
Il cessate il fuoco entrerà in vigore tra verso le 6 di mattina (ora italiana), quando i due Paesi "avranno concluso e completato le loro missioni finali in corso", ha detto il presidente Usa. Alla fine della tregua "la guerra sarà finita", ha aggiunto. Teheran ha attaccato una base Usa in Qatar: lanciati missili balistici. Nessun morto o ferito. Un unzionario della Casa Bianca ha confermato che gli Stati Uniti erano a conoscenza di un potenziale attacco. Khamenei: "Non ci sottometteremo". Esplosioni a Tel Aviv
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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato un cessate il fuoco tra Israele e Iran. "È stato pienamente concordato tra Israele e Iran che ci sarà un CESSATE IL FUOCO completo e totale (tra circa 6 ore, quando Israele e Iran avranno concluso e completato le loro missioni finali in corso), per 12 ore, dopodiché la guerra sarà considerata FINITA", ha scritto il presidente sui social media. Teheran conferma la tregua. L'annuncio di Trump è arrivato dopo che L'Iran ha risposto agli attacchi americani ai suoi siti nucleari. Dieci missili sono stati lanciati da Teheran su basi Usa in Qatar e Iraq. Colpi di mortaio sparati anche contro un'altra base in Siria. Secondo il New York Times, il regime iraniano ha coordinato gli attacchi con i funzionari del Qatar e anche gli Stati Uniti erano a conoscenza di un potenziale attacco sulla base aerea di Al Udeid, la più grande degli Stati Uniti in Medio Oriente. I missili, secondo Doha, sono stati tutti intercettati e non ci sono stati morti nè feriti. La base era stata evacuata. C'erano anche dieci i militari dell'aeronautica italiana che sono stati 'preventivamente spostati in aree sicure', afferma il ministro della Difesa Crosetto. 'Grazie all'Iran per averci avvertiti, ora la pace', la reazione di Trump, che non intende rispondere all'attacco iraniano. Israele colpisce il cuore del regime degli ayatollah: dalla prigione dei dissidenti di Evin dall'università al quartier generale delle Guardie Rivoluzionarie. Una serie di potenti esplosioni ha scosso la capitale iraniana nelle prime ore di martedì, secondo quanto riferito dai corrispondenti dell'AFP sul posto.
Le esplosioni sono avvenute intorno alle 21:55 GMT, dopo che l'esercito israeliano aveva intimato l'evacuazione dei residenti di un'area nel centro di Teheran, pubblicando una mappa che mostrava una zona di evacuazione che copriva parte del Distretto 7.
Su Sky TG24 Insider:
- Nella testa di Trump: cosa può averlo spinto alla guerra con l’Iran (leggi l'articolo)
- Trump attacca l’Iran, e ora cosa succede? I possibili scenari (leggi l'articolo)
- Perché parte della diaspora iraniana supporta gli attacchi a Teheran (leggi l'articolo)
Gli altri approfondimenti:
- Il discorso di Trump: video
- Netanyahu ringrazia Trump: "Decisione coraggiosa"
- Trump nella situation room durante l'attacco: le foto
- Missili su Israele dall'Iran: le foto
- Attacco Usa all'Iran, da Guterres a Starmer: le reazioni internazionali
- Medio Oriente: dove si trovano le basi Usa e cosa rischiano dopo l’attacco all’Iran
- Stretto Hormuz, perché è strategico e cosa succede se l’Iran lo chiude
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Media: Iran conferma di aver accettato il cessate il fuoco
Un funzionario iraniano ha confermato alla Reuters che Teheran ha accettato il cessate il fuoco. Lo riporta Sky News.
Trump: messa fine a “guerra dei 12 giorni”
Donald Trump ha parlato di fine della “guerra dei 12 giorni” e si è complimentato con Iran e Israele per la scelta fatta. “Questa - ha aggiunto su Truth - è una guerra che sarebbe potuta durare anni e distruggere l’intero Medio Oriente, ma così non è stato e mai lo sarà”. Trump ha concluso il messaggio con un “Dio benedica Israele, Dio benedica l’Iran, Dio benedica il Medio Oriente. Dio benedica gli Stati Uniti d’America e Dio benedica il mondo”.
Vance: "Presidente Trump è riuscito a raggiungere traguardo"
In un'intervista a Fox News iniziata pochi istanti dopo l'annuncio di Trump, il vicepresidente Usa J.D. Vance ha elogiato Trump per aver portato l'accordo "al traguardo". "Ci stavamo lavorando proprio mentre lasciavo la Casa Bianca per venire qui. Quindi è una buona notizia che il presidente sia riuscito a raggiungere il traguardo", ha detto Vance, come riporta la Cnn.
Trump: "Cessate il fuoco completo e totale"
Un "cessate il fuoco completo e totale" a partire dalle 04:00 GMT di martedì, che segnerà la "fine ufficiale" del conflitto durato 12 giorni. Così il presidente Usa Donald Trump spiega su Truth l'intesa raggiunta tra Iran e Israele. "Partendo dal presupposto che tutto funzioni come dovrebbe, e così sarà - scrive Trump -, vorrei congratularmi con entrambi i Paesi, Israele e Iran, per aver avuto il coraggio e l'intelligenza per porre fine a quella che dovrebbe essere chiamata 'la Guerra dei 12 giorni'".
Trump: 'Teheran e Israele d'accordo su cessate il fuoco, al via tra 6 ore'
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato un cessate il fuoco tra Israele e Iran. "È stato pienamente concordato tra Israele e Iran che ci sarà un CESSATE IL FUOCO completo e totale (tra circa 6 ore, quando Israele e Iran avranno concluso e completato le loro missioni finali in corso), per 12 ore, dopodiché la guerra sarà considerata FINITA", ha scritto il presidente sui social media.
Trump annuncia un cessate il fuoco di 12 ore tra Iran e Israele
Donald Trump ha annunciato che l'Iran e Israele hanno concordato un cessate il fuoco di 12 ore.
Qatar: escalation regione nata da azioni irresponsabili Israele
L'escalation nella regione è iniziata con le "pratiche irresponsabili" di Israele a Gaza, in Cisgiordania, in Libano, in Siria e in Iran. Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed Al Ansari, citato dal Guardian, aggiungendo che la risposta di Doha all'attacco iraniano alla sua base statunitense di al-Udeid è una questione "sovrana". "Esistono profondi legami tra i due stati [Iran e Qatar] e le due nazioni, ma l'attacco richiede indubbiamente un incontro genuino e una posizione chiara", ha dichiarato il portavoce, secondo cui 19 missili sono stati lanciati dall'Iran verso Al Udeid in due attacchi separati, e solo uno di questi non è stato fermato. Anche Trump ha riferito di un missile non intercettato perché giudicato innocuo, tuttavia il tycoon ha parlato di 14 missili lanciati dall'Iran verso la base militare Usa in Qatar. A seguito degli attacchi iraniani, alcuni detriti sono caduti in aree residenziali, ma non sono state registrate vittime o feriti, ha affermato Al Ansari.
Serie di potenti esplosioni udite a Teheran
Una serie di potenti esplosioni sono state udite a Teheran, dopo che l'Idf ha diramato un ordine di evacuazione per un'area nel centro della capitale iraniana. Lo riporta l'Afp sul posto.
Teheran avvisa israeliani di evacuare città Ramat Gan, vicino Tel Aviv
L'Iran ha invitato gli israeliani a evacuare la città di Ramat Gan, vicino a Tel Aviv. Lo riportano diversi media di Teheran.
Guardiani Rivoluzione: Trump ha unito l'Iran
I siti nucleari iraniani “non possono essere distrutti con un solo attacco e qualche esplosione”. Lo ha dichiarato il generale di brigata Ebrahim Jabbari, consigliere del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica iraniana, secondo l’agenzia di stampa Tasnim, vicina al regime iraniano. “Hai detto (rivolto a Trump, ndr) - ha aggiunto - di avere una divisione di droni e microdroni, ma non hai avuto successo. Hai detto che si sarebbe creato scollamento tra il popolo iraniano, ma non è accaduto. Al contrario, si è creata unità in Iran”.
Manifestanti in piazza a Teheran festeggiano raid sulla base Usa
Decine di iraniani sono scesi in piazza questa sera nel centro di Teheran - come mostrato dalle immagini della Tv di Stato e riportato dai media internazionali - per celebrare l'attacco missilistico contro la base statunitense in Qatar, in rappresaglia per i raid americani contro siti nucleari. I manifestanti sventolavano la bandiera della Repubblica Islamica gridando "Morte all'America", mentre altri suonavano il clacson per festeggiare, come mostrato dalle immagini.
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Iran: 'pronti a rispondere in caso di nuovi attacchi Usa'
L'Iran è pronto a reagire a qualsiasi nuovo attacco da parte degli Stati Uniti, ha dichiarato stasera il ministro degli Esteri Abbas Araghchi, dopo che Teheran ha lanciato un attacco contro la più grande base militare di Washington nella regione, in Qatar. "L'attacco missilistico iraniano alla base militare di Al-Udeid è stato una risposta alla palese aggressione americana contro l'integrità territoriale e la sovranità nazionale dell'Iran", ha dichiarato Araghchi, citato dal suo ministero, aggiungendo che Teheran "sarà pronta a rispondere di nuovo" a qualsiasi ulteriore attacco da parte di Washington.
Nato, Rutte: "Gli alleati concordano che Iran non può avere l'atomica"
Oltre alla questione iraniana il segretario generale ha parlato dell'aumento al 5% della soglia di Pil da destinare alla difesa e ha messo in guardia la Russia rispetto a un possibile scontro armato con l'Europa.

Nato, Rutte: 'Gli alleati concordano che Iran non può avere l'atomica'
Vai al contenutoIdf ordina l'evacuazione di un'area nel centro di Teheran
L'esercito israeliano ha diramato una richiesta di evacuazione di un'area nel centro di Teheran, affermando di "prendere di mira le infrastrutture militari del regime iraniano". In un post su X in farsi, l'Idf ha pubblicato una mappa che mostra una zona di evacuazione contrassegnata in rosso che copre parte del Distretto 7 di Teheran. "A tutti i civili, per la vostra sicurezza e il vostro benessere, vi esortiamo a evacuare immediatamente l'area contrassegnata ed evitare di avvicinarvi nelle prossime ore", ha affermato.
Il Qatar riapre lo spazio aereo dopo il raid iraniano a base Usa
Lo spazio aereo del Qatar è stato riaperto dopo essere stato chiuso a causa dell'attacco missilistico iraniano a una base aerea statunitense, ha annunciato l'autorità per l'aviazione civile del Paese. Lo riporta la Cnn.
Qatar: intercettati tutti i missili eccetto uno
- Il Qatar ha intercettato tutti i missili iraniani che avevano preso di mira la base aerea di Al Udeid, gestita dagli Stati Uniti, tranne uno, caduto in un'area che non ha causato vittime, secondo Shayeq bin Misfir Al Hajri, vice capo di stato maggiore del Qatar per le operazioni congiunte. Intorno alle 19:30 ora locale, sette missili sono stati lanciati dall'Iran verso la base aerea e tutti sono stati abbattuti in mare prima di entrare nel territorio del Qatar, ha dichiarato in una conferenza stampa. "Subito dopo, la base è stata colpita da 12 missili, 11 dei quali sono stati abbattuti sul territorio del Paese, e un missile è caduto nella base aerea di Al Udeid", ha dichiarato Al Hajri, come riporta la Cnn. "Non ci sono state perdite lì. Tutti i missili lanciati, grazie a Dio, dai nostri sistemi disponibili, sono stati abbattuti tranne uno, come ho detto, caduto nella base aerea di Al Udeid", ha aggiunto.
Al Hajri ha spiegato che "dopo che gli Stati Uniti hanno partecipato al bombardamento dei reattori nucleari in Iran, e dopo che l'Iran ha minacciato le basi militari nella regione dove sono presenti forze americane, le forze armate hanno attivato tutti i loro piani per proteggere il proprio spazio aereo, le acque territoriali e la zona economica".
Guterres 'allarmato' da nuova escalation in Medio Oriente
Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, è "profondamente allarmato dall'ulteriore escalation del conflitto in Medio Oriente". "Fin dall'inizio della crisi - si legge in una nota del portavoce - Guterres ha ripetutamente condannato qualsiasi escalation militare in questo conflitto, incluso l'attacco odierno dell'Iran al territorio del Qatar. Ribadisce inoltre il suo appello a tutte le parti a cessare i combattimenti". Il segretario generale "esorta tutti gli Stati membri a rispettare i propri obblighi ai sensi della Carta delle Nazioni Unite e delle altre norme di diritto internazionale".
Qatar: 'Attacco sorprende visto impegno Doha per risoluzione crisi'
Il Qatar considera "sorprendente" l'attacco dell'Iran alla base aerea di Al Udeid, date le "posizioni del Qatar, il suo impegno per il buon vicinato e il suo approccio alla mediazione nella risoluzione delle crisi". Lo ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri del Qatar, Majed bin Mohammed Al-Ansari.
Iran, ecco dove Israele (e gli Stati Uniti) stanno colpendo. Le mappe
Siti nucleari, uccisioni mirate, sistemi di difesa aerea: una serie di cartine interattive per capire meglio dove si sta concentrando l’attacco contro il Paese persiano e dove si rivolge la reazione iraniana.

Iran, ecco dove Israele (e gli Stati Uniti) stanno colpendo. Le mappe
Vai al contenutoCnn: 'Israele crede di poter concludere presto operazione Iran'
Funzionari israeliani citati dalla Cnn ritengono che le operazioni militari in Iran potrebbero presto concludersi. Lo Stato ebraico ritiene infatti di poter raggiungere i suoi obiettivi militari rimanenti in Iran nei prossimi giorni, il che potrebbe portare a un cessate il fuoco, ha dichiarato un funzionario israeliano all'emittente. Secondo il funzionario, gli attacchi contro gli obiettivi individuati dall'intelligence sono prossimi al completamento. Ieri, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato domenica che Israele è "molto, molto vicino al completamento" dei suoi obiettivi militari in Iran e ha chiarito di non voler essere trascinato in una guerra di logoramento con l'Iran.
Algeria condanna 'violazioni inaccettabili' contro il Qatar
L'Algeria, membro non permanente del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, ha espresso il proprio "profondo rammarico e viva preoccupazione" per il livello di escalation raggiunto in Medio Oriente, a seguito delle "violazioni della sovranità del Qatar e della sacralità del suo territorio", in riferimento all'attacco iraniano contro la base statunitense di Al Udeid, nei pressi di Doha. Lo rende noto il ministero degli Esteri algerino in un comunicato. Algeri ha definito tali atti come "violazioni gravi e inaccettabili", ribadendo "la piena solidarietà e il sostegno dell'Algeria al Qatar fratello per affrontare e superare questa prova". Alla luce di una crisi che "non mostra alcun segno di attenuazione", Algeri ha rivolto un appello urgente a tutti gli attori interessati alla sicurezza e stabilità della regione, affinché si mobilitino "per sventare i piani criminali e distruttivi che mirano a imporre un'egemonia assoluta sui popoli e gli Stati della regione". Secondo la dichiarazione, "questa volontà egemonica non viene più nascosta, ma apertamente rivendicata senza timore di alcuna responsabilità, giudizio o sanzione".
Crosetto: 'Su utilizzo basi italiane governo informerà Parlamento'
"L'utilizzo delle basi italiane è disciplinato da accordi con gli Stati Uniti e ogni utilizzo diverso da quelli previsti deve essere richiesto e autorizzato dal governo. Prima di dare qualunque autorizzazione il governo informerà il Parlamento". Così in collegamento telefonico con Quarta Repubblica il ministro della Difesa Guido Crosetto. Il ministro ha poi sottolineato in merito al vertice Nato di domani: "La Nato è coinvolta in qualunque cosa riguardi sicurezza del mondo" e quanto sta accedendo nelle ultime ore "sarà sicuramente uno dei temi. Ma già oggi ho passato la giornata al telefono con i miei colleghi per fare il punto".
Funzionario Casa Bianca ad Axios: 'Trump vuole stop guerra, lo dirà a Netanyahu'
Un alto funzionario della Casa Bianca ha detto al giornalista Barak Ravid, corrispondente da Washington di Axios, che "l'obiettivo attuale del Presidente Trump è porre fine alla guerra e intende comunicarlo al Primo Ministro Netanyahu". "Vogliamo un accordo e non vogliamo altre guerre", ha affermato l'alto funzionario della Casa Bianca, secondo quanto riporta lo stesso Ravid su 'X'.
Crosetto: 'Su utilizzo basi italiane governo informerà Parlamento'
"L'utilizzo delle basi italiane è disciplinato da accordi con gli Stati Uniti e ogni utilizzo diverso da quelli previsti deve essere richiesto e autorizzato dal governo. Prima di dare qualunque autorizzazione il governo informerà il Parlamento". Così in collegamento telefonico con Quarta Repubblica il ministro della Difesa Guido Crosetto. Il ministro ha poi sottolineato in merito al vertice Nato di domani: "La Nato è coinvolta in qualunque cosa riguardi sicurezza del mondo" e quanto sta accedendo nelle ultime ore "sarà sicuramente uno dei temi. Ma già oggi ho passato la giornata al telefono con i miei colleghi per fare il punto".
Grossi: "Cessate il fuoco per ispezioni Aiea in siti nucleari Iran"
Lo ha ribadito il direttore generale dell'Aiea intervenendo nel corso di una riunione di emergenza del Consiglio dei governatori dell'agenzia svoltasi a Vienna. Grossi ha sottolineato anche che "accertare i fatti sul campo è un prerequisito per qualsiasi accordo e ciò può essere fatto solo tramite le ispezioni dell'Aiea''. Poi sul sito di Fordow: "Danni molto significativi alle aree sotterranee dell'impianto iraniano di arricchimento dell'uranio anche se nessuno può ancora determinarne l'entità".

Grossi: 'Cessate il fuoco per ispezioni Aiea in siti nucleari Iran'
Vai al contenutoMedia: Trump non risponderà all'attacco dell'Iran
Donald Trump non prevede rispondere con un altro intervento militare contro l'Iran dopo il suo attacco "fallito" contro una base americana in Qatar. Lo ha dichiarato un funzionario militare al New York Post. "Finché le cose resteranno così, Trump non ha intenzione di reagire alla 'fallita rappresaglia'", ha affermato la fonte, suggerendo che le tensioni in Medio Oriente dovrebbero attenuarsi.
Kuwait e Bahrein riaprono spazi aerei
Kuwait e Bahrein hanno riaperto i loro spazi aerei dopo averli temporaneamente chiusi a causa dell'attacco iraniano a una base aerea Usa in Qatar, secondo le rispettive agenzie di stampa ufficiali, riporta la Cnn. Negli Emirati Arabi Uniti, l'autorità aeroportuale di Dubai ha dichiarato di aver ripreso le operazioni nei suoi aeroporti, ma ha osservato che alcuni voli potrebbero subire ritardi o cancellazioni.
Trump: congratulazioni mondo, è tempo di pace
"Congratulazioni mondo, è tempo di pace!" Così Donald Trump su Truth.
Basi Usa in Italia ed Europa, dove sono e che ruolo hanno
Gli Stati Uniti, con l'operazione "Midnight Hammer", hanno bombardato i siti nucleari iraniani di Fordow, Natanz e Isfahan. Una mossa che inserisce in prima linea anche gli Usa nel conflitto tra Israele e Iran. Teheran ha promesso "conseguenze eterne", minacciando ritorsioni. "Ridurremo in cenere le basi Usa in Medio Oriente", hanno affermato i pasdaran. Ma l'attenzione e le preoccupazioni si estendono anche alla presenza militare statunitense in Europa (e in Italia). Quante (e dove) sono le basi sparse nel Vecchio Continente?

Basi Usa in Italia ed Europa, dove sono e che ruolo hanno
Vai al contenutoTrump: "Grazie all'Iran per averci avvertito, ora la pace"
"Voglio ringraziare l'Iran per averci avvisato tempestivamente, il che ha permesso di non perdere vite umane e di non ferire nessuno. Forse l'Iran può ora procedere verso la pace e l'armonia nella regione e incoraggerò con entusiasmo Israele a fare lo stesso". Lo ha detto Donald Trump su Truth.
Trump: "La risposta dell'Iran è stata molto debole"
"L'Iran ha ufficialmente risposto alla nostra distruzione dei loro impianti nucleari con una reazione molto debole, come ci aspettavamo, e che abbiamo contrastato in modo molto efficace". Lo ha detto Donald Trump su Truth precisando che sono stati abbattuti 14 dei 13 missili lanciati da Teheran e che nessun americano è stato ucciso o ferito.
Guerra in Medio Oriente, Iran attacca basi Usa in Qatar: cosa sappiamo
Una serie di missili è stata lanciata da Teheran verso il sito di Al Udeid, la più grande struttura militare statunitense in Medio Oriente. Il Qatar rivendica che tutti i lanci sono stati intercettati e non ci sono morti o feriti. Intanto diversi Paesi stanno condannando l'attacco.

