Guerra Israele-Hamas, Biden evoca tregua, Israele e Hamas lo gelano: non è vicina

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La bozza inviata ai miliziani prevederebbe anche la riapertura degli ospedali e dei panifici a Gaza e l'immediato ingresso delle relative attrezzature e carburante. Il presidente Usa Joe Biden ha parlato di uno stop ai raid su Gaza durante il Ramadan ma Hamas replica: commenti prematuri, ci sono "ancora grandi lacune da colmare" nell'accordo prima che venga garantito un cessate il fuoco. Il nuovo bilancio vittime Gaza sale a 29.878

 

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La bozza di proposta inviata a Hamas nella trattativa in corso riguarda una tregua di 40 giorni e lo scambio di prigionieri e ostaggi in rapporto di 10 a uno. Hamas dovrebbe liberare circa 40 ostaggi, compresi donne, persone sotto i 19 anni o con più di 50 anni e malati, in cambio di circa 400 detenuti palestinesi. Prevista anche la riapertura degli ospedali e dei panifici a Gaza e l'immediato ingresso delle relative attrezzature e carburante. Tanto Israele quanto Hamas si dicono scettici riguardo alle dichiarazioni di Biden, secondo il quale una tregua dovrebbe scattare nella Striscia prima del Ramadan, che inizia il 10 marzo. Il ministero della Salute di Hamas ha fornito il suo nuovo bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza dall'inizio del conflitto lo scorso 7 ottobre. Il numero dei morti è salito a 29.878, di cui 96 nelle ultime 24 ore. I feriti sono invece 70.215. 


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Il premier palestinese Mohammad Shtayyeh ha presentato le dimissioni ad Abu Mazen

Il primo ministro dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) ha affermato di essere stato costretto a prendere questa scelta a causa della ''escalation senza precedenti'' in Cisgiordania e a Gerusalemme e a causa della ''guerra, del genocidio e della fame che si soffre nella Striscia di Gaza''. LEGGI L'ARTICOLO

Unrwa, tutti i Paesi che hanno sospeso i fondi dopo le accuse

Sono 10 gli Stati che hanno finora bloccato tutti i finanziamenti all'Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, in seguito alle accuse di un possibile coinvolgimento di dipendenti nell’attacco di Hamas in territorio israeliano del 7 ottobre. Gli Usa hanno immediatamente annunciato lo stop ai finanziamenti. La scelta è stata poi condivisa da Canada, Australia, Italia, Regno Unito, Finlandia, Paesi Bassi, Germania, Giappone e Austria. LEGGI

Rafah, perché si rischia catastrofe umanitaria in caso di attacco

Dall’inizio dell’azione militare israeliana nella città e nell’omonimo governatorato della Striscia si sono radunati centinaia di migliaia di sfollati. L’esodo nelle immagini dal satellite. LE FOTO SATELLITARI

Ostaggi a Gaza: quanti liberati, quanti uccisi e quanti ancora nella mani di Hamas

Il numero delle persone rapite durante gli attacchi di Hamas del 7 ottobre in Israele si aggira tra 240 e 253, secondo le stime più recenti. Ad oggi quelle che si trovano ancora nella Striscia sarebbero circa 130. Almeno una trentina sono morte. I rilasciati sono oltre 100. I NUMERI

Guerra Israele-Hamas, Wall Street Journal: "Egitto costruisce muro al confine con Gaza"

La struttura di 8 miglia quadrate servirebbe a contenere un nuovo afflusso di sfollati palestinesi nel deserto del Sinai, creando un campo profughi capace di ospitare fino a 100mila persone. Le immagini satellitari mostrano i dettagli dei lavori, ma il Cairo nega. LEGGI L'ARTICOLO

La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata

L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L'APPROFONDIMENTO

Il piano di Netanyahu per il dopoguerra: a Gaza funzionari locali e chiusura dell'Unrwa

Il primo ministro israeliano ha presentato per la prima volta formalmente al gabinetto di sicurezza un documento di principi sulla gestione della Striscia dopo il conflitto. Dopo la distruzione della capacità militari e delle strutture di governo di Hamas, la sicurezza sarà garantita da Israele. L’Agenzia per i rifugiati Onu verrà chiusa. Ecco i dettagli. IL PIANO

Washington, morto l'uomo che si è dato fuoco fuori da ambasciata Israele: "Stop genocidio"

E' Aaron Bushnell, soldato dell'aeronautica americana, l'uomo che  ha intrapreso un atto di protesta estremo in nome della  Palestina. ''Non sarò più complice del genocidio", ha detto prima di  appiccare le fiamme nel video pubblicato sui social. All'arrivo dei  vigili del fuoco, gli agenti del Secret Service avevano già spento  l'incendio: il soldato è stato ttasportato in ospedale ma è deceduto  poco dopo. LEGGI ARTICOLO

Hrw, Israele sta affamando 2,3 milioni di palestinesi

"Il governo israeliano sta affamando i 2,3 milioni di palestinesi di Gaza, mettendoli in un pericolo ancora maggiore rispetto a prima dell'ordine vincolante della Corte internazionale" sull'invio degli aiuti.  Lo denuncia Omar Shakir, direttore della sezione Israelo-palestinese presso Human Rights Watch.   "Il governo israeliano - prosegue Shakir - ha semplicemente ignorato la sentenza della Corte internazionale, e in qualche modo ha addirittura intensificato la sua repressione, con l'ulteriore blocco degli aiuti salvavita".  L'organizzazione umanitaria, ricorda come, sulla base delle "condizioni catastrofiche" a Gaza, il 26 gennaio 2024 la Corte ordinò a Israele di "adottare misure immediate ed efficaci per consentire la fornitura di servizi di base e aiuti umanitari urgentemente necessari" e di riferire sulla sua conformità alle misure specifiche "entro un mese".

