25 aprile, cortei in tutta Italia: a Milano in 90mila. Tensioni a Roma, Trieste e Bergamo

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Molte le manifestazioni per l'80esimo anniversario della liberazione dal nazifascismo. L'esortazione alla sobrietà del governo per la morte del Papa ha però convinto alcuni Comuni a cancellare gli eventi, alimentando le polemiche. In varie città, compresa la Capitale, si canta “Bella ciao”. Nel capoluogo lombardo e a Roma sono scesi in piazza anche i pro-Pal. A Orbetello Anpi multata per occupazione di suolo. In mattinata Mattarella all'Altare della patria, poi a Genova

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Manifestazioni in tutta Italia per il 25 aprile. Da Roma a Milano, il Paese è sceso in strada per festeggiare gli 80 anni della Liberazione. Molti i canti e i cortei, anche sfidando l’appello alla “sobrietà imposto dal governo per la morte di Papa Francesco. A Romano di Lombardia si è cantato Bella Ciao, come in tutta Italia, nonostante il consiglio comunale leghista lo avesse vietato proprio per il lutto nazionale per Bergoglio. Nel capoluogo lombardo sono scese in piazza 90mila persone, secondo i dati dell’Anpi, e non ci sono state tensioni, nonostante l’allerta per la presenza simultanea di pro-Pal e della Brigata Ebraica. Qualche tensione invece a Roma, Bergamo e Trieste. Le forze dell'ordine hanno identificato la proprietaria di una panetteria ad Ascoli Piceno che aveva appeso uno striscione con scritto "25 aprile, buono come il pane bello come l’antifascismo".

La premier Giorgia Meloni all'Altare della Patria: "Onoriamo i valori democratici negati dal fascismo". Il capo dello Stato Sergio Mattarella a Genova: "No a democrazia a bassa intensità".

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25 aprile, molte persone salite a Sant'Anna di Stazzema

Grande folla a Sant'Anna di Stazzema (Lucca), nel Parco nazionale della Pace, per l'80/o anniversario della Festa della Liberazione dove è intervenuto Pier Luigi Bersani che ha tenuto una lunga orazione ufficiale dal Sacrario a Col di Cava. Bersani ha ribadito i principi della Costituzione italiana "antifascista in tutti i suoi articoli", ha ammonito sul negazionismo che pervade perfino la "scienza", la guerra a Gaza dove anche ieri sono morte due gemelline, dei popoli aggrediti in Ucraina e "della impazzita corsa agli armamenti" o "delle guerre commerciali".

25 aprile, Iezzi: "Sinistra incapace di comprendere parola sobrietà"

"La sinistra ha dimostrato con i fatti di essere incapace di comprendere il significato di una parola semplice come 'sobrietà'. Gli scontri in piazza, i cortei proPal, la foto di Matteo Salvini a testa in giù, sono l'emblema dell'acrimonia di una parte politica avvezza all'odio seriale. Democratici solo a parole. Vergogna. Auspichiamo condanna unanime dell'ennesimo episodio incommentabile targato sinistra". Lo dichiara il deputato e vicecapogruppo vicario della Lega Igor Iezzi.

25 aprile, tensioni a Bergamo

Tensioni al corteo per il 25 aprila a Bergamo, dove sette agenti sono rimasti contusi negli scontri per evitare contatti fra proPal e Brigata ebraica e un attivista è stato denunciato.

25 aprile, cortei da Milano a Roma: nessuno scontro

25 aprile, striscione antifascista in panetteria ad Ascoli: polizia identifica titolare

Ad Ascoli Piceno (e a Orbetello) il 25 aprile si è celebrato tra manifestazioni e verifiche da parte delle forze dell'ordine. In due contesti diversi, iniziative legate alla Festa della Liberazione hanno portato a controlli e a una sanzione amministrativa: COSA È SUCCESSO.

25 aprile, in migliaia a Casa Cervi

"La cosa straordinaria è che i valori che ricordiamo, di 80 anni fa, sono più che mai forti, vivi nel desiderio dell'attesa della gente. Abbiamo ricevuto questa grande eredità. Siamo in tantissimi. Guai a scoraggiarci, perché sono i popoli che fanno la differenza. La nostra coscienza collettiva deve continuare oltre il 25 aprile. I nuovi partigiani siamo noi". Sono le parole di Albertina Soliani, presidente dell'Istituto Cervi, dal palco di Casa Cervi a Gattatico dove migliaia di persone hanno partecipato alla Festa della Liberazione.

casa cervi

Lo striscione della fornaia identificata

Lo striscione appeso da Lorenza Roiati, titolare del panificio “Assalto ai forni” di Ascoli Piceno, identificata dalla polizia.

lo strisicione

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25 Aprile, Salis: "Genova ha una storia commovente di democrazia"

Anche la candidata sindaca del centrosinistra, Silvia Salis, ha preso parte alla manifestazione per l'ottantesimo anniversario della Liberazione, sfilando da piazza della Vittoria a piazza Matteotti. "È un messaggio meraviglioso, straordinario, in un anno speciale sia per la situazione contingente, sia per l'ottantesimo anniversario - ha detto Salis - nessuno qui vuole abbassare il livello del ricordo, vogliamo che sia forte. Questa è una città che ha un legame particolare con il senso della democrazia e dalla libertà: Mazzini, Mameli, i Mille. Genova ha una storia commovente di democrazia. Essere genovese è un grande orgoglio tutti i giorni, oggi ancora di più". 

25 aprile, Giani a S.Anna: "Costituzione poggia sulle stragi"

Oggi la Resistenza è difendere la Costituzione", "sulla Resistenza e sul ricordo di quelle stragi poggia la carta costituzionale italiana", "celebrare il 25 aprile qui, a Sant'Anna di Stazzema vuol dire coltivarne la memoria e non dimenticare, partendo dalle vite che si sono incrociate con la storia, quella con la 'S' maiuscola, e che da quest'ultima sono state cancellate: senza colpa, come nel caso delle 560 persone inermi trucidate senza pietà qui nel paese con la complicità e la partecipazione di fascisti italiani". Lo ha detto il presidente della Toscana Eugenio Giani alla commemorazione del 25 aprile tenuta a Sant'Anna di Stazzema (Lucca) dove il 12 agosto 1944 ci fu l'eccidio nazifascista che fece 560 vittime innocenti.

25 Aprile, Pd: "Piantedosi chiarisca su identificazione fornaia"

"I deputati democratici marchigiani del Partito Democratico, Augusto Curti e Irene Manzi annunciano la presentazione di un'interrogazione parlamentare al ministro dell'Interno per fare piena luce su quanto avvenuto ad Ascoli Piceno, dove Lorenza Roiati, imprenditrice e titolare della panetteria "L'assalto ai forni", è stata oggetto di un doppio intervento delle forze dell'ordine e di un'identificazione in seguito all'esposizione di uno striscione antifascista nel proprio esercizio commerciale. Lo striscione, con la scritta "25 aprile, buono come il pane, bello come l'antifascismo", era stato esposto, come ogni anno, in occasione della Festa della Liberazione. Un gesto simbolico e coerente con i valori fondativi della Repubblica, che tuttavia ha portato a una inspiegabile attività di accertamento da parte delle autorità locali.

25 aprile, Majorino: "A Milano una marea antifascista"

Il corteo del 25 Aprile di Milano è stato semplicemente straordinario. Una marea antifascista, colorata e viva, fatta di associazioni, partiti, terzo settore, sindacati, studentesse, studenti e cittadine e cittadini di ogni età che hanno voluto esserci. È stato, senza dubbio, uno dei 25 Aprile più partecipati degli ultimi anni". Così il capogruppo del Pd in Consiglio regionale della Lombardia e componente della segreteria nazionale Pierfrancesco Majorino.    "Una risposta netta e corale a chi ancora oggi prova a riscrivere la storia, a edulcorare il fascismo, a sminuire la resistenza - ha aggiunto - Una risposta forte al revisionismo di certa destra, sempre più ambigua ogni volta che si parla di antifascismo. Non c'è futuro senza Memoria, e non c'è Memoria senza un impegno antifascista quotidiano e concreto. Oggi Milano, come sempre, è stata all'altezza della sua storia" ha aggiunto.

25 Aprile, fischi per Bucci e Piciocchi in piazza Matteotti

Pioggia di fischi in piazza Matteotti a Genova quando, al termine del corteo per gli ottant'anni della Liberazione, hanno preso la parola prima il vicesindaco reggente di Genova, Pietro Piciocchi, poi il presidente di Regione Liguria, Marco Bucci. 

A Bari circa 2.000 persone in corteo sotto la pioggia

È partito dalla centrale piazza Umberto, nonostante la pioggia battente che da circa un'ora sta cadendo su Bari, la manifestazione "Ieri partigiani, oggi antifascisti", organizzata - tra le altre - da Cgil, Anpi, Libera, con il patrocinio del Comune di Bari, per l'80/esimo anniversario della Festa della Liberazione. Il corteo, che conta al momento circa duemila persone, attraverserà il centro di Bari per poi tornare in piazza Umberto Prima di incamminarsi verso il centro, i manifestanti sono passati da via Niccolò Dell'Arca, teatro di un eccidio in cui, il 28 luglio 1943, morirono 20 manifestanti antifascisti. Il corteo di oggi è accompagnato da "Bella ciao", "Fischia il vento" e cori "Siamo tutti antifascisti"

Landini a Milano: "25 aprile è una giornata che unisce il Paese"

"Io credo che questa sia in realtà una giornata che unisce questo Paese, è chiaro che non si può far finta di nulla". Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a margine del corteo per le celebrazioni del 25 aprile a Milano.  "Il nostro Paese - ha proseguito - per essere libero ha dovuto sconfiggere i fascisti e i nazisti ed è evidente che c'è stata anche una guerra civile".   "Grazie però agli antifascisti oggi c'è la libertà per tutti", ha continuato Landini aggiungendo che "la storia è questa, non è che la si può cambiare".

