Lo ha dichiarato il capo negoziatore di Hamas, Khalil al-Hayya, come riporta al Jazeera. "La bozza finale della fase uno è stata firmata questa mattina in Egitto da tutte le parti per il rilascio di tutti gli ostaggi", ha detto la portavoce del governo israeliano Bedrosian. lI presidente americano ha definito l’intesa "un primo passo verso una pace duratura". La prima fase dell'intesa prevede entro 72 ore la liberazione dei 20 ostaggi vivi in cambio di 1.950 prigionieri palestinesi
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Nella notte tra l’8 e il 9 ottobre, Israele e Hamas hanno raggiunto un’intesa sulla "prima fase" del piano di pace promosso dagli Stati Uniti. "Tutti gli ostaggi saranno riportati a casa. È un grande giorno per Israele", ha dichiarato il premier Benjamin Netanyahu. "La bozza finale della fase uno è stata firmata questa mattina in Egitto da tutte le parti per il rilascio di tutti gli ostaggi”, ha detto la portavoce del governo israeliano Shosh Bedrosian. Il presidente americano Donald Trump ha definito l’intesa "un primo passo verso una pace duratura". Festeggiamenti in strada nella Striscia e in Israele. "Abbiamo ricevuto rassicurazioni dai mediatori fratelli e dall'amministrazione statunitense, che hanno confermato che la guerra è completamente finita", ha dichiarato il capo negoziatore di Hamas, Khalil al-Hayya, come riporta al Jazeera.
Il cessate il fuoco totale subito dopo la ratifica del governo Netanyahu. La prima fase dell'intesa prevede entro le 72 ore successive la liberazione dei 20 ostaggi vivi in cambio di 1.950 prigionieri palestinesi, tra cui però non ci sarà Barghouti. Per restituire i corpi degli altri, Hamas ha chiesto 10 giorni di tempo. Il leader Usa atteso per domenica in Israele, poi in Egitto per la firma ufficiale dell'accordo. "Il disarmo" di Hamas avverrà nella prossima fase dell'accordo su Gaza, ha detto Trump. "Prima facciamo tornare gli ostaggi, era quello che tutti volevano". Netanyahu: “Ora dategli il Nobel per la pace”. Il presidente degli Stati Uniti ha affermato di non "avere una posizione" riguardo alla soluzione a due Stati per risolvere il conflitto tra Israele e Palestina. "Non ho una posizione, mi andrà bene qualsiasi cosa concordino".
"Siamo pronti a discutere su come possiamo contribuire al piano di pace affinchè questa pace sia sostenibile anche sul campo", ha detto l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Kaja Kallas a margine del vertice ministeriale al Quai d'Orsay di Parigi. "Siamo all'inizio di un percorso, dobbiamo impedire che ci siano episodi che possano deteriorare questa fragile tregua", ha dichiarato il minstro degli Esteri, Antonio Tajani.
Gli approfondimenti:
- Quali Paesi riconoscono lo Stato palestinese e quali sono contrari. LA MAPPA
- Blocco E1: cos’è l’insediamento di Israele che divide la Cisgiordania
- Al-Jazeera: "Uccisi 5 nostri reporter, attacco mirato". Idf: "Uno era un terrorista"
- Medio Oriente: numeri e obiettivi del piano per l'occupazione di Gaza. Cosa sappiamo
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- Stretto Hormuz, perché è strategico e cosa succede se l’Iran lo chiude
- Come è stato colpito il programma nucleare iraniano: il punto
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Gaza, il piano di pace di Trump: da Israele e Hamas sì alla prima fase
Nella notte tra l’8 e il 9 ottobre il presidente Usa Donald Trump ha annunciato che “Israele e Hamas hanno entrambi sottoscritto la prima fase del nostro piano di pace. Ciò significa che tutti gli ostaggi saranno rilasciati molto presto e Israele ritirerà le sue truppe secondo una linea concordata, come primo passo verso una pace forte e duratura". “Questo è un grande giorno”, ha aggiunto il leader Usa.
Gaza, il piano di pace di Trump: da Israele e Hamas sì alla prima fase
Vai al contenutoHamas: "La guerra è definitivamente finita"
La guerra Israele-Hamas e il sì al piano Usa: cos’è successo in 2 anni
La Casa Bianca, il 29 settembre 2025, ha pubblicato una strategia in 20 punti, per far diventare Gaza "una zona deradicalizzata e libera dal terrorismo che non rappresenterà una minaccia per i suoi vicini". Nella notte italiana tra l'8 e il 9 ottobre 2025 il presidente Usa Donald Trump ha annunciato: "Israele e Hamas hanno entrambi sottoscritto la prima fase del nostro piano di pace. Ciò significa che tutti gli ostaggi saranno rilasciati molto presto e Israele ritirerà le sue truppe secondo una linea concordata, come primo passo verso una pace forte e duratura". Tuttavia, hanno sottolineato funzionari Usa, alcuni dei punti più difficili - come la governance di Gaza e il disarmo dei terroristi di Hamas - dovranno ancora essere negoziati in futuro.
La guerra Israele-Hamas e il sì al piano Usa: cos’è successo in 2 anni
Vai al contenutoHerzog ringrazia Trump e i mediatori Witkoff e Kushner
Il presidente e il primo ministro israeliani hanno incontrato stasera a Gerusalemme Jared Kushner e Steve Witkoff, inviati statunitensi che hanno partecipato ai negoziati indiretti tra Israele e Hamas, al cessate il fuoco a Gaza e al rilascio degli ostaggi, secondo quanto dichiarato dai rispettivi uffici. "Il presidente Herzog ha espresso la sua profonda gratitudine al presidente Trump, a Kushner e a Witkoff per il loro ruolo fondamentale e storico nel prossimo rimpatrio degli ostaggi... e per il loro aiuto nel tracciare la strada verso una nuova era di cooperazione in Medio Oriente", ha dichiarato la presidenza in una nota. Gli inviati statunitensi hanno poi incontrato Benjamin
Netanyahu, secondo quanto riportato dall'ufficio del Primo
Ministro israeliano. I media israeliani hanno riferito che Kushner e Witkoff hanno poi partecipato alla riunione del governo israeliano per approvare l'accordo di Gaza annunciato dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Onu: i palestinesi possano tornare nelle loro case
Dopo l'annuncio dell'accordo raggiunto tra Israele e Hamas, le Nazioni Unite si augurano che ai palestinesi venga permesso di tornare a Gaza, dopo essere stati fatti sfollare da Israele. "Quello che speriamo - ha detto il portavoce, Stephane Dujarric - è che i palestinesi di Gaza possano tornare nelle loro case e sentirsi al sicuro nelle loro case, o in ciò che ne resta".
Onu: via libera da Israele a 170 mila tonnellate di aiuti
Le Nazioni Unite hanno ottenuto l'autorizzazione dalle autorità israeliane per 170 mila tonnellate di aiuti alimentari e sanitari destinati alla popolazione di Gaza, oltre a materiali per rifugi e aiuti essenziali già presenti nella catena logistica. Lo ha dichiarato il portavoce dell'Onu, Stephane Dujarric, nel corso dell'incontro quotidiano con i media internazinali. "Queste forniture - ha aggiunto - si trovano attualmente nella regione, principalmente in Israele, ma anche in Cisgiordania, Giordania, Egitto e Cipro, e sono pronte per essere inviate a Gaza, mentre i partner presentano ulteriori richieste di approvazione per nuovi carichi".
Idf conferma attacco aereo a palazzo, almeno 4 morti
Le IDF confermano di aver effettuato un attacco aereo nel quartiere Sabra di Gaza City questa sera, affermando che ha preso di mira una cellula di agenti di Hamas i cui membri "operavano vicino alle forze e rappresentavano una minaccia immediata per le truppe delle IDF che operavano nella zona", lo scrive il Times of Israel. L'agenzia di Protezione Civile di Gaza, gestita da Hamas, ha riferito che l'attacco ha causato il crollo di un edificio, con circa 40 persone intrappolate sotto le macerie. Quattro corpi sono stati recuperati
Piano pace per Gaza, Meloni: desidero ringraziare il presidente Trump
La premier commenta con una nota l'accettazione da parte di Hamas del piano stilato dal presidente Usa: "L’accordo raggiunto in Egitto per l’applicazione della prima fase del Piano di pace del Presidente Trump è una straordinaria notizia che apre la strada al cessate il fuoco a Gaza, al rilascio di tutti gli ostaggi e al ritiro delle forze israeliane su linee concordate".
Piano pace per Gaza, Meloni: desidero ringraziare il presidente Trump
Vai al contenutoIsraele, la Knesset invita Trump "presidente di pace"
Cnn: Witkoff e Kushner a riunione governo israeliano
Il genero del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Jared Kushner, e l'inviato speciale Steve Witkoff hanno partecipato a un incontro del governo israeliano sul proposto piano di cessate il fuoco per Gaza, hanno riferito giovedi' alla CNN fonti israeliane. Lo rivela la Cnn che sta cercando commenti dalla Casa Bianca.
Piano pace per Gaza, Tajani: pronti a invio militari per ricostruzione
"L'Italia, che ha sempre sostenuto il piano statunitense, è pronta a fare la sua parte per consolidare il cessate il fuoco, per fare arrivare nuovi aiuti umanitari e per partecipare alla ricostruzione", ha detto il ministro degli Esteri dopo l'annuncio di Trump. "Pronti anche a inviare militari in caso di creazione di una forza internazionale di pace per riunificare la Palestina".
Piano pace per Gaza, Tajani: pronti a invio militari per ricostruzione
Vai al contenutoTrump: "Nessuno sarà costretto a lasciare Gaza"
"Nessuno sara' costretto a lasciare Gaza": lo ha ribadito Donald Trump, confermando quanto gia' previsto nel suo piano di pace per la Striscia.
Trump: "Non ho fatto il piano di pace per avere il Nobel"
Il presidente Donald Trump ha escluso di aver agito in Medio Oriente per ottenere il Nobel per la pace, che verra' assegnato domani. "Non so se lo ricevero' ma non l'ho fatto per quello", ha detto, rispondendo alle domande dei giornalisti.
Salvini: "Il problema non lo hanno risolto le barche a vela"
"E' cominciato un percorso fino alla settimana scorsa impensabile e non sono le barche a vela che hanno risolto il problema, ma la diplomazia. Spero nessuno ora si metta di mezzo". Lo ha detto Matteo Salvini a "Dritto e rovescio".