Netanyahu a Biden, in Usa abbiamo sostegno significativo

Il governo israeliano gode di un "sostegno significativo" negli Stati Uniti. Questa la risposta del primo ministro israeliano, Benjamyn Nethanyau, alle parole del presidente americano Joe Biden secondo cui Israele perderà il sostegno globale a causa dell'attuale composizione del governo conservatore. "Dall'inizio della guerra ho condotto una campagna diplomatica il cui obiettivo è quello di allentare la pressione per porre fine prematuramente alla guerra e, allo stesso tempo, ottenere sostegno anche per Israele", ha detto Netanyahu in un video di risposta a Biden. "Abbiamo un sostegno significativo" negli Usa, ha continuato Netanyahu, citando un sondaggio di Harvard Harris pubblicato lunedi' che mostra che l'82% delle persone negli Stati Uniti sostiene Israele nella sua guerra contro Hamas. "Questo ci da' un'altra fonte di forza per continuare la nostra guerra contro Hamas fino alla vittoria totale", ha aggiunto il premier israeliano. In un'intervista televisiva di ieri sera, Biden aveva detto che se Israele continua con il "governo incredibilmente conservatore che ha", con il ministro della Sicurezza Nazionale di estrema destra "Ben Gvir e altri, perderanno il sostegno di tutto il mondo. E questo non è nell'interesse di Israele". 

Egitto allestisce terzo campo profughi a Gaza

L'Egitto sta allestendo un terzo campo profughi nella Striscia di Gaza e sta preparando un ospedale da campo per i palestinesi sfollati a causa degli attacchi israeliani. Lo ha riferito l'emittente televisiva al-Qahera News citando fonti della sicurezza e spiegando che il campo sarà nella provincia di Deir el-Balah, nel centro di Gaza. L'Egitto ha già terminato un secondo campo a Khan Younis, nel sud di Gaza, con 400 tende, servizi igienici, acqua ed elettricità per ospitare un massimo di quattromila persone. 

Israele, famiglie ostaggi annunciano marcia da confine Gaza a Gerusalemme

"Una maxi marcia". Un corteo di quattro giorni dal confine con Gaza a Gerusalemme. E' l'ultima iniziativa in Israele dei parenti degli ostaggi trattenuti dallo scorso 7 ottobre nella Striscia. Ad annunciarla è stato il Forum degli ostaggi e dei dispersi, come riporta il sito di notizie israeliano Ynet. L'inizio della marcia è previsto per mercoledì dalla zona di Re'im per arrivare poi a Sderot, proseguire verso Kiryat Gat, Beit Guvrin e Beit Shemesh e arrivare sabato prossimo a Gerusalemme.

Gli Usa inviano 53 milioni di aiuti a Gaza e Cisgiordania

Gli Stati Uniti, attraverso Usaid forniranno ulteriori 53 milioni di dollari in assistenza umanitaria urgentemente alla popolazione di Gaza e Cisgiordania. Lo ha annunciato il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, John Kirby, in un briefing con la stampa sottolineando che "questo porta l'importo totale dei finanziamenti annunciati dal governo degli Stati Uniti dal 7 ottobre a oltre 180 milioni di dollari".

Parroco di Gaza: "Le strade sono diventate cimiteri"

"La maggior parte della comunità cristiana nella Striscia di Gaza continua a essere rifugiata nella chiesa cattolica, della Sacra Famiglia, nel quartiere di Zeitoun, a poche centinaia di metri dalla chiesa ortodossa che custodisce le reliquie di San Porfirio". Lo dice il parroco di Gaza, padre Gabriel Romanelli, all'agenzia Fides. Romanelli si trova a Gerusalemme (dal 7 ottobre non è più potuto tonare a Gaza) e lì ha celebrato oggi la messa per San Porfirio, vescovo di Gaza nel 400. "Alcune famiglie cristiane - prosegue padre Romanelli - si trovano nel sud della Striscia, sono persone di grande fede, attendono e invocano che questa Via Crucis, questo Calvario di tutti i cittadini, finisca, con la liberazione di tutti quelli che sono privati della libertà, da una parte e dall'altra, e i feriti, decine di migliaia, più di 69mila, vengano curati, e i morti siano sepolti e su possa piangere sulle loro tombe".

Blinken parla con ministro Esteri saudita, focus su Gaza

Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha avuto un colloquio telefonico con il ministro degli Esteri saudita Faisal bin Farhan Al Saud, con il quale ha parlato di questioni regionali e in particolare della situazione nella Striscia di Gaza. Lo riporta l'agenzia di stampa ufficiale saudita Spa, sottolineando che al centro dei colloqui ci sono stati gli ''sforzi per affrontare questioni umanitarie e di sicurezza''.

Netanyahu: "La maggior parte degli americani appoggia Israele"

"La maggior parte degli americani parteggia per Israele e non per Hamas". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu in risposta alle affermazioni del presidente Usa Joe Biden secondo cui Israele rischia di perdere "il sostegno del mondo se continua così con questo governo incredibilmente conservatore che hanno". "Dall'inizio della guerra - ha spiegato Netanyahu - conduco una campagna diplomatica nell'intento di bloccare le pressioni dirette per concludere anzitempo la guerra e al tempo stesso per ottenere il sostegno a Israele. Abbiamo ottenuto successi non indifferenti in questo campo". Il premier ha quindi ricordato che "oggi negli Usa è stato pubblicato il sondaggio Howard-Harris secondo cui l'82% del pubblico americano sostiene Israele, ossia 4 su 5 cittadini statunitensi parteggiano per Israele e non per Hamas". "Questo - ha concluso - ci infonde maggiore forza per continuare la campagna fino alla vittoria assoluta". 

