detenuti palestinesi (tutti minorenni) sono stati rilasciati 17 ostaggi nelle mani di Hamas: 13 israeliane, 3 thailandesi e un russo. Di molti di loro è stata resa nota l'identità: ECCO COSA SAPPIAMO

Israele, libero il secondo gruppo di ostaggi: ritrovata l'intesa

A ritardare il rilascio era stata Hamas che l'aveva motivato con il fatto che "Israele non ha attuato gli elementi dell'intesa". Una accusa rigettata in toto da Israele. CHI SONO


Israele, libero primo gruppo di ostaggi: le lacrime e i sorrisi con i familiari sui social

Nella prima giornata di tregua 13 ostaggi israeliani in mano ad Hamas dall'attacco dello scorso 7 ottobre sono stati liberati, in cambio del rilascio di alcuni prigionieri palestinesi. Nelle ultime 24 ore sono sono circolate sui media e i social israelani diverse foto dei sequestrati che si ricongiungono con le rispettive famiglie. LE FOTO

Onu, aiuti insufficienti, si aprano altri accessi a Gaza

Nonostante il flusso dei camion in entrata a Gaza sia in netto aumento, gli aiuti umanitari alla popolazione sono insufficienti. Lo ha detto Ste'phane Dujarric, portavoce del segretario generale dell'Onu Anto'nio Guterres. "I gruppi che si occupano di aiuti - ha aggiunto nel corso dell'incontro giornaliero con i media - hanno chiesto l'immediata riapertura di altri accessi". L'agenzia Onu per i rifugiati sta continuando a distribuire farina fuori dai centri di accoglienza. Acqua e medicinali sono forniti agli ospedali, ma resta alto il rischio di infezioni nei centri dove si trovano i rifugiati a causa del sovraffollamento e dell'interruzione dei sistemi medici e idrici.


Guerra Hamas-Israele, Etgar Keret: il 7 ottobre ha rafforzato gli estremismi

Si è sempre definito un uomo di sinistra, un pacifista e attivista, lo scrittore e regista Etgar Keret, è tra gli intellettuali più eclettici e innovativi della sua generazione in Israele. Oggi, mentre attraversa il suo Paese per leggere ai bambini sopravvissuti alla mattanza del gruppo terroristico palestinese Hamas, che il 7 ottobre ha ucciso circa 1400 persone e sequestrato quasi 250 israeliani, Keret a Sky Tg24 racconta come quel giorno abbia cambiato “la prospettiva di ognuno” e come “gli effetti collaterali” siano stati l’ingigantire da entrambi le parti del divario gli estremismi. L'INTERVISTA


Guerra Israele-Hamas, dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto

Ci sono alcuni termini che più di altri raccontano la crisi in atto  nel Medioriente e i suoi possibili sviluppi. Lettera per lettera, ecco un alfabeto di nomi ed espressioni tornati prepotentemente al centro  dell'attualità. LE PAROLE CHIAVE


Fonte Israele, 'ritardo tecnico in rilascio degli ostaggi'

Il ritardo nel rilascio degli ostaggi previsto per oggi "è puramente tecnico. La liberazione avverrà". Lo ha detto una fonte israeliana, citata da Ynet.

Guerra Israele-Hamas, la storia del conflitto in breve

Ripercorriamo, attraverso le mappe, le tappe del conflitto: dalla  genesi negli anni del Mandato britannico agli Accordi di Oslo del '93-95  che rappresentarono una svolta storica e al tempo stesso un punto di  arresto per il processo di pace, passando per l'occupazione israeliana  della Striscia di Gaza nel '67 LE MAPPE


Ex ostaggio thailandese, 'gli israeliani venivano picchiati'

Un thailandese che era stato catturato da Hamas e liberato nei giorni scorsi ha riferito a Channel 12, ripreso da Haaretz, che gli ostaggi israeliani che erano con lui "venivano trattati molto rudemente, a volte venivano picchiati" dai loro carcerieri, "anche con i cavi elettrici". L'uomo ha inoltre raccontato che in prigionia c'era poco da mangiare per gli ostaggi: una pita al giorno, a volte un po' di tonno da dividere in quattro, o un pezzo di formaggio. In sette settimane nelle mani di Hamas, gli è stato consentito di fare la doccia una sola volta.

Che cos'è il Captagon, la droga usata dai commando di Hamas che annulla la paura

"È un prodotto che dà forte eccitazione, composto da anfetamina e  caffeina in dosi elevate, spinge a sentirsi più forti e toglie la  paura", spiega Silvio Garattini, fondatore e direttore dell'Istituto  farmacologico Mario Negri di Milano LEGGI L'ARTICOLO


Guerra Israele-Hamas, la Nave Vulcano della Marina a Gaza: ecco di cosa si occuperà

A  bordo del mezzo, salpato da Civitavecchia, dotazioni e risorse  salvavita: c'è chi lo definisce un ospedale galleggiante a tutti gli  effetti. "Siamo i primi a fare un'operazione umanitaria in quell'area e  speriamo altri Paesi ci seguiranno", ha detto il ministro della Difesa  Guido Crosetto: "Vogliamo mandare un segnale concreto ai palestinesi". L'APPROFONDIMENTO


Guerra Israele-Hamas, l'attacco del 7 ottobre: tutto quello che non possiamo vedere

Un video di 45 minuti con tutto ciò che non è stato mostrato il giorno dell'attacco di Hamas a Israele. Il bilancio, dopo 40 giorni, ancora è impreciso: oltre 1200 morti, circa 240 ostaggi. E una data che per Israele ha il sapore dell’11 settembre americano. L'APPROFONDIMENTO


Egitto, 12 ostaggi israeliani arrivati a Rafah

Gli addetti alla sicurezza egiziana e alla Croce Rossa Internazionale sono arrivati con 12 ostaggi consegnati oggi da Hamas al valico di Rafah, in Egitto in arrivo dalla Striscia di Gaza. Sono attualmente in corso le procedure per gli esami medici e il loro trasferimento dal valico di Rafah a quello di Kerem ben Salem, protetti da uno stretto cordone di sicurezza. Secondo la tv di Stato egiziana Al Qahera, del sesto gruppo di ostaggi liberti fanno parte 5 bambini e 7 donne, tutti israeliani. Tra loro anche le due donne con doppia cittadinanza israeliana e russa. 

