
I “volenterosi” stanno lavorando a un piano con 4 livelli di interposizione. "Le linee guida principali dell'accordo sull'Ucraina sono state stabilite", ha detto Trump nello Studio Ovale. “L’Onu non ci proteggerebbe dal desiderio di Putin di tornare”, ha detto Zelensky, che ha reso noto che le delegazioni di Ucraina e Usa si incontreranno lunedì in Arabia Saudita. Sempre lunedì, aveva comunicato in precedenza il consigliere di Putin Yuri Ushakov, i sauditi ospiteranno un nuovo round di colloqui tra russi e americani
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Il coinvolgimento dell'Onu nelle operazioni di peacekeeping in Ucraina sarebbe solo una parte del meccanismo ipotizzato per fornire a Kiev le garanzie di sicurezza. Un'ipotesi a cui i volenterosi stanno lavorando attivamente è quella di costruire 4 livelli d'interposizione. I caschi blu dell'Onu, provenienti da Paesi non europei, verrebbero schierati nella zona demilitarizzata per osservare il rispetto della tregua. Il secondo anello sarebbe costituito dalle forze ucraine. Il terzo dal contingente dei volenterosi, magari al confine occidentale ucraino. Il quarto sarebbe il backstop Usa.
"Le linee guida principali dell'accordo sull'Ucraina sono state stabilite, dopo i miei colloqui con Putin e Zelensky”, ha detto Donald Trump nello Studio Ovale.
"Con tutto il rispetto, l'Onu non ci proteggerebbe dall'invasione o dal desiderio di Putin di tornare. Non vediamo l'Onu come un'alternativa a un contingente o a garanzie di sicurezza": ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in una conferenza stampa con il presidente ceco Petr Pavel, come riporta Rbc Ukraina.
Zelensky ha reso noto che le delegazioni di Ucraina e Stati Uniti si incontreranno lunedì in Arabia Saudita. Sempre lunedì 24 marzo, aveva comunicato in precedenza il consigliere di Putin Yuri Ushakov, i sauditi ospiteranno un nuovo round di colloqui tra russi e americani.
Intanto, la Russia ha comunicato di aver intercettato e abbattuto nella notte tra giovedì e venerdì più di 130 droni provenienti dall'Ucraina. "Nella notte i sistemi di difesa aerea hanno distrutto 132 droni ucraini", ha comunicato il ministero della Difesa di Mosca. La portavoce della diplomazia russa, Maria Zakharova, ha accusato il governo ucraino di aver condotto degli attacchi contro infrastrutture energetiche russe e di aver quindi dimostrato "una totale mancanza di volontà politica per la pace e per la risoluzione del conflitto attraverso metodi diplomatici". Secondo quanto riporta Ukrinform, citando la polizia, le truppe russe hanno lanciato un attacco aereo sul villaggio di Krasnopillia, nella regione di Sumy, danneggiando un centro culturale, uccidendo una persona e ferendone un'altra.
Il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa e la presidente della Commissione Ursula von der Leyen hanno avuto una videocall in cui hanno espresso "l'ampio sostegno del Consiglio europeo per mettere l'Ucraina in una posizione di forza in vista del raggiungimento di una pace giusta e sostenibile”.
Il leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini e JD Vance, vicepresidente degli Stati Uniti, si sono sentiti al telefono. “Mentre Trump e Putin parlano di come tenere a terra i missili, altri parlano di esercito europeo, di spendere 800 miliardi di euro per comprare armi. È una follia, è un oltraggio”, ha aggiunto.
Gli approfondimenti:
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- Da Bucha a Kramatorsk, fino all'ospedale pediatrico di Kiev: le peggiori stragi di civili
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- Ue, Draghi propone “catena di comando” militare e riarmo centralizzato. Come funziona ora?
- La protesta degli ucraini sotto il consolato Usa a Milano: "Da Trump show assurdo"
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Guerra Russia-Ucraina, Kiev ha il nuovo missile Long Neptune: "Può colpire Mosca"
L’Ucraina può contare su una nuova arma, di produzione interamente nazionale, per combattere contro la Russia. Si tratta del missile Long Neptune, con una gittata di 621 miglia (più o meno mille chilometri): significa che in linea di principio sarebbe in grado di colpire direttamente il territorio russo. È stato lo stesso presidente ucraino Volodymyr Zelensky ad annunciarlo: "Il Long Neptune è stato testato e utilizzato con successo in combattimento. Grazie ai nostri sviluppatori, produttori e militari ucraini. Continuiamo a lavorare per garantire la sicurezza ucraina", ha detto, come citato dai media ucraini. IL MISSILE
Trump: Putin non ha respinto cessate-il-fuoco in Ucraina
Il presidente Usa Donald Trump ha affermato che Vladimir Putin "non ha respinto il cessate-il-fuoco". Parlando con i giornalisti alla Casa Bianca il presidente americano ha anche aggiunto che oggi "ha avuto un paio di buone conversazioni su Russia e Ucraina".
Trump: "Nuove sanzioni alla Russia? Ne hanno più di tutti"
"La Russia ha più sanzioni di tutti". Lo ha detto Donald Trump rispondendo ad una domanda dei giornalisti della Casa Bianca sui negoziati per la pace in Ucraina.