Fonti Gaza, "ucciso poliziotto Hamas in scontri sugli aiuti"

Un agente della polizia di Hamas e' rimasto ucciso oggi ed altre persone sono state ferite a Rafah (nel sud della Striscia) in un duro scontro a fuoco innescato da accuse di irregolarita' nella distribuzione degli aiuti umanitari per la popolazione. Lo riferiscono fonti locali secondo cui gli abitanti accusano la polizia di Hamas di essersi appropriata di scorte di aiuti e di averle passate a commercianti che poi le rivendono a prezzi elevati. Secondo le fonti, tumulti avvenuti al mercato locale sono degenerati in uno scontro a fuoco fra la polizia di Hamas ed i membri di un clan familiare sfollato a Rafah dal nord della Striscia. 

Aiuti dal cielo su Gaza per la prima volta da inizio guerra

Egitto, Giordania, Emirati Arabi Uniti, Qatar e Francia hanno avviato una massiccia operazione per lanciare dal cielo tonnellate di aiuti umanitari sulla Striscia di Gaza. Lo afferma il portavoce militare ufficiale delle Forze Armate egiziane, Ghareeb Abdel Hafez Ghareeb su X.   Alla missione ha voluto partecipare personalmente Re Abdallah di Giordania. Secondo l'agenzia ufficiale Petra che cita una dichiarazione ufficiale dell'esercito di Amman, "la partecipazione del re conferma la costante posizione della Giordania al fianco dei fratelli palestinesi, per fornire aiuti con tutti i mezzi disponibili al popolo di Gaza". L'esercito giordano ha fatto sapere che sei aerei C-130, tra cui tre aerei della Royal Jordanian Air Force, sono decollati da Amman. Altri tre aerei partecipavano alla missione: uno proveniente dagli Emirati Arabi Uniti, uno dall'Egitto e uno dalla Francia. Il lancio di aiuti per via aerea, il primo mai effettuato sulla Striscia, "fa parte di uno sforzo di aiuto umanitario volto a fornire soccorso alla popolazione della Striscia di Gaza", ha fatto sapere l'esercito giordano, che ha anche pubblicato immagini che mostrano il re Abdullah II di Giordania all'interno di uno degli aerei della missione.

Hezbollah: "Con una tregua Hamas-Israele cessiamo il fuoco"

Il partito armato libanese Hezbollah ha affermato oggi di esser pronto a cessare il fuoco dal sud del Libano verso postazioni militari israeliane in caso di accordo di tregua tra Hamas e lo Stato ebraico. Lo riferiscono fonti interne al movimento libanese citate da media di Beirut.

Ue, "non abbiamo ricevuto prove su ruolo Unrwa nel 6 ottobre"

"Non abbiamo ricevuto prove a supporto delle accuse di Israele" sul coinvolgimento del personale dell'Unrwa negli attacchi del 6 ottobre. In ogni caso, "ci deve essere una responsabilità individuale per le violazioni della neutralità dell'Unrwa e non una punizione collettiva". Lo ha detto il commissario Ue per la Gestione delle Crisi, Janez Lenarci, intervenendo in Plenaria nel dibattito sulla situazione a Gaza.   "L'Unrwa è insostituibile. Ce lo dicono le agenzie dell'Onu presenti a Gaza, il Comitato internazionale della Croce Rossa, le Ong internazionali, tutti questi attori ci dicono che non possono farsi carico del lavoro dell'Unrwa", ha aggiunto. 

Gallant: "Iran e Hamas vogliono usare Ramadan per seconda fase 7 ottobre"

L'Iran, Hezbollah e Hamas vogliono trarre vantaggio dal Ramadan, mese sacro per i musulmani, trasformarlo nella "seconda fase del 7 ottobre e incendiare la terra". Lo ha dichiarato il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, secondo cui "l'obiettivo principale di Hamas è quello di prendere il Ramadan, con particolare enfasi sul Monte del Tempio (la Spianata delle Moschee, ndr) e Gerusalemme, e trasformarlo nella seconda fase del loro piano iniziato il 7 ottobre. L'obiettivo principale di Hamas viene amplificato dall'Iran e da Hezbollah".


Cgil, "9 marzo mobilitazione nazionale per cessate il fuoco"

L'assemblea generale della Cgil impegna l'organizzazione alla "mobilitazione in difesa del diritto di manifestazione, di sciopero e della libertà di associazione e nel tenere vivi i rapporti con il mondo dell'associazionismo e della societa' civile". Lo prevede un ordine del giorno votato dall'assemblea generale della sigla sindacale. La Cgil ha approvato anche "una mobilitazione nazionale il 9 marzo 2024 a Roma per il cessate il fuoco, impedire il genocidio, garantire assistenza umanitaria alla popolazione di Gaza, liberare gli ostaggi e prigionieri, la fine dell'occupazione, il riconoscimento dello stato di Palestina sulla base delle risoluzioni Onu e l'organizzazione di una conferenza internazionale per pace e giustizia in Medio Oriente".

Biennale, 8mila artisti chiedono esclusione di Israele. Sangiuliano: “No a intolleranti”

"Inaccettabile ospitare uno Stato impegnato nelle atrocità in corso contro i palestinesi a Gaza. No al Padiglione del Genocidio alla Biennale”, si legge in una lettera indirizzata alla Fondazione della Biennale che ha raccolto oltre 8mila sottoscrittori tra artisti, istituzioni ed enti culturali. La risposta del ministro della Cultura: “È inaccettabile, oltre che vergognoso, il diktat di chi ritiene di essere il depositario della verità e con arroganza e odio pensa di minacciare la libertà di espressione”. I DETTAGLI

Nuovo lancio d'aiuti dell'esercito giordano a Gaza

L'esercito giordano ha annunciato sul suo sito web un nuovo lancio di aiuti a Gaza, dopo quello di ieri. L'esercito ha spiegato che sei aerei C-130, tra cui tre della Royal Jordanian Air Force, sono decollati da Amman. All'operazione hanno partecipato anche altri tre aerei provenienti dagli Emirati Arabi Uniti, dall'Egitto e dalla Francia, in uno sforzo congiunto di aiuto umanitario volto a fornire soccorso alla popolazione della Striscia di Gaza. L'esercito ha anche pubblicato immagini che mostrano il re Abdullah II di Giordania all'interno di uno degli aerei mentre si svolgeva l'operazione.