Guerra in Medio Oriente, Iran attacca basi Usa in Qatar: cosa sappiamo
Vai al contenutoKhamenei: "Non ci sottometteremo"
"Non abbiamo fatto del male a nessuno. E non accetteremo alcuna molestia da nessuno, in nessuna circostanza. E non ci sottometteremo alle molestie di nessuno. Questa è la logica della nazione iraniana". Lo scrive la Guida Suprema dell'Iran, Ali Khamenei, dopo l'attacco missilistico contro la base Usa in Qatar.
Post di Trump non commenta gli attacchi, contesta "fake news" su raid Usa
Donald Trump ha pubblicato un post sul suo social Truth ma non per commentare direttamente la situazione dell'attacco missilistico iraniano. Il presidente americano ha scelto di attaccare le "fake news" - e coloro che secondo lui le diffonderebbero - sul precedente attacco americano ai siti nucleari iraniani.
"I siti che abbiamo colpito in Iran sono stati completamente distrutti, e tutti lo sanno", ha scritto: mentre Trump e i funzionari statunitensi hanno definito l'operazione un successo clamoroso, alcuni osservatori - e media statunitensi - hanno fatto presente che è troppo presto per una valutazione adeguata dei danni e per calcolare quanto gli attacchi abbiano danneggiato il programma nucleare. L'impianto di Fardo, ad esempio, si trova in profondità nel sottosuolo, il che rende difficile utilizzare le immagini satellitari per valutare con precisione l'entità dei danni causati dalle bombe statunitensi. Questo ha scatenato la rabbia di Trump.

©IPA/Fotogramma
Media: "La risposta ai raid Usa calcolata, attacco preannunciato"
L'attacco missilistico iraniano alla base aerea americana di Al Udeid in Qatar è stato una risposta calcolata, che non voleva innescare una reazione catastrofica da parte americana mantenendo la promessa di vendicare i raid americani. A scrivere in questi termini dell'ultima escalation di tensione nell'area, con il timore di un'estensione del conflitto, è un analista della Bbc. L'attacco, scrive "è apparso, a prima vista, come una grave escalation, che minaccia di trascinare gli stati arabi del Golfo in un conflitto più ampio e regionale. La crisi potrebbe ancora montare ed esplodere e il Qatar è furioso, e ha denunciato una flagrante violazione della sua sovranità. I qatarini sono particolarmente irritati, perché avevano condannato l'attacco di Israele all'Iran e chiesto di far parlare la diplomazia. Hanno anche storicamente buoni rapporti con Teheran, con cui condividono un enorme giacimento di gas al largo delle loro acque".
"Ma - prosegue - questa è stata chiaramente una risposta calcolata e orchestrata dall'Iran. Non sono state segnalate vittime e l'attacco sarebbe stato preannunciato, proprio come fece l'Iran nel 2020 in risposta all'assassinio da parte degli Stati Uniti del comandante della Forza Quds, Qasem Soleimani. Sei missili, pur essendo pericolosi, non sono la stessa cosa del massiccio sbarramento di missili e droni che l'Iran è probabilmente ancora in grado di organizzare. Quindi l'obiettivo poteva essere quello di salvare la faccia mantenendo la promessa dell'Iran di vendicare il raid americano, ma non così drasticamente da innescare una rappresaglia catastrofica da parte degli Stati Uniti e dei loro alleati".
"La palla ora è nel campo del presidente Trump", conclude. "Se scegliesse di lasciar perdere, stasera si sarebbe raggiunto il punto più alto del conflitto tra Stati Uniti e Iran. Potrebbe persino esserci la possibilità di rilanciare i negoziati nucleari tra Stati Uniti e Iran più avanti. Ma Trump potrebbe avere altre idee. Se decidesse che a sua volta è necessario reagire, questa potrebbe rivelarsi un'estate molto calda".
Stretto Hormuz, perché è strategico e cosa succede se l’Iran lo chiude
La decisione degli Stati Uniti di entrare nel conflitto tra Israele e Iran, bombardando siti nucleari del regime di Teheran, ha alzato ulteriormente la tensione in Medio Oriente e aumentato i timori su quanto potrebbe accadere allo Stretto di Hormuz: si tratta di un lembo di mare da dove passa circa il 30% del petrolio mondiale: si estende per 560 chilometri tra l’Iran e la punta nord-orientale dell’Oman, arrivando a una larghezza massima di 320 chilometri a dividere il Golfo Persico e quello dell’Oman . Ed è proprio in quest’area che si teme potrebbe intensificarsi la guerra attualmente in corso.

Stretto Hormuz, perché è strategico e cosa succede se l’Iran lo chiude
Vai al contenutoMeloni: vicinanza a Qatar. Riprendere dialogo per pace
"A nome del governo italiano desidero esprimere la mia sincera vicinanza al Qatar per l’attacco iraniano subito in queste ore sul suo territorio", scrive Giorgia Meloni su X. "Sono in costante contatto con l’Emiro al-Thani e tutti gli attori del golfo da quando si è ulteriormente aggravata la crisi", riprende. "Siamo tutti d’accordo sulla necessità di ritornare immediatamente al tavolo negoziale e riprendere un dialogo politico che possa dare una prospettiva di pace e stabilità alla regione", conclude la presidente del Consiglio.
Unifil, nei giorni scorsi nuovi raid israeliani in Libano
Nei giorni scorsi i Caschi blu dell’Onu hanno registrato nuovi raid aerei israeliani nel sud del Libano, oltre a intercettazioni da parte del sistema israeliano Iron Dome di missili e droni iraniani diretti verso Israele. Lo ha dichiarato il portavoce dell’Onu, nel corso dell’incontro quotidiano con i media.
Qatar: situazione sicurezza stabile, nessuna preoccupazione
Il Ministero degli Esteri del Qatar ha rilasciato una dichiarazione in cui "conferma che la situazione della sicurezza nel Paese rimane stabile e che non vi è motivo di preoccupazione".
"Il Ministero sottolinea l'importanza di non cedere a voci o di diffondere informazioni inesatte", si legge nella dichiarazione.
Il Ministero degli Esteri afferma che si coordinerà con le altre autorità del Qatar per "garantire la sicurezza dei cittadini e dei residenti e mantenere la normalità della vita pubblica".
Witkoff rimasto in contatto con l'Iran dopo gli attacchi Usa
L'inviato Steve Witkoff è rimasto in contatto con i funzionari iraniani da quando gli Stati Uniti hanno attaccato i siti nucleari in Iran. Lo riporta Cnn citando alcune fonti.
Netanyahu visita Rishon LeZion colpita da missile
"Sono arrivato oggi sul luogo dell'incidente a Rishon LeZion. Ho parlato con i proprietari delle case colpite dal fuoco iraniano: cittadini forti, dal cuore grande, che non si spezzano nemmeno nei momenti più difficili". Lo scrive il premier israeliano, Benjamin Netanyahu. "L'ho detto loro chiaramente - prosegue Netanyahu - stiamo facendo un enorme sforzo per aiutare in ogni modo possibile, con generosità e con rapidità per ridurre la burocrazia. Il nostro obiettivo è chiaro: rimettere la vita in carreggiata e ricostruire qui, in modo glorioso. Sono orgoglioso dei sindaci, delle forze di emergenza e soprattutto dei nostri cittadini, che sono rimasti saldi. Questa è la vera forza dello Stato di Israele".
L'Iran insiste: 'Base Usa in Qatar colpita da 6 missili'
Le Guardie della rivoluzione in Iran hanno dichiarato che sei missili hanno colpito una base statunitense in Qatar. Lo riferisce la Tv statale iraniana, mentre funzionari americani e qatarini hanno affermato che l'attacco non ha colpito il sito americano.
Iran, presidio di ‘Disarmiamoli’ davanti ambasciata Usa a Roma
Presidio di fronte all’ambasciata Usa a Roma, "per ribadire la contrarietà alla presenza in Italia delle basi militari americane e alla Nato". “Usa e Israele rappresentano un pericolo per l’umanità - è la posizione di Beatrice Gamberi, rappresentante di ‘Disarmiamoli’, il coordinamento che ha promosso la manifestazione - Abbiamo un Occidente che con la Nato e Israele attaccano gli altri popoli del mondo e che continuano a esportare la guerra, anziché esportare democrazia". Un segnale chiaro che secondo Gamberi viene proprio dal piano da 800 miliardi dell’Unione Europea nell’industria bellica: “Un progetto di difesa comune e di esercito europeo che costituisce un vero e proprio progetto imperialista che parla di riarmo”.
Idf: attacco in Qatar dimostra che Iran minaccia il mondo intero
L'attacco dell'Iran contro una base militare americana in Qatar è la prova che l'Iran minaccia "il mondo intero". Lo ha dichiarato il portavoce dell'esercito israeliano Effie Defrin. "E' un'ulteriore prova di ostilità e violenza e del fatto che l'Iran è uno Stato terrorista che minaccia non solo Israele, ma tutto il Medio Oriente, compresi i suoi vicini e il mondo intero", ha affermato.
Iran, media: Witkoff rimasto in contatto con funzionari di Teheran dopo attacco
L'inviato del presidente Donald Trump in Medio Oriente, Steve Witkoff, è rimasto in contatto con funzionari iraniani dopo gli attacchi statunitensi contro gli impianti nucleari del paese del fine settimana. Ad affermarlo sono due fonti citate dalla Cnn.
Gli sforzi di Witkoff tuttavia, proseguono le fonti citate dall'emittente, si scontrano con l'estrema difficoltà per gli stessi funzionari iraniani a raggiungere la Guida Suprema iraniana, l'Ayatollah Ali Khamenei, dal cui assenso dipendono le decisioni diplomatiche di peso e che si è ritirato in una località nascosta a causa dell'escalation della tensione. Questo ha reso le comunicazioni tra gli Stati Uniti e gli iraniani, direttamente o tramite intermediari, piuttosto incerte, hanno ancora affermato i funzionari. Gli Stati Uniti e l'Iran hanno mantenuto comunicazioni riservate durante l'attuale crisi. Prima degli attacchi del fine settimana, gli Stati Uniti avevano trasmesso il messaggio che le azioni sarebbero state contenute e che Trump stava ancora cercando di risolvere la questione diplomaticamente, hanno affermato i funzionari
Meloni in Aula: "Priorità cessate il fuoco a Gaza e negoziati su Iran"
La premier ha parlato alla Camera - mentre sarà al Senato martedì - in vista del Consiglio europeo del 26 e 27 giugno. Guardando al Medio Oriente, dopo il bombardamento Usa in Iran, la presidente del Consiglio chiama Teheran a negoziare per la gestione del nucleare. “Non è stato chiesto l'uso delle nostre basi, che comunque potranno essere usate solo con l'autorizzazione del governo e dopo un passaggio parlamentare”, dice. Spinge poi per il "cessate il fuoco" sulla Striscia di Gaza e assicura ancora sostegno a Kiev.

Meloni in Aula: 'Priorità cessate il fuoco a Gaza e negoziati su Iran'
Vai al contenutoPaesi arabi condannano aggressione a base Usa in Qatar
Arabia Saudita, Giordania, Bahrein e Emirati Arabi Uniti hanno condannato l’attacco iraniano alla base statunitense in Qatar. "Il Regno dell’Arabia Saudita - si legge in una delle dichiarazioni - condanna e denuncia con la massima fermezza l’aggressione lanciata dall’Iran contro lo Stato fratello del Qatar, che costituisce una palese violazione del diritto internazionale e dei principi del buon vicinato". "È inaccettabile - continua - e non può essere giustificata in alcun modo”. Il ministero degli Esteri degli Emirati Arabi ha “sottolineato la necessità di una cessazione immediata dell’escalation militare” per “non compromettere la sicurezza regionale”. La Giordania ha ribadito la sua “ferma condanna dell’aggressione”, mentre il Bahrein ha parlato di “palese violazione” della sovranità e dello spazio aereo del Qatar.
Oman Air sospende i voli nel Golfo Persico
Oman Air ha temporaneamente sospeso i voli da e per Manama, Dubai, Kuwait e Doha a causa degli sviluppi regionali. "I voli sul resto della nostra rete potrebbero subire ritardi a causa di tratte aeree più lunghe", ha affermato Oman Air.
Iraq: escalation è svolta pericolosa
Il Ministero degli Affari Esteri dell'Iraq ha affermato di seguire con "profonda preoccupazione la pericolosa e crescente escalation nella regione" in seguito all'attacco alla base Usa in Qatar. "Questo è uno sviluppo contro cui l'Iraq ha messo in guardia da tempo, dati i gravi rischi che pone alla sicurezza e alla stabilità dell'intera regione", ha affermato. Il ministero iracheno ha avvertito che l'escalation "rappresenta una svolta pericolosa e senza precedenti nel conflitto", sollevando timori di un'"espansione del confronto". Il ministero ha inoltre sottolineato che le crisi regionali possono essere risolte solo attraverso il dialogo e ha ribadito il suo invito alla moderazione. Fonti israeliane hanno affermato alla CNN che è stato lanciato un missile anche contro la base Usa di Ain Assad in Iraq.
Macron dopo attacco in Qatar: 'La spirale del caos deve finire'
"La spirale del caos deve finire". Lo ha dichiarato stasera il presidente francese, Emmanuel Macron, dopo l'attacco iraniano contro una base americana in Qatar, lanciando un appello a "tutte le parti alla massima prudenza, alla de-escalation e al ritorno al tavolo dei negoziati". "Esprimo la solidarietà della Francia al Qatar, colpito dall'Iran sul suo territorio", ha aggiunto Macron sul suo account X, precisando di essere in "stretto contatto con le autorità del Paese e i nostri partner nella regione".
Fox: 'Usa coinvolti nell'intercettare missili Iran in Qatar'
Gli Stati Uniti sono stati coinvolti nell'intercettare i missili iraniani lanciati contro la sua base in Qatar. Lo riporta Fox citando alcune fonti. Doha ha in precedenza riferito di averli intercettati tutti.
Emirati condannano attacco a base Usa in Qatar
Gli Emirati Arabi Uniti hanno condannato nei “termini più forti” l'attacco iraniano contro la base Usa di al-Udeid in Qatar.
Carney: sostegno dell'Iran al terrorismo è contro il diritto
"L'Iran ha cercato di ottenere armi nucleari per decenni. Ha espresso il desiderio di eliminare lo Stato di Israele per decenni. Secondo il punto di vista del Canada, lo Stato iraniano sostiene il terrorismo, le guardie rivoluzionarie iraniane sono nella lista dei terroristi internazionali. Queste sono violazioni del diritto internazionale". Lo ha detto il premier canadese Mark Carney in conferenza stampa a Bruxelles a chi gli chiedeva se condivida l'affermazione che i bombardamenti sull'Iran siano contro il diritto internazionale.
Crosetto: 'Militari in Iraq,Kuwait e Qatar sono al sicuro'
"Posso rassicurare che tutti i militari italiani presenti in Iraq, Kuwait e Qatar, hanno tempestivamente adottato tutte le procedure di sicurezza previste, incluso — laddove necessario — lo spostamento preventivo in aree sicure. Tali attacchi rientrano nel quadro delle ipotesi operative già considerate nei giorni scorsi dai tecnici della Difesa, che avevano subito disposto il riposizionamento prudenziale dei contingenti italiani nei teatri interessati. Ad oggi, tutto il personale è quindi al sicuro e non si registrano conseguenze né criticità per i nostri militari impiegati nelle missioni internazionali". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto.
Usa a Reuters: nessun missile iraniano ha colpito base Qatar
Nessun missile iraniano ha colpito la base aerea statunitense di Al Udeid in Qatar. Lo scrive Reuters online citando un funzionario statunitense.
Iran, Stop Rearm Europe domani a Roma per 'die-in' al Pantheon
"Con i nostri corpi fermiamo la guerra globale". Domani 24 giugno, alle ore 18, il comitato Stop Rearm Europe promuove un 'die-in' in piazza della Rotonda, davanti al Pantheon. Obiettivo della protesta, "bloccare l’escalation del conflitto dopo l’ingresso di Trump a fianco di Israele nella guerra all’Iran" e "chiedere al governo italiano di non partecipare alla guerra e scongiurare la crisi bellica mondiale". L’iniziativa arriva a pochi giorni dalla grande manifestazione nazionale di sabato 21 scorso, che ha visto "oltre 100 mila" persone sfilare nella capitale contro guerra, riarmo, genocidio e autoritarismo.
Iran: "Missili contro Usa, non contro il fraterno amico Qatar"
Il Consiglio di Sicurezza dell'Iran ha dichiarato oggi che "le forze armate iraniane hanno sferrato attacchi contro la base statunitense in Qatar in rappresaglia per l'aggressivo e insolente attacco statunitense ai nostri siti nucleari". "La base statunitense è lontana dalle aree urbane e residenziali del Qatar", ha affermato, aggiungendo che "l'azione non ha messo in pericolo il fraterno e amichevole Paese del Qatar e il suo nobile popolo, e l'Iran è ancora impegnato a preservare e proseguire i calorosi e storici legami con il Qatar". "Il numero di missili utilizzati dall'Iran nel suo attacco è stato lo stesso delle bombe utilizzate dagli americani nel loro attacco ai nostri impianti nucleari", si legge infine nella dichiarazione.
Trump contro i media Usa: "I siti iraniani sono stati distrutti"
"I siti che abbiamo colpito in Iran sono stati completamente distrutti, e tutti lo sanno. Solo le fake news dicono qualcosa di diverso per cercare di umiliarci, il più possibile - e persino loro dicono che sono stati 'praticamente distrutti!'". Lo ha detto Donald Trump attaccando Cnn, Abc news e Nbc news, "lo stupido Brian L. Roberts, presidente del 'Con'cast, Jonny Karl di Abc Fake News, e sempre, i perdenti di, ancora una volta, Concast di Nbc Fake News". "I loro ascolti sono al minimo storico, zero credibilità!", ha incalzato il presidente.
Riad: "L'attacco dell'Iran in Qatar ingiustificabile"
L'Arabia Saudita afferma che "l'aggressione" dell'Iran contro il Qatar è "ingiustificabile".
Media: "Gli Usa si aspettavano la rappresaglia, Trump non vuole più impegno nella regione"
L'amministrazione Trump si aspettava una rappresaglia da parte di Teheran dopo gli attacchi statunitensi contro i siti nucleari iraniani nel fine settimana, e il presidente non desidera un ulteriore impegno militare nella regione. A dichiararlo è stato oggi un alto funzionario della Casa Bianca alla CNN.
"Sapevamo che avrebbero reagito. Hanno avuto una risposta simile dopo Soleimani", ha detto il funzionario, riferendosi a Qasem Soleimani, il comandante iraniano ucciso in un attacco aereo statunitense nel 2020. Il funzionario ha affermato che le prime valutazioni indicano che i missili lanciati dagli iraniani lunedì non hanno colpito i bersagli previsti. Il Ministero della Difesa del Qatar ha dichiarato che le sue difese aeree hanno intercettato un attacco missilistico iraniano contro la base aerea statunitense nel Paese.
Il presidente Donald Trump è disposto a intensificare il coinvolgimento militare degli Stati Uniti se necessario, ha precisato il funzionario. Trump aveva in programma di parlare con i responsabili della sicurezza nazionale oggi, non è escluso che la sua posizione possa cambiare, afferma l'emittente citando la sua fonte.
Viminale: "Occhio a proteste e vigilati scali e aeroporti"
Rafforzamento della vigilanza su obiettivi americani, basi Usa e comandi Nato; occhio a possibili manifestazioni di protesta da parte dei movimenti antimilitaristi e antagonisti; invito ai prefetti di verificare la protezione degli obiettivi Usa e Israele e ricognizione/rivalutazione delle misure di sicurezza sulle infrastrutture critiche; predisposizione di scrupolosi controlli ad aeroporti e stazioni ferroviarie interessati dal passaggio di turisti Usa e gruppi di comunità ebraiche. Sono - si apprende - le indicazioni trasmesse dal Viminale a prefetti e questori dopo l'attacco americano all'Iran.
Usa confermano: "Nessuna vittima in attacco a nostra base"
Nessuna vittima è stata segnalata nell'attacco missilistico dell'Iran alla base statunitense Al Udeid in Qatar. Lo ha confermato un funzionario statunitense riferendo che la base è stata attaccata "da missili balistici a corto e medio raggio provenienti dall'Iran". Lo riporta la Cnn. "Al momento, non ci sono segnalazioni di vittime statunitensi", ha affermato il funzionario, "stiamo monitorando attentamente la situazione e forniremo ulteriori informazioni non appena saranno disponibili".
Iran: "Messaggio chiaro agli Usa, nessun attacco senza risposta"
Con l'attacco alla base Usa in Qatar "il messaggio delle forze armate iraniane alla Casa Bianca e ai suoi alleati è chiaro: l'Iran non lascerà che alcuna aggressione alla sua sovranità, integrità territoriale e sicurezza nazionale resti senza risposta". Lo dichiarano le Guardie Rivoluzionarie in una nota. "Avvertiamo che il tempo del mordi e fuggi è passato e che il ripetersi di qualsiasi malefatta porterà al crollo dei pilastri militari Usa nella regione, alla sua umiliante fuga dall'Asia occidentale e alla materializzazione della causa delle nazioni islamiche, che sta spazzando via il tumore canceroso del sionismo", si legge.
Kuwait: "Militari italiani in bunker a scopo precauzionale"
In Kuwait i militari italiani sono riparati in bunker a titolo precauzionale mentre quelli in Qatar sono al sicuro. Inoltre in Iraq, ad Erbil e Baghdad, non risultano attacchi missilistici dovuti alla rappresaglia iraniana che possano aver coinvolto le basi dove operano i militari italiani. Lo si apprende da fonti informate, secondo cui gli attacchi "erano all'interno delle previsioni di possibilità". Per questo gli italiani che operavano nei luoghi finiti nel mirino "erano stati spostati precedentemente".
Medioriente, Meloni: "Iran pericoloso con l'arma nucleare". VIDEO
La base americana in Qatar attaccata dall'Iran

Guerra in Iran, la mappa dei voli sospesi da e per il Medio Oriente
La situazione in Medio Oriente è sempre più tesa. L’Idf ha effettuato il più grande attacco finora lanciato nella capitale iraniana in pieno giorno. Colpiti, oltre a siti nucleari, il carcere di Evin e la tv pubblica iraniana. L'Iran ha risposto all'attacco Usa lanciando missili contro le basi americane in Qatar, Siria e Iraq: poco prima, Doha ha chiuso il suo spazio aereo. Una mossa replicata anche dagli Emirati Arabi Uniti. E mentre diversi Paesi si stanno mobilitando per il rientro dei propri connazionali, le compagnie aeree si stanno riorganizzando e stanno riducendo o sospendendo diversi voli da e per il Medio Oriente.

