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Guerra Israele-Hamas, Netanyahu: "Piano intesa è 10 ostaggi per ogni giorno tregua"

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Israele, liberi altri 17 ostaggi. Scarcerati 39 palestinesi
NEWS
Israele, liberi altri 17 ostaggi. Scarcerati 39 palestinesi
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"Tutto ciò è positivo'', ha detto il premier Benyamin Netanyahu riferendo di una conversazione con il presidente Usa Biden. "Alla fine di quel piano riprenderemo con tutta la forza per conseguire gli obiettivi della guerra''. Intanto il terzo gruppo di 17 ostaggi è stato consegnato da Hamas alla Croce Rossa. Liberati anche i 39 prigionieri palestinesi dal carcere di Israele. Fonti vicino ad Hamas affermano che il gruppo palestinese sarebbe disposto a prolungare la tregua da "due a quattro" giorni

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"C'è un piano di intesa, prevede la liberazione di 10 ostaggi per ogni giorno ulteriore di tregua. Tutto ciò è certo positivo'': lo ha detto stasera il premier Benyamin Netanyahu riferendo di una conversazione avuta con il presidente Usa Biden, prima dell'inizio di una riunione del gabinetto politico di sicurezza. ''Ma ho anche detto - ha precisato - che alla fine di quel piano riprenderemo con tutta la forza per conseguire gli obiettivi della guerra''. Intanto il terzo gruppo composto da 17 ostaggi è stato consegnato da Hamas alla Croce Rossa: 14 sono israeliani, tra cui 9 bambini, altri thailandesi e un russo. Liberati anche i 39 prigionieri palestinesi dal carcere di Israele.

Fonti vicino ad Hamas affermano che il gruppo palestinese è disposto a prolungare la tregua da "due a quattro" giorni. 

Intanto, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa siriana Sana, Israele avrebbe lanciato un attacco missilistico che ha comportato la chiusura dell'aeroporto internazionale di Damasco.


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Guerra Israele Hamas, tra gli ostaggi rilasciati anche 4 thailandesi dati per morti

La fidanzata di uno degli ostaggi era stata informata il 9 ottobre della morte del suo compagno Wichai Kalpat e aveva già pubblicato il necrologio per il decesso del fidanzato. LEGGI L'ARTICOLO


Guerra Israele-Hamas, l'attacco del 7 ottobre: tutto quello che non possiamo vedere

Un video di 45 minuti con tutto ciò che non è stato mostrato il giorno dell'attacco di Hamas a Israele. Il bilancio, dopo 40 giorni, ancora è impreciso: oltre 1200 morti, circa 240 ostaggi. E una data che per Israele ha il sapore dell’11 settembre americano. L'APPROFONDIMENTO

Guerra Israele-Hamas, la Nave Vulcano della Marina a Gaza: ecco di cosa si occuperà

A  bordo del mezzo, salpato da Civitavecchia, dotazioni e risorse  salvavita: c'è chi lo definisce un ospedale galleggiante a tutti gli  effetti. "Siamo i primi a fare un'operazione umanitaria in quell'area e  speriamo altri Paesi ci seguiranno", ha detto il ministro della Difesa  Guido Crosetto: "Vogliamo mandare un segnale concreto ai palestinesi". L'APPROFONDIMENTO

Usa, tre studenti palestinesi feriti a colpi di pistola

Tre studenti universitari palestinesi sono stati feriti a colpi di pistola in quello che, secondo gli investigatori, appare un crimine d'odio legato alla crisi in Medio Oriente. E' successo sabato sera a Burlington, in Vermont. Tutti e tre i feriti hanno vent'anni e sono stati ricoverati in ospedale. Due sono in condizioni giudicate "stabili", un terzo ha ferite piu' gravi, ma nessuno e' in pericolo di vita. Gli studenti, due dei quali indossavano la kefiah, il copricapo a quadri simbolo del patriottismo palestinese, stavano camminando per strada, diretti a casa di un conoscente, quando sono stati affrontati da un uomo bianco armato. "Senza parlare - ha spiegato la polizia - l'uomo ha sparato almeno quattro colpi di pistola, puntando a torace e gambe, e poi e' scappato a piedi". Due studenti sono cittadini americani, il terzo e' un residente legale. Sono Hisham Awartani, studente alla Brown University, Rhode Island; Kinnan Abdalhamid, che studia all'Haverford College, Pennsylvania, e Tahseen Ahmad, studente al Trinity College, in Connecticut. Indaga anche l'Fbi. Dell'aggressore, al momento, non ci sono tracce.

Che cos'è il Captagon, la droga usata dai commando di Hamas che annulla la paura

"È un prodotto che dà forte eccitazione, composto da anfetamina e  caffeina in dosi elevate, spinge a sentirsi più forti e toglie la  paura", spiega Silvio Garattini, fondatore e direttore dell'Istituto  farmacologico Mario Negri di Milano LEGGI L'ARTICOLO

Guerra Israele-Hamas, la storia del conflitto in breve

Ripercorriamo, attraverso le mappe, le tappe del conflitto: dalla  genesi negli anni del Mandato britannico agli Accordi di Oslo del '93-95  che rappresentarono una svolta storica e al tempo stesso un punto di  arresto per il processo di pace, passando per l'occupazione israeliana  della Striscia di Gaza nel '67 LE MAPPE

Guerra Israele-Hamas, dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto

Ci sono alcuni termini che più di altri raccontano la crisi in atto  nel Medioriente e i suoi possibili sviluppi. Lettera per lettera, ecco un alfabeto di nomi ed espressioni tornati prepotentemente al centro  dell'attualità. LE PAROLE CHIAVE

Guerra Hamas-Israele, Etgar Keret: il 7 ottobre ha rafforzato gli estremismi

Si è sempre definito un uomo di sinistra, un pacifista e attivista, lo scrittore e regista Etgar Keret, è tra gli intellettuali più eclettici e innovativi della sua generazione in Israele. Oggi, mentre attraversa il suo Paese per leggere ai bambini sopravvissuti alla mattanza del gruppo terroristico palestinese Hamas, che il 7 ottobre ha ucciso circa 1400 persone e sequestrato quasi 250 israeliani, Keret a Sky Tg24 racconta come quel giorno abbia cambiato “la prospettiva di ognuno” e come “gli effetti collaterali” siano stati l’ingigantire da entrambi le parti del divario gli estremismi. L'INTERVISTA

Biden-Netanyahu: "Continuare lavoro per rilascio ostaggi"

Joe Biden e Benyamin Netanyahu hanno discusso "della situazione a Gaza", "della pausa nei combattimenti e dell'aumento dell'ulteriore necessaria assistenza umanitaria" nella Striscia. Lo rende noto in una nota la Casa Bianca riferendo della telefonata del presidente al premier israeliano. "I due leader hanno convenuto che il lavoro non è ancora finito e che continueranno a lavorare per garantire il rilascio di tutti gli ostaggi", prosegue la nota, dove Biden plaude al rilascio degli ostaggi di Hamas negli ultimi tre giorni, compresa la bimba americana.

Netanyahu: 10 ostaggi al giorno, possibile estendere tregua

''Ho detto al presidente Biden: c'è un piano di intesa, prevede la liberazione di 10 ostaggi per ogni giorno ulteriore di tregua. Tutto ciò è certo positivo'': lo ha detto stasera il premier Benyamin Netanyahu in una dichiarazione rilasciata al ministero della difesa, prima dell'inizio di una riunione del gabinetto politico di sicurezza. ''Ma ho anche detto - ha precisato - che alla fine di quel piano riprenderemo con tutta la forza per conseguire gli obiettivi della guerra''. In precedenza tali erano stati esaminati oggi di persona con i comandanti militari durante un sopralluogo a Gaza. 