Civile palestinese ucciso in attacco Idf nel sud di Gaza

Un attacco ad al-Qarara, a nord-est di Khan Younis, ha provocato la morte di almeno una persona e il ferimento di diverse altre. Lo riporta al Jazeera, aggiungendo che l'attacco ha preso di mira un gruppo di civili.

Missione in ospedale Al-Amal, Dg Oms: "Rilasciare paramedici"

Una missione congiunta di Organizzazione mondiale della sanità (Oms), altre agenzie Onu e Mezzaluna Rossa palestinese ha permesso di raggiungere nel fine settimana "l'ospedale Al-Amal assediato a Khan Younis, Gaza, e di trasferire 24 pazienti, tra cui una donna incinta, una mamma e un neonato", e pazienti, compresi bambini, con gravi ferite e fratture, a un ospedale da campo operativo a Rafah. "L'ospedale ha subito 40 attacchi dal 22 gennaio al 22 febbraio, in cui sono rimaste uccise almeno 25 persone. La struttura è in difficoltà, 31 pazienti sono ancora nell'ospedale. I paramedici della Mezzaluna Rossa Palestinese sono stati maltrattati mentre lasciavano Al Amal, nonostante le missioni procedano solo con la piena approvazione del coordinamento e con garanzie di sicurezza. Tre paramedici sono stati arrestati. Da allora uno è stato rilasciato. Chiediamo il rilascio immediato degli altri due e di tutti gli altri operatori sanitari detenuti". E' l'appello lanciato dal direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, via X. 


In Siria ucciso un colonnello in attentato attribuito a Israele

Un ufficiale dell'esercito regolare siriano è stato assassinato oggi e un altro è rimasto ferito in un attentato dinamitardo, da più parti attribuito a Israele, messo a segno sul lato controllato dal governo siriano delle Alture del Golan contese con lo Stato ebraico.   Secondo quanto riferiscono fonti locali siriane, un colonnello è stato ucciso e un altro ufficiale è rimasto ferito nella regione frontaliera di Qunaytra, sulla strada che collega Nasiriya a Ghadir al Bustan, da un ordigno esplosivo posto sul ciglio della strada. L'ordigno è esploso al passaggio dei due veicoli su cui viaggiavano i due ufficiali. Entrambe le vittime facevano parte della 112a Brigata di stanza sul Golan e che da Israele è stata più volte indicata come una forza militare di Damasco che collabora con gli Hezbollah filo-iraniani. 

Razzi Hezbollah caduti nella Galilea occidentale

Una ventina di razzi sono stati sparati oggi dagli Hezbollah verso la Galilea occidentale. Lo ha riferito la radio militare, secondo cui si tratta del secondo attacco del genere lanciato oggi dal Libano. La televisione pubblica ha mostrato le immagini dell'esplosione di uno dei razzi nell'arteria stradale Naharia-Maalot, a breve distanza dal confine: un automobilista che si trovava nelle immediate vicinanze è riuscito a bloccare in tempo il proprio veicolo. 

Relatore Onu: "Israele affama di proposito i palestinesi"

Israele "sta intenzionalmente affamando" i palestinesi nel conflitto in corso contro Hamas nella Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato in un'intervista esclusiva al quotidiano britannico Guardian Michael Fakhri, relatore speciale dell'Onu per il diritto all'alimentazione. "Privare intenzionalmente le persone del cibo è chiaramente un crimine di guerra - ha aggiunto -. Dal mio punto di vista, come esperto di diritti umani delle Nazioni Unite, questa è ora una situazione di genocidio". 

Houthi smentiscono di aver danneggiato cavi nel Mar Rosso

Il movimento armato Houthi ha smentito oggi ogni coinvolgimento nel presunto danno ai cavi delle telecomunicazioni globali che passano nel Mar Rosso. La notizia era stata diffusa solo da media israeliani ma prontamente ripresa dai media occidentali.   In una dichiarazione citata dalla tv di Stato yemenita e rilasciata dal ministero delle telecomunicazioni di Sanaa - capitale yemenita da 10 anni controllata dagli Houthi - si afferma che le forze yemenite "non sono coinvolte in alcun atto di sabotaggio di cavi e di altre infrastrutture di telecomunicazione nel Mar Rosso". 

Re Abdallah partecipa a lancio aiuti per popolazione Gaza

Re Abdallah di Giordania ha partecipato ad un lancio di aiuti umanitari sulla Striscia effettuato da aerei militari giordani. Lo ha riferito l'agenzia ufficiale Petra che cita una dichiarazione ufficiale dell'esercito di Amman aggiungendo che "la partecipazione del re conferma la continua posizione della Giordania al fianco dei fratelli palestinesi, nel fornire aiuti con tutti i mezzi disponibili al popolo di Gaza". 

Da Egitto primo lancio aereo di aiuti umanitari su Gaza

L'aeronautica egiziana ha effettuato il primo lancio di aiuti umanitari sulla Striscia di Gaza in collaborazione con gli Emirati Arabi Uniti e la Giordania. Lo ha riferito l'egiziana al-Qahera News spiegando che 45 tonnellate di aiuti sono stati lanciati nella parte settentrionale e centrale della Striscia di Gaza e che è in programma la consegna di altre 50 tonnellate di aiuti.