Guerra in Iran, la mappa dei voli sospesi da e per il Medio Oriente
Vai al contenutoDopo Qatar ed Emirati anche Bahrein chiude lo spazio aereo
Dopo il Qatar e gli Emirati Arabi Uniti, anche il Bahrein ha temporaneamente sospeso il traffico aereo.
Nyt: "Gli Usa a conoscenza dell'attacco dell'Iran in Qatar"
Un alto funzionario della Casa Bianca ha confermato che gli Stati Uniti erano a conoscenza di un potenziale attacco dell'Iran contro la base aerea di Al Udeid in Qatar. Lo riferisce il New York Times.
Iran, diverse esplosioni a Teheran
Diverse esplosioni sono state udite a Teheran dopo l'attacco iraniano sulla base americana in Qatar.
Tv Iran: "Tre missili hanno colpito la base Usa in Qatar"
Almeno tre missili iraniani hanno colpito la base statunitense di Al Udeid in Qatar. Lo sostiene la Tv di Stato iraniana citata dalla Tass.
Nyt: "L'Iran ha coordinato gli attacchi con il Qatar"
L'Iran ha coordinato gli attacchi alla base americana in Qatar con i funzionari del Qatar. Lo riporta il New York Times, secondo il quale Teheran ha anche dato il preavviso degli attacchi così da evitare vittime.
Qatar: "Nessun morto e nessun ferito per l'attacco iraniano"
Il Qatar ha riferito che l'attacco iraniano è stato intercettato e che non ci sono né morti né feriti. Lo rende noto la Cnn.
Teheran: "Lanciati tanti missili quante bombe Usa"
Il consiglio supremo per la Sicurezza nazionale dell'Iran afferma di aver lanciato un numero di missili pari a quello delle bombe utilizzate dagli Stati Uniti nell'attacco. Lo ha riferito Osint613 su X.
Le basi militari americane in Medio Oriente

I Pasdaran: "Occhio per occhio"
I Guardiani della rivoluzione islamica (Irgc) hanno confermato ufficialmente l'attacco sulla base americana di al Udeid, in Qatar. "Nel nome di Allah, il compassionevole, il misericordioso, chiunque ti attacchi, allora attaccalo allo stesso modo", si legge in una nota diramata dall'agenzia Tasnim. "A seguito della palese aggressione militare del regime criminale degli Stati Uniti d'America contro i pacifici impianti nucleari della Repubblica islamica dell'Iran e della chiara violazione del diritto internazionale, il Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche (Irgc), con la guida del consiglio supremo di Sicurezza nazionale e la leadership del Quartier Generale Centrale di Khatam al-Anbiya, ha preso di mira con un distruttivo e potente attacco missilistico la base di Al-Udeid in Qatar", si spiega ancora. Il messaggio, ammoniscono i Pasdaram "è chiaro e inequivocabile: 'La Repubblica islamica dell'Iran, confidando in
Dio Onnipotente e contando sul popolo fedele e ben noto dell'Iran islamico, non lascerà la sua integrità territoriale, la sovranità e la sicurezza nazionale senza risposta in nessuna circostanza".
In Qatar 10 militari italiani: "Sono al sicuro altrove"
Sono attualmente dieci i militari italiani, dell'aeronautica, che si trovano in Qatar ed erano operativi nella la base americana di Al Udeid alle porte di Doha, dove l'Iran ha iniziato l'operazione di rappresaglia. Al momento il gruppo di militari - si apprende da fonti informate - è "al sicuro altrove".
Qatar: "Ci riserviamo il diritto di rispondere ad aggressione"
Il Qatar considera l'attacco iraniano alla base aerea "una flagrante violazione della sua sovranità e del suo spazio aereo, nonché del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite. Affermiamo che lo Stato del Qatar si riserva il diritto di rispondere direttamente in modo proporzionale alla natura e alla portata di questa palese aggressione in conformità con il diritto internazionale". Lo riferisce su X il portavoce del ministero degli Esteri qatarino, Majed Al Ansari.
Il Qatar condanna raid su base Usa: "Violazione della sovranità"
Il Qatar ha denunciato l'attacco iraniano alla base statunitense sul suo territorio definendolo una "flagrante violazione" della sovranità.
Qatar: "Intercettati con successo i missili iraniani"
"Le difese aeree del Qatar hanno sventato l'attacco e intercettato con successo i missili iraniani". Lo riferisce su X il portavoce del ministero degli Esteri qatarino, Majed Al Ansari, aggiungendo "la ferma condanna dello Stato del Qatar per l'attacco alla base aerea di Al Udeid da parte del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie iraniane". La base, aggiunge il portavoce, "era stata evacuata in precedenza in conformità con le misure di sicurezza e precauzionali approvate".
Trump e i vertici militari Usa sono nella Situation Room
Donald Trump, il capo di stato maggiore congiunto Dan Caine e il capo del Pentagono Pete Hegseth si trovano attualmente nella Situation Room per monitorare gli attacchi dell'Iran. Lo riporta la CNBC citando fonti della Casa Bianca.
Media, Usa monitorano lancio missili. Hesgeth e Caine nella situation room
Gli Stati Uniti stanno monitorando il lancio di diversi missili dall'Iran in direzione delle installazioni militari statunitensi in Qatar e Iraq. Lo riferiscono due funzionari citati dalla Cnn. Il Segretario alla Difesa Pete Hegseth e il Capo di Stato Maggiore Congiunto Dan Caine si trovano nella Situation Room, secondo un funzionario della Casa Bianca.
Un alto funzionario aveva annunciato in precedenza che la Casa Bianca e il Dipartimento della Difesa stavano monitorando potenziali minacce di attacco alla base aerea di Al Udeid in Qatar. Il Presidente Donald Trump ha visitato la base il mese scorso, il primo comandante in capo a visitarla dal 2003. Si tratta della più grande installazione militare statunitense in Medio Oriente. "Nessuna visita nel Golfo sarebbe completa senza una sosta per rendere omaggio alle persone che mantengono l'America sicura, forte e libera", aveva detto Trump alle truppe presenti alla base il 17 maggio.
Media, sirene in basi Usa in Medio Oriente
Le sirene continuano a suonare nelle basi statunitensi in tutto il Medio Oriente, tra cui Siria, Iraq, Giordania, Arabia Saudita, Kuwait, Bahrein, Qatar, Emirati Arabi Uniti e Oman. Lo riferisce Osint613 su X.
Iran, tv di Stato: "Data risposta potente ad aggressione americana"
Le forze armate iraniane ed i Pasdaran, in un'operazione congiunta, hanno dato una risposta "potente" all' "aggressione" americana. Lo ha riferito la tv di Stato di Teheran dopo le notizie di attacchi dalla Repubblica islamica contro basi americane in Qatar e Iraq.
Sei missili contro base Usa in Iraq
I media iracheni riportano che l'Iran ha lanciato ben sei missili contro la base statunitense di Ai Assad in Iraq. Reuters ha riferito che la difesa aerea delle truppe statunitensi sulla base di Ain Al-Assad, nell'Iraq occidentale, è stata attivata. I media hanno anche riferito che lo spazio aereo degli Emirati Arabi Uniti e' stato chiuso dopo il sospetto attacco missilistico di rappresaglia dell'Iran.
Media: "Allarme nella base Usa in Kuwait, anche in Bahrein"
Gli allarmi sono stati attivati presso la base statunitense di Al-Salam in Kuwait e anche in Bahrein, dopo i lanci di missili effettuati dall'Iran contro le basi americane. Lo riferisce Ynet. Fonti israeliane riferiscono che finora l'Iran ha lanciato 10 missili balistici.
Medio Oriente, dove si trovano basi Usa, a rischio dopo attacco a Iran
L'attacco Usa all'Iran rischia di mettere nel mirino di Teheran gli oltre 40.000 soldati americani nell'area. Secondo gli esperti, infatti, gli iraniani risponderanno all'offensiva su tre dei propri siti nucleari e le truppe a stelle e strisce sono le più esposte. Rischia molto anche lo Stretto di Hormuz, dal quale transita un terzo del petrolio mondiale e che l'Iran ha già minacciato di chiudere. Anche se una delle eventualità è che i pasdaran possano minarlo, costringendo la marina militare Usa a un'operazione lunga e pericolosa per rimuovere gli ordigni.

Medio Oriente, dove si trovano basi Usa, a rischio dopo attacco a Iran
Vai al contenutoIran, lanciato un missile anche verso l'Iraq
Anche una base americana in Iraq, oltre a quella in Qatar, è stata presa di mira dall'Iran nella rappresaglia per i raid contro i suoi siti americani. Lo riferisce Axios. Altre fonti sostengono che sia stata presa di mira la base di Ayn al-Asad, già bersagliata dall'Iran l'8 gennaio del 2020 in quella che fu la rappresaglia della Repubblica islamica per l'uccisione a Baghdad del generale Qassem Soleimani.
L'Iran conferma: "Attaccata la base Usa in Qatar"
L'Iran ha iniziato l'operazione di rappresaglia contro la base americana di Al Udeid alle porte di Doha, in Qatar. Lo conferma la tv di Stato iraniana citata dalla Tass.
Fonti Israele, almeno 10 missili su base Usa Qatar
L'Iran ha lanciato almeno 10 missili verso le basi statunitensi in Qatar. Lo hanno riferito ad Axios fonti israeliane.
Casa Bianca: "Monitoriamo da vicino minacce a base in Qatar"
Gli Stati Uniti stanno "monitorando da vicino le minacce alla nostra base in Qatar". Lo riferisce un funzionario della Casa Bianca a Fox News.
Iran, la Tv Stato: "Al via operazione contro base Usa in Qatar"
La tv di Stato iraniana ha annunciato l'inizio della operazione 'Glad Tidings of Victory' contro le forze americane nella base aerea Al-Udeid in Qatar.
Media: "Attivato sistema difesa aerea in base Usa in Iraq"
Il sistema di difesa aerea è stato attivato alla base americana di Ain al-Asad, in Iraq. Lo riporta Reuters citando fonti militari.
Media, un missile verso base Usa in Iraq
L'Iran ha lanciato un missile verso una base americana in Iraq. Lo riferisce l'account X di Osint613.
Media, forti esplosione sentite a Doha
Forti esplosioni sono sentite a Doha, in Qatar. Lo riporta Reuters.
Axios, Iran lancia sei missili verso le basi Usa in Qatar
L'Iran ha lanciato sei missili verso le basi americane in Qatar. Lo riferisce Barak Ravid, corrispondente di Axios, su X. Giornalisti della France Press hanno confermato almeno due esplosioni sui cieli della capitale del Qatar.
Macron: "Legittimo fermare nucleare Iran ma raid illegali"
"Pur ammettendo che è legittimo voler neutralizzare le strutture nucleari di un Paese come l'Iran, bisogna dire che l'azione non si è svolta in un quadro di legalità": lo ha detto, parlando in una conferenza stampa durante la visita ufficiale in Norvegia, il presidente francese Emmanuel Macron. "Anche se la Francia condivide l'obiettivo - ha detto - pensa che si debba raggiungere attraverso la via diplomatica, con il negoziato".
Netanyahu: "L'obiettivo è una vittoria totale, niente di meno"
"L'obiettivo è una vittoria totale. Niente di meno". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu oggi durante una visita all'unità Hetz dell'aeronautica israeliana, accompagnato dal capo di stato maggiore Zamir Eyal e dal comandante dell'aeronautica Tomer Bar.

©Ansa
Missili iraniani hanno causato almeno 1,3 miliardi di dollari di danni
Oggi sono state lanciate almeno quattro ondate di missili dall'Iran verso Israele. Le sirene di allerta hanno suonato per 40 minuti in alcune zone di Israele. Un missile ha danneggiato una sottostazione elettrica, interrompendo l'erogazione di energia elettrica a 8.000 residenti nell'area portuale di Ashdod. Ora l'energia elettrica è stata ripristinata. Lo scrive Al Jazeera.
Secondo il direttore dell'autorità fiscale israeliana, finora sono state presentate 40.000 richieste di risarcimento danni da parte di cittadini israeliani, per un totale di 1,3 miliardi di dollari. Trenta edifici dovranno essere demoliti. "Non abbiamo mai visto danni così grandi", afferma il direttore israeliano delle imposte.
Grossi: "Cessate il fuoco per ispezioni Aiea in siti nucleari Iran"
Lo ha ribadito il direttore generale dell'Aiea intervenendo nel corso di una riunione di emergenza del Consiglio dei governatori dell'agenzia svoltasi a Vienna. Grossi ha sottolineato anche che "accertare i fatti sul campo è un prerequisito per qualsiasi accordo e ciò può essere fatto solo tramite le ispezioni dell'Aiea''. Poi sul sito di Fordow: "Danni molto significativi alle aree sotterranee dell'impianto iraniano di arricchimento dell'uranio anche se nessuno può ancora determinarne l'entità".

Grossi: 'Cessate il fuoco per ispezioni Aiea in siti nucleari Iran'
Vai al contenutoFox, minaccia di attacco imminente alla base Usa in Qatar
Un attacco iraniano alla base di Al Ubeid in Qatar, la più grande base militare degli Stati Uniti in Medio Oriente, è considerato ora una minaccia "imminente". Lo riferiscono fonti citate da Fox News.
Guerra Israele Iran, Qatar chiude spazio aereo per sicurezza
"Questa disposizione fa parte di una serie di misure precauzionali adottate in base agli sviluppi nella regione". I tracciati su FlightRadar mostrano già i primi voli diretti a Doha cambiare rotta. L'Hamad International Airport di Doha è considerato uno snodo globale strategico situato tra Europa, Asia e Africa. In Qatar inoltre c'è la più grande base degli Stati Uniti della regione, quella di Al Udeid.