25 aprile, vigili Orbetello multano Anpi per suolo pubblico

Anpi multata di 566 euro ad Orbetello (Grosseto) per occupazione di suolo pubblico della piazza dove stamani, nonostante lo stop dell'amministrazione comunale, ha tenuto un'iniziativa per il 25 aprile. La multa è stata fatta dai vigili urbani a Giulio Balocchi presidente provinciale dell'Anpi di Grosseto. Il Comune nei giorni scorsi con una delibera urgente della giunta aveva revocato l'autorizzazione a poter occupare il Parco delle Crociere. Ma l'Anpi è andata lo stesso a fare la sua iniziativa. Ricevuta la multa dal comandante dei vigili di Orbetello, Anpi ora medita di fare ricorso al Tar.

Il 25 aprile in piazza Duomo a Milano

gente in duomo

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25 Aprile, a Venezia una rosa rossa alla 'Partigiana'

A Venezia una rosa rossa è stata deposta sul viso della "Partigiana", il monumento dedicato alle donne della Resistenza, nei pressi della Riva dei Sette Martiri, durante la cerimonia di celebrazione dell'80/o anniversario della Liberazione. L'opera fu realizzata dallo scultore Augusto Murer, in sostituzione di un precedente monumento fatto saltare da un attentato dinamitardo neofascista nel 1964: raffigura una donna morta per fucilazione, forse torturata, le mani ancora legate, approdata alla riva, simbolo di dolore e sacrificio. La base in pietra dove poggia la scultura fu invece ideata dall'architetto Carlo Scarpa. 

Anpi 25 aprile: "Milano unitario e pacifico, oltre 90 mila"

Oltre 90 mila persone hanno partecipato oggi alla manifestazione per il 25 aprile a Milano. La stima è dell'Anpi, soddisfatta dopo la conclusione. "Il bilancio non può che essere positivo - ha detto il presidente milanese Primo Minelli - È stata una manifestazione unitaria, partecipata, pacifica e antifascista".

25 Aprile, Pagliarulo (Anpi): "Inorridito dai massacri a Gaza"

"Siamo inorriditi davanti al massacro di civili a Gaza. Siamo inorriditi dal silenzio dell'Occidente". Alla fine del suo intervento dal palco di piazza Duomo al termine del corteo per il 25 Aprile, il presidente dell'Anpi Gianfranco Pagliarulo ha ribadito la vicinanza "al popolo dell'Ucraina e della Palestina".

Landini a Milano: "Vorrei un applauso per Mattarella"

"Vorrei un applauso per Mattarella che oggi non a caso era a Genova, città che si è liberata da sola". Con queste parole Maurizio Landini, segretario Cgil, ha fatto partire una ovazione per il Capo dello Stato parlando in piazza Duomo a Milano.  "Ha detto che bisogna combattere l'astensionismo. Il diritto di voto c'è dalla sconfitta del nazifascismo e va difeso esercitandolo. Quando in un Paese la metà dei cittadini non vota, vuol dire che c'è crisi e bisogna che ciascuno nel suo ruolo deve tornare a occuparsi della gente - ha concluso - Quando sei in un Paese in cui metà cittadini non vota, vuol dire che c'è una crisi, vuol dire che non si sentono rappresentati. Abbiamo un'occasione, credo che sia importantissimo difendere il diritto al voto praticandolo, come per i nostri referendum".

Romano di Lombardia, canti vietati: corteo intona "Bella Ciao"

25 aprile, Cosap: "Ieri a Torino feriti 5 poliziotti"

Durante la fiaccolata del 24 aprile a Torino, conclusasi in piazza Castello, si sono contati "5 feriti tra le forze dell'ordine che si aggiungono alle già decine da inizio anno in episodi di manifestazioni nella sola provincia di Torino", si legge in una nota di Raffaele Pescarella, segretario generale provinciale del sindacato di polizia Cosap. Poi conclude: "Chiediamo che questi episodi non si ripetano più e che venga messa fine alla mattanza di colleghi feriti in ordine pubblico!".

25 aprile a Milano, partigiana centenaria: "Ora e sempre Resistenza"

"Il 25 aprile è la giornata di tutti gli italiani": è iniziato così l'intervento in piazza Duomo Sandra Gilardelli, partigiana che a luglio compirà 100 anni. "Ero figlia di un antifascista, per me è stato normale schierarmi con chi ha preferito andare sui monti e fare la guerra per avere la libertà e la democrazia. Per me è stato naturale affiancarmi a loro. Era nel mio animo, e ancora adesso - ha detto - se sento parlare di fascismo, vi garantisco che tremo". "Vorrei veramente non sentirla più quella parola" ha aggiunto fra gli applausi di tutti i presenti. "Sta a tutti noi essere partigiani e se si sente quella parola - ha invitato -, ribelliamoci. Facciamo sentire la nostra voce ora e sempre Resistenza".

Milano, scioglimento Brigata Ebraica prima del Duomo già concordato

Lo scioglimento della Brigata Ebraica prima dell'arrivo in Duomo era stata concordata con le forze dell'ordine nei giorni precedenti e non è stata dovuta a problemi di ordine pubblico sorti oggi nel corso del corteo.    L'anno scorso proprio in piazza Duomo alcuni militanti della Brigata Ebraica vennero aggrediti da alcuni ragazzini di origine nordafricana che stavano uscendo da un McDonald's.

Il corteo a Milano

Si sta muovendo solo ora, quasi due ore dopo la partenza del corteo, l'ultimo spezzone di persone che partecipano alla manifestazione per il 25 aprile a Milano. In piazza Duomo sono già iniziati i discorsi ufficiali dal palco, mentre da Porta Venezia si sta muovendo l'ultima parte del corteo che ha visto la partecipazione di decine di migliaia di persone.

Roma, marcia della Liberazione terminata con omaggio a partigiani

All'arrivo a Porta San Paolo i rappresentanti dell'Anpi hanno posizionato le corone commemorative, omaggio ai partigiani e alle partigiane, sotto alle targhe dedicate ai caduti per la resistenza, al termine della marcia della Liberazione a cui hanno partecipato oltre 2mila persone, secondo una prima stima delle forze dell'ordine. "Papa Francesco sarebbe stato felice di vedere questa piazza, di vedere quante persone si impegnano per i diritti civili. Non possiamo essere indifferenti, noi dobbiamo spezzare l'indifferenza e riuscire a ritrovare punti comuni che ci tengono insieme", ha poi evidenziato la presidente di Anpi Roma, Marina Pierlorenzi, nell'intervento conclusivo della giornata.

25 aprile, Schlein a Milano: "Viva l'Italia antifascista"

Il 25 aprile "è la festa che consente tutte le altre. Viva l'Italia antifascista", ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein arrivando al corteo a Milano. "Oggi ricordiamo il sacrificio di chi ha dato la vita per la libertà e per quella che sarebbe poi stata la nostra Costituzione antifascista. Il nostro impegno quotidiano anche oggi in mezzo a tutte queste persone - ha aggiunto - è continuare ad attuare quella meravigliosa Costituzione e pensare a chi ancora oggi si vede negate troppe libertà dal punto di vista dei salari, della dignità, della sicurezza sul lavoro, della cura delle persone. La Costituzione è ancora il nostro faro e va attuata fino in fondo".

A Milano lo spezzone della Brigata ebraica si scioglie prima arrivo in Duomo

Lo spezzone della Brigata ebraica che partecipa al corteo del 25 Aprile a Milano per motivi di ordine pubblico si è sciolto all'incrocio tra via Grossi e via Santa Margherita, poco prima dell'arrivo in piazza Duomo dove sono previsti i discorsi ufficiali. 

25 aprile, a Milano ricordo del Papa: applausi e qualche 'buu'

"Lui diceva pace e gli rispondevano riarmo. Quest'uomo è una grande perdita per tutto il mondo civile e democratico, laico e cattolico": così dal palco del 25 aprile in piazza Duomo il presidente dell'Anpi Milano Primo Minelli ha ricordato papa Bergoglio all'inizio del suo intervento, accolto con applausi nelle prime file, urla e qualche 'buu' dal fondo della piazza.

25 Aprile a Roma, corteo Anpi: "Papa non ha mai chiesto sobrietà"

"Molti uccisi senza pietà persero la vita per la libertà, Papa Francesco con la sua verità non ci ha mai chiesto la sobrietà. Oggi festeggiamo con commozione 80 anni dalla Liberazione". È la scritta che si legge su un cartello legato al camioncino che precede la marcia della Liberazione organizzata dall'Anpi. 

25 Aprile a Vercelli, in piazza sagome di bimbi palestinesi morti

Alla cerimonia del 25 aprile a Vercelli il locale Comitato Antifascista e Antirazzista, presente con una raccolta fondi per Gaza, ha inscenato una protesta con una ventina di finti piccoli corpi avvolti nelle bende, a simboleggiare i bimbi palestinesi morti. Gli oggetti sono stati subito rimossi: è stato un fuori programma della celebrazione in piazza Camana, nella quale è stato suonato l'inno nazionale italiano con i gonfaloni delle istituzioni listati a lutto per la morte di papa Francesco.