Guerra Ucraina Russia, le condizioni della tregua: trattativa tra Kiev e Mosca
È previsto un colloquio telefonico tra il presidente statunitense Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin su un possibile percorso di pace tra Mosca e Kiev. Tra i temi che i due presidenti dovranno affrontare durante la telefonata emerge, primo fra tutti, il cessate il fuoco di 30 giorni, proposto dagli Usa e già approvato dall'Ucraina. Ma ci sono anche le questioni relative alle concessioni territoriali, il Kursk e le garanzie di sicurezza per Kiev. Tutti temi che, anche solo per rapido giro d'orizzonte, potrebbero essere toccati durante il confronto tra Trump e Putin. LE CONDIZIONI
Spese Difesa, quali Paesi le hanno aumentate di più dall'inizio della guerra in Ucraina?
Tra i partiti italiani si discute sul tema del riarmo europeo. Il governo insiste sulla necessità di impegnare l’Onu nella salvaguardia dell’Ucraina, protetta magari da un articolo 5bis della Nato. "Qualcuno pensa di usare soldi dei contribuenti italiani per carri armati stranieri? No grazie", ha scritto Salvini sui social. La spesa italiana nel settore e le posizioni di maggioranza e opposizione sono stati i temi al centro di una puntata di "Numeri", approfondimento di Sky TG24. L'APPROFONDIMENTO
Media Russia: "Drone ucraino su palazzo a Rostov sul Don"
"Un drone ucraino ha causato un'esplosione in un condominio di lusso nella città russa di Rostov sul Don". Lo ha riferito il governatore Yuriy Slyusar su Telegram. Lo riporta Ria Novosti. "A causa di un attacco con un drone a Rostov sul Don, si è verificata un'esplosione in un condominio. I servizi di emergenza sono stati inviati sul posto", ha scritto il governatore. Secondo la Tass almeno due persone sono rimaste ferite
Guerra in Ucraina, telefonata Trump-Putin. Mosca: "Per pace completa stop armi a Kiev"
Subito dopo il colloquio con il capo della Casa Bianca, il presidente russo ha dato l'ordine all'esercito di fermare gli attacchi contro gli obiettivi energetici ucraini per 30 giorni. Poi, se non ci saranno nuovi invii di armi, si andrà verso "negoziati tecnici sull'attuazione di un cessate il fuoco marittimo nel Mar Nero, un cessate il fuoco completo e una pace permanente".IL COLLOQUIO
Meloni: "Proposta italiana per spese difesa da fondi Ue"
L’Ue continua ad appoggiare l’Ucraina, sostenendo al contempo gli “sforzi americani, così come la richiesta italiana” per una “pace giusta e duratura” e guarda alla proposta per il cessate il fuoco che mette “la palla nel campo russo”. Così la premier Giorgia Meloni nelle dichiarazioni alla stampa al termine della prima giornata del Consiglio europeo, che proseguirà anche domani, 21 marzo, a Bruxelles. Il grande dibattito sulla pace in Ucraina sono "le garanzie di sicurezza", per cui la premier rilancia l'estensione dell'art.5 della Nato a Kiev, "anche senza l'ingresso immediato dell'Ucraina" nell'Alleanza. E sul tema della difesa rivendica: "Nelle conclusioni del Consiglio europeo, nella parte dedicata alla competitività, si fa riferimento anche alla proposta italiana legata" all'uso del programma "InvestEu per il piano della Difesa". LEGGI L'ARTICOLO
Trump, stop al tracciamento dei bambini ucraini deportati in Russia
L’amministrazione americana ha interrotto i finanziamenti a un progetto che documentava presunti crimini di guerra russi, inclusa la deportazione di bambini ucraini. Il database, usato anche dalla Corte penale internazionale, rischia ora di essere perso o compromesso. LEGGI QUI
Difesa, ecco quanto spendono Russia ed Europa. Il confronto
Il tema è stato uno degli argomenti centrali del Consiglio europeo: in vista di questo appuntamento Bruxelles ha pubblicato il Libro Bianco sulla Difesa, che riassorbe in modo organico il piano ReArm Europe e fornisce alcuni dettagli sulla sua messa a terra. Le differenze tra i singoli Paesi e tra Unione europea e Russia sono stati al centro della puntata di “Numeri”, programma di SkyTG24. I NUMERI
Ucraina, Poroshenko: "Dobbiamo collaborare con Trump"
L’ex presidente ucraino attacca anche Zelensky: "Non deve trasformare l’Ucraina in una dittatura". L'intervista a Sky TG24. LEGGI L'ARTICOLO SU SKY TG24 INSIDER
Salvini: “Ho parlato con Vance, tema è la pace non il riarmo”
"Ho parlato per un quarto d'ora con Vance. Trump sta parlando con Putin, con Zelensky, si stanno incontrando delegazioni, si parla di tregua, di cessate il fuoco, di disarmo. E mentre Trump e Putin parlano di come tenere a terra i missili, altri parlano di esercito europeo, di spendere 800 miliardi di euro per comprare armi. È una follia, è un oltraggio". Lo ha detto Matteo Salvini, vicepremier e leader della Lega, nel corso del suo intervento alla manifestazione del partito in corso a Città della scienza. "Penso che sia una follia anche parlare solo di 800 milioni - ha aggiunto - noi dobbiamo lavorare per la pace, per il disarmo, non per il riarmo. Anche perché poi voglio vedere se qualche commissario europeo manderebbe i suoi figli a combattere".