Trump: "A Obama il Nobel ma non ha fatto niente per il paese"
"Hanno dato il premio Nobel a Obama per non aver fatto niente per il nostro paese. Non è stato un buon presidente". Lo ha detto Donald Trump ricevendo il presidente della Finlandia Alexander Stubb.
Trump: "Abbiamo in programma di partire domenica"
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che intende partire domenica per visitare il Medio Oriente, dopo il successo dei negoziati sulla prima fase del piano di pace per Gaza, che include un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi. "Gli ostaggi torneranno lunedi' o martedi'. Probabilmente saro' li'. Spero di esserci. E abbiamo in programma di partire domenica, e non vedo l'ora", ha detto Trump ai giornalisti nello Studio Ovale.
Accordo Gaza, da von der Leyen a Metsola: occasione per pace duratura
Tanti i commenti che hanno salutato con soddisfazione l'annuncio del presidente americano Trump. La presidente della Commissione Ue: "Ora. tutti rispettino l'accordo". Erdogan: "Profondamente lieto". Macron: "Immensa speranza, ora soluzione a due Stati".
Accordo Gaza, da von der Leyen a Metsola: occasione per pace duratura
Vai al contenutoHerzog a inviati Usa: "Grazie per lo straordinario contributo"
L'ufficio presidenziale ha reso noto che il presidente di Israele Isaac Herzog ha ospitato l'inviato speciale Usa Steve Witkoff, e il genero e consigliere del presidente Trump, Jared Kushner, nella sua Sukkah (la capanna allestita per la festività in corso di Sukkot). Durante l'incontro il presidente ha discusso con loro dei dettagli dell'accordo per la liberazione degli ostaggi e la fine della guerra. Herzog ha espresso il suo apprezzamento al presidente Donald Trump, a Kushner e a Witkoff per il loro "straordinario e storico contributo alla sicurezza di Israele".
Obama: "Ora difficile compito di ricostruire Gaza e pace duratura"
"Dopo due anni di perdite e sofferenze inimmaginabili per le famiglie israeliane e la popolazione di Gaza, dovremmo tutti sentirci incoraggiati e sollevati dal fatto che la fine del conflitto sia ormai vicina". Lo afferma l'ex presidente Barack Obama. "Ora spetta agli israeliani e ai palestinesi, con il sostegno degli Stati Uniti e dell'intera comunità internazionale, iniziare il difficile compito di ricostruire Gaza e impegnarsi in un processo che, riconoscendo la comune umanità e i diritti fondamentali di entrambi i popoli, possa raggiungere una pace duratura", ha aggiunto Obama.
Zelensky: "Hamas dimostra abilità nel negoziare, non Putin"
"È assolutamente giusto che l'Ucrainareagisca con attacchi precisi e mirati e, a differenza della Russia, sappiamo esattamente cosa vogliamo ottenere. La pace, ovviamente". Lo scrive nel suo messaggio serale su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Non stiamo conducendo una guerra fine a se stessa, come fa la Russia. Persino Hamas dimostra abilità nel negoziare, ma non Putin. Per ora", aggiunge. "Insieme ai nostri partner - afferma - stiamo creando le condizioni per costringere la Russia alla pace. E ciò accadrà. Sosteniamo tutti gli sforzi diplomatici globali volti a raggiungere la pace in Medio Oriente e ci aspettiamo fermamente che una giusta pressione sulla Russia porti la pace in Ucraina e in tutta la nostra regione. È importante che la leadership degli Stati Uniti continui a essere efficace".
Ben Gvir: "Voto contro piano Trump, no a rilascio assassini"
Il ministro della Sicurezza Nazionale israeliano, l'estremista Itamar Ben-Gvir, ha annunciato che votera' contro il piano di pace americano sul rilascio degli ostaggi e l'accordo di cessate il fuoco, presto al vaglio del governo. "Siamo lieti del rilascio di tutti gli ostaggi, ma voteremo contro il rilascio degli assassini", ha dichiarato Ben-Gvir, secondo quanto riporta Ynet, "nei colloqui avuti con il primo ministro negli ultimi giorni, ho chiarito che in nessuna circostanza avrei fatto parte di un governo che consentisse la continuazione del dominio di Hamas a Gaza. Il primo ministro mi ha promesso che sarebbe stato cosi'".
Accordo di Sharm El Sheik, le reazioni dell’Europa
Media: Netanyahu incontra Witkoff e Kushner
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu sta incontrando nel suo ufficio l'inviato speciale del presidente Usa Steve Witkoff e il consigliere Jared Kushner. Lo riferiscono i media israeliani.
Tel Aviv in festa dopo l’accordo Israele-Hamas per ostaggi. VIDEO
A Tel Aviv, ex ostaggi e familiari hanno celebrato in piazza l’intesa tra Israele e Hamas per porre fine alla guerra di Gaza e riportare a casa tutti i prigionieri, vivi e morti. “Non ho parole per descriverlo”, ha detto l’ex ostaggio Omer Shem-Tov, emozionato. L’accordo, primo passo del piano di pace di Donald Trump, include un cessate il fuoco e lo scambio di ostaggi. Se attuato, potrebbe segnare la fine del conflitto e ridisegnare gli equilibri in Medio Oriente.
Tel Aviv in festa dopo l’accordo Israele-Hamas per ostaggi
Vai al contenutoGaza, il piano di pace di Trump: da Israele e Hamas sì alla prima fase
Nella notte tra l’8 e il 9 ottobre il presidente Usa Donald Trump ha annunciato che “Israele e Hamas hanno entrambi sottoscritto la prima fase del nostro piano di pace. Ciò significa che tutti gli ostaggi saranno rilasciati molto presto e Israele ritirerà le sue truppe secondo una linea concordata, come primo passo verso una pace forte e duratura". “Questo è un grande giorno”, ha aggiunto il leader Usa.
Gaza, il piano di pace di Trump: da Israele e Hamas sì alla prima fase
Vai al contenutoHouthi: "Vigiliamo su accordo su Gaza prima di fermare attacchi"
Gli Houthi hanno fatto sapere che rimarranno "vigili e pronti" se l'accordo di cessate il fuoco tra Hamas e Israele verrà rispettato, prima di interrompere le loro operazioni. "Rimarremo vigili e pienamente preparati, e monitoreremo la fase di attuazione di questo accordo. Questo accordo porterà effettivamente alla fine dell'aggressione alla Striscia di Gaza?", si è chiesto il leader dei ribelli yemeniti Abdulmalik al-Huthi. "Questo era il nostro obiettivo iniziale. Dobbiamo mantenere i massimi livelli di vigilanza e preparazione e continuare con il nostro straordinario slancio", ha aggiunto. Dal 7 ottobre 2023 gli Houthi hanno lanciato una serie di attacchi contro Israele e contro le navi di passaggio nel golfo di Aden come "segno di solidarietà al popolo palestinese".
Tajani: "Italia in prima fila su civili e ricostruzione"
L'Italia è in ''prima fila'' nel sostegno ai civili palestinesi e per la ricostruzione di Gaza e della Palestina: lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, rispondendo ai cronisti a margine della riunione ministeriale a Parigi. Oggi, ha riferito Tajani, "abbiamo parlato anche della conferenza di ricostruzione della Palestina e di Gaza che si terrà in Egitto nelle prossime settimane". Per Tajani, la conferenza sarà anche l'occasione di "trovare il modo per collaborare fra tutti i Paesi che vogliono sostenere la popolazione civile, sostenere la Palestina. L'Italia - ha proseguito - sarà in prima fila, naturalmente, dovremo fare sempre il coordinamento con gli Stati Uniti tenendo conto anche di quello che pensa Israele".
Gaza, La Russa: "Grosso passo avanti, spero nella pace"
"Siamo in un momento molto importante nel mondo. Il percorso di pace in Medio oriente ha fatto un grosso passo avanti e io mi auguro che il piano Trump che sembra ormai in dirittura d'arrivo possa portare pace in quella terra così piena di contrasti e lutti. Mi auguro che possano tornare a casa gli ostaggi, almeno quelli in vita. E che il popolo palestinese, quello che non ha niente a che vedere col terrorismo che pure c'è, abbia la possibilità di vivere in pace nella propria terra". Così il presidente del Senato Ignazio La Russa incontrando a Brasilia il presidente del Congresso nazionale brasiliano e del Senato Federale, Sen. Davi Alcolumbre.
Riunione gabinetto sicurezza Israele chiusa senza voto
Si e' chiusa senza un voto sul piano di pace a Gaza la riunione del gabinetto di sicurezza del governo israeliano. Lo riporta Ynet. Alle 21:00 italiane e' previsto un vertice del governo di Tel Aviv.
Hamas: "Garanzie da mediatori e Usa che guerra è finita"
"Abbiamo ricevuto rassicurazioni dai mediatori fratelli e dall'amministrazione statunitense, che hanno confermato che la guerra è completamente finita": lo ha detto il capo negoziatore di Hamas, Khalil al-Hayya, come riporta al Jazeera. Al-Hayya ha aggiunto che 250 palestinesi che scontano l'ergastolo nelle carceri israeliane saranno rilasciati come parte dell'accordo, insieme ai 1.700 palestinesi di Gaza arrestati dall'inizio della guerra.
Tajani: "A Parigi parlato di conferenza ricostruzione Palestina"
A Parigi "abbiamo parlato anche della conferenza di ricostruzione della Palestina, di Gaza, che si terrà in Egitto nelle prossime settimane", un evento che sarà l'occasione "per trovare il modo di collaborare tra tutti i Paesi che vogliono sostenere la popolazione civile e la Palestina. L'Italia sarà in prima fila. Naturalmente dovremo fare sempre un coordinamento con gli Stati Uniti, tenendo conto anche di quello che pensa Israele". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, incontrando la stampa nella capitale francese a margine della riunione ministeriale sull'attuazione del piano di pace Usa.
Media: "Bozza dell'accordo parla di 20 ostaggi su 48"
Una bozza dell'accordo di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi, attualmente in fase di revisione da parte del gabinetto di sicurezza israeliano, include la restituzione di 20 ostaggi vivi e dei corpi di altri 28. Lo riporta Channel 12. L'inclusione di 28 ostaggi deceduti implica la presa d'atto della morte di due ostaggi per la cui sorte Israele aveva precedentemente espresso solo "grave preoccupazione", ma non ne aveva dichiarato ufficialmente il decesso, osserva l'emittente. A maggio, Israele ha pubblicamente messo in dubbio la vita di tre ostaggi, riferendosi, a quanto pare, all'ostaggio israeliano Tamir Nimrodi, all'ostaggio nepalese Bipin Joshi e all'ostaggio thailandese Pinta Nattapong. Il corpo di Nattapong era stato successivamente recuperato a Gaza.