25 aprile, Magi al corteo di Milano

"Il contrario di fascismo è democrazia ed è quindi partecipazione democratica, che noi abbiamo conquistato grazie alla Resistenza e alla Liberazione. Il capo dello Stato Sergio Mattarella oggi da Genova ha mandato un messaggio importante dicendo di non rassegnarsi alla democrazia a bassa intensità e all'astensionismo. Noi siamo qui come +Europa e come comitato promotore del referendum cittadinanza con le effigi del referendum dell'8 e 9 giugno: il modo migliore di difendere la democrazia è praticarla e farla vivere. Tutti al voto!", ha detto il segretario di Più Europa e presidente del comitato promotore del referendum sulla cittadinanza Riccardo Magi, parlando con i cronisti durante il corteo del 25 aprile a Milano.

25 Aprile, a Perugia tanti cantano "Bella ciao" alle celebrazioni

Hanno cantato Bella ciao insieme alla sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi - "Il 25 aprile merita verità e rispetto, e non sobrietà e falsità", ha sottolineato - i tanti che hanno partecipato nel capoluogo umbro alle celebrazioni per la Liberazione in Borgo XX giugno, uno dei momenti del 25 aprile. Canto che si è concluso con un applauso collettivo. In precedenza era stata deposta una corona di alloro alla lapide che ricorda alcuni partigiani fucilati al poligono di tiro.

25 Aprile, corteo arriva in Duomo: decine di migliaia a Milano

Il corteo di Milano per la manifestazione del 25 Aprile ha raggiunto Piazza Duomo con decine di migliaia di persone che hanno preso parte alla manifestazione e la coda è ancora ferma in porta Venezia, cioè all'inizio del percorso. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha guidato il corteo nello spezzone di testa con l'Anpi, seguito dal segretario della Cgil Maurizio Landini. L'arrivo in Piazza Duomo é stato accompagnato da musiche partigiane suonate dalla banda.

25 Aprile, spezzone proPal a Milano: "Israele deve essere distrutto"

"Vogliamo tutto, lo Stato d'Israele deve essere distrutto": è uno degli slogan che sta scandendo lo spezzone proPal del corteo del 25 aprile a Milano che sta procedendo lentamente verso piazza Duomo. Lungo corso Venezia sono stati accesi alcuni fumogeni dagli attivisti pro Palestina che seguono il loro camion sul quale si trova anche l'ex brigatista Paolo Maurizio Ferrari.

25 aprile, Comune revoca la cittadinanza a Mussolini e la dà a Matteotti

In occasione del 25 aprile, il Consiglio Comunale di San Clemente (Rimini) si è riunito per revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini e per conferirla invece a Giacomo Matteotti.

il consiglio comunale

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Landini: "Sobrietà? Nessuno qui ha bevuto"

"Credo che nessuno di quelli che sono qui ha bevuto, sono tutti qui per manifestare e per rafforzare ancora di più la democrazia e la libertà". Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, al suo arrivo al corteo a Milano, a chi gli chiedeva dell'invito alla sobrietà per le celebrazioni del 25 aprile del governo.

Landini a Milano: "Senza Resistenza non ci sarebbe libertà"

"Considero assolutamente importante che nessuno dimentichi che siamo un Paese democratico e libero perché sono stati sconfitti il nazismo e il fascismo. Senza questo, senza la lotta di Liberazione, senza la Resistenza, senza l'impegno di tutti gli antifascisti, 80 anni di democrazia e di libertà non li avremmo mai avuti", ha detto Maurizio Landini, segretario generale Cgil, a margine del corteo per il 25 aprile a Milano. Quanto alle parole della premier Giorgia Meloni, che ha auspicato che la giornata diventi sempre più un momento di concordia, Landini ha commentato: "No, non le ho sentite. Ho sentito le parole del presidente della Repubblica da Genova e mi paiono davvero parole di chi rappresenta tutti noi, ricordando in modo molto diretto che oggi è la celebrazione della sconfitta del fascismo e del nazismo".

Sindaco Grosseto: "Festeggio 25 Aprile anche senza l'Anpi"

"Festeggio il 25 Aprile anche senza Anpi, che non ha più senso di esistere". Lo ha detto il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, a margine della deposizione della corona di alloro al monumento ai caduti a Grosseto insieme al prefetto Paola Berardino. L'Anpi provinciale di Grosseto non ha invitato il sindaco alle consuete celebrazioni in piazza per la scelta di intitolare una via a Giorgio Almirante leader del Movimento sociale italiano (Msi) ma in precedenza fascista e aderente alla Repubblica sociale italiana (Rsi).

A Parma insulti da pro Palestina a Brigata ebraica

Insulti, cori e qualche momento di tensione durante la manifestazione del 25 aprile di Parma, verso piazza Garibaldi. Bersaglio, un gruppetto della Brigata ebraica, preso di mira da attivisti pro Palestina: "Fuori i sionisti dal corteo", uno degli slogan gridati.

La storia dell'origine di Bella ciao, testo e significato della canzone dei partigiani

È uno dei canti popolari italiani più famosi al mondo, si è diffuso nel secondo dopoguerra e nel tempo è stato ripreso da più parti, dalla musica folk alle serie tv, passando per tanti movimenti di protesta in giro per il mondo. Di autore sconosciuto, Bella ciao divenne l’inno del movimento partigiano italiano, anche se è diventata celebre e scelta come canto ufficiale soltanto dopo la Resistenza. Ma con la sua prima diffusione, in poco tempo, si conquistò la fama canto di ribellione per eccellenza contro il nazi-fascismo. LA STORIA DELLA CANZONE.

Anpi Roma: “Pace e disarmo, parole del Papa come le nostre”

Marina Pierlorenzi, presidente di Anpi prov. Roma, dal palco a parco Schuster durante la manifestazione per gli 80 anni dalla Liberazione ha ricordato Papa Francesco. "Questa giornata cade a pochi giorni dalla morte di Francesco, il Papa degli ultimi, colui che ha iniziato il pontificato andando a Lampedusa - dove parlò per la prima volta della globalizzazione dell'indifferenza, il male del nostro tempo, nei confronti dei bisognosi - e che proseguì il suo apostolato chiedendo accoglienza per i migranti, il rispetto per le persone più fragili e povere considerate scarti dalla società, operando per la conservazione del creato, Laudato si', definendo la guerra come il male assoluto e come un grande business mondiale che causa la morte di milioni di esseri umani. Un grande affare per i ricchi, così è la guerra", ha detto Pierlorenzi. "Pace e disarmo, le sue parole identiche alle nostre, in questo ottantesimo che cade nel contesto nazionale e internazionale carico di incertezze, di paura, per quella guerra mondiale a pezzi, sempre più vicina, sempre più estesa, che appare inarrestabile, ineludibile. E noi oggi dobbiamo ricordare come la storia della liberazione dal nazifascismo dimostrò come lo sforzo collettivo sconfisse quel mostro terribile che aveva divorato paesi, donne e uomini in tutta Europa. L'antifascismo rifondò un patto collettivo che si concretizzò nella nostra Costituzione", ha concluso.

Liliana Segre a Pesaro canta "Bella ciao" alle celebrazioni

La senatrice a vita, Liliana Segre, ha scelto Pesaro, città che considera "del cuore" e della quale è cittadini onoraria, per celebrare l'80/o anniversario della Liberazione. Ha cantato Bella ciao insieme alla banda di Candelara, ai ragazzi del Marconi School Musical e all'associazione LiberaMusica, con il coro di voci e mani bianche.

Paese non celebra il 25 aprile, contestato sindaco di Maclodio

Al grido di "ora e sempre resistenza!" un gruppo di cittadini ha contestato questa mattina Simone Zanetti, sindaco di Maclodio, paese di 1.500 abitanti in provincia di Brescia, perché dal 2019 ha ridotto le celebrazioni del 25 aprile a una commemorazione dedicata ai caduti della guerra. L'intervento del primo cittadino di Fratelli d'Italia è stato coperto dalle voci dei manifestanti, che hanno anche intonato il canto “Bella ciao”. "La manifestazione si è svolta senza modificare di una virgola quello che è sempre avvenuto a Maclodio, perché l'idea conta molto di più di una canzone. Abbiamo ascoltato l'inno nazionale e la canzone del Piave", ha detto il primo cittadino davanti al monumento ai Caduti. "Il sindaco di questo paese ha impedito alle associazioni partigiane di essere presenti come parte istituzionale della celebrazione, come avviene in tutta Italia e come dicono le leggi e la Costituzione. Non è certo uno spettacolo di democrazia ma di esclusione", ha replicato a nome degli antifascisti al termine della cerimonia l'avvocato Pietro Garbarino.

Sala al corteo del 25 aprile: "Difendere spirito europeo, ultima democrazia"

"Ho fatto tanti 25 Aprile e tutti noi siamo sempre stati sobri. Sono parole inutili, però andiamo oltre. Oggi dal palco richiamerò molto lo spirito europeo che pare essere l'ultima grande democrazia assoluta. Bisogna difendere l'Europa da aggressioni esterne e interne perché in Europa c'è una grande avanzata di nazionalismo che non fanno bene al continente. Essere partigiani oggi vuol dire continuare a credere in quei valori e difenderli perché nulla ci è stato regalato", dice il sindaco di Milano Giuseppe Sala al corteo del 25 Aprile. "Penso che debbano stare in testa l'Anpi e i nostri gonfaloni. Rispetto il diritto di manifestare ma oggi è una giornata che ricorda un atto di eroismo di 80 anni fa", ha aggiunto parlando dei giovani palestinesi che avevano inizialmente preso la testa del corteo.