Via libera definitivo al riarmo della Germania
Via libera al riarmo della Germania. Il Senato federale tedesco, il Bundesrat, ha approvato in via definitiva le modifiche costituzionali che consentono di sbloccare gli investimenti miliardari per la difesa e le infrastrutture. In parallelo, la commissione bilancio del Bundestag ha dato luce verde a tre miliardi destinati al sostegno immediato all'Ucraina. Le modifiche della Costituzione adottate garantiscono al prossimo governo tedesco, perlomeno sulla difesa, una libertà d'azione pressoché totale.
Fratoianni: "Investire 800 miliardi in armi è il suicidio dell'Ue"
"Le destre nazionaliste hanno programmaticamente sempre un obiettivo: far saltare per aria l'Europa. Allora è evidente che se la risposta all'attacco che l'Europa subisce è quella di riarmarsi e di buttare 800 miliardi in armi facciamo il più gigantesco errore che possiamo fare. Perché è ovvio che quelle forze lì avranno l'argomento per dire ogni volta che viene tagliato un posto di lavoro, o una scuola, o un ospedale o ogni volta che si definanzia il welfare che l'Europa fa schifo e che dunque bisogna farla saltare per aria". Lo afferma Nicola Fratoianni a Torino nel corso della tavola rotonda Salviamo il lavoro promossa da Left, insieme a Conte e a Yolanda Diaz. "Perché l'Europa che investe in armi - prosegue il leader di SI - invece di investire il lavoro va verso il suicidio, un suicidio anche un poco provocato oltreché assistito. Occorre invece una grande reazione per l'Europa della pace, del lavoro, dell'industria, della democrazia, del welfare e dei diritti. È questa - conclude Fratoianni - la migliore risposta al neofascismo e a chiunque oggi aggredisca l'Europa".
Kiev: "Raid russo contro villaggio nell'oblast di Sumy, 1 morto"
Le truppe russe hanno lanciato un attacco aereo sul villaggio di Krasnopillia, nella regione di Sumy, danneggiando un centro culturale, uccidendo una persona e ferendone un'altra. Lo scrive Ukrinform citando la polizia e ricordando che la situazione della sicurezza nella regione di Sumy sta peggiorando.
Costa e von der Leyen: "Sostegno a Kiev per una pace giusta"
Il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa e la presidente della Commissione Ursula von der Leyen hanno avuto una videocall, assieme all'Alto rappresentante Kaja Kallas, con il primo ministro dell'Islanda Kristrún Frostadóttir, il primo ministro della Norvegia Jonas Gahr St›re, il Presidente turco Recep Tayyip Erdoğan e il primo ministro del Regno Unito Keir Starmer. Si tratta dei capi di Stato e di governo dei cosiddetti Paesi 'like-minded' su Ucraina e difesa. A questi vanno aggiunti Giappone, Canada, Nuova Zelanda e Australia, che non hanno partecipato alla videocall per motivi legati al fuso orario. L'incontro, come è accaduto lo scorso 7 marzo, ha fatto seguito al summit dei 27. Costa e von der Leyen hanno espresso "l'ampio sostegno del Consiglio europeo per mettere l'Ucraina in una posizione di forza in vista del raggiungimento di una pace giusta e sostenibile. Al Consiglio europeo - hanno sottolineato - i leader dell'Ue hanno accolto con favore il fatto che l'Ucraina sia pronta per un cessate il fuoco completo. Hanno sottolineato che la pace non deve premiare l'aggressore e che la pressione sulla Russia deve essere intensificata". "I leader dell'Ue hanno lodato l'iniziativa di Francia e Regno Unito di formare una coalizione di volenterosi volta a definire il sostegno all'esercito ucraino e le garanzie di sicurezza che i Paesi europei possono fornire", ha spiegato Costa e von der Leyen. I vertici comunitari, nel corso della videoconferenza, hanno presentato i meccanismi di finanziamento proposti per gli investimenti necessari nella difesa e le opportunità che ne derivano per i Paesi partner, spiega una nota del Consiglio. "Il primo - la clausola di fuga nazionale - libererà fino a 650 miliardi di euro di spazio fiscale nei bilanci nazionali degli Stati membri. Non sarà soggetta a condizioni in termini di origine delle attrezzature di difesa. Le attrezzature militari dei Paesi partner potranno quindi beneficiarne direttamente. Il secondo è lo strumento "Safe", con prestiti fino a 150 miliardi di euro. Norvegia e Islanda possono già partecipare direttamente, essendo membri del mercato unico dell'Ue. Altri Paesi, come il Regno Unito, il Canada o la Turchia, possono fornire immediatamente fino al 35% di un prodotto per la difesa. Per aumentare la partecipazione industriale oltre il 35%, sono necessari un partenariato per la sicurezza e la difesa e un successivo accordo di associazione", conclude la nota
Lituania potrebbe mandare truppe in Ucraina con i "volenterosi"
La Lituania potrebbe inviare delle truppe in Ucraina nel caso in cui, una volta raggiunto un cessate il fuoco, la coalizione dei volenterosi decidesse di dispiegare delle truppe nel Paese. Lo ha affermato oggi il presidente lituano, Gitanas Nauseda, in un'intervista rilasciata a Bloomberg. "La Lituania è pronta a fornire tutto il supporto necessario, anche in termini di truppe. Ma per questo, sarebbe necessario l'impegno comune di tutti i Paesi della coalizione", ha detto Nauseda precisando che ci si trova ancora nella fase delle discussioni e che nessuna decisione definitiva può essere ancora presa.
