
I membri del Consiglio di Sicurezza dell'Onu riuniti a porte chiuse hanno discusso l'adozione di una bozza di dichiarazione che "esprime profonda preoccupazione per le notizie secondo cui oltre 100 persone hanno perso la vita e altre 750 sono rimaste ferite dopo che le forze israeliane hanno aperto il fuoco mentre la folla aspettava aiuti alimentari a sud-ovest della città di Gaza". "Ho appreso con profondo sgomento e preoccupazione la drammatica notizia di quanto accaduto" ha detto anche Meloni
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Una nuova strage si è consumata a Gaza nel 145esimo giorno di guerra ma le versioni di Hamas e di Israele divergono. La fazione islamica ha denunciato l'uccisione nel nord della Striscia di 112 palestinesi - e il ferimento di altri 760 - contro cui l'esercito israeliano avrebbe sparato mentre si trovavano "in fila per ricevere gli aiuti umanitari". Un'accusa che l'Idf ha respinto con forza parlando di due distinti episodi, avvenuti a centinaia di metri l'uno dall'altro, nel primo dei quali "la calca provocata dalla folla ha causato la maggior parte dei morti". Mentre ha ammesso che solo in un secondo momento, lontano da lì, i soldati hanno sparato "sentendosi minacciati da centinaia di civili palestinesi". L'Egitto si indigna: "Attacco disumano, violato il diritto internazionale". Per la Casa Bianca, gli spari a Gaza sono un incidente grave, all'esame le varie versioni "contraddittorie" sulla sparatoria assicura il presidente Biden, che tuttavia avverte: "Ora tregua a rischio". Si riunisce il Consiglio di Sicurezza dell'Onu. La premier Meloni esprime "sgomento", chiede a Israele di accertare "la dinamica dei fatti e le responsabilità" e invita a "lavorare per il cessate il fuoco".
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto
- Cos'è Hamas
- Le cause del conflitto
- Cos'è Hezbollah
- Cosa sono i kibbutz
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Il premier palestinese Mohammad Shtayyeh ha presentato le dimissioni ad Abu Mazen
Il primo ministro dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) ha affermato di essere stato costretto a prendere questa scelta a causa della ''escalation senza precedenti'' in Cisgiordania e a Gerusalemme e a causa della ''guerra, del genocidio e della fame che si soffre nella Striscia di Gaza''. LEGGI L'ARTICOLO
Colombia sospende l'acquisto di armi da Israele
Il presidente colombiano Gustavo Petro ha sospeso l'acquisto di armi prodotte da Israele, uno dei principali fornitori delle forze di sicurezza del Paese sudamericano, in seguito alla morte di circa 100 persone durante un'operazione di distribuzione di aiuti a Gaza. "Mentre aspettavano il cibo, piu' di 100 palestinesi sono stati uccisi da Netanyahu. Questo si chiama genocidio e ricorda l'Olocausto, anche se le potenze mondiali non amano riconoscerlo", ha scritto Petro sul social network X.
Madrid, "inaccettabili" le morti a distribuzione aiuti
Il ministro degli Esteri spagnolo Jose' Manuel Albares ha definito "inaccettabili" gli eventi che hanno portato alla morte di un centinaio di persone, secondo Hamas, durante una distribuzione di aiuti alimentari che si è trasformata in un incubo a Gaza. "L'inaccettabilità di quanto accaduto a Gaza, con decine di civili palestinesi morti mentre aspettavano cibo, sottolinea l'urgenza di un cessate il fuoco", ha commentato Albares sul social network X.
Onu discute bozza che esprime preoccupazione per spari a Gaza
I membri del Consiglio di Sicurezza dell'Onu riuniti a porte chiuse stanno discutendo l'adozione di una bozza di dichiarazione che "esprime profonda preoccupazione per le notizie secondo cui oltre 100 persone hanno perso la vita e altre 750 sono rimaste ferite dopo che le forze israeliane hanno aperto il fuoco mentre la folla aspettava aiuti alimentari a sud-ovest della città di Gaza". Lo fanno sapere fonti diplomatiche. Il testo, su cui membri del Cds hanno gia' proposto emendamenti, sottolinea "la necessità di adottare tutte le misure necessarie per proteggere i civili e le infrastrutture civili", e chiede anche a Israele di "mantenere aperti i valichi di frontiera affinché gli aiuti umanitari possano entrare a Gaza, facilitare l'apertura di ulteriori valichi per soddisfare le esigenze umanitarie su larga scala e sostenere la consegna rapida e sicura di aiuti alle persone in tutta la Striscia".
Unrwa, tutti i Paesi che hanno sospeso i fondi dopo le accuse
Sono 10 gli Stati che hanno finora bloccato tutti i finanziamenti all'Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, in seguito alle accuse di un possibile coinvolgimento di dipendenti nell’attacco di Hamas in territorio israeliano del 7 ottobre. Gli Usa hanno immediatamente annunciato lo stop ai finanziamenti. La scelta è stata poi condivisa da Canada, Australia, Italia, Regno Unito, Finlandia, Paesi Bassi, Germania, Giappone e Austria. LEGGI
Parigi, "ingiustificabile il fuoco israeliano oggi a Gaza"
La Francia ha condannato "l'ingiustificabile fuoco israeliano" dopo una fuga durante una distribuzione di aiuti che ha causato più di 110 morti e 760 feriti nel nord di Gaza, secondo Hamas. "Gli spari dei soldati israeliani contro i civili che cercavano di accedere ai generi alimentari sono ingiustificabili", si legge in un comunicato del Ministero degli Esteri francese, in cui si sottolinea che "questo tragico evento giunge in un momento in cui la situazione umanitaria a Gaza è di assoluta emergenza", con "un numero crescente e insopportabile di civili palestinesi che soffrono la fame e le malattie".

Canada: "Quello che è successo oggi a Gaza è un incubo"
Il ministro degli Esteri canadese Melanie Joly ha descritto la morte di decine di persone che aspettavano un convoglio di aiuti a Gaza come "un incubo". "Quello che è successo a Gaza oggi penso che sia un incubo", ha detto Joly ai giornalisti a Ottawa. "Dobbiamo assicurarci che gli aiuti internazionali vengano inviati a Gaza e che le persone siano protette quando vanno a prendere quegli aiuti". Lo riporta SkyNews.
Medico: "A Gaza decine di morti con ferite d'arma da fuoco"
Un medico di Gaza ha affermato di aver visto decine di morti e feriti con ferite da arma da fuoco, anche alla testa, al collo e all'inguine, che giacevano in strada nel luogo della strage avvenuta durante l'ingresso dei camion degli aiuti nel nord della Striscia. Lo riporta il New York Times Yehia Al Masri, che lavora all'ospedale Al-Shifa, ha detto che lui e la sua famiglia erano ospiti di parenti quando hanno sentito esplosioni e spari nelle vicinanze intorno alle 4 del mattino. Quando la sparatoria si è calmata, si è avventurato fuori e si è imbattuto in una scena raccapricciante, con corpi in strada e sacchi di farina intrisi di sangue. Alcuni sembravano essere rimasti uccisi nella calca, mentre altri sembravano essere stati investiti dai camion dei soccorsi che erano fuggiti dalla scena. Il dottor Al Masri ha detto di aver fornito un rudimentale primo soccorso e di essere rimasto sul posto per diverse ore prima di dirigersi al pronto soccorso di Al-Shifa dove ha offerto il suo aiuto mentre i morti e i feriti continuavano ad arrivare.
