L'anno che si sta chiudendo è stato ricco di letture intriganti, profonde e divertenti per gli amanti della nona arte. Tra graphic novel, serie supereroistiche, fumetto italiano e orientale, una selezione di ciò che ci ha colpito di più
di Gabriele Lippi
Rare Flavours di Ram V e Filipe Andrade, Edizioni BD. Di Ram V, in questa lista, avremmo potuto inserire almeno quattro titoli. Ci limitiamo a uno solo per rispettare la regola che ci siamo dati nel tentativo di rappresentare quanti più autori e anime possibili nel panorama del fumetto mondiale. La scelta ricade su Rare Flavours, originalissima storia che incrocia mitologia e tradizione culinaria indiana, splendidamente disegnata e colorata da uno degli artisti più interessanti del fumetto occidentale, Filipe Andrade.
Filipe Andrade: "In Rare Flavours tutto il mio amore per l'India"
Insectopolis. Una storia naturale di Peter Kuper, Tunué. In una sorta di spin-off spurio di Rovine, Peter Kuper sceglie di raccontarci a modo suo quanto gli insetti, gli animali che più detestiamo al mondo, siano importanti per la sopravvivenza nostra e del pianeta, rendendo al contempo omaggio ai pionieri dell'entomologia e trasportandoci in un mondo senza più uomini eppure, forse, ancora più ricco e colorato di quello di oggi.
Peter Kuper, essere fumettisti "politici" nell'America di Trump
Animal Pound di Tom King e Peter Gross, BAO Publishing. Una rilettura in chiave contemporanea de La fattoria degli animali di George Orwell, particolarmente efficace nel ritrarre con toni satirici le dinamiche del potere di oggi e nel mostrare come le sue perversioni continuino a essere le stesse nonostante il passare del tempo.
Animal Pound, Tom King rilegge Orwell nell'era dei sovranismi
Teenage Mutant Ninja Turtles di Jason Aaron e Juan Ferreyra (Panini Comics). Di questa serie abbiamo già parlato definendola una delle migliori (se non la migliore) serie comics attualmente in corso. Aaron recupera lo spirito primario delle Tartarughe Ninja e le trasporta in un mondo ossessionato dalla paura del diverso. Le sequenze di combattimento sono spettacolari (e il merito va diviso certamente con il disegnatore Juan Ferreyra), i momenti in cui il ritmo rallenta e si approfondiscono le caratterizzazione e le interazioni tra i personaggi commoventi.
Le Tartarughe Ninja di Aaron, uno dei migliori fumetti in circolazione
The Moon is Following Us di Daniel Warren Johnson, Riley Rossmo e Mike Spicer, Saldapress. Una bambina non si sveglia più e i genitori cercano di guarirla, combattendo una guerra all'interno dei suoi sogni. The Moon is Following Us ha due punti di forza: un world building eccellente e un comparto grafico in cui i due disegnatori, Daniel Warren Johnson e Riley Rossmo, collaborano alternandosi continuamente per raccontare il mondo del sonno e quello della veglia, mischiando i loro stili anche all’interno della stessa vignetta con un effetto meraviglioso.
The Moon is Following Us, Johnson e Rossmo: una storia a quattro mani
Cannon di Lee Lai, Coconino Press. Cannon è una ragazza queer di origine asiatica che cerca di sbarcare il lunario lavorando in un ristorante. Ha un’amica del cuore che ultimamente è un po’ assente, una nuova collega per cui comincia a provare un sentimento forte, un capo abusante che la molesta, un nonno affetto da demenza senile di cui deve prendersi cura. Una vita non semplice, insomma, ma piuttosto ordinaria, con cui Lee Lai prosegue la sua personalissima epica queer fatta di quotidianità dopo il successo di Stone Fruit.
Takemitsu Zamurai di Taiyo Matsumoto e Issei Efuku, J-POP. L’epopea di un ronin alla ricerca della pace perduta si fa pura poesia in movimento. In Takemitsu Zamurai, Matsumoto disegna e basta, lasciando la cura dei testi a Issei Efuku, eppure la narrazione è totalmente sua, con ampi silenzi, tavole dinamiche, e una sintesi sempre più estrema, tra volti affilati che sembrano musi di volpi e bambini dalle guance paffute e arrossate.