Trump: "Abbiamo le linee guida per un accordo in Ucraina"
"Le linee guida principali dell'accordo sull'Ucraina sono state stabilite, dopo i miei colloqui con Putin e Zelensky". Lo ha detto Donald Trump nello Studio Ovale.
William tra le truppe Gb in Estonia: “Sostegno all'Ucraina”
Il principe William ha ribadito il sostegno britannico all'Ucraina nel corso della sua visita nella base militare di Tapa in Estonia che ospita il contingente del Regno Unito schierato lungo l'estremo fronte orientale della Nato, a ridosso dei confini con la Russia. Lo ha dichiarato un portavoce di Kensington Palace che ha sottolineato come l'erede al trono e la consorte Kate siano "grandi sostenitori" di Kiev fin dall'inizio del conflitto con Mosca. William, arrivato ieri a Tallinn per la sua prima visita nello Stato baltico, indossava la mimetica coi gradi di colonnello comandante d'onore del Mercian Regiment, appena subentrato a un altro reparto britannico, quello dei Royal Dragoon Guards, nell'incontro con gli ufficiali e i soldati di sua maestà (900 in tutto), e quelli estoni in fase di addestramento. "Com'è lavorare coi britannici? Non dovete dire cose carine perché sono qui", ha detto il principe scherzosamente ai militari della prima brigata estone. Inoltre si è fatto immortalare a bordo di un tank britannico Challenger 2 con la tenuta tipica dei carristi, incluso il casco con gli occhialoni e il microfono per parlare con l'equipaggio. Il principe è anche andato in visita in una scuola superiore frequentata da rifugiati ucraini in fuga dal conflitto e ne ha elogiato "lo spirito e la resilienza".
Ipotesi 4 livelli sicurezza per Kiev: Onu su linea tregua
Il coinvolgimento dell'Onu nelle operazioni di peacekeeping in Ucraina sarebbe solo una parte del meccanismo ipotizzato per fornire a Kiev le garanzie di sicurezza. Un'ipotesi a cui i volenterosi stanno lavorando attivamente - si apprende da chi segue il dossier - è quella di costruire 4 livelli d'interposizione. I caschi blu dell'Onu, provenienti da Paesi non europei, verrebbero schierati nella zona demilitarizzata per osservare il rispetto della tregua. Il secondo anello sarebbe costituito dalle forze ucraine. Il terzo dal contingente dei volenterosi, magari al confine occidentale ucraino. Il quarto sarebbe il backstop Usa. Lo scenario è naturalmente vincolato all'evoluzione dei pre-negoziati di pace condotti dagli Usa su due tavoli distinti, da una parte i russi e dall'altra gli ucraini. I dettagli come sempre sono importanti e c'è anche un cambiamento semantico, dato che non si parla più di garanzie di sicurezza (security guarantees) ma di dispositivi di sicurezza (security arrangements). Per quanto riguarda il contingente europeo, potrebbe essere schierato all'interno dell'Ucraina ma anche all'esterno, al confine con il Paese, magari con compiti di sorveglianza aerea. Sul punto vi sono allo studio varie ipotesi. Il backstop americano servirebbe come ultima garanzia sia agli ucraini che agli europei e vi sarebbero delle indicazioni che Washington è disposta a fare la sua parte ma che Donald Trump pone come precondizione la firma dell'intesa sui minerali con Kiev.
Trump: "La Nato è forte ma senza di noi non lo sarebbe"
"La Nato è forte ma senza di noi non sarebbe la stessa". Lo ha detto Donald Trump nello Studio Ovale ribadendo che i partner degli alleati "devono trattarci bene"
Colloquio Salvini-Vance: “Al lavoro per missione negli Usa”
Il leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini e JD Vance, vicepresidente degli Stati Uniti, si sono sentiti al telefono. "Quindici minuti di telefonata tra il vicepremier e ministro Matteo Salvini e il vicepresidente degli Stati Uniti, J.D. Vance. Al centro del colloquio, estremamente cordiale e concreto, le opportunità di cooperazione tra i due Paesi: Salvini ha anticipato la volontà di una missione negli Usa con imprese e investitori. Obiettivo: rafforzare la partnership tra Roma e Washington". Lo fa sapere la Lega. "Salvini - si legge ancora - ha anche ribadito il comune impegno per contrastare l'immigrazione illegale e l'importanza del Made in Italy nel mondo. Salvini ha anche riconosciuto "l'eccellenza americana nel campo della connessione satellitare”.
Trump annuncia lancio del “jet più potente della storia”
Donald Trump ha annunciato nello Studio Ovale con il segretario alla Difesa Pete Hegseth al suo fianco il lancio di un nuovo jet militare. "L'F-47 sarà il più potente della storia", ha detto il presidente. Ad aggiudicarsi il contratto per la produzione del super jet di nuova generazione è stata la Boeing. Il nome del jet F-47 è chiaramente un omaggio alla sua seconda presidenza.
