
I raid nella notte tra il 12 e il 13 giugno hanno colpito impianti nucleari e militari, fabbriche di missili balistici e Teheran. Esplosioni nel principale impianto di arricchimento dell'uranio del Paese a Natanz. Oltre a estesi attacchi aerei, il Mossad ha condotto una serie di operazioni segrete di sabotaggio. Uccisi Hossein Salami, capo delle Guardie Rivoluzionarie, Mohamamd Bagheri, capo di Stato maggiore dell'esercito, e ucciso il comandante della Forza Quds delle Guardie Rivoluzionarie, Esmail Qaani

L’ATTACCO
- Nella notte tra giovedì 12 e venerdì 13 giugno Israele ha lanciato una serie di attacchi "preventivi" in Iran contro impianti nucleari e militari, fabbriche di missili balistici e alti ufficiali

I SITI NUCLEARI
- Diverse esplosioni, tra cui quella presso il principale impianto di arricchimento dell'uranio del Paese a Natanz, hanno colpito il Paese, mentre Israele ha dichiarato lo stato di emergenza in previsione di attacchi missilistici e droni di rappresaglia

COLPITA TEHERAN
- Oltre a estesi attacchi aerei, il Mossad, l'agenzia di spionaggio israeliana, ha condotto una serie di operazioni segrete di sabotaggio all'interno dell'Iran, secondo Axios. Queste operazioni miravano a danneggiare i siti missilistici strategici di Teheran e le sue capacità di difesa aerea. Sia Israele che l'Iran hanno chiuso il loro spazio aereo

UCCISO SALAMI
- La televisione di Stato iraniana ha riferito che Hossein Salami (in foto), il capo del corpo d'élite delle Guardie Rivoluzionarie, è stato ucciso così come il capo di stato maggiore dell'esercito Mohamamd Bagheri e il comandante della Forza Quds delle Guardie Rivoluzionarie, Esmail Qaani. Gravemente ferito Ali Shamkhani, consigliere politico del leader Ali Khamenei. Morti diversi bambini

I TARGET
- Israele ha preso di mira gli scienziati iraniani sospettati di lavorare a una bomba nucleare, il programma di missili balistici di Teheran e l'impianto di arricchimento dell'uranio di Natanz, nell'Iran centrale. Secondo Tel Aviv, la repubblica islamica aveva materiale sufficiente per realizzare 15 bombe nucleari in pochi giorni

TUTTI I LUOGHI COLPITI
- L'elenco delle località in cui sono stati segnalati gli attacchi israeliani comprende: il complesso di arricchimento di Natanz nella provincia di Esfahan; a Teheran: l'Organizzazione per le industrie aerospaziali in piazza Nobonyad, il quartiere di Lavizan (presunto sito nucleare non dichiarato), la Torre Jahan Koudak, i quartieri di Farahzad, Andarzgou, il complesso residenziale di Asatid-e Sarv, la società Pars Garna, su via Langari. Infine il distretto di Amir Abad, che ospita una centrale elettrica

LA SCELTA DI NETANYAHU
- La decisione è stata presa dal premier israeliano Benjamin Netanyahu lunedì scorso, quando ha chiamato il presidente americano informandolo della sua intenzione e inducendolo ad evacuare il personale americano in Medio Oriente per il timore di ritorsioni iraniane

IL MESSAGGIO DEL LEADER ISRAELIANO
- "Siamo in un momento decisivo nella storia di Israele", ha dichiarato Netanyahu in un videomessaggio registrato. "Israele ha lanciato l'Operazione Leone Nascente, un'operazione militare mirata a contrastare la minaccia iraniana alla nostra stessa sopravvivenza. Questa operazione continuerà per tutti i giorni necessari a rimuovere questa minaccia", ha aggiunto, suggerendo quindi che l'offensiva per neutralizzare il programma nucleare del nemico potrebbe protrarsi

L’IRAN PROMETTE REAZIONE SEVERA
- Solo poche ore fa, per la prima volta in 20 anni, l'Aiea aveva censurato l'Iran per non aver ottemperato alle indagini in corso sulle attività nucleari del Paese. La repubblica islamica ha preannunciato una risposta severa, accusando anche gli Usa di un aiuto diretto. "Il regime sionista si è procurato un destino amaro e doloroso e lo subirà sicuramente", ha dichiarato Khamenei promettendo che Israele "subirà una dura punizione"

LA REPLICA IRANIANA
- “Siamo pronti ad affrontare anni di combattimenti continui e le forze armate sono completamente equipaggiate”, ha affermato il ministro della Difesa iraniano, Aziz Nasirzadeh. Teheran ha detto che l'attacco israeliano è una "dichiarazione di guerra” e che “la risposta legittima e potente dell’Iran farà pentire il nemico della sua azione sconsiderata”, secondo le parole del presidente iraniano, Masoud Pezeshkian

IL RUOLO DEGLI USA
- Il segretario di Stato Usa Marco Rubio ha precisato che "Israele ha intrapreso un'azione unilaterale contro l'Iran" e che gli Usa "non sono coinvolti". "Israele ci ha comunicato di ritenere che questa azione è necessaria per la propria autodifesa. Il presidente Trump e l'amministrazione hanno adottato tutte le misure necessarie per proteggere le nostre forze e rimanere in stretto contatto con i nostri partner regionali", ha aggiunto, mettendo in guardia l'Iran a "non prendere di mira gli interessi o il personale statunitense”

IL MONITO INASCOLTATO DI TRUMP
- L’attacco di Israele è avvenuto nonostante il monito di Donald Trump. Ieri aveva ribadito la sua speranza in una soluzione pacifica grazie ai negoziati, che dovevano proseguire domenica. I raid di fatto hanno sabotato i colloqui con Teheran sul nucleare oltre a far schizzare il prezzo del petrolio, rischiando di aprire un terzo fronte di guerra dopo quello in Ucraina e a Gaza. Trump ha convocato per oggi una riunione del Consiglio per la Sicurezza Nazionale