Gaza, Flotilla rifiuta mediazione su aiuti a Cipro: “Israele non ci intimidisce”

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"La nostra missione rimane fedele al suo obiettivo originario di rompere l'assedio illegale e consegnare gli aiuti umanitari alla popolazione assediata di Gaza", ha fatto sapere la delegazione italiana del Global mouvement to Gaza. Israele: “Flotilla favorisce Hamas, noi ancora pronti ad accordo costruttivo”. Giovedì almeno 30 palestinesi sono stati uccisi a Gaza: lo riporta Al Jazeera. Le forze israeliane hanno attaccato Sanaa, capitale dello Yemen: otto i morti secondo il ministero della Salute Houthi

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La Flotilla ha rifiutato la mediazione proposta dal governo italiano sulla consegna degli aiuti a Gaza via Cipro. "La nostra missione rimane fedele al suo obiettivo originario di rompere l'assedio illegale e consegnare gli aiuti umanitari alla popolazione assediata di Gaza, vittima di genocidio e pulizia etnica", ha fatto sapere la delegazione italiana del Global mouvement to Gaza, a nome del comitato direttivo della Global Sumud Flotilla. L'opposizione accusa Meloni. "Dopo l'attacco di ieri della premier alla Flotilla il clima si è deteriorato, anche perché ha parlato da leader di partito e non da presidente del Consiglio", hanno commentato alcune fonti del centrosinistra. Israele "non ci intimidirà. Non fermeremo i nostri sforzi fino a che non si ferma il genocidio. Chiediamo ai governi di fare pressioni per fermare la violenza", ha detto Nkosi Zwelivelile Mandela, nipote del leader sudafricano Nelson, presente nella Global Sumud Flotilla. Dura la risposta di Israele. "La flottiglia ha respinto la proposta italiana, dimostrando che il suo vero scopo è la provocazione e il servizio ad Hamas", ha scritto su X il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar. Ha poi aggiunto che Israele "è ancora pronto a impegnarsi in qualsiasi accordo costruttivo per trasferire gli aiuti" della Global Sumud  Flotilla "in modo legale e pacifico". 

L'Italia invia una seconda nave in aiuto dopo l'attacco contro la Global Sumud Flotilla con droni, bombe sonore e spray urticanti (cosa è successo), ma il ministro della Difesa Crosetto avverte: “In acque israeliane non possiamo garantire la sicurezza delle imbarcazioni”. Abu Mazen all'Onu: “Pronti a governare la Striscia senza Hamas e a lavorare con Trump, tutti gli Stati riconoscano la Palestina”.

Giovedì, almeno 30 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi militari israeliani nella zona centrale e meridionale di Gaza. Lo scrive Al Jazeera. Tra gli 11 morti ad az-Zawayda, dopo la distruzione della loro casa di famiglia, ci sono anche dei bambini.  L'amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump "ha scelto l'ex primo ministro britannico Tony Blair come capo dell'amministrazione ad interim che dovrà governare la Striscia di Gaza quando si concludera' la guerra". Lo rivela il quotidiano israeliano Yne.

Un'auto è esplosa e ha preso fuoco su un'importante arteria stradale nel sud di Tel Aviv, ferendo un uomo di 46 anni. I paramedici lo hanno trovato pienamente cosciente con lievi ferite. Le circostanze dell'esplosione non sono ancora chiare e polizia e vigili del fuoco sono sul posto.

Le forze israeliane hanno attaccato la capitale yemenita Sanaa: 8 i morti secondo l’ultimo bilancio comunicato dal portavoce del ministero della Salute Houthi, Anees Alasbhai.

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Global Sumud Flotilla, cosa potrebbe accadere se arrivasse a Gaza

L’Italia sta lavorando a una proposta di mediazione per consegnare gli  aiuti portati dalla Flotilla, che il 23 settembre ha subìto un nuovo  attacco. Ma cosa potrebbe succedere se le imbarcazioni arrivassero in  prossimità di Gaza? Anche di questo si è parlato nella puntata del 24  settembre di "Numeri", approfondimento di Sky TG24. 

Global Sumud Flotilla, cosa potrebbe accadere se arrivasse a Gaza

Global Sumud Flotilla, cosa potrebbe accadere se arrivasse a Gaza

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Meloni all'Onu: "Israele ha superato limiti a Gaza. La Russia ha calpestato i Trattati"

La presidente del Consiglio ha richiamato l'Assemblea Generale dell'Onu  alle proprie responsabilità, spaziando da Gaza all'Ucraina, dalle  migrazioni alla riforma delle istituzioni multilaterali. Un discorso  punteggiato da citazioni: quella di Papa Francesco sulla "terza guerra  mondiale a pezzi" e quella di San Francesco, "il più italiano dei Santi".

Meloni: 'Israele ha superato limiti a Gaza. Russia ha calpestato Onu'

Meloni: 'Israele ha superato limiti a Gaza. Russia ha calpestato Onu'

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Trump: non consentirò l'annessione della Cisgiordania

"No, non lo consentirò". Così Donald Trump ha risposto a chi gli chiedeva se consentirà a Israele di annettere la Cisgiordania. In merito alla guerra a Gaza, il presidente ha poi aggiunto: "E' abbastanza. È ora di fermarsi".

Trump: "Sentito Bibi, vicino accordo per Gaza, forse pace"

"Ho parlato con Bibi Netanyahu oggi e abbiamo parlato con tutti i leader del Medio Oriente. Siamo vicini a un accordo su Gaza, forse anche alla pace". Lo ha detto Donald Trump rispondendo ad alcune domande durante al firma di una serie di ordini esecutivi   

Trump: presto possibile accordo su ostaggi

Donald Trump ha detto di avere avuto una "buona conversazione" con il leader israeliano Benjamin Netanyahu e di ritenere "possibile un accordo sugli ostaggi presto"

Costa all'Onu: uso della fame come arma è immorale

"A Gaza assistiamo a una sofferenza inimmaginabile. Bambini che muoiono di fame. Famiglie distrutte. Una catastrofe umanitaria che sconvolge la coscienza del mondo. L'uso della fame come arma di guerra e' immorale. Una catastrofe che sfida le parole". Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, nel suo discorso all'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York.

Quali Paesi riconoscono lo Stato palestinese e quali sono contrari

Gran Bretagna, Australia e Canada, insieme al Portogallo, hanno  annunciato il riconoscimento formale dello Stato di Palestina, mentre  Francia, Belgio e altri Paesi portano la stessa linea all'Assemblea Generale dell'Onu a New York.  Attestati ufficiali che arrivano in concomitanza con numerose  manifestazioni in tutto il mondo a sostegno di Gaza, come sta accadendo  in Italia dove insieme ai cortei pacifici si sono registrati pesanti scontri tra manifestanti e polizia soprattutto nella città di Milano. 

Quali Paesi riconoscono lo Stato palestinese e quali sono contrari

Quali Paesi riconoscono lo Stato palestinese e quali sono contrari

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Oltre 700 profughi palestinesi in fuga da Gaza City

Oltre 700 profughi palestinesi in fuga da Gaza City | Video Sky - Sky TG24

Oltre 700 profughi palestinesi in fuga da Gaza City | Video Sky - Sky TG24

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Flotilla, Crosetto: “Nessuna garanzia sicurezza in acque israeliane”

Nell'informativa alla Camera, il ministro della Difesa ha annunciato che  per tutelare i connazionali invierà la nave Alpino, in sostituzione  alla fregata Fasan. Ma avvisa: "Non faremo guerra a un Paese amico come  Israele". Chiede che i partecipanti alla missione lascino gli aiuti per  Gaza a Cipro, da dove - tramite la Chiesa - potrebbero arrivare nella  Striscia. Ma la delegazione italiana del Global mouvement to Gaza ha già  fatto sapere di non voler accettare la proposta.

Flotilla, Crosetto: “Nessuna garanzia sicurezza in acque israeliane”

Flotilla, Crosetto: “Nessuna garanzia sicurezza in acque israeliane”

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Nave israeliana a Trieste, proclamato sciopero generale portuali

"La nave Msc Melani III ha attraccato al porto di Trieste. E' un fatto inaccettabile su cui il Governo, la Regione, il Comune e l'autorita' Portuale di Trieste devono rispondere. Il commercio con lo stato genocida di Israele continua. La nave Msc Melani III, partita da Ashdod, e diretta a Haifa passando per Ravenna e Venezia va cacciata!". Lo scrive in una nota Sasha Colautti dell'Usb-Unione sindacale di base, annunciando la proclamazione dello "sciopero generale del porto di Trieste a partire da domani (dal primo turno entrante). Chiediamo alla cittadinanza di presidiare i varchi del nostro porto a partire da domani mattina. Noi saremo li', con Gaza nel cuore". Il sindacato di base annuncia quindi l'iniziativa "Tutti al Varco 4! Cacciamo la Msc Melani III" a partire dalle 6 di domani mattina. 

Media: "Trump vuole Blair a capo del governo ad interim di Gaza"

L'amministrazione Trump sta pianificando di nominare l'ex primo ministro  britannico Tony Blair a capo dell'amministrazione ad interim della  Striscia di Gaza dopo la guerra. Lo riferisce Ynet, ricordando che Blair  lavora da tempo dietro le quinte ed è coinvolto con l'inviato speciale  di Trump, Steve Witkoff, e il genero del presidente, Jared Kushner,  nello sviluppo di idee per la ricostruzione di Gaza. La scorsa settimana  fonti di Times of Israel avevano riferito che Trump aveva autorizzato  Blair a riunire gli attori regionali e internazionali attorno alla  proposta dell'ex premier di istituire un organismo di transizione per  governare la Striscia alla fine della guerra, finché non potrà essere  consegnata all'Autorità Nazionale Palestinese. 

Idf: allarme sirene in Israele dopo lancio missili da Yemen

 Le sirene d'allarme antiaeree stanno suonando nel centro di Israele in seguito al lancio di un missile balistico proveniente dallo Yemen. Lo fa sapere l'Idf, aggiungendo che sta lavorando per intercettare e abbattere il missile. L'attacco arriva poche ore dopo che l'esercito israeliano ha colpito obiettivi Houthi nello Yemen. Il missile balistico lanciato dagli Houthi contro Israele e' stato intercettato dalle difese aeree. Lo afferma l'esercito israeliano, aggiungendo che non ci sono segnalazioni immediate di impatti o feriti. 

Corteo pro Palestina a Roma, vernice rossa contro cordone polizia

Momenti di tensione a Roma durante il corteo promosso dal Global Movement to Gaza Italia.  Un gruppo di manifestanti pro Palestina, tra cui alcuni studenti, giunto  nei pressi della Farnesina con il corteo per la global Sumud Flotilla,  ha lanciato palloncini pieni di vernice rossa contro il cordone della  Digos. Sono stati lanciati anche alcuni fumogeni. Il corteo, partito da  piazzale Flaminio con lo striscione bianco “Blocchiamo tutto” scritto in  rosso, è stato organizzato dal Global Movement to Gaza Italia “per la  Global Sumud Flotilla, contro il genocidio a Gaza”.

Corteo pro Palestina a Roma, vernice rossa contro cordone polizia

Corteo pro Palestina a Roma, vernice rossa contro cordone polizia

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Netanyahu a New York, incontro con Witkoff sul piano di Trump

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu e il  consigliere per gli affari strategici Ron Dermer incontreranno oggi  l'inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff nel loro hotel di New  York per discutere del piano di Donald Trump per porre fine alla guerra  a Gaza e liberare gli ostaggi. Lo riportano i media israeliani. Secondo  Channel 12, il team di Trump sta spingendo Netanyahu ad accettare il  piano che il presidente americano ha presentato martedì a 8 leader arabi  e musulmani, a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Nel  sostegno al piano è coinvolto anche il genero di Trump, Jared Kushner,  aggiungono i media. "Continuare la guerra isolerà ulteriormente Israele,  mentre accettare il piano e porre fine alla guerra libererà Israele  dall'isolamento e consentirà progressi in direzioni più positive nella  regione, con il sostegno degli Stati Uniti", ha dichiarato una fonte  statunitense a Channel 12, ripresa da Times of Israel.

Israele: comitato approva candidatura di Zini a capo Shin Bet

Il Comitato consultivo per le nomine ha deciso di approvare la nomina di David Zinni a capo dello Shin Bet. Lo riferiscono i media israeliani. Con l'approvazione della commissione, il gabinetto puo' ora votare per nominare Zini - scelto dal primo ministro Benjamin Netanyahu - alla carica. 

Sauditi: "Trump capito rischi da annessione Cisgiordania"

 A margine dei lavori dell'Assemblea generale dell'Onu, il ministro degli Esteri dell'Arabia Saudita ha definito "molto importante" l'incontro avuto con Donald Trump sulla questione palestinese, ed e' convinto di avergli fatto capire il "pericolo di qualsiasi annessione in Cisgiordania" da parte di Israele. "Quello che posso dire sul presidente Trump - ha dichiarato il principe Faisal bin Farhan Al Saud - e' che penso sia stato un incontro molto importante, e che i Paesi arabi e musulmani hanno chiarito al presidente il pericolo di qualsiasi tipo di annessione in Cisgiordania". "E il rischio - ha aggiunto - che cio' comporterebbe non solo per la pace potenziale in quella regione, ma per qualsiasi pace sostenibile".

Danimarca, droni su aeroporto. Aalborg: attacco ibrido. VIDEO

Il 24 settembre l’aeroporto di Aalborg, in Danimarca, è stato chiuso per  tre ore a causa di droni non identificati nel suo spazio aereo, dopo un  episodio simile a Copenhagen. Testimoni hanno riportato luci verdi  lampeggianti sopra l’aeroporto. L’incursione ha coinvolto anche la base  militare presente nello scalo. Le autorità hanno definito gli eventi un  attacco ibrido volto a seminare paura, collegandoli a sospette  incursioni russe in Europa, mentre l’ambasciatore russo ha negato ogni  coinvolgimento. 