Guerra Israele Iran, Qatar chiude spazio aereo per sicurezza
Vai al contenutoPezeshkian: "Non abbiamo voluto noi la guerra ma ci sarà risposta all'aggressione"
"Non abbiamo iniziato la guerra né l'abbiamo voluta, ma non lasceremo senza risposta l'aggressione contro il 'Grande Iran'". Così in un post su X il presidente iraniano Masoud Pezeshkian, che scrive: "Noi sosterremo la sicurezza di questa amata nazione con tutto il nostro essere e risponderemo a ogni ferita sul corpo dell'Iran con fede, saggezza e determinazione".
Guerra Medioriente, quali sono gli interessi cinesi in Iran. VIDEO
Iran, Vaez: "Regime change? Solo combinando 3 fattori"
Solo "probabilmente" attraverso una "combinazione di tre fattori" potrebbe diventare realtà in Iran il 'regime change' - il rovesciamento dell'attuale sistema di governo - evocato dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, dopo i raid contro i tre principali siti nucleari della Repubblica islamica. Lo afferma in un'intervista all'Adnkronos il direttore dell'Iran Project presso l'International Crisis Group (Icg) di Bruxelles, Ali Vaez.
"Perché un regime change si verifichi, serve probabilmente la combinazione di tre fattori: un vuoto al vertice del sistema iraniano, un indebolimento della sua capacità repressiva e una mobilitazione pubblica contro il sistema", spiega Vaez, secondo cui la decisione di Trump di bombardare il sito di Fordow con le devastanti bombe Gbu-57 potrebbe essere stata già da tempo nella testa del presidente. Il capo della Casa Bianca "aveva detto che una decisione (sui raid in Iran) sarebbe stata presa entro due settimane" e quella che apparentemente è sembrata un'accelerazione "potrebbe essere dovuta al fatto che era sempre stata questa l'intenzione o perché gli iraniani hanno continuato a rifiutare le condizioni che gli Stati Uniti hanno chiesto per l'arricchimento zero".
Sugli effetti del bombardamento americano, Vaez ritiene che "gli attacchi a Fordow - e ad altri siti come Natanz e Isfahan - senza dubbio hanno danneggiato l'infrastruttura nucleare dell'Iran. Ora c'è molta incertezza sulla posizione e lo stato del materiale fissile", ovvero le riserve di uranio arricchito anche al 60%, data "la mancanza di ispezioni internazionali e la possibilità che l'Iran possa rendere il suo programma ancora più opaco".
Idf, colpiti obiettivi Hezbollah nel sud del Libano
L’esercito israeliano (Idf) ha confermato di aver condotto nuovi attacchi aerei nel sud del Libano, colpendo siti militari riconducibili a Hezbollah situati a nord del fiume Litani. Secondo quanto riferito dai militari, tra gli obiettivi figurano depositi di armi e postazioni di lancio di razzi "La presenza di armi e l’attività di Hezbollah costituiscono una palese violazione degli accordi tra Israele e Libano", ha dichiarato l’Idf, sottolineando che le operazioni militari proseguiranno per contrastare le minacce alla sicurezza nel nord di Israele.
Il Qatar ha chiuso temporaneamente lo spazio aereo
Il governo del Qatar ha chiuso temporaneamente il suo spazio aereo. Il Qatar chiude lo spazio aereo "al fine di garantire la sicurezza di cittadini, residenti e visitatori". Lo rende noto il ministero degli Esteri di Doha in una nota, aggiungendo che "questa disposizione fa parte di una serie di misure precauzionali adottate in base agli sviluppi nella regione".
Il governo britannico ha diffuso un avviso ufficiale in cui raccomanda a tutti i cittadini britannici presenti in Qatar di mettersi al sicuro fino a nuovo avviso. L’avvertimento è stato emesso “per eccesso di cautela”, ma non include dettagli sulla natura o l’origine del potenziale rischio.
La misura segue a stretto giro un’analoga raccomandazione emessa dal governo statunitense, che ha consigliato ai propri cittadini che si trovano in Qatar di adottare precauzioni simili.
Iran: inviato Khamenei da Putin, discussa "soluzione pacifica"
Il presidente russo Vladimir Putin ha ricevuto il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi con cui ha discusso una "soluzione pacifica" al conflitto scatenato dai bombardamenti statunitensi e israeliani sulla Repubblica Islamica. "Sono state discusse diverse questioni, soprattutto nel contesto delle possibili prospettive di una soluzione pacifica. Le parti in conflitto hanno posizioni completamente diverse su questo tema", ha dichiarato ai giornalisti il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, citato dalle agenzie russe. Peskov, che ha ribadito la condanna dei bombardamenti sull'Iran e il diritto di quest'ultimo all'autodifesa, ha ammesso che "al momento la situazione e' molto tesa". Nel frattempo, il viceministro degli Esteri russo, Serghei Ryabkov, si e' rifiutato di rivelare se Teheran abbia richiesto o meno aiuti militari a Mosca, limitandosi a ricordare che il partenariato strategico tra i due Paesoi "e' indissolubile". Ryabkov ha chiesto di "dare una possibilita' alla diplomazia", ma ha criticato la posizione degli Stati Uniti che cercano di parlare con Teheran usando un "la lingua dell'ultimatum". "Un linguaggio del genere non e' accettato a Teheran o in altre capitali. Pertanto, le azioni di escalation devono cessare e occorre un cambiamento di retorica. In tal caso, si presenteranno grandi opportunita' per una sorta di consenso politico", ha dichiarato il viceministro. All'inizio dell'incontro con il capo della diplomazia iraniana, Putin ha definito gli attacchi perpetrati da israeliani e americani come "aggressioni ingiustificate". Il leader russo, che ha inviato i suoi "migliori auguri" alla Guida Suprema Ali Khamenei e al presidente iraniano Masoud Pezeshkian, ha sottolineato che la Russia "sta compiendo sforzi per aiutare il popolo iraniano". Da parte sua, Araqchi ha ringraziato Putin per aver "condannato fermamente le azioni aggressive" di Israele e Stati Uniti, definendolo "assolutamente illegittime e contrarie alle regole e le norme internazionali". Parlando alla stampa, l'inviato di Khamenei ha prima affermato che Mosca e Teheran dovrebbero coordinare le loro posizioni, poiche' hanno "nemici comuni", e poi che l'incontro e' stato "molto positivo" e che sono stati discussi nel dettaglio gli ultimi sviluppi. La scorsa settimana, Putin ha escluso un coinvolgimento militare russo nel conflitto, citando il fatto che l'accordo di partenariato strategico firmato a gennaio tra i due Paesi non contempla tale opzione, mentre Peskov ha affermato che "tutto dipende da cio' di cui l'Iran ha bisogno ora".
Trump attacca Medvedev: "Non usi la parola nucleare a caso"
"L'ex presidente russo Medvedev ha usato veramente la 'parola con la N' (nucleare!), affermando che lui e altri Paesi avrebbero fornito testate nucleari all'Iran? L'ha detto davvero o è solo frutto della mia immaginazione? Se l'ha detto davvero, e se confermato, per favore fatemelo sapere immediatamente". Lo scrive Donald Trump su Truth. "La 'parola con la N' non dovrebbe essere presa con tanta superficialità. Immagino sia per questo che Putin è 'il capo'," ha aggiunto. Ieri Medvedev aveva sostenuto che gli attacchi americani hanno inflitto "danni minimi o nulli" e che l'Iran "proseguirà con la produzione di armi nucleari".
Iran, esplosioni ad Ahvaz, al confine con l'Iraq
Esplosioni sono state udite nei pressi della città iraniana di Ahvaz, nel sud-ovest del Paese. Secondo l'agenzia di stampa Fars si sono verificate nella periferia occidentale del capoluogo della provincia del Khuzestan, al confine con l'Iraq.
Idf, oltre 500 missili dall'Iran su aree civili, 15mila evacuati
L'Iran ha lanciato oltre 500 missili e più di 1.000 droni contro obiettivi civili in Israele, provocando l'evacuazione di oltre 15.000 persone dalle proprie abitazioni. Lo riferisce l'Idf, che aggiorna il bilancio dell'operazione Rising Lion. Finora sono stati registrati 24 civili uccisi e 1.361 feriti: 14 in gravi condizioni, 55 in condizioni moderate e 1.292 con ferite lievi.
Cina: "Attacchi Israele e Usa mandano segnale sbagliato e sono brutto precedente"
Gli attacchi di Israele e Stati Uniti all'Iran "hanno inviato segnali sbagliati al mondo e stabilito un brutto precedente". A dichiararlo è stato il ministro degli Esteri cinese Wang Yi. Tutte le parti coinvolte nel conflitto - ha aggiunto - dovrebbero adottare misure per calmare la situazione e tornare al dialogo e al negoziato, ha aggiunto. Wang ha rilasciato queste dichiarazioni durante un incontro con l'ex premier Tony Blair, stando al suo ministero.
Amnesty su raid Evin: "Illegale colpire obiettivi civili"
Amnesty International Italia ha condannato l'attacco israeliano che ha preso di mira l'ingresso della prigione di Evin, a Teheran, dove sono detenuti molti prigionieri politici e dissidenti. "Siamo estremamente sconvolti dalle immagini e dalle notizie degli attacchi israeliani contro la prigione di Evin, a Teheran, dove sono recluse centinaia di persone, tra cui dissidenti e difensori dei diritti umani", ha dichiarato il portavoce Riccardo Noury. "Attaccare intenzionalmente obiettivi civili è proibito dal diritto internazionale umanitario e potrebbe costituire un crimine di guerra", ha denunciato Noury. "Le autorità iraniane devono scarcerare tutte le persone detenute arbitrariamente e trasferire le altre lontano da luoghi che rischiano di essere attaccati da Israele", è l'appello del portavoce di Amnesty in Italia.
Ong stima quasi 1000 morti in Iran sotto i raid israeliani
Sale a 950 morti (quasi il doppio di quelli indicati dalle cifre ufficiali) e 3450 feriti il bilancio delle vittime degli attacchi condotti in Iran da Israele dal 14 giugno ad oggi, secondo le stime aggiornate di Human Rights Activists News Agency (Hrana), organizzazione non governativa indipendente iraniana che si occupa di diritti umani. Lo si legge sul suo sito. L'ong calcola che in maggioranza si tratti di civili. La stessa fonte denuncia inoltre un numero di 640 arresti sul fronte interno in questi 10 giorni, sullo sfondo della stretta delle autorità di Teheran contro le proteste e i sospetti di spionaggio e collaborazionismo.
Rutte: "Raid Usa contro diritto internazionale? Non concordo"
Il segretario generale della Nato, Mark Rutte, in conferenza stampa ha affermato di "non concordare" con un giornalista che aveva sottolineato il contrasto con il diritto internazionale dei raid Usa contro i siti nucleari iraniani. "Non sono d'accordo", ha detto Rutte, "il mio principale timore è che l'Iran possa sviluppare la bomba atomica, sarebbe una minaccia per Israele e l'intera regione".
Nato: summit L'Aia blindato, schierati 37mila agenti e soldati
Si tratta di un vertice di soli due giorni ma i Paesi Bassi si stanno preparando dal 2023 allo sforzo logistico e di sicurezza senza precedenti comportato dal summit che inizierà domani a L'Aia. Le autorita' olandesi hanno schierato 27 mila agenti di polizia e 10 mila soldati per proteggere i leader e le loro delegazioni. Due importanti priorità sono la sicurezza informatica e la lotta alla disinformazione. "I Paesi Bassi sono un Paese relativamente sicuro nel cyberspazio, ma è importante essere preparati a una possibile crisi", ha affermato Pieter-Jaap Aalbersberg, numero uno del Coordinamento Nazionale per l'Antiterrorismo e la Sicurezza. Aalbersberg ammesso che gli attacchi informatici e la diffusione di false informazioni non possono essere completamente evitati, come hanno dimostrato i precedenti summit di Washington (2024) e Vilnius (2023), ma ha ritenuto "importante" che i servizi di sicurezza possano "intervenire rapidamente se succede qualcosa". Sebbene quasi la meta' degli effettivi sia stata mobilitata per il vertice, il servizio di polizia continuera' nel resto del Paese e le stazioni di polizia rimarranno aperte, ha promesso Willem Woelders, comandante della polizia nazionale. Durante il vertice, saranno designate aree ad alto rischio in cui la polizia avrà maggiori poteri di azione, come perquisizioni o ispezioni di veicoli preventive. Saranno inoltre effettuati controlli aggiuntivi negli hotel in cui soggiorneranno le delegazioni. Le misure saranno particolarmente severe intorno all'aeroporto di Amsterdam e all'Aia, in particolare intorno al Forum Mondiale, dove si terrà la riunione.
Figlio dello Scià Reza Pahlavi: "Fine regime vicina", è "come Muro Berlino"
In Iran, "la fine del regime è vicina", la situazione che sta vivendo il Paes è simile alla caduta del "Muro di Berlino", ha dichiarato Reza Pahlavi, figlio dell'ultimo Scià deposto dall'Iran. Durante un'intervista all'Afp a Parigi, l'oppositore iraniano ha anche invitato i Paesi occidentali a evitare di "lanciare un'ancora di salvezza" agli attuali leader della Repubblica Islamica.
Iran, ecco dove Israele (e gli Stati Uniti) stanno colpendo. Le mappe su Sky TG24 Insider
Siti nucleari, uccisioni mirate, sistemi di difesa aerea: una serie di cartine interattive per capire meglio dove si sta concentrando l’attacco contro il Paese persiano e dove si rivolge la reazione iraniana. Tutto nell'articolo di Sky TG24 Insider.

Iran, ecco dove Israele (e gli Stati Uniti) stanno colpendo. Le mappe
Vai al contenutoMeloni: "Ora azione diplomatica. Noi pronti a fare parte"
"L'acuirsi della crisi genera preoccupazione. Noi consideriamo pericoloso" che l'Iran si doti di un'arma nucleare, "solo un'azione diplomatica coordinata puo' garantire" la soluzione della crisi, "siamo pronti a fare la nostra parte". Lo dice la premier Giorgia Meloni nel suo intervento alla Camera in vista del Consiglio europeo parlando della situazione in Medio Oriente.
Meloni: "Ci occupiamo degli approvvigionamenti energetici"
"Ci siamo occupati di assicurare all'Italia i approvvigionamenti energetici necessari". Lo ha detto la presidente del consiglio Giorgia Meloni alla Camera, nelle comunicazioni sul prossimo Consiglio europeo. "L'acuirsi della crisi genera preoccupazione per ripercussioni".
Meloni: "Crisi tra Israele e Iran aggravata dopo l'attacco Usa"
"Il Consiglio Europeo si concentrerà sugli ultimi sviluppi in Medio Oriente, a partire dalla crisi che coinvolge Israele e Iran, aggravatasi in queste ultime ore, a seguito dell'attacco statunitense a tre siti nucleari iraniani. Comprendiamo tutti molto bene, in quest'aula, i potenziali enormi rischi derivanti da un'ulteriore destabilizzazione di una regione già molto provata". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo.
Teheran: "Cittadino europeo arrestato per spionaggio"
Un cittadino europeo è stato arrestato ad Hamedan, nell'ovest dell'Iran, per spionaggio a favore di Israele. Lo rende noto la tv di Stato. Altre due persone sono state fermate per lo stesso motivo nella città occidentale di Kermanshah. Diverse schede Sim e un'ingente somma di denaro sono state confiscate ai due iraniani, ha dichiarato Mehr, citando il portavoce della magistratura Asghar Jahangir.
Media: "Aerei Usa dei raid in Iran non partiti da basi spagnole"
Al governo spagnolo non risulta che gli aerei-cisterna militari degli Stati Uniti che si trovano nelle basi iberiche di Rota e Morón siano stati utilizzati nell'ambito dell'attacco sferrato nella notte tra sabato e domenica su siti nucleari iraniani: lo hanno riferito fonti governative citate dall'agenzia Efe. Le stesse fonti aggiungono che, in ogni caso, tali velivoli sarebbero utilizzabili per "operazioni di rifornimento di combustibile in volo nello spazio internazionale". Mercoledì scorso, la ministra della Difesa spagnola Margarita Robles aveva dichiarato che gli Usa stavano "utilizzando le basi, ma sempre nei limiti dell'accordo bilaterale in vigore".
Il capo delle forze armate di Teheran: "Intraprenderemo azioni decise"
L'Iran intraprenderà "azioni decise" in risposta agli attacchi statunitensi contro siti nucleari chiave. Lo ha annunciato il capo di stato maggiore delle forze armate iraniane, Abdolrahim Mousavi. "Questo crimine e questa profanazione non rimarranno senza risposta", ha detto Mousavi alla TV di Stato "intraprenderemo azioni decise contro l'errore americano".
Media: "Gli Usa si attendono rappresaglia dell'Iran entro 2 giorni"
Gli Usa si attendono una rappresaglia iraniana contro qualche loro bersaglio in riposta all'attacco contro gli impianti nucleari dell'altra notte entro due giorni. Lo riferiscono due alti funzionari di Washington citati in forma anonima dal sito della Reuters. Prevediamo che possa accadere "in un giorno o due", afferma in particolare una delle fonti interpellate.
Araghchi: "Molto buono l'incontro a Mosca con Putin"
Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha definito "molto buono" il suo incontro a Mosca con Vladimir Putin sostenendo di aver discusso "in dettaglio gli ultimi sviluppi" del conflitto in Medio Oriente assieme al presidente russo. Lo riporta la Tass citando a sua volta l'agenzia di stampa iraniana Irna.
Rutte: "Raid Usa in Iran non viola il diritto internazionale"
"Non sono d'accordo con chi considera l'attacco degli Usa in Iran come in contrasto col diritto internazionale". Lo ha detto il segretario generale Mark Rutte alla vigilia del vertice Nato all'Aja. "La mia principale paura - ha aggiunto - è che Teheran possa avere la bomba atomica, sarebbe una minaccia per Israele e l'intera regione".
Putin incontra il ministro degli Esteri iraniano al Cremlino
Il presidente russo Vladimir Putin stringe la mano al ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi durante il loro incontro al Cremlino, svoltosi oggi.

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Leader Hezbollah: "Aggressione costerà cara, regione in pericolo"
"Qualsiasi atto di aggressione contro l'Iran avrà un prezzo elevato dal momento che mette in pericolo l'intera regione". Lo ha dichiarato il segretario generale di Hezbollah, Naim Qassem, dopo il raid americano sugli impianti iraniani e mentre l'escalation militare tra Iran e Israele è arrivata all'11mo giorno.
"L'Iran uscirà vittorioso perché è schierato dalla parte della verità ed è stato oggetto di un'aggressione ingiusta", ha proseguito Qassem, secondo cui "il popolo iraniano ha messo da parte le divergenze interne e si è unito di fronte all'ostilità di Stati Uniti e Israele". Il leader di Hezbollah, stando a quanto riferito da Press Tv, ha infine elogiato la Guida Suprema dell'Iran, Ali Khamenei, sostenendo che la Repubblica islamica è "guidata da un leader coraggioso e risoluto che lotta per la dignità e la forza nazionale".
Cremlino: "Putin-Araghchi hanno discusso una soluzione pacifica"
Il presidente russo Vladimir Putin e il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi hanno discusso "diverse questioni, principalmente nel contesto delle possibili prospettive di una risoluzione pacifica" nel conflitto tra Israele e Iran. Lo ha riferito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Interfax. Ma "le parti in conflitto hanno posizioni completamente diverse su questo tema" e quindi "la situazione è ancora molto tesa", ha aggiunto Peskov. Araghchi, citato da Ria Novosti, ha detto di avere avuto un "buon incontro" con Putin.
Idf invia messaggio a Khan Younis: "Evacuate verso al-Mawasi"
Il portavoce dell'Idf in lingua araba ha diffuso un messaggio di evacuazione rivolto ai residenti della città di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. "L'Idf sta operando con grande intensità per distruggere le capacità delle organizzazioni terroristiche nella zona e colpirà ogni sito utilizzato per il lancio di razzi", ha dichiarato. "Per la vostra sicurezza, evacuate immediatamente verso ovest, nell'area di al-Mawasi, e non tornate nelle zone pericolose dove si combatte. L'ordine di evacuazione non riguarda gli ospedali al-Amal e Nasser".
Meloni: "I nostri sforzi concentrati sulla fine delle ostilità a Gaza"
"Siamo convinti che sia necessario e che si possa cogliere il momento per porre fine alle ostilità nella Striscia e perché si continui negli aiuti per una popolazione che ha patito troppo a lungo. Questo è l'obiettivo fondamentale a cui stiamo dedicando i nostri principali sforzi". L'ha detto la premier Giorgia Meloni alla Camera, nelle comunicazioni sul prossimo Consiglio europeo.
Rutte: "Gli alleati concordano, l'Iran non può avere la bomba"
"Gli alleati hanno concordato da tempo che l'Iran non può avere la bomba atomica ed è obbligato a rispettare il regime di non proliferazione". Lo ha detto il segretario generale Mark Rutte alla vigilia del vertice Nato all'Aja.

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Meloni: "Pericoloso che l'Iran abbia armi nucleari"
"Noi consideriamo molto pericoloso che l'Iran si doti dell'arma nucleare non solo per il pericolo in sè, ma perché avvierebbe una rincorsa alle armi atomiche in altre zone dell'area innescando un effetto domino". L'ha detto la premier Giorgia Meloni alla Camera, nelle comunicazioni sul prossimo Consiglio europeo.
Meloni: "A Gaza reazione d'Israele ha forme inaccettabili"
"Ribadiremo anche un altro obiettivo, il cessate il fuoco a Gaza, dove la legittima reazione di Israele a un insensato attacco sta assumendo forme drammatiche e inaccettabili". Lo ha detto la presidente del consiglio Giorgia Meloni alla Camera, nelle comunicazioni sul prossimo Consiglio europeo.
Meloni: "Dialogo con le opposizioni per la sicurezza della nazione"
"In una fase così delicata è importante il dialogo tra governo e Parlamento, tra governo e opposizione per il bene e la sicurezza della nazione e farò del mio meglio per proseguire ed ampliare questo dialogo". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo.
Ministro israeliano: "Regime change? Non verseremmo una lacrima"
"Non verseremmo una sola lacrima" se in Iran dovesse esserci un regime change. "Sappiamo dove vivono". Lo ha detto alla Bbc il ministro dell'Economia del governo israeliano di Benjamin Netanyahu, Nir Barkat, senza però confermare né smentire se sia questo uno degli obiettivi di Israele, mentre va avanti l'escalation militare iniziata il 13 giugno. Intanto Israele ha confermato di aver colpito il carcere di Evin a Teheran. E alla domanda se la prigione fosse un obiettivo strategico per Israele, il ministro ha risposto che "stanno attaccando i civili i Israele, attaccano i bambini, le donne" e "finché lo faranno colpiremo obiettivi strategici". "Sappiamo dove vivono - ha incalzato - Sappiamo cosa fanno e conosciamo i loro piani. Sappiamo tutto di loro e faremo in modo di colpirli il più forte possibile finché non si fermeranno".
La mappa delle navi italiane nell'area di Hormuz
Non sono molte le navi militari italiane impegnate nell'area dello stretto di Hormuz. La più 'vicina' alle acque su cui aleggia la minaccia dell'Iran è l'Andrea Doria, impegnata nell'ambito dell'operazione Aspides, la missione europea nata nel 2024 proprio per contrastare le minacce degli Houthi nei confronti dei mercantili. L'area di operatività, però, è quella del mar Rosso, soprattutto nello stretto di Bab-el mandeb anche se la missione prevede una presenza anche nel Golfo dell'Oman. Il prossimo luglio il Doria passerà il testimone al Caio Duilio, contestualmente anche al cambio del comando della missione che tornerà a guida italiana. Nell'area di crisi insiste anche la missione Atalanta, nata per contrastare la pirateria sulle coste somale. Della flotta faceva parte anche la fregata Rizzo che ora però sta rientrando in Italia. Presente anche un'altra fregata, nave Marceglia, che sta facendo rientro da Karachi al termine di una campagna nell'indo-pacifico. Nelle acque tra Hormuz e il Golfo Persico insiste anche la missione Emasoh, nata nel 2020 per garantire la sicurezza del traffico marittimo. In questo momento però la missione non ha navi operative. Diversa la situazione dei contingenti militari a terra. L'Italia è presente con il proprio personale nella base aerea di Ali al Salem, in Kuwait, e a Erbil, nel nord dell'Iraq. Nei giorni scorsi il ministro Crosetto ha disposto il trasferimento dei militari italiani che si trovavano a Bagdad proprio in Kuwait.
Casa Bianca: "Trump ancora interessato a soluzione diplomatica"
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump rimane aperto alla via diplomatica con l’Iran, ma ritiene che il popolo iraniano debba ribellarsi se il regime continuerà a rifiutare un accordo sul nucleare. Lo ha dichiarato la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, intervenendo su Fox News.
"Se il regime iraniano si rifiuta di arrivare a una soluzione diplomatica pacifica – cosa alla quale il presidente è ancora interessato e con cui è disposto a impegnarsi – perché il popolo iraniano non dovrebbe togliergli il potere?", ha affermato Leavitt, definendo il governo di Teheran "incredibilmente violento" e "oppressivo da decenni".

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Casa Bianca: "Monitoriamo lo stretto di Hormuz"
L'amministrazione Trump sta monitorando lo stretto di Hormuz: ogni decisione di chiuderlo sarebbe sconsiderata. Lo afferma la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt in un'intervista a Fox.
Merz: "Non c'è ragione di criticare gli attacchi Usa all'Iran"
"Non c'è alcuna ragione di criticare" gli attacchi americani all'Iran. Lo ha detto il cancelliere tedesco Friedrich Merz, parlando a Berlino, secondo la Afp.
L'Iran ha lanciato 480 missili balistici contro Israele. VIDEO
Il numero di missili balistici lanciati dall'Iran nell'ultima settimana o poco più, sale a 480, un ritmo giornaliero inferiore rispetto a quanto avvenuto nei due bombardamenti del 2024 quando in un solo giorno a ottobre furono lanciati oltre 200 missili. L'arsenale residuo, difficile chiaramente fare stime, si partiva da 2.000 missili tra quelli lanciati e quelli distrutti, probabilmente dall'aeronautica israeliana, siamo sotto soglia 1.000 missili, almeno questo secondo gli esperti, sono ovviamente delle stime. Ciò che è interessante è il ritmo giornaliero.