Absolute Martian Manhunter di Deniz Camp e Javier Rodríguez, Panini DC. Alla voce miglior serie dell’anno, aggiungere anche questo lavoro dal successo inaspettato (da sei numeri la DC ha deciso di raddoppiare fino a 12). John Jones è un detective della polizia sopravvissuto a un’esplosione che, da allora, ha visioni e sente una voce aliena dentro di sé. Oltre i canoni del supereroismo, un appassionante racconto che parla di salute mentale e PTSD accompagnato dagli ipnotici disegni e colori di Javier Rodriguez.
Ombre di famiglia di Tessa Hulls, Tunué. Una giovane donna sinoamericana alla ricerca della propria identità e delle sue origini ricostruisce la storia della propria famiglia, tra persecuzione maoista, sradicamento e la difficoltà di comprendere i confini tra la realtà e la fantasia in un libro di memorie scritto e pubblicato dalla nonna ormai scomparsa e a lungo affetta da problemi di salute mentale. La grande storia recente della Cina si intreccia con una piccola storia familiare, nel primo fumetto a essere premiato con il Pulitzer nella categoria memoir.
La zona fantasma season 2 di Junji Ito, Star Comics. La seconda stagione de La zona fantasma raccoglie altre quattro storie brevi in cui Junji Ito mostra tutta la sua abilità con le atmosfore spettrali, inquietanti e spaventose, al di là degli stilemi del body horror. Lo stesso Ito si premura, nella postfazione, di giustificarsi per la scarsa creatività, spiegandoci come queste storie nascano da brevissimi appunti sparsi: la verità è che tutto ciò stupisce ancora di più (disponibile anche in cofanetto con Sensor e la prima stagione de La zona fantasma).
Tapum di Leo Ortolani, Feltrinelli Comics. L’Ortolani che non ti aspetti: serio, riflessivo, persino doloroso. Il papà di Rat-Man mette via per una volta la sua comicità dai tratti demenziali per concentrarsi su una storia vera, quella della sanguinosa battaglia dell’Ortigara combattuta durante Grande Guerra e costata la vita a oltre 25 mila soldati italiani. Lo fa con una delicatezza e una leggerezza sorprendenti, giocando su personaggi dalla caratterizzazione potente e su piccoli scorci di umanità quotidiana in un contesto totalmente disumanizzante.
Tapum è una piccola rivoluzione per Leo Ortolani
Il Vagabondo delle Stelle di Riff Reb, Kleiner Flug. Adattamento dell’omonimo romanzo di Jack London, Il Vagabondo delle Stelle di Riff Rebb è un’opera che immerge il lettore nelle orribili condizioni di vita dei detenuti di ieri e di oggi con un comparto grafico e artistico di livello assoluto. Una storia straordinaria di visioni allucinatorie ed esperienze extracorporee, unica evasione possibile per un uomo sì colpevole di omicidio ma ingiustamente condannato ad anni di isolamento.
Absolute Wonder Woman di Kelly Thompson, Hayden Sharman e Jordie Bellaire (Panini DC). La rilettura delle origini di Wonder Woman è una delle serie più interessanti dell’universo Absolute e tra quelle con la tenuta migliore sulla distanza (alla pari dell’Absolute Superman di Jason Aaron, fuori da questa lista perché il suo autore è già presente con le Tartarughe Ninja). Qui Diana non è cresciuta nell’Isola Paradiso ma agli Inferi, da Circe, e negli anni ha imparato a diffidare degli dei e combattere le minacce con i suoi poteri. Scrittura e disegni eccezionali.
G.I. Joe di Joshua Williamson, Tom Riley e Jordie Bellaire (Saldapress). Titolo citato a nome di tutto l’Energon Universe, operazione editoriale audace e sorprendente affrontata da Robert Kirkman, che decide di unire in un unico universe narrativo due grandi IP di giocattoli anni ’80: I G.I. Joe e il Transformers. Finora il tutto funziona eccome, con alcuni picchi di altissimo fumetto di intrattenimento come, appunto, tutti i volumi della Road to G.I. Joe (Duke su tutti) e il primo volume della serie omonima.
La leggenda di Luther Arkwright di Bryan Talbot, Tunué. Il grande ritorno di Luther Arkwright, personaggio creato da quel genio di Bryan Talbot, non delude, confermando quanto possa essere complesso un fumetto, quanto possa essere letteratura e arte al contempo. Seguire le imprese di Luther Arkwright per preservare la pace e l’ordine tra universi paralleli non è semplice, richiede attenzione, ma è una delle esperienze più appaganti per i lettori di fumetti più esigenti.