Danimarca, droni su aeroporto. Aalborg: attacco ibrido

Danimarca, droni su aeroporto. Aalborg: attacco ibrido

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Pizzaballa: "Raid ormai vicini a chiesa Gaza, ma nessuno parte"

"I bombardamenti ormai si stanno avvicinando alla parrocchia. In quest'ultima operazione di Gaza, lentamente ma in maniera molto sistematica, si agisce anche con robot speciali che entrano nelle strade, dentro le case, ed esplodono, in maniera continua. Adesso sono a circa un km dal nostro compound". Così il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme, ha descritto stasera la situazione nella parrocchia della Sacra Famiglia, a Gaza, in un collegamento video con la Cattedrale di Verona per l'evento "Fraternità è il nome della pace", introdotto dal vescovo Domenico Pompili, alla presenza anche del sindaco Damiano Tommasi. "Io ho detto a tutti, 'non ci sono le condizioni di sicurezza, se volete spostarvi al sud non vi sosteniamo, vi siamo accanto'. I sacerdoti, le religiose hanno detto 'ci sono anziani, malati, che non possono partire, noi restiamo'. 'Se questa è la vostra decisione noi faremo di tutto per proteggervi. E comunque in qualsiasi momento potete cambiare opinione'. Le famiglie sono tutte determinate a restare. Dicono, 'dove andiamo? A sud la situazione è drammatica, non c'è nulla ci sono le tende. Dove andiamo? Se dobbiamo morire, muoriamo qui". "Io sento tutti giorni la parrocchia di Gaza, quando regge internet, anche più volte al giorno: ora sono rimaste poco più di 500 persone tra noi e San Porfirio che è accanto a noi - ha riferito Pizzaballa - Stanno male. Rispetto al resto della popolazione forse sono un po' più custoditi. L'80 per cento della popolazione di Gaza vive sotto le tende, i nostri stanno nella scuola. Non sono condizioni facili, almeno due o tre famiglie nella stessa stanza, ma hanno un tetto". "Hanno acqua - ha proseguito - perché la parrocchia è stata costruita dai vecchi sacerdoti dove c'era un pozzo, L'acqua è sporca, non è potabile, serve per lavarsi. Magari si fa bollire. La situazione è molto difficile". "Siamo riusciti a portare il mese scorso 200 tonnellate di aiuti, che distribuiamo anche intorno alla parrocchia, a 50 mila persone - ha spiegato -. Noi abbiamo avuto un permesso speciale per portare frutta e verdura. La carne no è possibile portarla, quindi manca molto". "Ieri c'è stata un'invasione di topi - ha raccontato ancora il cardinale -, ed erano tutti fuori di sé. Con le esplosioni i topi si spostano e hanno riempito il compound e ciò ha creato tanti disagi". Per quanto riguarda le difficoltà sanitarie "manca tutto. Anche per togliere und ente non ci sono anestetici. Il poco si usa per le cose più gravi, per il resto si fa senza". Inoltre, "siamo al terzo anno senza scuola. Ci sono un centinaio di bambini nel compound: i nostri, i religiosi, le suore dànno loro un po' d'istruzione, ma senza scuola non è possibile andare avanti. E alla lunga in questa situazione c'è il rischio che i giovani diventino manodopera per l'estremismo". 

Corteo pro-Pal Roma, vernice rossa contro cordone polizia

Un gruppo di manifestanti, tra i quali alcuni studenti, arrivati nei pressi della Farnesina con il corteo per la global Sumud Flotilla, ha lanciato palloncini con dentro vernice rossa contro il cordone della Digos davanti alla Farnesina. E' stato lanciato anche qualche fumogeno

Yemen, Houthi: "Sale a 8 bilancio morti dopo raid Idf su Sanaa"

E' salito a 8 morti e 142 feriti il bilancio degli attacchi israeliani su Sanaa. Lo fa sapere su X il portavoce del ministero della Salute Houthi, Anees Alasbhai. 

Gaza, Zuppi: "Fermare violenza e salvare vite, via resta dialogo"

Di fronte alle violenze a Gaza, la speranza è che "innanzitutto  termini la violenza e che sia salvata la vita delle persone. E poi che  si risolvano i problemi che hanno causato tutto questo". Lo ha detto il  presidente della Cei, cardinale arcivescovo di Bologna, Matteo Zuppi, a  margine del Festival Francescano in piazza Maggiore a Bologna. "La via -  ha aggiunto - resta sempre quella del dialogo".  Zuppi ha ricordato che  "la speranza la capiamo di più quando ci sono le difficoltà, le  avversità. Ce ne sono tante, ci spaventano, giustamente e a maggior  ragione dobbiamo avere speranza. Il tema del Giubileo che Papa Francesco  ha voluto, è proprio la speranza. La speranza richiede impegno - ha  concluso - richiede incontro, richiede scelta, consapevolezza, fatica  per lavorarci". 

Sanchez: "Netanyahu sta destabilizzando regione ed Europa"

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu "sta creando un Medio Oriente piu' instabile" e questo influenzera' anche la Spagna e l'Europa meridionale a breve termine. A dichiararlo e' stato il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez, in un'intervista alla Cnn. Netanyahu "sta seminando i semi di un potenziale terrorismo in futuro e questo non e' accettabile per la regione, per la societa' e per noi", ha spiegato. "Il piu' grande errore che il governo di Israele sta commettendo e' come combatte il terrorismo", perche' quella lotta deve essere fatta "in un quadro legale e questo non sta accadendo nel caso di Israele", impegnato "solo in bombardamenti senza alcun tipo di dialogo politico con i moderati della societa' palestinese", ha sottolineato Sanchez. 

Gaza, palestinesi fuggono a sud: prosegue offensiva Israele. VIDEO

Il 25 settembre centinaia di palestinesi hanno lasciato Gaza City a  piedi o in auto mentre continuano i bombardamenti israeliani. Molti  esitano a partire per fame e rischi di sicurezza, nonostante gli appelli  a evacuare. Israele punta a distruggere quello che è ritenuto l’ultimo  bastione di Hamas. Il conflitto ha causato oltre 65.000 morti  palestinesi, devastato la città e sfollato gran parte della popolazione.

Gaza, palestinesi fuggono a sud: prosegue offensiva Israele

Gaza, palestinesi fuggono a sud: prosegue offensiva Israele

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Farnesina a italiani Flotilla: 'Sconsigliato proseguire'

'Il governo italiano ha preso atto del rifiuto della flottiglia di consegnare gli aiuti in un porto neutrale. Ai partecipanti italiani che volessero fermarsi in Grecia e proseguire in modo sicuro per l'Italia o altra destinazione, l'Italia offrirà assistenza ove richiesto. Per chi prosegue il viaggio con la Flottiglia resta valido l'avviso iniziale, pubblicato su www.viaggiaresicuri.it, che l'iniziativa è sconsigliata. Chi la intraprende si assume in proprio tutti i rischi e sotto la sua personale responsabilità'. Lo si legge in un messaggio inviato dalla Farnesina ai partecipanti italiani alla Flotilla per Gaza.

Iran, Russia e Cina chiedono all’ONU il posticipo delle sanzioni

Russia e Cina hanno presentato al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite una bozza di risoluzione per posticipare di sei mesi la reimposizione delle sanzioni contro l’Iran, secondo quanto riferito da Reuters, che cita fonti diplomatiche. Le sanzioni ONU contro l’Iran dovrebbero essere automaticamente ripristinate il 28 settembre, a seguito dell’attivazione, da parte di Gran Bretagna, Francia e Germania, di un processo di 30 giorni, accusando Teheran di aver violato l’accordo del 2015 sul programma nucleare, volto a impedire lo sviluppo di armi nucleari.

Gaza, Zuppi: disponibilità Chiesa a distribuire aiuti resta

"La Chiesa, il Patriarcato latino di Gerusalemme è disponibile a distribuire gli aiuti" umanitari portati diretti verso Gaza a bordo della Global Sumun Flottilla "e questo resta, se possibile, se viene ritenuta la scelta". Lo ha detto il presidente della Cei, cardinale Matteo Zuppi, a margine del Festival Francescano in piazza Maggiore a Bologna. "E ci auguriamo che sia così - ha aggiunto Zuppi - perché è una garanzia che gli aiuti arrivino. E c'è un grande bisogno".

Spagna invia nave militare Furor per Flotilla verso Gaza. VIDEO

La marina spagnola ha mobilitato la nave militare Furor per supportare  la Global Sumud Flotilla, attaccata da droni mentre tentava di  consegnare aiuti a Gaza. L’annuncio del premier Pedro Sanchez, fatto a  New York durante l’Assemblea Generale dell’ONU, potrebbe aumentare le  tensioni con Israele, che si oppone fermamente all’iniziativa. La  flottiglia, composta da circa 50 imbarcazioni civili, trasporta  parlamentari, attivisti e la giovane attivista svedese Greta Thunberg.  Anche l’Italia partecipa alla missione, con una nave già inviata e  un’altra in arrivo per garantire assistenza ai cittadini italiani a  bordo.

Spagna invia nave militare Furor per Flotilla verso Gaza

Spagna invia nave militare Furor per Flotilla verso Gaza

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Flotilla Gaza, Renzi: "Crosetto oggi perfetto. Non come Meloni"

 "Il caso della Flotilla lo avrei gestito come ha detto Crosetto oggi, e' stato perfetto. Non come Meloni che dice 'ce l'hanno con me'. Mi auguro che prevalga il consenso e la logica di Crosetto". Lo dice il leader di Italia Viva Matteo Renzi a Otto e mezzo su La7. "Mi piacerebbe vederla in Nigeria, dove c'e' un genocidio di cristiani. Vederla in Sudan", aggiunge, riferendosi alla Flotilla.

Trump riceve Erdogan: "Incontro eccezionale"

"Un incontro eccezionale". Con queste parole il presidente americano Donald Trump ha definito il faccia a faccia durato poco meno di due ore con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che ha avuto luogo a Washington. Il leader turco ha lasciato la Casa Bianca dopo una stretta di mano e un caloroso abbraccio a Trump, che lo ha accompagnato fino all'automobile presidenziale. Erdogan e Trump hanno avuto un incontro con i giornalisti prima dell'inizio del bilaterale, ma ne' i dettagli ne' i risultati dell'incontro sono stati resi noti in un primo momento alla stampa. Sul tavolo, i rapporti economici tra i due Paesi. Un tema dominato dalla cessione dei jet da guerra americani F35 o F16 che la Turchia attende dal 2019 perche' bloccata dal Congresso americano. Un tema che ha inasprito i rapporti sull'asse Ankara-Washington negli ultimi anni. Prima dell'incontro Erdogan si e' detto fiducioso che Trump avrebbe sbloccato lo stallo. Altro tema spinoso le sanzioni Caatsa che pendono sull'industria della Difesa turca. A questo proposito e' stato Trump a dichiarare che "potranno essere eliminate subito". Il vero nodo pero' rimane il Medio Oriente. Al centro la necessita' di porre fine alla crisi a Gaza e la possibilita' che possa nascere uno Stato palestinese. Temi su cui Erdogan insiste. Il leader turco ha dichiarato prima del colloquio che Usa e Turchia "risolveranno insieme i problemi della regione". Problemi tra cui figura anche la Siria, paese che Erdogan vorrebbe stabile e unito per permettere il rientro dei profughi. Eventualita' su cui pesano pero' sia i continui attacchi su suolo siriano dell'esercito di Israele, sia le intemperanze delle milizie curde Ypg. Questi ultimi, da sempre alleati degli Usa, per il momento controllano il nord est del Paese e rifiutano di essere integrate nell'esercito siriano. Una situazione inaccettabile per la Turchia che minaccia un'operazione militare oltre confine. 

Media: "Trump sceglie Blair per guidare Gaza dopo guerra"

L'amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha scelto l'ex primo ministro britannico Tony Blair come capo dell'amministrazione ad interim che dovra' governare la Striscia di Gaza quando si concludera' la guerra. Lo rivela il quotidiano israeliano Ynet. Una settimana fa il Times of Israel aveva rivelato dell'autorizzazione del presidente degli Stati Uniti nei confronti di Blair, a radunare le parti interessate regionali e internazionali attorno alla proposta dello stesso ex premier britannico di istituire un organismo di transizione postbellico per governare la Striscia di Gaza. 

Flotilla Gaza, Salvini: "Ascoltare appello Chiesa e Pizzaballa"

"Spero che la volonta' di chi e' in mare in questo momento sia di aiutare la gente a Gaza, non di cercare lo scontro perche' quando entri in una zona di guerra ti metti a rischio. Siccome quelle vite per me sono preziose e siccome ci sono anche una sessantina di italiani su quelle barche, spero che, avendo dimostrato al mondo tutto quello che vogliamo dimostrare, ascoltino l'appello della Chiesa Cattolica, del cardinale Pizzaballa, consegnino tutti i viveri e le medicine e non mettano a rischio le loro vite". Cosi' il vicepremier, ministro delle Infrastrutture e segretario della Lega, Matteo Salvini, parlando con i giornalisti a margine di un comizio elettorale a sostegno del governatore uscente delle Marche e candidato del centrodestra a un secondo mandato, Francesco Acquaroli. 

