Guerra Israele-Hamas, ancora 11 gli ostaggi liberati. Altri 2 giorni di tregua

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Lo hanno annunciato le forze di difesa israeliane, sottolineando che tra loro ci sono diversi bambini, tra cui due gemelli di tre anni. Il capo di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, avrebbe incontrato diversi ostaggi israeliani che erano tenuti prigionieri in un tunnel a Gaza. Israele ha confermato l'accordo per l'estensione della tregua di due giorni. Un'intesa che prevede il rilascio di altri 20 ostaggi, 10 ogni giorno

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Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato che tutti gli 11 ostaggi rilasciati (CHI SONO GLI OSTAGGI) da Hamas oggi si trovano ora in Israele. Tra loro ci sono diversi bambini, tra cui due gemelli di tre anni. Una fonte israeliana ha confermato l'accordo per l'estensione della tregua di due giorni. Un'intesa che prevede il rilascio di altri 20 ostaggi, 10 ogni giorno. Yahya Sinwar, il leader di Hamas a Gaza, ha incontrato alcuni ostaggi israeliani nei tunnel della fazione islamica nella Striscia. 



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Guerra a Gaza, terzo gruppo di 17 ostaggi israeliani liberati da Hamas: chi sono

Nuovo scambio di detenuti palestinesi e ostaggi israeliani. Tra chi lascia la Striscia c'è anche Abigail Mor Edan, bambina israelo-americana di 4 anni. Per Biden "è la prova" che l'accordo raggiunto tra Israle e Hamas "sta funzionando". In tutto, secondo quanto si è appreso, a fronte di 39 detenuti palestinesi (tutti minorenni) sono stati rilasciati 17 ostaggi nelle mani di Hamas: 13 israeliane, 3 thailandesi e un russo. Di molti di loro è stata resa nota l'identità: ECCO COSA SAPPIAMO

Israele, libero il secondo gruppo di ostaggi: ritrovata l'intesa

A ritardare il rilascio era stata Hamas che l'aveva motivato con il fatto che "Israele non ha attuato gli elementi dell'intesa". Una accusa rigettata in toto da Israele. CHI SONO


Israele, libero primo gruppo di ostaggi: le lacrime e i sorrisi con i familiari sui social

Nella prima giornata di tregua 13 ostaggi israeliani in mano ad Hamas dall'attacco dello scorso 7 ottobre sono stati liberati, in cambio del rilascio di alcuni prigionieri palestinesi. Nelle ultime 24 ore sono sono circolate sui media e i social israelani diverse foto dei sequestrati che si ricongiungono con le rispettive famiglie. LE FOTO

Guerra Medio Oriente, Crosetto a Tel Aviv: “Obiettivo Israele resta neutralizzare Hamas”

Il ministro della Difesa italiano ha incontrato l’omologo israeliano  Yaov Gallant, nel primo giorno di tregua. “L’Italia è protagonista e ne  sono orgoglioso”, ha detto riguardo alla mediazione. Poi ha parlato  della preoccupazione per un’escalation in Libano: “Bisogna che Hezbollah  rimanga fuori da questo conflitto, ma serve la comunità  internazionale”. Sulla missione Onu: “Lunedì sarò a New York. Occorre  che le Nazioni Unite decidano: o ha ancora un senso oppure bisogna  chiedersi se ha ancora senso mantenerla”. LEGGI L'ARTICOLO


Robot localizzatori e gel esplosivo: così l'Idf distrugge i tunnel sotto Gaza

Gli sforzi dell’esercito israeliano si concentrano ora nell'attaccare le gallerie di Hamas. Secondo Israele lì si troverebbero le basi dei terroristi, in  quella rete di cunicoli costruiti sottoterra, a una profondità che va  dai 20 agli 80 metri circa. Tra pericoli, nuove e vecchie tecnologie ed  esplosivi, ecco le tattiche che vengono adottate. LE COSE DA SAPERE


Gaza, quarto giorno di tregua: liberati altri 11 ostaggi israeliani da Hamas

Undici persone tornano in Israele, a fronte di 33 detenuti palestinesi rilasciati (3 donne e 30 minori). Ecco chi sono gli 11 ostaggi liberati oggi

Guerra Hamas-Israele, Etgar Keret: il 7 ottobre ha rafforzato gli estremismi

Si è sempre definito un uomo di sinistra, un pacifista e attivista, lo scrittore e regista Etgar Keret, è tra gli intellettuali più eclettici e innovativi della sua generazione in Israele. Oggi, mentre attraversa il suo Paese per leggere ai bambini sopravvissuti alla mattanza del gruppo terroristico palestinese Hamas, che il 7 ottobre ha ucciso circa 1400 persone e sequestrato quasi 250 israeliani, Keret a Sky Tg24 racconta come quel giorno abbia cambiato “la prospettiva di ognuno” e come “gli effetti collaterali” siano stati l’ingigantire da entrambi le parti del divario gli estremismi. L'INTERVISTA


Guerra Israele-Hamas, dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto

Ci sono alcuni termini che più di altri raccontano la crisi in atto  nel Medioriente e i suoi possibili sviluppi. Lettera per lettera, ecco un alfabeto di nomi ed espressioni tornati prepotentemente al centro  dell'attualità. LE PAROLE CHIAVE


"Gli 11 ostaggi liberati da Hamas sono arrivati in Israele"

Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato che tutti gli 11 ostaggi rilasciati da Hamas oggi si trovano ora in Israele. Tra loro ci sono diversi bambini, tra cui due gemelli di tre anni.

Von der Leyen, 'bene proroga tregua; più aiuti Ue'

"Accolgo con favore l'accordo raggiunto sulla proroga di due giorni della pausa nelle ostilità tra Israele e Hamas. Invito ancora una volta i terroristi di Hamas a liberare tutti gli ostaggi sequestrati durante il loro orribile attacco del 7 ottobre. Negli ultimi quattro giorni, è stato commovente vedere i primi ostaggi israeliani liberati, insieme a ostaggi di altre nazionalità. Accolgo inoltre con favore il notevole aumento della fornitura di aiuti umanitari ai civili palestinesi a Gaza reso possibile da questa pausa nelle ostilita'". Lo afferma in una dichiarazione la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. "L'accordo raggiunto oggi estende questa finestra di speranza, consentendo a più civili a Gaza di avere accesso agli aiuti essenziali. Ad oggi, la Commissione europea ha organizzato un ponte aereo, con 20 voli completati portando quasi 900 tonnellate di forniture umanitarie tanto necessarie a Gaza attraverso l'Egitto. E altri 4 voli sono già previsti per questa settimana. Ringrazio tutte le parti coinvolte nel garantire questo nuovo accordo fondamentale. In particolare, vorrei ringraziare le autorita' del Qatar, dell'Egitto e degli Stati Uniti per i loro instancabili sforzi diplomatici nel raggiungimento di questo accordo. L'Unione europea continuerà  a rimanere in stretto contatto con tutti i partner internazionali per lavorare al raggiungimento di una soluzione politica che garantisca la coesistenza pacifica tra israeliani e palestinesi, sulla base della soluzione dei due Stati", aggiunge. 

Rimangono in ostaggio 9 minorenni, i più piccoli hanno 10 mesi e 4 anni

Dopo il quarto scambio fra ostaggi di Hamas e detenuti palestinesi, rimangono prigionieri a Gaza ancora nove minorenni israeliani. Lo sottolinea Times of Israel, elencando i loro nomi: Kfir Bibas (10 mesi), Ariel Bibas  (4 anni), Gali Tarshansky (13), Amit Shani (16), Ofir Engel (17), Maya Leimberg (17), Aisha Zaidna (17), Liam Or (18) e Itay Regev (18).

Idf: famiglia ostaggio con bimbo 10 mesi passata da Hamas ad altro gruppo'

La famiglia Bibas - padre, madre, un bimbo di 10 mesi e la sorella di 4 anni - è stata passata da Hamas, che li aveva rapiti il 7 ottobre, ad un altro gruppo. Lo hanno reso noto le Forze di Difesa Israeliane (Idf). Tuttavia, ha sottolineato il portavoce dell'Idf, Daniel Hagari, la responsabilità dei quattro ostaggi ricade comunque su Hamas.  "Degli oltre 150 nostri ostaggi, uomini, donne, minorenni, neonati, chi se ne cura? Chi tiene in ostaggio un bebè di 10 mesi, Kfir Bibas? Lo tengono in ostaggio terroristi spietati", ha detto Hagari. In precedenza il portavoce in arabo dell'Idf, Avichay Adraee, aveva detto a Sky news che i Bibas - il papà Yarden, la madre Shiri, e i figli Ariel (4 anni) e Kfir (10 mesi) - non era compresa nel rilascio di questa sera. Sono stati tutti rapiti da Hamas che li ha poi passati ad un'altra fazione palestinese che li tiene in ostaggio a Khan Yunis nel sud della Striscia, ha spiegato.