L'Iran ha lanciato 480 missili balistici contro Israele | Video Sky - Sky TG24
Vai al contenutoBaltici: "L'Iran decida tra distruzione e trattative"
"L'Iran ha la possibilità di decidere se procedere verso un accordo ora o andare verso la distruzione. Noi supportiamo la continuazione dei negoziati, ma sottolineiamo altrettanto chiaramente che la Russia non può giocare alcun ruolo di mediazione". Lo ha affermato il ministro degli Esteri lituano, Kestutis Budrys. Altrettanto nette le parole pronunciate in merito dal ministro degli Esteri estone, Mergus Tsahkna, che ha sottolineato come il bombardamento dei centri per lo sviluppo del nucleare iraniano aumentino la sicurezza internazionale. "Nessuno vuole una guerra regionale in Medioriente, ma la notizia della distruzione delle infrastrutture nucleari iraniane intrapresa dal presidente Trump è una notizia da salutare molto positivamente", ha detto Tsahkna.
Portavoce Idf: "Obiettivo è colpire al cuore i guardiani della rivoluzione"
L'operazione israeliana in Iran ha come ''obiettivo i guardiani della Rivoluzione. Ha come obiettivo tutto ciò che è collegato ai Guardiani dell Rivoluzione, all'apparecchio di guerra della Repubblica islamica, che - ricordiamo - è una Repubblica di terrore contro gli stessi iraniani": lo dice il portavoce dell'esercito israeliano, Olivier Rafowicz, intervistato in diretta da BFMTV. Esprimendosi in perfetto francese, Rafowicz sottolinea che la ''prigione di Evin è tristemente celebre per le torture e per ciò che accade all'interno da anni. Tutti gli iraniani, tutti gli abitanti conoscono il peggio che accade in quel carcere. L'obiettivo è colpire al cuore i Guardiani della Rivoluzione e il loro apparecchio di terrore", ha ribadito.
Erdogan: "Non approviamo attacchi alla sovranità dell'Iran"
"Non approviamo mai gli attacchi alla sovranità dell'Iran e alla sicurezza della nostra regione, indipendentemente da chi provengano, ed esprimiamo chiaramente la nostra reazione". Lo ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, come riferisce Anadolu, nel contesto dell'attacco degli Stati Uniti contro i siti nucleari iraniani. "Stiamo compiendo grandi sforzi per impedire che gli attacchi di Israele e dei suoi sostenitori contro il nostro vicino Iran si trasformino in un disastro ancora più grande", ha aggiunto il leader turco, durante un discorso ad Ankara.
Herzog: "Lo stillicidio di missili è guerra psicologica"
Il presidente israeliano Isaac Herzog ha visitato oggi, insieme alla moglie Michal, la sala operativa del Magen David Adom, il servizio nazionale di emergenza medica, a Ramla. "Siamo in una fase della guerra in cui si combatte soprattutto sul piano psicologico. Il nemico ha scelto di logorarci con uno stillicidio di missili in tutto il Paese. Il nostro compito è attenerci scrupolosamente a tutte le istruzioni in caso di allarme, continuando allo stesso tempo ad attaccare e a ridurre le capacità del nemico. Alla fine, dovranno arrendersi: non avranno altra scelta", ha concluso.
Figlia dello scià a Khamenei: "Dimettiti e avrai un processo equo"
"Ho un messaggio diretto per Ali Khamenei: dimettiti e se lo farai, avrai un processo equo, molto più di ciò che tu abbia mai riconosciuto ad un iraniano": lo dice l'oppositore al regime di Teheran nonché figlio dell'ultimo Scià d'Iran, Reza Pahlavi, in un appello lanciato da Parigi. Per l'oppositore in esilio, il cui intervento viene trasmesso dalla rete all news Bfmtv, l'Iran ''è stato trascinato in un conflitto devastante, l'architetto non è altro che Ali Khamanei''. Ma ora, afferma, ''è giunto il tempo di porre fine a questa rovina". Sempre secondo Pahlavi, ''il regime non si sottometterà o si arrenderà dopo essere stato umiliato''. ''Finché è al potere - avverte - nessun Paese, nessun popolo è in sicurezza, che sia a Washington, Parigi, Gerusalemme".
Iran, i danni a siti nucleari colpiti e il giallo dell'uranio spostato
Una distruzione quasi totale, come sostiene il presidente Usa Donald Trump, e come è auspicato dagli israeliani, o al contrario danni limitati, come ripete il mantra delle fonti iraniane? Il bilancio dell'attacco americano ai tre siti nucleari chiave in Iran è dibattuto, come spesso accade in guerra. La verifica esatta dei risultati richiederà quindi tempo.

