Guerra Medioriente, Hamas rigetta l'ultima bozza del piano per la tregua

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La Radio militare israeliana, citata dai media, ha riferito, in base ad un rapporto senza fonte, che Hamas avrebbe risposto negativamente a una proposta di accordo per un cessate il fuoco temporaneo e il rilascio degli ostaggi. Il capo di Hamas, Ismail Haniyeh, in un discorso televisivo a Beirut afferma che il gruppo "mostra flessibilità nei colloqui" per un potenziale accordo ma è anche "pronto a continuare a combattere". Il bilancio delle vittime nella Striscia sale a 29.954 morti

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Ci sarebbe una nuova bozza di tregua per lo scambio di ostaggi: tregua di 40 giorni e scambio di prigionieri e ostaggi in rapporto di 10 a uno. Prevista anche la riapertura degli ospedali e dei panifici a Gaza e l'immediato ingresso delle relative attrezzature e carburante. Ma Hamas e Tel Aviv frenano. 

L'amministrazione Biden ha concesso a Israele fino alla metà di marzo per firmare una lettera in cui assicura che rispetterà le legge internazionale con l'uso delle armi americane e consentirà l'ingresso di aiuti umanitari a Gaza. L'iniziativa americana rientra nel memorandum voluto da Biden e pubblicato l'8 febbraio. 

ll ministero della Salute di Hamas ha fornito il suo nuovo bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza dall'inizio del conflitto lo scorso 7 ottobre. Il numero dei morti è salito a 29.878, di cui 96 nelle ultime 24 ore. I feriti sono invece 70.215.



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La struttura di 8 miglia quadrate servirebbe a contenere un nuovo afflusso di sfollati palestinesi nel deserto del Sinai, creando un campo profughi capace di ospitare fino a 100mila persone. Le immagini satellitari mostrano i dettagli dei lavori, ma il Cairo nega. LEGGI L'ARTICOLO


Ostaggi a Gaza: quanti liberati, quanti uccisi e quanti ancora nella mani di Hamas

Il numero delle persone rapite durante gli attacchi di Hamas del 7 ottobre in Israele si aggira tra 240 e 253, secondo le stime più recenti. Ad oggi quelle che si trovano ancora nella Striscia sarebbero circa 130. Almeno una trentina sono morte. I rilasciati sono oltre 100. I NUMERI


Netanyahu incontra inviata Onu Kaag

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha incontrato nel suo ufficio di Gerusalemme la coordinatrice umanitaria delle Nazioni Unite per Gaza, Sigrid Kaag. La lettura israeliana definisce l'incontro "produttivo". "I due hanno discusso alcune delle attuali sfide nella regione e i possibili modi per affrontarle", secondo la dichiarazione israeliana.

Rafah, perché si rischia catastrofe umanitaria in caso di attacco

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Hamas, due bambini sono morti di fame in un ospedale a Gaza

Due bambini sono morti di malnutrizione in un ospedale nel nord della Striscia di Gaza, minacciato dalla carestia dopo quasi cinque mesi di guerra tra Hamas e Israele. Lo ha annunciato il Ministero della Sanità del movimento islamico palestinese. "Due bambini sono morti nel complesso medico di Al-Chifa a causa della disidratazione e della malnutrizione", ha detto il portavoce del ministero Ashraf al-Qudra in una breve dichiarazione, aggiungendo che un totale di sei bambini sono morti negli ultimi giorni per le stesse cause. 

Attacchi aerei Israele vicino a Damasco

L'agenzia di stampa statale siriana SANA afferma che aerei da combattimento israeliani hanno effettuato attacchi contro diversi siti vicino alla capitale Damasco, causando "perdite materiali". Citando una fonte militare, SANA afferma che gli aerei da guerra di Israele hanno lanciato i loro missili dalle alture del Golan e che le difese aeree siriane ne hanno abbattuto "la maggior parte". SANA non segnala feriti derivanti dagli attacchi.

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Unrwa, tutti i Paesi che hanno sospeso i fondi dopo le accuse

Sono 10 gli Stati che hanno finora bloccato tutti i finanziamenti all'Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, in seguito alle accuse di un possibile coinvolgimento di dipendenti nell’attacco di Hamas in territorio israeliano del 7 ottobre. Gli Usa hanno immediatamente annunciato lo stop ai finanziamenti. La scelta è stata poi condivisa da Canada, Australia, Italia, Regno Unito, Finlandia, Paesi Bassi, Germania, Giappone e Austria. LEGGI


Il premier palestinese Mohammad Shtayyeh ha presentato le dimissioni ad Abu Mazen

Il primo ministro dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) ha affermato di essere stato costretto a prendere questa scelta a causa della ''escalation senza precedenti'' in Cisgiordania e a Gerusalemme e a causa della ''guerra, del genocidio e della fame che si soffre nella Striscia di Gaza''. LEGGI L'ARTICOLO


