Guerra Iran, Khamenei: dato schiaffo a Usa. Casa Bianca: Teheran era vicina a bomba

Getty-Ansa

Lo ha ribadito la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, sottolineando che "il mondo è più sicuro grazie ai raid degli Usa". Khamenei è riapparso in un messaggio video diffuso dalle tv e ha minimizzato i raid americani definendoli esagerati da Trump. La Casa Bianca ha replicato accusandolo di voler "salvare la faccia". La Cia: "Abbiamo raccolto prove che indicano che i siti nucleari dell'Iran sono stati devastati". Intanto, israele ha annunciato la sospensione delle consegne di aiuti a Gaza 

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La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha ribadito che "l'Iran era a poche settimane dal fabbricare la bomba atomica" e ha aggiunto che "il mondo è più sicuro grazie ai raid degli Usa".

Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha definito "significativi" i danni subiti dagli impianti nucleari del Paese durante i 12 giorni di guerra con Israele. "Non è stato l'Iran a chiedere il cessate il fuoco, ma il nemico israeliano", ha dichiarato in un'intervista tv. Ha, inoltre, fermamente smentito  le speculazioni secondo cui l'Iran si starebbe preparando a riprendere i negoziati sul nucleare con gli Stati Uniti. "Abbiamo raccolto prove che indicano che i siti nucleari dell'Iran sono stati devastati", ha assicurato la Cia. 

La Guida suprema iraniana Khamenei è riapparsa in un messaggio video diffuso dalle tv e ha cantato vittoria dopo la fine della guerra dei 12 giorni: “Congratulazioni alla grande nazione iraniana per la vittoria sul regime israeliano”. Ha criticato anche gli Usa: “Trump esagera l'impatto dei raid sui siti nucleari. la Repubblica Islamica ha dato un duro schiaffo all'America”. La Casa Bianca ha replicato accusando Khamenei di voler "salvare la faccia". 

Il ministro della Difesa Israel Katz ha rivelato in un'intervista a  Channel 13 che Israele aveva intenzione di eliminare la guida suprema  dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, "ma l'occasione non si è mai  presentata".

Intanto, Israele ha annunciato la sospensione delle consegne di aiuti a Gaza dopo la minaccia del ministro di ultradestra Bezalel Smotrich di dimettersi dal governo se non fossero state prese misure per impedire che gli aiuti arrivino ad Hamas. Lo ha riferito una fonte a Channel 12, citata da Times of Israel. La notizia è stata diffusa poco dopo che l'ufficio del primo ministro aveva annunciato che Benyamin Netanyahu ha ordinato all'Idf di elaborare un piano in 48 ore per impedire ad Hamas di rubare gli aiuti. La sospensione della consegna di aiuti rimarrà in vigore fino alla presentazione del piano dell'esercito, ha aggiunto la fonte. L'Organizzazione mondiale della sanità ha consegnato la sua  prima spedizione di aiuti medici a Gaza dal 2 marzo. Lo ha annunciato  oggi il suo direttore generale, aggiungendo tuttavia che i nove camion  sono "una goccia nell'oceano".

Fonti da Gaza hanno dichiarato che in  24 ore sono stati trasportati negli ospedali di Gaza 103 cadaveri e 219 feriti. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Wafa. Secondo la protezione civile di Gaza, giovedì mattina 56 persone sono state uccise dal fuoco israeliano in tutta la striscia, tra cui sei che attendevano aiuti in due località separate.

Il Consiglio europeo ha chiesto “un cessate il fuoco immediato a Gaza e il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi”, deplora “la terribile situazione umanitaria a Gaza” e invita Israele “a revocare completamente il blocco su Gaza". Lo si legge nelle conclusioni del vertice Ue. 

Su Sky TG24 Insider:

  • Nella testa di Trump: cosa può averlo spinto alla guerra con l’Iran (leggi l'articolo)
  • Trump attacca l’Iran, e ora cosa succede? I possibili scenari (leggi l'articolo)
  • Perché parte della diaspora iraniana supporta gli attacchi a Teheran (leggi l'articolo)

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Basi Usa in Italia ed Europa, dove sono e che ruolo hanno

Gli Stati Uniti, con l'operazione "Midnight Hammer", hanno bombardato i siti nucleari iraniani di Fordow, Natanz e Isfahan. Una mossa che inserisce in prima linea anche gli Usa nel conflitto tra Israele e Iran. Teheran ha promesso "conseguenze eterne", minacciando ritorsioni. "Ridurremo in cenere le basi Usa in Medio Oriente", hanno affermato i pasdaran. Ma l'attenzione e le preoccupazioni si estendono anche alla presenza militare statunitense in Europa (e in Italia). Quante (e dove) sono le basi sparse nel Vecchio Continente?

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Guerra Medioriente e commerci Italia-Iran, i rischi per Made in Italy

I rapporti commerciali fra Roma e Teheran potrebbero subire dei contraccolpi a causa del conflitto. In questo caso sarebbe probabilmente il nostro Paese a perderci  maggiormente. Anche se non si tratta di scambi di grande entità, esportiamo più di quanto importiamo.

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Araghchi, Europa abbia posizione 'più responsabile' su 'crimini' Israele

Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi ha chiesto all'Europa di assumere una posizione "più responsabile" di fronte ai "crimini" di Israele in Medio Oriente, criticando il sostegno dato a Tel Aviv nella 'guerra dei 12 giorni'. In un colloquio telefonico con il collega polacco  Radoslaw Sikorski, Araghchi ha esortato i Paesi a esprimere "una condanna esplicita dell'aggressione" israeliana: "L'attacco militare contro l'Iran - ha denunciato - è stato un chiaro esempio di un atto di aggressione secondo l'articolo 39 della Carta delle Nazioni Unite e la comunità internazionale deve reagire a questo crimine". Il capo della diplomazia di Teheran è andato oltre, sollecitando il Consiglio di sicurezza dell'Onu anche a prendere misure decisive per portare i responsabili davanti alla giustizia". Quindi la rivendicazione: "Le Forze armate iraniane hanno dimostrato di mantenere la loro forza davanti all'aggressione militare esterna e sono pronte a rispondere in modo deciso a ogni atto di aggressione da parte del regime sionista e dei suoi seguaci". 

Casa Bianca, verso pace e stabilità grazie a Trump

Il Medio Oriente "si sta allontanando dal caos e dallo spargimento di sangue, avviandosi verso una nuova era di pace e stabilità che il presidente Trump ha a lungo sollecitato". Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, nel suo intervento di apertura del briefing con i giornalisti. "Questo - ha aggiunto - era impensabile fino a una settimana fa, ed è questo il volto della pace attraverso la forza". 

Axios, Netanyahu vuole incontrare Trump a breve

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu vuole incontrare il presidente statunitense Donald Trump nelle prossime settimane per celebrare il bombardamento congiunto del programma nucleare iraniano e discutere la strategia congiunta in tutta la regione. Lo riferisce Axios.

Guerra 12 giorni: come è stato colpito il programma nucleare iraniano

Prima l’intervento militare di Israele in Iran, quindi l’attacco americano contro tre importanti siti nucleari iraniani. Dopo i recenti attacchi che hanno infiammato il Medio Oriente, con protagonisti Israele, Usa ed Iran, quanto è stato realmente danneggiato del programma atomico iraniano? A fornire un quadro d’insieme è un’analisi del quotidiano “La Repubblica”, secondo cui i piani di Teheran “hanno subito danni ingenti, ma non il colpo di grazia auspicato da Donald Trump”. Ecco in che modo.

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Cnn: "Usa hanno ipotizzato un allentamento delle sanzioni a Iran"

L'amministrazione Trump ha paventato la possibilità di aiutare l'Iran ad accedere a fondi per 30 miliardi di dollari per un programma nucleare civile che non prevede quindi l'arricchimento dell'uranio. Lo riporta Cnn citando alcune fonti, secondo le quali le per incentivare Teheran a tornare al tavolo delle trattative gli Stati Uniti hanno ipotizzato anche la rimozioni di alcune sanzioni e la rimozione di vincoli a miliardi di dollari di fondi iraniani attualmente non accessibili. Le trattative si sono svolte prima del bombardamento americano e sono continuate dopo il cessate il fuoco.

Coop Alleanza toglie da scaffali prodotti israeliani e mette Gaza Cola

Da un paio di settimane la Cooperativa - attiva in Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Puglia e Basilicata - ha aderito alla campagna Coop 4 Refugees. "Non possiamo rimanere indifferenti davanti alle violenze in corso nella Striscia".

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Iran: "Significativi i danni ai siti nucleari"

Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha definito oggi "significativi" i danni agli impianti nucleari del suo Paese causati dalla guerra di 12 giorni con Israele, aggiungendo che Teheran ha iniziato a valutare l'impatto del conflitto. "Gli esperti dell'Organizzazione per l'Energia Atomica (iraniana) stanno attualmente conducendo una valutazione dettagliata dei danni", ha dichiarato alla televisione di stato, aggiungendo che "la discussione sulla richiesta di risarcimento danni" è ora in cima all'agenda del governo.

Iran, Araghchi: “Non abbiamo chiesto noi cessate il fuoco”

Non è stato l'Iran a chiedere un cessate il fuoco, "e' stato il nemico israeliano". Lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi durante un'intervista televisiva. "Fin dai primi giorni di guerra, i paesi europei ci hanno esortato a fermarci e a tornare alla diplomazia - ha spiegato Araghchi - ma noi abbiamo chiarito che ci stavamo difendendo. Non siamo noi quelli che hanno iniziato l'aggressione". 

Milano, accertamenti della polizia per manifesti "Israeli not welcome"

La Polizia di Stato di Milano ha avviato gli accertamenti per l'affissione, avvenuta la scorsa notte, in diverse zone di Milano, di manifesti con la scritta "Israeli not welcome". In particolare - spiega la Polizia in una nota - si stanno valutando eventuali responsabilità di sei giovani, tre ragazzi e tre ragazze trovati in possesso dei manifesti nel corso dell'incrementata attività di vigilanza e controllo degli obiettivi sensibili milanesi. Le verifiche - continua la  nota - sono volte a poter ricostruire i fatti accaduti e individuare i responsabili, anche sulla base delle immagini di eventuali telecamere di videosorveglianza presenti nei luoghi delle affissioni. I fatti finora accertati - conclude il comunicato - sono stati immediatamente segnalati alla Procura della Repubblica di Milano per ogni necessaria valutazione e per il coordinamento delle ulteriori indagini. 

Iran: “Non c'è ancora piano per ripresa negoziati con Usa”

Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha fermamente smentito le speculazioni secondo cui l'Iran si starebbe preparando a riprendere i negoziati sul nucleare con gli Stati Uniti, dopo la fine della guerra dei 12 giorni con Israele. "Alcune speculazioni sulla ripresa dei negoziati non dovrebbero essere prese sul serio", ha dichiarato Araghchi alla televisione di Stato. "Vorrei affermare chiaramente che non è stato raggiunto alcun accordo, intesa o dialogo per avviare nuovi negoziati. Non è stato ancora definito alcun piano per l'avvio dei negoziati". 

Nucleare Iran, Trump: 'Siti distrutti”. Nyt: programma solo ritardato

Dopo il bombardamento statunitense contro tre impianti iraniani, è scontro tra la versione ufficiale dell’amministrazione Usa e le valutazioni dell’intelligence riportate dai media americani. Il presidente parla di "distruzione totale", mentre un rapporto segreto sostiene che il programma nucleare iraniano è stato solo rallentato perché parte del materiale nucleare sarebbe stato spostato prima dell’attacco. L’inviato speciale Witkoff ribadisce: "Obiettivo raggiunto".

Nucleare Iran, Trump: 'Siti distrutti”. Nyt: programma solo ritardato

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Iran, media: "Usa offrono aiuto di 30 mld per nucleare civile"

L'amministrazione Trump avrebbe offerto all'Iran un investimento di 30 miliardi di dollari nel suo nuovo programma nucleare civile. Lo hanno rivelato alcune fonti alla Cnn, specificando che agli iraniani sarebbe stato anche offerto un alleggerimento delle sanzioni e lo sblocco di miliardi di dollari. Un'altra idea lanciata la scorsa settimana e attualmente in fase di presa in considerazione, spiegano due fonti che hanno familiarita' con la questione, e' che gli alleati sostenuti dagli Stati Uniti nel Golfo paghino per sostituire l'impianto nucleare di Fordow - che Washington ha colpito con bombe bunker-buster durante il fine settimana - con il programma di non arricchimento. Non e' ancora chiaro se l'Iran sia in grado di utilizzare il sito stesso, ne' quanto seriamente sia stata presa in considerazione tale proposta.