Palestina a Onu: "A Gaza massacro vergognoso e intenzionale"
"E' stato un massacro vergognoso e intenzionale, li hanno presi di mira e uccisi. Secondo le informazioni che abbiamo decine delle vittime avevano proiettili in testa. Questo massacro è la prova del fatto che finché il Consiglio di Sicurezza è paralizzato e verranno messi dei veti, un fatto che costa la vita alla nostra gente". Lo ha detto l'ambasciatore palestinese all'Onu Ryad Mansour parlando con i giornalisti. "Ho incontrato l'ambasciatrice americana Linda Thomas-Greenfield questa mattina e l'ho implorata di avere una dichiarazione dal Cds che condanni questo massacro e che dica 'quando è troppo e troppo' - ha aggiunto - Credo che il suo cuore sia nel posto giusto ma è una funzionaria dell'amministrazione e aspetta indicazioni da Washington. Per impedire che accada ancora quel che serve è un cessate il fuoco immediato".
Rafah, perché si rischia catastrofe umanitaria in caso di attacco
Dall’inizio dell’azione militare israeliana nella città e nell’omonimo governatorato della Striscia si sono radunati centinaia di migliaia di sfollati. LE FOTO SATELLITARI
Ostaggi a Gaza: quanti liberati, quanti uccisi e quanti ancora nella mani di Hamas
Il numero delle persone rapite durante gli attacchi di Hamas del 7 ottobre in Israele si aggira tra 240 e 253, secondo le stime più recenti. Ad oggi quelle che si trovano ancora nella Striscia sarebbero circa 130. Almeno una trentina sono morte. I rilasciati sono oltre 100. I NUMERI
Israele-Palestina, da Oslo a Trump: i piani di pace falliti negli ultimi decenni
Dopo mesi di conflitto a Gaza, si lavora a una road map per un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi ancora in vita. Si lavora a un accordo di pace e una soluzione che appare complicata, anche guardando ai tentativi di risolvere le tensioni sempre naufragati negli ultimi decenni. Dalla stretta di mano Rabin-Arafat al vertice di Camp David, fino alle proposte per “Due Stati, due popoli” e il Peace for Prosperity: ecco le tappe senza esito per risolvere la questione. LEGGI
Turchia, 'strage a Gaza un nuovo crimine contro l'umanità'
La Turchia ha accusato Israele di "un altro crimine contro l'umanità" dopo la morte di decine di persone durante la distribuzione di aiuti umanitari a Gaza. "Israele ha aggiunto un altro crimine ai suoi crimini contro l'umanità" e l'incidente "è la prova che (Israele) mira consapevolmente e collettivamente a distruggere il popolo palestinese", ha affermato il ministero degli Esteri turco.
Idf, "colpi di avvertimento per disperdere folla attorno ad aiuti non raid"
Le forze di difesa israeliane hanno sparato colpi di avvertimento nel tentativo di disperdere la folla che si era avventata contro un convoglio di aiuti nel nord della Striscia di Gaza, "non c'è stato alcun raid". Lo ha detto il portavoce delle Idf, Daniel Hagari, in una conferenza stampa a Tel Aviv, durante la quale ha ricostruito l'incidente di questa mattina, nel quale sono rimaste uccise decine di persone.
Identificati i due israeliani uccisi in Cisgiordania
I media israeliani hanno identificato le due vittime dell'attentato terroristico palestinese avvenuto oggi a Eli in Cisgiordania. Si tratta, ha riferito la televisione pubblica Kan, di Yitzhak Zeiger (57 anni, padre di tre figli) e di Uriah Hartom, di 16 anni. Entrambi vivevano in insediamenti ebraici in Cisgiordania. Uriah studiava in un collegio rabbinico ed aveva cinque fratelli. Il premier Benyamin Netanyahu, in una conferenza stampa, ha inviato un messaggio di cordoglio alle loro famiglie.
La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata
L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. LEGGI L'ARTICOLO
Usa, "pressioni per risposte da Israele, a Gaza situazione disperata"
"Troppi palestinesi sono morti oggi" a Gaza, nell'incidente avvenuto durante la consegna di aiuti, gli Stati Uniti "stanno facendo pressione per avere risposte" da Israele. Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano Matthew Miller, secondo cui "due cose sono chiare: basta guardare le riprese aeree per concludere subito che la situazione è incredibilmente disperata. La gente si accalca su questi camion perché ha fame, perché ha bisogno di cibo, perché ha bisogno di medicine e di altra assistenza. E questo ci dice che dobbiamo fare di più per far arrivare l'assistenza umanitaria".
Pentagono fa retromarcia su numero vittime Gaza
Il portavoce del Pentagono ha rilasciato una dichiarazione in cui chiarisce le parole del segretario alla Difesa Lloyd Austin sul numero di civili morti a Gaza. Durante la sua audizione alla Camera oggi, al segretario è stato chiesto quante donne e bambini siano morti a Gaza. Austin ha risposto 25.000. "Per chiarire, la risposta del segretario ha citato una stima del ministero della Sanità controllato da Hamas secondo cui più di 25.000 palestinesi sono stati uccisi a Gaza. Non possiamo verificare in modo indipendente queste cifre sulle vittime di Gaza", ha detto Sabrina Singh, portavoce del ministero della Difesa americano.
Usa, qualsiasi sia il numero dei morti a Gaza è troppo alto
"Ho visto il commento" del segretario alla Difesa Lloyd Austin: "qualsiasi sia il numero dei civili morti è troppo alto". Lo afferma il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller rispondendo a chi gli chiedeva di commentare la stima di 25.000 morti fra donne e bambini a Gaza dall'inizio della guerra fornita da Austin. Miller non fornisce alcune stime e rimanda per chiarimenti al ministero della Difesa. Il Pentagono ha spiegato che il numero offerto da Austin si basava sulle stime del ministero della Sanità controllato da Hamas.
Boldrini: "A Gaza strage atroce, cessate il fuoco non rimandabile"
"Sparare sulla folla in attesa degli aiuti umanitari è quanto di più atroce si possa immaginare. Oltre 110 persone uccise e 760 feriti che non facevano altro che aspettare cibo. A Gaza la violazione del diritto internazionale da parte dell'esercito israeliano ha superato ogni possibile limite. Il cessate il fuoco è urgente e non rimandabile. Netanyahu e il suo scellerato piano vanno fermati, gli ostaggi liberati e va iniziato un serio negoziato di pace". Così Laura Boldrini deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.
Unrwa, "non coinvolti nella distribuzione degli aiuti oggi a Gaza"
L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) non è stata coinvolta nella distribuzione degli aiuti nel nord di Gaza oggi. Lo ha detto il capo dell'agenzia Philippe Lazzarini su X. "Un altro giorno d'inferno", ha scritto sul social media il commissario generale Lazzarini , sottolineando che più di 30.000 palestinesi sono stati uccisi a Gaza dallo scoppio della guerra ad ottobre. "Né l'Unrwa né altre agenzie delle Nazioni Unite sono state coinvolte in questa distribuzione, quando finirà questa follia?", ha aggiunto Lazzarini.
