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Un’astronave interrata nel Chianti fiorentino. Una tartaruga nel cuore della campagna umbra. Una bolla di vetro sui colli piemontesi. Dalla Maremma alle Langhe passando per il Veneto e la Sicilia, il fenomeno delle cantine d'autore ha conquistato tante delle case vinicole del Bel Paese. Le nuove ‘cattedrali del vino’, firmate dai grandi nomi dell’architettura internazionale, sono vere e proprie attrazioni turistiche dove convergono estetica e design, tecnologia e funzionalità
a cura di Costanza Ruggeri

Inaugurata nel 2012, la cantina Antinori nel Chianti Classico è stata progettata dall’architetto Marco Casamonti ed è realizzata interamente con materiali naturali. Praticamente invisibile dall’esterno, se non per due “fenditure” orizzontali che attraversano la collina, ha come segno distintivo una scala elicoidale che collega i 3 piani della struttura. La cantina fa parte di Toscana Wine Architecture, il circuito di 14 cantine di eccellenza e di design, firmate dai grandi maestri dell'architettura contemporanea
Il sito della cantina Antinori nel Chianti classico
Un carapace, un guscio in grado di racchiudere arte, natura e vino. Tenuta Castelbuono, progettata da Arlando Pomodoro, è la cantina di Bevagna (nel Perugino) della famiglia Lunelli. Uno scrigno per il vino, un'opera unica, al confine tra scultura e architettura. “La prima scultura al mondo in cui si lavora”, ha detto lo stesso Pomodoro che dice di aver pensato a una forma che "ricorda la tartaruga, simbolo di stabilità e longevità”
Il sito di Tenuta Castelbuono
Un cubo in vetro e acciaio contraddistingue la cantina di Bricco Rocche, a Castiglione Falletto, in provincia di Cuneo. Ideata degli architetti Luca e Marina Deabate, è un’opera d’arte moderna e tecnologica posta a suggello della tradizione e conservazione del barolo. L’uso del vetro senza intelaiatura, per non ostacolare la visuale, valorizza il paesaggio circostante
Il sito della cantina Bricco Rocche e del Cubo
La cantina della Tenuta Ammiraglia, nel cuore della Maremma grossetana, è un tempio del design progettato da Pietro Sartogo e Nathalie Grenon. La struttura appare come una fessura di 130 metri che si staglia nel terreno con il tetto ricoperto di piante per favorire l’integrazione nel territorio e creare il microclima ideale nella barricaia sottostante. Di proprietà della famiglia Frescobaldi, la struttura culmina in una grande punta che “si proietta verso l’orizzonte come la prua di una nave”. La cantina fa parte del circuito Toscana Wine Architecture
Il sito della Tenuta Ammiraglia
In val di Cornia, nella Maremma livornese, la cantina Petra colpisce per la sua monumentalità. Progettata dall'architetto svizzero Mario Botta, la struttura "evidenzia la misura, la bellezza, la profondità del paesaggio". Un corpo centrale cilindrico alto 25 metri (e orientato a 45/90 gradi rispetto ai filari che lo circondano) che accoglie al suo interno le attività di ingresso e al centro quelle di vinificazione. La cantina fa parte del circuito Toscana Wine Architecture
Il sito della cantina Petra
Fondata nel 1898 dal sacerdote Christian Schrott, la cantina Tramin ad oggi conta 290 soci che coltivano una superficie di 245 ettari di terreno. La nuova sede, situata nella culla del Gewürztraminer, è stata inaugurata nel 2010 ed è opera dell'architetto Werner Tscholl che ha utilizzato materiali come legno, ferro, vetro e cemento per creare giochi di luce tra trasparenza e buio. Dalla struttura principale partono due lunghe braccia verdi che ospitano l'enoteca e la sala di degustazione e idealmente cingono le vigne
Il sito della cantina Tramin
Candida e minimalista, la cantina Mesa sorge nel cuore del Sulcis Iglesiente, in Sardegna. Un edificio di tre piani immerso in 78 ettari di vigne che riporta sulla sua superficie i motivi stilizzati dei tappeti sardi (gli stessi che si ritrovano nelle etichette dei vini), trasformando la facciata in un arazzo visibile da lontano. Il nome "Mesa", che in sardo come in spagnolo significa “tavola”, rappresenta l'idea alla base della sua nascita: un luogo di convivio, di semplicità e di amore nei confronti dell'isola