Hamas: “Israele rilascerà tutte le donne e i minori palestinesi detenuti”
Il leader di Hamas a Gaza ha dichiarato che l’accordo prevede il rilascio da parte di Israele di tutte le donne e i minori palestinesi detenuti. L’accordo prevede l’apertura del valico di Rafah in entrambe le direzioni.
Sa'ar: "Guerra finirà con rilascio tutti ostaggi, non ricominceremo offensiva"
Il rilascio di tutti gli ostaggi detenuti da Hamas, come previsto dalla prima fase dell'accordo di cessate il fuoco a Gaza firmato oggi, dovrebbe portare alla fine della guerra. Lo ha affermato nel corso di un'intervista all'emittente statunitense Fox News il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa'ar. "Ci sarà un cessate il fuoco e poi l'impegno entro 72 ore da parte di Hamas di rilasciare tutti gli ostaggi. Credo che questo possa portare alla fine di questa guerra", ha detto, aggiungendo che Israele intende rispettare il piano di pace presentato dal presidente Usa Donald Trump e che non ha intenzione di riprendere l'offensiva su Gaza una volta implementato l'accordo.
Tajani: "Nobel a Trump? Ha tutti i titoli per ottenerlo"
Il Nobel per la pace a Trump? "Certamente ci sono tutti i requisiti". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine della riunione ministeriale su Gaza a Parigi. "Aver portato intorno allo stesso tavolo Hamas e Israele, firmando una tregua che porterà alla liberazione di ostaggi e prigionieri palestinesi, e dovrà poi costruire la pace, è un risultato straordinario", ha dichiarato. "Si può essere più o meno favorevoli a Trump ma certamente ha ottenuto un risultato straordinario. Questo è incontrovertibile, quindi ha tutti i titoli per avere il Premio Nobel, poi deciderà la giuria se attribuirglielo o meno", ha concluso.
Cuba mobilita migliaia per la Palestina dopo l'accordo di pace
Migliaia di cubani si sono radunati questa mattina a L'Avana per manifestare solidarietà al popolo palestinese, in un evento a cui hanno preso parte anche il presidente Miguel Diaz-Canel e i vertici del Partito Comunista al governo. Alla manifestazione hanno partecipato anche studenti e rappresentanti delle organizzazioni sociali cubane, che hanno sventolato bandiere palestinesi e cartelli con messaggi contro "l'aggressione israeliana". In un breve discorso, Díaz-Canel ha ribadito "la solidarietà incrollabile del popolo cubano con la causa palestinese" e ha definito la pace "un diritto negato da decenni". La mobilitazione è avvenuta poche ore dopo l'annuncio dell'accordo di pace siglato tra Israele e Hamas. Tuttavia, secondo i media ufficiali, l'iniziativa era stata convocata già all'inizio della settimana, prima che venisse reso noto l'impegno delle due parti in conflitto a rispettare il piano di pace promosso dal presidente statunitense Donald Trump. Finora il governo cubano, storico alleato della Palestina e tra i più critici di Israele in America Latina, non ha commentato ufficialmente l'accordo. Durante i mesi di conflitto, L'Avana ha più volte accusato il governo del premier Benjamin Netanyahu di "genocidio" per le operazioni militari a Gaza.
Al-Sisi: "De-escalation o tregua fino a firma accordo"
Il presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi, ha invitato Israele a una "de-escalation" o un "cessate il fuoco" fino alla firma dell'accordo, per non comprometterne lo "spirito". "Potrebbe essere importante che ci impegniamo anche a convincere gli israeliani a una de-escalation o a un cessate il fuoco in attesa della firma dell'accordo che abbiamo raggiunto", ha affermato il capo di Stato egiziano durante un incontro con l'inviato statunitense, Steve Witkoff, e con Jared Kushner, genero del presidente statunitense Donald Trump.
Macron: "Appoggiamo piano Trump per Gaza". VIDEO
Macron: "Appoggiamo piano Trump per Gaza" | Video Sky - Sky TG24
Vai al contenutoTajani: "Inizia nuova stagione, lavorare per costruire pace"
''Siamo all'inizio di una nuova stagione, il cessate il fuoco, la tregua, è ancora molto fragile, dobbiamo lavorare giorno per giorno per costruire la pace. Siamo all'inizio di un percorso, dobbiamo impedire che ci siano episodi che possano deteriorare questa fragile tregua": lo ha detto il minstro degli Esteri, Antonio Tajani, rispondendo ai cronisti a margine della riunione ministeriale al Quai d'Orsay di Parigi.
Scambio ostaggi, i nodi da sciogliere. VIDEO
Scambio ostaggi, i nodi da sciogliere | Video Sky - Sky TG24
Vai al contenutoQuanto costerebbe ricostruire Striscia di Gaza dopo la pace. VIDEO
Quanto costerebbe ricostruire Striscia di Gaza dopo la pace | Video Sky - Sky TG24
Vai al contenutoTrump: "Se vogliono parlerò alla Knesset"
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha riferito ai cronisti alla Casa Bianca che parlera' alla Knesset, il Parlamento israeliano, se gli verra' chiesto. "Mi e' stato chiesto di parlare alla Knesset. Ho accettato. Se vogliono, lo faro'", ha detto Trump. "Credo che in Israele siano tutti in strada a ballare e piangere, danze di gioia nelle strade ora. Questi balli nelle strade sono cosi' gioiosi", ha aggiunto Trump, "Stanno danzando anche nelle strade dei Paesi arabi. Non ho mai visto niente del genere. Sono tutti felici".
Trump ringrazia Erdogan: "È stato grandioso con Hamas"
Donald Trump ha ringraziato i leader di Qatar, Egitto e Turchia per il ruolo nell'accordo di pace elogiando in particolare presidente turco Recep Tayyip Erdogan che, "è stato personalmente coinvolto nei rapporti con Hamas, è stato grandioso".
Trump: "Faremo di Gaza un posto dove si potrà vivere"
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha assicurato ai cronisti che la Striscia di Gaza verra' resa "qualcosa in cui le persone possano vivere". "Non si puo' vivere a Gaza adesso, e' un posto in condizioni terribili. Quindi creeremo condizioni migliori per la popolazione", ha aggiunto Trump, "Gaza sara' ricostruita lentamente". Il presidente degli Stati Uniti ha assicurato che numerosi Paesi arabi e musulmani sono pronti a contribuire alla ricostruzione e ha ringraziato Qatar, Egitto, Turchia, Arabia Saudita, Giordania e Indonesia per il loro contributo nel raggiungimento dell'accordo.
Trump: "Due Stati? Mi atterrò a ciò che concordano"
"Non ho un'opinione precisa, mi atterrò a ciò che concordano". Così Donald Trump rispondendo ad una domanda sulla soluzione dei due Stati in Medio Oriente.
Mo, Knesset illuminata con colori bandiera Usa
La Knesset, il Parlamento israeliano a Gerusalemme, da stasera è illuminata di rosso, bianco e blu - i colori della bandiera americana - in onore dell'annunciata visita del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha fatto seguito all'annuncio dell'accordo tra Israele e Hamas per il rilascio degli ostaggi ed il cessate il fuoco a Gaza. Secondo l'emittente pubblica Kan, Trump dovrebbe atterrare in Israele alle 15 di domenica. La Knesset rimarrà illuminata con i colori della bandiera americana fino alla conclusione della visita del presidente, ha fatto sapere un portavoce del Parlamento.
Visita consolare a Ketziot ai 9 italiani della nuova flottiglia
Si é svolta oggi la visita consolare dei funzionari dell'Ambasciata d'Italia a Tel Aviv ai nove italiani della nuova flottiglia detenuti presso il carcere israeliano di Ketziot, che sono apparsi "in buone condizioni fisiche". Lo riferisce l'Ambasciata d'Italia a Tel Aviv. Sette di loro hanno scelto di firmare la dichiarazione di consenso al rimpatrio. Al termine della visita, l'Ambasciata ha nuovamente ribadito, per iscritto, alle autorità israeliane la richiesta di un migliore trattamento per i connazionali e la dovuta attenzione medica. "Le nostre autorità diplomatiche continuano a lavorare per un rapido rientro in Italia di tutti i nostri connazionali", dichiara l'Ambasciata.
Piano di pace Israele-Hamas, Trump: 'Ci prenderemo cura di Gaza'
Il numero uno della Casa Bianca, nel corso di una riunione di governo, ha commentato la firma dell'accordo per la pace a Gaza, un piano da lui stesso presentato e accolto da entrambe le parti. "Gaza sarà un territorio nuovo, un territorio di prosperità, un territorio di ricchezza", ha detto Trump.
Piano di pace Israele-Hamas, Trump: 'Ci prenderemo cura di Gaza'
Vai al contenutoTrump: "Non ho opinione su due Stati, creeremo vita migliore per le persone"
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato di non avere alcuna opinione sulla possibilità di una soluzione a due Stati a seguito di un cessate il fuoco e di un accordo sugli ostaggi tra Israele e Hamas, e che rispetterà qualsiasi accordo finale. "Non ho un'opinione. Mi atterrò" alle loro decisioni, ha detto ai giornalisti durante una riunione di gabinetto. Su cosa possono aspettarsi i palestinesi, ha aggiunto: "Creeremo qualcosa dove le persone possano vivere... Creeremo condizioni migliori per le persone".
Trump: "Penso che Bibi sia più popolare adesso"
"Penso che Bibi sia molto popolare in questo momento". Lo ha detto Donald Trump aggiungendo che il premier israeliano Netanyahu è "probabilmente molto più popolare di quanto non fosse prima dell'accordo di pace".
Kallas: "Pronti a supportare forze di stabilizzazione a Gaza"
"Siamo pronti a ridispiegare la nostra missione Eubam Rafah al valico di frontiera di Rafah. Siamo anche pronti a discutere cosa possiamo fare con il mandato Eupol Copps per supportare la forza di stabilizzazione" a Gaza e "siamo pronti a discutere su come possiamo contribuire al piano di pace affinché questa pace sia sostenibile anche sul campo". Lo ha detto l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Kaja Kallas a margine del vertice di Parigi. "Siamo pronti a discutere su come possiamo contribuire al piano di pace affinche' questa pace sia sostenibile anche sul campo", ha aggiunto.