Guerra Israele-Hamas, la storia del conflitto in breve

Ripercorriamo, attraverso le mappe, le tappe del conflitto: dalla  genesi negli anni del Mandato britannico agli Accordi di Oslo del '93-95  che rappresentarono una svolta storica e al tempo stesso un punto di  arresto per il processo di pace, passando per l'occupazione israeliana  della Striscia di Gaza nel '67 LE MAPPE


Qatar, 'ostaggi liberati sono francesi, tedeschi e argentini'

Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar ha reso noto che tra gli 11 ostaggi israeliani rilasciati da Gaza ci sono 3 cittadini francesi, 2 tedeschi e 6 argentini. Tutti ovviamente con doppia nazionalità.

IDF, 11 ostaggi verso territorio Israele


Che cos'è il Captagon, la droga usata dai commando di Hamas che annulla la paura

"È un prodotto che dà forte eccitazione, composto da anfetamina e  caffeina in dosi elevate, spinge a sentirsi più forti e toglie la  paura", spiega Silvio Garattini, fondatore e direttore dell'Istituto  farmacologico Mario Negri di Milano LEGGI L'ARTICOLO


Guerra Israele-Hamas, la Nave Vulcano della Marina a Gaza: ecco di cosa si occuperà

A  bordo del mezzo, salpato da Civitavecchia, dotazioni e risorse  salvavita: c'è chi lo definisce un ospedale galleggiante a tutti gli  effetti. "Siamo i primi a fare un'operazione umanitaria in quell'area e  speriamo altri Paesi ci seguiranno", ha detto il ministro della Difesa  Guido Crosetto: "Vogliamo mandare un segnale concreto ai palestinesi". L'APPROFONDIMENTO


Biden: "Ho lavorato per prolungare pausa umanitaria"

"Ho costantemente premuto per una pausa nei combattimenti per accelerare ed espandere l'assistenza umanitaria inviata a Gaza e facilitare il rilascio degli ostaggi. Rimango in contatto con i leader di Qatar, Egitto e Israele per assicurarmi che ogni aspetto dell'accordo venga implementato": lo scrive su X Joe Biden, dopo l'estensione della tregua a Gaza per altri due giorni.

Guerra Israele-Hamas, l'attacco del 7 ottobre: tutto quello che non possiamo vedere

Un video di 45 minuti con tutto ciò che non è stato mostrato il giorno dell'attacco di Hamas a Israele. Il bilancio, dopo 40 giorni, ancora è impreciso: oltre 1200 morti, circa 240 ostaggi. E una data che per Israele ha il sapore dell’11 settembre americano. L'APPROFONDIMENTO


Biden: "Sfruttiamo la tregua per aumentare gli aiuti a Gaza"

"Stiamo sfruttando appieno la pausa nei combattimenti per aumentare la quantità di aiuti umanitari inviati a Gaza e continueremo i nostri sforzi per costruire un futuro di pace e dignità per il popolo palestinese". Lo afferma Joe Biden in una nota in cui promette che "non ci fermeremo finché tutti gli ostaggi dei terroristi di Hamas non saranno rilasciati" e ringrazia il premier israeliano Benyamin Netanyahu, l'emiro del Qatar Tamim Bin Hamad Al-Thani e il presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi "per il loro impegno in questo processo e per aver raggiunto l'accordo per una proroga nelle prossime 48 ore".

Stoltenberg: "No minacce, ma terrorismo sempre possibile"

Al momento, "non ci sono minacce di attacchi imminenti a Paesi della Nato", ma il terrorismo è sempre in agguato e gli alleati sono invitati a "controllare con attenzione le frontiere e a condividere le informazioni". Lo ha detto al Tg2 il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.

Stoltenberg: "Cosa importante è prevenire escalation"

In Medio Oriente la cosa più importante è "prevenire l'escalation": lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un'intervista al Tg2 alla vigilia della riunione ministeriale dell'Alleanza atlantica in programma per domani a Bruxelles. "Il nostro messaggio all'Iran" - ha aggiunto - "è quello di tenere a freno Hezbollah". Quanto alla tregua che ha permesso la liberazione di una parte degli ostaggi, il numero uno della Nato ne ha chiesto "il prolungamento, ma "certo non è una soluzione a lungo termine e dopo l'attacco brutale del 7 ottobre scorso, la Nato supporta ogni sforzo per trovare una soluzione".

Guerra Israele Hamas, tra gli ostaggi rilasciati anche 4 thailandesi dati per morti

La fidanzata di uno degli ostaggi era stata informata il 9 ottobre della morte del suo compagno Wichai Kalpat e aveva già pubblicato il necrologio per il decesso del fidanzato. LEGGI L'ARTICOLO

Biden, ho premuto su tregua per rilascio ostaggi e aiuti a Gaza

"Ho costantemente premuto per una pausa nei combattimenti per accelerare ed espandere l'assistenza umanitaria inviata a Gaza e facilitare il rilascio degli ostaggi. Rimango in contatto con i leader di Qatar, Egitto e Israele per assicurarmi che ogni aspetto dell'accordo venga implementato": lo scrive su X Joe Biden, dopo l'estensione della tregua a Gaza per altri due giorni.

Netanyahu, piano ostaggi va avant. Obiettivo distruggere Hamas

"Stiamo portando avanti il piano concordato" sugli ostaggi, "e stiamo anche continuando con l'obiettivo centrale che abbiamo dichiarato: ottenere il rilascio dei gli ostaggi per eliminare Hamas e, naturalmente, per garantire che questa minaccia non si ripeta a Gaza". Lo dice il primo ministro Benjamin Netanyahu all'inizio di una riunione del governo. A Gaza "non ci sara' un regime che incoraggi il terrorismo, educa il terrorismo e paga per il terrorismo", ha aggiunto.


Liberate Sharon con le sue gemelle e Karina con le figlie

Tra gli 11 ostaggi rilasciati stasera, tutti del kibbutz Nir Oz, c'è Karina, che tornerà con le sue figlie Mika e Yuval di 18 e 11 anni, e Sharon Aloni-Kunio,con le gemelle di tre anni Emma e Yuli . Lo riporta Ynet. 

Israele-Hamas, Borrell (Ue): "Per la pace duratura serve uno Stato palestinese"

Il capo della diplomazia europea è intervenuto al Forum Unione per il Mediterraneo in corso a Barcellona, in Spagna. "Il popolo palestinese non può pagare per quanto ha fatto Hamas", ha sottolineato. LEGGI QUI

Gli ostaggi rilasciati stasera sono del kibbutz Nir Oz

Gli 11 ostaggi che vengono liberati questa sera sono residenti del kibbutz Nir Oz. Lo riferisce Haaretz precisando che dopo il loro rilascio, ci sono ancora altri 49 residenti di Nir Oz in ostaggio a Gaza. Il presidente del kibbutz, Osnat Peri, ha affermato che "c'è un grande sospiro di sollievo tra gli abitanti del kibbutz stasera, ma allo stesso tempo grande preoccupazione per i nostri cari che sono ancora prigionieri di Hamas. Chiediamo il ritorno di tutti ostaggi, immediatamente e ad ogni costo".

Elon Musk incontra Netanyahu per discutere di antisemitismo online

Il fondatore di Tesla oggi incontrerà in Israele il primo ministro Benjamin Netanyahu e il presidente Isaac Herzog. LEGGI L'ARTICOLO

Tv egiziana, rilasciati sei thailandesi oltre agli undici israeliani

Secondo l'emittente egiziana statale Al Qahera, questa sera dovrebbero arrivare al valico di Rafah, in base agli accordi, anche 6 thailandesi oltre agli 11 ostaggi israeliani. Lo scambio con i prigionieri palestinesi liberati è atteso per le prossime ore. 

Hamas, un nuovo accordo potrebbe includere anche ostaggi uomini

Un alto funzionario di Hamas ha affermato questa sera che il gruppo sta cercando di raggiungere un nuovo accordo che includa il rilascio di altri ostaggi, non solo donne e bambini. Lo riporta Haaretz. Secondo il funzionario palestinese Khalil al-Hayya, il gruppo è riuscito a localizzare un certo numero di altri ostaggi, consentendo di prolungare il cessate il fuoco di due giorni. In un'intervista ad Al Jazeera, al-Hayya ha detto di sperare che la fase successiva di rilascio degli ostaggi diversi da donne e bambini inizi subito dopo l'attuale cessate il fuoco.

Sinwar ha incontrato ostaggi israeliani nei tunnel a Gaza

Yahya Sinwar, il leader di Hamas a Gaza, ha incontrato alcuni ostaggi israeliani nei tunnel della fazione islamica nella Striscia. Lo riferisce Haaretz.

Iniziato trasferimento ostaggi alla Croce Rossa

E' iniziato il processo di liberazione del quarto gruppo di ostaggi israeliani: Hamas ha cominciato a trasferire i sequestrati alla Croce Rossa. Lo hanno riferito fonti egiziane al Wall Street Journal. 

Hamas, disposti a negoziare anche rilascio soldati

Hamas ha informato Egitto e Qatar di aver individuato altri ostaggi israeliani nella Striscia di Gaza e di essere disposto a negoziare anche il rilascio di soldati. Lo ha affermato un membro dell'ufficio politico di Hamas, Izzat al-Risheq, al canale qatarino al-Arabi. Al-Risheq ha sottolineato che la discussione sulla liberazione dei militari israeliani sequestrati sara' separata da quella sui civili e che il primo ministro Benjamin Netanyahu ne è consapevole. 