Cinisello Balsamo: fischi e “Bella Ciao” mentre parla sindaco

Fischi e le note di “Bella Ciao” durante l'intervento istituzionale del sindaco leghista di Cinisello Balsamo Giacomo Ghilardi: dopo le polemiche dei giorni scorsi per la decisione di non far intervenire l'Anpi durante le celebrazioni ufficiali del 25 aprile, nel centro alle porte di Milano è andata in scena la contestazione nei confronti del primo cittadino. Partiti di centrosinistra e sindacati hanno accolto l'invito della Cgil a "disobbedire", presentandosi con bandiere di partito e Pro Palestina, omaggiando la memoria dei partigiani con cori per la Resistenza e canti durante tutto il corteo. Ghilardi, nel suo discorso al termine dell'inaugurazione di una targa, ha toccato i temi della pace, della libertà e della democrazia contro la dittatura, ma non sono mancati i fischi mentre parlava. Al termine dell'appuntamento istituzionale, dopo che il sindaco è andato via, è stata la volta della manifestazione autorizzata organizzata direttamente dall'Anpi, con gli interventi di partiti, liste civiche, associazioni e sindacati.

Applausi e contestazioni per Landini a Milano

Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, è arrivato al corteo per le celebrazioni del 25 aprile a Milano. Tantissime le persone che gli si sono avvicinate per una stretta di mano e una foto, sia membri della Cgil che cittadini in manifestazione.   Il segretario generale è stato salutato dagli applausi e dal coro "ora e sempre resistenza" ma non è mancata qualche contestazione, con un alcuni cittadini che hanno gridato e "Falla qualche manifestazione!", mentre alcuni esponenti della Brigata ebraica hanno urlato 'Assasini' quando Landini è passato di fianco a loro.

Il corteo per il 25 aprile a Milano

corteo a milano

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Partita la marcia della Liberazione da Parco Schuster a Roma

Con Bella ciao che risuona dalle casse sul camioncino, è partita da parco Schuster la "marcia della Liberazione" organizzata dall'Anpi e che raggiungerà porta San Paolo dove ci sarà un omaggio ai partigiani e alle partigiane al memoriale della resistenza. In testa al corteo, dietro ai medaglieri, sempre lo striscione con su scritto "I partigiani". E a sfilare, come nel primo corteo partito questa mattina da largo Bompiani, c'è ancora l'immagine di Papa Francesco portata da Angel Marasca tra le bandiere dell'Anpi e della pace.

Parte tra le tensioni la Brigata ebraica a Milano

Parte tra le tensioni lo spezzone della Brigata ebraica e della comunità ucraina al corteo del 25 aprile di Milano. Alcuni contestatori, alcuni muniti di bandiera palestinese, hanno iniziato a inveire contro la Brigata: 'Assassini', 'Netanyahu terrorista'. Qualcuno della Brigata ha replicato sottolineando che la 'Palestina non esiste', attaccando i 'terroristi di Hamas' e chiedendo la liberazione degli ostaggi.  A separarli un cordone dei volontari dei City Angels e un altro della polizia.

25 aprile, perché si festeggia la Liberazione

La data del 25 aprile è stata scelta convenzionalmente come giornata di Festa nazionale perché quel giorno, nel 1945, iniziò la ritirata da parte dei soldati della Germania nazista e di quelli fascisti della Repubblica di Salò da Torino e Milano, a seguito delle sconfitte militari sulla Via Emilia. COSA SUCCESSE IL 25 APRILE.

Contestato il sindaco di Trieste

Il discorso del sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, nella Risiera di San Sabba per l'80esimo anniversario della Liberazione è stato fortemente contestato da un gruppo di cittadini. Appena annunciato l'intervento di Dipiazza sono cominciati fischi che si sono protratti per quasi tutto il discorso. È stata anche intonata “Bella ciao” più di una volta. Il sindaco ha parlato leggendo l'intero discorso nonostante la contestazione. La contestazione non era riferita al contenuto dell'intervento, ma probabilmente al mancato patrocinio da parte dell'amministrazione comunale ad alcune manifestazioni organizzate per il 25 aprile. Il sindaco è stato nuovamente contestato mentre lasciava la Risiera dalla folla di manifestanti all'esterno di San Sabba. "Siamo tutte antifasciste" e "siamo tutti antifascisti", hanno scandito ripetutamente diverse persone.

Napoli, incendiati dei mitra di cartone nei pressi della sede di Fdi

All'altezza della sede napoletana di Fratelli d'Italia, in corso Umberto, sono stati incendiati dei mitra di cartone, un atto simbolico contro il riarmo europeo.

25 Aprile, in corteo a Napoli per solidarietà alla Palestina

Molte e composite le sigle in piazza oggi a Napoli: dall'Anpi ai centri sociali come Insurgencia ed Ex Opg, passando per il Movimento di Disoccupati 7 novembre, il sindacato Si Cobas, gli studenti di Uds e Kaos e moltissime sigle associazionistiche, sindacali, artistiche, di base. In piazza anche la società civile. In migliaia, provenienti anche da diversi Comuni della provincia, hanno attraversato le strade di Napoli per celebrare il 25 Aprile ma anche per esprimere vicinanza e solidarietà al popolo palestinese. E ancora per dire no al riarmo e al decreto sicurezza.Non sono mancati gli attivisti della 'Terra dei fuochi" che hanno sollecitato interventi urgenti per bonificare i territori.

Milano, Pagliarulo: "Giusto citare poeta palestinese"

Concluderà il suo discorso citando un poeta palestinese il presidente dell'Anpi Gianfranco Pagliarulo nel corso degli interventi dal palco in piazza Duomo che concluderanno la celebrazione del 25 aprile a Milano: è uno dei punti dell'accordo con la frangia proPal, che non interverrà dal palco. "Lo faccio perché mi sembra giusto, non è un escamotage", ha spiegato Pagliarulo.

Gualtieri dal palco a parco Schuster ricorda Bergoglio

Nell'ottantesimo anniversario della Liberazione, "che noi abbiamo fatto bene a decidere di celebrare perché era giusto e doveroso farlo, fatemi esprimere un abbraccio e un pensiero a una persona straordinaria, a Papa Francesco che è stato il Papa degli ultimi, dei più fragili, il papa della pace. Noi lo dobbiamo ricordare e credo che battersi per i principi e i valori della nostra Costituzione faccia parte del modo di essere anche coerenti con il messaggio straordinario che lui ci ha mandato e quindi non fermiamoci al 25 aprile proseguiamo ogni giorno a tenere alti quei valori, quei principi e quelle bandiere". Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, dal palco a parco Schuster durante la manifestazione dell'Anpi.

Bruciata bandiera Ue a Piramide: "Liberati da sovietici"

Al corteo degli studenti e di Potere al Popolo a a Roma, arrivato a Porta San Paolo, sotto la Piramide, è stata bruciata anche la bandiera dell'Ue. Durante il corteo era stata bruciata una bandiera della Nato. "Siamo stati liberati dalle brigate partigiane. E l'Europa intera è stata libertà dall'Unione Sovietica ", dicono.

Tensione tra Anpi e studenti a Roma

Momenti di tensioni tra gli spezzoni dei due cortei per il 25 aprile a Roma. La lite accesa, sfociata anche in alcuni spintoni, è avvenuta tra studenti di Cambiare Rotta e militanti di potere al Popolo da una parte e i manifestanti dell'Anpi dall’altra. I due cortei, partiti insieme da largo Bompiani, si sono poi separati, come già programmato, superato ponte Spizzichino. L'Anpi verso parco Schuster e gli studenti insieme a Pap verso San Paolo. "Guerrafondai. Via il Pd dal corteo", hanno urlato gli studenti che in seguito hanno bruciato una bandiera della Nato. Il momento di tensione è avvenuto su via Ostiense.

Partito il corteo a Milano, Anpi in testa

Partito alle 14.15 il corteo del 25 aprile a Milano. Dopo alcune trattative lo spezzone Pro Pal si è spostato di lato per far passare l'Anpi che ha quindi preso la testa del corteo.  I manifestanti Pro Pal hanno iniziato a gridare 'Palestina libera' e 'Fuori i sionisti dal corteo' come anche parte delle altre persone che sfilano in corteo

A Vicenza attivisti cercano di bloccare cerimonia Veltroni oratore, via bandiere Israele e Palestina

Alcuni attivisti del centro sociale Bocciodromo di Vicenza minacciano di entrate in piazza dei Signori, blindata dalle forze dell'ordine - dove si stava tenendo la cerimonia del 25 aprile con oratore Walter Veltroni - dopo aver visto alle spalle del palco una bandiera di Israele. Gli agenti della Questura hanno poi fatto rimuovere la bandiera di Israele così come è stata rimossa dalla piazza anche una bandiera della Palestina.

25 aprile, il sindaco di Roma Gualtieri alla manifestazione dell'ANPI

gualtieri

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Conte: l'invito alla sobrietà è poco comprensibile

"Io quando ho sentito questa espressione l'ho considerata poco comprensibile e diciamo anche poco felice. Perché comunque la celebrazione della nostra liberazione dalla dittatura fascista e anche nazista ci sta tutta. La riaffermazione dei nostri principi democratici, dei nostri valori costituzionali. Quindi da questo punto di vista non si comprende". Lo ha detto Giuseppe Conte, arrivando al Mausoleo delle Fosse Ardeatine a Roma, a chi gli chiedeva un commento all'invito a celebrare in modo sobrio il 25 aprile nel rispetto del lutto per la scomparsa del Papa. "Noi siamo qui in modo assolutamente sobrio per affermare questi valori e credo che questa memoria sia da rinnovare assolutamente", ha aggiunto.