Consiglio europeo: 'Negoziati unica soluzione per nucleare Iran'

Bruxelles ospita il Consiglio europeo tra i leader dei 27, compresa la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La due giorni di vertice segue il World Forum Nato a L'Aja“dominato” dalla presenza di Donald Trump. Al centro due dossier chiave delle relazioni transatlantiche, i dazi e la difesa, ma anche la complicata situazione geopolitica internazionale. Nelle conclusioni di rito, i capi di Stato e di governo esortano a trovare una soluzione negoziale "alla questione nucleare iraniana" e chiedono un "immediato" cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza. Sull'Ucraina - con l'impegno a proseguire con gli aiuti militari - le conclusioni sono state adottate a 26, senza il sostegno di Budapest che continua a opporsi all'avanzamento di Kiev nel percorso di adesione all'Ue.

Consiglio europeo: 'Negoziati unica soluzione per nucleare Iran'

Consiglio europeo: 'Negoziati unica soluzione per nucleare Iran'

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Israele, 4 arresti durante manifestazione fine-guerra a Tel Aviv

La polizia israeliana ha arrestato almeno quattro manifestanti anti-governativi sulla Begin Road di Tel Aviv. Lo riferisce il Times of Israel, sottolineando che i manifestanti sono stati portati alla stazione di polizia per aver bloccato il traffico su Namir Road. I manifestanti stavano marciando verso l'area fuori dal quartier generale dell'Idf, dopo aver manifestato anche in piazza Rabin. La manifestazione e la marcia sono state guidate dalle madri dei soldati che chiedono la fine della guerra a Gaza. 

Onu, a Gaza venti civili uccisi e gravi epidemie

Il portavoce delle Nazioni Unite ha dichiarato che a Gaza i civili "continuano a essere uccisi e feriti ogni giorno, sia a causa di attacchi aerei israeliani, di bombardamenti, o semplicemente mentre cercano di procurarsi cibo per le loro famiglie". "Questi eventi tragici - ha aggiunto il portavoce, Stephane Dujarric - non devono mai essere accettati come qualcosa di normale". Nel pomeriggio, ha continuato, ci sono state "numerose vittime in seguito a un attacco a Deir al Balah, con l'Ospedale Al Aqsa che avrebbe ricevuto più di venti persone uccise e circa settate feriti. Altri pazienti feriti sono stati trasferiti al Complesso Medico Nasser e in altre due strutture sanitarie". Le organizzazioni umantarie registrano un aumento delle malattie prevenibili, cioè per le quali ci sarebbero misure efficaci. "Solo nelle ultime due settimane - ha ricordato Dujarric - sono stati segnalati oltre 19 mila casi di diarrea acquosa acuta, insieme a oltre 200 casi di sindrome da ittero acuto e diarrea ematica". Queste epidemie sono direttamente collegate alla mancanza di acqua pulita e di servizi igienico-sanitari. 

Usa, 30 milioni di dollari a Gaza Humanitarian Foundation

Il dipartimento di Stato Usa ha autorizzato lo stanziamento di 30 milioni di dollari alla Gaza Humanitarian Foundation, l'organizzazione sostenuta da Stati Uniti e Israele che si occupa di distribuire cibo a Gaza. Lo riportano i media americani citando il dipartimento di Stato. Si tratta del finanziamento ufficiale del governo statunitense alla Gaza Humanitarian Foundation.

Israele-Iran, le tappe della “guerra dei 12 giorni'

Il conflitto era iniziato lo scorso 13 giugno, quando lo Stato ebraico aveva lanciato l'operazione "Leone Nascente" contro la Repubblica islamica, accusata di essersi avvicinata "a un punto di non ritorno" nello sviluppo di un'arma nucleare. Immediata la risposta di Teheran, con il lancio di razzi verso le città israeliane. Poi la discesa in campo degli Usa, il 22 giugno, con un attacco a tre siti nucleari in Iran e la successiva rappresaglia iraniana sulla base Usa di Al Udeid in Qatar. Dopo una difficile tregua, la fine della guerra

Israele-Iran, le tappe della “guerra dei 12 giorni'

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Katz: "Uranio non era obiettivo di attacco"

In un'intervista rilasciata a Channel 12, il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha detto che Israele ha lanciato la sua guerra contro l'Iran senza sapere se il presidente degli Stati Uniti Donald Trump avrebbe partecipato all'offensiva. Ha tuttavia osservato che Israele è fiducioso che gli Stati Uniti contribuiranno a difendere il Paese. "In difesa, sapevamo che loro [gli Stati Uniti] erano con noi e hanno fatto un lavoro straordinario", ha detto Katz. Katz ha anche ammesso che Israele non conosce l'ubicazione di tutto l'uranio arricchito dell'Iran, ma ha affermato che i suoi attacchi militari hanno distrutto le capacita' di arricchimento di Teheran. "L'uranio in sé, il materiale, non era un obiettivo di attacco". 

Libano, caschi blu registrano attacchi israeliani a sud

I caschi blu dell'Onu impegnati nel

sud del Libano registrano attività militari israeliane, inclusi

tre attacchi aerei avvenuti ieri, all'interno dell'area di

operazioni Onu. Lo ha detto il portavoce delle Nazioni Unite

Stephane Dujarric, nel suo incontro quotidiano con i media.

I caschi blu, guidati dal generale italiano Diodato Abagnara,

continuano a scoprire depositi di armi e munizioni non

autorizzati. Dall'entrata in vigore del cessate il fuoco, nel

novembre dell'anno scorso, le forze di pace dell'Onu hanno

scoperto 272 depositi di armi non autorizzati. 

Casa Bianca: Khamenei sta cercando di "salvare la faccia"

La Casa Bianca ha accusato l'ayatollah Ali Khamenei di cercare di "salvare la faccia". A seguito della prima apparizione di Khamenei dopo gli attacchi israeliani in cui la guida suprema ha minimizzato l'impatto degli attacchi statunitensi sul programma nucleare di Teheran, la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt in un briefing con i giornalisti, ha affermato: "Abbiamo visto il video dell'Ayatollah, e quando hai un regime totalitario, devi salvare la faccia". 

Francia: "Tregua Iran-Israele ok, ma riprendano i negoziati"

La Francia accoglie come "una novità positiva l'annuncio del presidente Trump di una tregua fra Israele e l'Iran" e "lancia un appello a tutte le parti a rispettarla", "nell'interesse di tutti di evitare un nuovo ciclo di violenze". Lo ha detto il portavoce del Quai d'Orsay. "La tregua - ha continuato - deve permettere la ripresa dei negoziati sull'inquadramento del programma nucleare iraniano e su tutte le sfide alla sicurezza poste dall'Iran".    Il portavoce ha ricordato che "nel 2019, l'Iran ha scelto di mettere fine ai suoi impegni presi nel quadro dell'accordo sul nucleare iraniano. Da allora la Francia, con i partner tedeschi, britannici e dell'Ue, del formato detto E3, ha messo in campo importanti sforzi diplomatici per riportare l'Iran al rispetto dei suoi impegni. Agli iraniani sono state proposte diverse bozze di accordo, ma queste occasioni non sono state colte". "Al contrario - ha proseguito il portavoce - nel corso degli ultimi anni, l'Iran si è impegnato in un'escalation del suo programma nucleare. L'accesso dell'Iran all'arma nucleare minaccerebbe la stabilità regionale, e la pace e la sicurezza internazionali. Metterebbe in pericolo l'integrità del regime di non proliferazione".    Per Parigi, "l'Iran non deve mai dotarsi dell'arma nucleare" e la Francia "si aspetta da Teheran che riprenda senza esitazioni la strada del dialogo, per arrivare ad una soluzione diplomatica solida, verificabile e duratura, che risponda alle legittime preoccupazioni della comunità internazionale sul programma nucleare iraniano. In questa prospettiva, la cooperazione dell'Iran con l'Agenzia internazionale per l'energia atomica è essenziale e lanciamo un appello affinché venga mantenuta".

Israele, Ben Gvir: "Popolo vuole vittoria, no placare terrorismo"

Il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir ha affrontato la discussione sulla possibilita' di espandere gli Accordi di Abramo, dicendo: "Trovo difficile credere che il primo ministro ripetera' gli errori del passato e avviera' negoziati che porteranno alla creazione di uno stato terrorista palestinese o a pericolose concessioni. Il popolo di Israele vuole la vittoria, non piu' tentativi di placare il terrorismo con il pretesto della pace". 

Israele, fonti: "Trump su processo Bibi parte di accordi Abramo"

Un alto funzionario israeliano ha dichiarato all'emittente pubblica Kan che il post del presidente degli Stati Uniti Donald Trump su Truth Social, in cui si chiedeva la fine del processo a Netanyahu, "non e' stato pubblicato senza motivo", lo riferiscono i media israeliani."Fa parte di un'iniziativa piu' ampia che mira a porre fine alla guerra a Gaza, a liberare tutti gli ostaggi, a porre fine al processo a Netanyahu e a intraprendere una seria mossa a livello regionale", afferma il funzionario. "Ci sono discussioni su mosse drastiche in Medio Oriente", hanno detto alti funzionari israeliani al Canale 13. (AGI)

Francia: "Condanna attacchi coloni israeliani estremisti"

La Francia "condanna gli attacchi ripetuti di coloni israeliani in Cisgiordania nel corso dei quali 4 palestinesi sono stati uccisi negli ultimi giorni a Ramallah ed Hebron". Il portavoce del Quai d'Orsay ha fatto sapere che "la Francia ha lanciato un appello al governo israeliano ad agire in modo determinato per mettere fine alle violenze perpetrate da questi coloni estremisti". "La Francia - ha detto il portavoce - rinnova la sua condanna della colonizzazione e la sua ferma opposizione a qualsiasi forma di annessione".

Iran, Casa Bianca: "Intelligence conferma annientamento siti"

La Casa Bianca ha ribadito che l'intelligence americana ha confermato il "totale annientamento" dei siti nucleari dopo il raid americano dello scorso weekend. Il messaggio arriva in risposta alle rivelazioni dei media che avevano parlato di dubbi nell'intelligence sulla riuscita completa dell'operazione. 

Casa Bianca: "Trump ha chiesto a Siria di firmare accordi Abramo"

Donald Trump spera che altri Paesi in Medio Oriente firmino gli accordi di Abramo. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, precisando di aver chiesto al presidente della Siria, Ahmed al-Shara, di farlo.

Israele: "La crociata intrapresa contro di noi isola la Spagna"

Israele ha duramente criticato le dichiarazioni del premier spagnolo Pedro Sanchez, che oggi all'arrivo al Consiglio europeo ha chiesto all'Ue la sospensione immediata dell'Accordo di Associazione con Israele, definendole "demonizzanti". In un comunicato postato su X dall'ambasciata di Israele a Madrid, si sottolinea come fino a pochi giorni fa Israele sia stato bersaglio di "continui attacchi di missili balistici iraniani caduti durante dodici giorni su città israeliane", che hanno provocato la morte di 29 civili, centinaia di feriti, la distruzione di quartieri residenziali. mentre "milioni di cittadini israeliani si sono visti costretti a rifugiarsi quotidianamente per salvare le proprie vite".   A fronte di "questa aggressione" il governo spagnolo "ha scelto di non condannare, neanche una volta gli attacchi deliberati e continui contro i civili israeliani", segnala il testo. Al contrario, "ha intrapreso una crociata anti-israeliana", arrivando a chiedere la sospensione degli accordi europei con Israele e l'imposizione di un embargo sulle armi al paese attaccato. Una posizione definita "profondamente deplorevole" e "moralmente indifendibile" nella nota, in cui si ribadisce che Israele, in quanto paese democratico che affronta "minacce esistenziali su più fronti" ha il diritto e il dovere di difendere i propri cittadini.    L'ambasciata a Madrid - che vede a capo l'incaricato di affari, dopo il richiamo a consulta dell'ambasciatrice un anno fa, in occasione del riconoscimento dello Stato palestinese da parte della Spagna - esprime "gratitudine e apprezzamento" per il sostegno dimostrato dai principali partner europei in questi momenti difficili. La posizione del governo iberico, conclude il comunicato, "colloca la Spagna ai margini più estremi  - e sempre più isolati - della posizione europea sul Medio Oriente", mettendola "purtroppo dalla parte sbagliata della storia".

Casa Bianca: "L'inviato Witkoff in contatto con l'Iran"

L'inviato speciale di Donald Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, è "in continuo e stretto contatto con l'Iran". Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt.

Casa Bianca insiste: "Iran era a settimane dalla bomba atomica"

"L'Iran era a poche settimane dal fabbricare la bomba atomica". Lo ha ribadito la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, sottolineando che "il mondo è più sicuro grazie ai raid degli Usa".

Console Israele: "Cartelli a Milano apice campagna denigratoria"

"I cartelli apparsi a Milano con la scritta 'Israeliani non graditi' sono l'apice di una campagna denigratoria nei confronti del popolo ebraico fatta di boicottaggi, campagne di odio sui social e prese di posizione che hanno scarsa memoria storica. Nessuno può tacere o essere ambiguo sul condannare - non a parole ma a fatti - questi atti. Le parole le porta via il vento. Denuncerò i fatti all'autorità competente". Così  Marco Carrai, Console onorario di Israele per Toscana, Emilia Romagna e Lombardia.