'Biden sconvolto da ferimento studenti palestinesi in Usa'

"Non c'è spazio in America per la violenza e l'odio": lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre commentando il ferimento con arma da fuoco di tre studenti universitari di origine palestinese in Vermont, in quello che appare come un crimine d'odio sullo sfondo della guerra tra Israele e Hamas. "Il presidente Biden è sconvolto" da questa sparatoria, ha aggiunto. 

Hamas, tre donne e 30 minori in lista detenuti da liberare

Ci sono 3 donne e 30 minori nella lista dei detenuti palestinesi che verranno scarcerati stasera da Israele in cambio della liberazione di 11 ostaggi. Lo ha riferito Hamas. 

Gli Usa plaudono all'estensione della tregua umanitaria a Gaza

Gli Stati Uniti "plaudono all'estensione della tregua umanitaria a Gaza di altri due giorni". Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza americana, John Kirby, in un briefing alla Casa Bianca. "Auspichiamo naturalmente che sia estesa ulteriormente", ha aggiunto sottolineando che "a questo continua a lavorare il presidente Joe Biden". 

Zelensky sente Mbs, focus su Mo e sui rapporti con Arabia Saudita

Colloquio telefonico tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman. Nel corso della conversazione telefonica, riferisce Zelensky su Telegram, i due "hanno discusso dei recenti avvenimenti in Medio Oriente" e del rafforzamento dei legami tra Arabia Saudita e Ucraina.

Casa Bianca conferma estensione accordo tregua di due giorni

Un funzionario della Casa Bianca ha confermato che Israele e Hamas hanno concordato in linea di principio di estendere di altri due giorni la tregua per permettere il rilascio di altri ostaggi.

Tajani: 'Sta per partire da Napoli nave con ospedale da campo'

"Sta per partire da Napoli una nave con un ospedale da campo da costruire a Gaza". Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine del forum Upm a Barcellona.

Zio ostaggi: felici per nipote ma altri ancora in mano Hamas


Hamas conferma altri 2 giorni tregua, 'stesse condizioni'

Hamas ha confermato che sarà prolungato di altri due giorni il cessate il fuoco temporaneo nella Striscia di Gaza "alle stesse condizioni della tregua precedente". In una nota citata da al-Jazeera, la formazione palestinese ha sottolineato che è stato raggiunto l'accordo con i "fratelli del Qatar e dell'Egitto".

Skynews, Croce Rossa si prepara a ricevere ostaggi di Hamas

La Croce Rossa si prepara a ricevere gli ostaggi israeliani che saranno rilasciati da Hamas. Lo scrive SkynewsArab. 

Qatar, 'raggiunto accordo per prorogare tregua di altri 2 giorni'

"Lo Stato del Qatar annuncia, nell'ambito della mediazione in corso, che è stato raggiunto un accordo per prolungare di altri due giorni la tregua umanitaria nella Striscia di Gaza". Lo ha annunciato sul social X il portavoce del ministero degli Esteri di Doha, Majed al-Ansari.

Hamas, lavoriamo nuova lista ostaggi per proroga tregua

Hamas ha fatto sapere in una nota che sta lavorando a una nuova lista di ostaggi da liberare per estendere la tregua con Israele. 

'Accordo raggiunto sugli ostaggi, 9 bambini e due madri'

Fonti israeliane hanno fatto sapere che l'accordo sul quarto rilascio di ostaggi è stato chiuso positivamente. Secondo le stesse fonti, citate da Ynet, due madri saranno liberate assieme a 9 bambini.

Guterres, 'subito cessate il fuoco umanitario'

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, spinge affinché la tregua temporanea nella Striscia di Gaza diventi un vero e proprio "cessate il fuoco umanitario totale".

"Il dialogo che ha portato all'accordo deve continuare, sfociando in un cessate il fuoco umanitario totale a beneficio del popolo di Gaza, di Israele e della regione", ha affermato in una nota il portavoce di Guterres. "Le Nazioni Unite continueranno a sostenere questi sforzi in ogni modo possibile", ha aggiunto.

Israele ha cominciato a informare famiglie ostaggi

Israele ha cominciato a informare i familiari degli ostaggi la cui liberazione è prevista per oggi. Lo riferisce Haaretz. Disaccordi sui nomi in lista hanno fatto slittare la liberazione del gruppo odierno di sequestrati, in particolare la separazione dei figli dalle madri, condizione vietata nell'accordo tra Israele e Hamas. 

Media, progressi su inserimento 2 madri in lista ostaggi

Ci sono progressi nell'inserimento di due madri nella lista degli ostaggi israeliani da liberare oggi. E' quanto riferito dal giornalista Barak Ravid, citando due alti funzionari israeliani. La questione della separazione dei familiari ha fatto temere un rinvio della liberazione odierna dei sequestrati e dei detenuti palestinesi. 

Netanyahu e Musk in visita nel Kibbutz Kfar

Il presidente israeliano Netanyahu su X: "Ho visitato il Kibbutz Kfar a Gaza con Elon Musk per mostrargli da vicino i crimini contro l'umanità commessi da Hamas".

Hamas annuncia la morte di Hamada, portavoce affari Gerusalemme

Hamas ha annunciato la morte del portavoce per gli affari di Gerusalemme Mohammed Hamada. Hamada - ha ricordato Haaretz - era stato imprigionato da Israele e poi rilasciato nell'accordo per il soldato Gilad Shalit ed esiliato a Gaza. 

Fonti Egitto, atteso per oggi rilascio 11 ostaggi Israele

Il rilascio di 11 ostaggi israeliani è atteso per oggi come previsto, mentre continuano i negoziati per un prolungamento della tregua. Lo riferiscono fonti egiziane. Il giornalista Barak Ravid, citando funzionari israeliani, ha riferito che la discussione sulla liberazione del gruppo di sequestrati attesa per oggi è prossima a concludersi mentre proseguono i colloqui tra Egitto e Hamas sul cessate il fuoco ma non è ancora stato raggiunto un accordo. 

Borrell,'evitare vuoto di potere a Gaza, spetta a Anp governare'

"Dimentichiamo l'opzione di una Gaza come una nuova Mogadiscio post-guerra, noi non abbandoneremo Gaza. I palestinesi devono governare loro stessi. E chi sono i palestinesi oggi? E' sono l'Autorità Nazionale Palestinese. Naturalmente, noi dobbiamo migliorare le cose, e vanno organizzate delle elezioni il prima possibile, e Israele dovrà permetterlo. E non vedo altra autorità più adatta delle Nazioni Unite a lavorare per questa soluzione". Lo ha detto l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell nel corso della conferenza stampa dopo la riunione dell'Unione per il Mediterraneo. "Certo, ci vorrà del tempo, ma in alternativa avremo uno spazio vuoto di potere che sarà un rifugio per il terrorismo. L'Ue ha tutto l'interesse perché ciò non accada", ha aggiunto Borrell. 

WSJ, negoziato; 20 ostaggi contro proroga cessate fuoco

Rilascio di 20 ostaggi israeliani in cambio di una proroga di quattro giorni del cessate il fuoco tra Israele e Hamas. Sarebbe questa, secondo quanto riporta il Wall Street Journal, una nuova proposta di accordo alla quale si starebbe lavorando. 

In partenza da Rafah 200 camion e 7 cisterne di aiuti a Gaza

L'Egitto sta curando "meticolosamente" i dettagli per l'applicazione degli accordi nel quarto giorno di tregua, scrive l'emittente statale Al Qahera, mentre a Rafah continua il passaggio degli aiuti a Gaza. In programma c'era la consegna di 200 camion di merci di prima necessità e sette cisterne di carburante con 130.000 litri di carburante oltre a 75 tonnellate di gas domestico. I camion, secondo il capo della Mezzaluna Rossa egiziana nel Nord Sinai, Khaled Zayed, hanno già iniziato ad entrare nella Striscia attraverso il meccanismo concordato, viaggiando verso il valico di terra di Al-Awja nel centro per l'ispezione, per poi tornare e scaricare il loro carico sul lato palestinese della Striscia di Gaza. Il volume degli aiuti resta però troppo basso - osservano autorità egiziane - a causa delle "misure ostruttive messe in atto dalla parte israeliana". 

Onu, oggi consultazioni del Consiglio di Sicurezza su Gaza

Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu si riunisce nuovamente alle 15 locali, le 21 italiane, sulla situazione a Gaza e in Israele. Si tratta di consultazioni a porte chiuse, come comunica il Palazzo di Vetro. Mentre mercoledì la presidenza cinese del Cds ha fatto sapere che si terrà un incontro pubblico di alto livello sul medesimo argomento. 