Il sito della cantina Mesa
Gli architetti Mario Casciu e Francesca Rango hanno ampliato la cantina Su'entu esistente nelle campagne del Medio Campidano, in Sardegna, aggiungendovi un nuovo edificio a pianta quadrata con una corte centrale. Gli spazi funzionalmente seguono il processo di vinificazione, ma allo stesso tempo aprono lo sguardo sul territorio. Dall’esterno Su'entu sembra un cubo di pietra e intonaco bianco, ma le “bucature” sono aperte sul paesaggio circostante
Il sito della cantina Su'entu
Costruita secondo i canoni dell'architettura ipogea, la cantina Alta Mora (a Castiglione di Sicilia) è realizzata con i materiali naturali del luogo come la lava e il coccio pesto e si integra con la natura incontaminata del territorio circostante. Fresca d’estate e tiepida d’inverno, termoregolata dalla roccia lavica e al riparo dalla luce, garantisce in maniera ottimale tutte le fasi di vinificazione
Il sito della cantina Alta Mora
La cantina Santa Margherita di Fossalta di Portogruaro, nel Veneziano, è stata sin dalla nascita, nel 1935, una struttura all’avanguardia. Il fondatore Gaetano Marzotto immaginava un’agricoltura moderna, fatta di uomini, natura e tecnologia. Nel 2017 è stato inaugurato il nuovo centro di imbottigliamento. Simbolo della dinamicità dell'impresa e del nuovo insediamento è la parete retroilluminata con circa duemila fondi di bottiglie, una sorta di porticato realizzato nel punto in cui la facciata gira ad angolo per incontrare l'edificio che ospita gli uffici
Il sito della cantina Santa Margherita
Nel cuore della Valle d’Aosta, ai piedi del castello di Aymavilles, il Rifugio del Vino dell’azienda vinicola Les Cretes, è un edificio di 170 metri quadrati, costruito a fianco della storica cantina dell’azienda. Un progetto ambizioso: unione del vino, della cultura della montagna e dell’architettura. L’impatto è d’effetto, con un tetto che ricorda nella forma le montagne e con una struttura in cui a dominare sono le vetrate. Degustando il vino, la vista si perde attraverso le ampie vetrate nello spettacolo delle vigne ai piedi delle montagne più alte d’Europa
Il sito del Rifugio del Vino
Traendo ispirazione dagli studi di geodinamica e dai principi del Feng Shui è stata realizzata la cantina Caiarossa di Riparbella, in Val di Cecina. L’esterno, cuore pulsante dell’attività produttiva, è di un rosso intenso, simbolo di forza, passione e concentrazione. Le grandi vetrate permettono ai raggi del sole di penetrare nella struttura e regalano, grazie al giallo caldo delle pareti interne, una luce naturale fonte di energia per il benessere psicofisico di chi vi lavora. La cantina fa parte del circuito Toscana Wine Architecture
Il sito della cantina Caiarossa
Sorge in mezzo alla lava dell’Etna, a metà strada fra i vigneti Sciaranuova e Montelaguardia, la cantina di Feudo di Mezzo di Planeta, concepita come un giardino di pietra all’interno di una colata lavica del 1566. Un gioco di parallelepipedi nella campagna etnea. La pietra nera è la dominante assoluta dell’architettura
Il sito di Feudo di Mezzo di Planeta
Si deve a Hikaru Mori la struttura della nuova cantina dei Feudi di San Gregorio, una delle prime cantine d’autore in Italia, esposta due volte alla Biennale di Venezia. L’architetto giapponese ha tradotto la filosofia dell’azienda scegliendo linee essenziali e creando spazi di grande impatto sia all’interno sia nei giardini. Uguale attenzione è stata dedicata agli arredi interni per i quali Feudi ha chiamato come interpreti Massimo e Lella Vignelli, protagonisti del design italiano nel mondo
Il sito della cantina Feudi di San Gregorio
Due cassette di vino sovrapposte. Un esercizio di architettura originale quello della cantina L'Astemia pentita, progettata dall’architetto Gianni Arnuado a Barolo, nel Cuneese. Voluta dall'imprenditrice piemontese Sandra Vezza, è "la prima cantina vitivinicola pop". Per l’arredo interno immancabili alcuni dei prodotti iconici di Gufram, come il divano Bocca, il Cactus, ma anche progetti più recenti come la poltrona Roxanne