Trump: "I corpi di alcuni ostaggi difficili da trovare"
I corpi di alcuni ostaggi a Gaza saranno "difficili da trovare". Lo ha detto Donald Trump.
Trump: "Disarmo Hamas sarà in 'fase 2'"
Il disarmo di Hamas avverra' nella seconda fase del piano di pace in Medio Oriente. Lo ha dichiarato ai cronisti il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. "Non ne parlero' perche' sapete piu' o meno cosa sia la fase due. Ma... Ci sara' un disarmo" dei miliziani palestinesi nonche' "ritiri" delle forze israeliane, ha affermato Trump.
Locatelli: "Tregua dà speranza, sia inizio percorso pace"
"La tregua raggiunta in Medio Oriente è una notizia che dà speranza. Mi auguro che questo momento possa essere l'inizio di un percorso concreto di pace, dialogo e collaborazione tra tutti, mettendo al centro la vita, la dignità e il futuro delle persone. L'auspicio è che questa tregua possa trasformarsi in un accordo di pace duraturo, capace di restituire serenità e sicurezza a chi da troppo tempo vive nel dolore del conflitto". Lo scrive sui social la ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli.
Trump: "Il disarmo di Hamas in una seconda fase"
"Il disarmo" di Hamas avverrà nella prossima fase dell'accordo su Gaza. Lo ha detto Donald Trump. "Prima facciamo tornare gli ostaggi, era quello che tutti volevano".
Trump: "Lavoreremo con Paesi arabi ricchi per sicurezza di Gaza"
"Lavoreremo con i paesi più ricchi al mondo che amano i palestinesi, gli arabi e i musulmani per garantire la sicurezza di Gaza". Lo ha detto Donald Trump. "Creeremo delle condizioni migliori", ha aggiunto.
Media: "Idf teme attacchi della folla ai convogli di ostaggi"
Sarà un'unità speciale delle forze armate israeliane a ricevere gli ostaggi rilasciati all'interno di Gaza dalla Croce Rossa, in modo simile ai precedenti scambi. Da lì, gli ostaggi saranno condotti in un centro di accoglienza e screening medico vicino alla base di Re'im, e poi trasportati in elicottero agli ospedali in tutto Israele. Lo scrive Ynet. Nonostante il coordinamento con Hamas e la Croce Rossa, i funzionari della difesa israeliani hanno avvertito che la folla a Gaza potrebbe tentare di accerchiare i veicoli degli ostaggi prima o durante il trasferimento. L'Idf ha ammonito Hamas e sta predisponendo piani di emergenza, che includono l'uso di attacchi aerei e misure di dispersione della folla - e, in casi estremi, l'intervento via terra - qualora si verificassero attacchi del genere. I corpi degli ostaggi deceduti saranno invece trasferiti alla squadra speciale dell'Idf all'interno di Gaza, quindi portati oltre confine per l'identificazione forense prima che le famiglie vengano informate.
Tajani posta video: "Tricolore sventola a Gaza per gratitudine"
"Il Tricolore sventola anche a Gaza. Segno di riconoscenza e gratitudine nei confronti di quello che ha fatto e farà l'Italia. Viva la pace!". Lo scrive il ministro degli Esteri Antonio Tajani su X postando un video che mostra un ragazzo in rollerblade tra le macerie con in braccio un bambino che sventola le bandiere palestinese e italiana.
Trump: "Parlerò alla Knesset se vogliono"
"Parlerò alla Knesset se vogliono. Sarebbe la prima volta per un presidente americano". Lo ha detto Donald Trump.
Gaza, Silvia Salis: "Sollievo e speranza da notizia accordo"
"Accogliamo con grande speranza e sollievo la notizia dell'accordo per un cessate il fuoco permanente in Medio Oriente. È un momento che speriamo possa essere ricordato nei libri di storia come una pietra miliare nel lungo e difficile cammino verso una pace giusta e duratura tra Israele e Palestina". Lo dichiara all'ANSA la sindaca di Genova, Silvia Salis. "Questo risultato - prosegue - è senza dubbio frutto degli sforzi diplomatici portati avanti in questi mesi di atroce conflitto. Ma un contributo irrinunciabile è arrivato anche dalla mobilitazione popolare che ha attraversato tutte le città del mondo, con milioni di cittadine e cittadini che hanno chiesto a gran voce la fine del massacro del popolo palestinese e la liberazione degli ostaggi israeliani". Salis aggiunge che "Genova, con il suo spirito solidale, non è stata da meno e ha scelto di stare ancora una volta dalla parte giusta della storia, facendo sentire forte la sua voce per la pace, per la difesa dei diritti umani e per la giustizia. Sono convinta che anche la nostra partecipazione attiva abbia contribuito a tenere accesi i riflettori sull'urgenza di una soluzione politica. Genova continuerà a essere una città che promuove la pace, il dialogo e la solidarietà internazionale". "Ora - prosegue la sindaca - è fondamentale che l'accordo venga rispettato da tutte le parti e che si continui a lavorare per la soluzione dei due popoli e due Stati, con la liberazione di tutti gli ostaggi, il pieno riconoscimento dello Stato di Palestina e la fine dell'occupazione in Cisgiordania. È l'unico percorso possibile per costruire un futuro di pace, convivenza, sicurezza e dignità per entrambe le popolazioni. Spiace - conclude Salis - che alcuni esponenti del centrodestra genovese e ligure abbiano sentito la necessità di polemizzare vergognosamente contro chi in questi mesi non ha mai fatto mancare una parola di sostegno alle mobilitazioni che chiedevano una pace giusta e la fine di un genocidio. E faccio sommessamente notare che se il presidente Trump va certamente ringraziato per essere stato tra i principali protagonisti di questo accordo, assieme ad altri Paesi come Qatar, Egitto e Turchia, è anche lo stesso che immaginava la pace a Gaza come un resort".
Milei celebra Trump: "Merita il Nobel della Pace"
Il presidente argentino, Javier Milei, ha assicurato che apporrà la sua firma alla candidatura di Donald Trump al Premio Nobel per la Pace. Lo ha scritto in un post sui social dove si congratula con il leader Usa "per aver raggiunto uno storico accordo di pace tra Israele e Hamas" e dove sottolinea il suo "straordinario contributo" al raggiungimento di un'intesa tra le parti. Secondo Milei, il cui governo in questi giorni sta negoziando con il Tesoro Usa un riscatto finanziario di almeno 20 miliardi di dollari, "qualsiasi altro leader con altrettanti successi avrebbe già ottenuto il Premio". Il presidente argentino, che rivendica da sempre un allineamento incondizionale sia con gli Usa che con Israele, si incontrerà con Trump in visita ufficiale a Washington il 14 ottobre, e per quella data è previsto l'annuncio sul consistente pacchetto di aiuti anticipato la settimana scorsa dal segretario del Tesoro, Scott Bessent.
Capo Idf: "Accordo è risultato pressione militare a Gaza"
"La firma dell'accordo per la restituzione degli ostaggi e' un raggio di luce per tutti noi e un'ulteriore prova dei risultati della manovra di terra. Grazie a una significativa pressione militare e a una manovra di terra potente e di alta qualita', voi, le truppe, avete creato le condizioni per il ritorno degli ostaggi". Lo ha affermato il capo di Stato maggiore israeliano Eyal Zamir durante una visita nella Striscia. "L'azione militare ha portato a un risultato politico. Il risultato e' prima di tutto vostro", ha sottolineato.
Rubio: "Accordo a Gaza merito dell'intervento di Trump con leader"
Il segretario di Stato americano, Marco Rubio, attribuisce il merito dell'accordo di Gaza all'intervento personale di Donald Trump presso altri leader mondiali. "Il presidente ha avuto alcune telefonate e incontri straordinari, che hanno richiesto un alto livello di intensità e impegno, e hanno reso possibile tutto questo", ha detto durante una riunione di governo.
Per capire come, dopo due anni di guerra, si sia arrivati all’accordo di queste ore e alla decisione israeliana di ritirare le sue forze armate da Israele unita a quella di Hamas di liberare gli ostaggi e, come molti sperano, di porre fine alla guerra occorre guardare l’intera trattativa come se fosse un triangolo. Al primo vertice corrisponde Hamas, al secondo Israele, al terzo gli Stati Uniti
Come siamo arrivati all’accordo di Sharm el Sheik
Vai al contenutoTrump: "Paesi arabi parteciperanno a ricostruzione Gaza"
"Gaza sarà ricostruita". Lo ha detto Donald Trump affermando di credere che i paesi arabi ricchi "si faranno" avanti con finanziamenti per la ricostruzione.
L’antisemitismo continua a crescere. In Italia e in Europa
L’antisemitismo continua a crescere. In Italia e in Europa
Vai al contenutoMacron, 'insediamenti minaccia esistenziale per Palestina'
Gli insediamenti israeliani aumentano la "minaccia esistenziale" per lo Stato palestinese. Lo afferma il presidente francese Emmanuel Macron alla conferenza di Parigi su Gaza e il Medio Oriente.
Media, iniziata riunione del gabinetto di sicurezza israeliano
È iniziata la riunione del gabinetto politico di sicurezza che precede il consiglio dei ministri del governo israeliano per approvare l'accordo siglato a Sharm el Sheik sul rilascio degli ostaggi e la tregua a Gaza. Lo riferiscono i media israeliani.
Channel 12, Witkoff e Kushner arrivati in Israele
La tv Channel 12 riferisce che gli inviati Usa Steve Witkoff e Jared Kushner sono arrivati in Israele.
Lia Levi: Difficile gioire dopo tanti morti ma speriamo che inizi la discesa
Una gioia "temperata" di fronte a un accordo "importantissimo e non reversibile. Speriamo che inizi la discesa". E' l'atteggiamento con cui Lia Levi, scrittrice, giornalista e superstite dell'Olocausto, ha accolto l'accordo raggiunto per Gaza tra Israele e Hamas. Conversando con l'Adnkronos, la scrittrice - premio Strega Giovani nel 2018 con 'Questa sera è già domani' - punta anche l'attenzione sull'antisemitismo sperando che la fine della guerra possa rappresentare un argine contro il fenomeno.