Iran, 'ci sarà risposta se Israele riprende azione militare'

"Il ritorno del regime sionista ad un approccio militare ovviamente non rimarrà senza risposta". Lo ha detto ai giornalisti il ;;portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani. Kanani ha affermato che i "gruppi di resistenza" - riferimento a una rete di gruppi militanti regionali sostenuti dall'Iran - "hanno dimostrato che non rimarranno inattivi, che non esiteranno a sostenere la nazione palestinese oppressa e che vedono il governo degli Stati Uniti come parte della crisi". La prosecuzione della guerra a Gaza potrebbero "portare a un'espansione della portata del conflitto, dell'instabilità, dell'insicurezza e possibilmente della guerra nella regione", ha aggiunto ribadendo che l'Iran vuole che l'attuale tregua assuma una "forma stabile" per evitare il ripetersi delle "aggressioni israeliane". "Secondo le informazioni in nostro possesso, il governo del Qatar sta facendo seri sforzi per raggiungere il cessate il fuoco e speriamo che l'attuale tregus sia stabile", ha aggiunto Kanani secondo quanto riporta Al Arabiya. 

Mezzaluna Rossa, in 3 giorni 150 camion aiuti in nord Gaza

Sono 150 i camion con aiuti umanitari che hanno raggiunto il nord della Striscia di Gaza in tre giorni, dall'inizio della tregua venerdì. Lo ha riferito la Mezzaluna Rossa palestinese, precisando che i camion hanno portato cibo, acqua, latte artificiale e coperte. 

Kirby, 'non sappiamo se oggi verranno rilasciate le 2 americane'

Gli Stati Uniti al momento "non sanno" se nel gruppo di ostaggi da rilasciare oggi vi saranno le due cittadine americane. Lo ha dichiarato il portavoce del consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, John Kirby, spiegando alla Cnn che la situazione evolve "letteralmente di ora in ora". "Nel corso della mattinata potremo avere un'idea migliore su chi sarà nel gruppo di oggi", ha poi aggiunto. 

"Noi ovviamente speriamo che queste due donne americane siano nella lista e che oggi possano tornare alle loro famiglie", ha detto ancora, spiegando di non poter dire se ci siano americani tenuti in ostaggio da altri gruppi e che l'amministrazione "non ha un quadro perfetto di dove siano e da chi siano trattenuti". "Ma dobbiamo tenere aperta la possibilità che qualche altro gruppo che non è Hamas possa avere in mano degli americani", ha concluso.

Giordania, 'eventi di Gaza rientrano nella definizione legale di genocidio'

Il ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi ha detto che gli eventi di Gaza rientrano nell’ambito della definizione legale di genocidio. Parlando in una conferenza stampa al vertice dell’Unione per il Mediterraneo di Barcellona, Safadi ha ribadito la richiesta di una proroga dell'accordo di tregua tra Israele e Hamas.

Ex ostaggi di Gaza, dimagriti e abituati a buio dei tunnel

Dopo quasi due mesi a Gaza nelle mani di Hamas, gli ostaggi israeliani liberati finora non hanno ancora parlato con i media ma tramite i loro familiari sono filtrate informazioni sulle loro condizioni di vita durante la prigionia. Poco cibo, ore per andare al bagno, difficili condizioni di vita dentro i tunnel mentre per chi è stato tenuto in nascondigli in superficie c'era anche il timore per i bombardamenti.

Onu, sale bilancio vittime in Cisgiordania, 215 i palestinesi uccisi

Aumenta il bilancio delle vittime nella Cisgiordania occupata. L'Ufficio per il Coordinamento degli Affari Umanitari delle Nazioni Unite (Ocha) ha riferito che dal 7 ottobre almeno 215 palestinesi, tra cui 55 bambini, sono stati uccisi dalle forze israeliane nella Cisgiordania.

Fonti egiziane, verso proroga tregua di altri due giorni

Fonti egiziane riferiscono a Skynews Arabia che gli sforzi per estendere la tregua umanitaria nella Striscia di Gaza sono vicini a raggiungere un accordo per una proroga di altri due giorni. 

Fonti egiziane, verso proroga tregua di altri due giorni

Fonti egiziane riferiscono a Skynews Arabia che gli sforzi per estendere la tregua umanitaria nella Striscia di Gaza sono vicini a raggiungere un accordo per una proroga di altri due giorni. 

Mezzaluna Rossa, 'preoccupazione per direttori ospedali arrestati da Idf'

"La Mezzaluna Rossa è seriamente preoccupata per i direttori di due ospedali arrestati dalle forze israeliane". Awni Khattab, direttore del Centro medico Khan Younis e Mohammed Abu Salmiya, direttore dell'ospedale al-Shifa, sono stati arrestati a un posto di blocco israeliano il 22 novembre, ha scritto su X la Mezzaluna Rossa.

"L’esercito israeliano si è rifiutato di fornire qualsiasi informazione su dove si trovino o sul loro destino nonostante i ripetuti appelli dell'Oms", ha aggiunto l'organizzazione. "La Mezzaluna Rossa condanna la loro detenzione e ne chiede il rilascio e che vengono loro fornite le garanzie di protezione ai sensi del diritto internazionale umanitario".

Medioriente, la strage dei giornalisti, 57 morti confermate

Il conflitto a Gaza è stato il più sanguinoso per giornalisti e operatori dei media degli ultimi 30 anni. Lo rivela il Comitato Internazionale per la Protezione dei giornalisti (CPJ) secondo cui dal 1992, anno in cui l'organizzazione ha iniziato a raccogliere dati, lo scontro tra Israele e Hamas è costato la vita ad almeno 57 addetti all'informazione. Proprio il 7 ottobre rimane la data più tragica, non solo per l'inizio delle ostilità, ma anche per i giornalisti. Nello stesso giorno in cui Hamas attaccava Israele 6 giornalisti hanno infatti perso la vita. Una strage che è andata avanti in maniera costante; il secondo giorno nero è stato infatti il 18 novembre, quando a perdere la vita furono 5 giornalisti. CPJ sottolinea che le forze armate israeliane non hanno fornito garanzie sulla sicurezza dei giornalisti delle agenzie Reuters e France Press che operano nella Striscia di Gaza, dove per giorni sono andati avanti bombardamenti aerei cui sono seguite operazioni dell'esercito. In base alle verifiche compiute da CPJ viene confermata la morte di 57 giornalisti, di cui 50 palestinesi, 4 israeliani e 3 libanesi. Al momento risultano dispersi 3 reporter palestinesi, mentre 11 sono quelli feriti e 19 altri, tutti palestinesi, si trovano in stato di detenzione. Numeri leggermente diversi da quelli denunciati dalla portavoce del Sindacato dei giornalisti palestinesi Shuruk As'ad, nativa di Gerusalemme e veterana dell'informazione dal

Medio Oriente, che parla di 60 giornalisti uccisi, 90 attacchi

sferrati dalle forze israeliane ai reporter e 32 vittime di

detenzione arbitraria. Tutti palestinesi. "Lavorare sotto la

legge marziale israeliana non garantisce la protezione garantita dal diritto internazionale. Siamo bersagli. Il giornalismo è un pilastro della democrazia e Israele usa tutti i mezzi che ha a disposizione per occultare le prove delle violazioni di diritti umani e crimini commessi dalle proprie forze di sicurezza" ha detto Shuruq. CPJ specifica che le 57 vittime cui si fa riferimento sono state tutte confermate.

Tuttavia viene sottolineato che ulteriori approfondimenti sono in corso per verificare notizie relative il decesso di altri

reporter, la detenzione arbitraria, la distruzione di materiale

e videocamere e i blitz compiuti dalle forze di sicurezza presso le case dei giornalisti a scopo intimidatorio. "CPJ sottolinea che i giornalisti sono civili che stanno svolgendo un importante lavoro in un momento di crisi e non devono essere bersaglio delle parti in guerra. I giornalisti a Gaza stanno pagando un prezzo altissimo, oltre alle vittime va ricordato che molti hanno perso familiari, collaboratori e colleghi", ha dichiarato il responsabile dell'organizzazione per il Medio Oriente, Sherif Mansour. 

Medioriente, Musk darà Starlink a Gaza solo con permesso autorità israeliane

Elon Musk, in visita in Israele, ha accettato che renderà disponibile il suo network di comunicazione mobile Starlink nella Striscia di Gaza solo con il permesso delle autorità israeliane. Lo ha annunciato il ministro della Comunicazione israeliano, Shlomo Karhi. "Come risultato di questo significativo accordo, le unità satellitari di Starlink potranno essere operate in Israele solo con l'approvazione del ministero della Comunicazione, anche per quanto riguarda la Striscia di Gaza", ha scritto Kharki in un post pubblicato su X. 

Alla fine di ottobre, Musk aveva detto che intendeva mettere a disposizione il sistema di comunicazione della sua società satellitare SpaceX per aiutare la ristabilire le comunicazioni delle organizzazioni umanitarie internazionali nella Striscia di Gaza, interrotte dai bombardamenti lanciati da Israele contro Gaza dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre. Un gesto che ricordava quanto fatto dal miliardario dopo l'invasione russa dell'Ucraina, quando il sistema di Starlink è diventato fondamentale per tutte le comunicazioni anche militari di Kiev dopo la distruzione delle infrastrutture di comunicazione nei bombardamenti russi. L'offerta di Musk non era piaciuta ad Israele che aveva annunciato che avrebbe impedito con ogni mezzo la ripresa delle comunicazioni attraverso il sistema satellitare Starlink, sostenendo che Hamas l'avrebbe usato per propositi terroristici. Ora, durante la visita del miliardario, che nelle scorse settimane ha dovuto fronteggiare accuse di antisemitismo per aver approvato un post antisemita, è stato annunciato l'accordo che permetterà ad Israele di controllare l'utilizzo di Starlink nella Striscia di Gaza. 

