Risultati elezioni europee, FdI primo partito italiano

Seggi chiusi in Italia. Il partito di Giorgia Meloni, secondo le prime proiezioni di YouTrend, è al primo posto. Seguono Pd e M5s. Oltre che per eleggere i 76 membri del Parlamento europeo, si è votato anche per le Amministrative in 3.698 Comuni e per le regionali in Piemonte. Secondo i primi exit poll, in Austria sarebbe in testa il partito di estrema destra Fpo. In Germania la Cdu è in vantaggio. In Francia stravince il partito di Le Pen

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In piccolo comune della Daunia sindaco già eletto

La provincia di Foggia ha già il primo sindaco eletto tra i sedici comuni chiamati al voto per le Amministrative. È quello di Castelnuovo della Daunia, dove l'unico candidato era il sindaco uscente Guerino De Luca: alle 19 a Castelnuovo della Daunia aveva già votato il 51,5% degli aventi diritto, abbondantemente sopra il quorum fissato al 40%. Una percentuale che dunque consente a Guerino De Luca di avere la certezza della riconferma: toccherà ancora a lui governare il piccolo centro dei Monti Dauni, popolato da poco più di mille anime.

In Germania probabile affluenza record

La partecipazione alle elezioni europee in Germania potrebbe essere stata la più alta di sempre dalla riunificazione. Secondo proiezioni rilanciate dall'agenzia Dpa, oggi si è recato alle urne tra il 64 e il 65% degli aventi diritto. Alle prime elezioni europee della Germania unificata nel 1994, la partecipazione era stata esattamente del 60 per cento, mentre nelle elezioni successive era scesa tra il 40 e il 50 per cento. L'affluenza nel 2019 era stata del 61,4%.

In Slovenia affluenza bassa, ma in ripresa sul 2019

In Slovenia, dove i primi risultati parziali delle Europee saranno resi noti dopo le 23, l'affluenza alle urne, secondo la commissione elettorale, è risultata alle 17.30 di poco inferiore al 26%, un dato in aumento rispetto al voto del 2019 quando alla stessa ora si era recato alle urne poco più del 20% degli aventi diritto, con il dato finale intorno al 28%. Il premier Robert Golob ha detto che un buon risultato per il suo partito, Movimento Libertà, e per tutta la coalizione di maggioranza consiste in una maggiore partecipazione alle urne. L'ex premier conservatore Janez Janša, che guida il principale partito d'opposizione, il Partito democratico sloveno (Sds), considera una vittoria ottenere più di due eurodeputati. La presidente della Repubblica Nataša Pirc Musar ha espresso la sua soddisfazione per una proiezione dell'affluenza in chiaro aumento rispetto alla precedente tornata elettorale europea.

Von der Leyen: “Abbiamo vinto, fermeremo gli estremisti”

Il Partito popolare è "la più grande forza al Parlamento europeo e nessuna maggioranza potrà essere formata senza il Ppe. Costruiremo un bastione contro gli estremisti da sinistra e da destra. Li fermeremo", ha detto la candidata di punta del Ppe, Ursula von der Leyen, alla serata elettorale del partito allo Stanhope hotel a Bruxelles. "Abbiamo vinto le elezioni europee, siamo il partito più forte, ancora di stabilità, e questo è un grande messaggio", ha sottolineato.

Tusk: “In Polonia trionfa la democrazia, luce di speranza in Ue”

"Oggi abbiamo dimostrato che siamo una luce di speranza per l'Europa, sapremo lottare come nessun altro per gli interessi della Polonia in Europa". Lo ha detto il primo ministro polacco Donald Tusk, commentando la vittoria della Coalizione civica alle Europee. "La Polonia - ha aggiunto - ha dimostrato che qui trionfano la democrazia, l'onestà e l'Europa. Grazie a voi, grazie a tutti questi voti. Aspettiamo questo primo posto sul podio da 10 anni esatti", ha detto poi il primo ministro dicendosi "felice" del risultato.

La situazione in Danimarca

In Danimarca alle elezioni europee balza in testa il Partito popolare socialista (Socialistisk Folkesparti, gruppo Verdi/Ale): ottiene il 18,4% ed è proiettato verso 3 seggi, in decisa ascesa dal 13,23% del 2019. I socialdemocratici (S&D) della premier Mette Frederiksen ottengono il 15,4%, perdendo terreno dalle precedenti consultazioni europee e sono proiettati a 3 seggi (21,48% nel 2019 con 3 seggi). Gli altri partiti della grande coalizione al governo con Frederiksen da fine 2022 sono Venstre e Moderati (entrambi Renew), che ottengono rispettivamente il 13,9% e il 7,8% e prenotano 4 seggi (come nel 2019). È atteso 1 seggio per la Sinistra, 2 per il Ppe e 1 per Id.

