Global Sumud Flotilla, gli attacchi subìti e cosa potrebbe accadere se arrivasse a Gaza
L’Italia sta lavorando a una proposta di mediazione per consegnare gli aiuti portati dalla Flotilla, che il 23 settembre ha subìto un nuovo attacco. Ma cosa potrebbe succedere se le imbarcazioni arrivassero in prossimità di Gaza? Anche di questo si è parlato nella puntata del 24 settembre di "Numeri", approfondimento di Sky TG24
COSA ATTENDE LA FLOTILLA
- Il ministro degli Esteri Antonio Tajani sta lavorando a una mediazione con il governo di Israele per permettere l'ingresso a Gaza dei beni umanitari trasportati dalla Global Sumud Flotilla. La posizione di Israele però è chiara, e il ministero degli Esteri israeliano ha postato molto sui social, segno che si tratta di una situazione monitorata con attenzione. Anche di questo si è parlato nella puntata del 24 settembre di Numeri, approfondimento di Sky TG24
LA POSIZIONE DI ISRAELE
- Israele ha detto che la Flotilla, facendo una rotta che passa da nord, potrebbe attraccare al porto di Ashkelon e scaricare lì gli aiuti, così che poi siano trasferiti a Gaza dalla gestione centralizzata che tante polemiche ha suscitato. È importante fare attenzione anche alle parole: l’account del governo israeliano chiama la flotta “Hamas Flotilla”
LA ROTTA DELLA FLOTILLA
- Intanto la Flotilla è a pochi giorni di navigazione da Gaza, condizioni meteo-marine permettendo. E a sud di Creta ha denunciato di aver subìto un attacco il 23 settembre, non il primo caso dall’inizio della missione
GLI INCIDENTI DELL’8 E 9 SETTEMBRE
- I primi incidenti avvenuti alla Global Sumud Flotilla risalgono infatti all’8 e 9 settembre nel porto di Tunisi. Si è parlato di due episodi, e si sono registrati piccoli incendi su alcune imbarcazioni: il governo tunisino ha smentito che si sia trattato di droni, come affermato dalla Flotilla
L’ATTACCO DEL 23 SETTEMBRE
- Il 23 settembre invece sono state colpite 14 navi, di cui 3 gravemente. Nessuno a bordo è rimasto ferito
COSA SUCCEDERÀ ALLA FLOTILLA
- Ma cosa potrebbe attendere la Flotilla, se arrivasse in prossimità di Gaza? Nel 2025 altre imbarcazioni che hanno provato la stessa rotta sono state fermate da Israele in acque internazionali, al largo dell’Egitto
IL RUOLO DELLA MARINA ITALIANA
- Resta inoltre da capire quale ruolo avrà la Marina militare italiana, con la fregata Fasan che è stata inviata nell’area in cui si trovava la Flotilla per eventuale assistenza alle imbarcazioni
LE IMBARCAZIONI DELLA FLOTILLA
- Attualmente la Global Sumud Flotilla è composta da 52 imbarcazioni in mare, con alcune centinaia di persone bordo tra cui 4 parlamentari italiani
LA POSIZIONE DELL’ITALIA
- Da New York, dove si trovava per l’Assemblea generale dell’Onu, ieri la premier Giorgia Meloni ha parlato della Flotilla e della posizione dell’Italia a riguardo: "Tutto questo è gratuito, pericoloso, irresponsabile. Non c'è bisogno di rischiare la propria incolumità di infilarsi in un teatro di guerra per consegnare aiuti a Gaza che il governo italiano avrebbe potuto consegnare in poche ore. Richiamo tutti alla responsabilità, particolarmente per quanto riguarda parlamentari italiani"
LA PROPOSTA DI MEDIAZIONE
- La presidente del Consiglio ha fatto sapere che il vicepremier Tajani "sta lavorando a un'altra proposta di mediazione che è consegnare questi aiuti a Cipro, al patriarcato latino di Gerusalemme che si assume la responsabilità di consegnarli. È una proposta sulla quale mi pare ci sia il consenso del governo cipriota, del governo israeliano, ovviamente del governo italiano. Stiamo aspettando una risposta dalla flottiglia. E io qui davvero faccio un appello alla responsabilità di tutti"