Landini: "L'economia di guerra è già partita"

"Bisogna smettere di far finta che non siamo già in  guerra. L'economia di guerra è partita, la guerra è diventata lo  strumento che sostituisce il diritto internazionale": a dirlo è il  segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a Spoleto a una  manifestazione per la pace promossa dalla Cgil Umbria. Per Landini  "cresce l'isolamento di Israele, anche dopo le recenti prese di  posizione all'Onu, e si allarga il numero dei Paesi che riconoscono la  Palestina". Con Landini hanno partecipato alla manifestazione  lui la segretaria regionale Maria Rita Paggio, l'assessore umbro alla  pace Fabio Barcaioli e il sindaco di Spoleto Andrea Sisti.    "Soprattutto - ha sottolineato Landini - cresce la mobilitazione di  centinaia di migliaia di persone che, in Italia e nel mondo, chiedono di  fermare il genocidio in corso e di bloccare la folle corsa al riarmo  che mette a rischio il futuro stesso del pianeta".   Il leader della  Cgil ha rivolto un appello diretto alla politica internazionale.  "Bisogna fermare Netanyahu e il governo israeliano - ha chiesto - che  stanno facendo danni sia al popolo palestinese sia a quello israeliano,  alimentando un odio destinato a non fermarsi. Allo stesso tempo va  fermato Putin e va aperta una vera conferenza di pace. Solo la volontà  politica di negoziare può fermare questa spirale di violenza".  Secondo  Landini, a pagare il prezzo della guerra sono soprattutto i lavoratori.  "L'economia di guerra - ha affermato - ha fatto crescere inflazione e  bollette, impedisce a tanti di arrivare a fine mese e porta gli Stati a  investire in armi anziché in sanità, scuola e nei bisogni reali delle  persone. Le lavoratrici e i lavoratori stanno già pagando sulla propria  pelle questa scelta".  Da qui l'invito alla mobilitazione. "Non possiamo  restare zitti o chiusi in casa - ha detto Landini - ma è il momento di  scendere in piazza, di prendere la parola e di far sentire la voce del  mondo del lavoro. È il momento di fare rumore, perché senza pace non ci  possono essere né libertà né diritti". 

Flotilla Gaza, Salvini: "Ora abbassare toni e salvare vite"

"E' un momento in cui tutti devono lavorare per avvicinare le parti, abbassare i toni e salvare vite, comprese le vite di chi e' a bordo delle 50 barche a vela che, spero, non rischino nulla". Cosi' il vicepremier, ministro delle Infrastrutture e segretario della Lega, Matteo Salvini, parlando con i giornalisti a margine di un comizio elettorale a sostegno del governatore uscente delle Marche e candidato del centrodestra a un secondo mandato, Francesco Acquaroli. Salvini parla di "un appello al buon senso". "Ci sono dei viveri e delle medicine a bordo? - ha spiegato -. Bene, la Chiesa Cattolica si e' messa a disposizione per consegnarle in sicurezza alla gente di Gaza". "Se, invece, ci fosse la volonta' politica di cercare lo scontro - ha aggiunto -, noi potremmo proteggerli in ogni maniera possibile, pero' quando entri in una zona di guerra e' chiaro che qualcosa rischi, quindi spero che tutti usino il buon senso". Secondo il vicepremier coloro che stanno andando verso Gaza "hanno dimostrato politicamente tutto quello che volevano".

Media Houthi: "In raid su Sana'a colpito un centro di detenzione"

Gli attacchi israeliani sulla capitale yemenita Sana'a hanno  colpito un centro di detenzione che ospita prigionieri, ha affermato il  canale televisivo al-Masirah dei ribelli Houthi. Secondo "una fonte  interna ai servizi di sicurezza e intelligence, l'attacco israeliano a  Sana'a ha preso di mira una delle strutture penitenziarie che ospita  numerosi prigionieri", ha dichiarato il canale televisivo, dopo che le  autorità Houthi hanno riferito un bilancio iniziale di due morti e 48  feriti nel raid israeliano. 

Trump: "Incontrero' Netanyahu, Israele sa cosa voglio"

"Incontrerò Israele, sanno cosa voglio". Lo ha affermato il presidente Usa Donald Trump, dopo il faccia a faccia con l'omologo turco Recep Tayyip Erdogan, secondo quanto riferisce Barak Ravid su X. Trump incontrerà il premier israeliano Benjamin Netanyahu lunedì prossimo alla Casa Bianca. Si tratterà del quarto incontro fra i due dall'insediamento del tycoon al 1600 di Pennsylvania Avenue.

Flotilla, Pd: l'auspicio è che canale mediazione resti aperto

"Crediamo che vada ringraziato il Patriarcato latino in Terra Santa per la disponibilità a una mediazione che, fuori da ogni strumentalizzazione politica, possa raggiungere l'obiettivo di far arrivare gli aiuti a Gaza e salvare le vite palestinesi deliberatamente affamate. Auspichiamo che il canale di mediazione rimanga aperto e prosegua con la discrezione doverosa di fronte a una situazione che di ora in ora diventa sempre più preoccupante. Ancora una volta mandiamo un abbraccio ai nostri parlamentari, impegnati a offrire una scorta istituzionale alla missione umanitaria della Global Sumud Flotilla che, autonomamente, assumerà le sue determinazioni". Lo afferma in una nota Peppe Provenzano, responsabile Esteri nella segreteria nazionale del Pd.

Trump: "Bene incontro con leader arabi, vicini ad accordo"

"Ho avuto un ottimo incontro con i leader" arabi e "penso che siamo vicini a ottenere qualche tipo di accordo" su Gaza. Lo ha detto Donald Trump. "Vogliamo che gli ostaggi tornino. Penso che siamo vicini a un accordo", ha ribadito Trump. 

Flotilla Gaza: "Mediazione? con aiuti a Cipro nessuna garanzia"

Gli attivisti della Global Sumud Flotilla (Gsf), in una conferenza stampa di emergenza, hanno spiegato di respingere l'idea stessa di "mediazione" sulla possibilita' di consegnare a Cipro gli aiuti che trasportano per la popolazione di Gaza. Quella della Gsf, hanno sottolineato gli attivisti, e' "una campagna di diritti che porta con se' aiuti perche' quelli che ci sono non vengono autorizzati a entrare". Quindi, hanno proseguito gli attivisti della Flotilla in collegamento video, "dare gli aiuti a Cipro non garantisce che vangano poi consegnati e che, eventualmente, e i palestinesi non siano presi di mira mentre questi aiuti vengono distribuiti".

Autorità aeroporti Israele: valico Allenby riapre domani

L'Autorita' aeroportuale israeliana ha annunciato l'apertura del valico di Allenby al confine con la Giordania ai passeggeri a partire da domani. "In conformita' con le direttive emanate a livello politico, il valico di Allenby aprira' al solo traffico passeggeri a partire da domani mattina e sara' operativo durante il normale orario di lavoro del terminal", si legge nel comunicato. 

Idf: Israele ha sganciato 65 bombe sullo Yemen

Decine di aerei e caccia hanno sganciato piu' di 65 bombe nell'attacco a Sana'a, la piu' grande operazione dell'aeronautica militare nella capitale yemenita fino ad oggi. Lo ha riferito il portavoce delle IDF, sottolineando che si tratta del quindicesimo attacco in Yemen, che ha coinvolto circa 20 caccia.

Flotilla, Mulè: "Se drone è minaccia, nave italiana può abbatterlo"

"La nostra nave annulla la minaccia. Butta giù il drone, non può fare  diversamente siccome quella è una minaccia manifesta all'incolumità di  una nave che in quel caso batte bandiera italiana". La fregata  chiama  lo Stato Maggiore e dice 'c'è un'oggetto che  mi vola..' e lo butta giù  come hanno fatto anche nel Mar Rosso". Lo afferma il vicepresidente  della Camera Giorgio Mulè, nel corso di Tagadà su La7, a chi gli chiede  cosa possa fare la fregata italiana per difendere la Global Sumud  Flotilla.  A chi fa notare che il ministro Crosetto in Parlamento abbia  parlato di protezione, Mulè controreplica: "soccorso e protezione".  

Media Israele: "Netanyahu a Onu attaccherà soprattutto la Francia"

Il discorso di domani del primo ministro Benjamin Netanyahu criticherà  duramente i paesi che hanno riconosciuto uno Stato palestinese,  soprattuto la Francia, sostenendo che ciò avvantaggia Hamas: lo ha  dichiarato al Times of Israel una fonte a conoscenza dei dettagli.    Secondo la fonte, l'ira di Netanyahu si concentrerà principalmente sulla  Francia. Il premier israeliano si concentrerà anche sulle opportunità  offerte da un nuovo Medio Oriente dopo la sconfitta di Hamas, in  particolare con gli Emirati Arabi Uniti e l'Arabia Saudita.

Israele: "Ancora pronti ad accordo costruttivo su Flotilla"

"Israele è ancora pronto a impegnarsi in qualsiasi  accordo costruttivo per trasferire gli aiuti" della Global Sumud  Flotilla "in modo legale e pacifico". Lo ha riferito su X il ministro  degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar. In conferenza stampa, il direttore generale del ministero degli Esteri  israeliano, Eden Bar, ha sottolineato che "Israele non permetterà a  nessuna nave di entrare nella zona di combattimento attiva e non  permetterà la violazione di un blocco navale legittimo. Allo stesso  tempo, Israele ha chiarito, e lo ribadisco qui, che siamo pronti, in  qualsiasi momento, a intraprendere una strada pacifica, a consentire lo  sbarco degli aiuti in qualsiasi porto che accetti gli aiuti e a  garantire che gli aiuti arrivino direttamente a Gaza. Qualsiasi  ulteriore rifiuto metterà la responsabilità sugli organizzatori della  flottiglia". 

Israele: "Flotilla respinge mediazione, favorisce Hamas"

"Israele ha accettato la proposta del governo italiano  di scaricare gli aiuti nel porto di Cipro e poi trasferirli a Gaza. La flottiglia ha respinto la proposta italiana, dimostrando che il suo vero  scopo è la provocazione e il servizio ad Hamas". Lo scrive su X il  ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar, ribadendo che "Israele  non consentirà alle navi di entrare in una zona di combattimento attiva e  non permetterà la violazione di un legittimo blocco navale. Israele è  ancora pronto a impegnarsi in qualsiasi accordo costruttivo per  trasferire gli aiuti in modo legale e pacifico". 

Assemblea Onu, Abu Mazen: 'Da 2 anni palestinesi vivono un genocidio'

Il leader dell'Anp, che è intervenuto in videocollegamento dopo che l'amministrazione Trump gli ha negato il visto, ha aggiunto che il conflitto nella Striscia "sarà ricordato come uno dei capitoli più orribili del XX e del XXI secolo". Poi l'appello: "Esorto tutti gli Stati che non l'hanno ancora fatto a riconoscere lo Stato di Palestina. Chiediamo di sostenere l'ottenimento da parte della Palestina di un'adesione piena alle Nazioni Unite".

Assemblea Onu, Abu Mazen: 'Da 2 anni palestinesi vivono un genocidio'

Assemblea Onu, Abu Mazen: 'Da 2 anni palestinesi vivono un genocidio'

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Abu Mazen: "Pronto a lavorare con Trump, Riad Parigi e Onu"

 Intervenendo in videocollegamento all'assemblea  generale dell'Onu, il leader dell'Autorità nazionale palestinese Abu  Mazen si e' detto pronto a lavorare con Donald Trump, l'Arabia Saudita,  la Francia e l'Onu per implementare un piano di pace. 

Media: "2 milioni di palestinesi bloccati dopo chiusura valico"

Israele ha chiuso l'unico valico tra la Cisgiordania  occupata da Israele e la vicina Giordania, impedendo a oltre due milioni  di palestinesi di accedere al mondo esterno. Lo scrive la Bbc.    L'autorità aeroportuale israeliana, che sovrintende al passaggio del  ponte di Allenby, ha dichiarato che sarebbe stato chiuso a tempo  indeterminato da mercoledì mattina "su ordine della leadership  politica". Non ha fornito alcuna motivazione.   La chiusura ha bloccato  molti palestinesi in Cisgiordania, che non possono intraprendere viaggi  all'estero programmati. Coloro che si trovano all'estero non sono stati  in grado di tornare a casa. La chiusura è avvenuta pochi giorni dopo che  due militari israeliani sono stati uccisi a colpi d'arma da fuoco nei  pressi del valico da un uomo armato giordano, ucciso sul posto.

Abu Mazen: "Non può esserci giustizia senza Palestina libera"

"La pace non puo' essere raggiunta se non si riesce a ottenere giustizia", e "non puo' esserci giustizia se la Palestina non viene liberata". Lo dice il leader dell'ANP, Mahmud Abbas all'Onu. La lotta pacifica, legale e diplomatica per i diritti della Palestina continuera'."Non importa quanto duri la sofferenza, non spezzera' la nostra voglia di vivere e sopravvivere", afferma Abu Mazen. ""Il nostro popolo rimarra' radicato come gli ulivi, saldo come le rocce", "l'alba della liberta' sorgera' e la bandiera della Palestina sventolera' alta nei nostri cieli", ha aggiunto Abbas chiudendo il suo intervento durato 20 minuti e molto applaudito dalla platea di delegati dell'Assemblea generale. 

Abu Mazen: "La Palestina è nostra, non lasceremo la nostra terra"

"Oggi diciamo chiaramente che la pace non si puo'  ottenere senza la giustizia, e non ci puo' essere giustizia se la  Palestina non viene liberata. Vogliamo uno stato moderno e civile libero  da violenza ed estremismo, investire nella gente, nella tecnologia e  istruzione non nella guerra". Lo ha detto il presidente palestinese Abu  Mazen parlando in videoconferenza all'Assemblea Generale Onu. "La  Palestina e' nostra, non lasceremo la nostra terra", ha aggiunto.  

Abu Mazen: "Da Israele a Gaza crimini contro l'umanità"

A Gaza Israele ha "imposto un assedio soffocante a un intero popolo", "non si tratta semplicemente di un'aggressione ma di un crimine di guerra e un crimine contro l'umanita'". Lo dice il leader dell'ANP, Mahmud Abbas intervenendo all'Onu. Secondo Abbas in Cisgiordania Israele continua ad espandere illegalmente i suoi insediamenti: la Palestina respinge e "deplora totalmente" i piani per un "Grande Israele".  

Abu Mazen a Onu: "Tutti gli Stati riconoscano la Palestina"

Il presidente palestinese Abu Mazen parlando in  videoconferenza all'Assemblea Generale Onu ha "esortato tutti gli Stati  che non l'hanno ancora fatto a riconoscere lo Stato di Palestina.  Chiediamo di sostenere l'ottenimento da parte della Palestina di  un'adesione piena alle Nazioni Unite". Abu Mazen ha ricordato che  "abbiamo già riconosciuto l'esistenza di Israele nel 1988 e nel 1993 e  continuiamo a riconoscere questo diritto".