In Croazia i conservatori guadagnano due seggi al Pe

I conservatori di Andrej Plenković si sono confermati alle Europee di oggi in Croazia primo partito nazionale, con oltre il 33% dei voti e sei seggi all'Assemblea di Strasburgo dei dodici riservati al Paese, due in più rispetto a cinque anni fa. Questo stando ai primi dati degli exit poll diffusi dalle emittenti tv croate. Si tratta di una vittoria importante per il primo ministro e capolista dell'Unione democratica croata (Hdz). Il nome di Plenković, infatti, gira da mesi tra i possibili candidati del Partito popolare europeo per una delle cariche più importanti a Bruxelles, inclusa quella di presidente della Commissione. Il premier croato non ha mai escluso esplicitamente questa possibilità. Alla fine, la spartizione delle cariche cruciali dipenderà dal risultato del Ppe in tutti i 27 Paesi membri e dagli accordi tra le famiglie dei partiti, ma la chiara vittoria in Croazia, dopo quella di aprile alle elezioni politiche, mette Plenković in una posizione più comoda nei futuri negoziati a livello europeo. Al secondo posto, con quattro dei dodici seggi e il 27,3% dei voti si conferma il Partito socialdemocratico (SdP). I restanti due seggi sono andati ai partiti che contestano le due formazioni tradizionali, da destra e da sinistra. Come terza forza è risultata la destra nazionalista e sovranista del Movimento patriottico (Dp) con l'8,7 per cento e un eurodeputato e i verdi di Možemo! (Possiamo) con il 6,3 per cento e un seggio. Rispetto ad altri Paesi europei, in particolare dell'Europa centrale e orientale, la Croazia non ha visto in queste elezioni un rafforzamento delle formazioni euroscettiche e sovraniste. Sommando i voti dell'Hdz a quelli dei due partiti di sinistra e di alcuni partiti liberali, rimasti sotto la soglia del 5 per cento, sono circa il 75 per cento i croati che hanno votato per formazioni decisamente europeiste. Ma il vero vincitore delle europee in Croazia è l'astensione. Il Paese, come anche cinque anni fa, rimane con un tasso di partecipazione tra i più bassi in tutta Europa. Fino alle 16.30 infatti aveva votato solo il 15,5 per cento degli elettori, il 6 per cento in meno rispetto a cinque anni fa. Il dato definitivo sull'affluenza si saprà in tarda serata, ma non dovrebbe essere di molto sopra il 20 per cento, minimo storico per qualsiasi tornata elettorale in Croazia, battendo il record negativo di cinque anni fa quando fu del 29,8%.

L'affluenza parziale alle urne per le Europee al 51%

L'affluenza alle urne per le elezioni europee si è attestata al 51% rispetto al 50,7% del 2109. Lo ha annunciato il portavoce del Pe Jaume Duch, precisando che mancano ancora i dati di alcuni Paesi tra cui l'Italia.

In Danimarca i socialdemocratici al governo al secondo posto

In Danimarca, secondo gli exit poll, il partito di opposizione di Verde Sinistra si è assicurato il primo posto con il 18% di consensi, battendo i socialdemocratici del primo ministro Mette Frederiksen al secondo posto con il 15%. I due partiti otterrebbero tre seggi ciascuno dei 15 seggi totali della Danimarca se l'exit poll si rivelasse accurato. Per gli osservatori danesi, riporta Politico.eu, il risultato rappresenta una grave delusione per Frederiksen, vittima di un'aggressione in una strada di Copenaghen venerdì sera.

Le Pen esulta: “Siamo pronti a governare la Francia”

"Non posso che salutare con favore questa decisione. Siamo pronti a governare se i francesi vorranno darci la fiducia" in queste nuove elezioni: lo ha detto Marine Le Pen, commentando lo scioglimento dell'Assemblea Nazionale annunciato da Emmanuel Macron.

Virtualmente eletti i 46 sindaci monolista del Bergamasco

Nella Bergamasca sono già virtualmente eletti 46 sindaci: sono quelli che avevano come avversario il quorum del 40% e che lo hanno tutti superato. La conferma definitiva si avrà con lo spoglio di domani, ma di fatto hanno già il loro primo cittadino i Comuni (in ordine di superamento del quorum) di Algua, Bianzano, Bracca, Brumano, Cassiglio, Fonteno, Isola di Fondra, Lenna, Mornico al Serio, Piazzatorre, Vedeseta, Cavernago, Rota d'Imagna, Almenno San Bartolomeo, Spinone al Lago, Castel Rozzone, Vigano San Martino, Monasterolo del Castello, Cenate Sopra, Moio de' Calvi, Bagnatica, Onore, Songavazzo, Barbata, Pedrengo, Berzo San Fermo, Dossena, Pagazzano, Costa di Mezzate, Grone, Premolo, Rovetta, Villa d'Almé, Cerete, Brembate, Santa Brigida, Corna Imagna, Roncobello, Ornica, Taleggio, Cusio, Telgate, Gaverina Terme, Torre de' Roveri, Olmo al Brembo e Gandellino.