Israele, ancora 159 ostaggi nelle mani di Hamas a Gaza

Gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas a Gaza sono 159. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari. Lo stesso ha poi detto che l'esercito continua ad indagare sulla sorte dei due piccoli Bibas e della loro madre di cui le Brigate al Qassam hanno annunciato la morte. 

Israele: "uccisi 3 palestinesi nella Striscia di Gaza"

L'esercito israeliano ha ucciso 3 palestinesi a Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare Daniel Hagari secondo cui i 3 "minacciavano le forze israeliane". 

Guerra Israele Hamas, tra gli ostaggi rilasciati anche 4 thailandesi dati per morti

La fidanzata di uno degli ostaggi era stata informata il 9 ottobre della morte del suo compagno Wichai Kalpat e aveva già pubblicato il necrologio per il decesso del fidanzato. LEGGI L'ARTICOLO

Fonti, solo le due russo-israeliane sono arrivate a Rafah

Fonti al valico di Rafah hanno appena precisato che solo le due donne russo-israeliane, liberate oggi, hanno attraversato il valico dalla Striscia verso l'Egitto.

Mo: madre e figlia russe liberate come 'tributo a Putin'

Le due donne ostaggio con nazionalità russa liberate oggi da Hamas come "tributo" al presidente russo Vladimir Putin sono la 50enne Elena Trupanov e la madre Irena Tatti, 73. Lo riferisce Haaretz. Trupanov e Tatti sono state rapite dal Kibbutz Nir Oz assieme al figlio di Elena, Sasha e la sua fidanzata Sapir Cohen.  Il marito di Elena Trupanov, Vitaly, è stato ucciso da Hamas durante l'attacco del 7 ottobre.

Robot localizzatori e gel esplosivo: così l'Idf distrugge i tunnel sotto Gaza

Gli sforzi dell’esercito israeliano si concentrano ora nell'attaccare le gallerie di Hamas. Secondo Israele lì si troverebbero le basi dei terroristi, in  quella rete di cunicoli costruiti sottoterra, a una profondità che va  dai 20 agli 80 metri circa. Tra pericoli, nuove e vecchie tecnologie ed  esplosivi, ecco le tattiche che vengono adottate. LE COSE DA SAPERE


Al Arabiya, su negoziati tregua pesa la notizia morte di Kfir

"Sui negoziati tra Israele e Hamas per estendere la tregua a Gaza pesa l'affermazione non confermata di Hamas secondo cui una famiglia di ostaggi israeliani, tra cui un bambino di 10 mesi, sarebbe stata uccisa". Lo scrive su X Al Arabiya riferendosi alla notizia della morte del piccolo Kfir Bibas, di 10 mesi, del suo fratellino di 4 anni e della loro mamma Sherry. 

Mo: media, Hamas inizia a consegnare ostaggi a Croce Rossa

Hamas ha iniziato a consegnare alla Croce Rossa i dieci ostaggi per i quali è previsto per oggi il rilascio. Lo riferisce il Jerusalem Post dopo che il braccio armato di Hamas ha annunciato di aver rilasciato due donne con la nazionalità russa

Qatar, 'si negozia anche il rilascio degli ostaggi uomini'

I negoziati "si stanno muovendo verso il rilascio dei civili uomini" in ostaggio a Gaza. Lo ha detto alla Cnn il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed Al-Ansari. "I nostri negoziati su donne e bambini occupano una posizione preminente nelle discussioni, ma ovviamente ci stiamo muovendo verso il rilascio dei civili uomini", ha detto Al-Ansari. Si stanno inoltre portando avanti discussioni più lunghe riguardo alla liberazione dei soldati israeliani che sono ostaggio di Hamas, insieme alla prospettiva di una "tregua più lunga" che potrebbe "portare a un cessate il fuoco", secondo Al-Ansari. Il portavoce del Qatar non ha confermato se ci siano ostaggi americani sulla lista di coloro che saranno rilasciati oggi.



Fonti Gaza: ucciso il piccolo Kfir insieme alla madre e il fratello

Le Brigate al Qassam, ala militare di Hamas, hanno fatto sapere che i due fratelli israeliani Kfir, di soli 10 mesi e Ariel Bibas, quattro anni, insieme alla madre Sherry Silverman Bibas, ostaggi a Gaza, sono "stati uccisi in un precedente bombardamento dell'esercito". Israele sta controllando la fondatezza della notizia. LA STORIA

Israele, chiunque sostiene cessate il fuoco sostiene Hamas a Gaza

"Chiunque sostenga un cessate il fuoco, in realtà sostiene la continuazione del regno del terrore di Hamas a Gaza". Lo ha detto l'ambasciatore israeliano all'Onu Gilad Erdan alla riunione del Consiglio di Sicurezza, sottolineando che lo Stato ebraico e' stato "felice di firmare gli Accordi di Abramo, perche' siamo per la pace. I palestinesi invece sono per la guerra, la loro unica soluzione e' la cancellazione di Israele". 

Israele, l'ideologia genocida di Hamas deve essere sradicata

E' il momento che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite agisca "prima che un'altra atrocità sia commessa". Lo ha detto l'ambasciatore israeliano all'Onu Gilad Erdan, ripetendo come un mantra le sue critiche all'organo delle Nazioni Unite per non aver condannato gli attacchi di Hamas del 7 ottobre. "Hamas è un'organizzazione terroristica con un'ideologia genocida", ha aggiunto: "Gli aiuti umanitari sono molto importanti ma non ci porteranno vicino a una soluzione. Nulla può cambiare un'ideologia genocida, deve essere eliminata e sradicata". Erdan ha poi ribadito il paragone tra Hamas a Hitler e la sua volontà di una "soluzione finale". 

Hamas, 'rilasciate due donne russe'

Le Brigate Ezzedin Al Qassam, l'ala militare di Hamas, hanno annunciato di aver liberato due donne con cittadinanza russa. Lo riporta Haaretz. 

Fonte Israele, 'Hamas ha ostaggi per altri 2-3 giorni di tregua'

Israele ritiene che Hamas abbia donne e bambini in ostaggio da permettere un'estensione della tregua "al massimo per due, tre giorni". "Sappiamo per certo che ci sono altri ostaggi, donne e bambini, nelle mani di Hamas - ha spiegato una fonte citata da Haaretz - per almeno altri due, forse tre giorni" di tregua.