Il sito della cantina L'Astemia pentita
La cantina di Cascina Adelaide, a Barolo (in provincia di Cuneo), è opera dello studio di architettura Archicura. Un progetto semi-ipogeo per una struttura qualsi completamente ricoperta da un prato calpestabile. Il suo profilo ricorda una collina, elemento tipico del paesaggio delle Langhe, che scende dolcemente verso valle. Solo piccole aperture emergono dal suolo interessando l’ingresso principale in cantina e l’accesso ai magazzini di stoccaggio, direttamente collegati ai locali di affinamento del vino

Una scatola di legno interrata e una quinta bianca che esce dalla collina. Ad occuparsi della progettazione della cantina di Collemassari a Cinigiano, ai piedi del Monte Amiata, è stato Edoardo Milesi, uno tra i principali esponenti della bioarchitettura e dell’architettura sostenibile italiana. "Un'altalena - nei propositi dei progettisti - tra i pieni e i vuoti in cui l’interno gioca a nascondino con l’esterno". La cantina fa parte del circuito Toscana Wine Architecture
Il sito della cantina Collemassari
Nella Maremma livornese, a ridosso delle colline di Bolgheri, si trova la tenuta Donna Olimpia 1898, che deve il nome ad Olimpia Alliata, moglie del conte Gherardo della Gherardesca che dedicò alla consorte la tenuta in occasione del 25° anniversario del loro matrimonio. La realizzazione della struttura centrale e di una cantina all’avanguardia (ultimata nel 2013) di 5.000 mq è stata affidata all’architetto italo-tedesco Carlo Graf von Rex. Una contro-parete curva evidenzia con eleganza l’accesso alla cantina tramite una scala

Punto di forza, architettonicamente parlando, della Tenuta Monsordo Bernardina, alla porte di Alba, è l'avvenieristico Acino che si affaccia sulle vigne del Barolo. Un progetto che rispecchia lo spirito della famiglia Ceretto, un’architettura-paesaggio trasparente che si inserisce armoniosamente nell’ambiente circostante. Gli architetti Marina e Luca Deabate hanno progettato quella che è a tutti gli effetti una finestra panoramica sulle distese di vigneti nelle Langhe. Una “capsula” leggera pensata per eventi e degustazioni d’eccellenza
Il sito della Tenuta Monsordo Bernardina
La cantina Terre da Vino si trova nel comune di Barolo. La costruzione, progettata dall’architetto Gianni Arnaudo nel 2000, è stata ulteriormente ampliata nel 2010. L’estetica è profondamente legata all’architettura delle Langhe. Il comparto produttivo è definito dalla curvature delle coperture che riprendono il movimento collinare circostante. Sono stati ripresi il colore del solfato di rame delle vigne mentre le strutture essenziali di tutto l’organismo, in legno lamellare curvato, ricordano il materiale e l’antica tecnologia utilizzata per costruire le botti
Il sito di Terre da Vino
La cantina Rocca di Frassinello, nel Grossetano, è la sola cantina firmata da Renzo Piano: un edificio funzionale che ha il suo fulcro nella grandissima barricaia sotterranea a pianta quadrata. Un’opera senza tempo che è un inno alla leggerezza. La struttura "essenziale e funzionale" è ispirata all’idea di una piazza aperta (nella Maremma Toscana) con un padiglione in vetro e una cantina illuminata dall’alto dai raggi del sole trasmessi da una torre “cattura luce” e da alcuni specchi. La cantina fa parte del circuito Toscana Wine Architecture
Il sito di Rocca di Frassinello
La cantina Cà del Bosco è stata realizzata con l'intento di inserirsi nel paesaggio delle colline della Franciacorta. Si entra dal Cancello Solare di Pomodoro e ci si inoltra in un territorio d’arte, con le opere di Mimmo Paladino e Mitoraj. La cantina emerge dal terreno per un'altezza massima di 12 metri. La scelta del colore è ispirata ai colori del bosco, a quello della corteccia nei mesi più freddi della stagione invernale: un grigio misto al verde. L'architettura interna ed esterna della cantina è stata pensata e realizzata dallo Studio Falconi di Paderno