"Anch'io che sono di solito una persona ottimista, nella situazione di questi giorni ero un'ottimista timorosa di esserlo. Questo gesto resta, hanno firmato. E' una cosa che dà sollievo. Non si può parlare di gioia, la parola gioia viene per altre circostanze, c'è stata troppa morte e troppo odio". Però i punti fondamentali, "malgrado tutto, ci sono: la liberazione degli ostaggi, anche se non si sa bene quanti siano, viene messa in atto, i combattimenti finiscono. Poi, certo, i problemi ci sono ancora, ma speriamo che inizi la discesa". Il trattato "non mette tutto a posto, però c'è una temperata gioia. Questo gesto, però, è importantissimo e credo che non sia reversibile. Una volta liberati gli ostaggi non ricomincerà la guerra".
Cnn, team Israele e Hamas non nella stessa stanza in Egitto
I delegati di Hamas e israeliani si trovavano in due stanze diverse durante i colloqui per il cessate il fuoco tenutisi ieri a Sharm El-Sheikh. Lo scrive Cnn citando un alto funzionario di Hamas, secondo cui il gruppo palestinese non ha incontrato direttamente la delegazione israeliana durante i negoziati.
Chi è Marwan Barghouti, il prigioniero palestinese che Israele non vuole rilasciare
Israele e Hamas hanno firmato l’intesa sulla prima parte del piano per la pace, il cui scopo ultimo è portare a una fine stabile del conflitto scoppiato dopo l’attacco del 7 ottobre 2023. E nell’ambito dei colloqui che hanno portato a questa firma, è più volte emerso il nome dell’ex leader di Fatah - l’organizzazione politica attiva in Cisgiordania - Marwan Barghouti, che da oltre vent’anni è detenuto nelle carceri israeliane a seguito di diverse condanne all’ergastolo.
Barghouti, il prigioniero palestinese che Israele non vuole rilasciare
Vai al contenutoSa'ar a Fox: "Non abbiamo intenzione di riprendere la guerra"
Israele è impegnata sul piano di pace di Donald Trump. "Questa è l'attuazione della prima fase. Speriamo che tutte le altre parti del piano siano attuate. Non vogliamo riprendere la guerra". Lo ha detto il ministro degli esteri israeliano Gideon Sa'ar in un'intervista a Fox, lodando il presidente americano. "E' stato brillante, ha creato un'opportunità", ha messo in evidenza Sa'ar.
Ufficio Netanyahu annuncia pacchetti di assistenza per i rapiti
L'Autorità per gli ostaggi dell'Ufficio del primo ministro israeliano ha annunciato pacchetti di assistenza per i rapiti che prevedono un contributo iniziale una tantum di circa 14.000 euro (60.000 shekel) e una pensione mensile di circa 2.100 euro (9.000 shekel) a vita. Gli ex ostaggi riceveranno inoltre circa 58.000 euro (250.000 shekel) per l'acquisto di un'abitazione e un aiuto per comprare un'auto nuova a partire da circa 35.000 euro (150.000 shekel), in base al grado di invalidità. Il pacchetto comprende anche la copertura totale delle spese mediche, il sostegno psicologico e i trattamenti di medicina alternativa. L'erogazione dei benefici sarà gestita dall'Istituto di previdenza nazionale, mentre i soldati liberati li riceveranno tramite il Ministero della Difesa.
Nuove sanzioni Usa legate all'acquisto di petrolio iraniano
Il dipartimento del Tesoro Usa ha annunciato sanzioni contro oltre 50 persone, aziende e navi legate al settore petrolifero iraniano, intensificando la sua campagna contro una fonte di entrate chiave per Teheran. Le azioni sono rivolte verso persone che contribuiscono a facilitare le spedizioni di gas di petrolio liquefatto dall'Iran, e includono un porto cinese e una piccola raffineria di petrolio privata con sede in Cina. L'annuncio arriva poche settimane dopo che le Nazioni Unite hanno annunciato le cosiddette sanzioni "snapback" contro l'Iran per i suoi programmi nucleari e missilistici balistici, aggravando l'isolamento di Teheran sulla scena mondiale. "Il Dipartimento del Tesoro sta degradando il flusso di cassa dell'Iran smantellando elementi chiave della macchina iraniana per l'esportazione di energia", ha dichiarato il segretario al Tesoro Scott Bessent. Tra i soggetti presi di mira c'e' la Shandong Jincheng Petrochemical Group Co., una raffineria con sede in Cina che, secondo il Dipartimento del Tesoro, aveva acquistato milioni di barili di petrolio iraniano dal 2023. Il Tesoro ha anche colpito la società che gestisce il terminal petrolifero Rizhao Shihua nel porto di Lanshan, accusandola di aver accettato più di una dozzina di navi della flotta ombra che trasportano milioni di barili di petrolio iraniano. La mossa rappresenta la quarta serie di sanzioni del Tesoro Usa contro le raffinerie con sede in Cina dal ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca.
Putin: "Israele ha detto all'Iran che non vuole scontro"
Il presidente russo Vladimir Putin ha detto oggi che la Russia sta trasmettendo all'Iran "segnali dalla leadership israeliana" secondo i quali Israele vuole una soluzione diplomatica del contenzioso sul nucleare iraniano e "non è interessata in alcun tipo di scontro". Lo riferisce l'agenzia Interfax.
Katz: "Idf risponderà con la forza ad attacchi di Hamas"
L'ufficio del ministro della Difesa rende noto che Israel Katz ha dato istruzioni all'Idf di rispondere con forza a Hamas nella Striscia per qualsiasi minaccia o danno alle truppe. Durante consultazioni con il capo di stato maggiore Eyal Zamir e altri alti ufficiali dell'esercito, la direttiva è stata stabilita per la fase provvisoria prima della decisione del governo sull'accordo e fino alla sua attuazione. "Mantenere la sicurezza dei soldati dell'Idf è il primo e più importante impegno a cui ci impegniamo nella situazione attuale", ha affermato Katz.
Tajani atterrato a Parigi per la riunione su Gaza
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani è atterrato a Parigi per partecipare alla riunione ministeriale sull'attuazione del piano di pace Usa. L'incontro parigino - si legge in una nota della Farnesina - si svolgerà in concomitanza della riunione del governo israeliano per vagliare formalmente l'accordo raggiunto ieri notte a Sharm el-Sheikh, cui dovrebbe seguire l'entrata in vigore del cessate il fuoco a Gaza e il ritiro parziale delle forze israeliane dalla Striscia lungo la linea concordata. Il ministro Tajani, insieme ai colleghi E4 (Italia, Francia, Germania e Regno Unito), del Quintetto Arabo (Egitto, Giordania, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita e Qatar) ed altri partner internazionali, discuterà oggi i prossimi passi per attuare il piano di pace del Presidente Trump. Cinque saranno i punti cardine della discussione: 1) governance di Gaza; 2) disarmo di Hamas; 3) stabilizzazione della Striscia; 4) ricostruzione; 5) ruolo dell'Onu.
Fontana: "A Gaza incoraggianti segnali verso la pace"
"La notizia di una prima intesa in Medio Oriente è un segnale incoraggiante. Il rilascio degli ostaggi e la tregua rappresentano una speranza per le popolazioni civili e per l'intera comunità internazionale. Un ringraziamento sentito va ai mediatori dell'accordo. Ora che il percorso è avviato, mi auguro che si proceda con decisione verso la pace duratura, la stabilità, la sicurezza e la ricostruzione". Così il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.
Putin: "Spero iniziative Trump su Palestina realizzate"
Il presidente russo Vladimir Putin ha auspicato oggi che le iniziative di Donald Trump sulla Palestina siano "realizzate". "Il presidente Trump ha proposto le note iniziative e, come avete visto, la Russia le ha appoggiate in pratica immediatamente", ha detto il capo del Cremlino, citato dall'agenzia Interfax. "Speriamo veramente, ha aggiunto - che queste iniziative del presidente americano saranno effettivamente realizzate". Putin ha aggiunto che Mosca rimane in contatto con Israele in merito alla situazione riguardante l'Iran e sta trasmettendo "segnali" della leadership israeliana a Teheran.
Rampelli (Fdi): "A Gaza una pace miracolosa"
"I miracoli entrano nella sfera materiale della storia contemporanea. Era quello che tutto il mondo auspicava. Se questo percorso di pace si concluderà, potremo mettere fine a una guerra che ha dilaniato le popolazioni di Gaza e di Israele e segnato irrimediabilmente generazioni di palestinesi e di ebrei. Più volte siamo stati vicini a questo obiettivo e più volte nei decenni è stato fallito, spesso per mano dei terroristi, che di terrorismo vivono, che senza guerra perdono la loro stessa condizione sociale. È anche per questo che occorre circoscriverli e renderli innocui, non solo e non tanto per sconfiggerli, ma per conquistare la pace duratura. L'accettazione dell'accordo di pace proposto da Trump è la notizia tanto attesa, resa possibile dalla freddezza e dalla determinazione americana, ma anche dal supporto di quelle nazioni dell'Occidente che, pur portando soccorsi umanitari e non sottraendosi ai doveri della solidarietà verso la popolazione civile di Gaza, non hanno ceduto alla demagogia che avrebbe favorito Hamas e hanno mantenuto una posizione terza. Grazie dunque anche al governo di Giorgia Meloni, accusato ingiustamente di essere vassallo di Trump, invece capace di mirare al risultato del cessate il fuoco, dell'immediato rilascio degli ostaggi e della costruzione di uno Stato di Palestina, al fianco di Israele e non perennemente armato contro Israele. Ancora una volta di fronte al caos organizzato e alla conseguente recrudescenza antisemita in diverse nazioni dell'Occidente il governo italiano ha fatto l'unica scelta possibile, quella giusta, non fuggendo davanti alle proprie responsabilità e tenendo l'unica posizione che poteva condurre alla soluzione del conflitto". Lo dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di fratelli d'Italia.
Mezzaluna Rossa Egitto: "153 camion aiuti diretti a Gaza"
Sono 153 i camion carichi di aiuti umanitari diretti a Gaza attraverso il valico di Rafah, a seguito dell'annuncio di un accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas. Lo riferisce la Mezzaluna Rossa egiziana. Il convoglio "è diretto al valico di Kerem Shalom, per essere condotto nella Striscia di Gaza". Tra i camion, 80 sono dell'Onu, 21 dal Qatar e 17 dalla Mezzaluna Rossa egiziana.