Zelensky boccia missione Onu: "Non ci proteggerebbe"
"Con tutto il rispetto, l'Onu non ci proteggerebbe dall'invasione o dal desiderio di Putin di tornare. Non vediamo l'Onu come un'alternativa a un contingente o a garanzie di sicurezza": lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in una conferenza stampa con il presidente ceco Petr Pavel, come riporta Rbc Ukraina.
Kiev, decreto Putin su cittadinanza viola diritto internazionale
Il decreto del presidente russo Vladimir Putin che minaccia gli ucraini di espulsione dai territori occupati e dal territorio russo se non acquisiranno la cittadinanza russa viola il diritto internazionale. Lo ha detto il portavoce del Ministero degli Esteri ucraino, Heorhii Tykhyi, durante una conferenza stampa a Kiev. "Sottolineiamo che queste deportazioni e persecuzioni sistematiche fanno parte della politica di genocidio della Russia contro il popolo ucraino", ha affermato Tykhyi. Secondo il decreto firmato ieri da Putin, i cittadini ucraini residenti in Russia e nei territori ucraini occupati devono "regolare il proprio status legale" entro il 10 settembre o lasciare la Russia. Secondo Kiev, il decreto punta a russificare le aree conquistate da Mosca facendo pressione sugli ucraini affinché accettino passaporti russi o costringendoli ad andarsene, e incoraggiando al contempo i cittadini russi a trasferirsi.
Fonti, Kiev spera in tregua parziale a colloqui Riad
L'Ucraina spera di raggiungere una tregua parziale durante i colloqui in Arabia Saudita previsti per lunedì. Lo dice all'AFP un alto funzionario di Kiev. "Vogliamo ancora concordare un cessate il fuoco, almeno su quello che abbiamo proposto", ha detto la fonte, riferendosi alla proposta di fermare gli attacchi di Mosca e Kiev contro i siti energetici, le infrastrutture civili e il Mar Nero. La delegazione ucraina sarà guidata dal ministro della Difesa Rustem Umerov, ha aggiunto la fonte.
Putin sente emiro Qatar, pronti a mediare per Gaza
Il presidente russo Vladimir Putin ha espresso oggi la sua preoccupazione per la ripresa dell'offensiva a Gaza. Lo ha riferito il Cremlino. Putin ha sentito oggi al telefono l'emiro del Qatar, Tamim bin Hamad Al Thani, uno dei mediatori della tregua concordata da Israele e Hamas a metà gennaio e violata martedì dal governo israeliano. Putin e Al Thani si sono detti pronti a fare da mediatori per una de-escalation, ha spiegato ancora il Cremlino.
Berlino, altri tre miliardi per il sostegno all'Ucraina
La commissione bilancio del Bundestag nella seduta di oggi ha sbloccato, su proposta del governo federale, un pacchetto di aiuti all'Ucraina per tre miliardi di euro. La misura era attesa da tempo. Lo riporta la Dpa.
Macron su raid russi: "Mosca non condivide volontà di pace"
'Questa notte ancora, la Russia ha mostrato che non condivide sinceramente la volontà di pace. Pieno sostegno al popolo ucraino'': lo scrive su X il presidente francese, Emmanuel Macron, allegando una foto delle nuove devastazioni di questa notte in Ucraina.
Tajani: abbiamo difeso Kiev, ma mai in guerra con la Russia
Una volta raggiunta la pace, esiste per l'Italia la possibilità di tornare a parlare con la Russia. Ne è convinto il ministro degli Esteri e vice premier Antonio Tajani, che, in un punto stampa prima dell'inizio del convegno, a Villa Madama, a Roma, 'Piano d'azione per l'export italiano', ha dichiarato: "Noi non siamo mai stati in guerra con la Russia, lo ripeto, noi abbiamo difeso l'Ucraina, ma non abbiamo mai dato l'autorizzazione a Kiev di utilizzare le armi italiane in territorio russo. Proprio perché, un conto è difendere il diritto all'indipendenza dell'Ucraina, difendere la sovranità nazionale dell'Ucraina e difendere il diritto internazionale, un altro è essere in guerra con la Russia".
Macron: attacchi a Kiev; Russia non condivide desiderio pace
Gli attacchi in Ucraina dimostrano che la Russia "non condivide il desiderio di pace". Lo dice il presidente francese, Emmanuel Macron riferendosi al "massiccio" attacco aereo di questa notte da parte di Mosca sull'Ucraina con oltre "200 droni". "Ancora una volta ieri sera la Russia ha dimostrato di non condividere sinceramente il desiderio di pace. Pieno sostegno al popolo ucraino", ha scritto Macorn su X.
Tajani: prematuro parlare di peacekeeping, incoraggiamo processo pace
E' impossibile immaginare una Nato senza gli Usa. Lo sostiene il ministro degli Esteri e vice premier Antonio Tajani, in un punto stampa prima dell'inizio del convegno, a Villa Madama, a Roma, 'Piano d'azione per l'export italiano'. "Mi pare che sia impensabile una Nato senza Stati Uniti e mi pare prematuro parlare di operazioni - ha sottolineato - anche di peacekeeping in Ucraina o a confine tra Russia e Ucraina. Adesso incoraggiamo il processo che si è avviato, che mi pare stia andando nella giusta direzione, siamo ancora nella fase delle pre-trattative, vedremo cosa succederà a Gedda, poi ci sarà un tavolo dove si incontreranno Russia, Ucraina e dovrà esserci anche l'Europa naturalmente insieme agli Stati Uniti".