Sanzioni Gb-Usa ai 'fiancheggiatori' iraniani degli Houthi

Un nuovo pacchetto di sanzioni contro alti ufficiali militari dei pasdaran iraniani, uomini d'affari ed entità basate a Teheran e accusati di fiancheggiare le milizie sciite Houthi che controllano parte dello Yemen è stato annunciato oggi da Regno Unito e Usa. Lo riporta una nota del Foreign Office, additando le persone colpite come "facilitatori" dell'escalation di attacchi contro navi commerciali attribuito agli Houthi nel Mar Rosso. Gli attacchi nel Mar Rosso sono "inaccettabili, illegali e costituiscono una minaccia alla libertà di navigazione", ha commentato il ministro degli Esteri britannico David Cameron, aggiungendo di aver rivolto un monito diretto al suo omologo iraniano e ribadendo che Londra "non esiterà ad agire" ancora con i suoi alleati contro "chi cerca di minare la stabilità regionale" in Medio Oriente. 

Ue, dopo mesi guerra obiettivo è accordo cessate fuoco

"Da oltre 4 mesi richiamo l'attenzione sulla catastrofica situazione umanitaria a Gaza dove circa 30 mila persone sono state uccise e più di un milione sono sfollate a Rafah. I recenti report sanitari dell'Università di Londra prevedono che oltre 60 mila civili moriranno senza un cessate il fuoco e un aumento imminente e importante di necessità di aiuti umanitari. Dopo quasi 5 mesi di guerra e distruzione il nostro focus deve essere raggiungere un accordo per un porre fine immediatamente ai combattimenti, per alleviare la catastrofe umanitaria, salvare vite e liberare i rimanenti 130 ostaggi che sono ancora nelle mani di Hamas ancora a Gaza. Ventisei dei nostri Paesi membri condividono questo appello". Lo ha dichiarato il commissario europeo per la gestione delle crisi e gli Aiuti umanitari, Janez Lenarcic, nel dibattito in aula plenaria sulla situazione a Gaza.

Media, 'palestinese ucciso in scontri con i militari israeliani'

Un palestinese è stato ucciso oggi dal fuoco dei militari israeliani ad un posto di blocco situato all'ingresso di Gerusalemme. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Wafa. Fonti mediche lo hanno identificato in Nizar Hassasna, di 34 anni, originario di Betlemme. Le circostanze dell'incidente non sono ancora note.

Yellen a Netanyahu, serve sostegno a economia palestinese

La segretaria al Tesoro Usa, Janet Yellen, ha inviato una lettera al premier israeliano Benjamin Netanyahu esprimendo preoccupazione per la situazione dell'economia israeliana e dell'economia palestinese. Nella missiva, la rappresentante di Washington ha chiesto al leader dello Stato ebraico di adottare misure per migliorare l'economia palestinese. Lo ha rivelato il giornalista Barak Ravid, sottolineando che Yellen ha inviato la lettera a Netanyahu e non al suo omologo israeliano, Bezalel Smotrich. Quest'ultimo infatti, è sotto embargo da parte dell'amministrazione Biden, una situazione che non ha precedenti nelle relazioni tra Israele e Stati Uniti, ha ricordato Ravid.

Dal 3 al 6 marzo delegazione italiana al valico di Rafah

Un delegazione italiana dal 3 al 6 Marzo sarà al valico di Rafah. Mercoledì 28 Febbraio alle ore 14.30 nella Sala Stampa della Camera dei Deputati in via della Missione 4 a Roma si terrà la conferenza stampa, promossa dall'Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale (Aoi), Amnesty International Italia, Arci e Assopace Palestina che presenterà l'iniziativa. Al convoglio umanitario parteciperanno, oltre agli operatori e alle operatrici delle organizzazioni della società civile, anche 16 parlamentari, 13 giornalisti e giornalisti, accademici ed esperte di diritto internazionale. Alla conferenza stampa verranno presentati obiettivi umanitari, finalità politiche e programma della missione. E' annunciata la presenza di Alfio Nicotra - Aoi Tina Marinari - Amnesty International Italia, Filippo Miraglia - Arci, Luisa Morgantini -Former Vice President Eu parliament - Assopace Palestina, Raji Sourani - fondatore e direttore di Pchr di Gaza,. Laura Boldrini - Partito Democratico, Stefani Ascari - Movimento 5 Stelle e Angelo Bonelli - Alleanza Verdi e Sinistra. 

Netanyahu, 'sorpreso da ottimismo Biden'

Sorpreso". Così sarebbe rimasto il premier israeliano Benjamin Netanyahu sentendo le parole di ottimismo del presidente americano Joe Biden che ha detto di sperare "che entro lunedì prossimo avremo un cessate il fuoco" tra Israele e Hamas. Lo ha detto una fonte politica israeliana di alto livello a Abc News dopo che Biden ha parlato di "un consenso da parte israeliana a non impegnarsi in attività durante il Ramadan", che dovrebbe iniziare il 10 marzo, per "darci il tempo di portare fuori tutti gli ostaggi".

L'Iran loda il soldato americano che si è dato fuoco

L'Iran ha lodato il gesto di Aaron Bushnell, il militare americano morto dopo essersi dato fuoco davanti all'ambasciata israeliana a Washington, in segno di protesta contro la guerra a Gaza. L'atto di Bushnell è stato definito "la forte voce delle coscienze che si sono risvegliate in America contro la partecipazione del governo nel genocidio dei palestinesi", in un messaggio su X da parte del portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani. Il gesto del soldato americano di 25 anni "ha mostrato quanto le coscienze americane si vergognino del sostegno del governo degli Usa per il genocidio dei palestinesi", ha aggiunto il funzionario della Repubblica islamica.

Nyt, Israele disponibile scarcerare 15 detenuti terrorismo

Israele potrebbe rilasciare 15 prigionieri palestinesi di alto profilo che stanno scontando lunghe pene detentive per terrorismo in cambio della liberazione di cinque soldatesse nelle mani di Hamas a Gaza. Lo ha svelato il New York Times, citando due fonti a conoscenza dei negoziati in corso secondo cui l'apertura è avvenuta nel corso dei colloqui a Parigi la settimana scorsa.