Robot localizzatori e gel esplosivo: così l'Idf distrugge i tunnel sotto Gaza

Gli sforzi dell’esercito israeliano si concentrano ora nell'attaccare le gallerie di Hamas. Secondo Israele lì si troverebbero le basi dei terroristi, in  quella rete di cunicoli costruiti sottoterra, a una profondità che va  dai 20 agli 80 metri circa. Tra pericoli, nuove e vecchie tecnologie ed  esplosivi, ecco le tattiche che vengono adottate. LE COSE DA SAPERE

IDF: guerra giustificata, nostra missione non si ferma

La liberazione di altri ostaggi da parte di Hamas è positiva, ma la piccola Avigail Idan, bambina di 4 anni rimasta orfana durante l'attacco del 7 ottobre scorso, "è l'esempio vivente che la guerra contro Hamas è giustificata. E' una guerra contro un nemico malvagio e crudele". Ecco perché, ha detto nel briefing quotidiano con la stampa il portavoce delle Israel Defence Forces Daniel Hagari, "c'è ancora molto lavoro da fare e la nostra missione non si fermerà qui".

Guerra Medio Oriente, Crosetto a Tel Aviv: “Obiettivo Israele resta neutralizzare Hamas”

Il ministro della Difesa italiano ha incontrato l’omologo israeliano  Yaov Gallant, nel primo giorno di tregua. “L’Italia è protagonista e ne  sono orgoglioso”, ha detto riguardo alla mediazione. Poi ha parlato  della preoccupazione per un’escalation in Libano: “Bisogna che Hezbollah  rimanga fuori da questo conflitto, ma serve la comunità  internazionale”. Sulla missione Onu: “Lunedì sarò a New York. Occorre  che le Nazioni Unite decidano: o ha ancora un senso oppure bisogna  chiedersi se ha ancora senso mantenerla”. LEGGI L'ARTICOLO

Francia, 'prolungare la tregua per il rilascio di tutti gli ostaggi'

"Noi chiediamo il rilascio dei nostri ostaggi e di tutti gli ostaggi. Sarebbe una cosa positiva, utile e necessaria estendere la tregua per questo obiettivo". Così la ministra degli Esteri francese, Catherine Colonna, intervistata da Bfmtv, ha espresso la posizione della Francia in favore di un'estensione della tregua a Gaza fino a quando saranno rilasciati gli ostaggi in mano ad Hamas.

Guerra Israele-Hamas, la tregua a Gaza sta reggendo? Cosa succede nella Striscia

È iniziato stamattina il cessate il fuoco di 4 giorni e nel pomeriggio  c'è stato il primo scambio di ostaggi e detenuti. Israele ha fatto  esplodere, prima della tregua, un tunnel sotto all'ospedale Shifa di  Gaza ma accusa: un razzo sparato da Gaza sarebbe stato intercettato dopo  l'inizio del cessate il fuoco. Entrati i primi camion da Rafah, con  centinaia di persone che premono al valico. L’esercito israeliano ha  avvertito gli sfollati: “Non tornate nel Nord, la guerra non è finita”. IL PUNTO

Israele, libero primo gruppo di ostaggi: le lacrime e i sorrisi con i familiari sui social

Nella prima giornata di tregua 13 ostaggi israeliani in mano ad Hamas dall'attacco dello scorso 7 ottobre sono stati liberati, in cambio del rilascio di alcuni prigionieri palestinesi. Nelle ultime 24 ore sono sono circolate sui media e i social israelani diverse foto dei sequestrati che si ricongiungono con le rispettive famiglie. LE FOTO


Ministro egiziano a Blinken, 'dopo la tregua cessate il fuoco'

Il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukri ha ricevuto una telefonata dal Segretario di Stato americano Anthony Blinken, durante la quale si è discusso degli sviluppi della situazione nella Striscia di Gaza e dell'attuazione dell'accordo di tregua umanitaria temporanea. Lo riferisce il portavoce del ministero egiziano Ahmed Abou Zeid. Il ministro Shoukri ha sottolineato la necessità di basarsi su questa tregua per raggiungere un cessate il fuoco globale e fornire aiuti umanitari in modo sufficiente e sostenibile a tutte le aree della Striscia di Gaza, oltre a sostenere gli sforzi internazionali volti a raggiungere questo obiettivo, compresa l'attuazione della risoluzione del Consiglio di Sicurezza del 15 novembre riguardante la creazione di tregue e corridoi umanitari nella Striscia di Gaza per contenere il deterioramento umanitario senza precedenti. Il ministro degli Esteri egiziano ha inoltre informato il suo omologo americano sui contatti del Comitato ministeriale arabo-islamico, sottolineando l'importante ruolo dei membri permanenti del Consiglio di Sicurezza "nel porre fine alla guerra in corso nella Striscia di Gaza e a porre fine alle violazioni senza precedenti da parte di Israele". Da parte sua, il Segretario di Stato americano - secondo il portavoce egiziano - ha elogiato gli sforzi del Cairo per contenere la crisi e limitarne le ripercussioni, così come la stretta collaborazione per raggiungere un accordo di tregua temporanea. I due ministri - conclude la nota - hanno sottolineato l'importanza di proseguire le consultazioni e uno stretto coordinamento su vari aspetti della crisi, e di lavorare insieme "per ripristinare la stabilità nella regione portando avanti una soluzione politica duratura alla causa palestinese, basata sulla soluzione del sistema dei due Stati e sulle risoluzioni di legittimità internazionale, che porta alla creazione di uno Stato palestinese indipendente". 

Israele, libero il secondo gruppo di ostaggi: ritrovata l'intesa

A ritardare il rilascio era stata Hamas che l'aveva motivato con il fatto che "Israele non ha attuato gli elementi dell'intesa". Una accusa rigettata in toto da Israele. CHI SONO

Guerra a Gaza, terzo gruppo di 17 ostaggi israeliani liberati da Hamas: chi sono

Nuovo scambio di detenuti palestinesi e ostaggi israeliani. Tra chi lascia la Striscia c'è anche Abigail Mor Edan, bambina israelo-americana di 4 anni. Per Biden "è la prova" che l'accordo raggiunto tra Israle e Hamas "sta funzionando". In tutto, secondo quanto si è appreso, a fronte di 39 detenuti palestinesi (tutti minorenni) sono stati rilasciati 17 ostaggi nelle mani di Hamas: 13 israeliane, 3 thailandesi e un russo. Di molti di loro è stata resa nota l'identità: ECCO COSA SAPPIAMO

Terzo gruppo di ostaggi rilasciati da Hamas

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Israele, 'finché sarà possibile liberare ostaggi, lo faremo'

''Finchè sarà possibile liberare ostaggi, uomini e donne, lo faremo'': lo ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari. ''Il nostro obiettivo è recuperare il numero massimo possibile di ostaggi''. In base alle intese mediate da Qatar, Usa ed Egitto, ogni giorno ulteriore di tregua va accompagnato da liberazioni parallele di ostaggi israeliani e di detenuti palestinesi. Hagari ha tuttavia ribadito che il capo di stato maggiore  Herzi Halevi ha approvato nuovi piani di battaglia e che l'esercito è pronto a proseguire la guerra. 

