Introduzione
Gran Bretagna, Australia e Canada, insieme al Portogallo, hanno annunciato il riconoscimento formale dello Stato di Palestina, mentre Francia, Belgio e altri Paesi portano la stessa linea all'Assemblea Generale dell'Onu a New York. Attestati ufficiali che arrivano in concomitanza con numerose manifestazioni in tutto il mondo a sostegno di Gaza, come sta accadendo in Italia dove insieme ai cortei pacifici si sono registrati pesanti scontri tra manifestanti e polizia soprattutto nella città di Milano (LA DIRETTA). Ecco una panoramica della situazione.
Quello che devi sapere
Chi riconosce lo Stato palestinese /1
All'ultimo conteggio, sono almeno 145 Paesi su 193 membri delle Nazioni Unite quelli che riconoscono lo Stato palestinese. Dopo l'annuncio di Londra, Ottawa e Canberra, è seguito quello di Lisbona. A questo si aggiungono Francia, Belgio, Lussemburgo e Malta con le loro dichiarazioni in un vertice sul futuro della soluzione a due Stati presieduto da Francia e Arabia Saudita.
Chi riconosce lo Stato palestinese /2
Tra coloro che già riconoscono uno Stato palestinese - unilateralmente proclamato il 15 novembre 1988 da Yasser Arafat, allora leader dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina - ci sono Russia, insieme a tutti i Paesi arabi, quasi tutti gli Stati africani e latinoamericani e la maggior parte dei Paesi asiatici, tra cui India e Cina. La prima dopo la dichiarazione di Arafat è stata l'Algeria. Hanno seguito gli altri nelle settimane e nei mesi successivi, e un'altra ondata di riconoscimenti è arrivata tra la fine del 2010 e l'inizio del 2011.
Chi riconosce lo Stato palestinese /3
I Paesi dell'Europa occidentale e settentrionale erano finora uniti nel non riconoscimento, a eccezione della Svezia (2014), ma la guerra a Gaza ha ribaltato la situazione, con Norvegia, Spagna, Irlanda e Slovenia che hanno seguito nel 2024 le orme di Stoccolma. Nel grafico si può vedere la situazione a livello europeo precedente all'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 e all'operazione militare di Israele nella Striscia.
Chi è contrario al riconoscimento della Palestina
Almeno 46 Paesi, tra cui Israele, Stati Uniti e i loro alleati non riconosce uno Stato palestinese indipendente. Tra questi, in Asia restano fuori Giappone, Corea del Sud e Singapore, il Camerun in Africa, né Panama in America Latina, così come la maggior parte dei Paesi dell'Oceania. Per quanto riguarda l'Europa, la situazione è divisa pressapoco a metà. Tra i contrari ci sono Italia e Germania.
Macron: "Riconoscimento Palestina unica soluzione politica"
"Riconoscere oggi lo Stato di Palestina è l'unico modo di fornire una soluzione politica ad una situazione che deve finire", dice il presidente francese, Emmanuel Macron. Ma la pressione diplomatica di queste ore non fa arretrare Israele. Benjamin Netanyahu ha ribadito ieri che "non ci sarà nessuno Stato palestinese" e oggi ha confermato che intende "andare avanti con determinazione" nell'operazione a Gaza "fino a quando gli obiettivi della guerra non saranno raggiunti".
Cosa significa riconoscere lo Stato palestinese /1
La mossa di diversi Stati nel riconoscere la Palestina ha un peso prevalentemente politico e simbolico. Questo gesto serve a isolare ulteriormente il governo di destra di Benjamin Netanyahu, ma difficilmente modificherà nell’immediato la posizione israeliana o la drammatica situazione umanitaria nella Striscia di Gaza. Il riconoscimento statale, pur non seguendo regole internazionali vincolanti, si basa generalmente su criteri condivisi come la presenza di una popolazione stabile, un territorio, un governo e la capacità di intrattenere relazioni diplomatiche. La Palestina, pur non avendo pieno controllo del proprio territorio e soffrendo di una frammentazione istituzionale, è riconosciuta da gran parte dei membri dell’ONU come espressione del diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese.
Cosa significa riconoscere lo Stato palestinese /2
Sul piano pratico, riconoscere uno Stato comporta l’eventuale apertura di relazioni diplomatiche formali, come ambasciate o uffici consolari. Tuttavia, anche in assenza di riconoscimento, esistono modalità di contatto come dimostrano i casi di Italia e Stati Uniti. I Paesi che riconoscono la Palestina si interfacciano principalmente con l’Autorità Nazionale Palestinese, ente tuttavia debole e criticato, che amministra parti della Cisgiordania ma non Gaza, controllata da Hamas. Il riconoscimento può anche influenzare accordi bilaterali esistenti, ad esempio quelli con Israele su prodotti provenienti da insediamenti nei territori occupati. Inoltre, apre alla possibilità di rafforzare il ruolo internazionale della Palestina, che dal 2012 gode dello status di osservatore all’ONU, ma non è ancora uno Stato membro a pieno titolo.