Pd: "Attacco a Floridia strumentale, maggioranza fuorilegge"
"Siamo al paradosso: la maggioranza che da un anno tiene in totale stallo la commissione di vigilanza Rai, ora per distogliere l'attenzione dallo stallo causato dalla stessa maggioranza, si scaglia in modo strumentale contro la presidente Floridia. Questo cda per colpa della maggioranza e non certo delle opposizioni è fuorilegge". Lo dichiarano in una nota i componenti Pd della commissione di vigilanza sulla Rai che aggiungono: "Esprimiamo piena fiducia e solidarietà alla presidente Barbara Floridia, oggetto di ingiuste critiche da parte dei capigruppo della maggioranza. Le accuse nei suoi confronti sono strumentali solo per distogliere l'attenzione dal vero problema che è la mancata applicazione della legge".
Siria, scontri tra drusi e governativi: vittime nel sud
Almeno un morto e sette feriti è il bilancio di scontri armati verificatisi nelle ultime ore nel sud-ovest della Siria, nella regione di Sweida. Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui un miliziano druso, del gruppo militare noto come "Guardia nazionale", è stato ucciso negli scontri con forze governative e ausiliarie nella campagna nord-orientale di Sweida. La "Guardia nazionale" è una coalizione di milizie druse fedeli al leader religioso Hikmat Hajari, da più parti indicato come vicino a Israele e ostile al governo di Damasco. Nelle scorse settimane, dopo i sanguinosi scontri di luglio (1.500 uccisi, tra civili e combattenti nell'arco di una settimana), il governo centrale e le forze druse locali avevano trovato un accordo per un cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti e la Giordania, col placet di Israele.
Strada: "A Gaza non sarà pace fino al ripristino del diritto"
"Questa non è la pace, è il primo passo di una tregua. Non ci sarà pace fino a che non sarà ripristinato il diritto". Lo ha detto Cecilia Strada, europarlamentare indipendente del Pd, durante un collegamento video con l'incontro organizzato dalla Fiom Marche ad Ancona su Gaza. "Oggi è un giorno strano, alla speranza e al sollievo per la tregua si sommano molte preoccupazioni. - ha aggiunto - Speriamo che ci sia davvero sollievo, che ci possa essere almeno una notte senza bombe, che possano dormire i bambini, anche se già c'è stata notizia di alcuni civili feriti".
Iran: "Bene il cessate il fuoco tra Hamas e Israele"
L'Iran accoglie con favore l'accordo di cessate il fuoco a Gaza tra Hamas, che da anni sostiene, e Israele, suo arcinemico. "L'Iran ha sempre sostenuto qualsiasi azione e iniziativa che includa la fine della guerra genocida, il ritiro delle forze di occupazione, l'invio di aiuti umanitari, il rilascio dei prigionieri palestinesi e la tutela dei diritti fondamentali dei palestinesi", afferma il Ministero degli Esteri in una nota.
Netanyahu: "Date a Trump Nobel per la pace, se lo merita"
L'account ufficiale dell'ufficio del Primo Ministro israeliano in inglese ha postato su X un messaggio a sostegno del premio Nobel per la pace a Donald Trump. "Date al presidente Trump il premio Nobel: se lo merita!". Con il post è stata pubblicata una foto in cui si vede Netanyahu che consegna a Trump una collana con il premio, con la didascalia "Pace dal potere".
Presidenza Israele conferma l'arrivo di Trump
La Presidenza di Israele ha annunciato in una nota che "alla luce della liberazione degli ostaggi e dell'arrivo del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump in Israele, e delle chiusure previste a Gerusalemme, la celebrazione della 'Sukkà aperta' (la festa ebraica delle capanne) prevista per la prossima domenica viene annullata".
Tajani: "Accordo primo tassello per stabilità Medio Oriente"
L'accordo di pace raggiunto oggi segna un momento cruciale della storia. Il primo grande tassello di un lungo processo di stabilizzazione del Medio Oriente. Il cessate il fuoco a Gaza, il rilascio degli ostaggi e il ritiro concordato delle forze israeliane erano gli obiettivi primari della trattativa. Uno sforzo condiviso da tutta la comunità internazionale, in particolare dagli Stati Uniti e da Qatar, Egitto e Turchia a cui va il nostro sentito ringraziamento per aver voluto fortemente questo accordo. Uno sforzo sostenuto anche dal Governo italiano". Così su X Antonio Tajani.
Hamas, '10 uccisi da fuoco israeliano a Gaza in ultime 24 ore'
Il ministro della Sanità di Gaza, governato da Hamas, ha riferito che 10 persone sono rimaste uccise e 49 ferite sotto il fuoco dell'esercito israeliano nella Striscia nelle ultime 24 ore. Lo riportano i media israeliani e palestinesi. Il totale delle vittime dall'inizio della guerra due anni fa è salito a 67.194 morti e 169.890 feriti, ha aggiunto il ministero.
Kesapli, 'accordo tra Israele e Hamas passo storico in momento drammatico per i popoli'
“Accogliamo con speranza l’accordo raggiunto tra Israele e Hamas come un passo storico, arrivato in un momento drammatico tanto per la popolazione palestinese quanto per quella israeliana”. Lo ha dichiarato in una nota ufficiale il presidente dell’Associazione Giornalisti del Mediterraneo, Dündar Kesaplı. “Abbiamo assistito per mesi -aggiunge- ad una tragedia umanitaria senza precedenti: migliaia di civili innocenti, donne e bambini, hanno perso la vita. Ogni giorno è stato un inferno per chi cercava semplicemente di sopravvivere. In mezzo a tutto questo, anche la libertà di stampa ha pagato un prezzo altissimo: moltissimi giornalisti e fotoreporter hanno perso la vita mentre documentavano i fatti sotto le bombe, cercando di dare voce a chi non ne aveva”. Il presidente dell’Associazione Giornalisti del Mediterraneo, ha anche espresso un giudizio severo sulla risposta politica internazionale: “Nel 2025 è inaccettabile ciò che è accaduto. Troppi leader politici si sono nascosti dietro la retorica, citando solo Hamas, senza mai avere il coraggio di denunciare apertamente le azioni sproporzionate dell’esercito israeliano. La sofferenza della popolazione civile è stata sistematicamente ignorata, mentre si oscuravano immagini, si silenziavano voci e si cercava di spegnere la luce dei media liberi”.
Media, 'Hamas attacca clan dissidente a Gaza, vittime'
Fonti di Gaza riferiscono di scontri in questo momento tra cellule di Hamas e la famiglia oppositrice Abu Warda nell'area portuale di Gaza, in cui sarebbero stati uccisi tre membri dell'organizzazione terroristica. Inoltre, due membri della famiglia Abu Warda sarebbero stati uccisi e decine di sfollati sarebbero rimasti feriti. Lo riportano anche i media israeliani.
Mo: media, Hamas non terrà 'cerimonie' per consegna ostaggi
Hamas ha accettato, durante i negoziati in Egitto, di non tenere 'cerimonie' per la consegna degli ostaggi a Israele nell'ambito dell'intesa sul cessate il fuoco a Gaza. Lo hanno indicato al Times of Israel un diplomatico arabo e una seconda fonte vicina al negoziato. In passato il movimento islamista ha rilasciato gli ostaggi in veri e propri show macabri in cui alcuni dei rapiti, prima di essere consegnati alla Croce Rossa, erano stati fatti sfilare tra la folla e poi fatti salire su un palco allestito per l'occasione. Alcuni ostaggi erano stati anche obbligati a ringraziare Hamas. L'accaduto aveva scatenato l'ira di Israele e degli Stati Uniti.
Guterres, barlume di sollievo a Gaza diventi alba di pace
"Abbiamo atteso tutti troppo a lungo questo momento. Ora dobbiamo far sì che conti davvero". Lo ha detto il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres parlando ai giornalisti sull'accordo tra Israele e Hamas per Gaza. "Per israeliani e palestinesi, questo accordo offre un barlume di sollievo. Quel barlume deve diventare l'alba della pace, l'inizio della fine di questa guerra devastante - ha aggiunto - Esorto tutti a cogliere questa epocale opportunità per stabilire un percorso politico credibile. Questa svolta ci mostra la forza e il potenziale della diplomazia".
Portavoce Netanyahu: "Barghouti non sarà rilasciato"
Il nome di Marwan Barghouti non rientra nella lista dei prigionieri palestinesi che saranno rilasciati dalle carceri di Israele in base all'accordo firmato in Egitto. Lo ha dichiarato la portavoce dell'ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu, Tal Heinrich, secondo quanto riporta il sito di Haaretz.
Israele, cessate il fuoco dopo 24 ore da riunione governo
La portavoce del governo israeliano ha spiegato che alle 17 (ora locale, le 16 in Italia) si terrà una riunione di gabinetto e un'ora dopo ci sarà la riunione di governo. "Entro 24 ore dalla riunione del Consiglio dei Ministri, entrerà in vigore un cessate il fuoco a Gaza. L'Idf si ritirerà sulla linea gialla come indicano le mappe del piano Trump. Dopo 24 ore, inizieranno le 72 ore durante le quali tutti i nostri ostaggi saranno rilasciati e riportati in Israele".
Hamas, mediatori stanno per annunciare 'ora zero' della tregua
Hamas ha dichiarato al canale saudita "Asharq" che "i mediatori annunceranno più tardi oggi la data dell'"ora zero" per l'inizio dell'attuazione dell'accordo di cessate il fuoco e lo scambio di prigionieri palestinesi e ostaggi israeliani". Una fonte del movimento di Hamas ha commentato che "tutte le fazioni palestinesi, compreso il movimento di Fatah, hanno accettato l'accordo firmato questa mattina". Le fonti hanno chiarito che, una volta entrato in vigore l'accordo, Hamas inizierà a raccogliere gli ostaggi vivi e a consegnarli alla Croce Rossa.
Israele, 'firmata la prima fase dell'intesa su Gaza'
"La bozza finale della fase uno è stata firmata questa mattina in Egitto da tutte le parti per il rilascio di tutti gli ostaggi". Lo ha detto la portavoce del governo israeliano Shosh Bedrosian.
Israele, l'Idf manterrà 53% del territorio di Gaza
L'esercito israeliano manterrà il controllo di circa il 53% del territorio di Gaza. Lo ha detto la portavoce del governo.