Media: "Netanyahu vuole vedere Trump alla Casa Bianca a breve"

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu vuole incontrare Donald Trump alla Casa Bianca nelle prossime settimane. Lo riporta Axios citando alcune fonti, secondo le quali una data comunque non è ancora stata fissata.

Relatrice Onu: "Genocidio a Gaza è lucrativo, Ue copre Israele"

"Questo genocidio non è stato evitato né è stato fermato perché è redditizio. C'è gente che sta facendo soldi a costo del genocidio. Un sacco di soldi". E' quanto afferma Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite per i Territori Palestinesi Occupati, in un'intervista al quotidiano online elDiario.es, in cui anticipa un rapporto di prossima pubblicazione dove denuncia con forza le dinamiche economiche e politiche che sottostanno al conflitto in corso a Gaza, focalizzandosi sulla "complicità e responsabilità delle imprese nel genocidio".   Secondo Albanese, la logica lucrativa si inserisce in "un capitalismo sfrenato", che storicamente ha alimentato i sistemi coloniali, sfruttando gli interessi privati. E "in Palestina non è diverso".    La relatrice ha identificato circa 200 aziende (da un database di 1.000), concentrandosi su 50 che esemplificano l'interconnessione di questi sistemi. Queste imprese, che spaziano dal settore militare a quello dell'edilizia e della tecnologia, sono parte integrante della struttura che ha "facilitato lo sfollamento e la sostituzione dei palestinesi".     Albanese evidenzia la necessità di applicare i principi guida delle Nazioni Unite sui diritti umani, denunciando "come le imprese siano diventate una specie di titolari di diritti, ma non garanti di obblighi". Ha, inoltre, ribadito l'importanza dei processi penali contro Israele per genocidio, crimini di guerra e crimini contro l'umanità. Secondo la relatrice Onu "l'Unione Europea sta coprendo Israele e, con ciò, contribuendo ai suoi crimini", soprattutto mantenendo in vigore l'Accordo di Associazione nonostante le violazioni del diritto internazionale. Mentre gli Stati membri dovrebbero "imporre sanzioni e tagliare i legami economici con Israele".   "Ci stiamo dirigendo verso un luogo dove non ci sono regole. O c'è una rivoluzione in difesa dei diritti umani oppure andiamo in un luogo molto oscuro", è il monito di Albanese, che conclude con un appello all'azione civile.

Netanyahu: "Vittoria opportunità storica per accordi di pace"

"Il Signore darà forza al suo popolo, il Signore benedirà il suo popolo con la pace. Abbiamo combattuto con forza contro l'Iran, e abbiamo ottenuto una grande vittoria. Questa vittoria apre un'opportunità storica per un'espansione significativa degli accordi di pace". Lo dice il premier israeliano Benyamin Netanyahu in un video in ebraico appena pubblicato. "Stiamo lavorando con impegno su questo fronte. Accanto alla liberazione dei nostri ostaggi e alla sconfitta di Hamas, si apre una finestra di opportunità che non possiamo permetterci di perdere. Non possiamo sprecare nemmeno un solo giorno", aggiunge.

Libano, Idf distrugge edificio utilizzato da Hezbollah nel sud

Un edificio nel villaggio di Hula, nel sud del Libano, utilizzato da Hezbollah per attivita' militari, è stato distrutto dall'Idf. Lo riferisce Ynet, sottolineando che la distruzione è stata effettuata da un'operazione speciale della 769esima Brigata, a seguito di informazioni preliminari dell'intelligence. 

La Russa: "Cartelli antisemiti a Milano un fatto gravissimo"

"L'affissione di diversi cartelli antisemiti avvenuta a Milano all'ingresso delle stazioni della metropolitana di Tolstoj, e in via Soderini e via D'Aviano, al confine del quartiere ebraico è un fatto gravissimo e che merita una chiara e ferma condanna. Viviamo un clima politico sempre più carico di odio e intolleranza e gesti come questi offendono non solo gli israeliani e gli ebrei, ma i valori fondanti della convivenza civile. Mi auguro che i responsabili vengano presto identificati e rivolgo al popolo di Israele e alla comunità ebraica la mia sincera vicinanza". Lo scrive su facebook il presidente del Senato, Ignazio La Russa.

Gaza foundation chiede all'Onu di portare insieme il cibo a Gaza

Il presidente esecutivo Gaza humanitarian foundation (Ghf) Johnnie Moore ha scritto una lettera al segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres per chiedere di "lavorare insieme, poiché è giunto il momento di affrontare, senza eufemismi o ritardi, il fallimento strutturale della fornitura di aiuti a Gaza e di correggere con decisione la rotta".    "Il continuo affidamento dell'Onu su quelle che ha definito 'infrastrutture esistenti' ha, in pratica, permesso di ostacolare gli aiuti. Le consegne di cibo non riescono a raggiungere i civili a causa di deviazioni di massa, saccheggi e manipolazione dei flussi umanitari da parte di cattivi attori", ha scritto Johnnie Moore, sottolineando che la Ghf "ha dimostrato un modello alternativo molto efficace: stiamo consegnando cibo in linea con le linee guida stabilite nel Manuale Sphere direttamente alle famiglie palestinesi in condizioni di disperato bisogno. Nel primo mese di attività sono stati distribuiti quasi 40 milioni di pasti".    Il presidente della fondazione riferisce le gravi minacce ricevute: "Ci dispiace che il suo ufficio sia stato vittima di questa campagna di disinformazione che ha solo minacciato di danneggiare ulteriormente il popolo di Gaza. Eccellenza, ci siamo offerti di collaborare con le Nazioni Unite. Eppure le Nazioni Unite non hanno collaborato con la Ghf. Ancora più allarmante è il fatto che le Nazioni Unite siano rimaste in assoluto silenzio dopo l'uccisione mirata del personale della avvenuta quasi due settimane fa. Si trattava di attori umanitari chiaramente identificati e la loro neutralità era indiscutibile".    Moore afferma che "il silenzio di fronte a tale violenza non è imparzialità né neutralità. È abbandono". E chiede a Guterres con urgenza "di condannare pubblicamente il bersagliamento degli operatori umanitari a Gaza e denunciare l'ostruzione degli aiuti da parte di Hamas e di altre fazioni armate". Quindi di avviare immediatamente un dialogo diretto con la Gaza Humanitarian Foundation per fornire aiuti alimentari su larga scala, non tramite intermediari. "Siamo pronti a collaborare con altri enti umanitari per portare il cibo direttamente al popolo palestinese e riportare ordine in un sistema afflitto dalla disperazione e dal caos. Questa non è una richiesta di riconoscimento. È un appello per ottenere risultati concreti e per una collaborazione sensata, insieme", conclude.

Ue rinnova missione a Rafah fino al 30 giugno 2026

Il Consiglio dell'Ue ha deciso oggi di rinnovare i mandati della missione di assistenza alle frontiere dell'Ue al valico di Rafah (Eubam Rafah) e della missione di polizia dell'Ue nei territori palestinesi (Eupol Copps), due missioni civili nell'ambito della politica di sicurezza e di difesa comune (Psdc). Entrambe le missioni sono state rinnovate fino al 30 giugno 2026. "Le missioni avranno l'opportunita' di sviluppare i loro mandati sul campo attraverso un approccio flessibile, realistico e scalabile, al fine di adattarsi alle evoluzioni future", si legge in una nota del Consiglio dell'Ue. Analogamente ad altre missioni civili, la decisione del Consiglio offre all'Eubam Rafah la possibilita' di creare una "cellula di progetto" che le consenta di attuare progetti, anche con fondi esterni, conclude il Consiglio dell’Ue. 

Mosca: “Con Teheran continuiamo la cooperazione anche sul nucleare”

La Russia intende continuare a cooperare con Teheran nel settore  nucleare pacifico e in altri settori nell'ambito dell'Accordo bilaterale  di partenariato strategico globale. Lo ha ribadito la portavoce del  ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. "La nostra nota  cooperazione con Teheran nel campo dell'energia nucleare pacifica e'  assolutamente legittima e nell'interesse di entrambi i Paesi.  Continuera'", ha dichiarato Zakharova in un briefing. Tale cooperazione  "non e' mai stata contestata da nessuno in alcun modo, e' stata  sostenuta dalle agenzie specializzate delle Nazioni Unite", ha aggiunto.  "Per quanto riguarda le prospettive della nostra cooperazione con  l'Iran in generale, continuera' a svilupparsi fruttuosamente in tutti i  settori, in conformita' con l'Accordo di partenariato strategico globale  russo-iraniano del 2025", ha affermato Zakharova. La Russia ha  condannato gli attacchi condotti dagli Stati Uniti contro gli impianti  nucleari civili iraniani in seguito a un attacco israeliano, ha  affermato. "Denunciamo qualsiasi tentativo di usare la forza bruta per  limitare i legittimi diritti di uno Stato sovrano a un programma  nucleare civile", ha dichiarato Zakharova. Invitata a valutare la  decisione del parlamento iraniano di sospendere la cooperazione di  Teheran con l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea), ha  affermato che gli esperti russi "esamineranno i materiali pertinenti e  seguiranno i passi concreti di Teheran a seguito di questa decisione.  Naturalmente, sconsigliamo giudizi affrettati e restrittivi su questo  punto, che potrebbero portare a un'ulteriore escalation e a tensioni  intorno al programma nucleare iraniano". "Rileviamo che i parlamentari  iraniani hanno preso questa decisione in circostanze straordinarie che  hanno coinvolto un'aggressione militare statunitense e israeliana contro  l'Iran", ha dichiarato Zakharova. "Questa iniziativa, a quanto abbiamo  capito, e' anche una reazione alla posizione inarticolata della  leadership dell'Aiea in questa situazione", ha proseguito. "Il buon nome  dell'Agenzia e' stato gravemente danneggiato. Ci auguriamo che il grave  danno inflitto dai bombardamenti Usa-Israele alla cooperazione  Iran-Aiea e alle attivita' di verifica in quel Paese venga riparato in  tempo. Cio' richiede la creazione di condizioni adeguate", ha affermato  Zakharova. "Principali tra queste condizioni sono una pace duratura e  solide garanzie che gli impianti nucleari iraniani e i materiali, le  attrezzature e il personale non saranno nuovamente attaccati", ha  aggiunto.

Putin: "Situazione in Medio Oriente si sta calmando"

"Grazie a Dio la situazione in Medio Oriente si sta calmando e il conflitto tra Israele e Iran sarà considerato come una cosa del passato". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin intervenendo, a Minsk, al Forum economico euroasiatico. Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti.

Vertice Ue: "Bene cessate fuoco; soluzione solo diplomatica"

"L'Unione europea rimane fermamente impegnata a favore della pace, della sicurezza e della stabilita' in Medio Oriente. Il Consiglio europeo accoglie con favore la cessazione delle ostilita' ed esorta tutte le parti a rispettare il diritto internazionale, a dar prova di moderazione e ad astenersi dall'intraprendere azioni che potrebbero portare a una nuova escalation. L'Unione europea e' sempre stata chiara sul fatto che all'Iran non deve mai essere consentito di acquisire un'arma nucleare e che deve rispettare i suoi obblighi di salvaguardia nucleare giuridicamente vincolanti ai sensi del Trattato di non proliferazione. L'Unione europea continuerà a contribuire a tutti gli sforzi diplomatici volti a ridurre le tensioni e a trovare una soluzione duratura alla questione nucleare iraniana, che puo' essere raggiunta solo attraverso i negoziati". E' quanto si legge nelle conclusioni del vertice Ue.

Lega: "Insensato boicottare Israele nelle farmacie comunali"

Il boicottaggio di farmaci ed attrezzature medicali prodotti da aziende israeliane nelle farmacie comunali di Sesto Fiorentino (Firenze) è "un'iniziativa che stigmatizziamo apertamente" perché "insensata, pensiamo infatti ad eventuali medicinali salvavita, o fondamentali nelle cure o nelle terapie, ma che non ci sorprende affatto, considerato chi amministra la città". Lo affermano in una nota Giovanni Galli e Daniele Brunori, rispettivamente consigliere regionale e capogruppo della Lega nel Consiglio comunale di Sesto.    "Se è il primo caso di boicottaggio economico, come segnala il Comune, trattandosi, tra l'altro, di farmaci, ci pare ci sia ben poco da vantarsi", concludono i rappresentanti della Lega.