Prigionieri palestinesi arrivati a Beitunia

Secondo quanto constatato dall'Afp, gli autobus hanno lasciato la prigione israeliana di Ofer, in Cisgiordania, dove i detenuti erano stati trasferiti prima del loro rilascio. I palestinesi sono quindi arrivati a Beitunia

Il nonno di Abigail, nostra tristezza è cronica, non guarirà mai

Carmel Idan, il nonno di Abigail, ha atteso il ritorno della nipotina insieme ai fratelli maggiori della bimba, Amalia di 6 anni e Michael di 9. Parlando sul canale Ynet Live ha raccontato: "Quando arrivo a casa da Amalia e Michael dedico loro il mio tempo, cerco di strappare loro un sorriso ma non ci riesco. Vedo che hanno una profonda tristezza negli occhi. La notizia di oggi è bella, è mista a tristezza. La nostra tristezza è cronica, non guarirà mai. I bambini cresceranno felici e ricchi, avranno tutto, non gli risparmieremo nulla. Vogliamo solo che guariscano mentalmente". 

La gioia spezzata di Kfar Aza, 'metà di noi ancora in cattività'

Un applauso liberatorio, le urla di gioia, le lacrime. Centinaia di persone hanno accolto così la notizia della liberazione degli ostaggi israeliani nel terzo giorno di tregua, in una sala eventi a Shefayim, nel centro di Israele. La maggior parte sono sfollati dal Kibbutz Kfar Aza, da dove provengono molti dei 14 rilasciati oggi dopo 51 giorni di prigionia di Hamas. Per loro, l'annuncio di oggi resta però una gioia a metà, al pensiero che altri di quella comunità restano nelle mani dei miliziani palestinesi a Gaza.  Shachar Tzuk-Bazak, 32 anni, è scampata al massacro del 7 ottobre perché era in vacanza, ma ha perso due membri della sua famiglia. "Sono felicissima, ma con ogni persona rilasciata ce n'è un'altra in prigionia", ha detto citata dal Times of Israel, sottolineando che 19 persone sono state rapite a Kfar Aza. "Metà di loro verrà rilasciata oggi, e l'altra metà è ancora al freddo, al buio", ha poi affermato, per poi attaccare il governo israeliano. "Sento che coloro che vengono liberati oggi sono stati, in molti sensi, lasciati in attesa di un aiuto che non è arrivato" da parte dei leader israeliani, ha dichiarato. "Il peso dei leader mondiali ha contribuito a negoziare questo accordo. Il mio governo non era sufficiente, il mio esercito non era sufficiente a proteggermi". 

Israele, 'liberati 39 detenuti palestinesi'

Il Servizio carcerario israeliano ha dichiarato che 39 detenuti palestinesi sono stati liberati sulla base dell'accordo con Hamas. 

Fonti Hamas, disposti a prolungare la tregua

Una fonte vicina ad Hamas ha detto che il movimento islamisco e' disposto a estendere l'attuale tregua con Israele a Gaza "per due o quattro giorni" oltre la sua scadenza fissata a domani. "Hamas ha informato i mediatori che i movimenti di resistenza sono disposti a prolungare l'attuale tregua di due a quattro giorni. La resistenza ritiene che sia possibile garantire il rilascio dai 20 ai 40 prigionieri israeliani", ha detto la fonte, riferendosi agli ostaggi sequestrati durante l'assalto al Sud di Israele, lo scorso 7 ottobre. 

A Rafah gli altri 4 ostaggi, 3 thailandesi e un russo

I quattro ostaggi stranieri, parte del gruppo di 17 liberati oggi da Hamas, sono stati consegnati dalla Croce Rossa all'esercito israeliano al valico di Rafah, al confine tra la Striscia di Gaza e l'Egitto. Lo ha riferito l'esercito israeliano, spiegando che si tratta di altri tre cittadini thailandesi e di un russo. Sia la Thailandia che la Russia hanno condotto negoziati separati e diretti con Hamas per liberare i propri cittadini.

La lista degli ostaggi rilasciati oggi

Biden, il mio obiettivo è estendere la tregua oltre domani

"Il mio obiettivo è estendere la pausa dei combattimenti oltre domani": lo ha detto Joe Biden in una conferenza stampa improvvisata. Il presidente ha confermato che a breve parlerà col premier israeliano Netanyahu.

La lista degli ostaggi israeliani rilasciati da Hamas

Questa la lista degli ostaggi israeliani rilasciati oggi da Hamas, resa nota dall'ufficio del primo ministro israeliano: Avigail Idan (4 anni); Alma Avraham (84); Aviva Adrian Siegal (62); Hagar Brodetz (40); Ofri Brodetz (10);Yuval Brodetz (8); Uriah Brodetz (4); Hen Goldstein-Almog (48); Agam Goldstein-Almog (17); Gal Goldstein-Almog (11); Tal Goldstein-Almog (8); Dafna Elyakim (15); Ela Elyakim (8); Ron Kriboy (25), doppia cittadinanza di Israele e Russia. 

Tv, 'donna rilasciata oggi in condizioni gravi'

Una donna rilasciata oggi da Hamas è  ''in condizioni gravi''. Lo ha appreso la televisione commerciale Canale 13 secondo cui la donna - la cui identità non è stata precisata - e' stata trasportata in elicottero all'ospedale Soroka di Beer Sheva (Negev). 

Ostaggi consegnati a esercito, in viaggio verso Israele

Il terzo gruppo di ostaggi liberato da Hamas è stato consegnato dalla Croce Rossa all'esercito, Israeli Channel 12 ha detto che i detenuti del terzo gruppo sono stati consegnati all'esercito israeliano e si stanno dirigendo o verso un passaggio vicino al kibbutz Be'eri. Lo riporta l'emittente N12. Israele dovrebbero ora rilasciare 39 bambini palestinesi detenuti nelle sue carceri nelle prossime ore dopo aver ricevuto il terzo gruppo di ostaggi. 

Portavoce Hamas in Libano a SkyTG24: "Rischio nuovo ritardo, ma proroga tregua possibile"

Osama Hamdan tra i leader di Hamas in Libano è quello che più da vicino sta seguendo l’andamento dei negoziati mediati da Qatar ed Egitto. Lo incontriamo al termine del secondo giorno di tregua. L'INTERVISTA

'Libera Abigail, bimba di 4 anni orfana dopo attacco Hamas'

C'è anche Abigail Mor Edan, la bimba israelo-americana di 4 anni i cui genitori sono stati uccisi negli attacchi di Hamas il 7 ottobre, tra gli ostaggi rilasciati oggi nel terzo giorno di tregua a Gaza. Lo riferisce la Cnn, citando proprie fonti e  precisando che è nelle mani della Croce Rossa. Il suo  compleanno è stato venerdì. 

Israele, 'gli ostaggi liberati oggi stanno bene'

Gli ostaggi liberati oggi da Hamas ''sono in buone condizioni'': lo ha detto Eli Bin, il direttore del Magen David Adom, corrispondente israeliano della Croce rossa. ''Sono adesso diretti da Gaza verso il confine con l'Egitto'' ha aggiunto, dopo aver ricevuto un primo aggiornamento dalla Croce Rossa. 

Anp, tutti bambini i 39 palestinesi dello scambio

L'Autorità palestinese per gli Affari dei prigionieri e degli ex-detenuti ha annunciato i nomi dei 39 prigionieri palestinesi della terza tranche di scambio con gli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas: sono tutti bambini, la maggior parte provenienti da Gerusalemme. 