Trump: "Bibi mi ha detto, ora tutti amano di nuovo me e Israele"
Il premier israeliano "Benyamin Netanyahu mi ha detto al telefono: 'Non ci posso credere. Ora piaccio di nuovo a tutti - intendendo se stesso - e, soprattutto, tutti amano di nuovo Israele'. Io gli ho detto: 'Bibi, Israele non può combattere contro tutto il mondo, e lui questo lo capisce benissimo'": lo ha affermato il presidente Usa Donald Trump nell'intervista telefonica resa stanotte a Fox News a Hannity dopo il raggiungimento dell'accordo su Gaza. Nella stessa intervista Trump ha detto che per questo risultato "tutto il mondo si è messo insieme", aggiungendo che "così tanti Paesi che non avresti mai detto si sono messi insieme per questo accordo. Tanto Paesi che non ti immagini si sono collegati lì (a Sharm el Sheik), hanno offerto tutto l'aiuto necessario (...) è stato un periodo di tempo veramente incredibile. E' così grande per Israele, per i musulmani, per i Paesi arabi e per gli Stati Uniti d'America. Più che una pace a Gaza, questa è la pace in Medio Oriente".
Wsj, a Hamas servono 10 giorni per localizzare corpi ostaggi
Hamas ha detto di aver bisogno di almeno 10 giorni per localizzare i corpi degli ostaggi israeliani morti. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti. In tutto gli ostaggi israeliani sono 48, di cui 20 sarebbero in vita. Una volta che saranno liberati, Israele dovrebbe rilasciare 250 palestinesi che sono nelle carceri israeliane e 1.700 palestinesi che sono detenuti a Gaza.
Erdogan: "Aiuteremo per la ricostruzione di Gaza"
La Turchia prenderà parte alla task force che monitorerà la messa in pratica sul campo dell'accordo di Gaza e parteciperà alla "ricostruzione" della Striscia. Lo ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, come riferisce Anadolu. "Lavoreremo con la comunità internazionale per sostenere gli sforzi per la ricostruzione e per aiutare a ricostruire Gaza", ha detto il leader turco, durante una cerimonia ad Ankara per l'apertura dell'anno accademico.
Modi: "Bene l'accordo, si deva a leadership di Netanyahu"
Il premier indiano Narendra Modi ha salutato su X con un "benvenuto" l'accordo della prima fase del piano di pace del presidente Trump per Gaza. Dopo avere aggiunto che "questo risultato riflette la forte leadership del premier Netanyahu", Modi ha espresso la speranza che il rilascio degli ostaggi e l'incremento dell'assistenza umanitaria alla popolazione porti sollievo a Gaza e apra la strada per una pace duratura". Il partito del Congresso, principale formazione di opposizione del paese, ha immediatamente reagito alle affermazioni del Premier definendo "vergognoso e moralmente atroce" il suo elogio "inqualificabile" per Netanyahu e ha sottolineato il silenzio di Modi sul futuro di uno stato di Palestina independente e sovrano.
La nota ufficiale di Hamas dopo l'annuncio dell'accordo a Sharm
Nel comunicato diffuso da Hamas in lingua araba dopo l'annuncio dell'accordo si legge: "Dopo negoziati seri e responsabili condotti dal movimento e dalle fazioni della resistenza palestinese riguardo alla proposta del presidente Trump a Sharm el-Sheikh, con l'obiettivo di porre fine alla guerra di sterminio contro il nostro popolo palestinese e ottenere il ritiro dell'occupazione dalla Striscia di Gaza, il Movimento di Resistenza Islamica (Hamas) annuncia di aver raggiunto un accordo che prevede la fine della guerra su Gaza, il ritiro dell'occupazione, l'ingresso degli aiuti umanitari e uno scambio di prigionieri". L'organizzazione fondamentalista continua: "Apprezziamo profondamente gli sforzi dei fratelli mediatori in Qatar, Egitto e Turchia, così come valorizziamo l'impegno del presidente americano Donald Trump volto a fermare definitivamente la guerra e garantire il completo ritiro dell'occupazione dalla Striscia di Gaza". "Invitiamo il presidente Trump, i Paesi garanti dell'accordo, e tutte le parti arabe, islamiche e internazionali a obbligare il governo dell'occupazione a rispettare pienamente gli obblighi previsti dall'accordo, e a non permettergli di eludere o ritardare l'attuazione degli impegni presi".
Ankara: deputati turchi sulla Flotilla stanno rientrando
Tre deputati turchi che si trovavano sulle barche della Freedom Flotilla sequestrate da Israele stanno rientrando in Turchia attraverso l'Azerbaigian. Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri turco, Oncu Keceli, secondo il quale i parlamentari sono su un aereo diretto in Azerbaigian mentre Ankara sta cercando di organizzare un altro volo domani per rimpatriare gli altri cittadini turchi sulla Flotilla in custodia in Israele che secondo quanto riferito dai media sono 18. "Pianifichiamo di evacuare anche cittadini di Paesi terzi con il volo sopramenzionato" in programma domani, ha aggiunto il funzionario.
Gaza, speranza e gioia dei palestinesi nella Striscia sull'accordo
Media: se Hamas non trova corpi, entra in campo task force
Secondo fonti israeliane, se Hamas non dovesse riuscire a recuperare i corpi degli ostaggi morti, entrerà in campo una forza multinazionale istituita dal Coordinatore per i prigionieri che opererà nella Striscia di Gaza per recuperare le salme i cui luoghi di sepoltura sono noti all'Idf. Lo riferisce Channel 12. Si tratta di una forza composta da Qatar, Egitto, Stati Uniti e Israele che opererà all'interno della Striscia; Israele fornirà equipaggiamenti di ingegneria pesante per portare a termine le operazioni.
Tajani: pronti ad aumentare militari per missione pace
Israele chiarisce: "Cessate fuoco solo dopo ratifica governo"
L'ufficio di Netanyahu ha chiarito che il cessate il fuoco a Gaza non entrerà in vigore finché l'accordo non sarà ratificato oggi dal governo israeliano. Lo riporta Reuters online. Netanyahu dovrebbe convocare il suo gabinetto di sicurezza alle 17.
Media: in vigore il cessate il fuoco a Gaza
È entrato in vigore l'accordo di cessate il fuoco a Gaza. Lo riferisce il media egiziano Al Qahera News citato da Reuters online.
Meloni: "Nessun ruolo a Hamas a Gaza, all'Anp serve riforma"
"In questa fase si parla di una tregua, di rilascio degli ostaggi, che era una condizione essenziale per avviare un percorso di pace, e dall'altra parte di un primo arretramento delle forze israeliane a Gaza. Dopodiché c'è tutto il tema del disarmo di Hamas, di fare in modo che non ci siano nuovi insediamenti in Cisgiordania e di una gestione transitoria della Striscia di Gaza. Hamas non deve avere alcun ruolo, e l'Autorità nazionale palestinese ha bisogno di un percorso di riforma, e la comunità internazionale, particolarmente i Paesi arabi, devono giocare un ruolo per garantire transitoriamente un governo". Così la premier Giorgia Meloni al Tg1.
Tel Aviv in festa dopo l’accordo Israele-Hamas per ostaggi
Abu Mazen: "Bene accordo su Gaza, speranza per i due Stati"
Il presidente dell'Autorità palestinese Abu Mazen (Mahmoud Abbas) ha accolto con favore l'accordo raggiunto tra Israele e Hamas per la Striscia di Gaza, esprimendo la speranza che possa portare alla creazione di uno Stato palestinese. Sui social media, Abbas "ha accolto con favore l'annuncio del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di un accordo per porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza" e "ha espresso la speranza che questi sforzi siano il preludio a una soluzione politica permanente (...) che porti alla fine dell'occupazione israeliana dello Stato di Palestina e alla creazione di uno Stato palestinese indipendente".
Smotrich: "Non voterò a favore dell'accordo su Gaza"
Il ministro delle Finanze israeliano di estrema destra, Bezalel Smotrich, ha dichiarato di opporsi all'accordo di cessate il fuoco per Gaza raggiunto tra Israele e Hamas, insistendo sul fatto che voterà contro. "C'è un'immensa paura delle conseguenze dello svuotamento delle prigioni e del rilascio della prossima generazione di leader terroristi che faranno di tutto per continuare a versare fiumi di sangue ebraico qui, Dio non voglia", ha dichiarato Smotrich su X. "Solo per questo motivo, non possiamo unirci a festeggiamenti miopi o votare a favore dell'accordo".
Palestina, folla in festa dopo l’accordo Israele-Hamas
Von der Leyen: "Accordo è l'occasione per una pace duratura"
"L'Ue continuerà a sostenere la consegna rapida e sicura degli aiuti umanitari a Gaza. E quando arriverà il momento, saremo pronti a contribuire alla ripresa e alla ricostruzione. L'opportunità odierna va colta al volo. È l'opportunità di tracciare un percorso politico credibile verso una pace e una sicurezza durature. Un percorso saldamente ancorato alla soluzione dei due Stati". Lo scrive su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, commentando l'accordo su Gaza.
Erdogan: "Profondamente lieto dell'accordo, grazie Trump"
"Sono profondamente lieto che i negoziati Hamas-Israele, condotti a Sharm El-Sheikh con il contributo della Turchia, abbiano portato a un cessate il fuoco a Gaza". Lo ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan. "Rivolgo i miei più sentiti ringraziamenti al Presidente degli Stati Uniti Trump, che ha dimostrato la necessaria volontà politica per incoraggiare il governo israeliano a raggiungere il cessate il fuoco, nonché ai nostri Paesi fratelli Qatar ed Egitto, che hanno fornito un sostegno significativo al raggiungimento dell'accordo", ha aggiunto il leader turco in un messaggio diffuso su X.
Meloni: "Notizia straordinaria, grazie Trump e mediatori"
"L'accordo raggiunto in Egitto per l'applicazione della prima fase del piano di pace del presidente Trump è una straordinaria notizia che apre la strada al cessate il fuoco a Gaza, al rilascio di tutti gli ostaggi e al ritiro delle forze israeliane su linee concordate. Desidero ringraziare il presidente Trump per aver incessantemente ricercato la fine del conflitto a Gaza e i mediatori - Egitto, Qatar e Turchia - per i loro sforzi che si sono rivelati cruciali per l'esito positivo raggiunto". Così la presidente del Consiglio Girogia Meloni in una nota.