Abu Mazen: "Guerra Gaza capitolo tra i peggiori della storia"

La guerra di Israele a Gaza "sara' ricordato come uno dei capitoli  piu' orribili del XX e del XXI secolo": lo ha detto il leader  dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen, in videocollegamento   all'Assemblea Generale dell'Onu. 

Abu Mazen a Onu: "Attacco di Israele al Qatar è un'escalation"

Il presidente palestinese Abu Mazen parlando in  videoconferenza all'Assemblea Generale Onu ha condannato nuovamente  l'attacco di Israele contro il Qatar, che ha costituito "una chiara  violazione della legge internazionale e costituisce una escalation". 

Abu Mazen, nessun ruolo ad Hamas nel governo palestinese

Hamas non dovrebbe avere alcun ruolo in un futuro governo palestinese. Lo dice il leader dell'ANP, Mahmud Abbas intervenendo all'Onu. "Siamo grati agli Stati che hanno riconosciuto lo Stato palestinese" e "ringraziamo coloro che hanno protestato a sostegno del diritto del popolo palestinese", ha aggiunto Abu Mazen.

Abu Mazen: "Attacchi del 7/10 non rappresentano i palestinesi"

Gli attacchi di Hamas del 7 ottobre in Israele "non rappresentano  il popolo palestinese": lo ha detto il leader dell'Autorità nazionale  palestinese Abu Mazen, in videocollegamento all'Assemblea Generale  dell'Onu.

Katz: "Potente attacco contro obiettivi in Yemen"

L'aeronautica militare israeliana ha colpito gli  accampamenti militari degli Houthi e le riserve di droni d'attacco nello  Yemen: lo ha affermato il ministro della Difesa Israel Katz, come  riportano i media israeliani.   "Abbiamo appena sferrato un potente  attacco contro numerosi obiettivi terroristici dell'organizzazione  terroristica Houthi a Sana'a, nell'ambito dell'operazione 'Pacchetto di  passaggio'", ha scritto Katz su X. "Come ho promesso ieri, chiunque ci  faccia del male verrà danneggiato sette volte tanto", ha aggiunto Katz. 

Flotilla: "Le 50 barche continueranno dirette fino a Gaza"

"Non ci saranno altre soste tecniche per le nostre 50  barche, continueremo diretti fino a Gaza. Siamo consapevoli delle  minacce, ma ci rendono solo più uniti". Così gli attivisti della  Global  Sumud Flotilla in una conferenza stampa. "Siamo - aggiungono - nel  momento più critico, ma dobbiamo essere ottimisti: noi vinceremo perché  abbiamo ragione".

Abu Mazen: "Guerra Gaza capitolo tra i peggiori della storia"

La guerra di Israele a Gaza "sara' ricordato come uno dei capitoli piu' orribili del XX e del XXI secolo": lo ha detto il leader dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen, in videocollegamento  all'Assemblea Generale dell'Onu.

Abu Mazen a Onu: "Per 2 anni genocidio di palestinesi a Gaza"

 "Da due anni quasi la gente palestinese a Gaza sta  vivendo un genocidio fatto di uccisioni e fame. Una guerra dove gli  occupanti israeliani compiono crimini contro l'umanita', documentati e  monitorati": lo ha detto il leader dell'Autorità nazionale palestinese  Abu Mazen, in videocollegamento  all'Assemblea Generale dell'Onu dopo  che l'amministrazione Trump gli ha negato il visto. 

Vescovi tedeschi: "Diritto di Israele alla difesa non è illimitato"

"Il diritto di Israele all'autodifesa è fuori  discussione. Tuttavia, esso non è illimitato, ma soggetto alle  restrizioni imposte dal diritto internazionale": è quanto si legge in un  documento pubblicato dalla Conferenza episcopale tedesca a conclusione  della sua assemblea generale tenuta a Fulda. Nella nota i vescovi  tedeschi tornano a manifestare preoccupazione per il crescente  antisemitismo: "Nonostante tutte le critiche necessarie alla politica di  Israele, occorre anche affermare chiaramente che esiste una profonda  differenza tra la critica giustificata alle azioni del governo  israeliano da un lato e l'ostilità nei confronti delle persone di fede  ebraica dall'altro. Con l'attacco terroristico di Hamas contro Israele,  l'antisemitismo legato a Israele è aumentato notevolmente in tutto il  mondo: gli ebrei vengono ritenuti responsabili in modo generalizzato  della politica del governo israeliano. Dal punto di vista della Chiesa è  chiaro: l'antisemitismo e l'odio verso gli ebrei devono essere  condannati in ogni forma e in ogni contesto". Nell'illustrare il  contenuto del documento alla stampa, il presidente della Conferenza, il  vescovo Georg Baetzing ha affermato: "avevamo l'impressione che la  situazione in Medio Oriente, in Terra Santa e la guerra a Gaza  richiedessero una presa di posizione da parte nostra, non solo perché  molti fedeli se lo aspettavano, ma anche perché io personalmente e molti  dei miei confratelli sentivamo l'esigenza interiore di dire qualcosa su  questa situazione straordinaria". Ecco perché per Baetzing: "insieme a  Papa Leone chiediamo la fine del conflitto militare, la violenza deve  cessare immediatamente e chiediamo la pace per Israele e Palestina". 

Tajani a Francia-Belgio: "Daremo assistenza a europei Flotilla"

A  New York per l'Assemblea Generale dell'Onu, il vicepremier e ministro  degli Esteri Antonio Tajani ha avuto una conversazione con il ministro  degli Esteri del Belgio Maxime Prévot. Secondo quanto riferito in una  nota, il Belgio ha chiesto all'Italia di garantire assistenza umanitaria  anche ai cittadini belgi imbarcati sulle imbarcazioni della Flotilla.  Tajani ha garantito che, in caso di necessità, le unità della Marina  militare offriranno assistenza umanitaria civile ai cittadini belgi,  chiarendo che lo scopo della missione italiana è quello di tutela e  protezione civile, non di effettuare azioni militari. Simile richiesta è  stata avanzata al governo italiano dalla Francia e da altri paesi  europei. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha confermato al  collega che le navi italiane saranno a disposizione delle eventuali  necessità dei civili imbarcati sulla Flotilla. 

Flotilla Gaza: "Non abbandoneremo la nostra lotta"

"Non abbandoneremo la nostra lotta, siamo nel momento piu' critico". Lo ha dichiarato Kleoniki Alexopoulou, del Comitato direttivo della Global Sumud Flotilla (Gsf), intervenuta alla conferenza stampa d'emergenza convocata dalla Gsf per allertare la comunita' internazionale su "informazioni credibili che indicano che Israele e' probabilmente intenzionato ad intensificare attacchi violenti contro la flottiglia entro le prossime 48 ore". Israele "non ci fermera'", ha detto poco prima di Alexopoulou, Nkosi Zwelivelile Mandela, ex membro del Parlamento del Sudafrica. "Non fermeremo i nostri sforzi fino a che non si ferma il genocidio", ha aggiunto il nipote del leader sudafricano Nelson Mandela. 

Idf: "700.000 palestinesi fuggiti da Gaza City verso sud"

L'esercito israeliano ha dichiarato che 700.000 palestinesi sono fuggiti da Gaza City verso il sud della Striscia dalla fine di agosto, mentre l'esercito intensifica l'offensiva aerea e di terra sul centro urbano. Interpellato dall'Afp, l'esercito ha dichiarato che "700.000 palestinesi sono stati evacuati" da Gaza City verso il sud dell'enclave. L'agenzia umanitaria delle Nazioni Unite, Ocha, ha dichiarato che da metà agosto sono stati registrati 388.400 movimenti di sfollamento, la maggior parte dei quali da Gaza City.

Yemen, media Houthi: "Raid israeliani su Sana'a"

I media legati ai ribelli yemeniti filo-iraniani Houthi hanno riferito che attacchi israeliani sono in corso contro la capitale Sana'a. Ieri un drone lanciato dallo Yemen si e' schiantato su Eilat, nell'estremo sud di Israele, ferendo venti persone di cui due gravemente. Il ministro della Difesa Israel Katz aveva annunciato che i ribelli filo-Teheran avrebbero pagato l'attacco a caro prezzo.

Flotilla: "Israele non ci intimidisce, non ci fermeremo"

Israele "non ci intimidirà. Non fermeremo i nostri  sforzi fino a che non si ferma il genocidio. Chiediamo ai governi di  fare pressioni per fermare la violenza". Lo ha detto Nkosi Zwelivelile  Mandela, nipote del leader sudafricano Nelson, presente nella Global  Sumud Flotilla in una conferenza stampa tenuta da rappresentanti della  spedizione.

Flotilla, Crosetto: "Nave Alpino sostituirà nave Fasan"

"Come ho detto con chiarezza, sia in Parlamento sia all'uscita, non ci saranno due navi contemporaneamente impiegate nell'area. La fregata Alpino sostituira' infatti la fregata Fasan, che rientrera' alla propria missione originaria". A ribadirlo e' il ministro della Difesa, Guido Crosetto. "Per ripetere, anche in questo caso cio' che ho detto con chiarezza in Parlamento - prosegue - le unita' navali italiane non svolgono funzioni di scorta, ne' usciranno dalle acque internazionali, qualora la flottiglia dovesse decidere di forzare il blocco israeliano. Anzi uno degli obiettivi e' quello di scongiurare tale eventualita' ed evitare possibili conseguenze negative". 

Slovenia mette al bando Netanyahu: "Vietato ingresso"

La Slovenia ha decretato un divieto di ingresso nel Paese al premier israeliano Benjamin Netanyahu. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri di Lubiana, citato da Reuters. Dopo aver riconosciuto l'anno scorso uno Stato di Palestina, il Paese dell'Ue ha decretato misure simili lo scorso luglio nei confronti di due ministri israeliani di estrema destra, Bezalel Smotrich e Itamar Ben-Gvir. Inoltre, ad agosto ha imposto un embargo sulle armi a Israele e ha introdotto un divieto sulle importazioni di beni prodotti nei Territori palestinesi.

Crosetto: "La Flotilla non tenti di forzare il blocco"

Il ministero degli Esteri, in stretto coordinamento  con la Difesa ha già offerto una soluzione concreta per consentire  l'arrivo degli aiuti umanitari, e ha assicurato la presenza in  prossimità dell'area di una nave militare, pronta a fornire assistenza e  soccorso. Resta tuttavia indispensabile che la flottiglia non tenti di  forzare il blocco: esporre vite umane a rischi in acque nelle quali non  sarebbe possibile intervenire in soccorso non avrebbe alcun senso e  comporterebbe pericoli inutili. Come ho ribadito alle Camere, repetita  iuvant, sia l'Ambasciata che lo Stato Maggiore della Difesa israeliano  erano stati informati prima e sono costanti i contatti per monitorare  ogni possibile problematica. Così come ogni azione e decisione è  coordinata con il ministero degli esteri".  Così il ministro della  Difesa, Guido Crosetto. "Come ho detto con chiarezza, sia in Parlamento  sia all'uscita - sottolinea Crosetto -  non ci saranno due navi  contemporaneamente impiegate nell'area. La fregata Alpino sostituirà  infatti la fregata Fasan, che rientrerà alla propria missione  originaria. Per ripetere, anche in questo caso ciò che ho detto con  chiarezza in Parlamento, le unità navali italiane non svolgono funzioni  di scorta, né usciranno dalle acque internazionali, qualora la  flottiglia dovesse decidere di forzare il blocco israeliano. Anzi uno  degli obiettivi è quello di scongiurare tale eventualità ed evitare  possibili conseguenze negative". 

Times: "Uefa valuta sospensione Israele"

L'Uefa starebbe valutando la sospensione di Israele da  tutte le competizioni calcistiche internazionali e una decisione "è  attesa la prossima settimana, con la maggioranza dei membri favorevole".  Lo scrive il britannico Times. Una eventuale decisione in tal senso  chiuderebbe le porte ai prossimi Mondiali e comporterebbe l'esclusione  del Maccabi Tel Aviv dall'Europa League. Il ministro israeliano dello  sport, Miki Zohar, ha affermato ai media israeliani di "essere al lavoro  con il premier Benyamin Netanyahu per impedire questa mossa".

Ricerca, nasce Epr4Palestine e chiede stop collaborazioni Israele

Il personale degli enti pubblici di ricerca italiani  scende in campo formando il coordinamento Epr4Palestine: chiede la  sospensione di ogni collaborazione con gli enti israeliani e lancia un  appello per accogliere in Italia studiosi palestinesi colpiti dal  conflitto. Lo rende noto lo stesso coordinamento, al quale fanno capo  ricercatori di sei fra i maggiori entri pubblici di ricerca (Consiglio  Nazionale delle Ricerche, Enea, Istituto Nazionale di Astrofisica,  Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Istituto Nazionale di Geofisica e  Vulcanologia, Stazione Zoologica Anton Dohrn).    Oltre alla  "sospensione immediata di tutte le collaborazioni, dirette e indirette,  con enti, università e aziende israeliani" e al "potenziamento di misure  di accoglienza e sostegno per studiosi e studentesse/studenti  palestinesi, gravemente colpiti dal conflitto in corso", il  coordinamento Epr4Palestine chiede "il blocco dell'attivazione di nuove  collaborazioni" con gli enti di ricerca di Israele e "una ricognizione  trasparente e pubblica delle collaborazioni attualmente in essere, con  un'analisi dei contenuti e delle implicazioni etiche e legali".   L'appello è rivolto alla Consulta dei presidenti degli enti pubblici di  ricerca e ai presidenti dei sei enti cui appartengono i membri del  coordinamento Epr4Palestine.   "Sempre più ricercatrici e ricercatori  rifiutano oggi di partecipare ad attività che prevedano il  coinvolgimento di enti israeliani. Riteniamo quindi necessario - si  legge nel documenro - un riconoscimento formale di questo orientamento,  attraverso una presa di posizione ufficiale che sancisca la sospensione  delle collaborazioni in corso con enti, università e aziende israeliani,  e il blocco dell'attivazione di nuove collaborazioni". Questo passo, si  legge ancora, "oltre ad essere eticamente doveroso, è anche praticabile  in tempi rapidi, come già dimostrato dalla repentina cessazione di  tutti i rapporti con la Russia a seguito dell'invasione dell'Ucraina".     "Confidiamo che i vertici degli Epr italiani  sappiano cogliere le  ragioni di un coordinamento dal basso che raccoglie migliaia di persone  pronte a impegnarsi attraverso ogni azione legittima affinché la ricerca  pubblica operi nel rispetto dell'etica, dei diritti umani e della  legalità internazionale", scrive il coordinamento. 

