Attacco Usa in Iran, cos'è e com’è andata l'operazione Midnight Hammer

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Il capo del Pentagono Pete Hegseth e il capo di Stato maggiore Usa, il generale Dan Caine, hanno tenuto una conferenza stampa in cui hanno fornito dettagli sui raid che hanno colpito i siti nucleari di Fordow, Natanz ed Esfahan. Confermato l’uso di 7 bombardieri B-2 e 125 aerei militari. Alle truppe Usa in zona non è stato dato alcun preavviso. Secondo quanto riferito, è stato “devastato il programma nucleare iraniano” e "l'operazione non mirava al cambio di regime”. Gli alleati nella regione sono stati consultati

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Dopo nove giorni di bombardamenti israeliani e ben prima delle due settimane di tempo che il presidente statunitense Donald Trump aveva detto di voler lasciare ai tentativi di negoziati, la Casa Bianca ha deciso di schierarsi apertamente al fianco dello Stato ebraico contro Teheran con il massimo della potenza militare possibile. Un attacco ha colpito i tre siti nucleari di Fordow, Natanz ed Esfahan. Alle 8 di mattina di domenica ora locale, le 14 in Italia, il numero uno del Pentagono Pete Hegseth e i vertici militari americani hanno tenuto una conferenza stampa in cui hanno fornito dettagli sugli attacchi all'Iran.

L’operazione “Midnight hammer”

L'attacco contro l'Iran è stato ribattezzato "Midnight hammer”, ha detto il capo di Stato maggiore Usa, il generale Dan Caine. "Poche persone a Washington ne erano a conoscenza", ha aggiunto. "Sette bombardieri B-2 sono stati utilizzati negli attacchi contro l’Iran: è stata la più grande operazione d'attacco con i bombardieri B-2 e la seconda più lunga della storia Usa dopo l’11/9”. Nell'attacco sono stati impiegati oltre 125 aerei militari e le "stime iniziali" indicano che "tutti e tre i siti nucleari iraniani attaccati hanno sostenuto danni e distruzione estremamente gravi”. Caine ha poi svelato che il movimento di alcuni bombardieri stealth B-2 sul Pacifico era un “tranello”, confermando inoltre che un sottomarino della marina Usa nel Golfo Persico ha lanciato oltre 20 missili Tomahawk nell'ambito dell'attacco. Infine ha aggiunto che alle truppe Usa nella regione non è stato dato alcun preavviso dell'attacco imminente in Iran. E che attualmente le forze Usa restano in alta allerta.

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Hegseth: “Abbiamo devastato il programma nucleare dell’Iran”

Il capo del Pentagono, Pete Hegseth, nella conferenza stampa ha annunciato: "Abbiamo devastato il programma nucleare iraniano”, precisando che l'attacco Usa "non ha preso di mira civili o truppe iraniani. È stato un successo schiacciante”. Ha quindi aggiunto che "l'operazione contro l'Iran non mirava al cambio di regime. Abbiamo lavorato a stretto contatto e ci consultiamo continuamente con gli alleati nella regione. Anche loro hanno forze e asset dove ci sono truppe americane”. Ha quindi spiegato che Donald Trump ha informato il Congresso dell'attacco all'Iran immediatamente "dopo che gli aerei erano decollati in sicurezza", precisando che questo è in linea con il 'War Powers Act'. Pete Hegseth ha anche confermato che ci sono messaggi sia pubblici che privati che vengono trasmessi direttamente agli iraniani. Infine ha esortato l’Iran a essere “intelligente, ascoltino le parole di Trump", leggendo l'avvertimento del presidente su Truth che qualsiasi rappresaglia da parte di Teheran scatenerà "una forza maggiore" da parte degli Stati Uniti. "Donald Trump vuole la pace e l'Iran dovrebbe seguirlo”, ha concluso.

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