Ue, resiste l'idea di Kallas su aiuti a Kiev in base al pil
L'idea dell'Alta rappresentante Kaja Kallas di ripartire gli aiuti militari Ue all'Ucraina in base al reddito nazionale lordo (Gni) dei Paesi al momento "resiste". "Questa è la nostra proposta", è importante che l'aiuto "tenga conto dell'Economia di ogni Paese. Allo stesso tempo sappiamo anche che ci sono preoccupazioni a questo riguardo, ecco perché stiamo discutendo con gli stati membri a questo riguardo". Lo ha detto la portavoce della Commissione europea Anitta Hipper, nel corso dell'incontro quotidiano con la stampa. Al summit Ue ieri a Bruxelles non è emerso supporto alla proposta della politica estone sia rispetto al piano per 40 miliardi di aiuti militari a Kiev (si parla invece di 5 miliardi di munizioni) con la ripartizione in base al Gni particolarmente divisiva. Più in generale del piano Kallas "ne stiamo discutendo - ha detto Hipper -. È nostra responsabilità garantire che l'Ucraina sia in una posizione di forza. Quindi questo è il motivo per cui dobbiamo intensificare urgentemente tutte le misure". "L'anno scorso, abbiamo fornito più di 20,5 miliardi di supporto militare all'Ucraina. E dobbiamo fare molto di più alla luce delle attuali sfide. Ed è proprio per questo e a tal fine, l'Alta rappresentate ha proposto di rafforzare il supporto militare, concentrandosi su tre esigenze principali. Innanzitutto, è importante ascoltare esattamente di cosa ha bisogno l'Ucraina, cosa ha chiesto e cosa ha. Ecco perché, l'attenzione è ora sull'immediato, sui 5 miliardi in euro, nel supporto alle munizioni. Si tratta di munizioni di artiglieria. Ma il secondo punto riguarda anche i sistemi di difesa aerea, i missili, i droni e i jet da combattimento, e anche il supporto per la rigenerazione delle brigate. Quindi, la conclusione è che dobbiamo mettere l'Ucraina nella posizione più forte possibile. Ed è importante garantire di non cadere in nessuna delle trappole della Russia".
Tusk: "Iniziative su Ucraina non si traducono in progressi"
"Sembra che il numero di incontri non si traduca in progressi. Questa è la mia osservazione generale, non ci si lasci confondere pensando che se ci sono 56 vertici o videoconferenze, la pace arriverà più velocemente" così il primo ministro polacco Donald Tusk, parlando ai cronisti a Bruxelles. "Non lo dico per svalutare gli sforzi del Presidente Macron, che sono davvero molto, molto utili" ha precisato il premier, dicendo che ha in programma "una conversazione a tu per tu" con il capo di Stato francese prima del vertice a Parigi della prossima settimana. Il primo ministro ha poi valutato ridimensionato gli ultimi sviluppi nei negoziati sul conflitto in Ucraina. "Auguro davvero al Presidente Trump e all'amministrazione americana di avere successo nei loro sforzi per una pace duratura in Ucraina. Ma come possiamo vedere, i primi promettenti colloqui in Arabia Saudita, seguiti dalla non del tutto soddisfacente prima conversazione tra il Presidente Trump e Putin, oggi ci mostrano ancora le stesse immagini degli ultimi anni, sia in Ucraina che in Russia - la guerra continua".
Tajani: "Unica ipotesi peacekeeping in Ucraina è sotto l'Onu"
"Mi pare prematuro parlare di operazioni di peacekeeping in Ucraina. Adesso incoraggiamo il processo che si è avviato" per la pace "che mi pare che stia andando nella giusta direzione. Siamo ancora nella pre-trattativa. Noi abbiamo detto che non siamo favorevoli a inviare italiane in missioni militari sotto la bandiera della Nato e sotto la bandiera dell'Unione Europea. L'unica ipotesi potrebbe essere quella delle Nazioni Unite, ma deve esserci una decisione del Consiglio di Sicurezza". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine della presentazione del Piano d'azione per l'accelerazione dell'export.
Mosca, a Suzha provocazione Kiev per far fallire negoziato
L'esplosione della stazione di misurazione del gas di Suzha "e' stata effettuata da unita' delle Forze armate ucraine in ritirata dalla regione di Kursk", ed e' "una deliberata provocazione di Kiev per screditare le iniziative di pace del presidente degli Stati Uniti". Lo dice il ministero della Difesa russo. Secondo Mosca stanotte le truppe ucraine hanno fatto saltare in aria la stazione di misurazione del gas di Suzha, nella regione di Kursk, che era sotto il loro controllo dal 7 agosto. "Pertanto, l'esplosione di un'importante struttura energetica russa da parte di unita' delle Forze armate ucraine in ritirata dal territorio della regione di Kursk e' una provocazione deliberata del regime di Kiev, che dovrebbe essere considerata nella serie generale dei recenti attacchi alle infrastrutture energetiche della Federazione Russa al fine di screditare le iniziative di pace del Presidente degli Stati Uniti", si legge nella dichiarazione del ministero di Mosca citata dalle agenzie di stampa russe.