Usa, operazione Rafah solo con piano credibile d'evacuazione
"Non possiamo sostenere un'operazione a Rafah senza un piano credibile di evacuazione dei civili. Non abbiamo ancora visto un piano". Lo afferma il portavoce del Dipartimento di stato Matthew Miller.
Usa, "Israele dia risposte sulla strage a Gaza"
Gli Stati Uniti chiedono "risposte" su quanto accaduto a Gaza. Lo afferma il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller, sottolineando che gli Usa stanno cercando di ottenere informazioni e monitorano l'indagine di Israele sull'incidente.
Il piano di Netanyahu per il dopoguerra: a Gaza funzionari locali e chiusura dell'Unrwa
Il primo ministro israeliano ha presentato per la prima volta formalmente al gabinetto di sicurezza un documento di principi sulla gestione della Striscia dopo il conflitto. Dopo la distruzione della capacità militari e delle strutture di governo di Hamas, la sicurezza sarà garantita da Israele. L’Agenzia per i rifugiati Onu verrà chiusa. I DETTAGLI
Fassino: "Serve tregua immediata"
"Le drammatiche notizie che giungono da Gaza di 100 vittime civili e oltre 600 feriti richiedono una tregua immediata che fermi subito le attività militari e sia seguita da un accordo di cessate il fuoco, passaggio ineludibile per ogni ulteriore sviluppo di quella crisi". Lo ha dichiarato Piero Fassino vicepresidente della Commissione Difesa della Camera dei deputati.
Usa, "Israele tuteli la distribuzione degli aiuti a Gaza"
Gli Stati Uniti parlano di una situazione "disperata" a Gaza e chiedono a Israele di "proteggere" la distribuzione di aiuti. Lo afferma il portavoce del Dipartimento di Stato, Matthew Miller.
Parolin: "C’è qualche spiraglio, la diplomazia sta lavorando"
“Mi pare che in Medio Oriente ci sia qualche spiraglio, nel senso che abbiamo visto la diplomazia sta lavorando per ottenere la tregua e quindi anche l'accesso degli aiuti umanitari, che è il punto più delicato questo, da quanto sentivo direttamente da fonti locali, l'approvvigionamento proprio del cibo, delle medicine e delle cure mediche. Però vedo che la cosa fatica, non è semplice”. Lo ha sottolineato il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano. “Mi pare di capire - ha detto Parolin a Tv2000 - che c'è qualche attività, che c'è qualche movimento. Speriamo che questo possa maturare e diventare davvero una tregua per quel territorio così martoriato".
Schlein: "Non c'è fine all'orrore. Stop massacro civili"
"Basta! Non c'è fine all'orrore, oggi più di cento vittime tra i civili a Gaza in fila per gli aiuti sotto i colpi dell'esercito israeliano. E non è la prima volta. Questo massacro di civili deve finire. Lo chiediamo da ottobre: serve un cessate il fuoco immediato". Lo afferma la segretaria del Pd, Elly Schlein.
Onu, "non si sa la dinamica a Gaza ma la strage è legata a guerra"
Non sappiamo esattamente cosa sia successo a Gaza. Ma che queste persone siano state uccise dal fuoco israeliano, che siano state schiacciate dalla folla, o investite da un camion, si tratta di atti di violenza, in un certo senso, legati a questo conflitto". Lo ha precisato il portavoce dell'Onu Stéphane Dujarric sull'incidente a Gaza, spiegando che non c'era stata alcuna presenza delle Nazioni Unite durante la distribuzione degli aiuti.
Netanyahu: "Ancora non si sa se ci sarà l'accordo o meno"
"Ancora non si può dire se raggiungeremo un accordo nei prossimi giorni ma certo non accetteremo le richieste fantasiose di Hamas". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu secondo cui Israele non ha ancora ricevuto da Hamas la lista degli ostaggi che farebbero parte dell'intesa. "Recupereremo tutti gli ostaggi - ha aggiunto - con o senza accordo. Gli inviti a finire la guerra prima di aver raggiunto gli obiettivi che abbiamo stabilito - ha aggiunto riferendosi alle pressioni internazionali - non possono essere accettati. Come premier devo garantire gli interessi nazionali anche se questo significa andare controcorrente".
Netanyahu: "Accordo? Aspettiamo ancora lista con nomi ostaggi"
Israele ha chiesto di vedersi consegnata una lista con i nomi di tutti gli ostaggi che farebbero parte del nuovo accordo con Hamas, ma finora non l'ha ancora ricevuta. Lo ha sottolineato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, durante una dichiarazione in tv.
Guterres condanna la strage a Gaza, serve cessate il fuoco
Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres "condanna" la strage a Gaza in cui sono state uccise oltre 100 persone mentre erano in fila per gli aiuti, e ribadisce il suo "appello per un cessate il fuoco umanitario immediato e il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi". Lo ha detto il portavoce del Palazzo di Vetro. Guterres chiede ancora una volta "misure urgenti affinché gli aiuti umanitari possano arrivare dentro e attraverso Gaza a tutti coloro che ne hanno bisogno". Il segretario generale è "sconvolto dal tragico bilancio umano del conflitto a Gaza".
Netanyahu: "Non cederemo ad Hamas, avanti fino a vittoria decisiva"
"Non cederemo a Hamas e continueremo la guerra finché non avremo raggiunto una vittoria decisiva". Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. "La vittoria su Hamas - ha aggiunto -arriverà eliminando tutte le sue brigate dal centro e dal sud della Striscia di Gaza".
Blinken parla con premier Qatar di pausa umanitaria e rilascio ostaggi
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha avuto un colloquio telefonico con il premier del Qatar Sheikh Mohammed bin Abdulrahman. Lo ha reso noto il dipartimento di Stato, secondo cui si è discusso degli sforzi in corso per rilasciare gli ostaggi e di una potenziale pausa umanitaria nel conflitto a Gaza.
Libano, Hezbollah annuncia uccisione di un suo combattente
Hezbollah ha annunciato oggi l'uccisione nelle ultime ore nel sud del Libano di un suo combattente. Sale così a 220, secondo i media di Beirut, il conto dei miliziani di Hezbollah dichiarati morti ("martiri sulla via di Gerusalemme") dall'inizio dello scoppio del conflitto con Israele lo scorso 8 ottobre.
Parolin: in Medio Oriente qualche spiraglio, speriamo in tregua
"Mi pare che in Medio Oriente c'è qualche spiraglio, nel senso che abbiamo visto la diplomazia sta lavorando per ottenere la tregua e quindi anche l'accesso degli aiuti umanitari, che è il punto più delicato questo, da quanto sentivo direttamente da fonti locali, l'approvvigionamento proprio del cibo, delle medicine e delle cure mediche. Però vedo una fatica, non è semplice. Mi pare di capire che c'è qualche qualche attività, che c'è qualche movimento. Speriamo che questo possa maturare e diventare davvero una tregua". Lo ha detto il cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, ai microfoni di Tv2000, a margine della 'Cattedra dell'Accoglienza' in corso a Sacrofano.