Casa Bianca, Biden parlerà oggi con Netanyahu

Il presidente Usa, Joe Biden, parlerà oggi col premier israeliano, Benjamin Netanyahu. Lo ha annunciato il consigliere alla Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, in un'intervista alla Cbs.

Siria, aeroporto Damasco chiuso dopo raid israeliano

Israele ha attaccato l'aeroporto internazionale di Damasco, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa siriana Sana, citando l'esercito nazionale. Stando a quanto riferito, Israele ha lanciato un attacco missilistico, che ha comportato la chiusura dell'aeroporto internazionale della capitale siriana. La maggior parte dei missili sarebbero stati intercettati. 

Anp, 'tutti minori i 39 detenuti dello scambio di oggi'

L'Autorità Palestinese per gli Affari dei Prigionieri e degli Ex-Detenuti ha annunciato i nomi dei 39 detenuti del terzo gruppo che sarà rilasciato oggi come parte dello scambio con gli ostaggi israeliani, sottolineando che sono tutti minorenni, la maggior parte provenienti da Gerusalemme. 

Netanyahu a Gaza, andiamo fino in fondo, fino alla vittoria

''Noi andiamo fino in fondo, fino alla vittoria'': lo ha affermato oggi il premier Benyamin Netanyahu durante un sopralluogo fra le forze armate dislocate nel nord della striscia di Gaza. "Niente ci fermerà. Siamo convinti di avere la forza, la potenza, la volontà e la determinazione per raggiungere tutti gli obiettivi della guerra, e così faremo". Gli obiettivi, ha ribadito, sono "la distruzione di Hamas, il recupero di tutti i rapiti e la garanzia che Gaza non possa più rappresentare una minaccia per Israele''. 

Idf, 14 israeliani e 3 stranieri liberati da Hamas

"Secondo le informazioni fornite dalla Croce Rossa, gli ostaggi che sono stati consegnati sono 14 israeliani e tre stranieri". Lo riporta su X il portavoce dell'esercito israeliano (Idf), Daniel Hagari. 

Israele convoca ambasciatore irlandese per post premier su rilascio Emily

Non è piaciuto ad Israele il fatto che il premier Leo Varadkar, nel celebrare il rilascio di Emily Hand, che ha nove anni e doppia cittadinanza israeliana e irlandese, abbia parlato di "una bambina innocente perduta che ora è stata ritrovata e restituita". Per questo il ministro degli Esteri Eli Cohen ha convocato l'ambasciatore irlandese per protestare contro il post del premier che avrebbe usato parole che "legittimano e normalizzano il terrorismo". 

Sottolineando che il premier irlandese ha bisogno di "rendersi conto della realtà", Cohen ha dichiarato che "Emily Hand non è stata persa ma è stata rapita da un'organizzazione terroristica peggiore dello Stato Islamico che ha assassinato la sua matrigna". 

Media, 'Hamas consegna ostaggi alla Croce Rossa'

Diciotto ostaggi sono stati consegnati da Hamas alla Croce Rossa: 14 sono israeliani, tra cui 9 bambini, e 4 thailandesi. Lo riferisce la tv israeliana Canale 13. 

Abu Mazen, Gaza sia restituita al controllo dell'Anp

La Striscia di Gaza dovrebbe essere posta sotto il controllo e la sovranità dell'Autorità Palestinese, ha detto il presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) Abu Mazen, sottolineando che non esiste alcuna soluzione militare per Gaza oltre al suo ritorno all'Anp. "Gaza è una parte inseparabile dello Stato palestinese", ha detto, come riporta il Jerusalem Post.  Abu Mazen ha sottolineato che solo una soluzione politica, che comprenda la creazione di uno Stato palestinese, può portare pace e sicurezza."È impossibile appoggiare i piani dell'occupazione israeliana di separare Gaza dalla Cisgiordania e Gerusalemme", ha detto.

Egitto, 120 camion di aiuti sono entrati a Gaza

Oggi sono entrati a Gaza dall'Egitto 120 camion di aiuti, inclusi due mezzi con carburante e due con gas per cucinare. Lo ha dichiarato in una nota Diaa Rashwan, capo del Servizio di informazione statale egiziano, citato da Al Jazeera. 

Media Siria, 'attacchi da Israele all'aeroporto di Damasco'

I media siriani hanno riferito di attacchi aerei israeliani contro l'aeroporto internazionale di Damasco e altri obiettivi vicino alla capitale. Secondo la radio filogovernativa Sham Fm, è stata colpita la pista dell'aeroporto, oltre ad altri obiettivi. Al momento non ci sono informazioni su eventuali vittime. L'aeroporto di Damasco sarebbe stato colpito da Israele più volte nel corso dell'ultimo anno, poiché si ritiene che stia intensificando gli sforzi per impedire la spedizione di armi avanzate dall'Iran ai suoi alleati mediorientali, primo fra tutti Hezbollah in Libano. 

Hamas rilascia un ostaggio russo, "grazie a Putin"

Hamas ha annunciato il rilascio di un ostaggio con cittadinanza russa. Secondo una dichiarazione dell'organizzazione terrorista palestinese, rilanciata dal'agenzia Tass, l'ostaggio è stato consegnato alla Croce Rossa. "In risposta agli sforzi del presidente russo Vladimir Putin e in riconoscimento della posizione della Russia a sostegno della causa palestinese", spiega Hamas, "abbiamo rilasciato un detenuto che aveva la cittadinanza russa". 

Casa Bianca, l'estensione della tregua dipende da Hamas

L'estensione della tregua di 4 giorni dipende da Hamas: lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan alla Cnn. "Se questo particolare accordo verrà esteso o meno - ha spiegato - dipende in realtà da Hamas, perché Israele è stato molto chiaro nell'ambito dell'accordo: è pronta a continuare la pausa per ogni giorno in cui Hamas libera altri 10 ostaggi. Quindi la palla è nel campo di Hamas, se non lo farà, sarà sua responsabilità". 

Steinmeier in Israele per visita di 2 giorni

Il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier è arrivato a Tel Aviv per una visita di due giorni per portare un messaggio di solidarietà agli israeliani dopo gli attacchi del 7 ottobre scorso. Il presidente è accompagnato dal presidente del Bundestag Bärbel Bas e dalla moglie Elke Büdenbender. 

In un video messaggio diffuso ieri, Steinmeier ha ribadito il diritto di Israele all'autodifesa contro Hamas ma ha anche ribadito il rispetto delle regole umanitarie, in particolare le misure per minimizzare le vittime civili. "Quello che richiedono le leggi umanitarie internazionali è quello che la Germania si aspetta", ha detto il presidente tedesco che poi continuerà la sua missione in Oman e Qatar.

Delegazione Qatar a Gaza, prima visita straniera da 7/11

Il ministro della Cooperazione internazionale del Qatar, Lolwah Rashid al-Khater, e una delegazione di funzionari del Paese arabo sono entrati nella Striscia di Gaza per analizzare le esigenze prioritarie degli aiuti umanitari, in quella che è la prima visita di una delegazione internazionale di alto rango all'interno dell'enclave palestinese.


Tredicenne liberata ieri, mamma è stata sempre con me

Hila Rotem, la tredicenne liberata la scorsa notte senza la madre, smentisce la versione di Hamas secondo cui la mamma non è stata liberata perchè non si trovava. "La mamma è stata sempre con me - afferma citata da N12 - per tutta la prigionia. Hamas ci ha divise due giorni prima della liberazione. Le condizioni di mia madre erano buone. Hamas ha detto che c'era un cessate il fuoco e che ci liberavano". 