Bryan Talbot, Luther Arkwright e un futuro "sempre più oscuro"
Avengers nella trappola della veracità di Chip Kidd e Michael Choi, Panini Marvel. Cosa succede se i più grandi eroi della terra si rendono conto, all’improvviso, di non esistere davvero e che le loro vite e imprese sono appese alle matite e alle penne di due esseri umani chiusi in una stanza? Storia divertente che gioca sulla narrazione metafumettistica e si avvale di un comparto artistico di primissimo livello.
Céleste di Chloé Cruchaudet, Coconino Press. La storia di Marcel Proust e della travagliata creazione di uno dei più grandi (in tutti i sensi) classici della letteratura mondiale, Alla ricerca del tempo perduto, raccontata dal punto di vista della sua governante. Un fumetto femminile e femminista che non indugia sulla retorica andando dritto al sodo, un mosaico di ritratti precisi e taglienti che stupisce per la bellezza dei suoi disegni e la creatività nell’utilizzo dello spazio sulla pagina.
Céleste, la meravigliosa storia della governante di Marcel Proust
Helen di Wyndhorn di Tom King, Bilquis Evely e Matheus Lopes (BAO Publishing). Unica deroga alla regola già citata di non ripetere mai due volte lo stesso autore, necessaria però per premiare la migliore disegnatrice e il migliore colorista dell’anno. Helen di Wyndhorn è un fantasy: accanto al nostro mondo ce n’è un altro pieno di mostri da affrontare, Helen lo scopre appena addolescente quando, dopo il suicidio del padre, si trasferisce nella tenuta del nonno, con cui vivrà avventure pazzesche. Stupefacenti i disegni di Bilquis Evely e i colori di Matheus Lopes.
Bilquis Evely e Matheus Lopes: "Helen di Wyndhorn il nostro lavoro più complesso"
Whale Star. La sirenetta di Gyengseong di Na Yoonhee, Gaijin. Per quanto titolo e sottotitolo possano far pensare a un fantasy, Whale Star. La sirenetta di Gyengseong è un manhwa che mescola mirabilmente period drama e romance (con il primo ingrediente decisamente preponderante sul secondo). Ambientato nella Corea occupata dai giapponesi, Whale Star. La sirenetta di Gyengseong è una storia di resistenza e lotta per l’indipendenza che trascina il lettore fin dal suo primo volume.
Il discorso della pantera di Jérémie Moreau, Tunué. Un bufalo che giorno e notte, con tutte le sue forze, spinge una montagna per spostare la sua isola ed evitare una cometa, un giovane elefante che impara la storia del mondo, uno storno che decide di staccarsi dallo stormo per scoprire luoghi nuovi. Con la consueta delicatezza e attenzione alle tematiche ambientali, Jérémie Moreau compone un mosaico di brevi storie unite da un filo comune, cucendo addosso agli animali i grandi interrogativi che ossessionano l’essere umano.
Nel nido dei serpenti di Zerocalcare, BAO Publishing e Momo Edizioni. Ciò che era iniziato come il racconto della vicenda di Ilaria Salis, già pubblicata su Internazionale e in volume da Momo Edizioni, è diventato la storia di Maja T., antifascista tedesca ancora prigioniera in Ungheria, quindi una cronistoria breve ma efficace dell'ascesa del neonazismo in Germania, tra intimidazioni, pestaggi, omicidi. Il lavoro potenzialmente più divisivo di Zerocalcare. Perché la storia è complessa e sì, chiedere un processo equo per dei militanti antifascisti è divisivo.
Nel nido dei serpenti, Zerocalcare racconta il suo nuovo libro a Sky TG24
La Storia di Genji di Waki Yamato (J-POP). Adattamento a fumetti di quello che è considerato il primo vero romanzo al mondo, scritto nell’XI secolo dalla poetessa e scrittrice Murasaki Shikibu. Racconta la vita di Genji, figlio dell’Imperatore e di una sua moglie secondaria, fuori dalla linea ereditaria, amatore straordinario e icona di stile. Un viaggio tra i costumi e le abitudini di corte di un’epoca lontana, una lettura non semplice, lenta, capace di prendersi i suoi tempi, ma proprio per questo meritevole di essere conosciuta.