Idf: "700mila palestinesi scappati da Gaza City verso sud"

Sono 700.000 i palestinesi fuggiti da Gaza City verso sud dalla fine di agosto, mentre l'esercito israeliano intensifica un'operazione di terra contro la citta' e i bombardamenti proseguono incessanti. Sono le cifre fornite dall'Idf. Secondo l'agenzia umanitaria delle Nazioni Unite, Ocha, da meta' agosto sono stati registrati 388.400 movimenti di sfollati, la maggior parte dei quali da Gaza City.

Tajani a Ny, oggi focus Gaza, Iran, Libia, Corno d'Africa, India

Nella sua quarta giornata a New York per partecipare  alla Settimana di Alto Livello della 80ma Assemblea Generale Onu, il  ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio  Tajani avrà una serie di incontri bilaterali con i suoi colleghi, i  ministri degli Esteri di India, Iran, Emirati Arabi Uniti, Somalia e  Senegal. Tajani - riferisce la Farnesina in una nota - incontrerà  inoltre l'inviato speciale Usa per l'Africa e il Medio Oriente, Massad  Boulos.  Nel pomeriggio, il titolare della Farnesina parteciperà a una  riunione in formato ristretto su Gaza, alla presenza dei ministri di  alcuni Paesi europei, del Medio Oriente e dell'Asia. Tajani ricorderà la  posizione italiana, inclusa la disponibilità a contribuire, una volta  raggiunto il cessate il fuoco, a una missione di stabilizzazione sotto  gli auspici internazionali, nel quadro di un'iniziativa a guida araba e  sotto egida Onu.  A tre giorni dalla prospettata entrata in vigore delle  sanzioni internazionali all'Iran per il suo programma nucleare (c.d.  snapback, prevista, allo stato attuale, alla mezzanotte del 28  settembre), il ministro Tajani rappresenterà al ministro Araghchi  l'auspicio per un pronto ritorno ai negoziati diretti fra Teheran e  Washington, confermando la disponibilità italiana a ospitare incontri.  L'accordo raggiunto il 9 settembre scorso a Il Cairo fra l'Iran e l'Aiea  rappresenta un segnale incoraggiante e un passo nella giusta direzione.   Con l'Inviato Speciale Boulos, Tajani discuterà anche di Libia, dopo  la riunione convocata da Boulos sul tema a margine Unga, che ha  testimoniato il continuo impegno Usa per la stabilizzazione di Tripoli.  Il ministro Tajani ribadirà il sostegno italiano alla roadmap per la  stabilizzazione del Paese presentata dall'Onu e il nostro impegno per  una soluzione politica e nella lotta ai trafficanti di esseri umani.   Nell'incontro con il Ministro Jaishankar, si discuterà del partenariato  strategico Italia-India e dell'opportunità di esplorare il vasto  potenziale di cooperazione sul Corridoio Imec.  Con la Somalia, Tajani  ribadirà il fermo impegno italiano per il Corno d'Africa, per la sua  prosperità e per la sua stabilizzazione anche attraverso un nuovo  contributo annunciato oggi per 1 milione di euro alla missione di  stabilizzazione dell'Unione Africana in Somalia, Aussom. 

Israele, protesta deputato davanti consolato Francia: "Chiuderlo"

Il deputato del Likud, Dan Iluz, ha inscenato una protesta davanti al consolato francese a Gerusalemme, chiedendone la chiusura come ritorsione per il riconoscimento di uno Stato di Palestina da parte di Parigi nei giorni scorsi. Il parlamentare si e' installato di fronte all'edificio, con tavolo e sedie, proclamandolo il suo 'ufficio'. "Francia, Inghilterra, avete sbagliato i calcoli: riconoscere uno Stato palestinese oltrepassa una linea rossa", ha dichiarato. "La risposta - ha aggiunto - deve essere duplice e chiara: applicare la piena sovranita' su Giudea e Samaria (la Cisgiordania, ndr), per far capire al mondo che questa e' la nostra terra e per chiarire che il terrorismo ha un prezzo da pagare e non un risultato diplomatico. E chiudere immediatamente i consolati a Gerusalemme al servizio del nemico, che sono diventati ambasciate di uno Stato immaginario e diffondono contenuti anti-israeliani". Ieri il presidente francese Emmanuel Macron aveva avvertito che una chiusura del consolato francese a Gerusalemme sarebbe stato "un errore grave" di Israele.

Media Striscia: "Madre e figli morti a Gaza City per ritardi Idf"

 I media di Gaza, rilanciati dai portali ebraici come  il Times of Israel, riferiscono che Radah Rabah, residente a Gaza City, è  stata uccisa dopo essere rimasta intrappolata sotto le macerie della  sua casa nel quartiere di Tel al-Hawa, nella parte orientale della  città, insieme ai suoi due figli e al fratello. Secondo quanto  riportato, Rabah ha chiamato più volte amici e familiari lunedì  pomeriggio, dicendo loro che lei e la sua famiglia erano rimasti  intrappolati in casa dopo un attacco aereo. Secondo quanto ricostruito  dai media, le squadre di soccorso hanno ricevuto l'autorizzazione  dall'Idf solo due giorni dopo, ieri sera, per arrivare sul posto e  tentare di salvare le vittime. In seguito, hanno annunciato di non  essere riusciti a localizzare nessuno sul luogo gravemente distrutto.  Rispondendo alle accuse, l'Idf ha dichiarato che "secondo la posizione e  gli orari forniti, non risulta che sia avvenuto alcun attacco nella  zona". "Durante la notte, è pervenuta una richiesta da parte di  organizzazioni umanitarie internazionali per coordinare l'evacuazione  del quartiere; nelle ultime ore, il coordinamento è stato approvato e  viene eseguito per evacuare le persone dalla zona", ha sottolineato.  "Sottolineiamo che l'area è una zona di combattimento attiva, dove si  stanno svolgendo intense attività operative contro terroristi e  obiettivi terroristici. Pertanto, tutte le richieste di coordinamento  sono approvate in base alla situazione operativa nell'area", afferma  l'esercito.

Scontri a Milano, domiciliari per 2 studenti minorenni

La giudice del Tribunale per i minorenni Antonella  De Simone ha convalidato gli arresti e disposto come misura cautelare  gli arresti domiciliari per i due studenti di un liceo milanese, un  ragazzo e una ragazza di 17 anni, accusati di resistenza aggravata per  gli scontri avvenuti tre giorni fa davanti alla stazione Centrale di  Milano, al termine del corteo per Gaza. Dopo quasi tre giorni di  detenzione e l'udienza di convalida con gli interrogatori, dunque, i due  17enni, difesi dagli avvocati Mirko Mazzali e Guido Guella, escono dal  carcere minorile Beccaria e vanno ai domiciliari. 

Bbc e agenzie di stampa: "Israele faccia entrare reporter a Gaza"

La Bbc e le tre maggiori agenzie di stampa  internazionali, Afp, Ap e Reuters, hanno diffuso un video che chiede a  Israele di consentire l'ingresso a Gaza dei giornalisti stranieri. Nel  filmato si sente la voce del veterano anchorman dell'emittente pubblica  britannica David Dimbleby che lancia un nuovo appello alle autorità  dello Stato ebraico: "I giornalisti internazionali devono essere  autorizzati ora a entrare a Gaza per condividere il peso del lavoro con i  giornalisti palestinesi presenti, in modo da riportare i fatti al  mondo". Si afferma inoltre come la presenza dei giornalisti sia stata  determinante per documentare i grandi eventi e le tragedie della storia  recente, dalla Seconda guerra mondiale a quella del Vietnam, alla  carestia in Etiopia del 1984, alle proteste di piazza Tienanmen in Cina,  fino al genocidio ruandese, alla crisi dei rifugiati siriani e al  conflitto in Ucraina. Il filmato è stato presentato ieri sera a New York  in un evento organizzato dal Committee to Protect Journalists.

Flotilla Gaza, Gasparri: "Se avanti partecipanti esposti a rischi"

 "I tentativi di mediazione del governo italiano sono stati generosi e il ministro degli Esteri Tajani in particolare si e' attivato per far si' che questi aiuti della cosiddetta Flotilla arrivassero a Gaza in maniera sicura. Purtroppo l'ostinazione di queste persone, che annunciano di voler proseguire nella loro avventurosa missione, li espone a pericoli. Se volevano fare un atto politico e simbolico avevano gia' raggiunto ampiamente il loro scopo. Perseverare in questa maniera vuol dire che si vogliono esporre i partecipanti a gravi rischi, con una condotta che appare gravemente irresponsabile e che dovrebbero per primi criticare e che i loro sodali politici per primi dovrebbero criticare e frenare". Cosi' il capogruppo di Forza Italia al Senato Maurizio Gasparri.

Pro Palestina: sabato blocchiamo l'aeroporto di Torino

Il coordinamento Torino per Gaza ha annunciato,  attraverso i social, un corteo che sabato dal capoluogo piemontese  raggiungerà l'aeroporto 'Sandro Pertini' di Caselle, dopo l'occupazione  di ieri dei binari della stazione ferroviaria di Porta Susa. "Dopo le  ultime giornate di mobilitazione, abbiamo davvero dimostrato di scendere  in piazza con una determinazione e una coscienza diversi al grido di  bloccare tutto - dicono - per questo sabato scenderemo in piazza e tutti  insieme raggiungeremo l'aeroporto di Caselle, luogo strategico è  fondamentale per la città di Torino". "Blocchiamo l'aeroporto, sarà una marcia lunga, ma non c'è tempo da  perdere. Il genocidio in Palestina continua e la Sumud Flotilla è stata  ripetutamente colpita da droni israeliani. E' ora di bloccare",  aggiungono. "Saremo muri umani a difesa del popolo palestinese e della  Sumud Flotilla - continuano - più saremo e più sarà difficile fermarci.  Più sarà efficace il blocco più saremo in grado di infliggere un danno a  chi lucra sul genocidio. Con ogni mezzo necessario", concludono. 

Cub: domani presidio per Gaza a Malpensa e blocco cargo

Per sostenere il popolo palestinese, ma anche per  difendere i salari e chiedere condizioni migliori di lavoro la Cub ha  organizzato un presidio domani alle 10 all'aeroporto di Malpensa, alla  porta 1 degli arrivi al Terminal 1, con l'intenzione di andare poi in  corteo diretto a Cargo City dove "si svolgerà un'assemblea permanente  con blocco totale dei varchi delle merci".  Fra le rivendicazioni dello  sciopero ci sono il riconoscimento della maggiorazione del lavoro  domenicale calcolato sulla paga attuale, il rispetto delle disposizioni  esistenti in materia di consegna ai dipendenti dei Dpi e degli indumenti  di alta visibilità e la stabilizzazione dei precari. 

Hamas: "Nelle ultime 24 ore a Gaza 83 morti e 216 feriti"

Nelle ultime 24 ore a Gaza sono stati uccisi 83 palestinesi e altri 216 sono rimasti feriti dal fuoco delle forze armate israeliane. Lo ha riferito il ministero della Salute nella Striscia, gestito da Hamas, precisando che sette dei morti sono stati colpiti in attesa di aiuti umanitari, cosi' come in 50 nella stessa situazione sono rimasti feriti. Dall'avvio della guerra contro Hamas a Gaza, dopo il massacro del 7 ottobre, il bilancio e' di 65.427 morti e 167.376 feriti.

Delegazione italiana Flotilla: "Rifiutata la mediazione"

La delegazione italiana del Global mouvement to Gaza, a nome del comitato direttivo della Global Sumud Flotilla comunica alle "autorità italiane di non accettare la proposta ricevuta ieri su una possibile deviazione degli aiuti in direzione Cipro, per poi farli arrivare a Gaza con il coinvolgimento del patriarcato latino di Gerusalemme". "La nostra missione - sottolineano - rimane fedele al suo obiettivo originario di rompere l'assedio illegale e consegnare gli aiuti umanitari alla popolazione assediata di Gaza, vittima di genocidio e pulizia etnica. Qualsiasi attacco o ostruzione alla missione costituirebbe una grave violazione del diritto internazionale". "Qualsiasi attacco o ostruzione alla missione costituirebbe una grave  violazione del diritto internazionale e un atto di sfida all'ordinanza  provvisoria della Corte internazionale di giustizia che impone a Israele  di facilitare gli aiuti umanitari verso Gaza" sottolineano dalla  Flotilla.  "Continuiamo a chiedere al Governo una risposta netta, severa  e seria, in linea con il diritto internazionale - viene sottolineato -.  Oggi gli attacchi israeliani a Gaza hanno già ucciso un totale di 30  persone. Il recente bombardamento di una abitazione familiare ha ucciso  11 persone tra cui anche bambini. Questa cifra è destinata a salire a  fronte delle ultime incursioni dell'esercito israeliano in corso nel  campo profughi centrale di Bureij e nel quartiere di Tal al-Hawa, a Gaza  City. Dal 7 ottobre 2023 Israele ha ucciso almeno 65.419 persone e ne  ha ferite 167.160. Si ritiene che migliaia di altre siano sepolte sotto  le macerie".

Israele, media: "Esplosa auto a Tel Aviv: ci sono feriti"

La notizia è stata riferita dalla tv israeliana Channel 12. La causa dell'esplosione non è ancora chiara. La vettura ha preso fuoco e ha ferito un uomo di 46 anni che non è in pericolo di vita.