Firenze, bandiere e striscione pro-Pal in piazza Signoria

Presidio con bandiere della Palestina esposte dai pro-Pal a Firenze, in piazza della Signoria, durante tutta la durata della cerimonia del 25 aprile all'arengario di Palazzo Vecchio. Un vistoso striscione bianco riportava la scritta “Sindaca chi non agisce contro il genocidio è complice” ed è stato tenuto issato dagli attivisti di Firenze per la Palestina, posizionatisi dalla parte opposta ai relatori. Sventolate dal pubblico, in altri punti della piazza, anche una bandiera dell'Ucraina e un paio dell'Unione Europea.

A Verona volantini contro Netanyahu

Volantini di protesta contro il premier israeliano Benjamin Netanyahu sono comparsi oggi a Verona, in piazza Bra, durante le celebrazioni per il 25 aprile. Attorno ai giardini della piazza sono stati affissi volantini con la foto di Netanyahu, accompagnata dalla scritta "Wanted for genocide against the palestinians".

Il corteo a Napoli

In piazza per festeggiare il 25 aprile ma anche per dire "no al decreto sicurezza, alla corsa al riarmo e al genocidio in Palestina". Aderenti ai movimenti, alle organizzazioni dei disoccupati, ai movimenti degli studenti si sono ritrovati in piazza Garibaldi a Napoli per "ricordare i valori della Resistenza ". Il corteo attraversa le strade del centro di Napoli. "La nostra città non si piegherà mai", hanno urlato i manifestanti aggiungendo che “noi siamo antifascisti. E chi non lo è, oggi non sarà in piazza".

Roma, corteo Anpi arrivato a Parco Schuster tra musiche e canti

Il corteo dell'Anpi a Roma tra musiche e canti è arrivato a Parco Schuster, dove dal palco si alterneranno diversi interventi. Dietro lo striscione che si trovava in testa, tra gli altri, anche la consigliera regionale della Regione Lazio del Pd Marta Bonafoni, l'assessore alla Cultura di Roma Capitale Massimiliano Smeriglio e il presidente dell'VIII Municipio Amedeo Ciaccheri. Ad accompagnare il corteo diverse musiche e canti. Prima di arrivare a Circonvallazione Ostiense, dopo Ponte Spizzichino, lo spezzone con Potere al Popolo, Cambiare Rotta, Osa, Fronte della Gioventù Studentesca si è staccato per raggiungere Porta San Paolo.

Le celebrazioni a Udine

"Sappia, chi immagina di cancellare queste conquiste sull'onda di un neo-nazionalismo e di un neo-razzismo, che le italiane e gli italiani di oggi e di domani non lo accetteranno mai. Siamo qui insieme a tenere alta la bandiera della libertà". Con queste parole il sindaco di Udine Alberto Felice De Toni ha concluso il suo discorso nella centrale piazza Libertà, durante le partecipate celebrazioni del 25 aprile nel cuore del capoluogo friulano, città insignita della medaglia d'oro al valor militare per la Lotta di Liberazione. Prima di iniziare il suo intervento ufficiale, il primo cittadino ha chiesto "un minuto di silenzio per Papa Francesco", accolto con rispetto da tutta la piazza. Nel suo discorso, De Toni ha ricordato la partecipazione collettiva alla Resistenza e l'alto prezzo pagato dal Friuli per la libertà, ma ha rivolto uno sguardo al presente e al futuro, con parole contro le minacce alle democrazie. "In questi tempi tornano in auge i gesti, i simboli, le idee e i principi del fascismo e del nazismo", ha detto, denunciando come "i nuovi fascisti siedano nei parlamenti democratici e in quello europeo, ed esprimano senza timore le stesse parole d'ordine xenofobe, violente, razziste di cento anni fa". A margine della manifestazione hanno fatto sentire la propria voce gli esponenti del Comitato per la Palestina di Udine, che hanno partecipato con striscioni che richiamavano alla "Resistenza palestinese".

Anpi Milano sui pro-Pal: “Gli daremo una giusta visibilità”

Un eventuale intervento dal palco dei palestinesi "non è possibile, ma gli daremo una giusta visibilità perché la loro causa noi non siamo contrari a sostenerla", ha spiegato ancora il presidente di Anpi Milano. "Oggi - ha aggiunto - è la festa dei partigiani e del 25 aprile e non può essere modificata. Con loro abbiamo parlato tante volte nelle sezioni, abbiamo raccolto 200mila euro per gli ospedali di Gaza e continueremo a dargli una mano".

Anpi Milano: accordo con pro-Pal, si metteranno dietro

"Siamo d'accordo che quando gli faremo segno che siamo pronti per partire si metteranno ordinatamente in coda dopo i partiti, l'ultimo sarà Rifondazione. Si metteranno dietro Rifondazione". Lo ha detto il presidente dell'Anpi Milano Primo Minelli, prima della partenza del corteo del 25 aprile, riferendosi ai manifestanti pro-Palestina. I manifestanti dei centri sociali e dei Giovani Palestinesi, che si sono riuniti in corso Venezia intorno alle 12, al momento sono schierati in testa. Dietro di loro, ad alcuni metri di distanza, gli attivisti Anpi. "È la democrazia che produce questi risultati. Bisogna che anche l'uso della democrazia sia fatto con grande responsabilità e senso di equilibrio. Oggi penso che questo equilibrio lo troveremo", ha aggiunto Minelli.

La manifestazione a Venezia

Venezia ha celebrato il 25 aprile nel Ghetto ebraico, ritenuto il più antico al mondo, con una cerimonia solenne. "Ci ritroviamo oggi, in questo luogo carico di storia e di significato, per celebrare insieme l'80esimo anniversario della Liberazione dell'Italia dal nazifascismo - ha detto il sindaco Luigi Brugnaro -. Ottant'anni: è la durata di una vita. Una vita intera. Sono sempre meno i testimoni diretti di quei giorni. Per questo non possiamo permetterci di dimenticare". Per Brugnaro, "ciò che è accaduto riguarda ancora noi, riguarda le nostre scelte, la nostra responsabilità, il mondo che vogliamo lasciare a chi verrà dopo di noi. Il 25 aprile è la data in cui l'Italia scelse la libertà, la democrazia, la dignità dell'essere umano. E lo fece grazie al sacrificio di tante donne e uomini, partigiani, militari anglo-americani, civili che lottarono, spesso a costo della vita, per riconsegnarci un futuro di speranza. A loro va la nostra gratitudine più profonda". "Celebrarlo qui, nel Campo del Ghetto, ha un valore speciale - ha concluso Brugnaro -. Questo non è solo un luogo della memoria, è un luogo della convivenza, della cultura, della resistenza, materiale ma soprattutto spirituale. Venezia ha sempre saputo unire, non dividere. Qui il passato ci parla, ma non ci schiaccia. Ci ricorda quanto sia prezioso vivere insieme, nel rispetto e nella diversità".

Al via raduno attivisti pro-Pal a Milano

Si sono riuniti intorno alle 12 in corso Venezia a Milano, all'altezza dell'uscita della metropolitana di Palestro, i manifestanti pro Palestina che parteciperanno al corteo del 25 aprile. Il loro obiettivo è aprire la manifestazione con un furgone al quale sono stati attaccati striscioni con scritto "Gloria alla resistenza fino alla liberazione" e "Stop al genocidio in Palestina, fermiamo la macchina bellica". "Chi celebra quest'anno la Liberazione non può ignorare la Palestina", hanno detto al megafono. "I valori dei partigiani ce li insegnano i palestinesi". Gli organizzatori hanno poi annunciato un momento dedicato alla "preghiera del venerdì".

Mattarella lascia teatro Genova salutato da applausi

Il presidente Mattarella ha lasciato il teatro Ivo Chiesa di Genova, dove ha partecipato alla celebrazione dell'80esimo anniversario della Liberazione. Il presidente è stato salutato dalle centinaia di persone che l'hanno aspettato in piazza e che hanno a lungo applaudito gridando, tra l'altro, “Ora e sempre Resistenza” e “Grande presidente”.

Mattarella: “Oggi celebriamo liberazione da dittatura fascista”

"Celebriamo oggi qui, a Genova, l'ottantesimo anniversario della liberazione dalla dittatura fascista e dalla occupazione nazista. Una regione, la Liguria, che, ricca di virtù patriottiche, tanto ha contribuito alla conquista della libertà del nostro popolo", ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, parlando a Genova in occasione del 25 aprile. IL SUO DISCORSO

A Napoli celebrazioni al grido: “Ora e sempre Resistenza”

In un'affollata piazza Carità, davanti alla stele in memoria di Salvo D'Acquisto, Napoli si è ritrovata per festeggiare il 25 aprile, giorno della Liberazione. Prima dell'inizio della cerimonia con le autorità civili e militari, dalla piazza si è levato il grido “Ora e sempre Resistenza" e il canto inno dei partigiani “Bella Ciao”. "La giornata della Liberazione ha un valore particolare per ricordare i valori della democrazia, della lotta antifascista, del fondamento della nostra Repubblica - ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi -. Credo che sia molto importante questa ricorrenza e festeggiare in maniera degna perché è la radice della nostra democrazia e testimonia valori che dobbiamo difendere ogni giorno: i valori della libertà, della tolleranza e della pace".

