Elezioni Comunali 2024, come e dove si vota: tutto quello che c'è da sapere

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Seggi aperti fino alle 23 di domenica 9 giugno, in concomitanza con le elezioni europee e le Regionali in Piemonte. Tra i Comuni che dovranno eleggere un nuovo sindaco e un nuovo Consiglio comunale ci sono anche 29 capoluoghi di Provincia. Di questi, sei sono capoluoghi di Regione: Bari, Cagliari, Campobasso, Firenze, Perugia e Potenza

Le elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno coinvolgono 3.715 Comuni italiani, di cui 3.528 appartenenti a Regioni a statuto ordinario e 187 a Regioni a statuto speciale. Al voto vanno anche 29 capoluoghi di Provincia, tra cui sei che sono anche capoluoghi di Regione. Ecco tutti i dettagli.

Date e orari

Seggi aperti sabato 8 giugno (dalle ore 15 alle 23) e domenica 9 giugno (dalle ore 7 alle 23), in concomitanza con le elezioni europee e le regionali del Piemonte, come deciso dal governo con il Ddl Elezioni. Le operazioni di scrutinio per le elezioni comunali inizieranno lunedì 10 giugno alle ore 14. Gli eventuali ballottaggi si svolgeranno il 23 e il 24 giugno 2024.

Chi può votare

Possono votare per le elezioni comunali tutti i cittadini italiani iscritti nelle liste elettorali che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età alla data del voto. Possono recarsi alle urne anche i cittadini di uno Stato membro dell'Unione europea residenti nel Comune in cui si svolgono le elezioni, purché abbiano presentato istanza al sindaco entro 40 giorni dal voto. Per quanto riguarda il voto dei fuorisede, è possibile usufruirne solo per le Europee e non per le amministrative.

People cast their ballots in a polling station during the European Parliament elections, in Rome, Italy, 8 June 2024. ANSA/GIUSEPPE LAMI

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I Comuni interessati dal voto

Tra i Comuni che dovranno eleggere un nuovo sindaco e un nuovo Consiglio comunale ci sono anche 29 capoluoghi di Provincia: Ascoli Piceno, Avellino, Bari, Bergamo, Biella, Cagliari, Caltanissetta, Campobasso, Cesena, Cremona, Ferrara, Firenze, Forlì, Lecce, Livorno, Modena, Pavia, Perugia, Pesaro, Pescara, Potenza, Prato, Reggio Emilia, Rovigo, Sassari, Urbino, Verbania, Vercelli e Vibo Valentia. Di questi, sei sono capoluoghi di Regione: Bari, Cagliari, Campobasso, Firenze, Perugia e Potenza. Nel caso di Cesena e di Urbino si tratta della prima tornata di elezioni in seguito alla riassegnazione ai Comuni dello status di capoluogo di provincia.

I candidati dei sei capoluoghi di Regione

Di seguito la lista dei sei capoluoghi di Regione che l’8 e il 9 giugno vanno alle urne per eleggere il nuovo sindaco e rinnovare il consiglio comunale, con il link all'elenco dei rispettivi candidati:

MODENA. BALLOTTAGGIO, SPOGLIO DELLE URNE ELETTORALI PER L'ELEZIONE DEL SINDACO. CONTEGGIO SPOGLIO DELLE SCHEDE ELETTORALI (MODENA - 2014-06-08, ROBERTO BRANCOLINI) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

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Comuni con più di 15mila abitanti

Il sistema elettorale varia in base alla popolazione legale residente nel Comune. Per i Comuni al voto nel 2024 è considerata popolazione legale la popolazione residente al Censimento 2021, determinata dal DPR 20 gennaio 2023 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.53 del 3 marzo 2023, supplemento ordinario n.10. Dove ci sono più di 15mila abitanti c’è un primo turno che prevede anche il voto disgiunto - ovvero votare un candidato sindaco e una lista non collegata a lui -, e viene eletto il candidato che ottiene il 50% + 1 delle preferenze. In mancanza della maggioranza assoluta è previsto il ballottaggio dopo due settimane fra i due aspiranti sindaci che hanno preso più voti.

Come si vota

Nei Comuni con più di 15mila abitanti ci sono tre opzioni diverse su come compilare la scheda elettorale. Si può tracciare un segno sul simbolo di una lista: in tal modo la preferenza andrà sia alla lista che al candidato sindaco collegato. Si può anche mettere un segno sul nome del candidato sindaco, votando in questo caso solo per lui/lei. Infine è possibile il voto disgiunto, ovvero votare per un candidato sindaco e per una lista a lui non collegata. Accanto al simbolo della lista si possono indicare anche una o due preferenze, nel caso siano due devono riguardare candidati di sesso diverso altrimenti la seconda viene annullata.

MILANO 31/03/2005
UFFICIO ELETTORALE IN CORSO DI PORTA ROMANA 
DOVE I MILANESI CHE NON HANO LA TESSERA ELETTORALE DEVONO RECARSI A RITIRARE I DUPLICATI
FOTO MARINELLI

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Comuni con meno di 15mila abitanti

Nei Comuni con meno di 15mila abitanti vince chi che prende più voti al primo turno, a prescindere dalla percentuale. In presenza di un solo candidato costui viene eletto solo se almeno il 40% della popolazione ha votato e lui o lei ha ottenuto almeno la metà dei voti validi. Dal 2024 i sindaci dei centri con meno di 15mila abitanti possono essere rieletti per un terzo mandato mentre quelli dei Comuni con meno di 5mila abitanti non hanno più limiti di mandati.

Come si vota

Nei Comuni con meno di 15mila abitanti non è consentito il voto disgiunto: tutti i voti espressi per un candidato vanno alla lista a lui/lei collegata. Nei centri con popolazione inferiore ai 5mila abitanti si può esprimere una preferenza, in quelli fra 5mila e 15mila due preferenze con il rispetto dell’alternanza di genere.

Una ragazza mostra la sua tessera elettorale timbrata in occasione del referendum abrogativo del 12 e 13 giugno 2011 per ricevere lo sconto del 20 per cento al ristorante della festa del Sel alle Terme di Caracalla, Roma, 13 giugno 2011. ANSA / CLAUDIO PERI

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I documenti che servono per votare

Per poter votare bisogna recarsi al seggio elettorale muniti di un documento di riconoscimento valido e della tessera elettorale. Chi fosse sprovvisto di tessera elettorale potrà chiederne un’altra negli Uffici Elettorali del proprio Comune, consultando sui siti delle singole amministrazioni date e orari di apertura.

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