Gaza Foundation: "Unici autorizzati a dare aiuti oggi a Gaza"

Il direttore esecutivo ad interim della Gaza Humanitarian Foundation, John Acree, afferma che l'organizzazione è stata l'unica autorizzata da Israele a distribuire aiuti nella Striscia oggi, dopo una parziale interruzione da parte di Gerusalemme a causa delle preoccupazioni per i saccheggi di Hamas.    "La nostra speranza è che questa sia una pausa temporanea e che tutte le altre organizzazioni umanitarie possano presto riprendere la distribuzione nella regione", afferma Acree in una dichiarazione. "Tuttavia, è fondamentale che gli aiuti vengano distribuiti in modo responsabile, direttamente alle persone che ne hanno bisogno". La Ghf afferma di aver distribuito giovedì 38.880 scatole di cibo in tre delle sue sedi.    L'interruzione parziale delle consegne di aiuti è avvenuta dopo che il primo ministro Netanyahu ha dichiarato che Hamas stava continuando a rubare aiuti e ha ordinato alle Idf di risolvere la questione entro 48 ore. La dichiarazione di Netanyahu è arrivata poche ore dopo che l'ex primo ministro Naftali Bennett aveva pubblicato un video che mostrava degli uomini armati in cima a un convoglio di aiuti in transito nel nord di Gaza, sostenendo che si trattava di agenti di Hamas che rubavano aiuti.    L'Onu ha riconosciuto che i suoi convogli sono stati colpiti dai saccheggi, ma ha dato la colpa alle bande armate piuttosto che ad Hamas. Da quando Israele ha parzialmente revocato il blocco, durato 78 giorni, il 19 maggio, sono entrati a Gaza in media solo 56 camion al giorno. Le Nazioni Unite affermano che ne servono diverse centinaia ogni giorno per far fronte alle urgenti necessità della Striscia.

Fonti Ue: "Kallas proporrà misure su violazioni d'Israele"

Il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa, sulla base del dibattito che si è svolto tra i 27 in seguito al rapporto presentato dall'alto commissario Kaja Kallas sulle violazioni dei diritti umani da parte di Israele a Gaza e in Cisgiordania, ha incaricato Kallas di "proporre possibili misure" in vista dal prossimo Consiglio Affari Esteri di luglio. Lo affermano fonti europee. La richiesta non si è traslata in una modifica delle conclusioni scritte ma rientra nelle prerogative di Costa. 

Tajani dispone nuovi fondi a Unicef e Oms per Gaza e Palestina

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha disposto due stanziamenti di 5 milioni di euro a favore dell'Unicef e di 5 milioni di euro all'Oms, con l'obiettivo di rafforzare il contributo italiano per l'assistenza sanitaria alla popolazione palestinese vittima del conflitto nella Striscia di Gaza. L'impegno fa seguito alla recente riunione che il ministro ha tenuto con gli operatori sanitari italiani attivi a Gaza. I provvedimenti verranno resi esecutivi dalla firma del viceministro Edmondo Cirielli, che ha la delega alla Cooperazione allo Sviluppo.      Il primo contributo italiano permetterà la somministrazione di vaccini - in continuità con l'assistenza già fornita lo scorso anno nella campagna contro la poliomielite -, la fornitura di materiali sanitari e attività di formazione del personale medico, il sostegno all'ospedale di El Helou a Gaza, l'erogazione dei servizi per oltre 60 casi neonatali al mese e l'assistenza particolare a donne in stato di gravidanza.      Il secondo contributo si concentra in particolare sull'assistenza sanitaria primaria e secondaria di patologie e prevenzione della diffusione di malattie. È previsto il sostegno alle strutture sanitarie anche tramite la fornitura di materiali medici.

Vertice Ue: "Israele sblocchi subito gli aiuti per Gaza"

"Il Consiglio europeo chiede un cessate il fuoco immediato a Gaza e il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi, che porti alla fine permanente delle ostilità. Deplora la terribile situazione umanitaria a Gaza, il numero inaccettabile di vittime civili e i  livelli di fame. Invita Israele a revocare completamente il blocco su Gaza". E' quanto si legge nel paragrafo sul Medio Oriente delle conclusioni del vertice Ue, appena approvato. I 27 "prendono nota" del report dell'Alto Rappresentante Kaja Kallas e invitano il Consiglio a proseguire le discussioni in luglio, tenendo conto dell'evoluzione della situazione sul terreno.

Giappone: "Fuori luogo le parole di Trump su Hiroshima"

Non è piaciuto in Giappone il riferimento di Donald Trump alle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki, prese come esempio a quanto avvenuto con il bombardamento dei siti nucleari in Iran deciso dall'amministrazione Usa lo scorso fine settimana.    Le critiche più dure sono arrivate dai sopravvissuti alla bomba atomica, che hanno definito i commenti di Trump "inaccettabili". Mimaki Toshiyuki, co-presidente di Nihon Hidankyo, la confederazione giapponese delle vittime della bomba atomica a cui è stato assegnato il Premio Nobel per la pace nel 2024, ha dichiarato di non poter fare a meno di chiedersi perché il presidente degli Stati Uniti abbia fatto tali commenti, e ha detto di sperare fortemente che Trump visiti Hiroshima.    Dello stesso avviso Shiro Suzuki, sindaco della città di Nagasaki, nel Giappone occidentale, che ha detto di non capire cosa Trump intendesse con i suoi commenti, ma ha affermato che se questi fossero volti a giustificare gli attacchi atomici, Nagasaki esprimerebbe il suo profondo rammarico in quanto una delle città colpite.    Sulle parole di Trump è stato interpellato anche il segretario di Gabinetto Hayashi Yoshimasa. Alla domanda se il governo intenda presentare una protesta, Hayashi senza sbilanciarsi ha risposto che il Giappone ha ripetutamente comunicato le proprie valutazioni sui bombardamenti atomici alla parte statunitense, e continuerà a mantenere una stretta comunicazione. L'ordigno nucleare ad Hiroshima venne sganciato dagli Stati Uniti il 6 agosto 1945 causando la morte di circa 140.000 residenti. Una seconda bomba venne utilizzata su Nagasaki il 9 agosto, decretando di fatto la fine della Seconda guerra mondiale 6 giorni dopo, con la resa incondizionata del Giappone.

Vertice Ue: "Negoziati unica soluzione per nucleare Iran"

 "L'Ue rimane fortemente impegnata a favore della pace, della sicurezza e della stabilità in Medio Oriente: il Consiglio europeo accoglie con favore la cessazione delle ostilità ed esorta tutte le parti a rispettare il diritto internazionale, a dar prova di moderazione e ad astenersi da azioni che potrebbero portare a una nuova escalation". Lo si legge nelle conclusioni del vertice Ue per la parte sul Medio Oriente. L'Ue continuerà "a contribuire a tutti gli sforzi diplomatici volti a ridurre le tensioni e a trovare una soluzione duratura alla questione nucleare iraniana, che può essere raggiunta solo attraverso negoziati". (ANSA).

Israele, ex capo Alta Corte: "Sì ad accordo su processo Netanyahu"

L'ex presidente della Corte Suprema Aharon Barak esprime sostegno per un patteggiamento o una grazia per il primo ministro Benjamin Netanyahu. Lo riporta il Times of Israel. Le sue parole arrivano dopo richiesta del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di annullare il processo penale del premier. "Sono a favore di un accordo con Netanyahu. Non importa se si tratta di una grazia o di un patteggiamento. La cosa piu' importante e' che si raggiunga un accordo. Può portare la calma", ha detto Barak al quotidiano Mekor Rishon. "Non so perchè non succede. Se dipendesse da me, farei uno sforzo per raggiungere un accordo", ha aggiunto. Tuttavia, Barak è stato critico nei confronti dell'intervento di Trump, definendolo "molto preoccupante". Barak ha precedentemente sostenuto un patteggiamento per Netanyahu e ha mediato un accordo con l'allora procuratore generale Avichai Mandelblit e il primo ministro, anche se lo stesso Netanyahu alla fine lo ha respinto. 

Brigata ebraica Milano: "In città c'è odio anti israeliano"

"Attaccare un intero popolo è sempre razzismo, che si tratti di palestinesi, israeliani o italiani". Così il direttore del Museo della Brigata ebraica di Milano, Davide Romano, commenta i manifesti comparsi in città con la scritta, 'Israeli not welcome'.   "Nella nostra città sta girando da tempo troppo odio anti-israeliano che tracima in antisemitismo - aggiunge -. Chiedo alle istituzioni cittadine di mobilitarsi: dalla Commissione comunale contro il razzismo, all'università Statale mi piacerebbe si aprisse finalmente un dibattito. Basta silenzi e indifferenza, è tempo che la cultura scenda in campo contro l'intolleranza antiebraica".

Katz: "È mancata l'occasione di assassinare Khamenei"

Il ministro della Difesa Israel Katz ha rivelato in un'intervista a Channel 13 che Israele aveva intenzione di eliminare la guida suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, ma l'occasione non si e' mai presentata. "Se fosse stato nel nostro mirino, lo avremmo eliminato", ha detto Katz, aggiungendo: "Volevamo eliminare Khamenei, ma non c'era alcuna opportunita' operativa". Alla domanda se Israele avesse chiesto l'approvazione americana per un'azione del genere, Katz ha risposto: "Non abbiamo bisogno del permesso per queste cose". 

MO, Bonelli (Avs): "Pronti a segnalare Italia a Corte penale"

"Fermare gli aiuti alimentari per affamare la popolazione, come deciso dal governo Netanyahu, e' un crimine contro l'umanita' che, insieme alla distruzione di Gaza  con ospedali colpiti, bombardamenti di campi profughi e uccisioni sistematiche di civili in fila per il cibo  può configurare l'accusa di genocidio. Il governo italiano, di fronte a questa sistematica azione di Israele a Gaza, non solo non ha ritenuto di condannarla formalmente, ma non ha revocato l'accordo di cooperazione militare, come da nostra richiesta, e ha votato contro la revisione dell'accordo UE-Israele". Lo scrive in una nota Angelo Bonelli, parlamentare AVS e co-portavoce di Europa Verde. "Inoltre, il governo non ha mai sospeso le licenze rilasciate prima del 7 ottobre 2023, sostenendo che i materiali esportati non presentano caratteristiche tali da poter essere impiegati contro le popolazioni civili. Alcuni giorni fa, il governo, rispondendo in aula a una mia richiesta di revoca dell'accordo militare Italia-Israele, ha affermato di non essere d'accordo sulla revoca perche' lo considera uno strumento di dialogo. Questa  affermazione pone il governo Meloni in una situazione di sostegno politico e, quindi, di complicita' con il governo Netanyahu e, conseguentemente, puo' essere perseguito. Per questo stiamo valutando, con i nostri legali, di presentare una segnalazione alla Corte Penale Internazionale", conclude Bonelli.

Gaza, Maraio: "Il governo Meloni colpevolmente muto"

"La comunità socialista spinge per uno stop alle armi in Palestina e per favorire una soluzione diplomatica. E' netta la condanna di Netanyahu e forte la richiesta per il riconoscimento dello Stato di Palestina, come è forte la richiesta di liberazione degli ostaggi israeliani". Cosi Enzo Maraio, segretario nazionale del Psi a margine dell'incontro dei leader del Partito socialista europeo a Bruxelles. "La famiglia socialista è vicina al popolo di Gaza che sta subendo un massacro che è contro ogni regola del diritto internazionale, estraneo alla umanità. Dovrà essere - spiega Maraio - questa la posizione dell'Unione Europea, dovrebbe essere questa la posizione del Governo italiano che, rispetto al massacro dei civili ed alla tragedia di tanti bambini, continua ad essere muto. Colpevolmente muto". "La premier prenda esempio da Pedro Sanchez, utilizzi qualche giorno di agosto per un po' di scuola dal premier spagnolo che sul Medio Oriente e nei rapporti con Trump può darle lezioni" conclude.

Iran: Paita-Scalfarotto (Iv): "Urso ha cambiato idea su Teheran?"

“Secondo Adolfo Urso, nel 2018 l'Iran stava rispettando tutte le regole internazionali sull'arricchimento dell'uranio. Opinione espressa quando lo stesso Urso operava da imprenditore in quel paese. E' legittimo chiedergli, ora che e' diventato ministro, se la pensa ancora cosi'. Ma su questo Urso, a parte scambiare Biden con Obama, non ha risposto". Lo ha detto Raffaella Paita, capogruppo al Senato di Italia Viva, durante il Question Time con il ministro Urso, in riferimento a un tweet del 2018 del ministro sul nucleare iraniano. "Vogliamo capire qual e' la sua posizione - aggiunge il senatore di Italia Viva Ivan Scalfarotto, responsabile esteri del partito - perche', o le cose stanno come dichiaro' lei su Twitter e quindi nel 2018 l'Iran stava rispettando le regole, e a peggiorare la situazione fu Donald Trump, che, nel suo primo mandato alla Casa Bianca, straccio' l'accordo siglato tra il suo predecessore Obama e l'Iran, oppure ha ragione la premier Meloni, secondo la quale Trump non ha nessuna responsabilita'nell'attuale crisi".