Il murale di Tvboy a via Rasella a Roma

In migliaia al corteo a Cagliari

Inno nazionale al Parco delle rimembranze. E fuori i cori "Palestina libera". Due manifestazioni in una per celebrare il 25 aprile a Cagliari: una più strettamente legata al ricordo della Liberazione, l'altra allargata anche alla questione internazionale contro "guerra, genocidio e repressione". Non sono mancati i riferimenti all'invito alla sobrietà da parte del governo per la morte di Papa Francesco: "Allora - questo il contenuto di un cartello mostrato dai partecipanti - sobrietà anche a Predappio". E ancora "Bella ciao sì, faccetta nera no". Migliaia i partecipanti - per gli organizzatori 10mila - alla manifestazione partita da piazza Garibaldi. Il corteo ha imboccato via Sonnino, poi tappa davanti al Monumento ai caduti. Quindi un omaggio ad Antonio Gramsci nella piazza che porta il nome del pensatore di Ales, all'altezza dell'opera di Pinuccio Sciola. E ancora nuova sosta per ricordare Emilio Lussu (simbolo e leggenda dell'antifascismo) e poi su in viale Regina Margherita nel nuovo percorso per dribblare i cantieri di via Roma. Musica e cori ad alto volume, compresa Bella Ciao. Presenti alla cerimonia, tra gli altri, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, l'assessora regionale dei Trasporti Barbara Manca, il presidente del Consiglio regionale Piero Comandini. "Il 25 aprile è un appuntamento irrinunciabile per ricordare la nostra storia - ha detto Zedda -. Questa giornata è anche monito e insegnamento per il presente e il futuro del nostro Paese. Anche quest'anno siamo in piazza per rivendicare i diritti acquisiti dopo tanto impegno e sangue versato da chi c'era prima di noi. È nostra responsabilità non dare per scontato un valore universale come la libertà, purtroppo ancor oggi minacciato. La buona politica - ha concluso il sindaco di Cagliari - deve continuare a essere portavoce e portatrice di pace in Europa, in Ucraina, in Palestina e in tutti quei luoghi dove si muore". Poi tappa alla casa di Lussu - da lui difesa durante l'assalto notturno a opera di una squadraccia fascista che voleva eliminarlo - in piazza Martiri e quindi discesa in via Manno per puntare su piazza del Carmine, capolinea della manifestazione.

La cerimonia a San Sabba

Folla di persone nonostante la pioggia e un massiccio spiegamento di forze dell'ordine caratterizzano alla Risiera di San Sabba la cerimonia solenne del 25 aprile, alla quale presenziano autorità civili, militari e religiose di varie confessioni. Affollata all'interno la Risiera, unico lager nazista in Italia, dove è stato ristretto a 2.200 persone il numero dei partecipanti. Sono presenti anche i sindacati e l'Anpi, tanti i gonfaloni di alcuni comuni della zona e delle associazioni combattentistiche e d'arma. All'esterno della Risiera manifesta un centinaio di persone con bandiere e cartelli. La cerimonia è cominciata con la deposizione di una corona di fiori davanti al punto dove sorgeva il forno crematorio.

Tensione con i pro-Pal a Bergamo

Momenti di tensione questa mattina al corteo del 25 aprile in centro a Bergamo. Una trentina di manifestanti pro Palestina, con bandiere e striscioni, avrebbero cercato di mettersi in testa alla sfilata al grido di “Fuori i sionisti dal 25 aprile” e avrebbero accerchiato il gruppo della Brigata ebraica. Sono intervenute le forze dell'ordine in assetto antisommossa, che hanno bloccato i contestatori tra spintoni e urla nella zona centrale di Porta Nuova. Il corteo ha ripreso il percorso, ma anche nella zona della Prefettura si sono registrati altri momenti di tensione.

Comune revoca cittadinanza a Mussolini e la dà a Matteotti

"In un'epoca in cui il coraggio delle proprie azioni e l'intransigenza verso le bestialità sembrano venir meno, l'esempio di Matteotti è pronto a ricordarci che la democrazia e la libertà non sono beni scontati e facilmente ottenibili", ha detto Mirna Cecchini, sindaca di San Clemente, in provincia di Rimini, revocando la cittadinanza a Mussolini e dandola a Matteotti. I DETTAGLI

Calenda: “Ricordarsi di chi si è sacrificato”

"Per liberare l'Italia sono morti circa 300.000 soldati Alleati. Oggi siamo qui, al cimitero di guerra del Commonwealth di Roma, per ricordare tanti ragazzi che sono venuti dall'altra parte del mondo affinché noi fossimo liberi e che insieme a 40.000 partigiani e 20.000 soldati dell'esercito regio hanno dato la loro vita per la nostra libertà. Oggi è importante ricordarsi di tutti quelli che si sono sacrificati così come è importante ricordarsi che oggi chi resiste e combatte contro l'invasore fascista sono gli ucraini", ha detto il leader di Azione Carlo Calenda.

Mattarella arrivato al Teatro Ivo Chiesa

Il presidente Mattarella è arrivato al Teatro Ivo Chiesa di Genova, dove si terranno le orazioni istituzionali per celebrare l'80esimo anniversario della Liberazione. Il presidente, accolto da un lungo e affettuoso applauso, è stato salutato dalla prefetto Cinzia Torraco e dal governatore Marco Bucci. L'arrivo di Mattarella è stato preceduto da quello del ministro Crosetto: per lui qualche fischio dal gruppo di persone presenti.

Renzi: "Viva la festa della Liberazione"

La cerimonia al Sacraio di Bari

"Il 25 aprile è la festa di tutti, ma non dobbiamo dimenticare che è anche l'esito di una scelta di campo fatta da tanti, che dopo l'8 settembre 1943 sacrificarono la propria vita per restituire al nostro paese la democrazia e la libertà, e per affrancarlo dalle atrocità del nazifascismo", ha detto il sindaco di Bari Vito Leccese, a margine della cerimonia per gli 80 anni della festa della Liberazione che si è svolta questa mattina al Sacrario militare dei caduti d'oltremare di Bari. Dopo gli onori ai caduti, la deposizione di corone d'alloro e gli interventi istituzionali, nel corso della cerimonia alcuni studenti di istituti superiori di Bari hanno letto delle lettere di condannati a morte della resistenza europea. "La cosa importante è che quei testi dei condannati a morte vivano ancora, ma è soprattutto l'impegno che i ragazzi ci mettano per leggerli, studiarli ed esprimerli con intensità. Questo lascia grande speranza per il nostro futuro", ha detto il presidente dell'Anpi di Bari Pasquale Martino. Al termine della cerimonia, l'Anpi ha sfilato verso l'esterno del Sacrario intonando Bella ciao.

Mattarella al “Campo dei Partigiani” di Genova

Il presidente Sergio Mattarella, arrivato al Campo 13 “dei Partigiani” del Cimitero di Staglieno di Genova, ha reso omaggio alla lapide davanti alla quale è stata posta la corona della Presidenza della Repubblica. Il presidente è arrivato al cimitero monumentale alle 11:23 accolto da decine e decine di cittadini che l'hanno salutato con un lungo applauso.

Terminato il corteo pro-Pal a Roma

"Ci siamo ripresi la piazza della Resistenza, una vittoria". Con questi slogan, sulle note di Bella ciao e tra i fumogeni dei colori della bandiera palestinese, si è sciolto il corteo pro-Pal a Roma - all'altezza di Ponte Spizzichino - nella giornata della Liberazione. Molti i riferimenti a Papa Francesco e contro il governo. A spiccare è la foto di Bergoglio sorridente, accompagnata dalla scritta: “Meloni, Fassino, Cuperlo, Violante: voi calpestate le sue parole su Gaza, armi, guerre, migranti”. Tra gli altri manifesti, molti riferimenti alle parole utilizzate dal governo per la celebrazione di oggi. E cori contro i sionisti. "La sobrietà lasciamola ai fasci", il cartello tenuto tra le mani da una ragazza. In testa lo striscione “Resistenza e Liberazione sono fiori che non muoiono, 25 aprile sempre”. Subito dietro: "Se non sei con la Palestina non hai capito cos'è il 25 aprile". Tra la folla anche una donna, un'infermiera tra i sanitari per Gaza Roma, con in braccio un neonato di Gaza di cartapesta, dipinto di rosso sangue, rappresentando così una piccola vittima di Gaza.

Fontana: “Celebriamo esempio dei nostri padri uniti per la libertà”

"Il 25 Aprile è il simbolo di un popolo che ha scelto la libertà contro la barbarie, la democrazia contro l'oppressione. Ottant'anni fa, l'Italia seppe rialzarsi grazie al coraggio di uomini e donne che, animati da idee e sensibilità diverse, si unirono nella Resistenza per sconfiggere il nazifascismo. Celebrare questo giorno è un doveroso tributo alla memoria di chi ha combattuto per assicurare un futuro di pace e di giustizia alle generazioni a venire, guidando il Paese verso la ricostruzione. La loro memoria guida e rafforza l'impegno per una società saldamente fondata sulla libertà, la democrazia e la pace". Così il presidente della Camera Lorenzo Fontana.

Tajani: “Libertà si difende ogni giorno, assieme”

"Sobrietà non significa non celebrare una data storica. Una data che ricorda la riconquista della libertà. Una data che deve farci guardare in avanti. Noi dobbiamo continuare a difendere la libertà. La si difende ogni giorno tutti quanti assieme", ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani arrivando questa mattina al Mausoleo delle Fosse Ardeatine a Roma, dove ha deposto una corona di alloro.