Onu, Israele blocca convoglio, infermieri costretti a spogliarsi

L'Onu ha accusato le forze israeliane a Gaza di aver bloccato un convoglio di evacuazione medica a Khan Younis e di aver costretto i paramedici a spogliarsi per le perquisizioni prima di fermarli. "Nonostante il preventivo coordinamento di tutto il personale e dei veicoli con la parte israeliana, le forze israeliane hanno bloccato per molte ore il convoglio guidato dall'Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) nel momento in cui ha lasciato l'ospedale - afferma Jens Laerke, portavoce dell'ufficio umanitario delle Nazioni Unite (OCHA) - L'esercito israeliano ha costretto i pazienti e il personale a scendere dalle ambulanze e ha spogliato tutti i paramedici dei loro vestiti. Tre paramedici della Mezzaluna Rossa Palestinese sono stati successivamente arrestati, sebbene i loro dati personali fossero stati precedentemente condivisi con le forze israeliane". L'Ocha ha affermato che un paramedico è stato successivamente rilasciato ma ha fatto appello per il rilascio degli altri due e di tutto il personale sanitario detenuto.

Superstite 7 ottobre a evento Regione Lombardia con Elnet

Incontro oggi al Pirellone a Milano con Tomer Tzadik, giovane sopravvissuto all'attacco di Hamas in Israele lo scorso 7 ottobre. L'iniziativa è stata organizzata grazie a Elnet Italia, Ong che si occupa di rapporti tra Italia ed Israele, concentrata in questi mesi in attività di sensibilizzazione rispetto agli attacchi del 7 ottobre in Israele. Il 24enne Tomer era uno dei tanti partecipanti al Nova Festival in Israele, un momento di gioia e spensieratezza interrotto dalla violenza brutale di Hamas. Racconterà la sua storia alle 15 presso la Regione Lombardia, in un incontro promosso dal consigliere regionale Marco Bestetti, con la partecipazione del consigliere regionale Manfredi Palmeri e del presidente del Consiglio Regionale Federico Romani.

L'altra testimonianza riguarderà invece gli ostaggi: Dalit,

cugina di uno di loro, ogni giorno da quel 7 ottobre si batte

per il rilascio di chi ancora è nelle mani di Hamas. Entrambi

saranno anche ricevuti dal Presidente della Regione Lombardia

Attilio Fontana.

Fonti egiziane, aiuti a Gaza in aereo con Emirati e Giordania

Secondo una fonte di spicco della sicurezza egiziana l'aeronautica egiziana effettuerà un'operazione per scaricare dagli aerei cibo e aiuti medici nella Striscia di Gaza, con la partecipazione di Emirati e Giordania. Lo riferisce l'emittente statale Al Qahera. 

Allarme Unifil per escalation scontri Israele-Hezbollah

I caschi blu dell'Onu schierati nel sud del Libano hanno lanciato l'allarme per la recente escalation nello scontro a fuoco tra Israele e Hezbollah, che ha "il potenziale di mettere a rischio una soluzione politica del conflitto". "Negli ultimi giorni abbiamo assistito a un preoccupante cambiamento negli scambi di fuoco", ha scritto Unifil su X, esortando "tutte le parti coinvolte a fermare le ostilità per prevenire un'ulteriore escalation e lasciare spazio a una soluzione politica e diplomatica che possa riportare stabilità e garantire la sicurezza delle persone in questa regione".

Crosetto, 'si estende la minaccia Houthi, ora è globale'

"Non si tratta più solo della sicurezza dei trasporti navali ma della sicurezza tout court, visto che pare le intenzioni degli Houthi siano quelle di aumentare il livello di attacchi". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a margine della cerimonia del passaggio di consegne del nuovo capo di Stato maggiore della Difesa, Carmine Masiello. 

'Bozza di tregua ad Hamas, 40 ostaggi per 400 palestinesi'

Una fonte di alto livello vicina ai colloqui ha riferito che la bozza di proposta inviata a Hamas riguarda una tregua di 40 giorni e lo scambio di prigionieri e ostaggi in rapporto di 10 a uno. Lo riporta la Reuters sul suo sito. Hamas dovrebbe liberare circa 40 ostaggi, compresi donne, persone sotto i 19 anni o con più di 50 anni e malati, in cambio di circa 400 detenuti palestinesi. Prevista poi la riapertura degli ospedali e dei panifici a Gaza e l'immediato ingresso delle relative attrezzature e carburante. Ai residenti di Gaza, tranne gli uomini in età da combattimento, sarebbe permesso di tornare a casa nelle aree evacuate. 

Biennale, migliaia di artisti chiedono esclusione Israele

Migliaia di artisti,  oltre ad istituzioni e enti culturali, hanno chiesto l'esclusione di Israele dalla prossima Biennale d'Arte di Venezia, in programma dal 20 aprile al 24 novembre. La richiesta è contenuta in una lettera diretta alla Fondazione della Biennale, che ha già raccolto oltre 8mila sottoscrittori. "Mentre il mondo dell'arte si prepara a visitare il diorama dello stato-nazione ai Giardini - si legge nell'appello -, affermiamo che è inaccettabile ospitare uno Stato impegnato nelle atrocità in corso contro i palestinesi a Gaza. No al Padiglione del Genocidio alla Biennale". 

Ministero sanità Gaza, 'ospedale Nasser fuori uso'

Le équipe mediche non sono in grado di fornire assistenza sanitaria ai pazienti dell'ospedale Nasser, la seconda struttura medica più grande della Striscia di Gaza nella città meridionale di Khan Younis. Lo ha riferito il ministero della Sanità di Gaza, precisando che i ventilatori hanno smesso di funzionare dopo che i generatori dell’ospedale si sono spenti è l'erogazione dell’acqua è stata interrotta.

Oltre 120 pazienti necessitano sono in attesa di essere evacuati. “Chiediamo alle istituzioni internazionali di fare pressione su Israele affinché rilasci tutto il personale sanitario e agisca per soddisfare le urgenti necessità dell'ospedale", ha scritto il ministero su Telegram.