Ufficio Netanyahu: su ostaggi negoziati ancora in corso

L'ufficio del premier Benyamin Netanyahu ha annunciato che "sono ancora in corso i negoziati sull'elenco dei rapiti che verranno rilasciati oggi" da Hamas come quarto scambio. "Siamo consapevoli - ha detto - dello stress a cui sono sottoposte le famiglie e quando sarà possibile aggiungeremo informazioni. Vogliamo evitare di diffondere voci e informazioni non attendibili". 

Israele, miliziani Hamas portarono a Shifa 2 ostaggi

Lo Shin Bet (Sicurezza interna) ha rivelato alcune parti degli  interrogatori di Adham Hussa e Ismail Hussa, due miliziani di Hamas catturati dall'esercito,  che hanno ricostruito le modalità con cui il 7 ottobre scorso nel kibbutz di Alumim hanno rapito due cittadini stranieri, un thailandese e un nepalese. Secondo quanto riferito da Ynet, hanno spiegato di aver fatto salire i due stranieri su un'ambulanza alla frontiera e di averli portati all'ospedale Shifa di Gaza City. "Ci hanno detto - hanno rivelato - di andare con l'ambulanza all'ospedale Shifa". 

Medioriente, Musk insieme a Netanyahu visita il kibbutz di Kfar Aza

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha visitato oggi con Elon Musk il kibbutz Kfar Aza, uno dei più colpiti dall'attacco di Hamas del 7 ottobre scorso. A Musk il premier ha presentato alcuni testimoni del massacro. L'imprenditore ha anche incontrato il segretario del Consiglio regionale di cui fa parte Kfar Aza, Yossi Keren.

Medioriente, media: negoziati "vicini" ad accordo estensione tregua

I negoziatori sono vicini a concordare un'estensione della tregua tra Israele e Hamas a Gaza: lo riferisce l'agenzia Reuters, che cita fonti egiziane. Secondo le fonti, rimangono ancora in sospesa la questione della durata dell'estensione del cessate il fuoco e la lista dei detenuti palestinesi da rimettere in libertà.

Medioriente, Borrell: pace è ancora lontana ma non irraggiungibile

"La strada verso la pace è ancora molto lontana, ma non è irraggiungibile. Nella storia dei conflitti più gravi, c'è sempre un momento in cui l'oscurità della situazione non puo' che condurre ad un orizzonte di pace, poichè la guerra è diventata insopportabile sia per gli israeliani che per i palestinesi". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, nel suo intervento al Forum dell'Unione per il Mediterraneo. "Sono convinto che al di là degli shock e delle emozioni, entrambi i popoli aspirano alla pace. Una pace basata sulla separazione, ma pur sempre pace. Perchè entrambi hanno diritto uguale e legittimo alla stessa terra, quindi devono condividerla", ha aggiunto

Borrell al Forum dell'Unione per il Mediterraneo

©Ansa

Medioriente, Stoltenberg: chiedo estensione pausa umanitaria

"Accolgo l'accordo tra Hamas e Israele che ha portato al rilascio degli ostaggi e alla consegna di aiuto umanitario. Chiedo una estensione della pausa. Questo permette un soccorso tanto necessario per la popolazione di Gaza

e il rilascio di più ostaggi". Lo ha dichiarato il segretario

generale della Nato, Jens Stoltenberg, nella conferenza stampa prima della riunione dei ministri degli Esteri di domani e mercoledì a Bruxelles. 

Medioriente, oltre 60 palestinesi arrestati durante la notte in Cisgiordania

Oltre 60 palestinesi sarebbero stati arrestati dalle forze israeliane durante la notte in Cisgiordania. Lo riferisce 'Al Jazeera' che cita l'assocazione dei prigionieri palestinesi. Tra gli arrestati, rileva, ci sarebbero anche ex detenuti. Dal 7 ottobre, giorno dell'attacco di Hamas ad Israele, oltre 3.000 palestinesi sono stati arrestati dalle forze israeliane in Cisgiordania.

Medioriente, Israele: gli ostaggi ancora a Gaza sono 184

Un portavoce del governo israeliano ha detto che il numero  degli ostaggi ancora detenuti a Gaza è di 184. Lo riporta il Guardian.

Medioriente, Anp: Qatar, Egitto, Usa, Ue e Spagna lavorano per estendere tregua

Qatar, Egitto, Stati Uniti, Ue e Spagna stanno lavorando per estendere l’accordo di tregua fra Israele e Hamas di quattro giorni. Lo ha reso noto l’Autorità nazionale palestinese (Anp). Il ministro degli Esteri, Riyad al-Maliki, ha affermato che l'attuale tregua potrebbe essere prolungata per “uno, due, tre giorni”, ma, ha aggiunto, nessuno sa esattamente per quanto tempo.

Medioriente, Mosca: distruzione Hamas non garantirà sicurezza Israele

È improbabile che la distruzione della leadership di Hamas possa garantire sicurezza a Israele, afferma il consigliere diplomatico del Cremlino, Yuri Ushakov. "Anche decapitando Hamas, anche affogando la Striscia di Gaza nel sangue, difficilmente sara' possibile garantire la sicurezza di Israele", ha ammonito. Secondo Ushakov, "dopo qualche tempo, un'ondata di odio e terrorismo potrebbe divampare con rinnovato vigore, questo non puo' essere escluso", ha dichiarato

Medioriente, Putin: Occidente ha innescato escalation del conflitto israelo-palestinese

“Un noto gruppo di Paesi, abituato a dominare gli affari mondiali, non si fermerà davanti a nulla pur di preservare la propria influenza in declino, utilizzando ricatti e tattiche di pressione violenta, sostituendo al contempo il diritto internazionale con una sorta di ordine basato su regole. Una linea politica così destabilizzante ha innescato sia la crisi in Ucraina e sia la tragica escalation del conflitto israelo palestinese". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in un discorso ai partecipanti e agli ospiti del forum internazionale 'Letture di Primakov' in corso a Mosca.

"Il tema del forum di quest'anno è piuttosto attuale: 'Orizzonti della post-globalizzazione'. Chiaramente, il modello di globalizzazione che è stato creato in gran parte dai Paesi occidentali nel perseguimento dei propri interessi è, naturalmente, diventato obsoleto e sta attraversando una crisi profonda. Sta emergendo un nuovo sistema di relazioni internazionali, più giusto e più democratico, che soddisferà meglio le esigenze della maggioranza mondiale", ha sottolineato Putin.

Medioriente, Borrell: no sicurezza per Israele senza Stato Palestina

"Uno Stato palestinese a Gaza, in Cisgiordania e a Gerusalemme Est è la migliore e unica garanzia di sicurezza a lungo termine per Israele. Non ci sarà pace e sicurezza per Israele senza uno Stato palestinese". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, nel suo intervento al Forum dell'Unione per il Mediterraneo. "I palestinesi hanno bisogno di una prospettiva politica credibile per la creazione di uno Stato basato su

parametri internazionali", ha aggiunto.

Medioriente, Ue: prolungare il cessate il fuoco fra Israele e Hamas'

"Niente può giustificare la brutalità indiscriminata che Hamas ha scatenato contro i civili il 7 ottobre", ma "un orrore non può giustificare un altro orrore", ha sottolineato il capo della diplomazia Ue. "Apprezziamo il ruolo del Qatar, dell'Egitto e di altri partner nel raggiungimento" della tregua, "ma è necessario fare molto di più per alleviare la terribile situazione a Gaza e trovare una via d'uscita dall'attuale crisi", ha spiegato ancora Borrell. 

Medioriente, Iran: Israele va avanti con il suo avventurismo ma va fermata

"Le prove mostrano che il regime sionista sta cercando di continuare con il suo avventurismo, per questo motivo la comunità internazionale dovrebbe fermare il regime". Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, aggiungendo che "rispetto alla questione palestinese, gli Usa sono sempre stati un problema e non la soluzione e oggi rappresentano l'elemento principale nella guerra in corso e se gli Usa non fossero intervenuti la guerra non ci sarebbero stata". Secondo il funzionario della Repubblica islamica, "mente sostengono Israele, gli americani hanno presentato piani irrealistici e ingiusti per risolvere la questione mentre avrebbero invece potuto utilizzare la loro influenza sul regime sionista per impedire l'uccisione del popolo di Gaza". Come riporta Irna, Kanani ha aggiunto che "il maggiore aiuto che possono dare gli Usa per risolvere la crisi è porre fine al loro sostegno per Israele" e che "il popolo palestinese ha il diritto di decidere il suo destino.