Chirurgo Msf a Gaza, 'a volte anche 500 pazienti al giorno'

"Da quando è iniziata la guerra lavoro 24 ore al giorno, tutti i giorni. È davvero difficile. Durante le precedenti guerre non avevo visto ferrite così severe. Oggi ci sono casi gravi e tutte le lesioni includono ustioni. Immaginate di ricevere 100 o 200 pazienti al giorno, a volte anche 500. E ogni giorno diventa sempre più difficile perché molti altri ospedali sono stati evacuati. Tutti i pazienti vengono da noi. E la maggior parte dei pazienti che vediamo sono donne e bambini". E' la testimonianza del dottor Hafer Abukhussa, chirurgo plastico e ricostruttivo di Medici Senza Frontiere (Msf) presso l'ospedale Nasser, nel sud della Striscia di Gaza. "Quello che mi ha fatto più male è vedere un bambino, un bambino innocente, un bambino ferito, che aveva bisogno di un'operazione chirurgica importante perché aveva perso un arto. Questo bambino aveva anche perso tutta la sua famiglia. Quando si è svegliato dall'anestesia ha chiesto di poter vedere la sua famiglia. È una situazione davvero straziante", racconta il medico. "Le difficoltà che dobbiamo affrontare sono la mancanza di forniture mediche. Prima della guerra questo ospedale aveva circa 300 pazienti, oggi più di 1.000. Molti pazienti sono senza casa, perché costretti a fuggire o perché la loro abitazione è stata distrutta. Non hanno accesso all'acqua potabile. Manca il cibo, manca l'elettricità e alcune persone hanno lasciato le loro case solo con i vestiti che indossavano. Sappiamo di essere in pericolo in qualsiasi momento, ma continueremo a lavorare", ha sottolineato. 

Egitto, oggi rilascio 13 ostaggi e 39 detenuti palestinesi

L'Egitto ha reso noto di aver ricevuto la lista delle persone che saranno rilasciate oggi: 13 ostaggi israeliani e 39 detenuti palestinesi. Lo riporta Haaretz. 

Casa Bianca, speriamo che oggi liberino la piccola Abigail

"Abbiamo motivi di credere che almeno un cittadino americano tra gli ostaggi di Hamas sarà rilasciato oggi". Lo ha detto ad alcune tv Usa il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan, auspicando che si tratti della piccola Abigail Mor Edan, che ha appena compiuto quattro anni. "Ma non possiamo esserne sicuri finché non succede", ha avvertito Sullivan. "Siamo fiduciosi che Abigail venga rilasciata. Pensiamo sia ormai da tempo che questa bambina, che ha appena festeggiato il suo quarto compleanno, torni a casa con la sua famiglia. dopo che i perso suoi genitori sono stati uccisi nel feroce e brutale attacco terroristico del 7 ottobre", ha affermato. 

Israele, 'Hamas oggi ha bloccato camion verso nord di Gaza'

Il portavoce dell'esercito israeliano in lingua araba Avichay Adraee ha postato su X una foto che mostra un posto di blocco istituito da Hamas che impedisce ai convogli di aiuti umanitari di raggiungere la parte settentrionale della Striscia. "Residenti di Gaza, Hamas sta dimostrando che siete in fondo alle loro priorità", ha scritto Adreaee. 

Elon Musk domani in Israele, vedrà Netanyahu e Herzog

Elon Musk sarà domani in Israele, dove vedrà il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente Isaac Herzog. Il miliardario canadese-americano patron di 'X', ex Tiwtter, ha annunciato nei giorni scorsi che la sua azienda invierà tutto il denaro ricavato dalla pubblicità e dagli abbonamenti associati alla guerra a Gaza agli ospedali in Israele e alla Croce Rossa e Mezzaluna Rossa a Gaza.

Musk è stato criticato negli ultimi giorni per aver elogiato un post contenente retorica antisemita, attirandosi anche un rimprovero da parte della Casa Bianca.

Media, possibile rilascio di un ostaggio con cittadinanza russa

Sono in corso trattative per il rilascio di almeno un cittadino con doppia cittadinanza russo-israeliana, cosa che è stata segnalata come un gesto di Hamas al presidente russo Vladimir Putin. Lo scrivono diversi media israeliani. Secondo fonti citate da Haaretz, il rilascio di almeno un ostaggio russo dovrebbe avvenire oggi e fa parte di un accordo tra Mosca e Hamas, che all'inizio della guerra aveva inviato rappresentanti in Russia. 

Mezzaluna Rossa, contadino ucciso a Gaza nonostante tregua

Un contadino palestinese è stato ucciso e un altro è rimasto ferito da colpi di arma da fuoco sparati dalle truppe israeliane a Gaza, nel terzo giorno del cessate il fuoco tra Israele e Hamas. Lo hanno riferito i servizi medici della Mezzaluna Rossa. "Un palestinese è morto e un altro è rimasto ferito oggi" nella zona orientale del campo profughi di Al Maghazi, nel centro della Striscia, hanno fatto sapere le équipe mediche sui social. Secondo loro, "malgrado il fatto che la tregua umanitaria sia entrata nel suo terzo giorno, le forze di occupazione israeliane hanno recentemente attaccato due contadini". L'Efe ha interpellato l'esercito israeliano in merito all'incidente; le forze israeliane hanno fatto sapere che stanno esaminando l'accaduto. 

Israele, 'ieri ritardo perchè Hamas non controlla più Gaza nord'

L'esercito israeliano ritiene che il ritardo nel rilascio degli ostaggi ieri sia da attribuire alla perdita del controllo da parte di Hamas del nord della Striscia di Gaza, che ha portato alla mancanza di comunicazione dentro l'organizzazione sull'adempimento dei termini dell'accordo di cessate il fuoco. Secondo alti funzionari militari, "Hamas non ha il quadro completo, le cose non sono "sempre chiare per loro". I funzionari hanno inoltre affermato che "il trasferimento dei sequestrati all'interno di Gaza è complesso, poichè si sta cercando di farlo in modo nascosto agli occhi dell'esercito". L'esercito inoltre afferma che i terroristi stanno sfruttando la pausa nei combattimenti per rinnovare le proprie forze e  migliorare i piani per la prossima fase dei combattimenti a Gaza. 

Usa, "crediamo" un ostaggio americano rilasciato oggi"

"Abbiamo ragioni per credere che almeno un cittadino americano tra gli ostaggi di Hamas sarà rilasciato oggi". Lo ha detto all'emittente Nbc il consigliere per la Sicurezza nazionale, Jake Sullivan, auspicando che si tratti della piccola Abigal Edan, che ha appena compiuto quattro anni. "Non possiamo esserne sicuri finché non succede", ha però avvertito Sullivan. 

M.O.: 200 camion entrati a Gaza, decine diretti a nord

Nuovo ingresso di aiuti umanitari a Gaza: 200 camion sono entrati nella Striscia attraverso il valico di Rafah. Secondo Israele, decine di camion che trasportano cibo, acqua e forniture mediche saranno inviati nella zona settentrionale della Striscia di Gaza.