L’ospedale è stato parzialmente evacuato dopo un assedio israeliano durato una settimana seguito da un raid all’inizio del mese.

Hamas, 'Biden ipocrita, vuole salvare la faccia a Israele'

Hamas accusa il presidente americano di "ipocrisia". La "bozza" per un accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza elaborata ai colloqui di Parigi è una "proposta americana" e punta a "salvare la faccia a Israele". Joe Biden "fa ipocrisia politica e partecipa all'uccisione dei palestinesi", ha affermato Osama Hamdan, esponente del braccio politico di Hamas. 

Hamdan è convinto che "l'obiettivo sia dare" al premier israeliano Benjamin "Netanyahu più tempo per prepararsi a un nuovo attacco". Per il gruppo - ha ribadito in dichiarazioni riportate dal giornale 'Filastin', legato a Hamas - "la priorità è fermare l'aggressione, porre fine all'assedio e consegnare gli aiuti, poi arriverà lo scambio di prigionieri".

Fonti Israele, 'non si capisce ottimismo Biden su tregua'

Non si capisce "su cosa si basi l'ottimismo" del presidente Joe Biden su una possibile tregua a Gaza entro lunedì prossimo. Lo hanno detto fonti israeliane citate dai media. 

Hamas, affermazioni di Biden sulla tregua sono premature

Un funzionario di Hamas ha detto a Reuters, come riporta Haaretz, che i commenti del presidente americano Joe Biden su una tregua a Gaza sono prematuri e non corrispondono alla situazione reale sul terreno. Secondo il funzionario ci sono "ancora grandi lacune da colmare" nell'accordo prima che venga garantito un cessate il fuoco. 

Hezbollah, secondo giorno razzi su base militare Israele

Hezbollah ha lanciato per il secondo giorno consecutivo una nuova ondata di razzi contro una base militare israeliana in risposta agli attacchi dell'aviazione israeliana sul Libano orientale. In un comunicato, il movimento libanese filoiraniano e alleato di Hamas spiega di aver attaccato "la base di controllo aereo di Meron", nel nord di Israele, "con un'ampia salva di razzi", in risposta all'attacco israeliano "alla periferia di Baalbeck". Già ieri sera, il movimento aveva annunciato di aver lanciato 60 razzi su una base nel Golan.

In Israele al via le elezioni municipali

Oltre sette milioni di israeliani si recano oggi alle urne per partecipare alle elezioni municipali. Lo svolgimento del voto in una situazione di guerra in corso a Gaza e al confine con il Libano "è una dimostrazione della solidità del sistema democratico di Israele", ha affermato il ministro degli interni Moshe Arbel. Urne elettorali sono state disposte nei giorni scorsi nella striscia di Gaza per consentire ai militari di votare. Non si vota invece nella città di frontiera col Libano di Kiryat Shmona, esposta a continui bombardamenti degli Hezbollah, ed in altre località ritenute a rischio al confine nord di Israele e nelle vicinanze della striscia di Gaza. In quelle località le elezioni municipali si svolgeranno a novembre. 

Iran, 'disastrosa inattività del Consiglio Onu su Gaza'

"L'inattività del Consiglio di Sicurezza dell'Onu nei confronti del genocidio di Israele a Gaza è un disastro per la diplomazia in questo secolo". Lo ha affermato il capo della Diplomazia di Teheran, Hossein Amirabdollahian, durante un incontro ieri sera con altri ministri degli Esteri, a margine della 55esima sessione del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite (Unhcr) a Ginevra. "L'approccio sbagliato da parte di Usa e Gran Bretagna ha portato la guerra ad espandersi nella regione", ha sottolineato Amirabdollahian, come riporta Irna, aggiungendo che "fornire armi al regime sionista per continuare il genocidio a Gaza è un peccato imperdonabile". Durante un altro incontro, con il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, il ministro degli Esteri iraniano ha anche messo in guardia rispetto ad "un aumento delle tensioni nella regione a causa degli Usa", dopo i raid di Washington contro gli Houthi, sostenuti da Teheran, in risposta agli attacchi contro le navi commerciali nel Mar Rosso da parte del gruppo yemenita. 

A Gaza l'esercito opera ancora a Zeitun e nel settore centrale

L'esercito israeliano ha proseguito ieri le operazioni nel rione di Zeitun (Gaza City) e nel settore centrale della Striscia. Lo ha riferito il portavoce militare secondo cui a Zeitun i militari hanno trovato una fabbrica di armi e postazioni adibite al lancio di razzi, nonche' diversi imbocchi di ingresso nei tunnel militari di Hamas. Nel settore centrale della Striscia - ha aggiunto il portavoce - sono stati distrutti numerosi ''siti strategici'' di Hamas e postazioni adibite al lancio di razzi. ''Nel contesto degli sforzi dell'esercito di evacuare la popolazione civile dalla zona dei combattimenti - ha aggiunto il portavoce -le nostre truppe hanno catturato un certo numero di terroristi che cercavano di fuggire usando la popolazione come protezione''.

Hamas, nuovo bilancio vittime Gaza sale a 29.878

Il ministero della Salute di Hamas ha fornito il suo nuovo bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza dall'inizio del conflitto lo scorso 7 ottobre. Il numero dei morti è salito a 29.878, di cui 96 nelle ultime 24 ore. I feriti sono invece 70.215. 

Hezbollah rivendica lancio di 40 razzi sull' Alta Galilea

Gli Hezbollah libanesi hanno rivendicato stamani il lancio di 40 razzi sulla base militare israeliana situata sul Monte Merom in Galilea.   "In risposta agli attacchi su Baalbeck e sul Monte Jarmak", si legge nella dichiarazione del partito armato libanese in riferimento ai raid aerei israeliani di ieri nella profondità territoriale libanese.   La base del Monte Merom era stata già presa di mira due altre volte da Hezbollah nelle scorse settimane. 