Guerra in Medioriente, Khamenei: Trump esagera su effetti raid. VIDEO

L'Oms: "Consegnate le prime forniture mediche a Gaza dal 2 marzo"

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms-Who) ha consegnato la sua prima spedizione di aiuti medici a Gaza dal 2 marzo. Lo ha annunciato oggi il suo direttore generale, aggiungendo tuttavia che i nove camion sono "una goccia nell'oceano".    "Nove camion carichi di forniture mediche essenziali, 2.000 unità di sangue e 1.500 unità di plasma" hanno attraversato il territorio palestinese, ha precisato il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus su X.  "Il sangue e il plasma sono stati consegnati al deposito refrigerato del Nasser Medical Complex per essere distribuiti agli ospedali che stanno affrontando gravi carenze", nei prossimi giorni.

Israele: atto d'accusa contro studente accusato di spionaggio

La procura israeliana ha presentato un atto d'accusa al tribunale distrettuale di Beer Sheva (città colpita più volte dai missili iraniani facendo diverse vittime) , nel sud di Israele, contro Bashar Musa, 22 anni, residente a Deir al-Asad, cittadina nel nord del Paese. Secondo l'accusa, tra marzo e il suo arresto a maggio, Musa ha mantenuto contatti con un agente iraniano e ha svolto per suo conto varie missioni, tra cui l'affissione di un cartello con la scritta "Bibi dittatore", il trasferimento di un gruppo Telegram con migliaia di membri all'agente straniero. Gli sono stati contestati i reati di contatto con un agente straniero, trasmissione di informazioni al nemico e messa in pericolo della vita su vie di comunicazione per aver disperso chiodi su una strada.

Trump: "L'Iran non ha spostato il nucleare dai siti"

"L'Iran non ha spostato il nucleare dai siti" prima dell'attacco degli Stati Uniti. Lo dice Donald Trump. "Nulla è stato portato fuori dalla struttura. Ci vorrebbe troppo tempo, sarebbe troppo pericoloso, molto pesante e difficile da spostare!", ha scritto Trump in un post sul Truth riferendosi al sito Fordow colpito dai bombardieri americani B-2. Trump ha affermato che le foto satellitari di un gran numero di camion fuori dal sito prima del raid statunitense mostravano solo squadre che cercavano di proteggere Fordow con del cemento "per coprire la parte superiore dei pozzi".

Urso: "A differenza di Renzi nessun interesse in Iran"

"A differenza di Renzi, che è diventato consulente con laute ricompense di un altro stato notoriamente avversario dell'Iran", "a differenza sua, non ho alcun interesse personale di alcun tipo" in Iran "e l'unico mio reddito è quello di parlamentare, non ho mai percepito altro reddito durante i miei mandati parlamentari e di governo se non quelli della camera di appartenenza". Così il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, rispondendo al question time al Senato ad una interrogazione sul programma nucleare iraniano presentata proprio dal gruppo di Italia Viva.    "La posizione del governo italiano da me pienamente condivisa sulla cosiddetta 'guerra dei 12 giorni' - ha proseguito Urso - è stata fin dall'inizio molto chiara: supporto ad ogni iniziativa diplomatica volta alla de-escalation e pieno sostegno all'iniziativa del presidente Trump per giungere a una tregua tra i due contendenti. Ora occorre continuare affinché si raggiunga un'intesa anche sul rilascio degli ostaggi israeliani e quindi sulla cessazione di ogni ostilità nella Striscia di Gaza".

Ue rinnova le missioni a Rafah e nei territori palestinesi

Il Consiglio Ue ha deciso oggi di rinnovare i mandati di due missioni civili nell'ambito della politica di sicurezza e di difesa comune. A seguito della revisione strategica coordinata condotta dal Comitato politico e di sicurezza e sulla base degli inviti di Israele e dell'Autorità palestinese, il Consiglio ha deciso di prorogare di un anno, fino al 30 giugno 2026, i mandati della missione di assistenza alle frontiere dell'Ue al valico di Rafah (Eubam Rafah) e della missione di polizia dell'Ue nei territori palestinesi (Eupol Copps). Le missioni avranno la possibilità di sviluppare i loro mandati sul terreno attraverso un approccio flessibile, realistico e modulabile, al fine di adattarsi alle evoluzioni future. Analogamente ad altre missioni civili, la decisione del Consiglio offre all'Eubam Rafah la possibilità di istituire una cellula di progetto che le consenta di attuare progetti, anche con fondi esterni. 

Ft: "Iran ha spostato l'uranio da Fordow prima attacchi Usa"

Le riserve di uranio altamente arricchito dell'Iran rimangono in gran parte intatte dopo gli attacchi statunitensi sui suoi principali siti. Teheran infatti lo avrebbe spostato da Fordow prima dei bombardamenti statunitensi e lo avrebbe distribuito in altri vari siti. Lo stimano le capitali europee, secondo quanto riportato dal Financial Times citando alcuni fonti. Gli Stati Uniti non hanno fornito informazioni definitive agli alleati dell'Ue sulle capacità nucleari rimanenti dell'Iran dopo gli attacchi. 

Cnn: “Netanyahu terrà riunione ristretta su Gaza”

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu dovrebbe convocare una riunione oggi per discutere del futuro della strategia israeliana a Gaza, all'indomani dei proclami del presidente Usa Donald Trump su un accordo "molto vicino". Lo ha riferito la Cnn, citando una fonte a conoscenza della questione,secondo la quale all'incontro partecipera' un piccolo gruppo di ministri e alti funzionari della Difesa. Israele, ha aggiunto la fonte, e' ancora interessato alla proposta dell'inviato americano Steve Witkoff, che prevede il rilascio di 10 ostaggi vivi e 18 morti in cambio di un cessate il fuoco di 60 giorni. All'inizio di questo mese, Hamas aveva fatto sapere che non respingeva la proposta, ma chiedeva maggiori garanzie per la fine della guerra.

Pse unito contro accordo Ue-Israele, in video Mustafa e Golan

Il Partito socialista europeo si è compattato sul Medio Oriente. I leader riuniti oggi a Bruxelles hanno approvato un testo in cui chiedono "misure concrete per la sospensione degli accordi Ue-Israele", denunciano "i crimini di guerra" a Gaza e la "risposta debole dell'Ue che minato la sua credibilità sulla scena globale". Alla discussione hanno partecipato anche il leader dell'opposizione israeliana, Yair Golan, e il primo ministro palestinese Mohammad Mustafa, entrambi collegati in video.    "Considerata la violazione da parte di Israele dell'articolo 2 dell'accordo di associazione con l'Ue che stabilisce il rispetto dei diritti umani e dei principi democratici come elementi essenziali, l'Ue deve adottare misure immediate per garantirne il rispetto", compreso lo stop della cooperazione "fino al pieno rispetto dei principi", spiega il Pse, evidenziando che "la distruzione delle infrastrutture civili, inclusi ospedali, scuole, edifici residenziali, servizi vitali, il blocco deliberato di cibo, acqua, elettricità e assistenza medica" a Gaza "rappresentano chiaramente crimini di guerra ai sensi del diritto internazionale umanitario". Nel testo manca tuttavia un riferimento al genocidio a Gaza.    I leader socialisti invitano inoltre l'Ue a non adottare "doppi standard nell'affrontare le violazioni del diritto internazionale e umanitario".

Protezione civile Gaza: 56 morti nei raid israeliani dall'alba

L'agenzia di protezione civile di Gaza ha dichiarato che oggi le forze israeliane hanno ucciso 56 persone nel territorio palestinese devastato dalla guerra, aggiornando il bilancio precedente di 35 vittime. Il portavoce della protezione civile, Mahmud Bassal, ha dichiarato che 56 persone sono state uccise dal fuoco israeliano in tutta Gaza, tra cui sei che attendevano aiuti in due località separate.

Wafa: 103 morti a Gaza nelle ultime 24 ore, 219 feriti

Fonti da Gaza hanno dichiarato che nelle ultime 24 ore sono stati trasportati negli ospedali di Gaza 103 cadaveri e 219 feriti. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Wafa.  Il bilancio delle vittime nella Striscia ha raggiunto quota 56.259, dall'inizio della guerra, altre 132.458 persone sono rimaste ferite. Fonti mediche hanno confermato che, delle vittime totali, 5.936 civili sono stati uccisi e 20.417 sono rimasti feriti dal 18 marzo 2025, quando l'Idf ha ripreso a colpire Gaza. 

Ue, terminato confronto leader su difesa: ora Medio Oriente

I capi di Stato o di Governo dell'Ue hanno terminato la sessione di lavoro su difesa e sicurezza. Ora a pranzo si confronteranno sulla crisi in Medio Oriente.

Generale Usa svia la domanda sui danni ai siti nucleari Iran

Il Capo degli stati maggiori riuniti, il generale Dan Caine, non ha mai  risposto alle domande sui danni effettivi ai siti nucleari iraniani  durante una conferenza stampa al Pentagono sugli attacchi Usa.Caine si è  limitato a dire che l'esercito non effettua una "valutazione dei danni  in battaglia" e lascia questo compito all'intelligence.Anche il  segretario alla Difesa Pete Hegseth ha insistito che questo è il compito  della Cia.

Generale Usa: "L'attacco in Iran culmine di 15 anni di lavoro"

L'operazione 'Midnight Hammer' contro l'Iran è stata il "culmine" di 15 anni di lavoro. Lo ha il capo di stato maggiore americano, il generale Dan Caine, sottolineando che le bombe utilizzate, le potentissime 'bunker-buster bombs', sono state "progettate" per colpire il sito nucleare di Fordow.

Mosca: "L'Iran e gli Usa vogliono una soluzione politica"

Sia gli Usa sia l'Iran vogliono cercare una soluzione attraverso "canali politici" dello scontro, dopo gli attacchi israeliani e americani alla Repubblica islamica. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov.    "Ognuno - ha affermato Lavrov, citato dall'agenzia Ria Novosti - è interessato a che la situazione ora imbocchi un canale politico. Questo è stato dichiarato dal presidente Trump che vuole, come dice, svolgere un ruolo di mediazione tra Israele e Iran. E l'Iran ha detto che se Israele non riprende le azioni militari, rispetterà il cessate il fuoco".

Iran, Hegseth cita rapporto Cia: “Programma nucleare seriamente danneggiato”

Parlando in conferenza stampa al Pentagono, il segretario alla Difesa Pete Hegseth ha rivendicato l’efficacia degli attacchi statunitensi contro l’Iran, citando diverse fonti internazionali. "L’agenzia atomica israeliana ha dichiarato che gli attacchi statunitensi hanno reso inoperativi gli impianti di arricchimento iraniani", ha affermato. Hegseth ha poi riferito che, secondo il direttore dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, "sono stati causati enormi danni" al programma nucleare iraniano, mentre la Cia considera l’infrastruttura nucleare di Teheran "seriamente danneggiata". Hegseth ha poi di nuovo attaccato i media americani per come stanno raccontando l’operazione: "È irresponsabile", ha detto, accusando la stampa di voler "farla apparire come un fallimento". "E invece è stata una missione complessa, storicamente riuscita, e dovremmo celebrarla come americani", ha concluso. 

Iran, capo esercito Usa: "Solo 44 soldati a difendere base in Qatar durante attacco"

Il generale Dan Caine, capo degli Stati Maggiori Riuniti americani, ha ricostruito l’attacco iraniano contro la base americana in Qatar, lodando la prontezza e il coraggio dei militari coinvolti. "Lunedì mattina gli Stati Uniti hanno cominciato a ricevere avvisi che l’Iran intendeva colpire le nostre basi nella regione", ha spiegato. Su ordine diretto del presidente, il comando ha disposto una "postura di forza minima", evacuando quasi tutto il personale dalla base e lasciando sul posto solo "pochi soldati dell’esercito". In totale, ha riferito Caine, erano rimasti appena 44 militari "responsabili della difesa dell’intera base". Tra loro, il più anziano era un capitano di 28 anni, mentre il più giovane era un soldato semplice di 21 anni con meno di due anni di servizio.

Iran, Hegseth contro media Usa: "Ignorano successi militari perché ottenuti da Trump"

Quella che è solo la sua seconda conferenza stampa al Pentagono, il segretario alla Difesa Pete Hegseth l'ha iniziata scagliandosi duramente contro i media americani, accusandoli di non riconoscere i risultati ottenuti sotto la presidenza Trump. "La stampa è alla continua ricerca di scandali, e così si perdono momenti storici come i livelli record di reclutamento nell’Esercito, nell’Aeronautica e nella Marina", ha dichiarato Hegseth, sottolineando il merito del presidente nell’aumentare l’attrattiva delle forze armate. "Magari ci sarà una breve menzione qua e là - ha proseguito - ma siccome è stato sotto la leadership di Trump, siccome gli americani rispondono a lui come comandante in capo, il corpo stampa non vuole scriverne". Hegseth ha poi collegato questa presunta parzialità mediatica al tema centrale dell’intervento: "E questo ci porta all’argomento del momento, gli attacchi in Iran, altamente riusciti". 

