Leader di Hamas assassinato a Teheran, dalla Turchia al Qatar: le reazioni internazionali

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Ismail Haniyeh è rimasto vittima di un raid sull'edificio in cui si trovava.  Presidente Iran: "Faremo pentire Israele". Abu Mazen invita i palestinesi a "resistere all'occupazione israeliana". La Turchia: "Vergognoso assassinio". Mentre il Qatar avverte: "Pericolosa escalation"

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Sale la tensione internazionale dopo che il 31 luglio Hamas ha comunicato la morte del suo leader, Ismail Haniyeh, in seguito a un raid - che viene attribuiti a Israele - contro la sua residenza a Teheran. Haniyeh era capo dell'ufficio politico di Hamas dal 2017 ed era stato primo ministro dell'Autorità nazionale palestinese dal 2006 al 2007 e capo dell'amministrazione della Striscia di Gaza dal 2014 al 2017. Durissima la reazione iraniana: "La Repubblica islamica dell'Iran difenderà la sua integrità territoriale, il suo onore, e farà pentire gli invasori terroristi della loro azione codarda", ha affermato il presidente Massoud Pezeshkian, su X (TUTTE LE NEWS IN DIRETTA). "Il regime sionista affronterà una dura punizione", sottolinea anche la guida suprema iraniana, ayatollah Ali Khamenei.

La reazione dell'Iran

Intanto, la tv di Stato iraniana ha riferito che l'uccisione di Ismail Haniyeh ritarderà di diversi mesi l'accordo di cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi a Gaza e provocherà una rappresaglia da parte dei gruppi sostenuti dall'Iran nella regione. E Mohsen Rezai, membro del Consiglio di Presidenza iraniano ed ex comandante

delle Guardie Rivoluzionarie, ha precisato: Israele pagherà un prezzo pesante. "Questo martirio", ha detto, "è un'altra prova della debolezza della banda

criminale di Tel Aviv". Mentre il gruppo sciita libanese Hezbollah, sostenuto proprio dall'Iran, ha dichiarato che l'uccisione del capo di Hamas renderà "la resistenza più determinata nell'affrontare Israele".

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Abu Mazen: "Atto codardo". Turchia: "Vergognoso assassinio"

Ha poi parlato di "atto codardo e uno sviluppo pericoloso" il presidente palestinese Abu Mazen, citato dalla Wafa, che ha invitato "il popolo palestinese e le forze popolari all'unità, alla pazienza e alla fermezza di fronte all'occupazione israeliana". Anche la Turchia ha condannato il "vergognoso assassinio" dell’alleato del presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Il ministero degli Esteri turco, in un comunicato, ha aggiunto che "questo attacco mira anche a estendere la guerra di Gaza a una dimensione regionale". Sulla stessa linea il Qatar che, attraverso il suo ministero degli Esteri, ha affermato che l'uccisione rappresenta "una pericolosa escalation". Il primo ministro del Qatar, lo sceicco Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani, ha poi messo in dubbio il successo di una futura mediazione tra Israele e Hamas: "Gli omicidi politici e i continui attacchi ai civili a Gaza mentre i colloqui proseguono ci portano a chiederci: come può avere successo la mediazione quando una parte assassina il negoziatore dell'altra parte? La pace ha bisogno di partner seri". Mentre da Berlino, il governo tedesco afferma: la "logica delle rappresaglie" in Medio Oriente è la "strada sbagliata".

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Media: "Sulla morte di Haniyeh riserbo ufficiale di Israele"

Intanto c'è "riserbo ufficiale da Israele, nessuna assunzione di responsabilità da parte del governo e dall'Idf", in seguito all'uccisione di Haniyeh, come ha chiarito la Radio militare israeliana. 

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