Attacco Usa all’Iran, cosa sono i bombardieri B-2 che hanno colpito i siti nucleari

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Introduzione

Nelle prime ore di domenica 22 giugno (ora italiana) sette bombardieri B-2 americani hanno attaccato l’Iran. Decollati da una base aerea nel Missouri, i velivoli hanno volato per 18 ore, rifornendosi più volte durante il tragitto e trasportando una bomba MOP (sigla che sta per Motorized Bunker Penetrating Bomb), un'arma di cui solo l'esercito americano è in possesso. Ecco cosa sapere.

Quello che devi sapere

La più grande operazione d’attacco con i bombardieri

"L'attacco contro l'Iran si chiama 'Midnight hammer'. Poche persone a Washington ne erano a conoscenza", ha dichiarato il capo di stato maggiore Usa, il generale Dan Caine.  “È stata la più grande operazione d'attacco con i bombardieri B-2 (il volo più lungo dal 2001) e la seconda più lunga della storia Usa dopo l'11 settembre", ha poi aggiunto

 

Per approfondire: Attacco Usa in Iran, cos'è e com’è andata l'operazione Midnight Hammer

La trappola

A questo proposito il generale Caine ha poi aggiunto che il movimento di alcuni bombardieri stealth B-2 sul Pacifico era un "tranello”, confermando inoltre che un sottomarino della marina Usa nel Golfo Persico ha lanciato oltre 20 missili Tomahawk nell'ambito dell'attacco

 

Per approfondire: Iran, capo Pentagono: devastato programma nucleare iraniano

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Cosa può portare il bombardiere

Il bombardiere stealth B-2 Spirit è stato sviluppato da Northrop Grumman ed è oggi l'unico bombardiere al mondo in grado di trasportare e sganciare la Gbu-57/B Massive Ordnance Penetrator, una bomba bunker-buster da 13.600 chilogrammi. La sua capacità stealth, supportata da uno speciale design aerodinamico e da materiali che riducono la sua traccia radar, consente al velivolo di penetrare lo spazio aereo nemico senza essere rilevato

Come nacque e dove è stato usato

Ispirato a due modelli, il Northrop N-9M (primo volo 27 dicembre 1942) e al sovietico M-67 LK (entrato in servizio nel 1957), il B-2 nacque da un progetto segreto noto inizialmente come High Altitude Penetrating Bomber (Hapb, “Bombardiere da penetrazione ad alta quota”); venne poi identificato come Advanced Technology Bomber (Atb, "Bombardiere tecnologicamente avanzato") e infine assunse la denominazione di B-2 Spirit. Introdotto nel 1997, il B-2 Spirit ha debuttato in combattimento nel 1999 durante l’Operazione Allied Force in Kosovo, volando direttamente dalla base di Whiteman in Missouri. Ha poi partecipato a missioni in Afghanistan e più recentemente ha operato dalla base di Diego Garcia per colpire obiettivi in Yemen

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Caratteristiche tecniche

Grazie a quattro motori General Electric F118-GE-100, il B-2 può trasportare fino a 18 tonnellate di armi e volare per oltre 11 mila chilometri senza stop e con possibilità di rifornimento in volo. La sua autonomia gli consente di effettuare missioni intercontinentali e di rientrare senza la necessità di basi intermedie. La sua capacità di sganciare bombe distruttrici rende il B-2 l’unico mezzo valido per attaccare strutture interrate decine di metri nel sottosuolo come ad esempio il sito iraniano di Fordow. Inoltre, il B-2 ha un equipaggio di due piloti e la sua cabina di pilotaggio, protetta da interferenze elettroniche e condizioni meteorologiche estreme, include sistemi di navigazione e puntamento ad alta tecnologia

Come colpisce

Un articolo del New York Times ha rivelato che numerose esercitazioni svolte dal Pentagono hanno confermato come siano necessari diversi “passaggi” dei B-2: un primo "lancio", seguito in rapida successione da altri, come un vero e proprio martello. A maggior ragione se deve perforare le difese attorno alle centrifughe di Fordow, ospitate, secondo alcuni esperti, a 90-100 metri sotto terra

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Costi e numeri

Ma quanto costano questi bombardieri ipertecnologici? Ogni B-2 costa oltre 2 miliardi di dollari. L'ordine iniziale era stato di 135 aerei, ma proprio per questo costo il numero era stato poi ridotto a 75 negli anni Ottanta; infine, il presidente George H. W. Bush ridusse il numero a 21 esemplari nel gennaio del 1991. Uno andò poi perduto in un incidente, per cui ne restano soltanto 20

L’importanza dell’intervento per Israele

Questo attacco Usa è stato di fondamentale importanza soprattutto per Israele, che possiede le sue bombe bunker-booster, ma non la Gbu-57/B Massive Ordnance Penetrator, in grado di colpire i centri presenti maggiormente sotto terra. Nonostante questa mancanza, però, Israele ha comunque colpito gli altri centri strategici per la produzione del nucleare: secondo l’Aiea gli attacchi su Natanz, avrebbero causato danni seri alle centrifughe per l’arricchimento dell’uranio, comprese quelle accolte nella parte sotterranea. Lo stesso discorso vale anche per Tabriz e Isfahan, secondo quanto dichiarano le foto satellitari, con l’IDF che si dichiara pronta ad un nuovo assalto contro 15 siti

 

Per approfondire: Attacco Usa all'Iran, da Von der Leyen a Guterres: le reazioni internazionali

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