Consiglio di Sicurezza Onu si riunisce oggi su Gaza
Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu si riunirà a porte chiuse per consultazioni urgenti sulla situazione a Gaza alle 16.15 locali, le 22.15 italiane. Lo comunica il Palazzo di Vetro.
Calenda: "Cacciare Netanyahu e imporre cessate il fuoco"
"Quanto accaduto a Gaza è semplicemente agghiacciante. Le responsabilità dirette vanno accertate rapidamente. Ma la situazione a Gaza è inaccettabile da troppo tempo. Israele è andata molto al di là del 'diritto di difendersi'. Il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi vanno imposti ora da tutta la comunità internazionale e Netanyahu va cacciato il prima possibile". Lo afferma il leader di Azione Carlo Calenda.
Al Sisi ed emiro Qatar discutono con Biden su mediazione
Il presidente egiziano Abdelfatah al Sisi e l'emiro del Qatar, Tamim bin Hamad Al Thani, hanno discusso con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden degli sforzi di mediazione dei tre Paesi per concordare una tregua tra Israele e il gruppo islamista Hamas nella Striscia di Gaza. Secondo un comunicato della presidenza egiziana, Biden ha chiamato al-Sisi per "discutere degli sforzi congiunti intrapresi da Egitto, Qatar e Stati Uniti per calmare la situazione nella Striscia di Gaza, raggiungere un cessate il fuoco, scambiare i detenuti e attuare l'ingresso degli aiuti umanitari".
Hamas, sale a 112 il bilancio dei morti a Gaza, 760 feriti
Il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, ha annunciato che il numero delle persone uccise mentre aspettavano di ricevere aiuti è salito a 112. Lo scrive la Bbc. Il portavoce del ministero, Ashraf al-Qudra, ha aggiunto che 760 persone sono rimaste ferite. La stessa fonte ha poi precisato che le vittime potrebbero aumentare in quanto molti corpi devono ancora essere recuperati.
Meloni: "Sgomento per spari su civili a Gaza, accertare responsabilità"
"Ho appreso con profondo sgomento e preoccupazione la drammatica notizia di quanto accaduto oggi a Gaza. È urgente che Israele accerti la dinamica dei fatti e le relative responsabilità. Le nuove e numerose vittime civili impongono di intensificare immediatamente gli sforzi sui negoziati in atto per creare le condizioni per un cessate il fuoco e per la liberazione degli ostaggi". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dopo le vittime provocate dagli spari dell'esercito israeliano su una folla di palestinesi che si era radunata per aspettare un convoglio di tir che trasportavano sacchi di farina nel settore nord di Gaza.
Save the Children, a Gaza i bambini muoiono per mancanza di cibo
"A Gaza i bambini muoiono a causa della mancanza di cibo e i loro genitori vengono uccisi mentre cercano di procurarglielo". A lanciare l'allarme è Save the Children, dopo l'uccisione di almeno 104 persone e il ferimento di altre 760 mentre erano in fila per la farina a Gaza. "I racconti che emergono superano l'orrore. Una fila per avere del cibo salvavita è diventata una fila per la morte. Mentre i bambini muoiono per mancanza di cibo, i loro genitori muoiono nel tentativo di procurarglielo". Lo afferma Jason Lee, direttore di Save the Children nei Territori palestinesi. "È necessaria un'indagine immediata e imparziale su ciò che è accaduto e avviare delle azioni per garantire il rispetto del diritto umanitario internazionale. Ai civili non può essere negata l'assistenza indispensabile, né possono essere uccisi nel tentativo di ottenere quell'aiuto", aggiunge. "I bambini e i loro genitori sono stati costretti a prendere decisioni disperate per sopravvivere. Le persone vengono uccise e ferite mentre cercano di procurarsi ciò che possono per mantenere in vita le proprie famiglie, senza avere nessun posto dove poter ricevere cure mediche efficaci, visto che, dopo quasi cinque mesi di bombardamenti, le strutture sanitarie sono state decimate. Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco definitivo subito", conclude Lee.
Pentagono: "Oltre 25.000 donne e bambini palestinesi uccisi" (2)
"Oltre 25.000" ha detto Austin rispondendo a chi gli chiedeva, nel corso di un'audizione in Congresso, quante donne e bambini palestinesi erano stati uccisi nella campagna militare di Israele dopo l'attacco del 7 ottobre. Austin ha quindi precisato che dall'inizio della guerra a Gaza sono state fornite e Israele circa 21.000 munizioni guidate.
Tajani: "Immediato cessate il fuoco per aiuti umanitari"
"Le tragiche morti a Gaza richiedono un immediato cessate il fuoco per favorire piu' aiuti umanitari, la liberazione degli ostaggi e la protezione dei civili". Lo scrive il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in u post su X. "Chiediamo con forza a Israele di tutelare la popolazione a Gaza e di accertare, con rigore, fatti e responsabilita'" ha aggiunto.
Gaza, la delegazione israeliana in Qatar ha lasciato Doha
La delegazione israeliana in Qatar che stava negoziando sugli ostaggi e su una possibile tregua a Gaza ha fatto ritorno in patria. Lo hanno riferito i media secondo cui i temi esaminati a Doha saranno discussi dal gabinetto di sicurezza israeliano.
Pentagono, oltre 25.000 donne e bambini palestinesi uccisi
Più di 25.000 donne e bambini palestinesi sono stati uccisi da ottobre. Lo afferma il capo del Pentagono, Lloyd Austin.
Tajani: "Israele tuteli popolazione Gaza e accerti i fatti"
"Le tragiche morti a Gaza richiedono un immediato cessate il fuoco per favorire più aiuti umanitari, la liberazione degli ostaggi e la protezione dei civili. Chiediamo con forza ad Israele di tutelare la popolazione a Gaza e di accertare, con rigore, fatti e responsabilità". Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Al Sisi: "Da Biden invito a più sforzi per cessate il fuoco"
Il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi ha ricevuto una telefonata dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Secondo il portavoce della presidenza egiziana "si è discusso degli sforzi congiunti di Egitto, Qatar e Stati Uniti per raggiungere un cessate il fuoco, lo scambio tra ostaggi e prigionieri e l'invio degli aiuti umanitari". I due, secondo il portavoce, hanno definito un cessate il fuoco "una priorità per ristabilire la stabilità nella regione". Il presidente Biden ha esortato in proposito l'Egitto a perseguire ogni sforzo per raggiungere l'obiettivo.
Israele: "La maggioranza dei morti a Gaza per la calca" (2)
Lerner ha affermato che questi incidenti si sono verificati malgrado gli sforzi intrapresi da Israele, anche nei giorni scorsi ''con centinaia di camion'', per facilitare la consegna di aiuti umanitari nel nord della Striscia di Gaza. Il convoglio in questione era transitato dal valico israeliano di Kerem Shalom, era risalito verso nord lungo la strada costiera di Gaza e ''l'ultimo dei camion aveva superato'' il posto di blocco dell'esercito (fra il settore sud e quello nord di Gaza) quando, a diverse centinaia di metri, si è creata la calca in cui numerose persone hanno perso la vita. L'ufficiale ha aggiunto che otto camion di quel convoglio sono egualmente riusciti a procedere verso nord, ''ma si sono trovati esposti al fuoco di persone di Gaza, sono stati saccheggiati e danneggiati''. Il secondo incidente, secondo Lerner, è stato ''molto più limitato''. Dopo che il convoglio era transitato, decine di persone si sono radunate attorno alla postazione dell'esercito. ''Essendo zona di guerra, i militari hanno sparato colpi di avvertimento in aria e poi in direzione di chi rifiutava di allontanarsi''. ''L'esercito sta continuando ad investigare questi incidenti'', ha concluso l'ufficiale.