Il Papa, ringraziamo Dio per la tregua a Gaza

"Oggi ringraziamo Dio perché tra Israele e Palestina c'è finalmente una tregua e alcuni ostaggi sono stati liberati. Preghiamo che lo siano al più presto tutti: pensiamo alle loro famiglie. Che entrino a Gaza più aiuti umanitari, e che si insista nel dialogo: è l'unica via, l'unica via per avere pace. Chi non vuole dialogare non vuole la pace". Lo ha detto papa Francesco all'Angelus, in collegamento video da Casa Santa Marta, in un appello letto in suo vece da mons. Paolo Braida

Croce rossa, "il rilascio di ostaggi oggi non è sicuro"

L'alto funzionario della Croce Rossa Pascal Hundt ha dichiarato alla rete britannica Sky News che non è sicuro che oggi verranno rilasciati altri ostaggi, come riferiscono i media israeliani. 

Blinken sarà in Israele la prossima settimana

Il segretario di Stato americano Antony Blinken è atteso in Israele questa settimana. Lo riporta Haaretz. Sarà la quarta visita di Blinken in Israele nel giro di un mese e mezzo, dall'inizio della guerra. 

Egitto, 80 camion di aiuti e 7 camion di carburante a Gaza

La Mezzaluna Rossa egiziana ha informato che 80 camion di aiuti e sette camion di carburante sono entrati nella Striscia di Gaza attraverso il valico di Rafah. Lo riferisce Ynet. 

5 palestinesi uccisi in operazione Israele a Jenin

Cinque palestinesi sono stati uccisi in uno scontro a fuoco con le forze armate israeliane durante un'operazione nel campo profughi di Jenin, nel nord della Cisgiordania. Secondo quanto riferito dall'Idf, 21 ricercati sono stati arrestati nella notte durante il raid. 

Hamas, "morto comandante brigata nord Gaza e altri 3"

Hamas ha confermato la morte di diversi alti comandanti durante la guerra d'Israele al gruppo terroristico nella Striscia di Gaza. Tra le vittime, ha nominato Ahmed Ghandour, il comandante della brigata Nord di Gaza, Ayman Siam, il capo del sistema di lancio missilistico, Wael Rajab e Raafat Salman. Israele in precedenza aveva affermato di aver preso di mira Ghandour e Siam, ma non aveva confermato di averli uccisi. 

Dall'alloggio all'assistenza, i benefit per gli ostaggi anziani liberati da Hamas

Il governo israeliano ha disposto una serie di benefit, dall'alloggio condiviso con familiari all'assistenza gratuita fornita da un lavoratore straniero, per gli ostaggi anziani che sono stati rilasciati da Hamas. Lo ha annunciato il ministero degli Affari sociali. Come spiega N12, inoltre, ci saranno assistenti sociali adeguatamente predisposti ad accompagnare sia sul piano emotivo e psicologico, sia su quello finanziario le persone più anziane che hanno vissuto in ostaggio nella Striscia di Gaza. Per gli anziani rilasciati verranno inoltre coperte le spese per cibo, medicine e vestiti. Verranno inoltre accompagnati nell'esercito dei loro diritti nei confronti dei ministeri competenti.

Idf, "militari riprenderanno a combattere con determinazione a fine tregua"

Alla fine della tregua di quattro giorni concordata con Hamas, i militari delle Forze di difesa israeliane (Idf) riprenderanno a combattere ''con determinazione''. Lo ha dichiarato il capo di stato maggiore dell'Idf, il tenente Herzi Halevi. ''L'Idf e i suoi soldati combattono ferocemente per proteggere la vita del nostro popolo. Abbiamo creato le condizioni per il rilascio del primo gruppo di bambini e madri in ostaggio durante questa pausa'' nei combattimenti, ha dichiarato Halevi. "Quando il quadro sarà completato, torneremo alle nostre operazioni con determinazione, per il continuo rilascio degli ostaggi e il completo smantellamento di Hamas", ha aggiunto.

Israele, in casa dei terroristi trovati 1,3 milioni di dollari

Il ministero della Difesa israeliano ha annunciato che durante le operazioni nella Striscia di Gaza, le forze armate hanno sequestrato circa 1,3 milioni di dollari in contanti, tra dinari iracheni, dinari giordani e dollari Usa. Lo riferiscono i media del Paese. Il contante è stato sequestrato nelle case dei miliziani e nelle roccaforti di Hamas. Il denaro sarà "incamerato per lo Stato", aggiunge il ministero. 

Israele, libero il secondo gruppo di ostaggi: ritrovata l'intesa

A ritardare il rilascio era stata Hamas che l'aveva motivato con il fatto che "Israele non ha attuato gli elementi dell'intesa". Una accusa rigettata in toto da Israele. I DETTAGLI

Hamas: "Non abbiamo violato accordo, madre di Hila non trovata"

Hamas si difende e spiega di non aver violato l'accordo con Israele, che prevede che madri e figli in ostaggio non vengano separati nel momento del rilascio. ''Non abbiamo trovato Raya'', la madre della tredicenne Hila Rotem-Shoshani liberata ieri sera dalla Striscia di Gaza, spiegano i miliziani di Hamas. Sempre sulla necessità di tenere le famiglie unite, in base al criterio di "divieto di separazione familiare", Hamas ha spiegato che non è stato trovato nemmeno Itai Regev, il fratello diciottenne di Mia Regev, rilasciata ferita. L'emittente N12 spiega che, per evitare una violazione dell'accordo, Hamas si è offerto di rilasciare donne anziane invece della ragazza e dell'infermiera, ma Israele ha optato per queste ultime.

Netanuyahu al Qatar: "Non uccideremo leader Hamas a Doha"

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu avrebbe assicurato al Qatar che Israele non agirà contro i leader di Hamas che vivono a Doha. Lo riferisce il Jerusalem Post.  Secondo il report, il Qatar ha ricevuto assicurazioni da Israele che il Mossad non avrebbe compiuto omicidi nel Paese e che "Doha ha presentato la sua precondizione a Israele qualche settimana fa, prima di assumere il ruolo di mediatore nella questione degli ostaggi". Mercoledì scorso, il primo ministro israeliano ha tenuto una conferenza stampa durante la quale ha affermato esplicitamente di aver dato istruzioni al Mossad di agire contro i leader di Hamas. E ha aggiunto che "non c'è alcun impegno nell'accordo a non agire in una tregua contro i leader di Hamas, chiunque essi siano".

Delegazione Qatar a Gaza, prima volta da inizio guerra

Una delegazione del Qatar è arrivata questa mattina nella Striscia di Gaza attraverso il valico di Rafah con l'Egitto. E' la prima volta, dall'inizio della guerra tra Hamas e Israele e dall'entrata in vigore della tregua, che funzionari del Qatar entrano nell'enclave palestinese. Della delegazione fanno parte Luluwa Al Khater, viceministro degli Affari esteri del Qatar, e il vice dell'ambasciatore Al-Amadi, Khaled Al-Hardan.

Qatar lavora a estensione tregua, per rilascio ostaggi e aiuti a Gaza

Il Qatar spera nell'estensione della tregua raggiunta tra Israele e Hamas e in vigore da tre giorni. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar Majed Al-Ansari intervistato dalla Cnn. ''Quello che speriamo, in questi due giorni che vediamo le persone rilasciate, è che la tregua possa essere estesa oltre i quattro giorni'' concordati e che possa ''portare per questo a ulteriori colloqui seri sugli altri ostaggi'', ha aggiunto al-Ansari. Allo stesso tempo, ha spiegato, il Qatar sta lavorando con l'Egitto, con gli Stati Uniti e con le parti in conflitto per garantire l'arrivo di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. Sono ancora circa 200 gli ostaggi nelle mano di Hamas. L'accordo mediato dal Qatar prevede il rilascio di 50 persone rapite, alle quali si aggiungono i cittadini thailandesi liberati dopo un intervento dell'Iran su Hamas.

