Il nuovo fumetto della collana Cherry Bomb di BAO Publishing, curata da Zerocalcare, è una storia buffa e ironica di una disciplina estremamente affascinante
La scienza è una cosa seria, e la paleontologia non fa eccezione. Ma questo non vuol dire che non la si possa raccontare con leggerezza e ironia. I nostri mondi perduti (BAO Publishing, cartonato, 208 pagine, 23 euro), fumetto scritto e disegnato dall’autrice francese Marion Montaigne, è infatti un’opera di divulgazione brillante e divertente. E anche estremamente originale.
La storia buffa della paleontologia
Se titolo e immagine di copertina fanno pensare a un libro sui dinosauri, la loro epopea, la loro scomparsa, I nostri mondi perduti è in realtà qualcosa di più originale e coraggioso: una storia semiseria (ma assolutamente vera) della paleontologia, dalle origini della disciplina fino al suo rinascimento coinciso con l’uscita al cinema di Jurassic Park, all’inizio degli anni ’90.
Montaigne getta la maschera da subito: da bambina voleva fare la scienziata. E questa sua passione per la materia è evidente, così come la competenza derivata da numerosissime letture (elencate peraltro in una preziosa bibliografia consultabile a fine libro). Ha poi cambiato strada, scegliendo il percorso artistico e diventando una illustratrice dallo stile estremamente peculiare, così come peculiare è il suo modo di fare divulgazione.
I pionieri e le pioniere di una disciplina
I nostri mondi perduti racconta i pionieri (e le pioniere, spesso dimenticate e taciute) di una disciplina nata nello stigma sociale più assoluto, rimasta sostanzialmente povera sebbene estremamente affascinante, fatta di scoperte sensazionali, tecniche che si sono affinate nel corso dei secoli e, soprattutto inizialmente, una bella dose di fantasia, creatività, capacità di vedere oltre le convinzioni e le convenzioni della loro epoca, sfiorando le accuse di eresia e apostasia.
Da chi, come Georges-Louis Leclerc de Buffon mise per primo in discussione l’età della Terra (all’epoca stimata in poco più di 5000 anni) a chi, come Georges Cuvier osò sfidare il tabù creazionista dell’estinzione, dalla scoperta dell’iguanodonte a quella del deinonychus, Montaigne traccia una storia buffa arricchita da battute e gag e corredata da disegni caricaturali e grotteschi, perfettamente funzionali allo stile scelto per il racconto che divertirà certamente i cultori della materia.
La scelta di Zerocalcare
I nostri mondi perduti è, per inciso, il terzo libro della collana Cherry Bomb, curata da Zerocalcare, che spiega così la sua scelta: “Marion Montaigne è una delle voci più brillanti e divertenti del fumetto internazionale, ha scritto alcuni dei fumetti che mi hanno insegnato più cose e al contempo fatto più ridere in tutta la mia vita. Quando ho scoperto che finalmente si cimentava con le più belle creature che abbiano mai calpestato questa terra - i dinosauri - è stato subito grande amore. Dentro a questo libro c’è tutto: la storia dei primi umani che si sono imbattuti in quelle ossa fossilizzate, il ruolo fondamentale, ma poco riconosciuto, delle donne in questa scoperta, ma anche un’indagine sullo spazio che questi grossi rettili si sono ritagliati nell’immaginario collettivo e nelle nostre anime. Ho imparato tantissime cose, io che ero tracotante e convinto di sapere tutto della mia eterna fissa monomaniacale. Mi sono un po’ commosso. E ho riso veramente un botto”.