Friday di Ed Brubaker, Marcos Martín e Muntsa Vicente, Saldapress. Col terzo volume della serie, si chiude Friday, un autentico gioiellino che ci presenta un Brubaker diverso dal solito, un post young adult investigativo, molto poco noir, con tanto mistery e una forte componente fantastica. Un viaggio che, giunto al suo compimento, possiamo ben dire sia valso la pena di fare.
Friday, il gran finale del mistery post young adult di Ed Brubaker
Il figlio di Taiwan. Vita di Tsai Kunlin di Yu Peiyun e Zhou Jianxin, BAO Publishing. La storia di Taiwan è estremamente complessa e fatta, sostanzialmente, di continue occupazioni: i giapponesi prima, i cinesi del Kuomintang poi. Una storia meno nota di quella della Cina maoista ma non meno crudele e vessatoria, come testimonia l’esperienza di Tsai Kunlin, che ha pagato la sua volontà di sapere con dieci anni di rieducazione forzata, magistralmente raccontata dalla penna di Yu Peiyun e dai disegni di Zhou Jianxin.
Silas Finn di Tiziano Sclavi e Giorgio Cavazzano, Renoir. Le avventure del giornalista creato nel 1979 da Tiziano Sclavi e Giorgio Cavazzano rivivono per la prima volta in una edizione integrale, con al suo interno storie mai pubblicate in Italia, stampata da Renoir. Silas è protagonista ma soprattutto testimone della corsa all’Ovest, in un Western che strizza in maniera evidente l’occhio al fumetto franco-belga e in particolar modo alle opere di Goscinny e Uderzo. Un classico quasi perduto restituito agli amanti italiani della nona arte.
Pino di Takashi Murakami, J-POP. Il mangaka che ci ha fatto piangere con Il cane che guarda le stelle torna con una storia che parla di intelligenza artificiale in un modo diverso dal solito. Pino è un Pinocchio contemporaneo, una fiaba piena di speranza e amore, con la solita attenzione ai temi del sociale e agli ultimi tipica di questo sensibilissimo autore giapponese.
Takashi Murakami: "Agli eroi preferisco i perdenti"
Tower Dungeon di Tsutomo Nihei, Panini Planet Manga. La forza principale della nuova serie manga di Tsutomo Nihei (Blame) sta nella sua semplicità. Tower Dungeon è un fantasy che sfrutta le dinamiche dei giochi di ruolo seguendo una trama lineare, sfruttando personaggi così archetipici da rasentare lo stereotipo, con uno stile di disegno la cui sintesi è fatta di tratti puliti ed essenziali. Senza dubbio uno dei migliori manga dell'anno.
Tower Dungeon e la sua "rivoluzione sottile" nello stile dei manga
Cattivik: La Novell' Grafik' di Lorenzo La Neve e Spugna, Gigaciao. La prima storia lunga di Cattivik porta le firme di Lorenzo La Neve (testi) e Spugna (disegni), che inserendosi nella tradizione del personaggio e dimostrando di conoscerlo alla perfezione, creano qualcosa di nuovo e freschissimo. Storia divertentissima, disegni e colori spettacolari. E un piccolo colpo di genio su una scena di cui preferiamo non fare alcuno spoiler (ma, se volete, potete approfondire leggendo l'intervista agli autori pubblicata su Sky TG24 Insider).
La Neve e Spugna: "Ecco il nostro Cattivik"
I nostri mondi perduti di Marion Montaigne, BAO Publishing. Terzo titolo della collana Cherry Bomb curata da Zerocalcare, I nostri mondi perduti di Marion Montaigne è una storia buffa della paleontologia, di chi l’ha inventata e portata avanti, di tante donne chi si sono viste scippare meriti dai mariti, di come i dinosauri siano stati prima una spaventosa eresia, poi una curiosità da ricchi e infine, dopo una fase di profonda crisi, un fenomeno di cultura pop che continua ancora oggi. Per imparare e ridere al tempo stesso.
I nostri mondi perduti, la paleontologia può essere molto divertente
Zatanna: Applausi a scena aperta di Mariko Tamaki e Javier Rodriguez (Panini DC). Le origini di Zatanna raccontate da Mariko Tamaki e Javier Rodriguez sono un viaggio divertentissimo e coloratissimo. Una miniserie che rende giustizia a un personaggio estremamente affascinante raccontandoci di come ha scoperto i propri poteri e imparato a usarli, fino all’ingresso nella Justice League. Dire di più sarebbe superfluo e rischierebbe di rovinare la sorpresa: leggetelo.