Il sito della cantina Cà del Bosco
A pochi chilometri da Treviso si trova Pizzolato, una delle più belle cantine ecosostenibili in bioedilizia d’Italia. Geometrie rigorose, esterni in legno di faggio recuperato e terrazze panoramiche che guardano le vigne, danno vita a un progetto selezionato per la Biennale di Architettura di Venezia 2018. Una cantina in continua evoluzione come i materiali scelti per realizzarla, rigorosamente locali come il faggio del Cansiglio

Nel veronese, nel cuore della Valpolicella, il progetto della cantina Zýmē si distingue per concept e originalità. Il nome stesso, parola greca che significa “lievito”, è un immediato richiamo alla natura. Il progetto architettonico celebra ed esalta le caratteristiche di un’antica cava di arenaria del XV secolo attraverso un’attenta scelta dei materiali: un rivestimento in pietra, estratta in fase di scavo, e inserti in acciaio. Dall’alto la struttura ricorda la forma di una foglia di vite, logo della cantina
Il sito della cantina Zýmē
L'architettura della cantina Le Mortelle di Ampio, in provincia di Grosseto, ruota intorno all’immagine del “cavatappi”. La struttura, in gran parte interrata, è stata costruita sfruttando la termoregolazione delle rocce presenti in profondità nel suolo. La struttura di forma cilindrica a ipogeo si dispone su tre livelli e culmina in una barricaia immersa in un gioco di rocce, legno e vetrate. La cantina fa parte del circuito Toscana Wine Architecture
Il sito della cantina Le Mortelle
Ricavata da un antico baglio di fine 800 la cantina Cusumano di Partinico, nel Palermitano, è stata realizzata dallo Studio Ruffino Associati. L’innovativa struttura architettonica esalta i forti contrasti e le peculiarità della terra siciliana. Si estende sia in superficie sia sottoterra. L’intera area comprende, oltre al centro di produzione, la barricaia interrata per l’affinamento, gli uffici e uno spazio di incontri ed eventi

La cantina Fonterutoli, nel Senese, è stata definita dalla critica “la più impressionante di tutto il Chianti”. La struttura, su tre piani e basso impatto ambientale, è stata progetta dall’architetto Agnese Mazzei. 10.000 mq, 75% dei quali interrati: una sua struttura verticale che consente alle uve raccolte nel piazzale di “scendere” nelle varie fasi del processo di vinificazione e maturazione nel modo più naturale possibile grazie alla sola la forza di gravità. La cantina fa parte del circuito Toscana Wine Architecture
Il sito della cantina Fonterutoli
Acciaio, legno, vetro e alluminio sono i soli materiali usati nella costruzione della cantina Mezzacorona, in provincia di Trento. Alberto Cecchetto, il progettista, ha studiato il paesaggio della Piana Rotaliana e ha immaginato il profilo della cantina come quello del paesaggio che disegna la terra. La copertura dell'edificio riprende il saliscendi dei vigneti. L’elemento distintivo del progetto è la torre metallica accanto alla struttura storica

Tra le colline della maremma, nelle vicinanze del piccolo paese di Campagnatico, si trova la cantina Pieve Vecchia. Il giovane architetto Enrico Sartori ha lavorato a stretto contatto con l’enologo, l’agronomo e l’impiantista per progettare la parte interrata e nascosta della cantina, dedicata alla vinificazione e ai magazzini. Successivamente l'architetto e designer Cini Boeri ha progettato la parte fuori terra, con le grandi vetrate e la copertura a forma di vela che consentono alla cantina di mimetizzarsi con le colline della Maremma
Il sito della cantina Pieve Vecchia
Non si tratta di una cantina ma Le Bolle di Distillerie Nardini non possono mancare in un redazionale sull'architettura e i prodotti enologici. Inaugurata nel 2004 per celebrare il 225° anniversario dell’azienda, questa struttura futuristica (nata dall'ingegno di Massimiliano Fuksas) richiama l'alchimia della distillazione. Sorge all'interno del parco aziendale, progettato da Pietro Porcinai all'inizio degli anni ‘80, e nasce come laboratorio di ricerca e spazio per promuovere la cultura della grappa grazie ad eventi e visite guidate