Iran, i danni a siti nucleari colpiti e il giallo dell'uranio spostato
Vai al contenutoPahlavi presenta piano post-Khamenei: "E' il momento di costruire un nuovo Paese"
In una diretta via social, il figlio dell'ultimo scià di Persia Reza Pahlavi ha illustrato il suo piano dettagliato per la transizione democratica e la ricostruzione economica dell’Iran, da avviare subito dopo la caduta della Repubblica Islamica. "Oggi annuncio i seguenti passi iniziali", ha esordito il principe in diretta social, delineando due direttrici d’azione: la convocazione di un vertice di unità nazionale e l’attuazione di un piano economico in tre fasi.
"Convocherò un vertice di unità nazionale che riunirà attivisti, dissidenti e gruppi di ogni orientamento ideologico, a patto che condividano i tre principi fondamentali: integrità territoriale, libertà individuali e separazione tra religione e Stato", ha dichiarato Pahlavi. "Il summit non sarà limitato ai gruppi politici, ma coinvolgerà anche imprenditori, professionisti, esperti e altri attori influenti della società". Obiettivo dell’iniziativa sarà concordare una "roadmap per la transizione democratica e la ricostruzione del Paese", ha spiegato l’ex erede al trono, sottolineando che la rinascita dell’Iran richiederà competenze e partecipazione ampia da parte di tutte le forze vive della nazione.
Iran, per la tv di stato "500 morti" dal 13 giugno, il doppio secondo gli attivisti
"Circa 500" persone sono state uccise e più di 3.000 sono rimaste ferite in Iran dal 13 giugno, da quando è iniziato il conflitto con Israele. Lo ha riferito la tv di Stato. Il bollettino si basa su dati confermati dal ministero della Salute di Teheran, come rilancia la Bbc mentre prosegue l'escalation militare. Ben più grave il bilancio diffuso dall'organizzazione Human Rights Activists in Iran che via X tramite Hrana (Human Rights Activists News Agency) parla di almeno 950 persone uccise e 3.450 ferite, fra civili e militari, e precisa di basarsi su fonti indipendenti.
Media: "Trump ha deciso l'attacco sul Marine One dopo una chiamata con Hegseth"
Donald Trump era a bordo dell'elicottero Marine One sabato e stava sorvolando il suo club di golf di Bedminster quando ha ricevuto una chiamata dal capo del Pentagono. Pete Hegseth gli ha detto che era giunto il momento di prendere una decisione: procedere con l'attacco all'Iran o annullare la missione. Il presidente, convinto che la sola diplomazia non sarebbe bastata a impedire all'Iran di sviluppare l'arma nucleare, ha dato il via libera. La ricostruzione è del Wall Street Journal. Il presidente era già propenso ad attaccare quando la portavoce Katrine Leavitt ha detto alla stampa giovedì che Trump avrebbe deciso in due settimane.
Wsj: "Israele punta a chiudere i combattimenti in Iran presto"
Israele punta a concludere presto la sua guerra con l'Iran. Lo affermano alcuni funzionari israeliani al Wall Street Journal, sottolineando che Israele prevede di esaurire la sua lista di obiettivi militari in Iran nei prossimi giorni, creando così un'occasione per porre fine ai combattimenti. Tuttavia, hanno aggiunto, molto dipenderà dalla reazione dell'Iran. Gli Stati Uniti hanno detto ai paesi arabi nella regione che Israele sta cercando di porre fine al conflitto e hanno chiesto che il messaggio venga trasmesso all'Iran.
L'Egitto condanna l'attentato di Damasco: "Sradicare il terrorismo"
"La Repubblica Araba d'Egitto condanna l'attacco terroristico alla chiesa di Mar Elias a Damasco, che ha causato numerose vittime e feriti tra persone innocenti". E' quanto si legge in una nota del ministero degli Esteri. "L'Egitto esprime le sue più sincere condoglianze al fraterno popolo siriano e alle famiglie delle vittime, augura una pronta guarigione ai feriti e ribadisce il suo rifiuto di ogni forma di violenza, estremismo e terrorismo", si legge nella nota. "L'Egitto ribadisce l'importanza di sforzi concertati a livello regionale e internazionale per sradicare il terrorismo, eliminarne le fonti e contrastare gli atti criminali volti a minare la sicurezza e la stabilità", conclude.
Cremlino: "Russia può offrire varie forme supporto a Iran, sono loro a dover chiedere cosa"
La Russia propone all'Iran diverse forme di sostegno nel quadro della escalation di attacchi, ma spetta a Teheran avanzare una richiesta e precisare "di cosa ha bisogno", ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "Abbiamo proposto i nostri sforzi di mediazione. E' una cosa concreta. Abbiamo espresso la nostra posizione, che è un'altra cosa molto importante per gli iraniani. Per andare avanti, tutto dipenderà da cosa l'Iran avrà bisogno al momento".
Iran: "Abbattuto un F-35 a Tabriz, catturato il pilota"
L'Iran afferma che il sistema di difesa ha abbattuto un caccia F-35 a Tabriz. Lo ha ha dichiarato oggi un membro delle Guardie Rivoluzionarie nella città nord-occidentale, Mohsen Bakht-Shokouki, citato da Tasnim, aggiungendo che il pilota è stato catturato. L'Iran ha affermato che un altro aereo era stato abbattuto il 16 giugno e che finora sette droni sono stati abbattuti in città. Secondo un rapporto proveniente dal Lorestan, un drone Hermes è stato colpito anche nella città provinciale di Khorramabad
Università di Teheran colpita dai raid d'Israele
Un'università di Teheran è stata colpita oggi nell'ultima ondata di raid israeliani sull'Iran. Lo riferiscono fonti concordanti sui media locali, anche in lingua inglese, mentre vari studenti e ricercatori denunciano sui social come la struttura abbia riportato danni. Non è ancora chiaro se vi siano state vittime. L'ateneo in questione è la Shahid Beheshti University, nel settore nord della capitale iraniana, al centro oggi di bombardamenti che hanno messo nel mirino anche la rete elettrica provocando blackout temporanei in alcune zone. Non si tratta della prima università bersagliata dall'inizio degli attacchi d'Israele.
Idf: 100 bombe in due ore su Teheran. Città coperta da fumo
L'aeronautica militare ha effettuato il più grande attacco finora lanciato nella capitale iraniana in pieno giorno sganciando più di 100 bombe sulla città in due ore. Lo rende noto l'Idf. Un denso fumo copre l'intera città, come mostrano immagini e video sui media israeliani.
Idf: colpiti i comandi del Basij e l'Alborz Corps
L'Idf rende noto di aver colpito il quartier generale del Basij a Teheran, che "rappresenta una delle basi del potere delle guardie rivoluzionarie ed è responsabile anche dell'applicazione del codice islamico e della segnalazione alle autorità dei civili che lo violano". I raid dell'Iaf hanno preso di mira anche l'Alborz Corps, che è "responsabile del mantenimento della stabilità del regime". "Questi quartieri generali sono importanti sia dal punto di vista militare che in termini di governance e colpirli danneggia le capacità militari del regime iraniano", aggiunge l'Idf
Idf: "Nuovo raid su Fordow per ostruire le vie di accesso"
L'Idf ha confermato di aver effettuato oggi un attacco contro le strade di accesso all'impianto nucleare sotterraneo iraniano di Fordow. Secondo Idf, gli attacchi avevano lo scopo di "interrompere" l'accesso al sito, dopo che gli Stati Uniti avevano bombardato l'impianto nucleare nel fine settimana. Lo riporta il Times of Israel.
Idf: "Colpito a Teheran 'l'orologio della Distruzione di Israele'"
L'Idf ha colpito il cosiddetto orologio della 'Distruzione di Israele' che si trova in Piazza Palestina a Teheran e scandisce il tempo che manca fino alla 'distruzione di Israele. Esposto nel 2017 dalle autorità iraniane, l'orologio è un'installazione provocatoria che segna il conto alla rovescia fino al 2040, in base alla previsione della Guida Suprema dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei, secondo cui Israele cesserà di esistere entro quella data. Secondo le prime informazioni l'orologio è stato gravemente danneggiato dal bombardamento israeliano.
Idf: "Molti pasdaran uccisi nel raid al quartier generale"
L'Idf afferma che "numerosi" pasdaran sono stati uccisi negli attacchi di oggi al quartier generale a Teheran. Lo riporta il Times of Israel.
Lammy: "Iran ha ancora via d'uscita, torni al negoziato"
L'Iran "deve essere serio" ed accettare "la via d'uscita che è stata messa a suo disposizione", tornando al negoziato sui suoi programmi nucleari anche senza un cessate il fuoco. Lo ha ribadito alla Bbc il ministro degli Esteri britannico, David Lammy, riferendo di aver avuto ieri una telefonata col collega iraniano. Lammy non ha fatto alcun riferimento a una tregua, ribadendo la sollecitazione rivolta a Teheran "con tutti i nostri alleati, dal G7, all'Europa, al mondo arabo" ad accettare la ripresa di colloqui sul nucleare - mentre Israele continua a bombardare - "con l'E3, ma pure con gli Usa": malgrado i raid di Washington.
Fonti Israele: "Colpita Evin per liberare i dissidenti"
Una fonte israeliana che ha mantenuto l'anonimato per ragioni di sicurezza ha spiegato all'ANSA che l'attacco dei caccia dell'Iaf ai cancelli della prigione di Evin a Teheran rientra nel tentativo di liberare i dissidenti nel quadro di una eventuale protesta interna mirata a far cadere l'attuale governo in Iran. L'obiettivo è anche quello di indurre gli ayatollah ad accettare di porre fine alla guerra e trattare sul nucleare. Si prevede che in giornata e nella notte i caccia israeliani intensificheranno gli attacchi contro l'Iran per raggiungere più velocemente risultati militari importanti e di conseguenza politici.
Sa'ar mostra video esplosione all'ingresso del carcere di Evin
L'ingresso della famigerata prigione iraniana di Evin a Teheran è stato colpito da un attacco israeliano. Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar ha scritto su X "Lunga vita alla libertà" in spagnolo insieme al video dell'attacco. "Abbiamo avvertito l'Iran più volte: smettetela di prendere di mira i civili! "Hanno continuato, anche stamattina. La nostra risposta: Viva la libertad, carajo!".
Mosca: "Putin-premier Iraq preoccupati per mercati dell'energia"
Il presidente russo Vladimir Putin e il premier iracheno Mohammed al Sudani "hanno espresso preoccupazione" per "i rischi emergenti per i mercati energetici globali" sullo sfondo del conflitto in Medio Oriente: lo afferma il Cremlino, ripreso dalla Tass, riferendo di una conversazione telefonica tra Putin e al Sudani. I due - sempre secondo il Cremlino - "hanno sottolineato l'importanza di continuare la cooperazione attiva all'interno dell'Opec+".
Iran: "Al carcere di Evin situazione resta sotto controllo"
"Nell'ultimo attacco del regime sionista a Teheran, purtroppo alcuni proiettili hanno colpito il carcere di Evin, causando danni a parti della struttura": lo ha dichiarato la magistratura iraniana Mizan Online, in un messaggio su X, aggiungendo che tutte le risorse sono state impiegate per gestire il complesso carcerario e la situazione rimane "sotto controllo".
Ue: "Prezzi energia volatili, seguiamo molto attentamente"
"Monitoriamo sempre molto attentamente l'evoluzione dei prezzi delle fonti energetiche. Ovviamente su questo tema al momento c'è una specifica attenzione, i prezzi sono stati molto volatili negli ultimi due giorni e continuiamo a seguirli molto attentamente". Lo ha detto la portavoce della Commissione europea Paula Pinho nel corso dell'incontro quotidiano con la stampa. Pinho non ha però dato altre reazioni sulle evoluzioni geopolitiche del fine settimana o possibili azioni rispetto all'eventuale chiusura dello stretto di Hormuz e gli effetti che avrebbe sulle quotazioni del petrolio.
Parigi: "Mercoledì dibattito in Parlamento su guerra Iran-Israele"
L'Assemblea Nazionale francese, equivalente transalpino della Camera dei deputati, terrà un dibattito sulla guerra tra Iran e Israele mercoledì sera: lo ha annunciato il governo di Parigi.
Iran, riunione in prefettura a Genova: “Rafforzata sicurezza obiettivi sensibili”
La prefetta di Genova, Cinzia Torraco, ha convocato questa mattina alle 10.45 una riunione d’urgenza del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, alla luce dell’escalation della crisi in Medioriente, acuita dall’attacco condotto dagli Stati Uniti in Iran nell’ambito dell’operazione "Martello di Mezzanotte". L’incontro è durato circa un’ora. Al termine della riunione, la prefettura ha diffuso una nota ufficiale nella quale si legge che, "In relazione all’attuale situazione di tensione internazionale in Medioriente, si è svolta stamattina in prefettura una riunione tecnica di coordinamento delle forze di polizia, nel corso della quale è stata disposta l’ulteriore intensificazione delle misure di vigilanza e sicurezza già in atto a tutela degli obiettivi sensibili e delle infrastrutture critiche presenti sul territorio metropolitano". Tra gli obiettivi considerati più a rischio figurano l’agenzia consolare degli Stati Uniti, con sede in via Dante, e la sinagoga di via Bertora.
Picierno: "Con difesa comune Ue ha più voce contro conflitti"
"Se l'Ue avesse già sviluppato una difesa comune oggi avremmo molta più voce in questi conflitti, anche per fermarli. Bisogna fare i conti con la realtà: se non hai un esercito comune, se non sei capace di difendere le libertà e i diritti individuali e collettivi, non sei una forza politica, c'è poco da fare". E' quanto scrive la vicepresidente del Parlamento europeo ed eurodeputata, Pina Picierno, in un'intervista al quotidiano Il Foglio. "Anni di tira e molla sul nucleare iraniano e poi tutto viene spento in poche ore. Le lezioni da trarre sono due: la prima è che nel mondo che si va definendo la forza non è un fattore accessorio; la seconda è che la diplomazia, per quanto necessaria non può essere il luogo in cui le autarchie si divertono a raggirare le democrazie", spiega Picierno. "Quel che resta da fare lo sappiamo bene rafforzamento della difesa, dell'intelligence e della sicurezza, ingenti investimenti pubblici e privati nelle transizioni, flessibilità massima per le regole commerciali e produttive che devono sempre adattarsi ai mutamenti di fase", conclude l'eurodeputata dem.
Putin: "Invio i miei migliori auguri a Khamenei"
Il presidente russo Vladimir Putin, ricevendo oggi al Cremlino il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi, gli ha chiesto di porgere "i suoi migliori auguri sia al presidente iraniano che al supremo leader religioso", Ali Khamenei. Lo riferiscono le agenzie russe.
Idf: "Molte vittime tra Guardie rivoluzionarie"
Fonti dell'esercito israeliano stimano che tra le decine e le centinaia di Guardie Rivoluzionarie siano state uccise nell'attacco israeliano a Teheran contro il quartiere generale dell'Irgc. L'Idf - riferisce Ynet - ha spiegato che l'obiettivo dell'ultimo attacco e' massimizzare gli obiettivi e inviare un messaggio che "se la guerra non finisce, il prezzo che l'Iran paghera' sara' molto piu' pesante".
Idf: "Colpito quartier generale delle Guardie Rivoluzione"
Attacchi israeliani sono in corso al quartier generale delle Guardie della Rivoluzione a Teheran. Lo ha dichiarato il portavoce dell'Idf."In questo momento" gli aerei da guerra "stanno intensificando gli attacchi nell'area di Teheran, concentrandosi sul quartier generale delle Guardie Rivoluzionarie, nonché su tutti gli elementi che minacciano lo Stato di Israele", ha dichiarato il Generale di Brigata Effie Defrin, portavoce dell'esercito israeliano, durante una conferenza stampa trasmessa in televisione.
Araghchi a Putin: "La Russia è dalla parte giusta della storia"
Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha ringraziato Mosca per aver condannato i raid sull'Iran e, incontrando Vladimir Putin, ha dichiarato che "la Russia oggi è dalla parte giusta della storia e del diritto internazionale". Lo riportano le agenzie russe.
Diversi quartieri di Teheran in blackout dopo attacco di Israele
I raid israeliani di questa mattina sulla capitale iraniana hanno colpito anche un sito di distribuzione elettrica, causando blackout in diverse zone di Teheran. Lo riportano i media iraniani. Le linee di distribuzione elettrica "sono state danneggiate, causando interruzioni in alcuni quartieri", riporta un'agenzia di stampa iraniana.
Katz: "Abbiamo attaccato oggi i simboli del regime"
Il ministro della Difesa Israel Katz afferma in una dichiarazione che gli attacchi ai "simboli del regime" sono una risposta a "ogni colpo al fronte interno israeliano" e avverte che "il dittatore iraniano sarà punito e gli attacchi continueranno con tutta la loro forza". Oggi, secondo i media, sono stati colpiti da Israele il sito di Fordow, attaccato dagli Usa, il carcere di Evin e di nuovo la tv pubblica iraniana.
Putin e premier Iraq condannano raid Israele e Usa
In un colloquio telefonico avvenuto oggi, il presidente russo Vladimir Putin e il primo ministro iracheno Mohammed al-Sudani hanno condannato gli attacchi israeliani e americani contro l'Iran, affermando che "violano gravemente la Carta delle Nazioni Unite e altre norme di diritto internazionale" e "sono gravidi di conseguenze estremamente pericolose e imprevedibili per la stabilità della regione e per l'intero sistema di sicurezza globale". Lo riferisce in una nota il Cremlino, citato dalla Tass.
Berlino: "Enorme preoccupazione, evitare l'escalation"
Il governo tedesco "guarda con enorme preoccupazione la situazione" e come detto dal gruppo E3 mette in guardia da "una ulteriore escalation". Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri tedesco, in conferenza stampa a Berlino, rispondendo a una domanda sulla guerra fra Israele e Iran e l'intervento degli Usa.
Araghchi a Putin: "Iran sta difendendo la sua indipendenza"
L'Iran ritiene illegittimi gli attacchi di Israele e degli Usa e sta difendendo in modo legittimo la sua indipendenza. Lo ha detto il ministro degli Esteri Abbas Araghchi incontrando al Cremlino il presidente russo Vladimir Putin. Lo riferisce l'agenzia Interfax.
Tajani: "Cambio regime Iran? Nostro obiettivo è il dialogo"
"Stiamo lavorando per raggiungere un cessate il fuoco, stiamo lavorando per la pace e il dialogo diretto tra l'Iran e gli Stati Uniti. Questo è il primo obiettivo per noi, il punto più importante". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine del Consiglio Ue Esteri a Bruxelles, interpellato sull'apertura di Donald Trump a un cambio di regime a Teheran.
Tajani: "Da Iran e Israele attenzione a mie proposte di dialogo"
"Mi sembra di avere ricevuto grande attenzione da parte iraniana sulle proposte e i suggerimenti italiani, ho chiesto garanzie per i nostri connazionali che sono in Iran e quelli che sono dovuti rimanere, garanzie per la sicurezza della nostra ambasciata che è ancora aperta a differenza degli altri Paesi membri. Questo è un altro tema per noi di grande importanza e mi sono raccomandato sulla de-escalation, ho trovato orecchie attente". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine del Consiglio Ue Esteri a Bruxelles, interpellato sull'esito dei suoi colloqui con gli omologhi di Iran e Israele. "Il nostro orientamento è quello di favorire il dialogo, una ripresa del dialogo" di Teheran "con gli Stati Uniti in maniera diretta", ha ribadito.
Putin a Araghchi: "Stiamo sostenendo popolo iraniano"
La Russia sta facendo sforzi per sostenere il popolo iraniano. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin ricevendo al Cremlino il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi. Lo riferiscono le agenzie russe.
Putin: "Aggressione a Iran non provocata e ingiustificata"
"L'aggressione non provocata contro l'Iran non ha motivi nè giustificazioni". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin ricevendo al Cremlino il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi, secondo quanto riferisce l'agenzia Interfax.
Media: "Nuovo attacco d'Israele alla tv pubblica dell'Iran"
Nuovo attacco israeliano contro la tv pubblica dell'Iran (Irib), secondo notizie di fonte iraniana riprese anche dai canali degli oppositori all'estero. Un missile lanciato oggi risulta aver colpito un edificio di Teheran che ospita strutture tecniche dell'emittente da cui dipendono le trasmissioni dei canali 1 e 5, nonché di Quranic, palinsesto d'informazione religiosa islamica. Esso ospita inoltre nove stazioni radio.
Aiea, prevediamo danni significativi nei tunnel di Fordow
I bombardamenti americani hanno probabilmente causato danni "molto significativi" alle aree sotterranee dell'impianto iraniano di arricchimento dell'uranio di Fordow anche se nessuno può ancora determinarne l'entità: lo afferma Rafael Grossi, responsabile dell'organismo di controllo nucleare delle Nazioni Unite, come riporta il Times Of Israel. "Dato il carico esplosivo utilizzato e la natura estremamente sensibile alle vibrazioni delle centrifughe, si prevede che si siano verificati danni molto gravi", ha affermato Grossi in una dichiarazione durante una riunione di emergenza del Consiglio dei governatori dell'Aiea.
Cremlino: "Paesi terzi non possono decidere cambi di regime"
Un cambio di regime in Iran non può avvenire per decisione di "Paesi terzi". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in merito alle dichiarazioni del presidente Usa Donald Trump in merito. "Crediamo che solo il popolo di un Paese abbia il diritto di decidere il destino della leadership di quel Paese, ma in nessun caso Paesi terzi o la leadership di Paesi terzi dovrebbero farlo", ha sottolineato Peskov, citato dall'agenzia Interfax.
Tajani: "No a chiusura di Hormuz, danni enormi per tutti"
Al ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi "ho altresì espresso la preoccupazione, la richiesta di non intervenire con la chiusura di Hormuz, che potrebbe provocare danni enormi all'economia innanzitutto iraniana, ma anche a tutti gli altri Paesi, compresa la Cina". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine del Consiglio Ue Esteri a Bruxelles.
Tajani: "Al 2035 e con flessibilità 5% alla Nato raggiungibile"
"L'Italia ha un ruolo importante nella Nato, un ruolo importante nell'Occidente, abbiamo preso l'impegno del 2%, andremo avanti nella discussione per vedere che tipo di interventi fare, ma avendo ottenuto sia il prolungamento dei termini, sia la flessibilità, credo che potremo nel 2035 raggiungere l'obiettivo" del 5%. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Bruxelles soffermandosi sull'accordo al 5% del Pil alla base del Summit Nato. "Non è soltanto una spesa per la difesa ma per la sicurezza", ha puntualizzato Tajani.
Cina chiede tregua immediata e condanna Usa ma no chiusura stretto Hormuz
"È danneggiato l'Iran, ma anche la credibilità americana, come un Paese e come parte di qualsiasi negoziato internazionale", ha dichiarato il Rappresentante di Pechino a New York, Fu Cong, in una intervista all'emittente pubblica del suo Paese. Posizione, quella di condanna agli Usa di escalare la violenza in Medio Oriente, rilanciata questa mattina dall'agenzia Xinhua. "L'aggravarsi della situazione nella regione è un duro promemoria che la politica di potenza e gli interventi militari non portano ad altro che caos e instabilità", si legge nel commento.
Tajani: “Ambasciate Teheran e Baku mobilitate per nostri connazionali”
Le ambasciate di Teheran e di Baku, in Azerbaigian, sono "mobilitate" per favorire l'esodo in sicurezza dei nostri connazionali dall'Iran, sotto attacco da parte delle forze aeree israeliane e, nella notte tra sabato e domenica, anche da parte degli Usa. "Mi sono preoccupato - sottolinea il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine del Consiglio Affari Esteri a Bruxelles - della sicurezza dei nostri connazionali in Iran. Stanno partendo ancora italiani diretti verso l'Azerbaigian: la nostra ambasciata è mobilitata, così come è mobilitata l'ambasciata a Baku per ricevere i nostri connazionali".
Mosca: "Contatti con gli Usa in corso anche sull'Iran"
"I contatti con gli americani sono in corso. Anche sull'Iran". Lo ha dichiarato il consigliere del Cremlino per la politica estera, Yuri Ushakov, citato dalla Tass.
Mosca: "Attacco all'Iran non influenzerà dialogo Russia-Usa"
L'attacco degli Usa all'Iran non avrà un impatto sul dialogo tra la Russia e l'Iran. "Si tratta di processi indipendenti", ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Interfax.
Aiea chiede all'Iran accesso a scorte di uranio arricchito
Il direttore generale dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica ha chiesto l'accesso ai siti nucleari iraniani per determinare la sorte delle scorte di uranio arricchito a un livello prossimo alla soglia di progettazione per una bomba atomica. "Dobbiamo consentire agli ispettori di tornare sul sito e fare un inventario delle scorte di uranio, in particolare dei 400 kg arricchiti al 60%", ha dichiarato Rafael Grossi a una riunione di emergenza a Vienna. Ha aggiunto che Teheran gli aveva inviato una lettera il 13 giugno in cui si segnalava l'attuazione di "misure speciali per proteggere apparecchiature e materiali nucleari".
Media: "Khamenei chiederà a Putin ulteriore aiuto russo"
Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi consegnerà oggi al presidente russo Vladimir Putin una lettera della Guida Suprema Ali Khamenei da consegnare a Vladimir Putin nella quale Khamenei chiede maggior sostegno alla Russia. Lo scrive Reuters sul suo sito. Secondo fonti iraniane, l'Iran non è rimasto finora impressionato dal sostegno della Russia e vorrebbe che Putin facesse di più per sostenerlo contro Israele e Stati Uniti.
Usb: oggi presidio davanti ambasciata Usa
In seguito al peggioramento dello scenario in Medio Oriente l'Usb ha indetto un presidio davanti l'ambasciata statunitense a Roma per il 23 giugno alle ore 18 per fermare la guerra in Medio Oriente. Lo comunica l'Unione sindacale di base in una nota. Inoltre, Usb parteciperà anche alla mobilitazione davanti ai consolati in altre città. "È necessario dare subito una risposta decisa nelle piazze con punti chiari: 'no' all'aggressione israeliana-americana che ci porta verso la guerra totale, 'no' al coinvolgimento della Nato e all'uso delle basi in Italia, 'no' a ogni ipotesi di riarmo", si legge nella nota.
Borsa: l'Europa fiacca vede bassi rischi escalation Usa-Iran
Le Borse europee sono fiacche, in scia con quelle asiatiche. I mercati scommettono su una bassa possibilità di escalation nell'area del Medio Oriente dopo l'attacco degli Stati Uniti all'Iran. Resta alta l'attenzione verso lo Stretto di Hormuz, da dove passa circa il 20% dei flussi di petrolio, dopo le minacce di chiusura da parte di Teheran. In questo contesto, sono poco mosse Londra (+0,02%), Parigi e Francoforte (-0,05%), Madrid (+0,2%). In netto calo Milano (-0,7%), dove pesa lo stacco delle cedole di alcune società del Ftse Mib. I principali listini del vecchio continente sono sostenuti dal comparto tecnologico (+0,9%) e dall'energia (+0,6%). In clima di incertezza si allentano anche le tensioni sulle materie prime. Sul fronte del petrolio il Brent è poco mosso a 77,02 dollari (+0,01%) e il Wti scende a 73,81 dollari (-0,03%). Resta invece in rialzo il gas che guadagna dello 0,54% a 41,15 euro al megawattora. In lieve rialzo l'oro che guadagna lo 0,3% a 3.363 dollari l'oncia. Le opzioni di Teheran appaiono "come limitate, con un evidente isolamento internazionale e la prospettiva di azioni di risposta da parte di Israele e Usa che potrebbero essere letali per la tenuta del regime", spiega gli analisti di Mps market strategy.
Media Iran: "Nuovo attacco Israele a sito nucleare Fordow"
Israele ha attaccato il sito nucleare di Fordow, a sud di Teheran: lo riportano i media iraniani. "L'aggressore ha attaccato di nuovo il sito nucleare di Fordow", ha riferito l'agenzia di stampa Tasnim, citando un portavoce dell'autorità di gestione della crisi nella provincia di Qom, dove si trova il sito.
Katz: "Stiamo colpendo ora l'Iran con una forza senza precedenti"
Il ministro della Difesa Israel Katz afferma che l'Idf sta "attualmente colpendo con un regime di forza senza precedenti obiettivi e organi di repressione governativi nel cuore di Teheran". "Saranno presto pubblicate immagini che mostreranno la gravità dei danni", ha affermato in una nota rilasciata dal suo ufficio.
Tajani: "Con Israele tenere dialogo, sanzioni velleitarie"
"La nostra è una posizione diversa dalla Spagna: per noi è fondamentale avere un dialogo con Israele. Grazie a questo dialogo siamo riusciti a portare fuori dalla Striscia quasi 1000 persone. Siamo gli unici che siamo riusciti a far entrare a Gaza un convoglio dell'Onu. Avendo un dialogo aperto si possono avere dei risultati, le scelte velleitarie non servono a nulla e sono finalizzate magari alla politica interna dei Paesi". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Bruxelles. La Spagna è arrivata alla riunione di oggi con la posizione di chiedere lo stop dell'accordo con Israele e sanzioni nei suoi confronti. "La nostra posizione è andare avanti con Israele pure su questo fronte. Pur non condividendo le scelte fatte a Gaza per la sproporzione della reazione, per l'uso eccessivo della forza, è chiaro che noi chiediamo l'immediato cessate il fuoco. Abbiamo approvato le sanzioni nei confronti dei coloni che in Cisgiordania violavano le regole, questo sì, ma chiudere il rapporto con Israele significa anche precludere la possibilità a tanti palestinesi di poter uscire da Gaza", ha spiegato Tajani.
Il cardinale di Teheran: "L'escalation fa temere il peggio"
"Prima dell'alba, si è svegliati dal rumore assordante degli aerei da combattimento e dei droni che sganciano le loro bombe", ma con il tempo "ci si abitua a riprendere sonno, senza riuscire davvero a riposare". È quanto scrive il card. Dominique Joseph Mathieu, arcivescovo di Teheran-Ispahan dei latini, in una sua riflessione inviata ad AsiaNews in cui racconta la guerra con Israele e che, la notte scorsa, ha registrato l'intervento diretto degli Stati Uniti. "Il primo gesto dopo essersi alzati - prosegue il porporato - è salire sulla terrazza del tetto per scrutare i fuochi di fumo, che indicano i luoghi bombardati. L'altro rito è sbloccare la porta d'ingresso e dare un'occhiata alla strada, vuota di macchine e persone". La quotidianità è stravolta, come il ritmo abituale delle giornate oggi caratterizzate, prosegue il card. Mathieu, da "lunghi silenzi, in cui il minimo rumore suscita la paura di un nuovo attacco". La "surreale" escalation di "attacchi e contrattacchi" fa "temere il peggio" e che tutto sia "giustificabile, come ottenere la pace con la guerra".
Acs: "Rafforzare la protezione delle chiese in Siria"
A seguito dell'attentato suicida che il 22 giugno ha colpito la chiesa greco-ortodossa di Sant'Elia, nel quartiere di Dwelah a Damasco, Siria, provocando decine di morti e feriti tra i fedeli, Aiuto alla Chiesa che Soffre ha attivato una raccolta fondi per fornire aiuti di emergenza. Acs è attualmente impegnata nella realizzazione di numerosi progetti in Siria a sostegno delle comunità cristiane di diverse confessioni, tra cui la Chiesa greco-ortodossa di Antiochia, offrendo assistenza pastorale, umanitaria e interventi di emergenza. Le donazioni raccolte contribuiranno a sostenere la presenza cristiana nel Paese ed a garantire un aiuto concreto alle comunità più colpite. Il Patriarcato greco-ortodosso di Antiochia e di tutto l'Oriente, partner storico di Acs, riceve da anni il sostegno della Fondazione per la ricostruzione dei luoghi di culto e le attività pastorali. Acs rivolge un appello alle autorità competenti "affinché intensifichino gli sforzi per proteggere tutte le comunità religiose in Siria. La Fondazione si unisce inoltre all'appello urgente di Sua Beatitudine il Patriarca Giovanni X, che chiede la tutela dei luoghi sacri e la cessazione di ogni forma di violenza".
Tajani: "Parlato con Araghchi, riattivare il dialogo Iran- Usa"
"Ho parlato poco fa con il ministro degli Esteri dell'Iran" Abbas Araghchi "per sollecitare ancora un'azione di reazione che non colpisca le basi Usa, per cercare di riattivare un dialogo tra Iran e Usa. Ho proposto ancora una volta Roma come sede. Stiamo lavorando per una de-escalation". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani nel punto stampa a margine del Consiglio Affari Esteri. "Ho ribadito che l'Iran può procedere con il nucleare civile ma non con quello militare, cioè non può avere la bomba atomica", ha sottolineato Tajani rimarcando la necessità che "riprenda il dialogo diretto tra Usa e Iran".
Tajani: "Gli Usa non hanno usato le basi italiane per l'attacco"
"Le basi italiane non sono state utilizzate" per l'attacco americano all'Iran, "non ci risulta". Lo ha ribadito il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani nel punto stampa a margine del Consiglio Affari Esteri a Bruxelles.
Iran, MIGA: l'acronimo creato da Trump che vuole un cambio di regime
"Se l'attuale regime iraniano non è in grado di rendere di nuovo grande l'Iran, perché non dovrebbe esserci un cambio di regime??? MIGA!!!". Così, riprendendo lo slogan Maga (Make America great again), il presidente americano Donald Trump ha aperto alla possibilità di un cambio di regime in Iran. Parole che sembrano in qualche modo contraddire le dichiarazioni del suo esecutivo.