La situazione in Olanda

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Stime risultati Olanda

Comunali, in 4 centri molisani sindaci eletti a urne aperte

Con le urne ancora aperte in Molise arrivano già i primi verdetti. In 4 dei 6 Comuni molisani dove c'è un solo candidato sindaco, e dove è necessario raggiungere il quorum del 40 per cento dei votanti per dare validità alla consultazione, elezione praticamente già certa per i primi cittadini con la rilevazione dell'affluenza alle 19. Accade a Petacciato (46,3), Castel del Giudice (55,04), Fornelli (68,93) e Vastogirardi (63,89). Per l'ufficialità dell'elezione bisognerà comunque attendere il termine dello spoglio, in quanto la conferma arriverà dal numero di voti validi, che dovrà superare il 50%. Per quanto riguarda il dato regionale, prosegue l'andamento a doppia velocità: alle 19 in Molise affluenza per le Europee al 38,95 per cento e al 49,2 per le Amministrative. Il Comune al momento con l'affluenza più alta è Fornelli, che sfiora il 69 per cento, quello dove si registra il dato più basso è Gildone con il 25%. Si vota fino alle 23. Poi via allo scrutinio delle Europee. Domani alle 14 toccherà alle Amministrative.

Europee, l'affluenza in ogni Regione alle 19

Queste le percentuali dell'affluenza registrate alle 19 nelle regioni al voto per le elezioni europee.
ITALIA NORD OCCIDENTALE 47,62%
Liguria 43,50 Lombardia 47,97 Piemonte 48,69 Valle D'Aosta 36,35
ITALIA NORD ORIENTALE 45,48 Emilia Romagna 49,98 Friuli Venezia Giulia 41,13 Trentino Alto Adige 38,25 Veneto 44,31
ITALIA CENTRALE 43,24% Lazio 37,81 Marche 44,65 Toscana 49,72 Umbria 50,06
ITALIA MERIDIONALE 33,39% Abruzzo 37,30 Basilicata 31,56 Calabria 30,70 Campania 33,56 Molise 38,95 Puglia 32,99
ITALIA INSULARE 29,04% Sardegna 28,98 Sicilia 29,06.

In Polonia Tusk avanti ai sovranisti del Pis

In Polonia la Coalizione civica (Ko) di Tusk è avanti al Diritto e Giustizia (PiS) nei primi exit poll delle elezioni europee: Popolari al 38%, Conservatori al 33,9%.

A Malta Metsola verso la rielezione. Sale il Ppe, cala S&D

A Malta è proiettata verso la rielezione alle Europee la presidente dell'Eurocamera Roberta Metsola. In testa, alle prime proiezioni europee in base ai dati nazionali, figura ancora il Partito laburista del primo ministro Robert Abela (in S&D) che scende al 44,67% (dal 54,29% del 2019) e viene dunque proiettato a 3 seggi (ne aveva 4). Il partito Nazionalista (nel Ppe) di Metsola sale al 42,52% (dal 37,9%) e passa da 2 a 3 seggi. Altri partiti ottengono il 12,81%.

Primi risultati in Finlandia, conservatori in testa

In Finlandia i seggi si sono chiusi alle 20:00 ora locale, le 19:00 in Italia, e i primi risultati parziali per le elezioni europee - con il 52,7% dei voti scrutinati - indicano che il partito conservatore Kok-Epp, attualmente al governo nazionale, ha ottenuto circa il 25,3% dei voti, seguito dal partito di sinistra Vas-Left con il 18,3%. Al terzo posto i Social Democratici (Sdp-S&D) con il 15,6% e al conteso quarto posto i Verdi e il partito di Centro entrambi intorno all'11%. I nazionalisti 'Veri Finlandesi' per ora hanno poco meno di 7% dei voti.

Macron convoca le elezioni

In Francia, dopo il risultato delle Europee, Macron ha convocato le elezioni. Il presidente francese ha preso la parola per annunciare lo scioglimento del Parlamento e la convocazione di nuove elezioni il 30 giugno e il 7 luglio.

In Slovenia niente exit poll, i primi dati alle 23

In Slovenia, dove i seggi delle elezioni europee si sono chiusi regolarmente alle 19, non verranno diffusi exit poll. Lo ha riferito l'agenzia Sta, aggiungendo che i primi risultati parziali non si conosceranno prima delle 23. Come si è appreso a Lubiana, intorno alle 21 verranno diffusi i primi dati sui quattro referendum che si sono svolti unitamente alle europee. L'affluenza si è rivelata bassa e alle 17.30 era di poco superiore al 25%. I quattro quesiti referendari proposti riguardavano l'assistenza al fine vita, il voto preferenziale alle elezioni politiche, l'utilizzo della cannabis per scopi terapeutici e per uso privato.

La situazione in Francia

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