Israele, media: 'Esplosa auto a Tel Aviv: ci sono feriti'

Israele, media: 'Esplosa auto a Tel Aviv: ci sono feriti'

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Auto esplosa a Tel Aviv: un ferito

Un'auto è esplosa e ha preso fuoco su un'importante arteria stradale nel sud di Tel Aviv, ferendo un uomo di 46 anni. I paramedici lo hanno trovato pienamente cosciente con lievi ferite. Le circostanze dell'esplosione non sono ancora chiare e polizia e vigili del fuoco sono sul posto.

Al Jazeera, dall'alba 30 morti a Gaza

Dall'alba, almeno 30 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi militari israeliani nella zona centrale e meridionale di Gaza. Lo scrive Al Jazeera. Tra gli 11 morti ad az-Zawayda, dopo la distruzione della loro casa di famiglia, ci sono anche dei bambini. 

Zuppi conferma intervento per consegna aiuti a Gaza

"In merito al coinvolgimento della Cei nella vicenda della Global Sumud Flotilla, si precisa che si è trattato di un intervento del cardinale presidente Matteo Zuppi verso il Patriarcato latino di Gerusalemme per facilitare l'arrivo e la consegna degli aiuti umanitari a Gaza". Lo dichiara Vincenzo Corrado, Direttore dell'Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali e portavoce della Cei. A tale proposito si ricorda che ieri il Consiglio Episcopale Permanente, a conclusione della sua sessione autunnale, ha approvato una Nota in cui viene chiesto con forza che "cessi ogni forma di violenza inaccettabile contro un intero popolo e che siano liberati gli ostaggi", sottolineando che la Chiesa Italiana è da sempre accanto alla popolazione: in più di 30 anni, sono infatti 145 i progetti finanziati che si affiancano al piano di aiuti per far fronte all'emergenza in corso.

Media: "Israele pensa di limitare i movimenti dei leader Anp"

Israele sta valutando restrizioni alla circolazione dei massimi funzionari dell'Autorità Nazionale Palestinese (Anp) in risposta alla recente ondata di riconoscimenti internazionali dello Stato Palestinese. La notizia, pubblicata dal Israeli Army Radio è riportata dall'agenzia di stampa turca Anadolu. Alti funzionari della sicurezza avrebbero consigliato al governo di Benyamin Netanyahu di imporre sanzioni personali ai leader dell'Anp, tra cui il Presidente Abu Mazen, il suo vice Hussein al-Sheikh e altre figure di spicco. Le misure in discussione limiterebbero la loro libertà di movimento in Cisgiordania e al ponte Allenby/Re Hussein, che attraversa la Giordania. Attualmente, gli alti funzionari Anp viaggiano liberamente in convogli protetti dal servizio di sicurezza Shin Bet. Le misure proposte li confinerebbero in gran parte a Ramallah o ne limiterebbero drasticamente la mobilità nel territorio. L'emittente ha anche osservato che l'apparato di difesa israeliano sta valutando misure economiche che potrebbero influire sugli interessi finanziari e sulle reti commerciali dei leader dell'Anp. La notizia arriva nel giorno in cui Abu Mazen si prepara a parlare all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, in un videocollegamento, visto che gli Usa gli hanno negato il visto d'ingresso. 

Media: "Egitto rifiuta aiuti Ue per accettare sfollati da Gaza"

L'Egitto ha rifiutato un pacchetto di aiuti economici ampio e "senza precedenti", che avrebbe dovuto essere finanziato dai paesi europei e forse anche dagli stati del Golfo, come parte delle pressioni per accettare la migrazione dei residenti di Gaza nel suo territorio. Lo scrive il quotidiano qatariota Al-Araby Al-Jadeed. Secondo il giornale del Qatar, l'Egitto ha respinto la proposta e ha dichiarato di essere contrario allo spostamento degli abitanti di Gaza fuori dalla Striscia. Alti funzionari egiziani inoltre, avrebbero chiarito agli europei, in un incontro tenutosi la scorsa settimana, di essere disposti a collaborare a qualsiasi soluzione per Gaza che lasci i residenti nella loro terra.

Idf: "Hamas ha tentato di lanciare un missile contro elicottero israeliano a Gaza City"

Agenti di Hamas hanno tentato di lanciare un missile antiaereo contro un elicottero dell'aeronautica militare israeliana sopra la città di Gaza. Lo ha riferito l'Idf, aggiungendo che il missile non è riuscito a colpire l'elicottero e non sono stati causati danni o feriti e che ha continuato la sua missione di assistenza alle truppe da combattimento nella zona".

Arrestato israelo-americano con accusa di spiare per Iran

La polizia israeliana e lo Shin Bet hanno arrestato nel corso del mese Yaakov Pearl (49 anni), cittadino israelo-americano che ha vissuto in Marocco negli ultimi anni, con l'accusa di aver commesso vari reati contro la sicurezza, tra cui contatti con entità iraniane e lo svolgimento di missioni sotto la loro direzione. Lo ha riferito un comunicato dello Shin Bet. L'indagine ha rivelato che nel 2017, mentre Pearl viveva in Marocco, aveva contattato telefonicamente l'ambasciata iraniana in Marocco e aveva chiesto asilo per sé e i suoi familiari.

Crosetto: "Pericoloso usare Gaza come clava contro governo"

"Ha ragione la premier quando dice che è pericoloso e inaccettabile che venga usata la situazione di Gaza come una clava contro il governo italiano che nulla ha fatto se non aiutare la popolazione. Siamo stati i primi". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, dopo l'informativa al Senato. "Non c'è mai stato un giorno in cui la premier Meloni e il ministro Tajani non si siano spesi per cercare di arrivare alla tregua e alla pace", ha sottolineato. "E' totalmente ingeneroso nei confronti di questo governo accusarlo di essere complice. Ed è una cosa che fa male perché queste parole violente nelle menti di persone deboli, e ce ne sono tante - basta un pazzo - possono essere pericolose. Capisco la tensione del presidente Meloni. A me non fa piacere - così come a lei la sua - che i miei figli vivano sotto scorta", ha osservato ancora.

Rotta insolita del volo di Netanyahu, allunga ed evita la Francia

Rotta insolita per l'aereo del premier israeliano Benjamin Netanyahu diretto a New York. Contrariamente al solito, il volo ha allungato la tratta di circa 600 km, passando da Grecia, Italia e infine lo Stretto di Gibilterra, invece di puntare a nord e volare sopra la Francia. I media israeliani hanno notato la cosa, sottolineando che potrebbe essere un tentativo di evitare problemi legati al mandato di arresto emesso nei suoi confronti dalla Corte Penale Internazionale per presunti crimini di guerra. Secondo un funzionario diplomatico francese, citato da Times of Israel, le autorità dello Stato ebraico hanno chiesto e ottenuto da Parigi il permesso a sorvolare lo spazio aereo francese. "Hanno deciso di prendere un'altra rotta e non ne conosciamo il motivo", ha aggiunto.

Crosetto: "Mai cambiato tono. Scelte concordate con Meloni"

"Ho un tono mio, che non è mai cambiato da sessantadue anni, anche quando ero all'opposizione. Ma nei contenuti non ho idee diverse da altri componenti della maggioranza". Lo ha detto Guido Crosetto conversando con i giornalisti al Senato. "Tutto ciò che abbiamo fatto su questa cosa, compresa la nave in soccorso, è stato concordato con il presidente del Consiglio, una visione uguale a quella del presidente del Consiglio", ha aggiunto il ministro della Difesa, sempre a proposito delle polemiche sulla 'Flotilla Gaza'.

Crosetto: "Ingeneroso nei confronti di questo governo accusarlo di essere complice"

"Non c'è mai stato un giorno in cui la premier Meloni in primis e il ministro Tajani non si siano spesi per cercare di arrivare a una tregua e alla pace, per cui è totalmente ingeneroso nei confronti di questo governo accusarlo di essere complice, così come è stato fatto". Così il titolare della Difesa, Guido Crosetto, ai cronisti in Senato al termine della sua informativa. "E' una cosa che fa male, perché queste parole violente nelle menti di persone deboli, e ce ne sono tante, basta un pazzo, possono essere pericolose", avverte.

Crosetto: "Lasciare aiuti a Cipro cosa migliore da fare"

"Sto parlando con tutte le persone che hanno conoscenze a bordo e possono interloquire, perché penso che occorra fare ragionamenti di buon senso, quindi ogni canale è buono per fare ragionamenti di buon senso". Così il titolare della Difesa, Guido Crosetto, ai cronisti in Senato che gli chiedono del dialogo appena avuto con il capogruppo del M5S, Stefano Patuanelli al termine della sua informativa. "Hanno dei loro riferimenti, dei loro amici, e mi sono limitato a manifestare le mie preoccupazioni". Quella lasciare i rifornimenti a Cipro "mi pare una soluzione molto di buon senso, che consente di ottenere il risultato di far arrivare gli aiuti a Gaza, perché c'è un impegno direttamente sia dello Stato italiano, attraverso il ministro Tajani che ha costruito questa operazione, sia di altri attori". "Mi pare la cosa più saggia da fare per garantire l'incolumità", conclude.

Patuanelli: "Flotilla non è irresponsabile ma coraggiosa"

"Definire irresponsabile una missione umanitaria che porta il simbolo del coraggio è inaccettabile. La Flotilla non è irresponsabile, è coraggiosa. Il Governo italiano dovrebbe riconoscerlo, invece di piegarsi alla narrazione di Netanyahu". Lo ha dichiara in aula il capogruppo M5S al Senato Stefano Patuanelli dopo l'informativa del ministro Crosetto. "Il Ministro Crosetto ha mostrato rispetto per le istituzioni e per il giuramento fatto alla Repubblica. Al contrario, la Presidente del Consiglio continua a comportarsi come leader di partito, facendo propaganda persino nelle sedi internazionali. È una differenza plastica e sotto gli occhi di tutti. Non si può tacere la verità che tutti conosciamo: i droni che hanno colpito in acque internazionali erano israeliani. Qui dentro bisognava avere il coraggio di dirlo. È vero, ci sono i cerini. Ma accanto ai cerini di pace ci sono quelli di guerra, alimentati da accordi militari che non vengono stralciati. Inviare contemporaneamente segnali di pace e segnali di guerra significa rendere inutili i primi e rafforzare i secondi. È questa l'ipocrisia che denunciamo. Il problema non è la consegna degli aiuti, ma la loro distribuzione. Non esistono corridoi umanitari e ciò che arriva a Gaza viene fatto marcire ai valichi dal governo criminale e assassino di Netanyahu. La missione della Flotilla serve a mostrare al mondo questa verità. È questo il coraggio che serve, non la propaganda del Governo Meloni" ha concluso Patuanelli. 

Nuovi attacchi Israele a Gaza City e Khan Younis

Israele ha portato una serie di nuovi attacchi nella parte settentrionale e centrale di Gaza. L'ultimo, un attacco aereo a nord-est della città di Gaza, ha ucciso almeno due persone, ha riferito una fonte ospedaliera locale. Un altro attacco nella città di Hamad, nel sud di Khan Younis, ha causato la morte di uno sfollato.

Commissione stanzia 50 milioni per aiuti Gaza e Cisgiordania

La Commissione europea ha stanziato altri 50 milioni di euro in assistenza umanitaria per rispondere alla catastrofica situazione umanitaria a Gaza e per far fronte alle crescenti esigenze umanitarie in Cisgiordania. Ciò porta l'aiuto umanitario di emergenza totale dell'Ue nel 2025 a 220 milioni di euro a Gaza e in Cisgiordania, compresa Gerusalemme est, e a oltre 550 milioni di euro dal 2023. "La prima carestia in assoluto è stata confermata a Gaza e il massiccio sfollamento forzato causato dall'offensiva militare in corso a Gaza City sta lasciando le famiglie alla disperata ricerca di cibo, riparo, assistenza sanitaria e protezione. Nella Cisgiordania occupata continuano gli sfollamenti forzati, le severe restrizioni ai movimenti e la violenza dei coloni portano a gravi esigenze umanitarie in termini di protezione, riparo e accesso ai servizi di base", spiega l'esecutivo europeo. I finanziamenti supplementari dell'Ue aiuteranno i suoi partner umanitari sul campo a fornire assistenza salvavita sia a Gaza che in Cisgiordania. L'accesso sicuro e senza ostacoli per gli operatori umanitari è vitale in tutta Gaza e i civili devono essere protetti ovunque si trovino, aggiunge la Commissione. Dall'ottobre 2023 l'Ue ha inoltre organizzato 77 voli umanitari e ha spedito 5.037 tonnellate di forniture di soccorso, tra cui medicinali, forniture mediche, ripari, acqua e servizi igienico-sanitari e materiale didattico per conto dei partner umanitari, degli Stati membri dell'UE e delle scorte proprie dell'Ue. Dal 2024 il meccanismo di protezione civile dell'Ue ha coordinato anche le evacuazioni mediche di 306 pazienti in tutta Europa.

Global Samud Flotilla: "Israele potrebbe attaccare in 48 ore"

La Global Samud Flotilla annuncia su Telegram una "conferenza stampa di emergenza" per allertare la comunità internazionale in merito a "informazioni credibili di intelligence che indicano che è probabile che Israele intensifichi gli attacchi violenti contro la flottiglia entro le prossime 48 ore, utilizzando potenzialmente armi che potrebbero affondare, ferire e/o uccidere i partecipanti". Nella conferenza stampa saranno informati "i giornalisti su queste minacce, presenteranno gli ultimi aggiornamenti situazionali della flottiglia in mare e chiederanno urgentemente che i governi e gli organismi internazionali intervengano e garantiscano il passaggio sicuro della flottiglia". La conferenza stampa, su zoom, è convocata per le 15 ora italiana. 

Bombardamento Israele a Gaza, 11 morti

Un'abitazione nella zona di az-Zawayda, nella parte centrale di Gaza, è stata colpita dagli aerei da guerra israeliani, causando la morte di 11 civili. Israele ha preso di mira un'abitazione residenziale nella zona di az-Zawayda, nella parte centrale di Gaza, riferisce l'agenzia di stampa palestinese Shehab. Alcuni dei corpi delle 11 vittime, tra cui alcuni bambini che si erano rifugiati lì, sono ancora sepolti sotto le macerie.