Guerra Medioriente, Houthi mettono fuori uso cavi sottomarini Europa-Asia

Arenderlo noto è un report del media israeliano Globes. I danni ai cavi tra l’Arabia Saudita e Gibuti stanno causando gravi problemi nelle comunicazioni internet. La riparazione di un numero così elevato di cavi sottomarini potrebbe richiedere almeno otto settimane e comporterebbe l'esposizione al rischio di attacchi da parte dei ribelli yemeniti. Intanto gli Usa hanno fatto sapere di aver distrutti 2 missili e 3 navi appartenenti agli Houthi nel Mar Rosso. LEGGI L'ARTICOLO

Hamas: "Leader europei impediscano attacco Israele a Rafah"

Hamas punta il dito contro i leader europei e chiede posizioni e azioni più incisive per fermare le operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza, martellata dall'attacco del 7 ottobre di Hamas in Israele. "Sono le benvenute le dichiarazioni dei leader dei Paesi europei sul loro rifiuto dell'aggressione" israeliana "contro la città di Rafah", nel sud della Striscia di Gaza, dove si sono rifiutati oltre un milione di sfollati, "ma non li assolvono dalle loro responsabilità di scongiurare l'attacco criminale a Rafah", afferma Hamas, secondo quanto riporta il Jerusalem Post con parole che fanno esplicito riferimento al cancelliere tedesco Olaf Scholz che ha "espresso il rifiuto categorico all'attacco su Rafah". Scholz ha sottolineato ieri come "molte persone siano fuggite qui", come "per loro non ci sia alcuna via di fuga alternativa" e come "non possano mettersi in salvo". "Si deve evitare una catastrofe umanitaria", ha detto. 


Israele, al voto per elezioni locali, pesano 'fattore ostaggi' e guerra a Gaza

Seggi aperti in Israele per le elezioni locali. Erano previste a ottobre, ma sono state rinviate per due volte dopo l'attacco del 7 ottobre nel Paese. Poco più di sette milioni di israeliani vanno alle urne mentre prosegue il conflitto esploso dopo quell'attacco, con le operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza contro Hamas. Nella maggior parte delle città israeliane si potrà votare fino alle 22. Sono le prime elezioni dall'inizio del conflitto. Gli elettori scelgono sindaci, consigli municipali e regionali. Si voterà invece il 19 novembre nelle aree di Israele nei pressi del confine con la Striscia di Gaza e di quello con il Libano sgomberate nel mezzo del conflitto.

La guerra sarà "un fattore importante", evidenzia in un editoriale Jerusalem Post, che si interroga su quale possa essere l'impatto sui consigli locali proprio perché le aree "più chiaramente colpite" sono quelle che non andranno al voto poiché gli abitanti sono stati costretti a lasciare quelle zone. E ci sono gli ostaggi israeliani tenuti prigionieri nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre scorso. Le forze israeliane (Idf) consentono a tutti i soldati di votare, anche a quelli che combattono a Gaza, evidenzia il Times of Israel raccontando del processo elettorale iniziato per loro lo scorso 20 febbraio.


Wafa: "3 palestinesi uccisi in scontri con Israele"

Tre palestinesi sono stati uccisi in scontri con l'esercito israeliano nel campo profughi di al Faraa di Tubas, vicino Nablus in Cisgiordania. Lo ha riferito l'agenzia Wafa che ha identificato i tre in Ahmed Daraghmeh (26 anni), Osama Jabr Al-Zalt (31 anni) e Muhammad Samih Bayadsa (32 anni). Secondo i media palestinesi e quelli israeliani Daraghmeh era il comandante del locale 'Battaglione Tubas', ala militare della Jihad islamica. 

Israele: decine di razzi dal Libano in Alta Galilea

Decine di razzi sono stati lanciati dagli Hezbollah del Libano in Alta Galilea nel nord di Israele dove sono risuonate le sirene di allarme. Lo ha fatto sapere, citato dai media, il portavoce militare. Al momento non si hanno notizie di vittime. 

Houthi mettono fuori uso cavi sottomarini Europa-Asia

Quattro cavi di comunicazione sottomarini tra l'Arabia Saudita e Gibuti sono stati messi fuori uso dal gruppo Houthi yemenita sostenuto dall'Iran, secondo un report del sito di notizie israeliano Globes. I danni stanno causando gravi interruzioni delle comunicazioni globali Internet tra Europa e Asia, in particolare nei paesi del Golfo e in India. I cavi danneggiati appartengono ai sistemi AAE-1, Seacom, EIG e TGN. Il cavo AAE-1 collega l'Asia orientale all'Europa attraverso l'Egitto, mettendo in comunicazione la Cina con l'Occidente. Il sistema Europe India Gateway (EIG) collega l'Europa a Egitto, Arabia Saudita, Emirati e India.

Biden: "Israele fermerà le operazioni durante il Ramadan"

"Israele cesserà le operazioni  a Gaza durante il Ramadan". Lo ha detto il presidente Usa Joe Biden, precisando che lo stop fa parte delle condizioni previste da un accordo di cessate il fuoco in fase di negoziazione. "Il Ramadan si avvicina e gli israeliani hanno concordato di non impegnarsi in attività durante il Ramadan, in modo da darci il tempo di liberare tutti gli ostaggi", ha detto Biden in un'intervista sulla rete statunitense Nbc.

Ostaggi a Gaza: quanti liberati, quanti uccisi e quanti ancora nella mani di Hamas

Il numero delle persone rapite durante gli attacchi di Hamas del 7 ottobre in Israele si aggira tra 240 e 253, secondo le stime più recenti. Ad oggi quelle che si trovano ancora nella Striscia sarebbero circa 130. Almeno una trentina sono morte. I rilasciati sono oltre 100. I NUMERI

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