Esercito Israele posta regole da seguire per civili Gaza

Le forze armate israeliane (Idf) hanno postato un "importante messaggio" su X rivolto ai civili di Gaza, dando precise istruzioni su cosa si possa o non possa fare durante la tregua in corso. "I civili possono spostarsi a sud, soprattutto a sud di Wadi Gaza. Non spostatevi nel nord della Striscia. E' vietato entrare in mare. E' vietato avvicinarsi entro 1 chilometro dal confine con Israele", si legge nel messaggio. "Per la vostra sicurezza, seguite queste istruzioni", sottolinea l'Idf. La tregua è entrata in vigore venerdi' e in base all'accordo raggiungo tra Israele e Hamas durerà fino a lunedi, anche se il Qatar ha più volte espresso la speranza che possa essere prolungata. 

Hamas rilascerà 13 ostaggi oggi, anche cittadini Usa

Sono 13 gli ostaggi che verranno rilasciati oggi da Hamas, secondo la lista che i miliziani hanno consegnato alle autorità israeliane. Lo scrive il sito di Ynet citando funzionari israeliani, aggiungendo che nell'elenco sono contenuti anche nomi di cittadini americani. Tra gli ostaggi che verranno rilasciati c'è Abigail Mor Idan, una bambina di tre anni rimasta orfana dopo l'assalto di Hamas lo scorso 7 ottobre. Secondo le fonti citate da Ynet, nel rilascio di oggi Hamas non violerà l'accordo raggiunto con Israele, ovvero non separerà i familiari come ha fatto ieri quando ha liberato una ragazza di 13 anni, ma non la madre. La maggior parte di coloro che saranno rilasciati oggi provengono da una stessa comunità, come è successo anche il primo giorno della tregua con gli ostaggi del kibbutz di Nir-Oz e ieri con quelli del kibbutz Beeri.

Trump: "No rispetto per Usa, Hamas non ha rilasciato ostaggi americani"

"Qualcuno ha notato che Hamas ha liberato persone da altri Paesi ma, finora, non ha restituito nemmeno un ostaggio americano?". Lo ha scritto l'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump sulla sua piattaforma di social media Truth Social, puntando il dito sull'attuale inquilino della Casa Bianca Joe Biden. ''C'è solo una ragione per questo, nessun rispetto per il nostro Paese e la nostra leadership. Questo è un periodo molto triste e oscuro per l'America!'', ha aggiunto Trump.

Sei palestinesi uccisi nella notte in Cisgiordania

Due palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane a Nablus e Jenin nelle prime ore di questa mattina, secondo il ministero della Sanità palestinese, portando a sei il numero dei palestinesi uccisi dalle forze israeliane in Cisgiordania nella notte. Lo riferisce la Reuters sul suo sito web. 

Iran e Turchia sostengono l'estensione della tregua a Gaza

Iran e Turchia sostengono i palestinesi e appoggiano ogni sforzo per estendere il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. E' quanto emerso in una conversazione telefonica ieri sera tra il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian e il suo omologo turco Hakan Fidan. Le due parti hanno inoltre sottolineato la necessità di una completa cessazione degli attacchi israeliani contro Gaza e la Cisgiordania. "È necessario che l'Iran, la Turchia e  altri paesi musulmani adottino misure più energiche a sostegno della nazione palestinese", ha affermato il diplomatico iraniano. Tasnim Fidan, da parte sua, ha riaffermato la determinazione della Turchia a contribuire all'estensione del cessate il fuoco a Gaza. 

Quasi raddoppiati camion consegnati dall'Egitto a Gaza

Almeno 200 camion con aiuti umanitari entreranno oggi dal'Egitto a Gaza attraverso il valico di Rafah, aperto in entrambe le direzioni anche per accogliere i feriti e fa passare le persone rimaste bloccate dalle due parti, secondo il meccanismo concordato con la tregua, giunta oggi al suo terzo giorno. Lo ha detto all'ANSA Khaled Zayed, capo della Mezzaluna Rossa egiziana nel Nord Sinai, il quale ha aggiunto che ieri sono entrati anche 200 camion e l'altro ieri 215, ciò significa che il numero di camion che entrano a Gaza dall'inizio della tregua è quasi raddoppiato. Inoltre, sette cisterne di carburante e gas domestico (3 di carburante, 4 di gas domestico) sono entrate nel terminal di Rafah, circa 130.000 litri di carburante: il gas domestico ha raggiunto le 75 tonnellate, che vengono processate e scaricate sul lato palestinese.

Bangkok, "ancora 18 gli ostaggi thailandesi a Gaza"

Sono 18 i thailandesi ancora ostaggi nelle mani di Hamas a Gaza. Lo ha riferito il ministero degli Esteri di Bangkok, precisando di aver ricevuto informazioni dalle autorità israeliane secondo cui vi sono altri due thailandesi prigionieri nella Striscia di cui non si aveva notizia in precedenza. Ieri in tarda serata è stato liberato il secondo gruppo di sequestrati, tra cui quattro thailandesi.


Ospedale, "12 degli ostaggi non hanno bisogno di cure urgenti"

Il direttore dell'ospedale pediatrico di Safra, presso lo Sheba Meidcal Center, ha fatto sapere oggi che le condizioni di 12 su 13 ostaggi rilasciati ieri da Hamas, ovvero coloro che hanno trascorso la notte presso la struttura sanitaria, non hanno necessità di cure urgenti. Lo riferisce Haaretz. "Gli orrori della prigionia sono evidenti su di loro, ma nessuno necessita di un intervento medico urgente e immediato", ha detto il professore Itai Pesach. La tredicesima persona rilasciata ieri è Maya Regev di 21 anni,  rapita dal festival musicale Supernova con suo fratello Itai ancora tenuto in ostaggio, che è stata trasportataì invece al centro medico Soroka di Beersheba per essere sottoposta a cure mediche immediate ed è al momento in condizioni stabili, si legge sul Times of Israel.

Chi sono i 13 ostaggi rilasciati

Israele ha confermato l'identità dei 13 ostaggi  liberati dalla prigionia di Hamas e, secondo le prime informazioni, sono tutti in buone condizioni di salute. Si tratta, scrive il Jerusalem Post, di sette bambini e sei adulti, tra cui Emily Hand, nove anni, rapita dai terroristi durante il massacro del 7 ottobre e inizialmente ritenuta uccisa. Era stata rapita insieme alla sua amica Hila Rotem di 13 anni, che è stata pure liberata ma che torna senza sua madre, Raya Rotem, che rimane ancora nella mani dei terroristi.  C'è poi Maya Regev, 21 anni, è stata prelevata dal rave Nova il 7 ottobre insieme al fratello Itay. La mattina dell'aggressione il papà di Maya ha ricevuto una telefonata da lei che urlava "Papà mi sparano, sono morta". Maya torna a casa senza il fratello diciottenne.  Ci sono poi Noam e Alma Or, fratello e sorella, di 17 e 13 anni. Il loro padre rimane invece a Gaza. E Shiri e Noga Weiss, madre e figlia, rispettivamente di 53 e 18 anni. E ancora,  Sharon e Noam Avigdori,  madre e figlia, 52 anni e 12 anni. Shoshan Haran, 67 anni, fondatrice della Ong Fair Planet, che aiuta a portare tecniche agricole e agricole innovative nelle parti meno sviluppate del mondo. Infine, Adi, Yahel e Neveh Shoham: Adi, 38 anni, suo figlio Naveh, 8, e sua sorella, Yahel di tre. Sono stati tutti rapiti dal Kibbutz Be'eri insieme al resto dei membri della loro famiglia allargata. 