Invasione Gaza, le voci degli sfollati

Sa'ar: "Dobbiamo fermarli ma non con la violenza"

"Dobbiamo fermarli. Non con la violenza, ma dobbiamo farlo". Lo ha affermato il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa'ar, rispondendo al 'Corsera' sulla Global Sumud Flotilla. La notizia è riportata dal 'Times of Israel'.

Sa'ar: "Ipotesi leggi israeliane per coloni Cisgiordania"

Israele non prenderà in considerazione l'annessione di aree della Cisgiordania attualmente sotto il controllo dell'Autorita' Nazionale Palestinese. Lo afferma il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa'ar, in una conversazione con il 'Corsera'. La notizia è pubblicata dal 'Times of Israel'. Sa'ar afferma che "non c'è alcuna intenzione di discutere nemmeno l'annessione dei territori dell'Autorità Nazionale Palestinese perché non vogliamo controllare i palestinesi. Ciò che può essere discusso, ma non è stato ancora deciso, è l'applicazione della legge israeliana alle comunita' israeliane che si trovano lì e non sotto l'Autorità Nazionale Palestinese", spiega. Le discussioni avranno luogo la prossima settimana, quando il Primo Ministro Benjamin Netanyahu tornerà da Washington. In conformita' con gli accordi di Oslo degli anni '90, alcune parti della Cisgiordania sono sotto il controllo dell'Autorità Nazionale Palestinese, mentre altre sono sotto il controllo israeliano (anche se non sotto la sovranità israeliana) e altre ancora sono sotto il controllo amministrativo dell'Autorità Nazionale Palestinese e il controllo di sicurezza israeliano.

Media: "Aereo Netanyahu vola in Usa evitando spazio aereo europeo"

L'aereo governativo "Wings of Zion", utilizzato dal primo ministro Benjamin Netanyahu per i voli ufficiali, ha modificato per la prima volta la sua rotta abituale verso gli Stati Uniti, evitando di sorvolare i paesi europei e aggiungendo così oltre 600 km alla sua rotta di volo abituale. Lo riporta Haaretz.   Nei sei voli precedenti verso gli Stati Uniti, l'aereo ha sorvolato Grecia, Italia e Francia. Durante l'attuale viaggio di Netanyahu negli Stati Uniti per partecipare all'Assemblea generale delle Nazioni Unite e visitare la Casa Bianca, invece, l'aereo ha sorvolato il Mar Mediterraneo, a sud della Spagna e in direzione dello Stretto di Gibilterra. 

Crosetto: "Nessuna corresponsabilità su azioni di Netanyahu" (2)

Questo governo, ha ricordato il ministro, "ha avuto posizioni molto dure sulla politica di Netanyahu. Ma non siamo la Knesset, non abbiamo il potere di decidere sulla politica di Israele. Abbiamo sempre sostenuto la soluzione di due popoli due Stati, ma che ruolo può avere l'Italia nel far cambiare idea al governo Netanyahu? Quello che hanno fatto altri Paesi ha cambiato una virgola? La politica è l'arte del realismo, non del velleitarismo e della strumentalizzazione. Dal nostro governo ogni azione è stata un'azione concreta; meglio accendere un cerino che imprecare contro le tenebre". 

Flotilla, Crosetto: "La gravità della situazione sfugge"

"La Flotilla si trova a 450 miglia dal punto pericoloso, che è l'uscita dalle acque internazionali. A quel punto nessuno sarà più in grado di garantire sicurezza e aiuto nel caso accadesse qualcosa. Forse la gravità della situazione sfugge ed essa non dipende dalla volontà del nostro Parlamento, del nostro governo o di quelli delle altre 44 nazioni rappresentate, perchè una volta entrata in acque considerate israeliane sfuggirà dal controllo e dalla possibilità di agire di tutti noi. Per questo stiamo cercando di agire ora ed è partita un'incessante azione diplomatica della presidente Meloni e del ministro Tajani". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nella sua informativa al Senato. 

Crosetto

©Ansa

Flotilla, Crosetto: "Invio nave non è atto di guerra o provocazione"

La nave italiana Fasan inviata nell'area della Global Sumud Flotilla "non è una nave di scorta. Si tratta di intervenire a difesa di nostri cittadini, non è un atto di guerra, una provocazione: è il dovere di uno Stato nei confonti dei nostri cittadini". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nella sua informativa al Senato. 

Crosetto: "Nessuna corresponsabilità su azioni di Netanyahu"

"Chiedo un impegno collettivo del Parlamento. Dire che siamo corresponsabili del genocidio non aiuta il governo italiano, noi noi sentiamo alcuna corrensponsabilità di azioni messe in atto da Netanyahu sulla popolazione palestinese. Il primo aiuto occidentale arrivato nella Striscia di Gaza è stata la nave Vulcano".  Così il ministro della Difesa Guido Crosetto nela sua informativa al Senato sulla Global Sumud Flotilla. 

Idf, eliminata cellula terroristica affiliata a Jihad

Una "cellula terroristica che stava pianificando un imminente attacco terroristico" è stata eliminata la scorsa notte durante un'operazione congiunta nell'area di Tamun, Yamam, in Cisgiordania dalle forze dell'Israeli security agency e dell'Idf. Lo riporta una dichiarazione congiunta con la polizia israeliana. "Nell'ambito delle attività di intelligence dell'Isa - si legge - sono stati localizzati membri della cellula affiliata all'organizzazione terroristica della Jihad Islamica, tra cui i terroristi Alaa Ga'udat Bani Ouda e Mohammad Qassem Suleiman, agenti armati coinvolti in attacchi con armi da fuoco e esplosivi da Tamun. Durante l'operazione, le forze di Yamam e dell'Isa, in collaborazione con l'Idf, hanno circondato l'edificio in cui i terroristi si erano barricati, li hanno attaccati con un fuoco mirato e li hanno eliminati". 

Idf: "Negli ultimi giorni colpiti dai jet 170 obiettivi"

L'aeronautica militare israeliana ha colpito oltre 170 obiettivi nella Striscia di Gaza nei giorni scorsi, mentre le truppe avanzano ulteriormente nella città di Gaza nel mezzo di una nuova offensiva contro Hamas, afferma l'IDF. L'esercito afferma che tra gli obiettivi colpiti dall'IAF figurano terroristi, edifici utilizzati da gruppi terroristici, depositi di armi e altre infrastrutture. A Gaza, la 98a Divisione ha diretto attacchi con droni su circa 20 obiettivi, tra cui un agente terroristico che stava pianificando un attentato, altri uomini armati e un deposito di armi, afferma l'IDF. Anche la 162 e la 36 divisione sono operative a Gaza City e, nei giorni scorsi, hanno ucciso altri agenti e distrutto infrastrutture utilizzate da gruppi terroristici, afferma l'esercito.

Iran: "Dialogo inutile se saranno ripristinate le sanzioni Onu"

Il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, ha affermato che non avrà senso portare avanti colloqui a livello diplomatico se saranno ripristinate entro il 28 settembre le sanzioni Onu contro la Repubblica islamica, come richiesto da Regno Unito, Francia e Germania che a causa di inadempienze da parte della Repubblica islamica rispetto all'accordo sul nucleare hanno chiesto l'attivazione del meccanismo snapback. "Accogliamo i colloqui diplomatici per risolvere la questione, ma naturalmente se il meccanismo snapback verrà attivato non ci sarà più alcun senso per il dialogo", ha affermato Pezeshkian durante un colloquio con la presidente della Confederazione svizzera, Karin Keller-Sutter, a New York a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Il presidente iraniano ha ribadito lo stesso concetto anche durante un colloquio con il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, mentre la delegazione iraniana a New York ha avuto in questi giorni incontri con i ministri degli Esteri dei tre Paesi europei, e l'Alto rappresentante della politica estera dell'Ue Kaja Kallas, per cercare di trovare una soluzione diplomatica ed evitare il ripristino delle sanzioni. "La Repubblica Islamica dell'Iran ha dichiarato con fermezza e ripetutamente di non aver mai cercato di dotarsi di armi nucleari", ha detto Pezeshkian a Costa, come riferisce Irna. "Siamo pronti a collaborare in modo trasparente per dimostrare la falsità di queste affermazioni. I responsabili della situazione attuale sono coloro che hanno violato i propri impegni e si sono ritirati dal Jcpoa", ovvero l'accordo atomico del 2015 da cui Washington ha ritirato la sua firma nel 2018, ha sottolineato il presidente iraniano. 

Su "The Lancet" appello di medici e chirurghi per Gaza

Un gruppo di chirurghi e professionisti sanitari internazionali ha lanciato un appello sulle pagine di "The Lancet", invitando le società medico-scientifiche di tutto il mondo a rompere il silenzio e ad agire per proteggere operatori sanitari, pazienti e strutture ospedaliere a Gaza. La lettera 'Gaza's healthocide: medical societies must not stay silent' pubblicata oggi online e in uscita nel numero cartaceo del 4 ottobre, condanna gli attacchi alle infrastrutture sanitarie e mette in evidenza l'impatto "catastrofico del conflitto sui pazienti, in particolare quelli con patologie urgenti come tumori, traumi e malattie epatiche", che vengono privati di cure salvavita. Primo autore della lettera è Alessandro Vitale, professore di Chirurgia Generale dell'Università di Padova. "Gli ospedali dovrebbero essere santuari di cura, ma a Gaza sono diventati bersagli. Come medici e chirurghi abbiamo la responsabilità morale di far sentire la nostra voce quando il sistema delle cure è sotto assedio", ha spiegato

Boschi: "Grazie a Crosetto, da Meloni vittimismo su Flotilla"

"Grazie al ministro Crosetto", "come Iv le rinnoviamo la disponibilità a collaborare sui temi della difesa" su cui "riteniamo utile lavorare insieme". Lo ha detto Maria Elena Boschi di Iv dopo l'informativa del ministro Crosetto su Flotilla. Parlando proprio delle barche che stanno navigando verso Gaza per portare aiuti ai palestinesi, Boschi ha aggiunto: "Meloni ha detto che tutto questo è fatto contro di lei, credo  sia un eccesso di vittimismo. Schlein ha ragione quando sottolinea la differenza tra il suo stile di questa mattina e le parole della presidente del Consiglio che non può usare quella sede internazionale per attaccare le opposizioni". 

Netanyahu contro chi ha riconosciuto lo Stato palestinese

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha criticato i leader che hanno recentemente riconosciuto lo Stato palestinese, prima di partire per gli Stati Uniti, dove dovrebbe parlare alle Nazioni Unite e incontrare il presidente Donald Trump. In una conferenza organizzata lunedì da Francia e Arabia Saudita a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, diversi paesi hanno annunciato il riconoscimento dello Stato di Palestina, nel contesto della guerra di Gaza che dura da quasi due anni. Netanyahu terrà un discorso alle Nazioni Unite domani. "All'Assemblea generale, dirò la nostra verità: la verità dei cittadini di Israele, la verità dei soldati (israeliani), la verità della nostra nazione", ha dichiarato all'aeroporto Ben Gurion prima della sua partenza, secondo una dichiarazione del suo ufficio. 

Flotilla, Schlein: "Meloni dice che è tutto contro di lei". VIDEO

Flotilla, Crosetto: "Volontari accettino la mediazione". VIDEO

Schlein a Meloni: "Riconoscere la Palestina, no legittimazione ad Hamas"

"Riconoscere lo stato di Palestina non significa riconoscere i terroristi di Hamas. Per Meloni Francia e Gran Bretagna legittimano Hamas?". Lo ha detto in Aula della Camera la segretaria del Pd Elly Schlein, dopo l'informativa del ministro Crosetto.

Schlein: "Sulla Flotilla Meloni megalomane, divide il Paese"

"Che cosa aspettate?  Che non ci sia niente e nessuno da riconoscere in Palestina?". "Non vede che la maggioranza degli italiani vuole il riconoscimento della Palestina?". Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein nell'Aula della Camera dopo l'informativa di Crosetto. Schlein ha ricordato le parole della premier di ieri e commentato: "La Flotilla fa dispetto a lei? Al governo?  Esca dalla megalomania, sulla Flotilla ci sono 44 delegazioni di diversi paesi". Quindi la leader dem ha accusato Meloni di insultare le opposizioni, di "fare la vittima da tre anni" e "dividere la nazione". 

Fregata italiana in prossimità della Flotilla, segue per soccorsi

La fregata multiruolo Fasan della Marina militare italiana, secondo quanto si apprende, da ieri sera è a sud di Creta in prossimità della Sumud Flottilla, la flotta umanitaria degli attivisti diretta a Gaza, e la segue per eventuali soccorsi.

Schlein: "Meloni attacca Flotilla e non Netanyahu, stop insulti"

L'invito alla "non contrapposizione politica lo deve fare al suo partito e a Meloni".  Lo ha detto in Aula la segretarie del Pd Elly Schlein dopo l'informativa di Crosetto. "Ieri quando ha detto 'si sta esagerando' pensavo si riferisse a Netanyahu e invece si riferiva alla Flotilla, una grande missione umanitaria partita dal basso, che prova a rompere il blocco degli aiuti ai palestinesi. E' un baratro nella storia dell'umanità" e "a fronte di tutto questo lei attacca la Flotilla con parole durissime, mai pronunciate contro Netanyahu. Invece di insultare le opposizioni convochi l'ambasciatore israeliano". 

Flotilla, Crosetto: "No garanzie dopo acque internazionali". VIDEO

Flotilla, Crosetto: "Era necessario rischiare vite?"

"Mi sono posto una domanda: era proprio necessario mettere a repentaglio l'incolumità di cittadini italiani per portare aiuti a Gaza? E su questo mi sono sentito con nostri parlamentari. Il Governo ha sostenuto in maniera significativa la popolazione nella Striscia, siamo in grado in poche ore di portare aiuti. Ho chiesto fino a che punto doveva arrivare la Flotilla. Continueremo a lavorare perchè non accada nessun incidente e chiedo su questo il vostro aiuto". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nella sua informativa alla Camera sulla Flotilla. 