Iran, MIGA: l'acronimo creato da Trump che vuole un cambio di regime
Vai al contenutoNbc: “A Trump messaggio Teheran, attiveremo cellule dormienti”
Le prossime 48 ore saranno le più preoccupanti per gli Stati Uniti nell'ottica di una possibile reazione di Teheran all'attacco contro i suoi siti nucleari. Lo dicono a Nbc News due fonti della difesa americana e un funzionario della Casa Bianca, secondo cui non è ancora chiaro se la rappresaglia colpirà obiettivi interni americani o all'estero o entrambi. La stessa emittente rivela che nei giorni prima dell'ordine finale dato da Donald Trump, l'Iran ha inviato un messaggio privato al presidente avvertendolo che avrebbero risposto a un eventuale attacco attivando cellule terroristiche dormienti per condurre attacchi terroristici su suolo americano. E l'avvertimento sarebbe stato trasmesso a Trump attraverso un intermediario durante il G7 in Canada, che il presidente aveva lasciato anticipatamente.
Wadephul: “Iran negozi anche con Usa e non solo con Europa”
L'Iran deve avviare colloqui diretti con gli Stati Uniti. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul parlando con i giornalisti a Bruxelles prima di una riunione dei ministri degli Esteri dell'Ue. "L'Iran afferma di voler negoziare solo con l'Europa e lo consideriamo un buon segno, ma affermiamo anche che non è sufficiente. Vogliamo vedere gli Stati Uniti coinvolti", ha sottolineato Wadephul. ''Rinnovo il mio appello all'Iran affinché sia pronto per i colloqui. Gli Stati Uniti ci hanno chiesto, nelle ultime settimane e anche di recente, di rimanere in contatto e l'Europa ha un ruolo da svolgere", ha aggiunto il capo della diplomazia tedesca.
Iran deplora la posizione degli europei sui raid degli Usa
Abbas Araghchi, il capo della Diplomazia di Teheran, ha criticato la posizione dei Paesi europei rispetto agli attacchi degli Stati Uniti contro l'Iran, durante una telefonata con il ministro degli Esteri Antonio Tajani. "La Repubblica islamica dell'Iran si riserva il diritto di utilizzare tutte le opzioni nell'ambito del quadro della legittima difesa", ha detto Araghchi, come riferisce il governo iraniano.
Idf: attacco simbolico all'ingresso del carcere di Evin
L'esercito israeliano ha detto di aver effettuato un attacco simbolico al cancello d'ingresso della prigione di Evin a Teheran, un sito ampiamente visto come un simbolo della repressione politica nella Repubblica islamica. Lo riferisce Iran International. Secondo l'esercito israeliano, l'attacco ha deliberatamente evitato di danneggiare gli edifici che ospitavano i detenuti.
Mezzaluna Rossa iraniana: “Israele ha colpito vicino a nostro edificio a Teheran”
La Mezzaluna Rossa iraniana su Telegram fa sapere che "un attacco israeliano ha colpito vicino al suo edificio nel nord di Teheran", accompagnato il post con un video del fumo che si alza dal luogo dell'attacco.
Svezia: “Grave situazione a Gaza, non possiamo stare a guardare”
"Non dobbiamo dimenticare la situazione a Gaza estremamente grave. La gente sta soffrendo e non possiamo limitarci a guardare. La Svezia è il secondo maggiore donatore di aiuti umanitari a Gaza e siamo profondamente frustrati dal fatto che il supporto vitale sia ancora bloccato". Così la ministra degli Esteri svedese Maria Malmer Stenergard, arrivando al Consiglio Esteri a Bruxelles. La responsabile della diplomazia svedese ha accolto con favore il rapporto dell'Alta rappresentante Ue sulla revisione dell'accordo Ue-Israele e ha quindi sollecitato la Commissione europea a "fornirci diverse opzioni su come andare avanti".
Idf: in corso attacchi contro siti militari a Teheran
L'Idf rende noto che l'aeronautica militare israeliana sta bombardando diversi siti militari a Teheran.
Iran, Schillaci: “Pronti ad accogliere i bambini come per Gaza”
"Come e' successo per Gaza, e grazie anche alla Regione Lombardia, abbiamo accolto molti bambini, la nostra disponibilita', come c'e' stata in passato, credo ci sia anche oggi e dimostra ancora una volta l'eccellenza delle strutture sanitarie nazionali italiane". Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci a margine di Salute Direzione Nord parlando della situazione umanitaria in Iran e l'eventuale disponibilita' dell'Italia ad accogliere persone che ne avessero bisogno.
Araghchi: Teheran e Mosca stanno "coordinando posizioni"
L'Iran e la Russia stanno coordinando le loro posizioni sull'attuale escalation in Medio Oriente. Lo ha riferito l'agenzia di stampa TASS citando il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi, in visita a Mosca. In giornata, il presidente russo Vladimir Putin incontrerà Araghchi.
Belgio: "Affrontare emergenza a Gaza, è tema separato da Iran"
"Insieme trarremo le conclusioni di questo rapporto" sull'accordo di associazione Ue-Israele, "che attesta le violazioni dei diritti umani. E il nostro Alto rappresentante, Kaja Kallas, cercherà certamente di ottenere un mandato per avviare un dialogo con la controparte. Alcuni Paesi potrebbero ritenere che non sia il momento giusto per prendere misure contro Israele, dato che Israele sta combattendo l'Iran per preservare la sicurezza, in particolare nel continente europeo, se dobbiamo credere alla narrazione israeliana. Credo che le due questioni vadano separate e che si debba affrontare separatamente quello che è ormai un conflitto aperto tra Israele e Iran e la questione palestinese, sulla quale dobbiamo rimanere vigili. L'una non deve mettere in ombra l'altra". Lo ha detto, in un'intervista a Rtfbf, il vicepremier e ministro degli Esteri belga Maxime Prevot. "Per questo motivo il Belgio invita a non perdere di vista l'emergenza umanitaria, che richiede un'azione per prevenire questa scandalosa carestia e garantire che cibo, acqua e assistenza sanitaria possano essere forniti rapidamente alla popolazione palestinese. Questo blocco umanitario, che viene rimosso solo molto lentamente, è durato troppo a lungo. Dobbiamo permettere alle centinaia di camion che trasportano cibo che si trovano al confine di entrare in territorio palestinese e venire in aiuto della popolazione", ha aggiunto.
Petrolio, prezzo in aumento con minaccia chiusura Stretto di Hormuz
Timori per la possibile chiusura del canale marittimo da cui passa il 20% del commercio petrolifero mondiale. Si attende la decisione del Consiglio suprema di sicurezza nazionale dell'Iran. Intanto oggi i prezzi sono saliti ai massimi livelli da gennaio.

Petrolio, prezzo in aumento con minaccia chiusura Stretto di Hormuz
Vai al contenutoIdf: nuovi allarmi nel nord di Israele per missili dall'Iran
Le sirene d'allarme sono state attivate nuovamente nel nord di Israele dopo che l'Idf ha rilevato un ulteriore lancio di missili balistici dall'Iran.
Portavoce iraniano sfida Trump: "Tu hai iniziato questa guerra, noi la finiremo"
Il canale Iran International pubblica oggi un video del briefing odierno del portavoce militare iraniano Ebrahim Zolfaghari che, a un certo punto, si rivolge in inglese al "giocatore d'azzardo Trump" ("gambler Trump"), avvertendolo: "Tu hai iniziato questa guerra, noi la finiremo".
Oggi colloqui telefonici tra Putin e leader Mo
In giornata il presidente Vladimir Putin avra' una serie di colloqui telefonici con diversi leader medio-orientali, a cominciare dal primo ministro iracheno, Muhammad al-Sudani. Lo ha riferito il consigliere presidenziale russo Yury Ushakov. "[Una chiamata] con il primo ministro iracheno avra' luogo a breve", ha dichiarato Ushakov ai media. "Il presidente russo avra' oggi una serie di eventi internazionali e il primo di questi iniziera' tra 40 minuti: si tratta di una telefonata con un leader del Medio Oriente", ha proseguito Ushakov, dopo aver letto i saluti di Putin al forum Primakov Readings. Questi colloqui telefonici saranno incentrati sulla guerra in corso tra Iran e Israele e sull'intervento militare Usa.
Capo Esercito Iran: "Gli Usa sono entrati in guerra"
"Gli Stati Uniti, continuando a sostenere incondizionatamente il barbarico e aggressivo regime sionista, sono entrati apertamente e direttamente in guerra violando la sovranità dell'Iran islamico e il sacro suolo del nostro Paese": lo ha affermato il capo di stato maggiore dell'Esercito iraniano, Abdolrahim Mousavi. La Repubblica islamica non farà "mai marcia indietro", ha aggiunto, come riferisce Mehr, sottolineando che le forze armate iraniane sono pronte per "qualsiasi azione".Da parte sua, il comandante dell'esercito iraniano, Amir Hatami, ha affermato che Teheran risponderà con decisione agli attacchi statunitensi contro i suoi siti nucleari: lo riporta l'Irna. "Difenderemo l'integrità territoriale e l'indipendenza del Paese e il sistema della Repubblica Islamica con tutte le nostre forze", ha aggiunto.
Siria, Erdogan condanna strage chiesa Damasco: "Non permetteremo nuova instabilità"
"Non permetteremo mai che la Siria, Paese vicino e fratello che per la prima volta dopo anni di repressione e di guerra guarda al futuro con speranza, venga di nuovo trascinata nell'instabilità da gruppi terroristici". E' quanto si legge in un post su X del leader turco, Recep Tayyip Erdogan, all'indomani della strage in una chiesa di Damasco. Erdogan condanna l' "atroce attacco terroristico", un "vile atto di terrorismo" che le nuove autorità siriane hanno attribuito all'Is e conferma che la Turchia è al fianco delle autorità della Siria del dopo-Assad.
Nuovo allarme missili dall'Iran al confine con Gaza
Un nuovo allarme per il lancio di missili balistici è stato attivato nel kibbutz Nahal Oz, al confine con Gaza.
Ong, sale a 30 uccisi bilancio attentato in una chiesa in Siria
Sale a 30 uccisi e 60 feriti il bilancio dell'attentato compiuto ieri in una chiesa nei pressi di Damasco, in Siria. Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui 27 corpi sono stati identificati mentre rimangono ancora senza nome i resti di corpi di tre persone. L'attentato è avvenuto a Duweila, sobborgo di Damasco. Il governo siriano ha subito attribuito l'attacco all'Isis.
Media: Trump chiese a Israele di colpire difese Iran prima di attacco
L'aviazione israeliana ha messo fuori uso, su richiesta dell'amministrazione Trump, diversi sistemi di difesa aerea iraniani nelle 48 ore precedenti l'attacco Usa al sito nucleare iraniano di Fordow: lo hanno detto ad Axios tre funzionari statunitensi e israeliani. La richiesta di Trump è stata fatta direttamente a Netanyahu. Il presidente voleva che i caccia israeliani eliminassero il maggior numero possibile di sistemi di difesa aerea iraniani nel sud del Paese per spianare la strada ai bombardieri Usa. Il Pentagono ha quindi fornito a Israele un elenco di siti da colpire prima dell'attacco, ha detto un funzionario israeliano.
Idf: "15 missili balistici tirati dall'Iran in 40 minuti"
Secondo le prime valutazioni dell'Idf, nell'arco di 40 minuti sono stati lanciati 15 missili balistici dall'Iran. Alla popolazione è stato comunicato che può lasciare i rifugi. Finora non ci sono notizie di feriti, afferma il Magen David Adom.
Cina: "Blocco Stretto Hormuz? Stabilità interesse tutti"
Il Golfo Persico e le acque circostanti "sono importanti per il commercio internazionale di merci ed energia. Mantenere sicurezza e stabilità nella regione è nell'interesse della comunità internazionale". Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Guo Jiakun, sulla decisione del Parlamento iraniano per il blocco dello Stretto di Hormuz con decisione finale al Consiglio supremo di sicurezza nazionale, ha detto che Pechino "invita la comunità internazionale a intensificare gli sforzi per promuovere la de-escalation del conflitto e per impedire che le turbolenze regionali abbiano impatti maggiori sullo sviluppo economico globale". La Cina "ha mantenuto la comunicazione con l'Iran sulla situazione attuale. Pochi giorni fa, il ministro degli Esteri Wang Yi ha avuto un colloquio telefonico con la sua controparte iraniana Seyed Abbas Araghchi". Pechino "è disposta a rafforzare la comunicazione" con Teheran e le altre parti interessate "per continuare a svolgere un ruolo costruttivo nel promuovere la de-escalation della situazione", ha aggiunto Guo alla domanda se la Cina abbia sollevato o intenda sollevare la vicenda dello Stretto di Hormuz con l'Iran e su come intenda svolgere un ruolo di mediazione dopo che il segretario di Stato Usa Marco Rubio ha invitato Pechino a incoraggiare l'Iran a evitare un blocco della strategica via di trasporto dovre transita oltre il 20% di gas e petrolio globali. Alla domanda se i ministri degli Esteri cinese e iraniano avessero avuto una telefonata dopo gli attacchi americani dei fine settimana ai siti nucleari di Teheran, il portavoce ha ricordato i colloqui da loro avuti dopo l'attacco di Israele all'Iran.
Nevi: "Obiettivo è de-escalation e ritorno a diplomazia"
"Ritengo che l'Europa faccia bene ad aggiungersi al coro di chi chiede una de-escalation immediata e il ritorno alla diplomazia. È evidente che servirà del tempo, ma dobbiamo fare tutto il possibile. Anche il nostro governo è impegnato quotidianamente in questo sforzo. Questa mattina, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha avuto colloqui con i ministri degli Esteri di Israele e dell'Iran, nel tentativo di creare le condizioni per un cessate il fuoco o, quantomeno, per una de-escalation". Lo ha detto Raffaele Nevi, portavoce di Forza Italia, intervenendo ad Agorà. "La situazione non è semplice - ha proseguito - tuttavia, credo che, se riusciremo a rilanciare un'azione coordinata e articolata, coinvolgendo, ad esempio, anche i Paesi arabi moderati, si possa tornare a una logica di de-escalation e provare a riallacciare i fili del dialogo. Tutti continuano a ritenere l'Iran responsabile dell'attuale escalation: se avesse accolto le richieste di Israele e degli Stati Uniti di abbandonare il programma di arricchimento nucleare, oggi ci troveremmo probabilmente in uno scenario completamente diverso. Anche in questo caso, come accaduto dopo il 7 ottobre, dobbiamo evitare di confondere i piani. C'è chi, purtroppo, continua a invocare la distruzione di Israele, come l'Iran ha fatto in numerose occasioni e chi invece cerca di far prevalere il diritto alla sicurezza, che Israele rivendica da sempre". "Un diritto legittimo - ha osservato - visto che il Paese vive sotto una minaccia continua, sia da parte dell'Iran sia da parte dei cosiddetti proxy, ovvero gli attori che fanno riferimento a Teheran. Parliamo non solo di Stati, ma anche di gruppi terroristici come Hamas e gli Houthi". "Proprio da parte di questi ultimi, abbiamo ricevuto minacce dirette anche verso le nostre navi commerciali che transitano attraverso il Canale di Suez. La situazione è delicata e molto complessa", ha concluso Nevi.
Parlamento Teheran vuole sospendere collaborazione con Aiea
Il Parlamento di Teheran sta valutando un disegno di legge per sospendere la cooperazione dell'Iran con l'Aiea, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica. Lo ha dichiarato Ruhollah Motefakerzadeh, membro dell'ufficio della presidenza del Paramento iraniano. Anche il presidente del Parlamento iraniano, Mohammad Baqer Qalibaf, ha detto che "noi del Parlamento stiamo cercando di approvare un disegno di legge che sospenderebbe la cooperazione dell'Iran con l'Aiea finché non avremo garanzie oggettive sulla condotta professionale di questa organizzazione internazionale". Qalibaf ha aggiunto che Teheran non ha intenzione di sviluppare armi nucleari. "Il mondo ha visto chiaramente che l'Agenzia per l'energia atomica non ha adempiuto a nessuno dei suoi obblighi ed è diventata uno strumento politico", ha aggiunto.
Idf: "4 raffiche di missili. Gravi danni nel sud, stop luce"
L'Idf ha identificato un totale di otto missili lanciati dall'Iran verso Israele in quattro raffiche diverse, la maggior parte è stata intercettata, alcuni sono caduti sul territorio. La Compagnia elettrica israeliana (Iec) ha riferito che, a seguito di danni nei pressi di una infrastruttura strategica nel sud del Paese, si sono verificate interruzioni nella fornitura di energia elettrica a diverse comunità della zona.I lanci di missili a raffica verso Israele hanno rivelato un cambiamento nel modello operativo degli iraniani: invece di raffiche concentrate, singoli missili sono stati lanciati a ritmo lento e contro diverse aree contemporaneamente per impegnare i sistemi di difesa su più fronti. Come hanno osservato gli analisti dlel'Idf. L'esercito stima che il cambio di metodo di attacco sia anche legato a una limitazione operativa dell'Iran: la maggior parte dei lanciatori rimasti non è in grado di coordinare il lancio di una raffica significativa, e quindi i lanci individuali vengono effettuati con tutti i lanciatori disponibili. Questo metodo rischia di trarre in inganno la popolazione: il silenzio tra un allarme e l'altro non è un segnale della fine dell'attacco e uscire dai rifugi può essere estremamente pericoloso.
Berlino: "Cambio regime in Iran? Per gli Usa non è l'obiettivo"
"Mi attengo a quanto dichiarato ufficialmente dal vicepresidente J.D. Vance, ovvero che il cambio di regime non è l'obiettivo degli Stati Uniti, anche Israele lo ha spiegato e credo che sia così che" le dichiarazioni "dovrebbero essere interpretate". Lo ha detto il ministro degli Esteri tedesco, Johann Wadephul, all'arrivo al Consiglio Ue Esteri, interpellato sulla possibilità che Donald Trump si prefigga l'obiettivo di un cambio di regime portando a un'ulteriore escalation. "E' assolutamente chiaro che l'Iran deve capire di aver oltrepassato i limiti" sul programma di arricchimento nucleare, ha aggiunto.
La guerra in Medio Oriente spinge i prezzi di petrolio e gas
L'attacco degli Stati Uniti all'Iran spinge il prezzo del petrolio e del gas. A creare maggiore preoccupazione sono le minacce di chiudere lo Stretto di Hormuz, da cui ogni giorno transitano volumi di greggio pari a circa il 25% della domanda globale e volumi di Gnl pari a circa il 20% dei consumi mondiali. Attraverso Hormuz, in particolare, transitano circa 2 milioni di barili al giorno di petrolio proveniente dall'Iran. Con lo scenario di guerra, il vero protagonista resta il greggio. Da inizio mese il Wti ha guadagnato oltre il 23%, segnando il miglior rialzo mensile dal novembre 2020. Sul fronte del petrolio, dopo il balzo registrato nelle scorse ore, attualmente il Wti sale dello 0,4% a 74,10 dollari al barile e il Brent guadagna lo 0,3% a 77,34 dollari. In aumento anche il prezzo del gas. Ad Amsterdam le quotazioni registrano un rialzo del 2% a 41,80 euro al megawattora.
Media: "Altri 36 arresti in Iran per sospetto spionaggio"
La polizia iraniana ha arrestato nelle ultime ore almeno altre 36 persone nel Paese, accusate di sospetto collaborazionismo con Israele e di piani di destabilizzazione, secondo quanto riferiscono fonti dell'opposizione all'estero attraverso il canale Iran International, citando un comunicato attribuito alle stesse autorità di pubblica sicurezza della Repubblica Islamica. I fermi risultano essere avvenuti nella provincia di Gilan, sullo sfondo della stretta imposta da Teheran sul fronte interno fin dall'inizio dell'escalation degli attacchi israeliani. I sospetti sono accusati di aver diffuso "disinformazione", ma anche di aver cooperato direttamente con "entità ostili" attraverso atti di sabotaggio e utilizzo di droni impiegati per lo spionaggio di basi militari iraniane. Le autorità affermano di aver sequestrato loro dispositivi di comunicazione, ricevitori satellitari per Internet collegati con la rete di Starlink e ordigni esplosivi artigianali.
Idf: "Raffiche consecutive da Iran su tutto Israele"
Ondate continue di missili balistici, lanciati a distanza di pochi minuti l'uno dall'altro, sono arrivate dall'Iran e continuano ad arrivare su tutto Israele. L'Idf fa sapere che sta intercettando i vettori missilistici. Il servizio di soccorso Magen David Adom rende noto che un missile non è stato abbattuto ed è caduto in Galilea.
Stretto Hormuz, perché è strategico e cosa succede se l’Iran lo chiude
La decisione degli Stati Uniti di entrare nel conflitto tra Israele e Iran, bombardando siti nucleari del regime di Teheran, ha alzato ulteriormente la tensione in Medio Oriente e aumentato i timori su quanto potrebbe accadere allo Stretto di Hormuz: si tratta di un lembo di mare da dove passa circa il 30% del petrolio mondiale: si estende per 560 chilometri tra l’Iran e la punta nord-orientale dell’Oman, arrivando a una larghezza massima di 320 chilometri a dividere il Golfo Persico e quello dell’Oman . Ed è proprio in quest’area che si teme potrebbe intensificarsi la guerra attualmente in corso.