Guterres, a Gaza "catastrofe umanitaria epica"

Gli abitanti di Gaza sono "nel mezzo di "una catastrofe umanitaria davanti agli occhi del mondo", ha denunciato il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. "Si stanno svolgendo intensi negoziati per prolungare la tregua - cosa che accogliamo con grande favore - ma crediamo che abbiamo bisogno di un vero cessate il fuoco umanitario", ha detto in una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. 

Netanyahu, 'torneremo in guerra alla fine di questa fase'

"Dopo questa fase di rientro dei nostri ostaggi, Israele tornerà in guerra? La mia risposta è inequivocabilmente sì. Non c'è possibilità che non si torni a combattere fino alla fine". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu aggiungendo che "questa è la mia politica, l'intero governo è a favore di questa posizione, i soldati e il popolo: ed è esattamente quello che faremo". 

Fonte Israele, 'per la tregua tempo massimo di 10 giorni'

"Finché avremo le liste dei nostri rapiti, procederemo per un tempo massimo di 10 giorni" in tutto. Lo ha detto, citata da Ynet, una fonte politica israeliana commentando la notizia che Hamas è interessata a prolungare la tregua di altri 4 giorni. 

Qatar "molto ottimista su estensione tregua a breve"

Il governo qatarino è "molto ottimista" sul fatto che si arrivi a un'estensione della tregua tra Israele e Hamas dopo il rilascio del sesto gruppo di ostaggi, previsto per oggi. Parlando alla Cnn, il portavoce del ministero degli Esteri, Majed al-Ansari, ha detto che è possibile che l'estensione della tregua venga annunciata "entro un paio d'ore"."Siamo molto ottimisti sul fatto che avremo buone notizie da condividere oggi". 

Egitto lancia iniziativa per curare 1.000 bambini feriti a Gaza

Il ministero della Salute egiziano lancia un'iniziativa per curare 1.000 bambini feriti a Gaza n con una collaborazione pubblico-privato, con la Fondazione 'Gears Egypt' e 'Nestle Egypt'. Il portavoce ufficiale del ministero della Salute, Hossam Abdul Ghafar, ha spiegato che l'iniziativa mira a curare 1.000 bambini, in un quadro scientifico, per aiutare a sostenere il trattamento delle persone malate di Gaza, specialmente dei bambini, sia nell'identificazione delle esigenze mediche, dei protocolli terapeutici e degli interventi chirurgici. Ha poi aggiunto che l'iniziativa rientra in un protocollo di cooperazione firmato tra il ministero e la Egypt Gear for Development Foundation finalizzata a una cooperazione continua in progetti sanitari a servizio delle vittime di Gaza, in particolare dei bambini, in collaborazione con Nestle Egypt. 

Hamas, piccolo Kfir morto con la madre e il fratello

Il piccolo Kfir Bibas, divenuto uno dei simboli del dramma degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas, è morto con la madre e il fratello in un bombardamento. La notizia è stata data dalle Brigate al Qassam. 

Riad ha offerto Iran cooperazione in cambio stop guerra

L'Arabia Saudita si è avvicinata all'Iran con la proposta di aumentare la cooperazione e investire nella sua economia "se Teheran impedirà ai suoi alleati regionali di espandere la guerra tra Israele e Hamas". Lo scrive il sito web di Bloomberg, che si è avvalsi di fonti arabe e occidentali. La proposta è stata presentata direttamente all'Iran dopo l'attacco di Hamas a Israele e la guerra che ne è seguita.


Israele, ucciso in Cisgiordania Zabeidi, capo Brigate Jenin

Nel raid dell'esercito israeliano a Jenin nel nord della Cisgiordania è stato ucciso il capo delle Brigate Jenin, Mohammad Zabeidi. Lo ha confermato l'esercito stesso, citato dai media. Insieme a lui è stato ucciso un altro comandante di cui per ora non è noto il nome.

Onu chiede passo 'irreversibile' verso la soluzione dei due Stati

Le Nazioni Unite hanno chiesto alla comunità internazionale di compiere un passo verso una soluzione a due Stati per il conflitto israelo-palestinese, affermando che Gerusalemme dovrebbe fungere da capitale di entrambi gli Stati. 

"È ormai giunto il momento di procedere in modo deciso e irreversibile verso una soluzione a due Stati, sulla base delle risoluzioni delle Nazioni Unite e del diritto internazionale. Ciò significherebbe, per Israele e Palestina, vivere fianco a fianco in pace e sicurezza", ha affermato Tatiana Valovaya, direttrice generale dell'ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra, leggendo, in occasione della Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese delle Nazioni Unite, un discorso scritto dal segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.

Israele rimane ambiguo su tregua, vuole liberazione uomini

Fonti vicine ai negoziati riferiscono che dietro l'ambiguità di Israele sul prolungamento della tregua altri due giorni, c'è la volontà di includere anche uomini fra gli ostaggi da rilasciare. Lo scrive Haaretz, citando fonti secondo le quali l'estensione dipende dalla capacità di Hamas di rispettare i termini della tregua e rilasciare i rimanenti ostaggi. Negli ultimi giorni, Israele ha chiesto di esaminare la possibilità di liberare tutti gli uomini presi in ostaggio, compresi gli anziani e i padri dei minorenni rilasciati. 

Israele, almeno 161 gli ostaggi ancora a Gaza

Sono ancora diversi i minori e gli adolescenti nelle mani di Hamas a Gaza al 54/o giorno di prigionia da quando sono stati rapiti lo scorso 7 ottobre. Lo hanno ricordato i media. Questa la lista: i primi due sono Kfir Bibas (10 mesi) e suo fratello Ariel Bibas (4 anni) che sono tra tutti i più piccoli e che facevano parte del kibbutz di Nir Oz. Sono stati rapiti insieme ai genitori Yarden e Shiri. Poi c'è Gali Tarshansky, di 13 anni, del kibbutz Beeri: suo fratello Lior di 15 anni è stato ucciso nell'attacco di Hamas. Quindi Amit Shani di 16 anni, anche lui del kibbutz Beeri rapito insieme a Ofir Engel di 18 anni, anche lui dello stesso kibbutz. Inoltre ci sono Bilal Ziyadne (18 anni) e Aisha Ziyadne (17) due beduini israeliani che lavoravano nel kibbutz di Holit. Infine Liam Or (18 anni) del kibbutz Beeri e Itay Regev (18) rapito alla festa di Reim.