Flotilla, Crosetto: "Accetti che aiuti siano portati a Cipro"

"Stiamo lavorando perchè gli aiuti vengano portati a Cipro, con la mediazione della Cei e del governo italiano. Spero che la Flotilla accetti questa soluzione che garantirebbe di far arrivare gli aiuti a destinazione e di non mettere a rischio la sicurezza delle persone a bordo". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto nel corso dell'informativa urgente del governo alla Camera sugli attacchi subiti dalla Global Sumud Flotilla. 

Flotilla, Crosetto: "Non sicura fuori da acque internazionali"

"C'è un clima preoccupante" intorno alla missione della Florilla, "lo dico a quanti sono a bordo. E noi non siamo in grado di garantire loro sicurezza al di fuori di acque internazionali, al pari di qualsiasi altro Paese. Vorrei fosse chiaro". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto nel corso dell'informativa urgente del governo alla Camera sugli attacchi subiti dalla Global Sumud Flotilla. 

Flotilla, Crosetto: "La nave Alpino si aggiungerà alla Nave Fasan"

"A Nave Fasan se ne aggiungerà un'altra, nave Alpino, che dispone di altre capacità". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto nel corso dell'informativa urgente del governo alla Camera sugli attacchi subiti dalla Flotilla. I compiti di queste navi sono di "soccorso, assistenza e protezione", ha aggiunto Crosetto. 

Flotilla, Crosetto: "Ferma condanna per attacco inaccettabile"

"Esprimiamo ferma condanna per l'attacco subito dalla Global Sumud Flotilla, operazioni contro civili in mare aperto come questa sono inaccettabili". Lo ha ribadito il ministro della Difesa Guido Crosetto nel corso dell'informativa urgente del governo alla Camera sugli attacchi subiti dalla Global Sumud Flotilla e sull'evoluzione della situazione sul fronte orientale europeo. 

Flotilla, Crosetto alla Camera: "Attacco non rivendicato"

Il ministro della Difesa riferisce alla Camera sul nuovo attacco contro la Global Sumud Flotilla con droni, bombe sonore e spray urticanti. Colpite 11 imbarcazioni della spedizione umanitaria che si trovavano in navigazione in acque internazionali a sud di Creta. A bordo anche attivisti e parlamentari italiani, ma nessun ferito. "Condanniamo quanto successo, attacco non ancora rivendicato", ha detto Crosetto.

Flotilla, Crosetto alla Camera: 'Attacco non rivendicato'. LIVE

Flotilla, Crosetto alla Camera: 'Attacco non rivendicato'. LIVE

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Wafa: "Almeno 18 morti in attacchi a Gaza e Cisgiordania"

Diversi palestinesi sono stati uccisi e altri feriti in attacchi israeliani dalle prime ore di questa mattina nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania. Lo riporta l'agenzia palestinese Wafa. Ad Al-Zawaida, nella Striscia di Gaza centrale, un attacco ha causato 11 morti e decine di feriti. A Khan Younis, 4 palestinesi sono stati uccisi e altri feriti in un raid aereo. Un altro civile è stato ucciso a Bani Suhaila. Inoltre, secondo fonti locali citate da Wafa, 2 palestinesi sono stati uccisi all'alba dopo che le forze israeliane hanno fatto irruzione nella città di Tammun, a nord della Cisgiordania. 

Al via l'informativa di Crosetto sulla Flotilla alla Camera

E' iniziata nell'Aula della Camera, l'informativa urgente del ministro della Difesa Guido Crosetto richiesta ieri dalle opposizioni dopo l'attacco alla Flotilla. Presente in Aula anche il ministro ai Rapporti col Parlamento Luca Ciriani. Presiede Fabio Rampelli. Rampelli in avvio di seduta ha informato l'assemblea di un problema riscontrato sul sistema dei microfoni dell'Aula e ha annunciato che saranno usati dei radio-microfoni. 

Global Sumud Flotilla, cosa potrebbe accadere se arrivasse a Gaza

L’Italia sta lavorando a una proposta di mediazione per consegnare gli aiuti portati dalla Flotilla, che il 23 settembre ha subìto un nuovo attacco. Ma cosa potrebbe succedere se le imbarcazioni arrivassero in prossimità di Gaza? Anche di questo si è parlato nella puntata del 24 settembre di "Numeri", approfondimento di Sky TG24. 

Global Sumud Flotilla, cosa potrebbe accadere se arrivasse a Gaza

Global Sumud Flotilla, cosa potrebbe accadere se arrivasse a Gaza

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Tajani: "Lavoriamo per fare arrivare gli aiuti"

"Siamo impegnati e stiamo lavorando in queste ore a una proposta di mediazione con Israele e con l'aiuto del governo di Cipro. Se accettata, questa proposta permetterà di far arrivare gli aiuti della Flotilla ai palestinesi". Lo afferma in un'intervista a Il Resto del Carlino, il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "Il piano - aggiunge - prevede la consegna degli aiuti a Cipro, da dove verrebbero trasferiti al Patriarcato latino di Gerusalemme; a quel punto verrebbero trasferiti in Israele, con la garanzia del governo israeliano di farli arrivare a Gaza". "L'Italia - afferma ancora - vuole il riconoscimento della Palestina perché la nostra scelta è che bisogna costruire 2 Stati per 2 popoli, israeliani e palestinesi. Il riconoscimento siamo pronti a farlo presto, ma non possiamo riconoscere uno Stato dove ci sia la presenza di Hamas: gli ostaggi, dunque, devono essere rilasciati e Hamas deve essere fuori da qualsiasi governo. Noi siamo sempre stati per la soluzione dei due Stati. Anche in questi giorni a New York lavoriamo per questo, per la pace e la ricostruzione a Gaza. Israele deve smettere di attaccare, deve fermarsi: siamo pronti ad approvare le sanzioni proposte dalla Commissione Ue e valutiamo possibili sanzioni finanziarie". Sul fronte della guerra russo-ucraina, da Mosca arriva una gelata su ipotesi di pace o di tregua: il conflitto andrà avanti. "È ciò che abbiamo sempre detto - prosegue Tajani -: in questo momento la Russia non vuole la pace, ma alla fine si dovrà rendere conto che tutto ciò porterà noi a indurire le sanzioni. Del resto mi pare che pure la pazienza americana si sia esaurita". In Europa, però, si moltiplicano le provocazioni russe. "Sono tentativi di testare le nostre reazioni. Non credo che Putin voglia la terza guerra mondiale. Credo invece che voglia rinforzare la sua posizione nell'area e cerca di vedere come reagisce l'Europa, come reagisce la Nato" conclude. 

Netanyahu: "Discuterò con Trump della necessità di realizzare obiettivi di guerra"

"Discuterò con Trump della necessità di portare a termine gli obiettivi della guerra: riportare indietro tutti i nostri ostaggi, sconfiggere Hamas ed espandere il cerchio di pace che si è aperto davanti a noi dopo la storica vittoria nell'operazione Rising Lion e altre vittorie che abbiamo ottenuto". Lo ha detto - riferendosi alla guerra di 12 giorni tra Israele e l'Iran - il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, prima di partire per gli Stati Uniti, dove si rivolgerà all'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York e incontrerà il presidente Donald Trump alla Casa Bianca. Netanyahu ha aggiunto che nel suo discorso alle Nazioni Unite intende "denunciare i leader che, invece di condannare gli assassini, vogliono dare loro uno Stato nel cuore della Terra di Israele. Ciò non accadrà".

Abu Mazen parlerà oggi all'Onu in videomessaggio

Il leader della Autorità nazionale palestinese Abu Mazen parlerà oggi in videocollegamento all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite  dopo che l'amministrazione del presidente degli Stati Uniti guidata da Donald Trump ha negato a lui (e ai suoi principali collaboratori) il visto, impedendogli di recarsi a New York. L'Assemblea Generale aveva votato a larga maggioranza per consentire ad Abu Mazen di rivolgersi all'organismo mondiale con un videomessaggio. Il leader, 89 anni, interverrà tre giorni dopo che la Francia ha guidato un vertice speciale in cui una serie di nazioni hanno riconosciuto lo Stato di Palestina e mentre gli Stati Uniti, nonostante la loro opposizione al riconoscimento, hanno mosso passi per fermare ipotesi di un'annessione israeliana della Cisgiordania. 

Israele: "Anp controllerà ritorno palestinesi in campi profughi della Cisgiordania"

Israele ha trasmesso all'Autorità Nazionale Palestinese le condizioni per il ritorno alle proprie case dei residenti dei campi profughi palestinesi nella Cisgiordania settentrionale. Lo rende noto il quotidiano libanese Al-Akhbar, secondo cui, le condizioni, approvate tramite gli Stati Uniti, includono la rimozione dell'Unrwa dai campi profughi, la loro ridenominazione e la loro trasformazione nei quartieri di Jenin e Tulkarem, in altre parole il trasferimento della responsabilità amministrativa ai comuni palestinesi. Il quotidiano afferma inoltre che Israele effettuerà controlli di sicurezza e deciderà chi potrà tornare nei campi.

Meloni all'Onu: "La reazione di Israele oltre limite del principio di proporzionalità"

"La reazione ad una aggressione deve sempre rispettare il principio di proporzionalità. Vale per gli individui, e vale a maggior ragione per gli Stati. E Israele ha superato quel limite, con una guerra su larga scala che sta coinvolgendo oltre misura la popolazione civile palestinese". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un passaggio del suo intervento, nella notte italiana, all'80esima Assemblea Generale dell'Onu. "È su questo limite - ha detto ancora Meloni - che lo Stato ebraico ha finito per infrangere le norme umanitarie, causando una strage tra i civili. Una scelta che l’Italia ha più volte definito inaccettabile, e che porterà al nostro voto favorevole su alcune delle sanzioni proposte dalla Commissione Europea verso Israele". "Però - ha evidenziato la presidente del Consiglio - non ci accodiamo a chi scarica su Israele tutta la responsabilità di quello che accade a Gaza. Perché è Hamas ad aver scatenato la guerra. È Hamas che potrebbe far cessare le sofferenze dei palestinesi, liberando subito tutti gli ostaggi. È Hamas che sembra voler prosperare sulla sofferenza del popolo che dice di rappresentare. Israele deve uscire dalla trappola di questa guerra. Lo deve fare per la storia del popolo ebraico, per la sua democrazia, per gli innocenti, per i valori universali del mondo libero di cui fa parte".

Protezione civile di Gaza, 11 persone uccise in raid Idf su edificio di sfollati

Un attacco aereo israeliano su un'abitazione in cui si erano rifugiati degli sfollati nella zona centrale di Gaza ha ucciso almeno 11 persone. Lo ha riferito il portavoce della Protezione civile gestita da Hamas. Nelle ultime settimane Israele ha intensificato la sua offensiva sul territorio palestinese devastato, costringendo centinaia di migliaia di persone alla fuga. "Undici persone sono state uccise e molte risultano disperse o ferite dopo che un attacco aereo israeliano ha preso di mira una casa che ospitava sfollati a nord di Al-Zawaida, nella Striscia di Gaza centrale", ha affermato il portavoce della difesa civile Mahmud Bassal. Secondo i servizi di emergenza, tra le vittime ci sarebbero anche diversi bambini, i cui corpi sono stati trasportati in un ospedale vicino.

Meloni: "Israele non può impedire nascita Stato di Palestina". VIDEO

Idf: "Sergente ucciso da un cecchino a Gaza City"

Un sergente maggiore israeliano di 21 anni, Chalchau Shimon Demlash, di Beer Sheva, combattente del Battaglione 932 della Brigata Nahal, è stato ucciso da un cecchino a Gaza City. Lo ha annunciato il portavoce delle Idf. Demlash è stato ferito a morte mentre era di guardia in una posizione protetta. È rimasto gravemente ferito ed è poi deceduto per le ferite. Le forze israeliane hanno tentato di localizzare il cecchino, riportano diversi media locali,  ma non sono ancora riuscite a raggiungerlo. Demlash è la 912esima vittima delle Idf dall'inizio della guerra. Il ministro della Difesa Israel Katz  ha inviato le sue condoglianze alla famiglia. "L'intero Stato di Israele rende omaggio al suo coraggio e si stringe al suo cuore in questi momenti difficili" ha scritto su X Katz, aggiungendo: "insieme a tutti gli eroici soldati delle Idf, continueremo a combattere finché tutti gli ostaggi non saranno restituiti e i nostri nemici non saranno sconfitti". 

Netanyahu: "All'Onu per dire la nostra verità"

"All'Assemblea generale delle Nazioni Unite dirò la nostra verità: la verità sui cittadini di Israele, la verità sui nostri soldati  e la verità sul nostro Paese. Denuncerò quei leader che, invece di attaccare gli assassini, gli stupratori e i massacratori di bambini, vogliono dare loro uno Stato nel cuore della Terra d'Israele. Questo non accadrà". Lo ha detto - come riporta il Times of Israel - il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla pista dell'aeroporto Ben Gurion, prima di salire sul suo aereo per New York.

Meloni all'Onu: "Israele ha superato limiti a Gaza. La Russia ha calpestato i Trattati"

La presidente del Consiglio ha richiamato l'Assemblea Generale dell'Onu alle proprie responsabilità, spaziando da Gaza all'Ucraina, dalle migrazioni alla riforma delle istituzioni multilaterali. Un discorso punteggiato da citazioni: quella di Papa Francesco sulla "terza guerra mondiale a pezzi" e quella di San Francesco, "il più italiano dei Santi".

Meloni: 'Israele ha superato limiti a Gaza. Russia ha calpestato Onu'

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Gaza, perché Italia e Germania possono bloccare le sanzioni Ue a Israele?

La Commissione Ue ha avanzato diverse proposte per fare pressioni su Israele in risposta all'offensiva a Gaza City. Tra queste c'è la sospensione degli accordi commerciali di favore tra Ue e Israele. Per diventare realtà serve però che il voto dei Paesi membri sul tema raggiunga la maggioranza qualificata: per Roma e Berlino sarebbe facile bloccarla. Anche di questo si è parlato nella puntata di "Numeri"

Gaza, perché Italia e Germania possono bloccare sanzioni Ue a Israele?

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