Russia, arrestato il direttore di Novaya Gazeta per "discredito delle Forze Armate"
Il giornale d’opposizione, poco dopo l’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, era stato costretto a sospendere la propria attività a causa della sua posizione critica nei confronti di Putin. LEGGI L'ARTICOLO
Haniyeh ha incontrato ambasciatore cinese in Qatar
Il leader di Hamas Ismail Haniyeh ha incontrato in Qatar l'ambasciatore cinese Cao Xiaolin con il quale ha parlato degli ultimi sviluppi nella Striscia di Gaza, in particolare delle ''strade da seguire per mettere fine alla guerra'' e dei modi per fornire aiuti urgenti contro ''la fame dilagante'' nel nord dell'enclave palestinese. Lo rende noto Hamas in una nota. Haniyeh ha anche sottolineato la necessità di porre fine alle ''aggressioni e ai massacri'' contro la Striscia di Gaza e ha lodato il ruolo della Cina nelle Nazioni Unite.
Radio militare: "Due israeliani uccisi in Cisgiordania"
Due israeliani sono stati uccisi in un attentato terroristico a colpi d'arma da fuoco ad una stazione di benzina nell'insediamento ebraico di Eli in Cisgiordania. Lo ha riferito la Radio militare che cita fonti del Pronto Soccorso secondo cui si tratta di un uomo di circa 30 anni e di un adolescente. Il portavoce militare ha detto che "il terrorista è stato neutralizzato". Sono in corso - ha aggiunto - ricerche su un eventuale complice.
Biden: "Nessun cessate il fuoco entro lunedì"
Il presidente americano Joe Biden, che questa settimana aveva affermato di sperare in un cessate il fuoco a Gaza entro lunedì, ha fatto marcia indietro e ha affermato che questa pausa nelle ostilità non si verificherà fino a quella data. Gli Stati Uniti stanno anche esaminando "versioni contrastanti" della strage di oggi durante una distribuzione di aiuti a Gaza, ha detto il presidente americano mentre lasciava la Casa Bianca per un viaggio alla frontiera con il Messico.
Usa: "Importante ampliare l'assistenza umanitaria a Gaza"
L'incidente a Gaza mette in evidenza l'importanza di "ampliare e sostenere il flusso di assistenza umanitaria a Gaza, anche tramite un cessate il fuoco temporaneo. Continuiamo a lavorare giorno e notte per centrare questo obiettivo". Lo afferma un portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale.
Biden: "Esaminiamo versioni contradditorie su spari a Gaza"
Gli Stati Uniti stanno esaminando le varie versioni "contraddittorie" sulla sparatoria a Gaza. Lo ha detto Joe Biden.
Biden: "Probabile che cessate fuoco Gaza non sia per lunedì"
"E' probabile che non ci sarà" un cessate il fuoco temporaneo a Gaza entro lunedì. Lo ha detto il presidente americano Joe Biden. "Lo so" che gli spari a Gaza complicheranno le trattative per gli ostaggi, ha aggiunto il presidente.
Onu: "La vita sta lasciando Gaza a un ritmo terrificante"
"La vita sta lasciando Gaza a un ritmo terrificante": lo ha dichiarato il capo dell'ufficio umanitario delle Nazioni Unite, Martin Griffiths, commentando gli spari da parte dell'esercito israeliano sui palestinesi in fila per gli aiuti a Gaza. "Sono indignato per le notizie secondo cui centinaia di persone sono state uccise e ferite oggi durante un'operazione di trasferimento di aiuti umanitari a ovest di Gaza City", ha scritto Griffiths su X.
Israele: "La maggioranza dei morti a Gaza per la calca"
Israele nega di essere responsabile della maggior parte delle vittime registrate oggi a Gaza. Lo ha detto il portavoce militare Peter Lerner secondo cui si sono verificati due incidenti separati, centinaia di metri uno dall'altro. "Alle 4 di mattina un convoglio di 30 camion di aiuti ha superato il check-point dell'esercito nel Wadi Gaza ed in seguito è stato circondato da migliaia di persone. La folla è finita fuori controllo e decine di persone sono rimaste ferite o uccise nella calca, altre sono state travolte dai camion". I soldati hanno aperto il fuoco solo nel secondo episodio, "sentendosi minacciati da decine di civili".
Arabia Saudita condanna attacco contro civili in fila per aiuti a Gaza
L'Arabia Saudita ha condannato l'attacco condotto dai militari israeliani contro cittadini palestinesi in fila per ricevere aiuti umanitari a di Gaza. Il ministero degli Esteri di Riad ha parlato in una nota di ''civili innocenti colpiti nel nord della Striscia di Gaza'' e ha rivolto un appello per ''una cessazione immediata delle ostilità''.
Giornalista Gaza: "Morti travolti da camion dopo spari israeliani"
Molti dei morti di oggi all'arrivo degli aiuti a Gaza sono stati travolti dalla folla e dai camion nel caos seguito a spari dei soldati israeliani. Ad affermarlo è un giornalista palestinese, Kahdeer al Za'anoun, citato dal Cnn.
Presente sul posto, Za'anoun dice che un'ampia folla aspettava gli aiuti ma che il caos è scoppiato solo dopo gli spari dei soldati. "La maggior parte dei morti sono stati travolti dai camion durante il caos, mentre la gente cercava di scappare dal fuoco israeliano", ha raccontato, aggiungendo che una ventina di persone sono state uccise dalle pallottole.
Cnn: Israele pianifica incursione di terra in Libano nei prossimi mesi
L'Amministrazione Biden e funzionari dell'intelligence temono che Israele stia pianificando un'incursione di terra in Libano a fine primavera o all'inizio dell'estate se gli sforzi diplomatici non riuscissero a disinnescare la minaccia rappresentata da Hezbollah al confine settentrionale. Lo riferisce la Cnn, citando alti funzionari dell'Amministrazione e funzionari a conoscenza delle analisi dei servizi segreti.
Sebbene, noti l'emittente americana, una decisione definitiva da parte di Israele debba ancora essere presa, la preoccupazione è abbastanza forte all'interno dell'Amministrazione Biden per la prospettiva di un'incursione nel Paese dei cedri.
"Agiamo partendo dal presupposto che nei prossimi mesi avrà luogo un'operazione militare israeliana - ha dichiarato un alto funzionario - Non sarà necessariamente imminente nelle prossime settimane, ma forse più tardi questa primavera. Un'operazione militare israeliana è una possibilità concreta".
Casa Bianca: "Gli spari a Gaza sono un incidente grave"
Gli spari a Gaza sono un "incidente grave". Lo afferma un portavoce del consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca. "Piangiamo la perdita di innocenti vite umane e riconosciamo la difficile situazione umanitaria a Gaza, dove innocenti palestinesi cercano solo di nutrire le loro famiglie", prosegue il portavoce.