Media, 2 bambini uccisi da forze israeliane a Jenin

Due bambini sono stati uccisi dalle forze israeliane a Jenin, in Cisgiordania: lo ha reso noto il Ministero della Sanità palestinese, citato da Al Jazeera online.  Si tratta di un bambino di nove anni, che è stato colpito alla testa, e di un quindicenne che è stato colpito al torace, ha precisato la stessa fonte, aggiungendo che fonti locali e di sicurezza hanno riferito all'agenzia di stampa palestinese Wafa che l'esercito israeliano ha costretto i residenti del quartiere di ad-Damj a lasciare le loro case sotto la minaccia delle armi e ha distrutto le strade del quartiere. La Wafa ha inoltre riferito che l'esercito ha anche bombardato una casa utilizzando un drone. 

Unhcr: "Prorogare la tregua a Gaza e rilasciare gli ostaggi"

"L'accesso degli aiuti deve essere garantito in tutta la Striscia di Gaza e gli ostaggi vanno tutti rilasciati. Invito chiunque abbia l'influenza per chiedere una proroga del cessate il fuoco a chiederlo, sperando che ciò segni la fine delle violenze". Lo ha detto l'Alto Commissario dell'Onu per i diritti umani (Unhcr) Volker Turk parlando all'Eurocamera in occasione dei 75 anni della Dichiarazione dei diritti dell'uomo. "Sono avvenuti cambiamenti sociali e culturali profondi da allora, soprattutto in Europa. Le persone sono scese in strada in tutto il mondo per chiedere i loro diritti. La Dichiarazione afferma i valori di tutte le persone umane, non c'è discrezione, è una questione di legge. Ed è un percorso che oggi va riscoperto", ha sottolineato Turk. 

Blinken: "Faremo possibile per estendere tregua"

"Faremo il possibile per estendere la tregua a Gaza", in modo da permettere che gli ostaggi vengano liberati e gli aiuti umanitari arrivino alla popolazione della Striscia. All stesso tempo "dobbiamo essere sicuri che il 7 ottobre non accada mai più". Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken al termine della ministeriale Nato a Bruxelles. 

Berlino: sale rischio di attentati islamici a causa guerra Gaza

L'attacco terroristico di Hamas in Israele e l'offensiva israeliana nella Striscia di Gaza hanno "aumentato in modo significativo" la minaccia del terrorismo in Germania, secondo l'Ufficio federale per la protezione della Costituzione (Bfv), ossia i servizi segreti interni tedeschi. Lo scrive l'agenzia Dpa citando una "valutazione" pubblicata oggi dal Bfv che segnala "il potenziale di rischio per possibili attacchi terroristici contro individui e istituzioni ebraiche e israeliane e contro 'l'Occidente'". 

Ocse: rischi su Pil mondo se conflitto Israele-Hamas si allarga

"Se il conflitto dovesse intensificarsi e diffondersi in tutta la regione, i rischi di un rallentamento della crescita e di un aumento dell'inflazione sarebbero molto piu' elevati di quelli attuali". E' la stima dell'Ocse che definisce gli effetti della guerra sull'economia internazionale "relativamente limitati".

Secondo il capo economista dell'istituzione, Clare Lombardelli, l'attuale freno all'attivita' economica non e' dovuto al Medio Oriente ma alle "condizioni finanziarie piu' rigide, alla debolezza del commercio e al calo della fiducia". Fattori che "stanno avendo un impatto importante", spiega. 

Tra detenuti palestinesi da liberare anche Ahed Tamimi

Tra i detenuti palestinesi che stasera verranno scarcerati da Israele in cambio della liberazione degli ostaggi da parte di Hamas c'e' anche Ahed Tamimi, la 22enne attivista divenuta negli anni una figura nota della resistenza. La giovane e' stata arrestata all'inizio di novembre con l'accusa di istigazione alla luce della guerra di Israele contro Hamas a Gaza. 

Guterres: "L'Onu sostiene il popolo palestinese"

La Giornata Internazionale di Solidarietà con il Popolo Palestinese che si celebra oggi commemora il 75° anniversario dello sfollamento di massa dei palestinesi noto come "la Nakba" o "la Catastrofe", evento che si è verificato durante la guerra arabo-israeliana del 1948, quando più della metà del popolo palestinese è stato espulso o è fuggito dalle proprie case ed è diventato rifugiato. La commemorazione, rileva l'Onu, serve a ricordare che quasi 6 milioni di palestinesi sono ancora rifugiati e migliaia di loro sono stati uccisi nella guerra di Gaza del 2023, in una situazione descritta dal Segretario generale come "uno dei capitoli più bui della storia del popolo palestinese". "Sono inorridito dalla morte e dalla distruzione che si sono abbattute sulla regione, ora sopraffatta dall'angoscia e dal dolore" dice nel suo messaggio per la Giornata di solidarietà Guterres. "I palestinesi di Gaza stanno subendo una catastrofe umanitaria. Quasi 1,7 milioni di persone sono state costrette a fuggire dalle loro case, ma senza un posto sicuro dove andare. Allo stesso tempo, nella Cisgiordania occupata, compresa Gerusalemme Est, la situazione rischia di aggravarsi" aggiunge. "Ho condannato inequivocabilmente gli attentati terroristici perpetrati da Hamas il 7 ottobre. Ma ho anche chiarito che questi attacchi non possono giustificare la punizione collettiva del popolo palestinese" dice ancora Guterres. " Questa giornata dovrebbe essere un'occasione per riaffermare la solidarietà della comunità internazionale con il popolo palestinese e il diritto dei palestinesi a vivere in pace e dignità". 

Iran: Sarà Hamas a decidere sulla tregua e sul rilascio ostaggi"

"Qualsiasi decisione riguardo all'estensione del cessate il fuoco a Gaza, dopo settimane di brutali attacchi da parte di Israele, e anche riguardo allo scambio di prigionieri è di competenza del gruppo della resistenza Hamas". Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian, come riporta Irna. "Continuano gli sforzi per stabilire un cessate il fuoco duraturo e anche per lo scambio degli ostaggi israeliani con i prigionieri palestinesi", ha aggiunto il ministro. 