Medioriente, anche Hamas contesta lista dei prigionieri fatta da Israele

In particolare, sarebbero sei detenuti arrestati prima del 7 ottobre che Hamas vuole siano rilasciati. Hamas - hanno aggiunto i media - ha ribadito la richiesta a Israele di applicare il 'principio di anzianità', cioè di rilasciare per primi i prigionieri detenuti da più tempo. Altro intoppo - hanno indicato fonti palestinesi - riguarda il nome di Nafooz Hammad di 16 anni di Sheikh Jarrah, quartiere a prevalenza araba di Gerusalmme - che due anni fa ha accoltellato una donna israeliana ed è stato condannato la settimana scorsa per tentato omicidio a 12 anni di carcere. 

Medioriente, Tajani sente Cohen: soddisfazione per accordo, impegno Italia per 2 Stati

Il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha avuto un colloquio telefonico con il capo della diplomazia israeliana Eli Cohen, al quale ha espresso la ''soddisfazione dell'Italia per l'accordo sul rilascio degli ostaggi e la pausa nei combattimenti per consentire l'ingresso di aiuti umanitari'' nella Striscia di Gaza. Lo ha scritto lo stesso Tajani in un tweet, spiegando di aver ''ribadito l'impegno del Governo italiano per una soluzione sostenibile e durata: due popoli, due Stati''.


Medioriente, in condizioni critiche 84enne Elma Avraham rilasciata ieri

Restano critiche le condizioni dell'84enne Elma Avraham, tra gli ostaggi rilasciati ieri, trasferita direttamente in elicottero da Gaza per la gravità della sua situazione. Avraham è ricoverata nel reparto cure intensive del Centro medico Soroka di Beersheba.



Media: "Ostaggio liberato riuscito a scappare poi ripreso da miliziani di Hamas"

Uno degli ostaggi sequestrati da Hamas il 7 ottobre in Israele e poi rilasciati ieri ha raccontato di essere riuscito a sfuggire ai suoi carcerieri durante la sua cattività per poi essere nuovamente catturato. A riferirne è il quotidiano israeliano 'Ha'aretz' citando l'intervista alla radio Reshet Bet di Yelena Magid, zia dell'ex ostaggio Ron Krivoi. Dopo essersi nascosto da solo per alcuni giorni Ron è stato identificato dai residenti del posto, catturato e consegnato ai terroristi. "Penso che siccome non aveva modo di capire dove si trovasse e dove dovesse fuggire è finito nei guai", ha raccontato.

Borrell: "Sono sconvolto nell’apprendere che nel mezzo di una guerra, il governo israeliano è pronto a stanziare nuovi fondi per costruire altri insediamenti illegali"

Al-Sisi-Rutte, misure urgenti per garantire aiuti a Gaza

Garantire gli aiuti a Gaza è il presupposto per mantenere aperta la via della pace nel conflitto israelo-palestinese: è questo, in sintesi, il contenuto di un colloquio telefonico svolto questa mattina tra il presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi e il primo ministro olandese Mark Rutte. Il presidente e il primo ministro olandese  - riferisce il portavoce della presidenza egiziana - "hanno concordato sull'importanza di concentrare gli sforzi attuali sull'estensione della tregua, cercando al tempo stesso di raggiungere un cessate il fuoco permanente, e adottando misure urgenti per fornire la quantità di aiuti necessari per alleviare la popolazione di Gaza, aprendo così la strada per una soluzione giusta e globale della questione palestinese, al fine di raggiungere sicurezza e stabilità in Medio Oriente". 

Ue: "Prolungare il cessate il fuoco fra Israele e Hamas"

La tregua fra Israele e Hamas "è un primo passo importante" e "deve essere prolungata" per "renderla sostenibile e duratura mentre si lavora per una soluzione politica". Lo ha detto l'Alto rappresentante dell'Ue, Josep Borrell, aprendo la riunione dell'Unione per il Mediterraneo a Barcellona. 

Borrell

©Ansa

Giordania: "Solo soluzione a due Stati può portare pace duratura"

Il percorso verso una soluzione a due Stati, per israeliani e palestinesi, deve iniziare con ''la fine di questa brutale aggressione'' di Israele contro la Striscia di Gaza. Lo ha affermato il ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi. Intervenendo a Barcellona al Forum per l'Unione del Mediterraneo, il capo della diplomazia giordana ha dichiarato che ''solo una pace duratura e lunga porterà stabilità. Non può esserci un approccio diplomatico che sia limitato a Gaza''.

Anche Hamas contesta la lista dei prigionieri fatta da Israele

Anche Hamas come Israele ha contestato la lista di detenuti da liberare oggi, ultimo giorno di tregua. Israele - secondo quanto si è appreso da fonti citate dai media - ha contestato la composizione dei nomi in lista. Lo stesso ha fatto Hamas secondo cui nei nomi indicati da Israele mancano alcuni detenuti arrestati prima del 7 ottobre scorso e che dovevano essere liberati. 

Iran: "Gli Usa parte della guerra, solo palestinesi decidano su Gaza"

''Questa guerra non ci sarebbe se gli Stati Uniti non avessero preso parte''. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanaani nel corso di una conferenza stampa. ''Solo i palestinesi hanno il diritto di decidere il loro futuro e quello della Striscia di Gaza'', ha aggiunto Kanaani, dicendo che ''gli Stati Uniti devono rendersi conto della realtà palestinese''. Kanaani ha poi descritto come ''atti ostili e inaccettabili'' gli attacchi sferrati dagli Stati Uniti contro fazioni nella regione.

L'Iran, ha poi affermato il dilplomatico, farà pressioni sull'Egitto, chiedendo che si impegni maggiormente con Israele perché permetta l'ingresso di più aiuti nella Striscia di Gaza.

Onu conferma il rispetto della tregua e l'ingresso di più aiuti a Gaza

Le Nazioni Unite confermano nel loro rapporto quotidiano sul conflitto in Medio Oriente che la tregua è stata rispettata nei tre giorni in cui è stata in vigore, consentendo un aumento degli aiuti umanitari consegnati, anche se si sono registrati incidenti mortali che hanno coinvolto palestinesi.

Nel fine settimana le forze israeliane hanno ucciso sette palestinesi, quattro dei quali minorenni, in raid in Cisgiordania, dove il numero dei morti dall'inizio delle ostilità il 7 ottobre è salito, secondo l'Onu, a 230 (otto di loro furono assassinati dai coloni). Tuttavia, le Nazioni Unite hanno sottolineato che la tregua è stata mantenuta su larga scala per tre giorni consecutivi, cosa che nelle ultime 24 ore ha consentito l'ingresso a Gaza di camion con aiuti umanitari, anche se non è stato possibile contare il numero esatto dei veicoli. Nel Nord di Gaza, l'area piu' devastata dal conflitto e di fatto occupata dalle forze israeliane, la Mezzaluna Rossa palestinese è riuscita a distribuire ieri più di mille tonnellate di cibo al campo profughi di Jabalia, oltre a tende, vestiti caldi, acqua in bottiglia e forniture mediche. 

Israele, Elon Musk incontra Netanyahu per discutere di antisemitismo online

Il fondatore di Tesla oggi incontrerà in Israele il primo ministro Benjamin Netanyahu e il presidente Isaac Herzog. LEGGI L'ARTICOLO

Media: "Nuovo raid di Israele contro l'aeroporto di Damasco"

Raid aerei israeliani sono tornati a colpire stamani l'aeroporto internazionale di Damasco in Siria. Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui si tratta del secondo attacco aereo attribuito a Israele nell'arco di poche ore contro lo scalo aereo siriano, tornato di nuovo fuori uso.   Dallo scoppio del conflitto in Medio Oriente il 7 ottobre scorso, Israele ha condotto decine di attacchi aerei contro presunte infrastrutture e presunti depositi di armi degli Hezbollah e di altre milizie locali filo-iraniane, colpendo ripetutamente gli aeroporti di Damasco e di Aleppo.   L'aeroporto di Damasco era stato colpito l'ultima volta nella giornata di ieri, secondo quanto riferivano media filo-governativi siriani. 

Direttore degli ospedali di Gaza: "Niente benzina in strutture del nord"

"Gli ospedali nel nord di Gaza non hanno ricevuto carburante durante la tregua". E' la denuncia del direttore generale degli ospedali di Gaza Mohammed Zaqout, riportata da Al Jazeera. Per Zaqout, gli ospedali da campo attualmente a Gaza hanno bisogno dai cinque ai sette giorni per iniziare a funzionaree al momento solo gli ospedali Ahli Arab, Kamal Adwan e al-Awdah sono gli ultimi a funzionare nella parte settentrionale e centrale di Gaza. 

Hezbollah: "Risarciamo le famiglie vittime dei raid israeliani"

Gli Hezbollah libanesi hanno annunciato stamani di voler risarcire le famiglie del sud del Libano le cui case e campi agricoli sono state danneggiate dai bombardamenti israeliani per sette settimane di guerra.  Citato dai media di Beirut, Hasan Fadlallah, deputato nel parlamento libanese del Partito di Dio, ha annunciato che Hezbollah comincerà a versare somme di denaro come forma di risarcimento alle famiglie che "sono state direttamente coinvolte" nei bombardamenti israeliani nelle località situate lungo il fronte di guerra.