Trump: "Cnn e Nyt cacceranno reporter delle fake su Iran"

"Si vocifera che il New York Times e la Cnn, in fallimento, licenzieranno i giornalisti che hanno inventato storie false sui siti nucleari dell'Iran perché sono così sbagliate. Vediamo cosa succede". Lo afferma Donald Trump sul suo social Truth.

Iran, Hegseth: "Cia conferma distruzione impianti nucleari"

Le nuove conclusioni del direttore della Cia, a "differenza dell'analisi preliminare", dicono che il programma nucleare iraniano è stato gravemente danneggiato dai raid americani. Lo ha detto il capo del Pentagono Pete Hegseth. "Molti impianti chiave - ha aggiunto - sono stati distrutti e ci vorranno anni per ricostruirli".

Siria: primo gruppo di curdo-siriani rimpatriati dall'Iraq

Un primo gruppo di 135 civili curdo-siriani è rientrato in Siria dopo numerosi anni di esilio forzato nel vicino Kurdistan iracheno. Lo riferiscono i media siriani, secondo cui i convoglio provenienti dall'Iraq hanno attraversato il valico frontaliero di Simalka e si sono diretti in vari distretti del nord-est siriano.    Alcune famiglie si sono dirette fino ad Aleppo, nel nord della Siria, superando anche il valico interno di Tabqa, a ovest di Raqqa.    Secondo l'Onu, più di 90mila siriani, per lo più curdi, si sono rifugiati dal 2011, anno dello scoppio delle violenze in Siria, nel vicino Iraq. La maggior parte di questi sono finiti in campi profughi allestiti nel Kurdistan iracheno.

Iran, al Jazeera: "Oltre 600 le vittime dei raid israeliani in 12 giorni di conflitto"

Gli attacchi aerei israeliani contro l'Iran hanno ucciso oltre 600 persone in 12 giorni di combattimenti, provocando ingenti danni alle case e alle infrastrutture di Teheran. Lo scrive al Jazeera, aggiungendo che nei raid gli edifici residenziali in tutta la capitale hanno subito gravi danni, e detriti e distruzione sono visibili in tutte le aree colpite. Molti residenti - aggiunge l'emittente del Qatar - ora si trovano ad affrontare condizioni di vita insicure e lunghe convalescenze dopo esser stati feriti.

Netanyahu chiede rinvio sua testimonianza a processo

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha presentato ricorso alla corte chiedendo di rinviare la sua testimonianza al processo a suo carico per corruzione per le prossime due settimane alla luce di "sviluppi regionali e di sicurezza di prim'ordine". Il capo di governo ha suggerito che, nel frattempo, altri testimoni della difesa depongano "il più possibile". Netanyahu ha sottolineato la necessità di dedicare tutto il suo tempo ad affrontare questioni politiche, di sicurezza e nazionali, tra cui la guerra nella Striscia di Gaza e la questione degli ostaggi.

Netanyahu: 'Continuerò a lavorare con Trump contro nemici comuni

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha espresso su 'X' il suo ringraziamento al presidente americano Donald Trump per il sostegno ricevuto nella guerra contro l'Iran e ha promesso di ''continuare a lavorare insieme contro i nemici comuni''. Condividendo una foto che lo vede ritratto insieme al presidente americano, Netanyahu ha detto ''Grazie, presidente Trump, per il suo commovente sostegno nei miei confronti e per il suo straordinario sostegno a Israele e al popolo ebraico''.

Il premier israeliano ha poi aggiunto: ''Continueremo a lavorare insieme per sconfiggere i nostri nemici comuni, liberare i nostri ostaggi ed espandere rapidamente il cerchio della pace''.

Lavrov: 'Speriamo continui cooperazione tra Teheran e Aiea'

La Russia ha espresso la sua contrarietà alla decisione del Parlamento iraniano di sospendere la cooperazione con l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), approvata ieri e già oggetto di critiche da parte dell'agenzia stessa. Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha esortato Teheran a mantenere il dialogo con l'organismo di controllo nucleare. "Desideriamo che la cooperazione tra l’Iran e l’Aiea continui - ha dichiarato Lavrov in conferenza stampa - Vogliamo che tutti rispettino quanto l’Iran ha più volte affermato: questo Paese non ha e non avrà intenzione di dotarsi di armi nucleari".

Nato, Erdogan: da Trump aperture su Gaza, Ucraina e F-35

Il secondo mandato del presidente americano Donald Trump ha aperto una  nuova pagina nelle relazioni con la Turchia. Lo ha dichiarato il  presidente turco Recep Tayyip Erdogan di rientro dal vertice Nato  dell'Aia. Il leader turco ha avuto un faccia a faccia con Trump e il  dialogo ha toccato temi importanti come la crisi a Gaza, la guerra in  Ucraina e la cessione dei jet da guerra americani F-35 alla Turchia. "Ho fatto presente a Trump che a Gaza non riesce a entrare neanche la  Croce Rossa. Pace e stabilita' nella regione possono portare sicurezza  anche ad Israele. Dal presidente americano mi aspetto sostegno per un  cessate il fuoco a Gaza e ho ricevuto una apertura positiva", ha  dichiarato Erdogan.

Khamenei: 'Se ci sarà nuova aggressione Usa pagheranno caro prezzo'

In caso di nuova aggressione, gli Stati Uniti "pagheranno un prezzo molto alto". Lo ha affermato in un post su X la Guida Suprema iraniana, l'Ayatollah Ali Khamenei. "Il fatto che la Repubblica islamica abbia accesso ai centri chiave degli Stati Uniti nella regione e possa agire ogni volta che lo ritiene necessario è un fatto significativo - ha scritto Khamenei - Un'azione del genere può essere ripetuta anche in futuro". 

Herzog: processo a Netanyahu finisca con patteggiamento

Il presidente israeliano Isaac Herzog ritiene opportuno che il processo contro Benyamin Netanyahu si concluda con un accordo di patteggiamento, ritenendo che Israele sia uno Stato di diritto sovrano e democratico, con un sistema giudiziario indipendente. Sullo sfondo delle dichiarazioni del presidente Usa Donald Trump, che ha invocato la cancellazione del processo, Herzog sostiene che le parti dovrebbero avviare al più presto un dialogo intenso, come suggerito anche dal tribunale. 

Netanyahu a Trump: grazie per sostegno emotivo

Il premier  israeliano Benjamin Netanyahu ha ringraziato il presidente Usa Donald  Trump dopo l'appello del capo della Casa Bianca affinché sia annullato  il processo a suo carico per corruzione, frode e abuso di fiducia. "Grazie, Presidente Trump, per il suo sostegno emotivo nei miei  confronti e per il suo straordinario sostegno a Israele e al popolo  ebraico. Continueremo a lavorare insieme per sconfiggere i nostri nemici  comuni, liberare i nostri ostaggi ed espandere rapidamente il cerchio  della pace", ha affermato Netanyahu.

Khamenei: gli Usa esagerano su danni a siti nucleari

La  Guida Suprema iraniana, Ali Khamenei, ha dichiarato in un discorso alla  nazione che gli attacchi statunitensi contro i siti nucleari iraniani  "non sono  significativi" e che il resoconto dei raid americani fornito  dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump è "esagerato".  L'Iran ha attaccato una delle basi chiave degli Stati Uniti nella  regione, quella in Qatar, e Washington ha quindi cercato di  "minimizzare", secondo Khamenei. 

Khamenei in messaggio scritto,: "Dato uno schiaffo a Usa"

"Le seconde congratulazioni sono per la vittoria del nostro caro Iran sul regime americano. Il regime americano è entrato in guerra aperta perché sentiva che, se non l'avesse fatto, il regime sionista sarebbe stato completamente distrutto. Tuttavia, non ha ottenuto nulla da questa guerra. Anche in questo caso, la Repubblica Islamica è uscita vittoriosa e, in cambio, ha dato un duro schiaffo in faccia all'America", ha affermato la Guida suprema della Repubblica islamica, Ali Khamenei, in un comunicato scritto pubblicato dall'agenzia Iran e su X.

Tv Iran trasmette primo video Khamenei da cessate il fuoco

La televisione iraniana trasmette la prima dichiarazione video della Guida Suprema iraniana Ali Khamenei dal cessate il fuoco con Israele.

Media: i Guardiani confermano stop a rapporti Iran-Aiea

Il Consiglio dei Guardiani della Rivoluzione, supremo organo esecutivo dell'Iran, ha ratificato oggi la legge approvata ieri dal Parlamento di Teheran per la sospensione della cooperazione sui programmi nucleari iraniani con l'Aiea, l'agenzia atomica dell'Onu, sullo sfondo dei recenti attacchi d'Israele e delle accuse rivolte dalla Repubblica Islamica al suo capo, l'argentino Rafael Grossi.      Lo riporta Iran International, canale vicino all'opposizione iraniana all'estero, citando quanto dichiarato ai media ufficiali da un portavoce dello stesso Consiglio.

Khamenei: "Israele schiacciato, abbiamo vinto"

"Ritengo necessario porgere alcune congratulazioni alla grande nazione iraniana, innanzitutto, congratulazioni per la vittoria sul regime israeliano. Nonostante tutto quel clamore, nonostante tutte quelle affermazioni, il regime israeliano, sotto i colpi della Repubblica Islamica, è quasi crollato ed è stato schiacciato". Lo ha affermato Ali Khamenei, la Guida suprema della Repubblica islamica, in un messaggio riportato dall'agenzia Isna.

Media Iran: a breve videomessaggio di Khamenei

Un organo dei media statale iraniano ha annunciato l'imminente trasmissione di un videomessaggio della Guida Suprema Ali Khamenei.

Khamenei su X: "Presto un importante messaggio in tv"

"Un importante messaggio televisivo dell'imam Khamenei sarà pubblicato presto". Lo si legge in un post su X sull'account attribuito alla Guida Suprema iraniana.

Sanchez: "Chiedo sospensione immediata accordo Ue-Israele"

"A Gaza c'è una situazione catastrofica di genocidio: appoggiamo la richiesta dell'Onu di accesso degli aiuti, di cessate il fuoco e andare avanti verso la soluzione dei due stati". Lo ha detto il premier spagnolo, Pedro Sanchez, arrivando al Consiglio europeo.   "Israele sta violando l'articolo due, quello sui diritti mani, dell'accordo tra Ue e Israele: oggi chiederò la sospensione immediata di questo accordo", ha aggiunto.

Iran, media: "L'Intelligence resta in allerta, agenti Israele ancora operativi nel paese"

I servizi segreti iraniani rimangono in stato di massima allerta, nonostante il cessate il fuoco con Israele. A riferirlo sono fonti citate dall'agenzia di stampa semi-ufficiale iraniana Tasnim. "La cessazione delle operazioni militari non significa la fine delle azioni malevoli e ostili", riferisce l'agenzia, precisando che tali azioni includono la raccolta di informazioni, la diffusione di disinformazione e l'attuazione di strategie volte a indebolire l'unità nazionale. I media iraniani hanno riportato decine di arresti e persino esecuzioni in Iran in relazione ad accuse di spionaggio dall'inizio della guerra con Israele.

Slovenia: "Se l'Ue non agisce su Israele gli Stati procedano da soli"

"A meno che l'Ue non faccia qualcosa di concreto oggi o nel giro di due settimane, allora ogni Stato membro, compresa la Slovenia e alcuni Paesi che la pensano come noi, dovrà fare i prossimi passi da solo. Siamo pronti a farlo non solo per dimostrare solidarietà, ma per fare pressione reale sul governo israeliano". Lo ha detto il premier sloveno, Robert Golob, arrivando al summit Ue. "Avremmo dovuto fare di più in passato ma non è mai troppo tardi". 

Metsola: "Abbiamo bisogno che regga la tregua in Medio Oriente"

"C'è un'ampia richiesta di de-escalation in Medio oriente e c'è  la massima chiarezza sul fatto che che l'Iran non deve avere la bomba nucleare. Ora abbiamo bisogno che la tregua regga e che a Gaza ci sia cessate il fuoco e che gli aiuti umanitari arrivino a chi ne ha disperato bisogno e gli ostaggi siano subito liberati". Lo ha detto la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, arrivando al Consiglio europeo. "Sul fronte della difesa accogliamo con favore le conseguenze del summit Nato e la conversazione tra gli ucraini e Trump. Avremo un dibattito online con Zelensky e il Consiglio che è una cosa eccellente. Ora noi europei abbiamo bisogno di avere la casa in ordine di aver fatto i compiti a casa su quel fronte", ha concluso. 

Fonti mediche, raid Israele a Gaza: i morti aumentano a 31

E' salito ad almeno 31 il bilancio delle vittime degli attacchi israeliani odierni nella Striscia di Gaza: lo hanno reso noto fonti negli ospedali del territorio, come riporta Al Jazeera. Il totale include tre persone uccise mentre aspettavano gli aiuti umanitari vicino ai punti di distribuzione, nove persone morte nel bombardamento di una scuola che ospitava sfollati nel quartiere Sheikh Radwan di Gaza City, due persone uccise in un bombardamento del quartiere di Zeitoun a Gaza City e una uccisa in un attacco a Jabalia, più a nord. 