W.Post, le trattative di Burns: il direttore della Cia più ascoltato dal Mossad

William Burns, direttore della Cia, negoziatore chiave per la crisi degli ostaggi in mano ad Hamas, ha raggiunto il Qatar ieri per partecipare ad incontri riservati con i vertici dell'intelligence israeliana e il primo ministro del Qatar volti a concordare un ampliamento della tregua tra Israele e Hamas. Nel riferirne, attribuendo la notizia a tre fonti a conoscenza degli incontri rimaste rigorosamente anonime, il Washington Post sottolinea il ruolo centrale assunto da Burns in questa crisi.  

Burns è emerso come il principale negoziatore per gli Stati Uniti nella crisi degli ostaggi, particolarmente apprezzato dal presidente americano Joe Biden per la sua rete di contatti in Medio Oriente e, in particolare, all’interno del servizio di intelligence israeliano, il Mossad. "Lo ascoltano e lo rispettano molto", ha spiegato una fonte citata dal quotidiano. 

Diplomatico, ex ambasciatore americano a Mosca, viene spesso scelto da Biden per gestire le sfide più delicate ma anche scomode dell’amministrazione, dai moniti alla Russia sull'uso di armi nucleari in Ucraina ai negoziati con i talebani nel contesto della crisi di evacuazione americana dall'Afghanistan. Nell'attuale crisi mediorientale, il suo ruolo assume particolare importanza alla luce della centralità per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu del capo del Mossad David Barnea. 

Blinken: "In visita Israele focus sarà l'estensione della tregua"

Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha detto che lavorerà per prolungare una pausa nei combattimenti a Gaza nella sua prossima visita in Israele. "Guardando ai prossimi due giorni, ci concentreremo sul fare ciò che possiamo per prolungare la pausa in modo da continuare a liberare più ostaggi e far entrare più assistenza umanitaria", ha detto Blinken dopo un incontro della Nato a Bruxelles. 

Blinken

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Media: "Ancora nessun accordo su estensione tregua"

Un funzionario palestinese ha detto che, nonostante la volontà di entrambe le parti di prolungare la tregua, non è stato ancora raggiunto alcun accordo. Lo riporta Reuters sul suo sito. Sono ancora in corso le trattative con i mediatori Egitto e Qatar, ha detto il funzionario. L'ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha rifiutato di commentare con Reuters lo stato dei colloqui, ma ha osservato che altre 50 detenute palestinesi sono state aggiunte martedì a una lista autorizzata a essere rilasciata nel caso in cui fosse concordato un nuovo scambio. 

Erdogan: "Tregua a Gaza temporanea fermata dello spargimento di sangue"

Tayyip Erdogan ha detto di accogliere con favore la pausa nella guerra a Gaza e lo scambio di ostaggi e prigionieri tra Israele e Hamas come una temporanea "fermata dello spargimento di sangue" nell'enclave. Parlando ai parlamentari, il presidente turco ha affermato che le dichiarazioni del governo del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu stanno "diminuendo" le speranze di Ankara che la pausa possa trasformarsi in un cessate il fuoco completo, ma ha aggiunto che la Turchia intensificherà gli sforzi diplomatici per un cessate il fuoco duraturo e lo scambio di ostaggi in prossimi giorni.

Erdogan ha anche dichiarato che la Turchia ha "in gran parte completato" l'evacuazione dei suoi cittadini da Gaza, dove ha ripetuto che si sta verificando un genocidio. Ha aggiunto che avrebbe discusso della guerra a Gaza durante un viaggio a Dubai  che farà in settimana.

Abu Mazen: "Gaza è sotto una minaccia esistenziale"

Gaza è sotto "una minaccia esistenziale che prende di mira deliberatamente e sistematicamente i civili". Lo ha denunciato il presidente palestinese Abu Mazen in occasione della Giornata internazionale di solidarietà con la Palestina ribadendo che "l'unica soluzione possibile è quella dei 2 Stati". Abu Mazen ha chiesto da parte di Israele "la fine delle misure di annessione silenziosa, di insediamento e di discriminazione razziale nell'intero territorio palestinese". Serve - ha aggiunto - "una Conferenza internazionale di pace per imporre la volontà internazionale e riconoscere il diritto del popolo palestinese all'esistenza". 

Sky News: "Il portavoce del governo israeliano Eylon Levy ha affermato che a Gaza sono ancora tenute in ostaggio 161 persone, tra cui 146 israeliani e 15 cittadini stranieri. Ad oggi sono stati rilasciati 86 ostaggi"

La Turchia conferma: "A Gaza ospedale da campo per curare feriti e malati"

La Turchia conferma l'impegno nel progetto per la realizzazione di un ospedale da campo per assistere feriti e malati nella Striscia di Gaza, dove le strutture sanitarie sono al collasso a quasi due mesi dall'inizio del conflitto tra Israele e Hamas dopo il terribile attacco del 7 ottobre del gruppo nel Paese. Su X il ministro turco della Salute, Fahrettin Koca, ha spiegato che la delegazione turca dispiegata da ieri nella zona ha individuato zone "idonee" per la realizzazione dell'ospedale e ha confermato la fattibilità del piano. "Il nostro staff è arrivato a Gaza e ha concluso il suo lavoro per individuare luoghi idonei per i servizi ospedalieri da campo - ha scritto - Stiamo pianificando servizi sanitari in loco per i palestinesi feriti e malati".  