Israele, vittime distribuzione aiuti per camion su folla
La strage di persone accorse per ottenere gli aiuti a Gaza e' "una tragedia": è il commento di un portavoce del governo israeliano, Avi Hyman, che attribuisce la maggior parte delle vittime ai camion piombati sulla folla, mentre solo una piccola parte degli oltre 100 morti sarebbe stato causato dal fuoco israeliano. "A un certo punto i camion sono stati assaltati dalla folla e gli autisti, civili di Gaza, li hanno accesi guidandoli contro le persone, travolgendoli e uccidendoli a decine", secondo la ricostruzione di Hyman. "E' ovviamente una tragedia, ma non siamo ancora sicuri dei dettagli", ha commentato secondo quanto riporta la stampa. IlTimes of Israel riferisce che secondo le prime indagini dell'esercito, il fuoco dei soldati israeliani ha ucciso una decina di persone.
Nuovi scambi a fuoco al confine fra Israele e Libano
L'esercito israeliano e il gruppo sciita libanese Hezbollah si sono scontrati nuovamente nella zona di confine tra Israele e Libano, nella peggiore escalation di violenza nella zona dalla guerra del 2006. "Aerei da combattimento delle forze di difesa israeliane hanno attaccato diversi obiettivi terroristici di Hezbollah nell'area di Jabal Blat, compresi siti di lancio e un sito militare", ha detto un portavoce militare. Questi attacchi sono avvenuti dopo che Israele ha identificato diversi lanci di razzi dal Libano
verso Adamit e Shlomi, nel nord di Israele. Da parte sua, Hezbollah ha rivendicato quattro attacchi: uno effettuato con colpi di artiglieria contro uno schieramento di soldati israeliani a Jal al Alam, e altri tre con razzi che hanno preso di mira i soldati intorno al sito di "Cobra Hill" e alle città di Ramtha ed Eilon. Nei giorni scorsi Hezbollah ha lanciato decine di razzi contro Israele, in un'escalation iniziata lo scorso ottobre in solidarieta' con il movimento islamico Hamas, che controlla la Striscia di Gaza ed è in guerra con Israele.
Egitto, 'disumano l'attacco di Israele ai civili a Gaza'
"L'Egitto condanna fermamente l'attacco disumano di Israele contro civili palestinesi inermi che stavano aspettando l'arrivo di camion di aiuti umanitari a nord della Striscia di Gaza, e che ha portato a un gran numero di vittime e feriti": lo afferma una nota del ministero degli Esteri egiziano definendo l'azione "una palese violazione delle disposizioni del diritto internazionale e del diritto umanitario internazionale, oltre che un disprezzo totale del valore della persona umana".
Il 9 marzo manifestazione a Roma, "pace in Palestina e Israele"
Sabato 9 marzo a Roma "una grande manifestazione per la Pace in Palestina e Israele". Lo comunica il coordinamento Coordinamento Campagne Rete Italiana Pace e Disarmo spiegando che "dopo la giornata nazionale del 24 febbraio, convocata dalle coalizioni di AssisiPaceGiusta e Europe for Peace, che ha visto più di 120 città e decine di migliaia di cittadine e cittadini mobilitarsi per chiedere di fermare tutte le guerre, per difendere i diritti democratici fondamentali come la libertà di manifestare, il diritto di sciopero, il diritto di associazione e di espressione, oggi messi in discussione, invitiamo a partecipare alla manifestazione nazionale" del 9 marzo. Il corteo si ritroverà alle 12.45 in Piazza della Repubblica per poi raggiungere i Fori Imperiali e concludersi per le 17.30.
Israele, esercito mostra video con folla attorno ai camion
L'esercito israeliano ha diffuso un video di sorveglianza aerea sull'incidente di questa mattina a Gaza nord nella distribuzione degli aiuti. "Il video mostra quante persone hanno circondato i camion e, di conseguenza, dozzine sono state uccise e ferite per aver spintonato, calpestato e sono state investite dai camion". L'esercito ha detto che continuerà l'assistenza nella trasferta degli aiuti umanitari.
Strage camion aiuti, Hamas minaccia alt colloqui ostaggi
Hamas ha minacciato di fermare i negoziati per il rilascio degli ostaggi dopo la strage di abitanti di Gaza che davano l'assalto ai camion carichi di aiuti umanitari nel nord della Striscia. Lo ha riferito giovedì la rete televisiva saudita Al-Arabiya.
Hamas: "Spari a Gaza rischiano di far saltare i negoziati"
Hamas ha avvertito che gli spari contro i palestinesi in fila per gli aiuti a Gaza potrebbe portare al fallimento dei colloqui per la tregua e per la liberazione degli ostaggi. "I negoziati condotti dalla leadership del movimento non sono un processo aperto a scapito del sangue del nostro popolo", si legge nel comunicato, che Reuters riporta sul suo sito, nel quale di afferma che Israele sarebbe responsabile di qualsiasi fallimento dei colloqui.
Idf: "Caduti in Israele alcuni pacchi di aiuti lanciati su Gaza"
L'esercito israeliano ha reso noto che alcuni dei pacchi con gli aiuti umanitari lanciati dal cielo nel Nord di Gaza sono stati trasportati dal vento in territorio israeliano; la caduta dei pacchi ha anche causato il timore di possibili incidenti che non si sono verificti.
Netanyahu terrà conferenza stampa alle 18.30
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu terrà una conferenza stampa a Tel Aviv alle 19.30 ora di Israele, le 18.30 in Italia. Lo rende noto il Times of Israel, sottolineando che si tratta della prima conferenza stampa del premier israeliano in 12 giorni.
Hamas: "Il bilancio dei morti palestinesi a Gaza sale a 104"
Il bilancio delle vittime palestinesi uccise dalle forze israeliane mentre aspettavano gli aiuti alimentari a Gaza è salito a 104: lo afferma il ministero della Sanità di Gaza, aggiungendo che almeno 760 palestinesi sono rimasti feriti.
Hamas: "No ai negoziati a scapito del sangue del nostro popolo"
''I negoziati condotti dalla leadership di Hamas non sono un processo aperto a scapito del sangue del nostro popolo. Il nemico subirà le conseguenze del fallimento dei negoziati finché persisterà nei suoi crimini contro il nostro popolo''. E' quanto ha reso noto Hamas ''alla luce dei massacri in corso'', ovvero dopo l'attacco israeliano contro centinaia di palestinesi in fila per ricevere aiuti alimentari a ovest di Gaza City, costato la vita ad almeno 77 persone. Lo riporta il quotidiano 'Filastin' legato a Hamas.
Capo diritti umani Onu: 'Crimini di guerra commessi da tutte parti coinvolte'
''Tutte le parti coinvolte nella guerra tra Israele e Hamas hanno commesso crimini di guerra''. Lo ha affermato l'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Turk, chiedendo che si indaghi su questi crimini e che i responsabili vengano consegnati alla giustizia. "Chiare violazioni dei diritti umani internazionali e delle leggi umanitarie, compresi crimini di guerra e forse altri crimini ai sensi del diritto internazionale, sono stati commessi da tutte le parti", ha detto Turk al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra. ''E' tempo per la pace, le indagini e la responsabilità'', ha aggiunto.