Il Papa: "In Medio Oriente gente non può morire a causa di fake news"

"Come si può credere, dopo secoli di storia, che le azioni belliche portino la pace e non si ritorcano contro chi le ha condotte? Come si può continuare a tradire i desideri di pace dei popoli con le false propagande del riarmo, nella vana illusione che la supremazia risolva i problemi anziché alimentare odio e vendetta?", così Leone XIV alla Riunione delle Opere per l'Aiuto alle Chiese Orientali.

Papa: 'In Medio Oriente gente non può morire a causa di fake news'

Papa: 'In Medio Oriente gente non può morire a causa di fake news'

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Nyt: "Il silenzio di Khamenei crea allarme in Iran"

Mistero sulla sorte di Ali Khamenei. Il silenzio e l'assenza dell'ayatollah dalla scena pubblica, che oramai dura da oltre una settimana, sta creando allarme in Iran, sia nel mondo politico che nell'opinione pubblica. "La gente è molto preoccupata per il leader supremo", ha ammesso un conduttore televisivo sulla tv di Stato iraniana, come riporta il New York Times, "dall'elite politica alle persone in strada. Potete dirci dov'é?", ha chiesto a un alto funzionario che non ha risposto. Secondo Hamzeh Safavi, analista politico e figlio del generale Yahya Safavi, comandante del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica e principale consigliere militare di Khamenei, la Guida Suprema sarebbe ancora nascosta perché "Israele potrebbe ancora tentare di ucciderlo, anche durante un cessate il fuoco". Quindi, ha detto, si stanno applicando protocolli di sicurezza estremi, inclusi contatti limitati con il mondo esterno. Safavi si è però detto "certo che Khamenei sta governando il Paese e prendendo decisioni a distanza". 

Khamenei

©IPA/Fotogramma

Irlanda: "Per gli europei incomprensibile l'inazione Ue su Gaza"

Il primo ministro irlandese Micheal Martin ha detto che al vertice dei leader europei solleverà "la questione del Medio Oriente e in particolare la terribile e catastrofica situazione umanitaria di Gaza", sostenendo che "i cittadini europei trovano incomprensibile che l'Europa non sembri in grado di fare pressione su Israele e di fare leva su Israele per fermare questa guerra a Gaza, per fermare il continuo massacro di bambini e civili innocenti. La guerra deve finire". "È necessaria una risposta umanitaria, un'ondata di aiuti umanitari a Gaza e la fine del blocco" ha aggiunto all'ingresso al summit. "Capisco le ragioni storiche che spingono alcuni Stati membri ad avere una prospettiva particolare su questo tema, ma da un punto di vista umanitario è incomprensibile quello che sta accadendo, quello che continua ad accadere. E l'Europa - ha sottolineato - ha bisogno di esprimere questo concetto nel modo più forte possibile". 

Iran: "Abbiamo diritto all'uso pacifico dell'energia nucleare"

Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, ha affermato che la Repubblica islamica ha "diritto" all'energia nucleare per scopi pacifici. "L'Iran ha il pieno diritto, ai sensi dell'articolo 4 del Trattato di non proliferazione nucleare (Tnp), di utilizzare l'energia nucleare per scopi pacifici, ed è determinato a mantenere tale diritto in qualsiasi circostanza", ha affermato Baghaei in un'intervista ad Al Jazeera. I raid degli Stati Uniti contro i siti nucleari iraniani hanno "distrutto la diplomazia", ha dichiarato Baghaei, aggiungendo che gli Usa "devono essere ritenuti responsabili dell'aggressione commessa contro l'Iran in collusione con Israele". 

Berlino: "Teheran mantenga la collaborazione con l'Aiea"

Il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul ha esortato l'Iran a mantenere la cooperazione con l'Agenzia internazionale per l'energia atomica e ha annunciato di essere in contatto con le controparti americana e iraniana per promuovere la ripresa dei negoziati sul programma nucleare. "La mozione del parlamento iraniano di porre fine alla cooperazione con l'Aiea invia un segnale completamente sbagliato. Esorto l'Iran a non intraprendere questa strada", ha dichiarato Wadephul durante una conferenza stampa a Berlino con il ministro degli Esteri canadese Anita Anand. Entrambi concordano sul fatto che il governo di Teheran debba dichiarare "in modo trasparente e chiaro" di non aspirare al possesso di armi nucleari. Il ministro degli Esteri tedesco ha definito "un grande sollievo" il fatto che il cessate il fuoco tra Iran e Israele stia tenendo e ha sottolineato gli sforzi diplomatici che sta compiendo con i suoi colleghi di Francia e Regno Unito (il formato noto come E3) per ottenere la ripresa dei negoziati diretti tra Iran e Stati Uniti dopo il bombardamento degli impianti nucleari iraniani da parte di Washington. 

Trump annuncia conferenza stampa di Hegseth: "Sarà inconfutabile"

Il Segretario alla Difesa Pete Hegseth e altri funzionari militari Usa terranno una conferenza stampa "interessante e inconfutabile" in mattinata a Washington per "combattere per la dignità dei nostri grandi piloti americani" che hanno portato a termine la missione in Iran. Lo scrive Donald Trump su Truth, aggiungendo che "questi patrioti sono stati molto turbati" dalle "fake news" sull'impatto limitato degli attacchi. La conferenza stampa del capo del Pentagono è prevista per le 8 ora di Washington, le 14 in Italia. 

Aiea: "Le centrifughe di Fordow non più operative dopo raid degli Usa"

Le centrifughe di Fordow, uno dei più importanti impianti di arricchimento nucleare dell'Iran, "non sono piu' operative" a seguito degli attacchi statunitensi. Lo dice Rafael Grossi, direttore generale dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica. "Sulla base delle immagini satellitari, possiamo trarre conclusioni abbastanza precise sulle conseguenze del bombardamento", ha dichiarato il numero uno dell'Aiea all'emittente radiofonica francese Radio France Internationale. "Data la potenza di queste bombe e le caratteristiche tecniche delle centrifughe, sappiamo che non sono più operative, semplicemente a causa delle vibrazioni, che causano danni fisici considerevoli e significativi", ha affermato Grossi. "Conosco molto bene l'impianto, è una rete di tunnel con diversi tipi di attivita'", ha detto Grossi. "Quello che abbiamo visto nelle immagini corrisponde più o meno alla sala di arricchimento, è quella che è stata colpita". 

Fordow

©Getty

Ministri di Israele con Trump: "Annullare il processo a Netanyahu"

I membri del gabinetto del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu accolgono con favore l'appello del presidente degli Stati Uniti Donald Trump ad annullare il processo penale in corso contro il premier, liquidando le accuse nei suoi confronti come persecuzione politica contro un leader che, a loro dire, ha salvato il Paese dalla distruzione. Lo riporta il Times of Israel. "Il presidente Trump ha ragione: è ora di annullare il processo", twitta il ministro della Cultura Miki Zohar, sostenendo che i casi contro il premier "stanno comunque crollando". Secondo Zohar, che pubblica un'immagine generata dall'intelligenza artificiale di Trump e Netanyahu in piedi spalla a spalla con un leone ruggente dietro di loro, "il presidente della più grande superpotenza mondiale e un vero amico del popolo ebraico, Donald Trump, sta esprimendo ciò che molti cittadini israeliani sentono nei loro cuori". "L'eredità del primo ministro Benyamin Netanyahu rimarrà impressa negli annali della storia come quella di colui che ha salvato lo Stato ebraico da una comprovata minaccia esistenziale e da un reale pericolo di annientamento, e come uno dei più grandi leader della sua storia", scrive. "Soprattutto in questi giorni, in cui tutti dobbiamo concentrarci sul ritorno degli ostaggi e sulla sconfitta dei nostri nemici, è tempo di porre fine all'inconcepibile ingiustizia e alla persecuzione personale contro di lui, e di annullare immediatamente il processo infondato". In un lungo post su X anche il ministro degli Esteri Gideon Sa'ar sostiene che il processo al premier è "distorto, irragionevole, contrario al più profondo senso di giustizia. È un insulto allo Stato e anche una violazione delle sue leggi". 

Garcia (S&D): "Al vertice Ue decidere su accordo Ue-Israele"

Sul Medio Oriente "non possiamo aspettare oltre. L'Europa non puo' rimanere in silenzio mentre migliaia di palestinesi vengono uccisi ogni giorno". Lo ha dichiarato la presidente del gruppo S&d, Iratxe Garcia Perez, al suo arrivo alla riunione pre-vertice Ue del Partito socialista europeo. "E' estremamente chiaro che l'accordo di associazione tra l'Ue e Israele non viene rispettato. L'articolo 2 è chiaro: difendere il diritto umanitario e il diritto internazionale. Il governo israeliano non rispetta il diritto internazionale e il diritto umanitario. Non possiamo aspettare oltre. Ci aspettiamo decisioni su questa questione oggi", ha detto. 

Lapid: "Grati a Trump ma non interferisca nella giustizia israeliana"

Sebbene gli israeliani apprezzino il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, quest'ultimo non dovrebbe intromettersi in questioni giudiziarie interne israeliane. Lo ha dichiarato il leader dell'opposizione israeliana Yair Lapid al sito di notizie Ynet, in seguito all'appello del presidente americano ad annullare il processo penale in corso al primo ministro Benyamin Netanyahu. "Siamo grati al presidente Trump, ma come ha detto Simcha Rothman , il presidente non dovrebbe interferire in un processo legale in un Paese indipendente", afferma Lapid, aggiungendo che presume che intervenire nei problemi legali di Netanyahu sia una forma di "compensazione" da parte di Trump, "perché piegherà (Netanyahu) sulla questione di Gaza, per porre fine alla guerra". In un post pubblicato la notte scorsa sulla sua piattaforma Truth Social, Trump ha definito l'indagine per corruzione contro Netanyahu un "caso motivato politicamente" e ha affermato che il suo processo "dovrebbe essere annullato". 

Studente israeliano arrestato per spionaggio per l'Iran

La polizia e gli agenti dello Shin Bet hanno arrestato uno studente dell'Università Ben Gurion con l'accusa di aver tentato di aggredire un personaggio pubblico su ordine di un agente iraniano. Lo riporta il Times of Israel. Bashar Hassan Qassem Musa, un ventiduenne residente del villaggio galileo di Deir al-Asad che studia sistemi informatici, è accusato di aver avuto contatti con agenti dell'intelligence iraniana nei mesi precedenti al suo arresto. Avrebbe svolto diverse missioni per loro conto, tra cui un tentato attacco a un personaggio pubblico di cui non è stato reso noto il nome, la dispersione di chiodi su una strada principale di Beersheba e "l'incoraggiamento a discorsi divisivi". La polizia afferma che l'uomo ha agito per motivi ideologici, spinto dalla guerra di Israele a Gaza.

Fonti mediche, attacchi Israele a Gaza: i morti sono 20

E' salito a 20 il bilancio delle vittime degli attacchi israeliani odierni nella Striscia di Gaza: lo hanno reso noto fonti negli ospedali del territorio, come riporta Al Jazeera. Tra le vittime, nove persone sono state uccise nel bombardamento di una scuola che ospitava sfollati nel quartiere Sheikh Radwan di Gaza City, mentre tre erano in attesa degli aiuti umanitari vicino ai punti di distribuzione. 

Iran, il paragone di Trump con Hiroshima non piace al Giappone

Gli hibakusha, i sopravvissuti di Hiroshima e Nagasaki, hanno criticato il paragone che Donald Trump ha fatto tra l'offensiva in Iran e i bombardamenti atomici statunitensi del 1945. "Come sopravvissuti ai bombardamenti atomici, non possiamo approvare alcuna dichiarazione che giustifichi il lancio delle bombe su Hiroshima e Nagasaki. Protestiamo con grande rabbia", ha scritto la Nihon Hidankyo Association, la Confederazione giapponese delle vittime della bomba atomica e vincitrice del Premio Nobel per la Pace 2024, in un messaggio su X. "Sono veramente delusa. Provo solo rabbia", ha dichiarato l'hibakusha 83enne Teruko Yokoyama al quotidiano giapponese Mainichi dopo aver appreso delle dichiarazioni di Trump che suonano come una giustificazione al primo e finora unico utilizzo di armi nucleari contro i civili. 