In Egitto il secondo aereo Usa con aiuti per Gaza

Il secondo aereo umanitario statunitense con aiuti per la popolazione della Striscia di Gaza è arrivato questa mattina all'aeroporto egiziano di al Arish che oggi ne ha ricevuti 5 in tutto, e 226 dall'inizio della guerra. Lo ha rierito il portavoce ufficiale del governatorato del Nord Sinai, Muhammad Salim, precisando che gli altri aerei provenivano da Qatar, dall'Arabia Saudita, dal Kuwait e dalla Giordania. L'aereo americano è stato inviato  dall'Agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo internazionale (USAID) e trasporta 24,5 tonnellate di aiuti umanitari di base destinati ai residenti della Striscia di Gaza, forniture mediche, cibo e indumenti invernali. E' proseguito, intanto, al valico terrestre di Rafah, il flusso di camion con aiuti umanitari e autocisterne di carburante. Questa mattina, nel sesto giorno della tregua tra Israele e Hamas, dovrebbero passare . 7 camion di carburante e gas con un carico di circa 130.000 litri di carburante, oltre a 4 camion con 80 tonnellate di gas per uso domestico. Duecento camion d'aiuti umanitari previsti per oggi hanno iniziato ad entrare, in conformità con l'accordo di tregua tra le due parti, riferisce all'Ansa Khaled Zayed, capo della Mezzaluna Rossa egiziana nel Nord Sinai, aggiungendo che circa 500 camion umanitari sono in attesa a 45 chilometri, tra Al-Arish e Sheikh Zuweid e anche al valico stesso, per la lentezza con cui procedono le operazioni di ispezione da parte israeliana. 

Unrwa: "Zone del nord di Gaza ormai invivibili"

Alcune aree del nord di Gaza sono invivibili a causa del "livello di distruzione. Altre parti sembrano relativamente intatte, ma non c'è elettricità e l'acqua è molto limitata. Tutti i servizi e le attività normali... essenzialmente non ci sono". Lo ha detto a Bbc Radio Thomas White, direttore degli affari dell'Unrwa a Gaza, che ha visitato il nord del territorio e l'area intorno a Gaza City.

Israele ha ordinato ai civili di evacuare quell'area quando sono iniziate le operazioni di terra in ottobre. "E' stato piuttosto inquietante attraversare una città che normalmente è piena di gente, in una città dove le strade sono coperte di detriti, metalli contorti, murature", ha dichiarato White. "Potresti attraversare intere periferie dove ogni edificio è danneggiato e non c'è davvero nessuno per le strade". 

Medio Oriente, Khamenei: " I piani Usa nella regione sono falliti"

"I piani degli Stati Uniti per la creazione di un 'nuovo Medio Oriente' sono falliti: avevano pianificato di eliminare Hezbollah, ma ora è 10 volte più forte. Non sono riusciti a divorare Iraq e Siria, e non sono riusciti a risolvere la contesa palestinese a vantaggio del regime usurpatore utilizzando la subdola soluzione dei due Stati". Lo ha dichiarato la Guida Suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, incontrando migliaia di paramilitari Basij.

La mappa geopolitica nella regione "è cambiata a favore della resistenza. La resistenza è la vincitrice. La caratteristica principale di questa nuova mappa che si sta gradualmente affermando è la de-americanizzazione, che significa il rifiuto dell'egemonia americana nella regione", ha proseguito Khamenei, ribadendo che "la geopolitica della regione sta cambiando, ma non a favore degli Stati Uniti. Sta cambiando a vantaggio del Fronte della resistenza".

L'ayatollah, riferendosi all'operazione 'Alluvione di al-Aqsa' condotta da Hamas il 7 ottobre, ha parlato di "evento storico" che è stato "anche un atto di de-americanizzazione".

I militari israeliani agli abitanti di Gaza: "Niente spostamenti verso il nord della Striscia"

"Niente spostamenti verso il nord della Striscia di Gaza". E' il nuovo monito rivolto dal portavoce dell'esercito israeliano Avichay Adraee agli abitanti dell'enclave palestinese, a poche ore dalla scadenza della tregua, che potrebbe essere prorogata. Su X il portavoce ribadisce che il nord della Striscia è "considerato come una zona di guerra". "Ci si può spostare a sud di Wadi Gaza solo tramite la Salah al-Din Road" e "gli arrivi via mare sono vietati", aggiunge. Vietato allo stesso modo "avvicinarsi a meno di un chilometro" dalla linea di demarcazione del confine con Israele.

Erdogan: "Intensifichiamo impegno per rilascio ostaggi e cessate il fuoco duraturo"

La Turchia "intensificherà gli sforzi diplomatici per il rilascio degli ostaggi" e per un "cessate il fuoco permanente a Gaza". Parola di Recep Tayyip Erdogan. Il presidente turco si è espresso così, secondo le dichiarazioni riportate dall'agenzia Anadolu, dopo aver definito il premier israeliano Benjamin Netanyahu il "macellaio di Gaza" e aver accusato il suo governo per "dichiarazioni che - secondo il leader turco - riducono le nostre speranze di vedere la tregua umanitaria tradursi in un cessate il fuoco permanente". 

Erdogan

©Ansa

Diplomatico di Israele: "Regoleremo conti con Qatar una volta liberati gli ostaggi"

Israele "regolerà i conti" con il Qatar una volta che si sarà esaurito il ruolo dell'emirato del Golfo nelle trattative sul rilascio degli ostaggi da Gaza. Lo ha dichiarato il vice direttore generale per gli Affari strategici al ministero degli Esteri israeliano, Joshua Zarka, in un'intervista alla radio israeliana.

"Il Qatar ha svolto un ruolo negativo ospitando (i dirigenti del gruppo, ndr) e legittimando le attività di Hamas, e in questo momento ne abbiamo bisogno. Ma quando questa cosa scomparirà dal mondo, regoleremo i conti con loro", ha affermato il diplomatico.

Alla domanda se Doha sappia che questa è l'intenzione di Israele, Zarka ha risposto: "Penso che non abbiano dubbi su questo tema. E non abbiamo dubbi che chiunque sia stato dalla parte di Hamas sarà braccato in ogni modo possibile".

Israele: "Erez e Sahar Kalderon si riuniscono con la mamma. Non ci fermeremo finché tutti i nostri cari non saranno a casa"

Media: polizia sgombera famigliari ostaggi davanti Knesset

La polizia israeliana ha sgomberato stamattina i famigliari degli ostaggi ancora in mano ad Hamas che dal 7 ottobre manifestano davanti alla Knesset. Lo riportano i media israeliani. "Anche durante la guerra - sostiene la polizia israeliana - lavoriamo per garantire la libertà di espressione e di protesta entro i limiti della legge. Oltre a ciò non permetteremo che vi siano disturbi e danni alla libertà di movimento dei parlamentari eletti verso il luogo di lavoro. Questa mattina una donna è stata arrestata a Gerusalemme dopo aver effettivamente bloccato, e incoraggiato altri a bloccare, la strada di accesso alla Knesset." 