Ministro relazioni economiche di Pyongyang in visita a Mosca
"Una delegazione nordcoreana guidata dal ministro delle Relazioni economiche esterne, Yun Jong Ho, è arrivata a Mosca" e "sono in corso trattative nell'ambito della commissione intergovernativa per la cooperazione commerciale ed economica" tra Russia e Corea del Nord: lo riferisce il ministero russo delle Risorse naturali e dell'ambiente, citato dalla Tass. Secondo l'agenzia di stampa ufficiale russa, le discussioni riguarderanno i settori agricolo, industriale e dei trasporti, e la delegazione nordcoreana visiterà imprese e infrastrutture russe.
Mosca: "L'Iran ha il diritto di sviluppare il nucleare civile"
"Come ogni altro Paese, l'Iran ha il diritto di sviluppare il suo settore nucleare civile e ha fatto grandi progressi in tal senso. E tutta questa attività è stata fatta nel rigoroso rispetto del diritto internazionale". Così il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ripreso dalla Tass. Peskov ha dichiarato che il Cremlino si basa sulle "dichiarazioni della leadership iraniana e dei rappresentanti iraniani secondo cui l'Iran non otterrà armi nucleari e non ha piani del genere".
Media: "Regno Unito potrebbe inviare caccia Raf a Kiev"
I vertici militari britannici stanno discutendo dell'invio di aerei da combattimento della Royal Air Force in Ucraina come parte di un possibile accordo di pace. Lo riporta il Telegraph citando fonti anonime a conoscenza della questione. Secondo le fonti la discussione ha avuto luogo presso il Quartier Generale Congiunto Permanente, che supervisiona tutte le operazioni militari della Gran Bretagna all'estero. Il piano fa parte dell'iniziativa sulla "coalizione dei volenterosi" guidata da Regno Unito e Francia volta a fornire garanzie di sicurezza a Kiev, presentata per la prima volta dal primo ministro britannico Keir Starmer durante il vertice di Londra del 2 marzo.
Mosca: "È stato Putin a scegliere delegati per colloqui con Usa"
Il Cremlino afferma che è stato il presidente russo Vladimir Putin a scegliere Grigory Karasin e Sergey Beseda come rappresentanti di Mosca ai prossimi colloqui con gli Usa. Lo riporta la Tass. Grigory Karasin, ex diplomatico di carriera, presiede la Commissione Affari esteri del Senato russo. Sergey Beseda è consigliere del direttore dei servizi segreti interni russi (Fsb) e secondo l'Afp è sotto sanzioni occidentali dal 2014.
Financial Times: "Usa vogliono rinegoziare termini con Kiev su minerali strategici"
L'amministrazione Trump sta cercando nuove condizioni per l'accesso degli Stati Uniti alle risorse minerarie ed energetiche essenziali in Ucraina, ampliando le sue richieste economiche nell'accordo sui minerali strategici con Kiev. E' quanto scrive il Financial Times citando funzionari ucraini.
Orban: "Guerra è già persa ma Ue continua con armi"
Per il premier ungherese, Viktor Orban, la guerra dell'Ucraina è già persa e questo giustificherebbe la sua scelta di non sostenere ieri le conclusioni del Consiglio europeo. "Vedo già negli occhi (degli altri leader dell'Ue) che tutti sanno che questa guerra è persa", ha detto Orban alla radio pubblica ungherese Kossuth. In questo contesto, il leader ungherese ha affermato che, nonostante ciò, la maggior parte dei leader "vuole continuare la guerra e dare piu' soldi e armi all'Ucraina". Il premier ungherese ha ribadito anche il suo no all'adesione di Kiev all'Unione europea. "Prima o poi, se non per altri motivi, economicamente parlando, arrivera' il momento della riflessione: l'adesione dell'Ucraina all'Ue equivarrebbe al collasso economica", ha affermato. "Non dovremmo avere paura di essere soli sulla questione dell'Ucraina, perche' eravamo soli anche sulla migrazione, e ora sempre più persone si schierano con la posizione ungherese", ha aggiunto.
Zelensky dopo raid della notte: "Serve pressione congiunta su Mosca"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha esortato oggi ad esercitare una "pressione congiunta" su Mosca dopo l'attacco "massiccio" sferrato durante la notte, con 214 droni e bombe guidate contro le città del paese. "È la pressione congiunta sulla Russia, insieme a sanzioni più dure e a un più forte sostegno alla difesa del nostro Paese, che aprirà la strada alla fine di questo tipo di terrore e del prolungamento della guerra da parte della Russia", ha dichiarato Zelensky in un post sui social media.
Cremlino: "Resta in vigore ordine di non colpire le centrali"
Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha dichiarato che l'ordine di Putin di non colpire le infrastrutture energetiche ucraine è ancora "in vigore". Lo riporta la Tass.
Guerra Russia-Ucraina, attacchi a Odessa e Zaporizhzhia
Zelensky: massiccio attacco russo, serve pressione su Mosca
"La Russia ha attaccato regioni dell'Ucraina con oltre 200 droni d'attacco e droni esca. Sono state utilizzate anche bombe aeree guidate. Le regioni di Odessa, Zaporizhzhia, Sumy, Kiev, Khmelnytskyi e Chernihiv sono state colpite". Lo scrive sui social il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, aggiungendo che Usa, Ue e gli alleati di Kiev devono "fare pressione" su Mosca per "porre fine al terrore".