Idf: cominciati preparativi per il ritiro da Gaza
L'esercito israeliano ha annunciato di aver avviato i preparativi e di aver definito un protocollo per ripiegare "presto" sulla linea della prima fase del ritiro da Gaza. "L'esercito ha avviato i preparativi operativi per attuare l'accordo di cessate il fuoco" si legge in una nota, "Nell'ambito di questo processo, sono in corso i preparativi e un protocollo di combattimento per raggiungere rapidamente le linee di schieramento modificate".
Media: oggi governo Israele esaminerà accordo e ritiro Idf
Il governo israeliano si riunirà oggi per esaminare l'accordo sulla tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi e prigionieri approvato durante la notte. Se lo approverà, deciderà sul ritiro dell'Idf. Lo scrivono vari media israeliani, fra cui Haaretz, che cita il premier Banyamin Netanyahu.
Media: negoziatori Israele ancora al lavoro su lista prigionieri
I negoziatori israeliani sono ancora a Sharm el-Sheikh, dove stanno ancora "lavorando per completare i dettagli dell'accordo, con particolare attenzione alla lista dei terroristi da rilasciare", ha dichiarato un dirigente del team negoziale citato dal Times of Israel. Preparare la lista è urgente per la riunione del gabinetto di sicurezza e del governo in programma più tardi oggi, afferma il funzionario.
Fonte Hamas: 1.950 prigionieri liberi per 20 ostaggi vivi
Un alto funzionario di Hamas ha dichiarato che Israele rilascerà 1.950 prigionieri palestinesi in cambio di 20 ostaggi ancora in vita: la cifra include 250 ergastolani e altri 1.700 detenuti dall'inizio della guerra. Lo scrive il Times of Israel. Lo scambio dovrebbe avvenire entro 72 ore dall'entrata in vigore dell'accordo, che è stato anche "concordato con le fazioni palestinesi", afferma un'altra fonte interna a Hamas.
Kallas: "L'accordo per Gaza una svola, l'Ue lo sostiene"
"L'accordo sulla prima fase dell'intesa di pace per Gaza segna un importante passo avanti. Si tratta di un risultato diplomatico di grande rilievo e di una reale opportunità per porre fine a una guerra devastante e liberare tutti gli ostaggi. L'Ue farà tutto il possibile per sostenerne l'attuazione". Lo afferma l'alto rappresentante Ue, Kaja Kallas.
Media: famiglie ostaggi invitano Trump a parlare in piazza
Il Forum dei familiari degli ostaggi israeliani ha invitato con una lettera il presidente americano Donald Trump a venire a tenere un discorso a Tel Aviv nella piazza ribattezzata piazza degli Ostaggi, dopo la notizia dell'accordo raggiunto. Lo scrive Haaretz.
Starmer: "Notizia accordo è profondo sollievo per il mondo"
Il primo ministro britannico, Keir Starmer, ha affermato che la notizia dell'accordo raggiunto per gli ostaggi e la tregua a Gaza è stata "un momento di profondo sollievo che sarà avvertito in tutto il mondo". "Invitiamo tutte le parti a rispettare gli impegni presi, a porre fine alla guerra e a gettare le basi per una fine giusta e duratura del conflitto e per un percorso sostenibile verso una pace duratura", ha dichiarato il premier laburista, citato dal Guardian.
Caritas Jerusalem: "In attesa notizie corridoi umanitari"
"Si tratta di una grande notizia. Aspettiamo con ansia i chiarimenti sui corridoi umanitari e iniziamo a costruire anime umane in Terra Santa". Così Anton Asfar, Segretario generale di Caritas Jerusalem, commenta al Sir commenta l'accordo sul cessate il fuoco tra Hamas e Israele siglato nella notte in Egitto.
Pizzaballa: "Accordo dona fiducia, cammino verso pace"
"Indubbiamente è una bella notizia. La strada verso la pace è lunga ma bisogna cominciare in qualche modo. Questi gesti, soprattutto la liberazione degli ostaggi e dei prigionieri, il parziale, almeno iniziale ritiro dell'esercito israeliano, danno quella fiducia necessaria per continuare". Con queste parole al Sir il patriarca latino di Gerusalemme, card. Pierbattista Pizzaballa, commenta l'accordo sul cessate il fuoco tra Hamas e Israele. "Questa prima fase ne aprirà delle altre - aggiunge - e creerà un clima nuovo che aiuterà anche nella distribuzione degli aiuti. Tornare alla normalità, alla vita ordinaria non si potrà ancora perché la situazione è disastrosa ma è necessario cominciare a ripensarla".
Tajani: "Pronti per ricostruzione e forza di pace a Gaza"
"Dal Medio Oriente arrivano ottime notizie: la pace è vicina. L'Italia, che ha sempre sostenuto il piano statunitense, è pronta a fare la sua parte per consolidare il cessate il fuoco, per fare arrivare nuovi aiuti umanitari e per partecipare alla ricostruzione di Gaza. Pronti anche a inviare militari in caso di creazione di una forza internazionale di pace per riunificare la Palestina". Lo afferma il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un post pubblicato stamattina sul suo account X.
Mo: famiglie ostaggi ringraziano Trump e gli chiedono di incontrarlo
Le famiglie degli ostaggi israeliani a gaza scrivono a Donald Trup per ringraziarlo per aver favorito l'accordo con Hamas per ringraziarlo e per chiedergli di poterlo incontrare personalmente in occasione della sua prossima visita nella regione. "Ci avete restituito quello che pensavamo di aver perso per sempre - si legge nella lettera aperta del Forum delle famiglie degli ostaggi e delle persone scomparse - Ha mantenuto la sua promessa e per questo le nostre famiglie le saranno eternamente grate”.
Il Forum propone che Trump tenga un discorso pubblico nella piazza degli ostaggi a Tel Aviv, sede del loro movimento, o di poterlo incontrare privatamente "o in qualsiasi altro luogo che si adatti al suo programma". “Saremmo profondamente onorati se potesse incontrarci durante la sua prossima visita in Israele. Le mogli, i figli, i genitori e i fratelli delle persone a cui ha cambiato la vita desiderano ringraziarla di persona - scrivono - Abbiamo semplicemente bisogno dell'opportunità di guardarla negli occhi ed esprimere ciò che le parole da sole non possono trasmettere appieno: che ci ha restituito le nostre famiglie e, con loro, la nostra speranza”.
Tajani: Italia può dare militari per forza di pace
"L'Italia è pronta a fare tutto ciò che serve per una soluzione in Medio Oriente. L'Italia puo' anche dare militari per una forza internazionale che possa unificare Gaza e Cisgiordania. Siamo anche in prima linea per gli aiuti". Lo afferma a Rainews il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
Tajani: attivisti seconda Flotilla in 2 giorni a casa
"Questa mattina ci sarà la visita consolare. In uno, massimo due giorni, gli attivisti italiani fermati torneranno a casa". Lo afferma il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sugli attivisti italiani della seconda Flotilla, arrestati in Israele.
Idf a residenti Gaza, nord Striscia è ancora zona combattimento
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno avvertito stanotte i residenti della Striscia di Gaza che l'area a nord è ancora considerata una zona di combattimento pericolosa e che le truppe continuano a circondare Gaza City. "Tornare" nella città palestinese "è estremamente pericoloso", afferma su X il portavoce delle Idf in lingua araba Avichay Adraee. "Per la vostra sicurezza - si legge nella nota - astenetevi dal tornare a nord o dall'avvicinarvi alle aree in cui le forze sono schierate e operano in qualsiasi parte della Striscia, compresi il sud e l'est, fino a quando non saranno emanate istruzioni ufficiali".
'Necessari altri negoziati su disarmo Hamas e governance Gaza'
L'accordo tra Israele e Hamas annunciato ieri sera riguarda i primi passi di un quadro di pace a Gaza sostenuto dagli Stati Uniti, ma non la totalità del piano radicale in 20 punti presentato la scorsa settimana dal presidente Donald Trump. Lo sottolineano funzionari Usa a conoscenza dei negoziati, citati da Abc News. Le fonti del media americano affermano che i colloqui si sono concentrati quasi esclusivamente su ciò che accadrà nei primi giorni e settimane dell'accordo: il ritiro parziale israeliano da Gaza e lo scambio di quasi 50 ostaggi tra vivi e morti con prigionieri palestinesi. Alcuni dei punti più difficili come la governance di Gaza e il disarmo dei combattenti di Hamas dovranno ancora essere negoziati in futuro, sottolineano i funzionari Usa.
'Trump accetta l'invito di Netanyahu a parlare alla Knesset'
Il presidente americano Donald Trump ha annunciato che intende accettare l'invito del premier israeliano Benjamin Netanyahu a parlare alla Knesset, secondo quanto riportato da Axios. "Vogliono che tenga un discorso alla Knesset e lo farò sicuramente se lo vorranno", avrebbe detto Trump definendo "eccellente" la sua conversazione telefonica con Netanyahu avvenuta dopo la firma degli accordi tra lo Stato ebraico Hamas sulla prima fase del piano di pace. Cnn ha riferito che Israele si sta preparando per una possibile visita di Trump all'inizio della prossima settimana.
Trump: 'ostaggi dovrebbero rientrare lunedì, anche quelli morti'
Il presidente americano Donald Trump ha dichiarato di credere che gli ostaggi rientreranno in Israele lunedì. "Credo che gli ostaggi torneranno lunedì e che ci saranno anche i corpi di quelli morti", ha dichiarato Trump in un'intervista a Fox News dopo l'annuncio dell'accordo tra Hamas e lo State ebraico. Delle 251 persone rapite nell'attacco del movimento islamista palestinese contro Israele il 7 ottobre 2023, 47 sono ancora ostaggi a Gaza, 25 delle quali sarebbero morte secondo lo Stato ebraico.
Trump: Usa saranno coinvolti in mantenimento pace a Gaza
Il presidente americano Donald Trump ha dichiarato che gli Stati Uniti contribuiranno alla ricostruzione di Gaza e a mantenerla sicura e pacifica, dopo che Israele e Hamas hanno concordato la prima fase del suo piano di pace. "Saremo coinvolti nell'aiutarli a raggiungere il successo e a mantenere la pace", ha dichiarato Trump a Fox News poche ore dopo l'annuncio dell'accordo, aggiungendo di essere "molto fiducioso che ci sarà pace in Medio Oriente".