Pe chiede per prima volta cessate fuoco incondizionato in Medio Oriente
Il Parlamento europeo chiede un cessate il fuoco "immediato" e incondizionato a Gaza, per la prima volta dallo scoppio del conflitto tra Israele e Hamas, e ritiene "insostituibile" il ruolo dell'Unrwa. La richiesta e il riferimento all'Unrwa, sullo sfondo delle accuse di Israele contro l'agenzia delle Nazioni Unite, sono stati approvati ieri negli emendamenti passati con margini ristretti in una risoluzione sulla situazione dei diritti umani nel mondo, che nel suo complesso ha ottenuto 377 voti favorevoli, 90 contrari e 68 astenuti. L'emendamento, del gruppo della Sinistra, chiede "un cessate il fuoco immediato e permanente nella Striscia di Gaza affinche' l'intera popolazione possa avere accesso ininterrotto al cibo e all'acqua". E' la prima volta che il Parlamento europeo lancia un appello specifico per un cessate il fuoco incondizionato, dopo che la sua prima risoluzione sulla crisi - lo scorso ottobre - chiedeva una pausa umanitaria, e a gennaio aveva chiesto un cessate il fuoco condizionato al rilascio degli ostaggi e allo
smantellamento di Hamas. "Oggi abbiamo ottenuto una piccola vittoria, che purtroppo arriva troppo tardi con 30 mila morti", ha commentato l'eurodeputato Miguel Urba'n, tra i promotori dell'emendamento.
Hamas: 'Massacro orrendo durante consegna aiuti, Israele va fermato'
Un ''massacro orrendo, senza precedenti nella storia dei crimini di guerra''. Così Hamas ha definito l'attacco israeliano contro centinaia di palestinesi in fila per ricevere aiuti alimentari a ovest di Gaza City. Un attacco costato la vita ad almeno 77 persone e che, secondo Hamas, rientra nel piano di Israele di ''cancellare'' la causa palestinese e sfollare i palestinesi dalle loro terre. In una nota, Hamas ha chiesto alla ''Lega araba e al Consiglio di Sicurezza dell'Onu di riunirsi urgentemente e di agire per fermare le uccisioni di massa e la pulizia etnica a Gaza da parte di Israele''. E questo perché, ha aggiunto, ''tutti i paesi arabi devono rompere il silenzio riguardo al genocidio contro il nostro popolo' e mobilitarsi immediatamente per portare cibo e aiuti medici a Gaza''.
Relatore Onu: 'Grandi potenze smettano di fornire armi a Israele'
'Le grandi potenze devono smettere di fornire armi a Israele e un cessate il fuoco è imprescindibile per consentire l'arrivo degli aiuti alla popolazione della Striscia di Gaza: lo ha detto il relatore delle Nazioni Unite per i diritti umani Ben Saul all'emittente statale egiziana Al Qahera. "Un eventuale attacco alla Rafah palestinese causerà gravi danni ai civili in tutta la Striscia - ha aggiunto - e Israele potrebbe essere accusato di crimini di guerra". Saul ha poi ricordato che la Corte di giustizia, nella sua recente sentenza, ha obbligato Israele a evitare il rischio di genocidio e ha sottolineato le sue violazioni degli obblighi internazionali e i continui attacchi ai civili. Ben Saul, docente all'Università di Sidney e tra i massimi esperti mondiali di terrorismo e diritti umani, è stato recentemente nominato relatore speciale delle Nazioni Unite sulla promozione e la protezione dei diritti umani e della difesa delle libertà fondamentali contro il terrorismo.
Capo diritti umani Onu: 'Operazione Rafah contraria a indicazioni Cig'
Un'operazione militare israeliana di terra contro la città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, provocherebbe ingenti perdite di vite umane e rischierebbe che vengano commesse atrocità. Lo ha dichiarato l'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Turk, chiedendo che venga fatto ''di tutto'' per evitare una simile prospettiva che non è per nulla coerente con i principi espressi dalla Corte internazionale di Giustizia. Il riferimento è alla richiesta della Cig a Israele, perché faccia il possibile per evitare un genocidio della popolazione palestinese nella Striscia di Gaza. Un'operazione a Rafah, ha aggiunto Turk, ''porterebbe l'incubo della popolazione palestinese in una nuova dimensione''.
Ministero Salute Hamas: oltre 30mila morti a Gaza
Oltre 30mila palestinesi sono rimasti uccisi nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra. Lo afferma il ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas. Il dato non distingue fra civili e combattenti, ma il ministero dichiara che la maggior parte sono donne e minori.
Assalto a camion aiuti a Gaza, Israele spara: "50 morti"
Una cinquantina di persone e' stata uccisa quando le truppe israeliane hanno fatto fuoco su un gruppo di palestinesi che dava l'assalto ai camion carichi di aiuti nella Striscia di Gaza. Lo hanno denunciato fonti sanitari palestinesi.
Leva per ortodossi e preghiere a al-Aqsa dividono Israele
Due questioni dividono il governo israeliano, impegnato nella guerra contro Hamas e nel confronto quotidiano con Hezbollah lungo il confine con il Libano. Il gabinetto di guerra ha deciso che il ministro della Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvirnon, non potra' impedire agli arabi israeliani di pregare nella moschea di Al-Aqsa sul Monte del Tempio durante il Ramadan. Secondo Channel 12, il gabinetto di guerra - composto dal primo ministro Benjamin Netanyahu, dal ministro della Difesa Yoav Gallant e dal ministro Benny Gantz, cosi' come da diversi altri ministri che fungono da osservatori - ha deciso di essere l'unico organo a prendere decisioni riguardanti la politica da adottare sulla spianata delle moschee, mettendo di fatto da parte il ministro della Sicurezza nazionale, esponente dell'estrema destra, che a meta' febbraio aveva affermato che ai residenti palestinesi della Cisgiordania dovrebbe essere impedito di partecipare alle preghiere sul Monte del Tempio a Gerusalemme durante il Ramadan. Ieri il capo di Hamas, Ismail Haniyeh, ha invitato i palestinesi di Gerusalemme e della Cisgiordania a marciare verso la moschea di Al-Aqsa per pregare nel primo giorno di Ramadan.
Hamas: 70 morti per attacco israeliano su persone in fila
Hamas denuncia che più di 70 palestinesi sono stati uccisi e 250 feriti in un attacco israeliano contro persone in attesa di aiuti alimentari vicino a al-Rashid Street, a sud di Gaza City questa mattina. Lo riporta Al Jazeera. I morti e i feriti sono stati portati all'ospedale al-Shifa, nel nord di Gaza.
Sinwar: 'Molte vittime utili per far pressione su Israele per fine guerra'
L'elevato numero di vittime civili nella Striscia di Gaza farebbe il gioco di Hamas, aumentando la pressione internazionale su Israele affinché metta fine alla rappresaglia lanciata lo scorso 7 ottobre. E' questo il messaggio che il leader di Hamas nella Striscia di Gaza, Yahya Sinwar, ha inviato tramite un corriere agli alti funzionari del gruppo presenti in esilio in Qatar. Lo scrive il Wall Street Journal, spiegando che nel messaggio recapitato a Doha Sinwar afferma che il suo obiettivo è quello di uscire dal bunker dove è nascosto al termine della guerra per poter dichiarare una ''vittoria storica'' su Israele.