Tel Aviv: "Si sta discutendo sulla lista arrivata nella notte e che ora viene valutata in Israele"

Portavoce Hamas: "Se troviamo ostaggi, un giorno di tregua per 10 liberati"

''Ci sarà un giorno in più di tregua ogni gruppo di 10 ostaggi rilasciati''. Lo ha confermato il portavoce di Hamas Osama Hamdan intervistato dall'emittente libanese Lbci nell'ultimo giorno della tregua di quattro giorni concordata con Israele. Hamdan ha però aggiunto che ''gli ostaggi vanno trovati'' confermando che molti di loro non sono nelle mani di Hamas, ma di altre fazioni nella Striscia di Gaza e anche di privati cittadini. La Jihad Islamica palestinese aveva fatto sapere nei giorni scorsi che era ''parte dell'accordo'' raggiunto tra Hamas e Israele.

Tel Aviv: "Musk non attiverà Starlink a Gaza senza approvazione"

Elon Musk ha accettato di non attivare Starlink su Gaza senza l’approvazione di Israele. Lo ha detto il ministro israeliano delle comunicazioni su X, congratulandosi con il fondatore di SpaceX, in visita a Tel Aviv, “per aver raggiunto un accordo di principio” secondo cui “le unità satellitari Starlink possono essere utilizzate in Israele solo con l’approvazione del Ministero delle comunicazioni israeliano, compresa la Striscia di Gaza”.

Il mese scorso, Israele ha distrutto le torri di comunicazione e tagliato tutta la rete internet per l’enclave assediata. Starlink è una tecnologia, gestita da SpaceX, in grado di fornire il collegamento a internet via satellite.

Usa, la portaerei Eisenhower è entrata nel Golfo Persico

Il Comando centrale delle Forze armate Usa (Centcom) ha annunciato che la portaerei nucleare USS Dwight D. Eisenhower ha attraversato lo Stretto di Hormuz ed è entrata nel Golfo Persico. "Il 26 novembre, il Carrier Strike Group Eisenhower ha completato un transito attraverso lo Stretto di Hormuz per entrare nelle acque del Golfo Arabico mentre lo Strike Group continua a supportare le missioni Uscentcom", si legge sul profilo X dello stesso Centcom. La portaerei pattuglierà la via navigabile strategica, situata nella penisola arabica sud-orientale, per garantire la libertà di navigazione, hanno spiegato gli Usa. 

Medici senza Frontiere da Gaza: "Nel sud i bisogni sono immensi

Nicholas Papachrysostomou, coordinatore per l’emergenza di Medici Senza Frontiere (Msf) a Gaza, fa parte del team che è entrato nella Striscia lo scorso 14 novembre. ''E' difficile descrivere ciò che ci circonda. I bisogni umanitari sono immensi - racconta in un audio messaggio - Non c'è carburante, e senza carburante non si muove niente. Non si può cucinare, non si possono far funzionare gli impianti di depurazione dell'acqua, quindi non c'è abbastanza acqua potabile. Le condizioni igienico-sanitarie sono molto precarie, i rifiuti si accumulano ovunque, e gli sfollati interni sono tantissimi. Le scuole nel sud di Gaza sono piene: abbiamo visto 80 persone per classe, ci sono tende dentro e fuori le scuole. E' arrivato anche l'inverno, di notte fa freddo e non ci sono coperte, vestiti caldi e materassi''.

Papachrysostomou aggiunge che ''la densità di popolazione è incredibile. Alcune case che abbiamo visto ieri oggi non ci sono più. E' incredibile pensare che qui le vite svaniscono in una frazione di secondo''. E prosegue affermando che ''perdere qualcuno o qualcosa è una sofferenza costante, la salute mentale delle persone è molto difficile da decifrare. Il mio team è entrato a Gaza il 14 novembre, da quel giorno abbiamo riattivato alcune attività e ora sosteniamo il centro per cure primarie di Beni Suhaila, pieno di pazienti al suo interno. I pazienti cronici sono senza farmaci, mentre i servizi per la salute sessuale e riproduttiva sono minimamente funzionanti a causa della mancanza di un ginecologo''.

Medio Oriente, negoziato serrato per prolungare la tregua

La tregua tra Israele e Hamas è entrata nel suo ultimo giorno e i negoziati fervono per estendere l'accordo che ha consentito il rilascio di ostaggi e prigionieri e l'ingresso di aiuti nella Striscia di Gaza. Il movimento islamista palestinese ha dichiarato in un comunicato che intende "prolungare la tregua oltre questi quattro giorni" con l'obiettivo di "aumentare il numero dei prigionieri rilasciati" come previsto dall'accordo. Una fonte vicina ad Hamas ha detto alla France Presse che l'organizzazione ha "informato i mediatori" che sono favorevoli ad una proroga di "da due a quattro giorni". L'accordo, negoziato dal Qatar con il sostegno di Stati Uniti ed Egitto e in vigore dall'inizio di venerdì, prevede quattro giorni di tregua, l'accesso degli aiuti umanitari a Gaza, il rilascio di 50 ostaggi degli oltre 200 detenuti a Gaza e la liberazione di 150 prigionieri palestinesi provenienti dalle

carceri israeliane.

Gaza, Erdogan: "Lavorare per un cessate il fuoco permanente"

ll presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha discusso con l'omologo iraniano Ebrahim Raisi del conflitto tra Israele e Hamas e di "iniziative che possono essere adottate per raggiungere un cessate il fuoco permanente nella regione". Erdogan ha dichiarato che "l'Iran e la Turchia dovrebbero mantenere una cooperazione per rendere permanente il cessate il fuoco temporaneo e raggiungere una pace duratura", riferisce la presidenza della Repubblica di Ankara. Durante la telefonata, il leader turco ha sottolineato quanto sia "significativo che il mondo islamico, soprattutto la Turchia e l'Iran, adotti una posizione unita contro la brutalità di Israele nelle terre dei palestinesi" e i due presidenti hanno anche discusso del prossimo Consiglio di Cooperazione di Alto livello tra Turchia e Iran che si terrà prossimamente ad Ankara dove Raisi è atteso per una visita ufficiale.

Erdogan

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Israele: "Stiamo ancora valutando la lista degli ostaggi ricevuta"

Funzionari israeliani hanno identificato "problemi" con l'elenco degli 11 ostaggi che dovrebbero essere rilasciati oggi da Hamas, secondo quanto scrive Haaretz. sottolineando che le famiglie non sono state ancora aggiornate. L'ufficio del primo ministro israeliano ha comunicato che sono in corso "discussioni" sulla lista ricevuta durante la notte e in fase di "valutazione". "Ulteriori informazioni verranno fornite quando possibile", afferma l'ufficio del premier citando Gal Hirsch, il coordinatore governativo per gli ostaggi. Non è chiaro di cosa si tratti nel dettaglio e se Israele abbia qualche problema con l'elenco che va a completare la lista dei 50 ostaggi che saranno rilasciati nell'ambito della tregua di quattro giorni, concordato tra Israele e Hamas con la mediazione di Qatar, Egitto e Usa. 

Media: "Israele riprende raid se Hamas non annuncia una proroga"

A meno che Hamas non annunci oggi l'intenzione di rilasciare un quinto gruppo di ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza, Israele tornerà a combattere nell'enclave. Lo ha affermato la televisione e radio di stato israeliana Kan, citando una fonte dell'establishment. "Abbiamo a che fare con una brutale organizzazione terroristica, quindi dovremo aspettare fino all'ultimo minuto. Se stasera non annunceranno la loro intenzione di rilasciare il quinto gruppo di ostaggi, torneremo alle ostilità", ha detto il funzionario citato da Kan. 

Radio Idf: "Israele attende risposta Hamas su prolungamento tregua"

La radio dell'esercito israeliano ha reso noto che il governo israeliano sta aspettando la risposta di Hamas sull'estensione, di un giorno supplementare, della tregua di quattro giorni, in cambio del rilascio di 10 detenuti.

Cina, Wang Yi a New York per colloqui Onu su Israele-Hamas

Il capo della diplomazia cinese Wang Yi sarà a New York in settimana per tenere una riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu sul conflitto tra Israele e Hamas. "Come presidenza di turno del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, la Cina terrà il 29 novembre un incontro ad alto livello sulla questione israelo-palestinese", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Wang Wenbin, aggiungendo che il ministro degli Esteri cinese sarà anche a capo dell'evento. 

Israele - Hamas

Wsj: "Egitto e Qatar mediano per il rilascio di uomini anziani"

L'Egitto e il Qatar stanno mediando colloqui per estendere la tregua tra Israele e Hamas e ampliare l'elenco degli ostaggi includendo gli uomini anziani che, potrebbero essere rilasciati insieme a donne e bambini, seguiti dai resti degli israeliani uccisi. Lo scrive il Wall Street Journal riferendo che Hamas ha rifiutato di prendere in considerazione il rilascio di uomini israeliani non anziani, anche se molti sono civili. 

