Israele attacca l'Iran. Netanyahu: "Andremo avanti". Khamenei: "Avranno dura punizione"
MondoIsraele attacca nel cuore della notte l'Iran, colpiti siti nucleari. Le dichiarazioni del primo ministro israeliano Netanyahu: "Andremo avanti per giorni". Ucciso comandante delle Guardie della rivoluzione. La risposta del leader iraniano Ali Khamenei: "Israele subirà una dura punizione"
"Gli aerei dell'Aeronautica hanno avviato una serie di attacchi in tutto l'Iran", ha dichiarato l'Idf. L'annuncio poco dopo le 2, ora italiana. Forti esplosioni sono state avvertite a Teheran nel cuore della notte tra giovedì 12 e venerdì 13 giugno. Un attacco in più fasi che ha preso di mira anche siti nucleari. Il ministro della Difesa Katz ha dichiarato "uno stato d'emergenza speciale su tutto il territorio dello Stato di Israele in seguito all'attacco preventivo condotto da Israele contro l'Iran". Il primo ministro Netanyahu ha avvisato che Israele è pronto ad andare avanti per giorni. Poche ore dopo l'attacco la risposta del leader iraniano Ali Khamenei: "Il regime sionista si è procurato un destino amaro e doloroso e lo subirà sicuramente". Poi ha ribadito che Israele "subirà una dura punizione".
Le dichiarazioni di Netanyahu
Il primo ministro israeliano ha dichiarato che Israele ha colpito "il cuore del programma di arricchimento nucleare dell'Iran e i suoi sforzi per sviluppare un'arma nucleare". Netanyahu ha poi aggiunto che l'attacco ha colpito l'impianto principale di arricchimento a Natanz. "Andremo avanti per giorni fin quando non sarà necessario".
Usa: nessun nostro coinvolgimento
Gli Stati Uniti hanno dichiarato di essere al corrente degli attacchi israeliani contro l'Iran ma hanno anche precisato di "non essere coinvolti in nessun modo". "Israele ha intrapreso un'azione unilaterale contro l'Iran. Non siamo coinvolti in attacchi contro l'Iran e la nostra massima priorità è proteggere le forze americane nella regione", ha scritto il segretario di Stato americano Marco Rubio in una nota.
"Israele ci ha comunicato di ritenere che questa azione è necessaria per la propria autodifesa - si legge ancora nella nota - . Il Presidente Trump e l'Amministrazione hanno adottato tutte le misure necessarie per proteggere le nostre forze e rimanere in stretto contatto con i nostri partner regionali. Voglio essere chiaro: l'Iran non dovrebbe prendere di mira gli interessi o il personale statunitense".
"Siamo in pieno dialogo con gli americani e in buona cooperazione con loro - ha dichirato l'Idf - Stiamo attaccando ora a causa dell'accelerazione del programma nucleare iraniano negli ultimi mesi". Periodo in cui "gli iraniani hanno condotto test segreti per assemblare armi nucleari - riporta Idf - . Gli iraniani hanno migliaia di missili balistici e hanno in programma di triplicarli nel prossimo anno: questa è già una minaccia esistenziale per Israele".

Ucciso il comandante delle Guardie Rivoluzionarie
"Secondo quanto riportato, il comandante delle Guardie Rivoluzionarie Hossein Salami è stato assassinato". E' quanto ha riferito la tv di stato iraniana, che ha aggiunto che nell'attacco di Israele sono stati uccisi anche "il comandante della base di Khatamolanbia Gholamali Rashid, lo scienziato nucleare Mohammad-Mehdi Tehranchi e l'ex capo dell'Organizzazione per l'energia atomica dell'Iran Fereidoun Abbasi".
"I vertici dell'Iran stanno attualmente tenendo una riunione urgente sulla sicurezza". Ha riferito un alto funzionario iraniano alla Reuters, sempre secondo quanto riportato dai media iraniani.

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Idf: "Siamo al punto di non ritorno"
Dopo i primi attacchi intorno alle 2 di notte, una seconda ondata ha colpito l'Iran. "Abbiamo avviato l'offensiva in Iran perché era giunto il momento, siamo arrivati al punto di non ritorno", ha dichiarato il capo di stato maggiore israeliano Eyal Zamir. "Non possiamo attendere un altro momento per agire, non abbiamo alternativa. La storia, sia antica che recente, ci ha insegnato che di fronte a chi mira a distruggerci non si può abbassare la testa. Combattiamo per la nostra esistenza. La libertà appartiene a chi è disposto a lottare per essa.", ha detto. "Entriamo in questa battaglia uniti, con un solo obiettivo davanti agli occhi: garantire un futuro più sicuro a Israele e ai suoi cittadini. Con fede, unità e impegno comune, vinceremo", ha concluso.