Libero il secondo gruppo di ostaggi, ritrovata l'intesa

Si è sbloccata in serata grazie alla mediazione di Qatar ed Egitto l'impasse che ha rischiato di far saltare dopo meno di 24 ore la tregua tra Israele ed Egitto. Tredici ostaggi israeliani sono stati liberati e consegnati alla Croce Rossa insieme a quattro cittadini thailandesi dopo ore di incertezza e di angoscia  per i parenti in attesa. Subito dopo il passaggio del valico di Rafah e l'entrata in Egitto dove sono stati presi in consegna dalle forze speciali dell'Esercito  e dalle forze di sicurezza israeliani  che li hanno trasferiti in territorio israeliano. Lì sono stati sottoposti a un primo controllo medico. Continueranno ad essere accompagnati dai soldati dell'Idf mentre si dirigono verso gli ospedali israeliani, dove si riuniranno alle loro famiglie. In contemporanea è iniziata la liberazione dei 39 detenuti palestinesi dal carcere di Ofer. I 13 ostaggi israeliani sono tutti del kibbutz Beeri, uno dei più colpiti lo scorso 7 ottobre. Sono Emily Hand (9), Hila Rotem (13), Maya Regev (21), Noam e Alma Or, fratello e sorella (17 e 13), Shiri e Noga Weiss, madre e figlia (53 e 18), Sharon e Noam Avigdori, madre e figlia (52 e 12 ), Shoshan Haran (67), Adi, Yahel e Neveh Shoham (38, 3 e 8). 

Le foto dei 13 ostaggi israeliani liberati da Hamas


Le foto dei primi 13 ostaggi israeliani liberati da Hamas

Guerra Israele-Hamas, la tregua a Gaza sta reggendo? Cosa succede nella Striscia

È iniziato stamattina il cessate il fuoco di 4 giorni e nel pomeriggio  c'è stato il primo scambio di ostaggi e detenuti. Israele ha fatto  esplodere, prima della tregua, un tunnel sotto all'ospedale Shifa di  Gaza ma accusa: un razzo sparato da Gaza sarebbe stato intercettato dopo  l'inizio del cessate il fuoco. Entrati i primi camion da Rafah, con  centinaia di persone che premono al valico. L’esercito israeliano ha  avvertito gli sfollati: “Non tornate nel Nord, la guerra non è finita”. IL PUNTO

Guerra a Gaza, chi sono gli ostaggi israeliani liberati da Hamas

Tredici ostaggi di Hamas sono stati liberti, dopo circa sette settimane dal sequestro, e sono già rientrati in Israele. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui sono stati accompagnati da un'unità speciale e portati negli ospedali a loro destinati, dove hanno potuto vedere i familiari. Si tratta di tre bambine, un bambino e nove donne. Hanno età tra i 2 e gli 85 anni. La liberazione fa parte di un accordo tra le due parti in guerra che ha previsto il rilascio anche di 39 prigionieri palestinesi. ECCO CHI SONO

Israele, ostaggi liberati: le lacrime e i sorrisi con i familiari sui social

Nella giornata di venerdì 13 ostaggi israeliani in mano ad Hamas dall'attacco dello scorso 7 ottobre sono stati liberati, in cambio del rilascio di alcuni prigionieri palestinesi. Nelle ultime 24 ore sono sono circolate sui media e i social israelani diverse foto dei sequestrati che si ricongiungono con le rispettive famiglie. LE FOTO

Parente ostaggi liberati: "Combatteremo per il ritorno di tutti"

"Per quanto felici siamo, e non c'è persona più felice di noi in questo momento, noi continueremo a combattere per il ritorno di tutti il prima possibile". Queste le parole con cui uno dei parenti degli ostaggi liberati oggi da Hamas ha commentato il rilascio a Canale 13, come riportato da Haaretz. Aviv Habaron ha potuto riabbracciare oggi la nipote Adi Shoham e i suoi figli Neve, di 8 anni, e Yahel, di 3. "Speriamo che i prossimi gruppi vengano rilasciati nei prossimi giorni", ha detto. 

Oggi nuovo scambio di ostaggi e prigionieri Israele-Hamas

Un nuovo scambio di ostaggi di Hamas con prigionieri palestinesi è previsto per oggi, nel terzo giorno di tregua tra Israele e il movimento islamista al potere a Gaza, dopo due primi scambi. Allo stesso tempo, centinaia di camion che trasportano aiuti umanitari continuano ad entrare nella Striscia di Gaza, assediata e devastata da sette settimane di intensi bombardamenti israeliani come rappresaglia per il sanguinoso attacco di Hamas al suolo israeliano del 7 ottobre. Venerdi' e sabato, Hamas ha consegnato al Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) un totale di 41 ostaggi israeliani e stranieri detenuti a Gaza, mentre Israele ha rilasciato 78 prigionieri palestinesi. L'accordo, raggiunto mercoledi' sotto l'egida del Qatar con il sostegno degli Stati Uniti e dell'Egitto, prevede lo scambio di 50 ostaggi di Hamas con 150 prigionieri palestinesi nei quattro giorni della tregua, che può essere estesa.


Rientrati in Israele i 13 ostaggi liberati ieri

Sono rientrati in Israele i 13  ostaggi rilasciati da Hamas: dopo essere stati in un primo tempo  consegnati alla Croce Rossa e portati al valico di Rafah sono stati  riportati in Israele per essere sottoposti a esami medici in ospedale.  Le autorità hanno fornito i nomi degli ostaggi rilasciati: Shoshan  Haran, 67 anni, sua figlia Adi Shoham, 38 anni, e suoi nipoti, Naveh e  Yahel, rispettivamente di otto e tre anni. Sono state liberate anche  Shiri Weiss, 53 anni, e sua figlia Noga, 18 anni, Sharon Avigdori, 52  anni, e suo figlio Noam, 12 anni, e i fratelli Noam e Alma Or,  rispettivamente di 17 e 13 anni. Sono state rilasciate anche Maya Regev,  21 anni, Hila Rotem, 12, e Emily Hand, nove anni. Anche i quattro  ostaggi thailandesi liberati torneranno in Thailandia direttamente  dall'Egitto.

Israele: liberati 39 detenuti palestinesi

Il servizio carcerario israeliano  ha confermato di aver rilasciato il secondo gruppo di 39 prigionieri  palestinesi concordato in cambio del rilascio da parte di Hamas di  13 ostaggi israeliani, dopo ore di ritardo in questo scambio. "Il  servizio carcerario conclude la seconda fase di rilascio dei prigionieri  come parte del piano per il ritorno a casa degli ostaggi. Durante la  notte sono stati rilasciati 39 prigionieri", ha dichiarato l'agenzia  poco dopo che Israele ha confermato che gli ostaggi - 13 israeliani e  quattro thailandesi - si trovavano gia' in territorio israeliano.

Israele riceve lista ostaggi che saranno rilasciati oggi

Una nuova lista di ostaggi che dovrebbero essere rilasciati oggi da Hamas è stata ricevuta dall'ufficio del primo ministro israeliano. Lo riportano i media, spiegando che il governo si è già attivato mettendo al corrente le famiglie delle persone che saranno liberate oggi. 

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