Cavi danneggiati nel Mar Rosso, ecco perché sono strategici per Internet ma vulnerabili

Ègiallo su chi è stato a danneggiare alcuni cavi sottomarini per le telecomunicazioni nello Stretto di Bab el Mandeb: i media israeliani accusano gli Houthi di sabotaggio, ma loro smentiscono. Quello degli attacchi a queste strutture - tanto insostituibili quanto fragili - è un tema rilevante, visto che da esse dipende una parte importante del traffico Internet. Se n’è parlato nell’ultima puntata di Numeri, l’approfondimento di Sky TG24

Pe, 'cessate il fuoco immediato e permanente a Gaza'

"Il Parlamento europeo domanda un cessate il fuoco immediato e permanente nella Striscia di Gaza al fine di garantire ai suoi abitanti un accesso ininterrotto a cibo e acqua". Questo il testo di un emendamento presentato dal gruppo della Sinistra nella relazione sulla salvaguardia dei diritti umani contro i regimi autoritari approvato dall'aula a Strasburgo. 

Usa a Israele, consenta accesso Al-Aqsa durante Ramadan

Gli Stati Uniti hanno esortato Israele a consentire ai musulmani di pregare nel complesso della moschea di Al-Aqsa a Gerusalemme durante il Ramadan, dopo che un ministro di estrema destra ha proposto di vietare ai palestinesi della Cisgiordania di andare a pregare. "Per quanto riguarda Al-Aqsa, continuiamo a sollecitare Israele a facilitare l'accesso al Monte del Tempio per i fedeli pacifici durante il Ramadan, in linea con la pratica passata", ha detto ai giornalisti il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller, usando il termine ebraico per il sito religioso.

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Gallant invoca il reclutamento dei giovani ortodossi

Un appello al reclutamento degli ebrei ortodossi per le difficoltà nate con la guerra in corso è stato lanciato oggi dal ministro della difesa Yoav Gallant. "Ci troviamo in una guerra di un genere che non avevamo conosciuto per 75 anni - ha affermato - e ciò richiede decisioni che finora non avevamo preso". "Israele è lo Stato del popolo ebraico, e la Torah ci ha protetti nei 2000 anni di esilio. Apprezziamo quanti la studiano. Ma senza l'esistenza fisica, non c'è esistenza spirituale. Tutte le componenti del popolo devono dare ora il loro contributo. Dobbiamo concordare il reclutamento nel pubblico ortodosso, in numeri crescenti".

Francia e Qatar chiedono immediato cessate fuoco

In un comunicato stampa congiunto, Francia e Qatar hanno chiesto un cessate il fuoco immediato a Gaza e hanno dichiarato la loro opposizione a un attacco israeliano a Rafah. "Ci opponiamo a un attacco a Rafah e chiediamo l'apertura di tutti i valichi, compreso il nord della Striscia di Gaza". La dichiarazione rileva inoltre che "è necessario un cessate il fuoco immediato per consentire l'ingresso degli aiuti umanitari a Gaza".

Biennale, no esclusioni, non consideriamo petizioni

La Biennale di Venezia precisa che tutti i Paesi riconosciuti dalla Repubblica Italiana possono in totale autonomia richiedere di partecipare ufficialmente e di conseguenza, "non può prendere in considerazione alcuna petizione o richiesta di escludere la presenza di Israele o Iran".

Amb. Israele, l'Italia continui a sostenere il legame tra di noi

"Sotto la copertura della promozione della pace è in atto un tentativo deliberato di impedire espressioni di solidarietà e sostegno a Israele" e quindi "auspico che il Senato e la società italiana non cedano e proseguano nel sostenere il legame storico tra Israele e Italia". Lo ha detto l'ambasciatore di Israele in Italia Alon Bar al Senato intervenendo alla conferenza stampa per il 75/esimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Israele. Il diplomatico ha aggiunto di essere consapevole che la realtà è complessa e che l'opinione pubblica è facilmente influenzabile ma, ha sottolineato: "Apprezziamo ogni gesto di solidarietà con Israele e la vostra presenza qui mi scalda il cuore".

Nave Marina tedesca abbatte 2 droni nel Mar Rosso

Una nave della Marina tedesca, la Hessen, ha abbattuto due droni nel Mar Rosso nell'ambito della missione - di cui fanno parte anche Francia e Italia - lanciata dalla Ue per difendere il traffico marittimo dagli attacchi lanciati dagli Houthi dallo Yemen. Lo ha riferito il ministero della Difesa di Berlino, precisando che i droni sono stati identificati in zone diverse dal sistema radar della fregata. "Questo probabilmente è lo schieramento più pericoloso della Marina tedesca da molti, molti anni", ha commentato un portavoce del governo tedesco.

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