Stretto Hormuz, perché è strategico e cosa succede se l’Iran lo chiude
Vai al contenutoKallas: "La possibile chiusura dello stretto di Hormuz è pericolosa e negativa". VIDEO

Kallas: "La possibile chiusura dello stretto di Hormuz è pericolosa e negativa" | Video Sky - Sky TG24
Vai al contenutoTeheran: “Raid durante negoziati è tradimento della diplomazia”
Gli attacchi lanciati contro l'Iran mentre erano in corso i colloqui sul suo programma nucleare sono stati un "tradimento della diplomazia". Lo ha dichiarato il portavoce della diplomazia di Teheran, Esmaeil Baqaei. "Noi e le generazioni future non dimenticheremo che gli iraniani erano nel mezzo di un processo diplomatico con un Paese che ora è in guerra con noi", ha affermato Baqaei riferendosi ai negoziati con gli Stati Uniti che sono stati condotti a Roma e a Muscat, in Oman.
Idf: "Attaccati 6 aeroporti in tutto l'Iran"
L'Idf afferma di aver attaccato sei aeroporti in tutto l'Iran. Secondo l'esercito israeliano, circa 15 jet ed elicotteri sono stati distrutti nell'Iran occidentale, orientale e centrale. Tra questi c'erano gli aerei F-14, F-5 e AH-1. Lo riporta il Times of Israel.
Germania: "Contrari a sospensione accordo Ue-Israele"
"Il governo federale tedesco non ritiene che l'accordo di associazione tra l'Unione europea e Israele debba essere sospeso. Abbiamo bisogno di buone relazioni con Israele. Israele e' lo Stato di diritto democratico in Medio Oriente, e la Germania e' naturalmente legata a Israele in modo particolare. Sconsiglio di avviare ulteriori discussioni formali su questo tema. Abbiamo bisogno di questo accordo di associazione e non dobbiamo metterlo in discussione in alcun modo". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri tedesco, Johann Wadephul, all'arrivo al Consiglio Esteri Ue. "Tuttavia, come ho gia' detto, la situazione umanitaria deve essere affrontata. Deve essere possibile far arrivare aiuti umanitari alla popolazione della Striscia di Gaza, dobbiamo riuscire a risolvere questa situazione", ha aggiunto.
Iran, Germania: “Sia pronto a colloqui diretti con Usa”
"Oggi riferiro' insieme al mio collega francese sui colloqui avuti venerdi' scorso a Ginevra. Gia' allora abbiamo chiarito molto esplicitamente alla parte iraniana che una vera condizione preliminare per la risoluzione del conflitto e' che l'Iran sia disposto a negoziare direttamente con gli Stati Uniti". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri tedesco, Johann Wadephul, all'arrivo al Consiglio Esteri Ue. "L'Iran deve sapere che il mondo non accettera' che si doti di armi nucleari. In Europa abbiamo anche un interesse, cosi' come Israele e l'intera regione, affinche' il potenziale di minaccia dei missili balistici venga limitato, sia per noi che per altri. Questo deve essere incluso nei colloqui. Ma abbiamo bisogno di una soluzione negoziata, e' piu' urgente che mai. E ora spetta all'Iran essere disposto a tenere colloqui diretti con gli Stati Uniti", ha aggiunto.
Idf: allarme a Gaza per lancio di missili dall'Iran
L'Idf ha comunicato che l'allarme per il lancio di missili dall'Iran è scattato anche a Gaza.
Francia: "Illusorio pensare a cambio regime Iran con le bombe"
Pensare ad un cambiamento di regime in Iran "attraverso la forza" è "illusorio", secondo il ministro degli Esteri francese, Jean-Noël Barrot. Il capo del Quai d'Orsay ha insistito questa mattina sul "rischio esistenziale per l'Europa rappresentato dal programma nucleare iraniano": "L'Europa - ha detto Barrot - può portare la sua esperienza, la sua competenza", ha aggiunto, ricordando che la riunione di venerdì scorso a Ginevra è stata "aperta con le autorità iraniane". Il ministro, che ha lanciato un appello alla "soluzione" della crisi "attraverso il negoziato", ha respinto "qualsiasi tentativo di organizzare un cambio di regime attraverso la forza": "Sarebbe illusorio e pericoloso pensare di poter provocare un cambiamento del genere con la forza e le bombe".
Ue: "Chiusura dello stretto di Hormuz estremamente pericolosa"
"Le preoccupazioni per" possibili "ritorsioni e l'escalation di questa guerra sono enormi" e "la possibile chiusura dello stretto di Hormuz da parte dell'Iran sarebbe estremamente pericolosa e negativa per tutti". Lo ha detto l'Alta rappresentante dell'Ue, Kaja Kallas, all'arrivo al Consiglio Ue Esteri.
Iran a Francia: "Silenzio su raid Usa avrà conseguenze per tutti"
"Silenzio e mancanza di azioni di fronte a questa aggressione avranno serie conseguenze per tutti". Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, parlando dell'attacco degli Stati Uniti contro i siti nucleari iraniani, in una telefonata con l'omologo francese, Jean-Noel Barrot. "L'attacco degli Usa contro gli impianti nucleari pacifici dell'Iran è una chiara violazione dello Statuto dell'Onu e del diritto internazionale", ha dichiarato Araghchi durante il colloquio, come riferisce il governo iraniano.
Idf: "Un'altra raffica di missili dopo quella di 5 minuti fa"
L'esercito comunica che l'Iran ha lanciato una seconda ondata di missili dopo quella che ha fatto scattare gli allarmi dieci minuti fa a Tel Aviv, Gerusalemme, nel nord e nel sud di Israele.
Cina: "De-escalation Israele-Iran contro allargamento guerra"
La Cina ha esortato Iran e Israele a "ridurre l'escalation" per scongiurare che "un allargamento del conflitto" e che gli effetti negativi possano ampliarsi fino ad avere conseguenze "per l'economia mondiale". Pechino invita "le parti in conflitto a impedire che la situazione si aggravi, a evitare risolutamente un'impennata della guerra e a tornare sulla strada della risoluzione politica", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Guo Jiakun, nel corso del briefing quotidiano.
Meloni sente Mattarella: fatto punto su situazione in Mo
La premier Giorgia Meloni ha chiamato ieri il capo dello Stato Sergio Mattarella per fare il punto della situazione in Medio Oriente. La telefonata del presidente del Consiglio ci sarebbe stata alla luce della call di governo con i ministri competenti sull'Iran e il giro di contatti con i leader europei e della penisola arabica.
Tajani sente i ministri degli esteri israeliano e iraniano
Il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, prima del Consiglio affari generali Ue a Bruxelles, ha avuto due conversazioni telefoniche con il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar e con il ministro degli Esteri della Repubblica Islamica dell'Iran Abbas Araghchi.
Von der Leyen: “Mercoledì riunione commissari su escalation ed effetti in Europa”
"Mercoledì terremo un collegio dei commissari incentrato sull'escalation della situazione in Medio Oriente e sui suoi effetti sull'Europa". Lo annuncia ieri su X la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
Kallas: “Revisione accordo Israele è su tavolo, valutiamo”
"Ne discutiamo oggi. La revisione dell'articolo 2 c'e'. Gli Stati membri ce l'hanno, quindi anche le conclusioni sono presenti. Israele ha inviato le proprie risposte, quindi anche gli Stati membri le hanno. E' chiaro che c'e' una discussione piu' ampia. E poi, naturalmente, la discussione e': cosa possiamo fare di piu'? Cosa possiamo fare con questi ulteriori passi?". Lo ha dichiarato l'Alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, al rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, al suo arrivo al Consiglio esteri.
Parigi: "No al cambio di regime in Iran con la forza"
"Respingiamo ogni tentativo di organizzare un cambio di regime" in Iran "con la forza, crediamo nel diritto dei popoli di autodeterminarsi". Lo ha detto il ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot, all'arrivo al Consiglio Ue Esteri.
Media: "Iran avvertì attacchi in Usa con cellule dormienti"
L'Iran aveva avvertito Donald Trump che, se fosse stato attaccato, avrebbe attivato attacchi con cellule dormienti all'interno degli Stati Uniti. Lo scrive Nbc aggiungendo che, in base alle sue fonti, il messaggio è arrivato a Trump tramite un intermediario durante il vertice del G7 in Canada la scorsa settimana. L'amministrazione Usa è in stato di massima allerta per qualsiasi potenziale ritorsione all'interno degli Usa. Il Dipartimento per la sicurezza interna ha lanciato ieri l'allarme: "Il conflitto con l'Iran sta creando un ambiente di minaccia elevata negli Stati Uniti".
Sirene a Gerusalemme e nel sud di Israele
Le sirene d'allarme per il lancio di missili dall'Iran stanno suonando anche a Gerusalemme, nel centro e nel sud di Israele.
Ft: "Pressioni di Berlino per road map su ritiro Usa da Europa"
Negli ultimi mesi, il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius avrebbe fatto pressione sulla sua controparte statunitense Pete Hegseth, affinché fornisse una "road map" per il ritiro degli Stati Uniti dall'Europa. Lo riporta il Financial Times, citando tre persone informate sui loro colloqui. "Questo tentativo di fornire a Berlino e ai suoi alleati europei una tempistica concreta per stabilire a quali risorse dare priorità e con quale rapidità ha irritato altre capitali della Nato - annota il quotidiano della City - convinte che spingere gli Stati Uniti a chiarire la rapidità con cui intendono ritirarsi non farebbe altro che creare una profezia che si autoavvera". Secondo altri diplomatici Nato, critici della mossa di Pistorius, "più tempo gli Usa impiegano a decidere, più tempo guadagna l'Europa per assicurarsi il sostegno politico a sostegno dell'aumento dei finanziamenti e della spinta al riarmo". Per il ministro tedesco, al contrario, è necessaria una tabella di marcia per evitare un ritiro statunitense improvviso e potenzialmente pericoloso. "Abbiamo tutti subito un trauma dall'Afghanistan", ricorda un alto funzionario tedesco, citato dal Ft, in riferimento al fallimentare ritiro degli Stati Uniti dal Paese nel 2021.
Francia: “Soluzione per nucleare è solo negoziato”
"Per quanto riguarda il programma nucleare, abbiamo affermato con grande forza che non esiste una soluzione duratura a questo problema con mezzi militari e che solo la negoziazione consentira' di inquadrare in modo rigoroso e duraturo il programma nucleare iraniano e di fornire risposte durature a queste questioni, a questi problemi esistenziali per Israele, per la regione e per l'Europa". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot al suo arrivo al Consiglio affari esteri.
Sirene nel nord di Israele. Idf: popolazione nei rifugi
Le sirene che avvertono del lancio di missili e razzi sono state attivate nel nuovo cimitero di Nahariya, Gesher Haziv, Hila, Goren Hospitality Farm, Ma'ona, Mi'ilya, Odem, Buqata, Majdal Shams e in altre comunita' della Galilea e del Golan settentrionale a seguito di un lancio dall'Iran. L'Idf ha detto che i sistemi di difesa stanno lavorando per intercettare la minaccia. Nei prossimi minuti, sono attese sirene anche nel centro e nelle pianure. L'uscita dall'area protetta - avverte l'Idf - sara' possibile solo dopo aver ricevuto un'istruzione esplicita, ed e' necessario continuare ad agire secondo le istruzioni del Comando del Fronte interno”.
Iran: "Apprezziamo la condanna di Mosca dell'attacco Usa"
"L'attacco degli Usa è un atto di aggressione che deve essere condannato senza dubbio. Apprezziamo la forte condanna della Russia di domenica e ci auguriamo che sia seguita da passi concreti al Consiglio di Sicurezza dell'Onu e in altri forum internazionali". Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, come riferisce il governo di Teheran, dopo essere arrivato a Mosca, dove ha in programma un incontro con il presidente Vladimir Putin.
Sirene d'allarme a Tel Aviv e nel nord di Israele
Le sirene d'allarme sono scattate a Tel Aviv e nel nord di Israele per il lancio di missili dall'Iran.
Iran: "Usa riconoscano loro responsabilità per conseguenze guerra"
"Washington deve assumersi la responsabilità delle conseguenze di questa guerra. Le minacce di (Donald) Trump sono una prepotenza globale. L'Iran ha mostrato moderazione, prendendo di mira solo siti militari in risposta all'aggressione israeliana, ma eserciterà pienamente il suo diritto all'autodifesa". Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, come riferisce il governo iraniano.
10mila israeliani senza casa da inizio guerra con Teheran
Il ministero della Salute israeliano ha riferito che circa 10.000 israeliani senzatetto sono sparsi in 71 hotel e altri siti di accoglienza a seguito della guerra con l'Iran. Secondo i dati, questi civili provengono da case distrutte a Tel Aviv, Herzliya, Bat Yam, Ra'anana, Rehovot, Ashkelon, Haifa, Gerusalemme, Petah Tikva e Netanya. Lo riferisce Ynet.
Media: "10 Pasdaran uccisi in raid Idf a Yazd"
Almeno 10 membri dei Guardiani della Rivoluzione iraniana, i Pasdaran, sono stati uccisi nei raid aerei israeliani condotti nelle scorse ore nella provincia di Yazd in Iran. Lo riporta l'agenzia di stampa Tasnim parlando anche di un imprecisato numero di Pasdaran feriti.
Borsa: l'Europa apre in calo dopo l'attacco Usa all'Iran
Le Borse europee avviano in calo la prima seduta della settimana. Sui mercati pesa il clima di incertezza dopo l'attacco degli Stati Uniti all'Iran, e in vista della della risposta di Teheran. In rialzo petrolio e gas con le minacce di chiudere lo Stretto di Hormuz. Apertura negativa per Parigi (-0,52%), Francoforte (-0,46%) e Londra (-0,36%).
Iran: gravi conseguenze per Usa dopo attacchi
L'Iran ha avvertito gli Stati Uniti di gravi ripercussioni a seguito degli attacchi statunitensi agli impianti nucleari della Repubblica islamica."Questo atto ostile amplierà la portata degli obiettivi legittimi delle forze armate iraniane e aprira' la strada all'estensione della guerra nella regione", ha detto il portavoce delle forze armate Ebrahim Zolfaghari. "I combattenti dell'Islam vi infliggeranno conseguenze gravi e imprevedibili con operazioni militari potenti e mirate", ha detto Zolfaghari alla televisione di Stato.
I danni ai 3 siti nucleari colpiti dagli Usa e il giallo dell'uranio spostato

Iran, i danni a siti nucleari colpiti e il giallo dell'uranio spostato
Vai al contenutoIran: serie conseguenze per Usa dopo attacchi
L'Iran ha minacciato gli Stati Uniti di "serie conseguenze" dopo gli attacchi ai siti nucleari del Paese: lo ha affermato un alto funzionario del governo.
Idf: attaccati 6 aeroporti in diverse zone del Paese
L'Idf ha attaccato sei aeroporti iraniani nell'ovest, nell'est e nel centro del paese. Lo ha riferito il portavoce dell'esercito israeliano, il quale ha aggiunto che gli attacchi aerei hanno danneggiato piste, recinti sotterranei, un aereo di rifornimento e 15 caccia ed elicotteri F-14, F-5 e AH-1 appartenenti al regime iraniano.
Iran: abbattuto drone israeliano nell'ovest, Idf conferma
L'Iran ha pubblicato il filmato di un "drone israeliano" abbattuto a Khorramabad, nell'ovest del paese. Al contempo, l'Idf conferma che durante un'attività operativa, un aereo a pilotaggio remoto dell'aeronautica israeliana è stato abbattuto in Iran. Lo riporta Ynet.
Idf: intercettato un drone nella zona di Eilat
L'Aeronautica militare israeliana (Iaf) ha intercettato questa mattina nella zona di Eilat, sul Mar Rosso, un drone diretto verso il Paese: lo rende noto l'Esercito (Idf) su Telegram. Il velivolo senza pilota è stato abbattuto prima che entrasse lo spazio aereo israeliano, si legge in un comunicato stampa.
Trump apre a cambio di regime in Iran
Trump apre per la prima volta al cambio di regime a Teheran. "Non è politicamente corretto usare il termine 'cambio di regime' ma se l'attuale regime iraniano non è in grado di rendere l'Iran di nuovo grande, perché non dovrebbe esserci un cambio di regime??? Miga!!!", ha scritto parafrasando Make America Great Again in Make Iran Great Again.
Netanyahu prega per Trump al Muro del Pianto: agito per scacciare male
Netanyahu prega per Trump al Muro del Pianto: agito per scacciare male
Vai al contenutoIran: attesa per incontro Araghchi-Putin a Mosca
Il ministro degli Esteri iraniano - che si trova a Mosca per colloqui al Cremlino - ha affermato che avrà "discussioni serie e importanti" con il presidente russo Vladimir Putin, toccando "sfide e minacce comuni". La Russia ha condannato gli attacchi degli Stati Uniti agli impianti nucleari iraniani e l'ambasciatore russo all'ONU ha affermato che l'America ha "aperto un vaso di Pandora". Se il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi incontrera' Putin più tardi oggi, è probabile che riceva forti parole di sostegno dal leader del Cremlino, ma l'assistenza militare da Mosca sembra improbabile. La Russia e l'Iran hanno un accordo di partenariato strategico, ma non è un patto di difesa e non obbliga Mosca a fornire sostegno militare a Teheran.
Idf: intercettato un drone nella zona di Eilat
L'Aeronautica militare israeliana (Iaf) ha intercettato questa mattina nella zona di Eilat, sul Mar Rosso, un drone diretto verso il Paese: lo rende noto l'Esercito (Idf) su Telegram. Il velivolo senza pilota è stato abbattuto prima che entrasse lo spazio aereo israeliano, si legge in un comunicato stampa.
Idf: bombardamenti in corso nell'ovest dell'Iran
L'Aeronautica militare israeliana (Iaf) sta bombardando infrastrutture militari a Kermanshah, nell'Iran occidentale: lo rende noto l'Esercito (Idf) su Telegram.
Khamenei: "Punizione di Israele continua, ha commesso grave errore"
La Guida Suprema iraniana, l'Ayatollah Ali Khamenei, ha promesso che la "punizione continuerà" contro Israele. Nella prima dichiarazione sui social media dopo gli attacchi statunitensi ai siti nucleari del Paese, Khamenei ha affermato su X: "Il nemico sionista ha commesso un grave errore, un grave crimine; deve essere punito e lo stiamo facendo, lo stiamo facendo ora". Il post è accompagnato dall'immagine di un teschio in fiamme con la Stella di David sullo sfondo di edifici in fiamme.
Media: giustiziata spia Mossad, capo squadra informatica
I media iraniani hanno riferito dell'esecuzione di una "spia del Mossad" che, secondo loro, agiva come capo di una squadra informatica affiliata all'agenzia di intelligence israeliana. Lo rende noto Ynet.
Trump incontrerà team sicurezza nazionale alle 19
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump incontrerà nello Studio Ovale il team per la sicurezza nazionale alle 13 di oggi ora di Washington, le 19 in Italia, per discutere del conflitto in corso con l'Iran. Lo ha reso noto la Casa Bianca. Posticipata la partenza di Trump per il vertice della Nato, che era in programma per oggi.
Idf: bombardamenti in corso nell'ovest dell'Iran
L'Aeronautica militare israeliana (Iaf) sta bombardando infrastrutture militari a Kermanshah, nell'Iran occidentale: lo rende noto l'Esercito (Idf) su Telegram.
Ancora scambio di missili tra Iran e Israele
Ancora scambio di missili tra Iran e Israele. L'Idf ha annunciato di aver lanciato un attacco con 20 caccia contro obiettivi militari di Teheran precisando di aver colpito "siti di stoccaggio e infrastrutture di lancio di missili" diretti contro Israele, "nonché satelliti militari e siti radar utilizzati per la creazione di una valutazione di intelligence aerea a Kermanshah e Hamedan, nell'Iran occidentale". Teheran denuncia la morte di tre persone che sarebbero state uccise dopo che un'ambulanza è stata centrata da un attacco israeliano. Nella notte sirene d'allarme sono risuonate nel centro di Israele, con i cittadini che hanno raggiunto i rifugi. Intercettato un missile dall'Iran. Nessuna vittima segnalata.
Mosca: sicurezza alimentare a rischio dopo attacchi Usa a Iran
Gli attacchi agli impianti nucleari in Iran potrebbero danneggiare la sicurezza alimentare di diversi Paesi. Lo ha affermato in un'intervista alla TASS Sergei Dankvert, capo di Rosselkhoznadzor, l'ente russo di controllo e vigilanza nel campo della veterinaria e della qualità e sicurezza dei prodotti alimentari. "Il pericolo maggiore - ha detto Dankvert - è rappresentato dagli attacchi agli impianti nucleari, che potrebbero causare la contaminazione dei territori. L'Iran produce grandi quantità di prodotti vegetali e animali. Pertanto, tali danni avrebbero un grave impatto in termini di approvvigionamento alimentare".
Attacco Usa all’Iran, cosa sono i bombardieri B-2 che hanno colpito i siti nucleari

Attacco Usa in Iran, cosa sono i bombardieri B-2 delle forze americane
Vai al contenutoRubio: "Cina prema su Iran contro chiusura Stretto Hormuz"
Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha invitato la Cina a sollecitare l'Iran a non chiudere lo Stretto di Hormuz in risposta agli attacchi di Washington contro i siti nucleari di Teheran. "Incoraggio il governo cinese a contattarli in merito, perché dipendono fortemente dallo Stretto di Hormuz per il loro petrolio", ha detto Rubio, che è anche consigliere per la Sicurezza nazionale, parlando a Fox News dopo che il Parlamento iraniano ha approvato il blocco strategico dello Stretto attraverso cui transita oltre il 20% di petrolio e gas mondiale demandando la decisione finale al Consiglio supremo di sicurezza nazionale.
Usa a cittadini americani nel mondo: "Fate più attenzione"
In un avviso inviato a tutti gli americani nel mondo e pubblicato domenica sul suo sito web, il Dipartimento di Stato Usa ha invitato tutti i cittadini statunitensi all'estero a prestare attenzione. "Il conflitto tra Israele e Iran ha causato interruzioni dei viaggi e la chiusura periodica dello spazio aereo in tutto il Medio Oriente", spiega l'avviso. "Esiste il rischio di manifestazioni contro i cittadini statunitensi e i loro interessi all'estero. Il Dipartimento di Stato consiglia ai cittadini statunitensi di tutto il mondo di prestare maggiore attenzione", è il monito.
Trump: "Annientati' i siti nucleari in Iran"
"Tutti i siti nucleari in Iran hanno subito danni monumentali, come mostrato dalle immagini satellitari. Annientamento è un termine esatto! La struttura bianca mostrata è incastonata profondamente nella roccia, con il tetto ben al di sotto del livello del terreno, e completamente protetto dal fuoco. I danni maggiori si sono verificati ben al di sotto del livello del suolo. Centro!!!". Così il presidente Usa, Donald Trump, su Truth.
Trump rinvia a martedì la partenza per il vertice Nato
Donald Trump rinvia la partenza per il vertice Nato di Amsterdam, probabilmente per la situazione in Iran. La Casa Bianca aveva annunciato la sua partenza per oggi ma nel programma di lunedì risulta solo una riunione con il Consiglio per la sicurezza nazionale, alle 13 locali (le 19 in Italia). Citando fonti della West Wing, alcuni media, tra cui NewsNation, hanno riferito che il tycoon partirà martedì per il summit dell'Alleanza, in programma il 24 e il 25 giugno.