Hossein Salami, chi è il comandante militare iraniano pronto a guidare l’attacco a Israele
Nato nel 1960, ha combattuto nella guerra tra Iran e Iraq degli anni '80. Lì è iniziata una carriera militare che, nel 2019, lo ha visto diventare comandante capo del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica. Nelle grazie di Khamenei, maestro nell'uso della propaganda e della "guerra psicologica", è tra le voci più dure nei confronti dello Stato ebraico e del mondo occidentale
- Gli Usa ne sono convinti: l'Iran risponderà "nei prossimi giorni" all'omicidio del capo dell’ufficio politico di Hamas Ismail Haniyeh, ucciso mentre si trovava proprio su suolo iraniano, non rivendicato ma attribuito a Israele. Ci sarebbero delle date: 12 e 13 di agosto, riporta Sky News Arabia. A preparare l’attacco ci sarebbe il comandante dei guardiani della rivoluzione iraniana, Hossein Salami (in foto)
- "Il fuoco della rabbia e il desiderio della vendetta si stanno intensificando", aveva detto Salami parlando della morte di Ismail Haniyeh. Secondo molti sta già lavorando alla “vendetta”, pronto a guidare una rappresaglia che potrebbe vedere un coordinamento tra la Repubblica islamica e gli altri attori dell’asse della resistenza: le milizie sciite in Libano, Siria, Iraq e Yemen, a cui Teheran fornisce armi, denaro e addestramento. Ma chi è il generale Salami?
- Hossein Salami è nato nel 1960 a Golpayegan, nella provincia di Esfahan. Nel 1978 è all’Università di Scienza e Tecnologia dell’Iran, dove studia ingegneria meccanica. Un anno dopo esplodeva la rivoluzione khomeinista: già nel 1980 dopo Salami entra in una divisione delle Guardie della rivoluzione, che partecipava alla guerra contro l'Iraq
- Durante gli 8 anni di conflitto, Salami combatte nel Kurdistan iraniano e – si dice - partecipa alle battaglie più difficili. Qui inizia davvero la sua carriera militare. Finita la la guerra diventa comandante presso l'accademia militare delle Guardie della rivoluzione: è questo il ruolo che gli permette di avvicinarsi ai più alti ranghi dei pasdaran
- Noto per una retorica estremamente dura nei confronti di Israele e del mondo occidentale, è ritenuto un maestro nell'uso della propaganda e della "guerra psicologica". È stato sanzionato dall'Unione europea, gli Usa e il Consiglio di Sicurezza dell'Onu
- Dopo la morte del generale Qassem Soleimani, comandane delle forze Qods ucciso nel 2020 in un raid degli Usa in Iraq, per gli analisti Salami è forse una delle voci più dure a invocare una vendetta contro Washington
- Oltre a Salami, sembra che un ruolo focale nell'attacco a Israele promesso da Teheran sarà anche quello di Amir Ali Hajizadeh, comandante delle forze aerospaziali delle Guardie della rivoluzione. È ritenuto l'architetto dell'attacco missilistico sferrato dall'Iran in territorio israeliano in aprile, il primo nella storia della Repubblica islamica, in ritorsione per l'uccisione di 7 membri dei pasdaran in un raid contro l'ambasciata iraniana di Damasco (attribuita allo Stato ebraico). In foto: Salami e Hajizadeh
- Nelle ore successive alla morte di Haniyeh si erano diffuse voci sul fatto che Hajizadeh fosse stato eliminato da Israele a Damasco, ipotesi mai confermata. Pare invece che il militare abbia partecipato ai funerali del capo dell'ufficio politico di Hamas a Teheran