Qatar: "Per proroga tregua Hamas deve localizzare altri ostaggi"

Il primo ministro del Qatar, Sheikh Mohammed Bin Abdulrahman Al-Thani, ha dichiarato al Financial Times che Hamas ha bisogno di localizzare ancora decine di ostaggi, tra cui donne e bambini, detenuti da civili e fazioni armate nella Striscia di Gaza per estendere il cessate il fuoco temporaneo. Secondo il premier qatarino, ci sono più di 40 donne e bambini detenuti a Gaza che non sono nelle mani di Hamas. "Se Hamas prendesse nelle sua mani altre donne e bambini, ci sarebbe una proroga", ha detto Al-Thani, aggiungendo però che non è chiaro quanti ostaggi Hamas potrà localizzare. "Uno degli obiettivi (della tregua) è che Hamas abbia il tempo di cercare il resto dei dispersi", ha aggiunto Al-Thani. Il primo ministro del Qatar ha inoltre affermato che l'obiettivo dichiarato da Israele di sradicare Hamas dalla Striscia di Gaza non è realistico. "Alla fine, la distruzione di Hamas attraverso la continuazione di questa guerra non avverrà mai. Alimenterà solo la narrativa dell'estremismo e della radicalizzazione", ha affermato. "Abbiamo bisogno di una soluzione politica che garantisca la sicurezza del popolo palestinese e del popolo israeliano", ha aggiunto Al-Thani.

Iran: "La vittoria dei palestinesi cambierà gli equilibri di potere"

I palestinesi hanno dimostrato che non aspetteranno mai il favore e l'attenzione delle potenze mondiali per difendere i loro diritti, ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri Nasser Kanani, sottolineando che "la vittoria dei gruppi della resistenza modificherà certamente l'equilibrio di potere nella regione e oltre". "L'Iran è stato il principale sostenitore dei palestinesi negli ultimi 44 anni, e anche nelle sue complicate questioni con il sistema egemonico globale, Teheran non ha mai abusato della questione palestinese come pretesto per raggiungere la riconciliazione con altri attori regionali ed extra-regionali", ha aggiunto Kanani nella tarda serata di domenica, citato da Press Tv.

Israele: "Problemi sulla lista degli ostaggi, negoziati per modificarla"

Le autorità israeliane segnalano che ci sono ''problemi'' in merito alla lista ricevuta degli undici ostaggi che dovrebbero essere rilasciati oggi da Hamas. E per questo ''sono in corso negoziati'' per modificare i nomi contenuti nell'elenco. Lo fa sapere l'ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.

"Sono in corso discussioni sulla lista ricevuta durante la notte e attualmente in fase di revisione in Israele. Divulgheremo informazioni quando possibile", ha affermato l'ufficio di Netanyahu. Secondo i funzionari israeliani citati dal sito di Ynet, la lista è "problematica" e sono in corso intensi negoziati per modificarla.

Herzog a Musk: "Necessario combattere l'antisemitismo online"

L'ufficio di Isaac Herzog ha reso noto che nell'incontro di oggi con Elon Musk "il presidente israeliano sottolineerà la necessità di agire per combattere il crescente antisemitismo online". All'incontro prenderanno parte anche familiari degli ostaggi tenuti a Gaza. Musk arriverà oggi in Israele dove vedrà il premier Netanyahu e visiterà i kibbutz a ridosso della Striscia di Gaza attaccati da Hamas e dalla Jihad il 7 ottobre. Il patron di X è stato accusato dai gruppi per i diritti civili israeliani di aver consentito l'amplificazione dell'odio antiebraico sulla sua piattaforma social. 

Qatar: "Hamas deve dare notizie di 40 ostaggi per prolungare la tregua"

Per prolungare la tregua, che scade oggi, Hamas dovrebbe riuscire a rintracciare 40 ostaggi che non sono direttamente nelle mani del gruppo che ha guidato l'assalto dello scorso 7 ottobre contro Israele. Lo ha dichiarato il primo ministro e ministro degli Esteri del Qatar Mohammed bin Abdul Rahman Al Thani al Financial Times. Hamas deve fornire queste informazioni a Israele in coordinamento con la Jihad islamica palestinese.

Elon Musk oggi in Israele, vedrà Netanyahu e Herzog

Elon Musk sarà oggi in Israele, dove vedrà il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente Isaac Herzog. Il miliardario canadese-americano patron di 'X', ex Tiwtter, ha annunciato nei giorni scorsi che la sua azienda invierà tutto il denaro ricavato dalla pubblicità e dagli abbonamenti associati alla guerra a Gaza agli ospedali in Israele e alla Croce Rossa e Mezzaluna Rossa a Gaza.

Musk è stato criticato negli ultimi giorni per aver elogiato un post contenente retorica antisemita, attirandosi anche un rimprovero da parte della Casa Bianca. 

Elon Musk

©Ansa

Guerra a Gaza, terzo gruppo di 17 ostaggi israeliani liberati da Hamas: chi sono

Nuovo scambio di detenuti palestinesi e ostaggi israeliani. Tra chi lascia la Striscia c'è anche Abigail Mor Edan, bambina israelo-americana di 4 anni. Per Biden "è la prova" che l'accordo raggiunto tra Israle e Hamas "sta funzionando". In tutto, secondo quanto si è appreso, a fronte di 39 detenuti palestinesi (tutti minorenni) sono stati rilasciati 17 ostaggi nelle mani di Hamas: 13 israeliani, 3 thailandesi e un russo. Di molti di loro è stata resa nota l'identità: ecco cosa sappiamo

Doha: "Hamas deve ritrovare decine di ostaggi"

Il primo ministro del Qatar, lo sceicco Mohammed Bin Abdulrahman al-Thani, ha dichiarato al Financial Times che Hamas per estendere il cessate il fuoco temporaneo deve localizzare decine di ostaggi, tra cui donne e bambini, detenuti da civili e fazioni nella Striscia di Gaza. 

Donna ostaggio rilasciata lotta tra vita e morte, condizioni gravi e non cosciente

Lotta tra la vita e la morte Elma Avraham, 84 anni, rilasciata ieri dalla Striscia di Gaza in gravi condizioni. ''Fosse passato un altro giorno e non potremmo parlare così'', ha dichiarato a Channel 12 Moti Klein, capo dell'unità traumatologica dell'ospedale Soroka, dove la donna è stata trasferita in elicottero direttamente da Gaxa.

Le sue condizioni rimangono ''instabili'', afferma Klein, spiegando che la donna è collegata a un respiratore e non è cosciente. Il sospetto di Klein è che le sue condizioni di salute siano dovute alla mancanza di farmaci adeguati a Gaza.

Raisi: "Gli Usa non hanno il diritto di interferire su Gaza"

"Il popolo di Gaza deciderà sul proprio futuro, attraverso il governo legittimo e legale di Hamas, e gli Stati Uniti non hanno il diritto di prendere alcuna decisione o di interferire negli affari di Gaza", ha dichiarato il presidente iraniano Ebrahim Raisi, avvertendo che qualsiasi interferenza da parte degli americani è destinata a fallire. Secondo l'agenzia Irna, Raisi ha fatto questa osservazione durante una conversazione telefonica con il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan ieri sera. "Gli Stati Uniti sono gli assassini della gente di Gaza e una simile interferenza non farà altro che portare avanti i loro crimini contro i palestinesi", ha sottolineato. 

Israele: "Prima della pausa operativa, gli aerei dell’IDF hanno eliminato cinque comandanti di Hamas a Gaza"

Israele, liberi altri 17 ostaggi. Scarcerati 39 palestinesi. VIDEO

Israele riceve lista 11 ostaggi che saranno liberati oggi

Israele ha ricevuto la lista di 11 ostaggi che dovrebbero essere liberati oggi da Hamas, nell'ultimo giorno della tregua del conflitto. Lo riporta il Wall Street Journal citando fonti governative egiziane. La notizia è confermata anche da Haaretz.

Esercito Israele: guerra giustificata, nostra missione non si ferma

La liberazione di altri ostaggi da parte di Hamas è positiva, ma la piccola Avigail Idan, bambina di 4 anni rimasta orfana durante l'attacco del 7 ottobre scorso, "è l'esempio vivente che la guerra contro Hamas è giustificata in modo unico. E' una guerra contro un nemico malvagio e crudele". Ecco perché; ha detto nel briefing quotidiano con la stampa il portavoce delle Israel Defence Forces Daniel Hagari, "c'è ancora molto lavoro da fare e la nostra missione non si fermerà qui". 

Netanyahu: "10 ostaggi per ogni giorni di tregua"

"Ho detto al presidente Biden: c'è un piano di intesa, prevede la liberazione di 10 ostaggi per ogni giorno ulteriore di tregua. Tutto ciò è certo positivo". Lo ha detto il premier Benjamin Netanyahu aggiungendo anche che "alla fine di quel piano riprenderemo con tutta la forza per conseguire gli obiettivi della guerra". "Abbiamo portato a casa un altro gruppo di ostaggi, donne e bambini. Sono commosso, l'intera nazione lo è, vediamo ora le famiglie riunite".



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