Schlein: “Festeggiare la libertà è importante”

“È un 25 aprile di resistenza e di libertà e il Paese festeggia la libertà, che è importante. Anche oggi la lezione di chi ha lottato e ha dato la vita, addirittura, per la nostra libertà, è una lezione quanto mai attuale. Libertà, quindi, Liberazione, resistenza, ora e sempre. Buon 25 aprile a tutti". Sono le parole della segretaria del Pd Elly Schlein, ai giornalisti, a margine delle commemorazioni del 25 aprile a Marzabotto (Bologna).

Meloni: “Onoriamo valori democratici negati da fascismo”

La premier ha partecipato, insieme al presidente Mattarella, alla cerimonia all'Altare della patria per la deposizione di una corona d'alloro in occasione delle celebrazioni per la festa della Liberazione. Poi ha dichiarato: “In questa giornata, la nazione onora la sua ritrovata libertà. Oggi rinnoviamo il nostro impegno affinché questa ricorrenza possa diventare sempre di più un momento di concordia nazionale”. I DETTAGLI

Giorgia Meloni

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A Romano di Lombardia si canta Bella ciao nonostante il divieto

Il corteo del 25 aprile di Romano di Lombardia, in provincia di Bergamo, canta Bella ciao nonostante il divieto di eseguirne la musica deciso dall'amministrazione comunale per rispettare le indicazioni sul lutto nazionale per la morte di Papa Francesco. "Ho faticato a trovare le disposizioni del governo e quelle prefettizie - commenta Walter Torioni, presidente Anpi di Romano di Lombardia - e comunque non ho letto da nessuna parte che si dovesse silenziare Bella ciao, che è un canto d'amore, ma probabilmente non è ancora recepito come tale".

Corteo sfila per Palermo, moltissimi giovani

Un migliaio di persone, tra cui moltissimi giovani, stanno sfilando in corteo a Palermo per celebrare l'ottantesimo anniversario della Liberazione. Le commemorazioni del 25 aprile si sono aperte al Giardino Inglese con la deposizione di corone di alloro e di fiori alla lapide dei caduti di Cefalonia e al cippo in memoria di Pompeo Colajanni, il comandante Barbato che contribuì alla liberazione della città di Torino dai nazifascisti. I partecipanti si sono poi mossi in corteo e percorreranno via Libertà e via Ruggero Settimo. L'arrivo è previsto alle 11.15 in piazza Verdi. Dinanzi alla scalinata del Teatro Massimo si esibirà la Corale san Sebastiano della polizia municipale di Palermo, diretta dalla maestra Serafina Mandovalli.

Il presidente Sergio Mattarella è arrivato a Genova

È atterrato all'aeroporto Colombo di Genova il Falcon 900 dell'Aeronautica militare sul quale si trova il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, oggi a Genova per l'ottantesimo anniversario della Liberazione. Primo appuntamento al Campo dei Partigiani al cimitero monumentale di Staglieno, dove verrà posizionata la corona d'alloro della Presidenza della Repubblica, poi il presidente si trasferirà al Teatro Ivo Chiesa.

“Fuori fascisti-sionisti da 25 aprile”: pro-pal in corteo a Roma

"Palestina libera. Fuori fascisti-sionisti dal 25 aprile". Con fumogeni e bandiere della Palestina, il corteo con i manifestanti pro Pal, un migliaio di persone, attraversa piazzale Ostiense dopo il termine della commemorazione dei caduti da parte della Comunità ebraica. Una parte degli attivisti dovrebbe quindi andare verso ponte Spizzichino. Mentre, una volta attraversato via Campo Boario, vicino piazzale Ostiense, il corteo della comunità ebraica si è sciolto all'altezza degli archi in via Nicola Zabaglia. L'area di Porta San Paolo è stata divisa esattamente in due con oltre 30 blindati, anche a chiudere le vie limitrofe, proprio per evitare qualsiasi scontro tra i pro-Palestina e la brigata ebraica. A controllare piazzale Ostiense, da questa mattina, anche un elicottero che sorvola l'area.

A Trieste momenti di tensione al corteo

Scontri tra manifestanti e forze dell'ordine oggi a Trieste durante il corteo partito questa mattina dal quartiere di San Giacomo per gli 80 anni della Liberazione e aperto da un grande striscione con la scritta "L'antifascismo è nostro e non lo deleghiamo". Dopo poche centinaia di metri dalla partenza, tra alcuni partecipanti del corteo degli antagonisti e le forze dell'ordine ci sono stati momenti di tensione e poi qualche breve scontro con scambio di colpi e qualche manganellata. Attimi di paura anche per i passanti e le attività della zona. Al corteo vengono scanditi slogan come "Siamo tutte antifasciste, siamo tutti antifascisti" e vengono distribuiti volantini che inneggiano alla Resistenza e criticano il governo Meloni. I partecipanti dovrebbero unirsi alla manifestazione organizzata dalla Cgil, davanti al monumento ai caduti di Servola, Sant'Anna e Coloncovez, per proseguire poi tutti insieme fino alle Risiera di San Sabba, dove si svolgerà la cerimonia principale della giornata.

Sala: “Non si svilisca senso della manifestazione”

"La speranza è che non si svilisca il senso di questa manifestazione", ha detto ancora il sindaco di Milano Giuseppe Sala alla deposizione delle corone per il 25 aprile a Palazzo Marino in vista del corteo di oggi pomeriggio. "Il diritto a manifestare è un diritto inviolabile e ci mancherebbe altro, appartiene alla storia dell'umanità. Il punto è che quando si manifesta bisogna pensare al fine per cui si manifesta. Anche all'ultimo corteo Pro Pal, con quelle scritte profondamente sbagliate su Meloni. Poi - ha sottolineato - c'era un sacco di gente che era lì con l'intento giusto e molto spesso poi questo spirito viene appunto svilito dagli eccessi. Io spero che oggi si faccia questa considerazione. Il vero obiettivo è ricordare quelli che ci hanno portato questa democrazia. E trarne una lezione per il giorno d'oggi". Quindi "è una giornata estremamente importante e mi auguro che sia una manifestazione politica, ma non di parte. La manifestazione deve essere di tutti. L'invito - ha concluso - è ad avere in testa il perché si manifesta e la giusta causa. A Gaza è una tragedia, è un massacro, lo sappiamo tutti. Oggi però è la festa della Liberazione".

Sala: invito alla sobrietà “è incomprensibile”

L'invito alla sobrietà per il 25 aprile "è incomprensibile. Io mi sono sempre sentito sobrio e credo che lo sia la stragrande maggioranza di tutti quelli che sono in piazza. Questi inviti vanno fatti se c'è un'argomentazione", ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala alla deposizione delle corone per il 25 aprile a Palazzo Marino. "Avrei preferito dire 'niente musica' per esempio. Lo avrei trovato sbagliato, ma sarebbe stato un messaggio chiaro. Così è un messaggio fuorviante che tende a dare un segno negativo per chi è in piazza. A Milano c'è sempre sobrietà in chi manifesta il 25 aprile", ha sottolineato Sala.

Al via il corteo dell'Anpi da Largo Bompiani a Roma

È partito da Largo Bompiani a Roma il corteo organizzato dall'Anpi per celebrare l'ottantesimo anniversario della liberazione e che è diretto a Parco Schuster, dove si esibiranno anche diversi artisti. In testa la presidente dell'Anpi di Roma Marina Pierlorenzi, dietro allo striscione "I partigiani". A precedere i manifestanti un camioncino con musica e bandiere dell'Anpi e della pace, numerose lungo il corteo insieme a quelle della Cgil Roma e Lazio e Fillea Cgil, del partito democratico e dei giovani democratici, alleanza Verdi sinistra, proprio in rappresentanza dei partiti e delle organizzazioni sindacali. "Mi raccomando, sobri", ironizzano alcuni giovani in testa al corteo. "Noi con i fascisti abbiamo finito di parlare il 25 aprile 1945", si legge poi sullo striscione di Fillea Cgil. In coda al corteo presenti anche Cambiare Rotta, Potere al Popolo e Fronte della Gioventù Comunista che però sono diretti a Porta San Paolo.

Gualtieri: “Roma onora chi ci ha dato Italia libera”

"Ottant'anni fa, il 25 aprile 1945, l'Italia riconquistò la libertà. Ricordiamo con profonda gratitudine il sacrificio e la determinazione di quelle donne e quegli uomini che lottarono contro il Nazifascismo e riscattarono il Paese", ha scritto sui social il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

Le celebrazioni del 25 aprile

25 aprile

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Di Segni: “Liberazione è dell'Italia, non altre cose pretestuose”

"Oggi è una festa di tutti gli italiani senza divisioni partitiche e appartenenze o di pensieri diversi. Dovrebbe essere di tutti. È di tutti solo la Liberazione dell'Italia e non altre liberazioni, altre libertà che sono acclamate in maniera o ragionevole, o giusta o pretestuosa", ha detto Noemi Di Segni, presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane (Ucei) parlando a Porta San Paolo.

Meloni: “Questa ricorrenza sia momento di concordia nazionale”

"Oggi rinnoviamo il nostro impegno affinché questa ricorrenza possa diventare sempre di più un momento di concordia nazionale, nel nome della libertà e della democrazia, contro ogni forma di totalitarismo, autoritarismo e violenza politica", ha detto ancora la premier Giorgia Meloni in occasione del 25 aprile.

Meloni: “Oggi riaffermiamo la centralità dei valori democratici”

"Oggi l'Italia celebra l'ottantesimo Anniversario della Liberazione. In questa giornata, la Nazione onora la sua ritrovata libertà e riafferma la centralità di quei valori democratici che il regime fascista aveva negato e che da settantasette anni sono incisi nella Costituzione repubblicana. La democrazia trova forza e vigore se si fonda sul rispetto dell'altro, sul confronto e sulla libertà e non sulla sopraffazione, l'odio e la delegittimazione dell'avversario politico”, ha dichiarato la premier Giorgia Meloni.