Morti anche 11 membri famiglia scienziato iraniano ucciso lunedì

Anche 11 membri della famiglia dello scienziato nucleare iraniano Mohammad Reza Seddighi Saber, ucciso nella tarda serata di lunedì da un raid israeliano, sono morti nell'attacco: lo riporta l'emittente iraniana in lingua inglese Press Tv citata da Al Jazeera. La Tv di Stato del Paese aveva dato martedì la notizia della morte di Seddighi Saber nell'attacco lanciato poco prima dell'entrata in vigore del cessate il fuoco tra Iran e Israele. Secondo Press Tv, l'attacco è avvenuto ad Astaneh Ashrafieh, una città dell'Iran settentrionale vicino al Mar Caspio. Una foto di famiglia dello scienziato pubblicata da Press Tv mostra i membri della famiglia uccisi, tra cui anziani, diversi bambini e donne. Pochi giorni prima, il figlio diciassettenne di Seddighi Saber era stato ucciso in un attacco alla loro casa a Teheran, aveva reso noto la Tv di Stato. Seddighi Saber era nella lista delle sanzioni degli Stati Uniti. 

Israele sospende la consegna degli aiuti a Gaza

Israele ha sospeso le consegne di aiuti a Gaza. Lo riporta Channel 12, che cita un funzionario israeliano. La notizia arriva poco dopo che l'ufficio di Benjamin Netanyahu ha annunciato di aver ordinato all'esercito di presentare entro i prossimi due giorni un piano per impedire ad Hamas di rubare gli aiuti umanitari. La fonte citata da Channel 12 afferma che la dichiarazione dell'ufficio del Primo Ministro è arrivata dopo che il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich aveva minacciato di non poter più rimanere al governo se non fossero state prese misure immediate per impedire il saccheggio degli aiuti da parte degli uomini di Hamas.

Iran, Trump: "Impianti distrutti, l'accordo è superfluo". VIDEO

Trump parla di guerra, ma il nemico è soprattutto la stampa. Il presidente si scaglia contro i media, malati e cattivi, dice, perché riportano le informazioni contenute in un rapporto preliminare di intelligence, dedicato ai raid americani sull'Iran. Gli impianti colpiti avrebbero subito dei danni, ma non sarebbero stati distrutti. Il programma nucleare di Teheran sarebbe stato riportato indietro solo di alcuni mesi, non così tuona il Presidente. L'uranio arricchito non era stato spostato e il programma nucleare iraniano non esiste più, dice lapidario Trump. Israele fa da sponda al presidente che chiosa: i negoziati con Teheran potrebbero a questo punto essere addirittura superflui.

Iran, Trump: impianti distrutti, accordo è superfluo | Video Sky - Sky TG24

Iran, Trump: impianti distrutti, accordo è superfluo | Video Sky - Sky TG24

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Nyt: "Khamenei non si vede da oltre una settimana nonostante il cessate il fuoco"

La guida suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, non si vede né si sente parlare in pubblico da oltre una settimana. E' quanto sottolinea il New York Times, ricordando che durante la guerra di 12 giorni tra Israele e Iran, Khamenei si era rifugiato in un bunker e aveva evitato di usare le comunicazioni elettroniche per mantenere segreta la sua posizione. Tuttavia, nonostante l'accordo di cessate il fuoco, Khamenei è rimasto assente dagli occhi dell'opinione pubblica, ha aggiunto il Nyt.

Secondo il quotidiano americano, in quanto leader dell'Iran, ci si aspetterebbe che Khamenei approvasse l'accordo o eventuali ulteriori attacchi contro Israele, tuttavia i leader e i funzionari militari iraniani sono stati evasivi nel dire se gli abbiano parlato o meno negli ultimi giorni.

Witkoff: "In arrivo grandi novità su Paesi che aderiranno ad Accordi di Abramo"

Si prevede che altri Paesi aderiranno agli Accordi di Abramo. Lo ha dichiarato alla Cnbc l'inviato speciale degli Stati Uniti per il Medio Oriente Steve Witkoff, aggiungendo che sono in corso discussioni con l'Iran in merito al suo programma nucleare. "Riteniamo di dover annunciare grandi novità sui Paesi che aderiranno agli Accordi di Abramo", ha affermato Witkoff, senza specificare quali nazioni potrebbero essere coinvolte. 

Riguardo all'Iran, Witkoff ha espresso la speranza di un accordo di pace globale, sottolineando "la forte sensazione che l'Iran sia pronto". Ha aggiunto che gli attuali colloqui con i funzionari iraniani si concentrano sull'istituzione di un programma nucleare civile. Tuttavia, ha sottolineato una condizione fondamentale: "Non può essere arricchito".

Iran, dubbi sull' esito dei raid Usa contro i siti nucleari

 Secondo un documento rivelato ieri dalla CNN, gli attacchi hanno sigillato gli ingressi di alcuni impianti senza distruggere gli edifici sotterranei, ritardando il programma iraniano solo di pochi mesi. La Casa Bianca ha confermato l'autenticità del rapporto, ma lo ha

definito "completamente errato". La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha assicurato a Fox News che gli Stati Uniti "non hanno alcun segnale che l'uranio altamente arricchito sia stato spostato prima degli attacchi" e ha insistito sul fatto che gli impianti sono ora "sepolti sotto chilometri e chilometri di macerie". Le rivelazioni della CNN hanno irritato il presidente degli Stati Uniti, che ha annunciato una conferenza stampa del Segretario alla Difesa Pete Hegseth per le 13 ora italiana di oggi. Lo scopo? "Combattere per la dignità dei nostri grandi piloti americani", ossia dimostrare che l'esito della missione di quasi 40 ore di volo che ha portato i B2 nei cieli iraniani non è stata vana nè vacua. La guerra ha inferto un "duro colpo" al programma nucleare di Teheran, ma è "ancora presto per valutare i risultati

dell'operazione", ha ammesso il portavoce militare israeliano, il Generale di Brigata Effie Defrin. Stessa osservazione fatta dall'Agenzia internazionale per l'energia atomica secondo la quale è impossibile in questa fase valutare i danni e ha richiesto l'accesso ai siti. L'agenzia delle Nazioni Unite "ha perso visibilità (delle scorte di uranio arricchito) dal momento dell'inizio delle ostilità", ha spiegato il suo direttore generale, Rafael Grossi. Il ministro della Difesa iraniano Aziz Nasirzadeh, intanto, ha in agenda per oggi una riunione dell'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO) in Cina con gli omologhi russo e cinese.

Netanyahu: "Idf presentino piano per impedire ad Hamas il sequestro degli aiuti a Gaza"

Il primo ministro isreliano Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Yoav Gallant hanno incaricato le Idf di presentare un piano entro 48 ore per impedire ad Hamas di sequestrare gli aiuti umanitari nel nord di Gaza, in seguito alle segnalazioni secondo cui il gruppo starebbe nuovamente prendendo il controllo e rubando gli aiuti ai civili. Lo riporta Haaretz.

Iran, la tregua regge: prove di dialogo con gli Usa

l fragile cessate il fuoco tra Iran e Israele regge. Due giorni dopo aver annunciato la tregua e dopo aver anticipato l'imminente ripresa dei colloqui con Teheran sul programma nucleare, Donald Trump spera di raggiungere quello che ha definito "un accordo di pace globale". Secondo l'inviato speciale di Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, gli Stati Uniti stanno "discutendo con gli iraniani". "Diversi interlocutori ci stanno contattando e penso che siano pronti", ha spiegato Witkoff. Il cessate il fuoco sta procedendo "molto bene", ha detto il Presidente, secondo il quale dopo 12 giorni di conflitto Iran e Israele erano "stanchi, esausti". Secondo l'ultimo bilancio ufficiale iraniano, che elenca solo le vittime civili, la campagna militare israeliana ha causato almeno 627 morti e oltre 4.870 feriti. L'Iran ha reagito con attacchi missilistici e con droni, uccidendo 28 persone in Israele.

Teheran, che ha ribadito i suoi "legittimi diritti" a sviluppare un programma nucleare civile, si è dichiarata pronta a riprendere i colloqui con Washington per un accordo che regoli il suo programma nucleare in cambio della revoca delle sanzioni. "Parleremo la prossima settimana con l'Iran, potremmo firmare un accordo, non lo so", ha annunciato Donald Trump dopo il vertice Nato all'Aia. 

Israele, Trump: "Processo a Netanyahu è caccia alle streghe"

"Sono rimasto scioccato nell'apprendere che lo Stato di Israele, che ha appena vissuto uno dei suoi momenti più grandi della storia ed è fortemente guidato da Bibi Netanyahu, sta continuando la sua ridicola caccia alle streghe contro il suo Primo Ministro in tempo di guerra". Lo ha scritto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump in un post sul social Truth, in cui esprime pieno sostegno al premier israeliano. "Bibi ed io abbiamo appena attraversato l'inferno insieme - prosegue Trump - combattendo un nemico di Israele di lunga data, tenace e brillante, l'Iran, e Bibi non avrebbe potuto essere migliore, più acuto o più forte nel suo amore per l'incredibile Terra Santa. Chiunque altro avrebbe subito perdite, imbarazzo e caos!".

"Bibi Netanyahu è stato un guerriero - lo elogia il tycoon - come forse nessun altro guerriero nella storia di Israele, e il risultato è stato qualcosa che nessuno pensava possibile, la completa eliminazione di una delle armi nucleari potenzialmente più grandi e potenti al mondo, e sarebbe successo presto! Stavamo combattendo, letteralmente, per la sopravvivenza di Israele, e non c'è nessuno nella storia di Israele che abbia combattuto più duramente o con più competenza di Bibi Netanyahu. Nonostante tutto questo, ho appena saputo che Bibi è stato convocato in tribunale lunedì per il prosieguo di questo lungo processo (sta subendo questo 'orrore' da maggio 2020 – inaudito! È la prima volta che un Primo Ministro israeliano in carica viene processato), a sfondo politico, 'riguardante sigari, una bambola Bugs Bunny e numerose altre accuse ingiuste' allo scopo di arrecargli un grave danno". 

Fonti mediche: "Attacchi di Israele a Gaza, oggi 15 morti"

Almeno 15 persone sono state uccise questa mattina negli attacchi delle forze israeliane a Gaza, tre delle quali aspettavano la distribuzione di aiuti umanitari nei punti di distribuzione: lo riporta Al Jazeera, che cita fonti negli ospedali della Striscia. Uno di loro - secondo fonti dell'ospedale Nasser - è stato ucciso da un drone militare israeliano in un attacco vicino all'ospedale da campo giordano a ovest di Khan Younis, nella striscia di Gaza meridionale.

Trump: "Annullare subito il processo a Netanyahu"

"Il processo a Bibi Netanyahu dovrebbe essere annullato immediatamente, o dovrebbe essere concessa la grazia a un grande eroe, che ha fatto così tanto per il suo Stato". Lo scrive Donald Trump su Truth a proposito del processo per corruzione a carico del premier israeliano. "Forse non conosco nessuno che avrebbe potuto lavorare in migliore armonia con il presidente degli Stati Uniti di Bibi Netanyahu. Sono stati gli Usa a salvare Israele, e ora saranno gli Usa a salvare Bibi Netanyahu. Non possiamo permettere questo paradosso della giustizia", ha incalzato il tycoon. 

Trump - Netanyahu

©Ansa

Onu: "A Gaza impatto devastante di Israele sui civili"

A Gaza le operazioni israeliane, inclusi bombardamenti e attacchi in tutta la Striscia, "continuano ad avere un impatto devastante sui civili, causando decine di morti e feriti, molti dei quali stavano semplicemente cercando aiuti umanitari". Lo ha detto il portavoce dell'Onu, nel corso dell'incontro quotidiano con i media internazionali. "Nel frattempo - ha aggiunto - il rapido esaurimento delle scorte di carburante residue sta mettendo a rischio gli sforzi per mantenere attivi i servizi vitali di Gaza. Il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione ha dichiarato che l'80 per cento delle unità di terapia intensiva, comprese quelle utilizzate per i parti, rischia la chiusura, proprio mentre ogni giorno a Gaza 130 donne partoriscono". 

Iran, Cia: "Programma nucleare gravemente danneggiato dagli attacchi"

Il direttore della Cia John Ratcliffe ha affermato che l'agenzia di intelligence americana ha ottenuto "una serie di prove credibili che indicano che il programma nucleare iraniano è stato gravemente danneggiato dai recenti attacchi mirati". Secondo nuove informazioni, "provenienti da una fonte affidabile - ha affermato in una dichiarazione -diversi importanti impianti nucleari iraniani sono stati distrutti e dovranno essere ricostruiti nel corso degli anni".

La dichiarazione arriva dopo che ieri la Cnn e altre testate giornalistiche hanno riportato un'analisi preliminare della Defense Intelligence Agency, realizzata circa 24 ore dopo gli attacchi, che ha rilevato che i bombardamenti statunitensi hanno probabilmente solo rallentato di pochi mesi la capacità dell'Iran di produrre un'arma nucleare. La Casa Bianca ha respinto questa valutazione, definendola "sbagliata". Il presidente Donald Trump ha affermato che gli attacchi hanno "annientato" la capacità dell'Iran di produrre un'arma nucleare.

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