Erdogan: "Netanyahu è il macellaio di Gaza"

"Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu passerà alla storia come il macellaio di Gaza". Parole del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che stamane ha indirizzato un nuovo duro attacco al governo israeliano e ai Paesi occidentali "rimasti in silenzio". "Due edifici su tre a Gaza sono distrutti, più del 70% delle 16 mila vittime di questi giorni sono donne e bambini, tutte le strutture sanitarie e scolastiche ormai inutilizzabili. Netanyahu ha scritto il suo nome in una delle più grandi atrocità del secolo e sarà ricordato come il 'macellaio di Gaza'. Ma questa macchia non riguarda solo lui, ma tutti coloro che gli hanno garantito un sostegno incondizionato. Non dimenticheremo mai il loro silenzio. Netanyahu deve pagare per le violazioni del diritto internazionale commesse da Israele", ha detto Erdogan questa mattina

Fonti: ucciso un palestinese da Israele nel nord di Gaza

Un palestinese è stato ucciso dall'esercito israeliano mentre con altri stava cercando di rientrare a casa sua a Beit Hanoun nel nord della Striscia. Lo hanno riferito fonti locali a Gaza secondo cui il gruppo aveva lasciato i rifugi nel nord e stava cercando di raggiungere casa. L'esercito israeliano non ha ancora dato la sua versione dei fatti. 

Hamas, libereremo ostaggi russi per Putin

Mousa Abu Marzook, membro dell'ufficio politico di Hamas, ha annunciato che il gruppo terroristico libererà tutti gli ostaggi con cittadinanza russa come omaggio al presidente russo Vladimir Putin. Lo scrive Haaretz. Già domenica, il Movimento islamico ha rilasciato Roni Krivoi, cittadino russo-israeliano, non conteggiato tra i sequestrati da liberare secondo l'accordo con Israele ma in omaggio agli sforzi di Putin ed in segno di rispetto per la posizione della Russia sulla questione palestinese.

Figlio di ex ostaggio: "A mia madre nessuna assistenza a Gaza"

"Mia madre non ha ricevuto alcuna assistenza medica durante tutti i giorni di prigionia". Lo ha detto alla Radio Militare Gideon Heiman, figlio di Ditza, la signora di 84 anni del kibbutz Nir Oz rilasciata ieri da Hamas nello scambio degli ostaggi aggiungendo che sua madre è stata tenuta in condizioni così cattive che neanche una persona giovane potrebbe sopravvivere "nè fisicamente nè mentalmente". 

Media: "Per Hamas rilascio soldati con cessate fuoco permanente"

Hamas lega i negoziati per il rilascio dei soldati israeliani catturati a un cessate il fuoco permanente nella Striscia di Gaza: lo ha riferito il canale televisivo egiziano Al-Qahera. Secondo l'emittente, Hamas ha confermato che le "condizioni per il rilascio delle truppe israeliane saranno diverse" all'accordo per il rilascio degli ostaggi civili. In particolare, secondo la tv egiziana, i negoziati su questo tema includeranno discussioni sulla "fine delle ostilità e la rimozione del blocco" dalla Striscia di Gaza

Ostaggi liberati ieri in condizioni generalmente buone

Due degli ostaggi rilasciati ieri sera sono in condizioni fisiche generalmente buone. Lo ha riferito David Zeltser, vicedirettore di medicina d'urgenza dell'ospedale Ichilov dove sono state portate le due donne. Anche le altre otto sequestrate liberate "non sono in pericolo immediato", ha fatto sapere Itai Pessach, direttore dell'ospedale pediatrico Safra di Sheba, definendole "un gruppo di donne straordinarie che hanno sopportato le difficolta' della loro prigionia in modo straordinario"

Papa: prosegua tregua in corso a Gaza, rilasciare tutti gli ostaggi

Il Papa, al termine dell’udienza generale, prende la parola a tratti interrotta da qualche colpo di tosse per rivolgere un nuovo appello per la crisi mediorientale: “Preghiamo per la grave situazione in Israele e Palestina. Pace per favore, pace! Auspico che prosegua la tregua in corso a Gaza affinché siano rilasciati tutti gli ostaggi e sia ancora consentito l’accesso ai necessari aiuti umanitari”.

“Ho sentito la parrocchia, - dice Francesco riferendosi alla chiesa della Sacra Famiglia a Gaza - manca l’acqua, il pane, la gente soffre: e’ la gente del popolo che soffre. Non soffrono quelli che fanno la guerra. Chiediamo ora la pace”


Fonti: Hamas pronto a proroga tregua di 4 giorni

Hamas è pronto a prolungare la tregua di quattro giorni. E' quanto hanno riferito fonti vicine al Movimento islamico. Anche fonti israeliane ieri avevano riferito che lo Stato ebraico è disposto a estendere il cessate il fuoco al massimo fino a domenica

Media: colpi d'avvertimento Israele a pescherecci a Gaza

Le forze israeliane hanno sparato "colpi di avvertimento" contro un numero di pescherecci palestinesi che avevano lasciato la costa a Gaza. Lo ha riferito Ynet, che cita fonti della sicurezza che hanno parlato di "violazione delle restrizioni previste dalla tregua" in corso fino a domani. Secondo la stessa fonte, i pescherecci sono poi tornati a riva. La Wafa, l'agenzia di stampa palestinese, ha riferito invece che "navi dell'occupazione israeliana hanno lanciato una serie di missili sulla costa di Khan Yunis, Al-Shati e Sheikh Radwan a Gaza contro le case dei cittadini". La Wafa ha incolpato Israele "di aver violato la tregua" con questa azione. 