Media: Usa riducono controllo su sanzioni a Mosca
L'amministrazione Trump sta riducendo il suo impegno nel tentativo di impedire a Mosca di aggirare le sanzioni occidentali. Lo riporta Bloomberg, sostenendo in base a sue fonti che gli Usa sono stati in gran parte assenti da diversi gruppi di lavoro istituiti dagli alleati per garantire il rispetto delle restrizioni. L'attività dei gruppi comprende anche misure congiunte, sanzioni contro aziende di Paesi terzi che aiutano Mosca o pressioni diplomatiche su questi Paesi affinché blocchino le rotte commerciali per la Russia.
Media: Macron ha proposto a Ue peacekeeper sotto egida Onu
Emmanuel Macron sta valutando alternative alla coalizione dei volenterosi per inviare truppe europee a proteggere un futuro accordo di pace in Ucraina: secondo il Telegraph, il presidente francese, durante il Consiglio europeo, ha avanzato la possibilità che la missione sia guidata dalle Nazioni Unite. Nel frattempo, sempre secondo il giornale britannico, durante l'incontro di ieri a Londra presso il quartier generale congiunto permanente, i principali strateghi militari hanno discusso dell'invio di Typhoon britannici in Ucraina per fornire copertura aerea alle truppe.
Consiglio europeo, vertice Ue vota riarmo ma il piano parte in salita
Ieri sera raggiunto l’accordo parziale sul piano di riarmo. L'accordo sulla difesa c'è ma non sul debito e sugli strumenti per finanziare l'aumento delle spese. Il dossier, di fatto, slitta al summit di giugno, dopo il vertice Nato. L'ARTICOLO
ReArm Europe, Italia punta su strumenti comuni Ue. Gli scenari
Per il piano di riarmo europeo, Roma sembra voler puntare su meccanismi che "non pesino direttamente sul debito degli Stati", come ha spiegato la premier Meloni. Ci potrebbero essere quindi dei contributi a fondo perduto. Anche di questo tema si è occupata la puntata di "Numeri", di Sky TG24, andata in onda il 20 marzo. LEGGI
Ft: Trump vuole nuovi termini in accordo terre rare
L'amministrazione Trump sta cercando di ottenere nuove condizioni nell'accordo, ancora non firmato, sui minerali e risorse energetiche in Ucraina, ampliando le sue richieste economiche a Kiev mentre spinge per un accordo di pace con la Russia. Lo ha riferito il Financial Times, citando due funzionari ucraini secondo i quali Washington vorrebbe che Kiev accettasse disposizioni dettagliate su chi possiede e controlla un fondo di investimento congiunto. Inoltre, gli Usa punterebbero ad ampliare l'ambito di applicazione, coprendo anche altre risorse economiche come le centrali nucleari ucraine.
Russia, Shoigu in Corea del Nord per incontrare Kim Jong Un
Il segretario del Consiglio di sicurezza della Russia, Sergey Shoigu, è arrivato in Corea del Nord per una visita. Lo hanno riferito i media russi venerdì. "Shoigu arriva a Pyongyang", ha riferito la Tass, mentre Ria Novosti ha detto che è in programma "un incontro con il leader della Corea del Nord Kim Jong Un".
Corea Nord: test missile antiaereo prima della visita di Shoigu
Il test dell'ultimo sistema missilistico antiaereo nordcoreano è stato comunicato all'indomani della fine delle manovre militari annuali congiunte di Corea del Sud e Stati Uniti, denominate 'Freedom Shield', e nel giorno dell'arrivo a Pyongyang del segretario del Consiglio di sicurezza russo Sergey Shoigu, che vedrà il leader Kim Jong-un e altri funzionari, in base ai media di Mosca. Kim, che ha supervisionato le operazioni, ha elogiato il sistema e ha espresso gratitudine per gli sforzi dei ricercatori e dei funzionari dell'industria delle munizioni, affermando che l'esercito del Nord sarà dotato di "un altro importante sistema di difesa con prestazioni di combattimento lodevoli", ha riportato l'agenzia statale Kcna, senza specificare dove si sia tenuto il test. Tuttavia, Seul ha riferito la scorsa settimana che il Nord ha lanciato "molteplici missili balistici non meglio identificati" dopo aver l'avvio delle manovre Freedom Shield. I funzionari militari di Stati Uniti e Corea del Sud hanno detto che Pyongyang potrebbe aver ricevuto supporto tecnico da Mosca nello sviluppo di armi convenzionali, tra cui missili antiaerei, in cambio dello spiegamento di truppe nordcoreane per rafforzare la Russia nella guerra in Ucraina. La Kcna, inoltre, ha anche pubblicato una dichiarazione del ministero della Difesa nordcoreano di forte critica alle manovre di Seul e Washington, durate di 11 giorni e conclusesi giovedì, ritenute "nient'altro che una prova generale di guerra di aggressione volta a invadere e occupare" la Corea del Nord. "Le mosse militari sconsiderate" di Seul e Washington "possono senza dubbio portare le conseguenze più gravi che non desiderano", ha avvertito il ministero.