Conclusa la cerimonia all'Altare della patria

Si è conclusa da pochi minuti la cerimonia all'Altare della patria in occasione della festa della Liberazione a cui ha preso parte il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con le più alte cariche dello Stato.

Mattarella e la deposizione della corona d'alloro

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è all'Altare della patria per la deposizione di una corona d'alloro in occasione delle celebrazioni per il 25 aprile, la festa della Liberazione di cui ricorre l'ottantesimo anniversario. Il capo dello Stato è stato accolto dal ministro della Difesa Guido Crosetto. Presenti le più alte cariche dello Stato: il presidente del Senato Ignazio La Russa, Lorenzo Fontana presidente della Camera, la premier Giorgia Meloni e il presidente della Corte Costituzionale Giovanni Amoroso.

Mattarella all’Altare della Patria

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato all’Altare della Patria.

Perché si festeggia la Liberazione

In questo giorno del 1945 Milano fu liberata dall'occupazione nazifascista. La “Festa della Liberazione” fu introdotta con un decreto il 22 aprile del 1946. I DETTAGLI

25 Aprile, il fumetto di Marinaccio

La vignetta del fumettista per Sky TG24 in occasione della Festa della Liberazione. GUARDA

Fumetto Marinaccio

Brigata ebraica e Comunità a Piramide, 'sempre antifascisti'

Arrivato il corteo della Brigata Ebraica per il 25 aprile a piazzale Ostiense a Roma. Verranno deposte le corone d'alloro per i caduti. In apertura lo striscione '25 aprile, antifascisti sempre'. Presenti le autorità della Comunità ebraica, con Noemi Di Segni, presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane, il rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni, il presidente della Cer Victor Fadlun.  Dall'altro lato della piazza, blindata dalle forze dell'ordine, il presidio di oltre 300 persone di Pro Pal, che urlano "assassini". 

25 aprile: Crosetto, 'una storia che si difende ogni giorno'

"80° Anniversario della #Liberazione 'Libertà, una storia che si difende ogni giorno.' Buon #25aprile". Questo il messaggio su X del ministro della Difesa Guido Crosetto per l'ottantesimo anniversario della Liberazione dell'Italia dal nazifascismo

25 Aprile: Ronzulli (FI), Festa di libertà patrimonio di tutti

"Libertà condivisione, coesione, memoria. La festa della Liberazione racchiude in se' questi valori fondamentali, che rappresentano il modo migliore per rendere omaggio a tutte le donne e gli uomini che, con coraggio, sacrificio e determinazione, hanno combattuto e perso la vita  per sconfiggere il nazifascismo e per restituire all'Italia la democrazia e la dignita'. La liberta' non e' mai scontata, la pace e' una conquista quotidiana". Cosi' la vice presidente FI del Senato, Licia Ronzulli. "Ricordare il 25 Aprile - prosegue - vuol dire lavorare per continuare a costruire una societa' piu' giusta, inclusiva, libera da ogni forma di odio e

discriminazione. Per questo, e' una festa che dovrebbe unire e

non dividere. E' una festa che e' patrimonio di tutti, non solo

di una sola parte".

25 aprile: a Roma già circa 300 pro Palestina a Porta San Paolo

“Israele assassino”; “Israele fascista, Stato terrorista”; “Palestina libera”: grida il gruppo di manifestanti pro Palestina, circa 300, già presente a Porta San Paolo dove a breve è prevista dall’altro lato della piazza la commemorazione dei caduti della comunità ebraica in occasione del 25 aprile. I manifestanti con gli striscioni in mano (“dal fiume al mare, solo la resistenza sconfigge il sionismo”, si legge in quello principale) sono contrapposti ad un ampio schieramento di forze di polizia in tenuta antisommossa. Sono presenti anche i mezzi speciali, ovvero gli idranti. 

25 aprile: Rizzo (Dsp) commemora caduti Cefalonia, 'no ad antifascismo da passerella'

"Esiste una politica misera che usa la storia strumentalmente. Un 'antifascismo da passerella' che vorrebbe collegare quegli accadimenti di ottant’anni fa alla scelta di appoggiare una nuova guerra alla Russia, riarmando la Germania e sottraendo risorse al popolo italiano. In questo contesto siamo qui all’alba del 25 aprile 2025 a commemorare il sacrificio eroico della divisione Acqui, sterminata durante la prigionia dai tedeschi a Cefalonia nel settembre 1943". Lo dice il coordinatore nazionale di Democrazia Sovrana Popolare, Marco Rizzo, postando un video della commemorazione che lo mostra davanti alla lapide ai caduti con il responsabile diplomatico del partito, l'Ambasciatore Bruno Scapini, e il presidente Francesco Toscano.  

"Cefalonia è stato un atto di grande Resistenza, abbandonati dal Re e da Badoglio, ignorati e traditi da inglesi e americani e sterminati dai nazisti. Un episodio di eroismo praticamente sconosciuto che vide cadere migliaia di soldati italiani - conclude la nota - Il ricordo e l’esempio di questi valorosi è alla base della teoria del sovranismo popolare oggi. Onore ai caduti".-

25 aprile: L. Orlando, libertà da difendere in tempi oscuri

"Il 25 aprile è la festa di tutti gli italiani. In questo 80° anniversario della liberazione dal nazifascismo ci domandiamo cosa significhi libertà. Una libertà che dobbiamo difendere in tempi oscuri e difficili in Italia che rischiano di riportare indietro le lancette della storia e mortificare la Costituzione repubblicana fondata sulla Resistenza ". Lo afferma l'europarlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra Leoluca Orlando. "Celebrare le donne e gli uomini della Resistenza - continua - significa fare memoria attiva, impegnarsi affinché paura, violenza e silenzio, tratti distintivi della dittatura fascista, non ritornino a comandare".   Sulle celebrazioni che il governo ha chiesto "sobrie" per il lutto della morte di Papa Francesco, Orlando aggiunge: "È l'ennesimo tentativo da parte del governo Meloni e dei suoi membri di fuggire alle celebrazioni di una giornata a loro da sempre indigesta. Farlo tentando di sfruttare sentimenti di grande dolore e profonda gratitudine che il mondo ha espresso in occasione della morte di Papa Francesco è disdicevole".

25 Aprile, scontri tra antagonisti e polizia a Torino

Scontri in piazza Castello a Torino, questa sera, al termine della fiaccolata organizzata dalla Città per il 25 Aprile. A cerimonia ultimata i componenti dello spezzone 'antagonista' del corteo, composto da autonomi, attivisti dei centri sociali e di movimenti filo palestinesi, sono saliti sul palco dopo avere rimosso le transenne. In un punto i dimostranti sono giunti a contatto con il cordone delle forze dell'ordine che ha risposto con una manovra di alleggerimento e delle manganellate. I manifestanti dello spezzone 'antagonista' durante il corteo avevano esposto uno striscione con la scritta 'Resistenza contro guerra, riarmo e genocidio' e avevano anche contestato il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, esponendo un fantoccio con le sue sembianze in mimetica da militare.

Viva la libertà, speciale Sky dedicato agli 80 anni della Liberazione

Un racconto corale e intergenerazionale che ripercorre i drammatici eventi dell’8 settembre 1943 fino al 25 aprile 1945, giorno in cui l’Italia si liberò dal nazifascismo. La ricostruzione degli eventi è stata affidata allo storico Marco Mondini, dell’Università di Padova, che offre uno sguardo rigoroso e appassionato su una delle pagine più complesse della storia italiana. Accanto a lui, la testimonianza di Flora Monti, 94 anni, tra le ultime staffette partigiane ancora in vita. LEGGI QUI

In Italia, oggi 25 aprile, si celebra l'ottantesimo anniversario della liberazione dal nazifascismo. L'esortazione alla sobrietà del governo per la morte del Papa ha convinto alcuni Comuni a cancellare gli eventi, alimentando nuove polemiche. Ma cortei e manifestazioni sono comunque andati avanti in diverse città. In varie centri si è cantato Bella ciao. Così anche a Romano di Lombardia, nonostante il consiglio comunale leghista avesse vietato di eseguirne la musica.

La giornata si è aperta con l'allerta scontri, soprattutto a Milano (secondo le stime dell'Anpi sono scese in piazza 90mila persone) e a Roma, dove hanno manifestato anche i manifestanti pro-Palestina. "Siamo inorriditi davanti al massacro di civili a Gaza", ha detto alla fine del suo intervento dal palco di piazza Duomo a Milano il presidente dell'Anpi, Gianfranco Pagliarulo. Le manifestazioni sono andate senza problemi particolari, a parte qualche tensione nella Capitale, a Bergamo e Trieste. 

Il sindaco del capoluogo lombardo Giuseppe Sala: l'invito alla sobrietà per il 25 aprile "è incomprensibile". A Orbetello (Grosseto) l'Anpi è stata multata per occupazione di suolo pubblico della piazza dove stamani, nonostante lo stop dell'amministrazione comunale, ha tenuto un'iniziativa per il 25 aprile. Ieri scontri polizia-antagonisti in piazza Castello a Torino al termine della fiaccolata. In mattinata Sergio Mattarella hadeposto la corona d'alloro all'Altare della Patria insieme alle più alte cariche dello Stato. Presente anche Giorgia Meloni: "Onoriamo valori democratici negati da fascismo". Poi il presidente della Repubblica è andato a Genova.

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