Biden: continuare guerra è dare a Hamas ciò che cerca

"Continuare sulla strada del terrore, della violenza, degli omicidi e della guerra significa dare a Hamas ciò che cerca. Non possiamo farlo": così il presidente americano Joe Biden, in un post pubblicato ieri sera sul suo account X

Media egiziani: accordo preliminare per estendere tregua

I media egiziani riferiscono che è stata raggiunta un'intesa preliminare per estendere la tregua tra israeliani e palestinesi. Il quotidiano egiziano Al-Araby Al-Jadeed riferisce che è stata raggiunta un'intesa preliminare per prolungare la tregua per altri due giorni, alle stesse condizioni attualmente osservate. Il giornale ha citato come fonte funzionari egiziani. Funzionari israeliani hanno confermato al quotidiano Haaretz che la proposta era all'esame, ma non è stata ancora confermata. Sempre Haaretz riferisce che una fonte israeliana afferma che l'accordo su una proroga dipenderà dalla possibilità che Hamas continui a rilasciare 10 ostaggi israeliani al giorno

Idf: palestinese su trattore contro posto blocco in Cisgiordania

Un palestinese alla guida di un trattore ha cercato di sfondare un posto di blocco dell'esercito israeliano in  Cisgiordania, ed è stato ucciso dai tiri dei militari, secondo una nota dell'Idf, la forza di difesa dello Stato ebraico, citata da Haaretz. L'episodio, scrive Haaretz, è avvenuto fra Hebron e Kiryat Arba. L'uomo sul trattore, definito "terrorista", si legge ancora, ha trasmesso in diretta sui social il video ripreso durante il percorso verso il luogo scelto per colpire

Guterres: "Bene tregua a Gaza ma non risolve problemi chiave"

"La tregua a Gaza e' un passo nella giusta direzione e un raggio di speranza, ma non risolve i problemi chiave, ecco perche' insistiamo nel chiedere un cessate il fuoco umanitario che porti al rilascio incondizionato e immediato di tutti gli ostaggi, e la consegna effettiva di aiuti umanitari a tutte le persone bisognose". Lo ha detto il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres.

Usa, con primo volo 510 quintali di aiuti umanitari per Gaza

"Oggi gli Stati Uniti hanno trasportato con un aereo oltre 54.000 libbre (510 quintali, ndr) di prodotti medici e aiuti alimentari all'hub logistico umanitario in Egitto per la consegna ai civili di Gaza. Questa e' la prima delle tre consegne previste nei prossimi giorni. Tali forniture delle Nazioni Unite salveranno vite umane e allevieranno le sofferenze di migliaia di persone a Gaza. Siamo grati al governo egiziano per il suo sostegno a queste consegne e per gli sforzi più ampi volti a garantire che le forniture umanitarie raggiungano i palestinesi bisognosi": lo rende noto il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan, ribadendo l'impegno dell'amministrazione Biden per aumentare gli aiuti umanitari a Gaza. 

I 30 prigionieri palestinesi rilasciati sono arrivati a Ramallah

Il quinto gruppo di 30 palestinesi rilasciato dalle carceri israeliane in base all'accordo di scambio di prigionieri tra Israele e Hamas è arrivato a Ramallah, in Cisgiordania. Lo riportano i media locali. In precedenza il Servizio penitenziario israeliano aveva annunciato di aver rilasciato le 30 persone dalla prigione Ofer, vicino Ramallah, e da un centro di detenzione a Gerusalemme. Ancora prima le Forze di difesa israeliane (Idf) e lo Shin Bet avevano annunciato che i dieci ostaggi israeliani e i due tailandesi liberati ieri dal movimento islamista di Gaza erano arrivati in Israele. 

Unicef, "serve cessate il fuoco, proteggere i bambini"

La direttrice del Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (Unicef), Catherine Mary Russell, torna a chiedere un "cessate il fuoco umanitario" e la "protezione degli operatori umanitari", nonché "dei bambini e delle famiglie" che da questi operatori vengono aiutati nella Striscia di Gaza. In un post sul suo account X, la Russel afferma che "l'Unicef accoglie con favore la proroga della pausa nei combattimenti a Gaza e che l'agenzia Onu "e i suoi partner hanno intensificato la loro risposta umanitaria" nella regione "ma è necessario fare molto di più". 

G7, "Hamas rilasci tutti gli ostaggi senza condizioni"

I ministri degli Esteri degli stati membri del Gruppo dei sette (G7) affermano di "accogliere con favore il rilascio di alcuni degli ostaggi sequestrati il 7 ottobre" in Israele "e la recente pausa nelle ostilità che ha consentito un aumento degli aiuti umanitari" a Gaza, esortando Hamas "al rilascio immediato e incondizionato di tutti" gli altri rapiti. 

Biden: "Continuare guerra è dare a Hamas ciò che cerca"

"Continuare sulla strada del terrore, della violenza, degli omicidi e della guerra significa dare a Hamas ciò che cerca. Non possiamo farlo": così il presidente americano Joe Biden, in un post pubblicato ieri sera sul suo account X. 

Israele riceve lista ostaggi che Hamas libererà oggi

Israele ha ricevuto l'elenco del sesto gruppo di ostaggi che dovrebbe essere liberato oggi da Hamas in cambio del rilascio di altri prigionieri palestinesi, riportano i media internazionali. 

Guerra Israele-Hamas, la storia del conflitto in breve

Ripercorriamo, attraverso le mappe, le tappe del conflitto: dalla  genesi negli anni del Mandato britannico agli Accordi di Oslo del '93-95  che rappresentarono una svolta storica e al tempo stesso un punto di  arresto per il processo di pace, passando per l'occupazione israeliana  della Striscia di Gaza nel '67 LE MAPPE

Che cos'è il Captagon, la droga usata dai commando di Hamas che annulla la paura

"È un prodotto che dà forte eccitazione, composto da anfetamina e  caffeina in dosi elevate, spinge a sentirsi più forti e toglie la  paura", spiega Silvio Garattini, fondatore e direttore dell'Istituto  farmacologico Mario Negri di Milano LEGGI L'ARTICOLO

Guerra Israele-Hamas, l'attacco del 7 ottobre: tutto quello che non possiamo vedere

Un video di 45 minuti con tutto ciò che non è stato mostrato il giorno dell'attacco di Hamas a Israele. Il bilancio, dopo 40 giorni, ancora è impreciso: oltre 1200 morti, circa 240 ostaggi. E una data che per Israele ha il sapore dell’11 settembre americano. L'APPROFONDIMENTO

Guerra Israele Hamas, tra gli ostaggi rilasciati anche 4 thailandesi dati per morti

La fidanzata di uno degli ostaggi era stata informata il 9 ottobre della morte del suo compagno Wichai Kalpat e aveva già pubblicato il necrologio per il decesso del fidanzato. LEGGI L'ARTICOLO

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