"Non preoccupatevi, gli israeliani sono esattamente dove li vogliamo. L'alto numero di vittime civili a Gaza aumenterà la pressione mondiale su Israele affinché metta fine alla guerra", si legge nel messaggio. Inoltre, Sinwar rassicurava sul fatto che i raid aerei israeliani non erano riusciti a eliminare tutti i comandanti di Hamas e che le Brigate al-Qassam, braccio armato del gruppo, si stavano comportando bene.
Media: 2 anziani uccisi in raid di Israele nel sud del Libano
Due anziani libanesi sono stati uccisi da bombardamenti aerei israeliani nel sud del Libano. Lo riferisce l'agenzia di notizie governativa libanese Nna, secondo cui 14 persone sono rimaste ferite nei raid aerei nemici sulle località di Kafra e Siddqin, a sud-est di Tiro, circa 100 km a sud di Beirut. I due anziani uccisi da Israele erano due anziani di 70 anni circa di età che non avevano accettato di lasciare la loro casa di Kafra e il loro terreno agricolo. Le fonti affermano che nei bombardamenti aerei israeliani sono state lanciate bombe incendiarie al fosforo e che tra i 14 feriti ci sono civili che hanno accusato disturbi respiratori.
Media: 'Notte di inferno israeliano nel sud del Libano'
Una notte di 'inferno israeliano' è stata vissuta dai civili del sud del Libano preso di mira pesantemente da raid aerei di Israele secondo quanto riferiscono i media di Beirut. Oltre alla 'pioggia di bombe' piovuta sulle cittadine di Kafra e Siddqin, dove sono stati uccisi due anziani, i media riferiscono che "un drone israeliano ha lanciato un missile nella stessa zona per impedire ai soccorsi di raggiungere la posizione precedentemente colpita a Siddqin" "Subito dopo - prosegue il racconto dei corrispondenti dei media libanesi nel sud del Libano - l'artiglieria israeliana ha di nuovo cannoneggiato le aree vicine a Hula", nel settore orientale della linea di demarcazione con Israele, "dove sono caduti 40 proiettili prima che razzi fossero lanciati dal Libano in direzione di postazioni israeliane". A inizio serata, sempre secondo le fonti, "colpi di artiglieria israeliana avevano preso di mira Hula, Taybe e Mays al Jabal".
Direttore generale Oms: 'Oltre 30mila morti a Gaza, violenza deve finire'
"Il bilancio dei morti a Gaza ha superato i 30mila, una grande maggioranza dei quali donne e bambini. Oltre 70mila palestinesi sono stati feriti. Questa orribile violenza deve finire. Cessate il fuoco". A scriverlo su X è stato il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della Sanità, Tedros Ghebreyesus.
Nuova Zelanda: ala politica e militare Hamas entità terroristica
La Nuova Zelanda ha designato l'intera organizzazione di Hamas come "entità terroristica", affermando che gli attacchi del 7 ottobre contro Israele hanno infranto l'idea che le sue parti politiche e militari siano separate. "L'organizzazione nel suo complesso è responsabile di questi orribili attacchi terroristici", ha dichiarato Wellington, annunciando la decisione di congelare i beni di Hamas in Nuova Zelanda e di vietare ai cittadini di fornire al gruppo "sostegno materiale". "Gli attacchi terroristici di Hamas dell'ottobre 2023 sono stati brutali e li abbiamo condannati in modo inequivocabile", ha dichiarato il primo ministro neozelandese Christopher Luxon in un comunicato. E ha sottolineato che la designazione riguarda Hamas "e non è una riflessione sul popolo palestinese a Gaza e nel mondo", indicando che il sostegno umanitario continuerà. "La designazione non impedisce alla Nuova Zelanda di fornire assistenza umanitaria e futura assistenza allo sviluppo a beneficio dei civili di Gaza". La Nuova Zelanda aveva designato le Brigate Ezzedine al-Qassam, l'ala militare di Hamas, come entità terroristica nel 2010. Ma è stata riluttante a seguire le altre nazioni occidentali nell'estendere la designazione all'intero gruppo, che è anche un partito politico e gode di un ampio sostegno palestinese.
Mo, almeno 70 palestinesi uccisi mentre aspettavano aiuti a Gaza City
Almeno 70 persone sono state uccise in un attacco israeliano contro un gruppo di palestinesi in attesa di ricevere aiuti sulla strada costiera a ovest di Gaza City. Lo riporta la Xinhua, citando fonti mediche e testimoni oculari palestinesi. Gli uomini uccisi, secondo al Jazeera, erano in attesa di aiuti alimentari presso una rotatoria, dando sono stati colpiti dal fuoco israeliano. Dopo i colpi, sono stati visti corpi a terra e i soccorritori non sono riusciti a raggiungerli a causa del pericolo di ulteriori attacchi israeliani.
Wsj: 'Leader di Hamas Sinwar: gli israeliani sono dove li vogliamo'
Il leader di Hamas a Gaza Yaya Sinwar torna a farsi vivo con un messaggio recapitato all'inizio del mese da un corriere ad una riunione della leadership di Hamas in esilio a Doha, rassicurando sul fatto che gli attacchi israeliani non stavano eliminando tutti i combattenti. "Non preoccupatevi, abbiamo gli israeliani proprio dove li vogliamo", afferma Sinwar come riporta il Wall Street Journal aggiungendo che il leader di Hamas a Gaza spiegava che le Brigate Al-Qassam, stavano andando bene. Secondo fonti del Wsj, Sinwar aggiungeva che un alto numero di vittime civili aumentava la pressione mondiale su Israele per fermare la guerra.
Shin Bet: arrestati 2 sospetti, volevano compiere attentato in Israele
Due uomini sono stati arrestati in Israele con l'accusa di aver pianificato un attacco terroristico all'interno del paese con l'aiuto di un miliziano di Hamas a Gaza. A renderlo noto sono stati lo Shin Bet e la polizia israeliana in un comunicato, citato dal Times of Israel, al termine di un'indagine congiunta.
I due sospettati, un 17enne di Gerusalemme e suo cugino di 29 anni di Nablus, sono entrati in contatto per la prima volta con l'uomo di Hamas l'anno scorso, prima dell'assalto terroristico e della guerra a Gaza del 7 ottobre, e hanno chiesto assistenza nella creazione di un ordigno esplosivo.
Secondo quanto riferito, il più giovane dei due sospettati è stato il primo a contattare l'agente di Hamas, parlando con lui tramite Telegram. La polizia ha anche scoperto che aveva cercato su Internet informazioni sulla fabbricazione di un ordigno esplosivo. Dopo aver inizialmente preso contatto con l'agente di Hamas, il diciassettenne ha rivelato il suo piano a suo cugino, che ha accettato di aiutarlo a pianificare l'attacco ed è diventato il principale punto di contatto del miliziano, che dopo lo scoppio della guerra a Gaza, ha interrotto i contatti.
Sinwar programmava la guerra dalla 'Stanza 6'
Il leader di Hamas Yahya Sinwar intendeva condurre la guerra da una base sotterranea fortificata chiamata 'Stanza 6',attrezzata "per soggiorni prolungati con personale militare e linee di comunicazione". Lo hanno fatto sapere fonti dell'intelligence militare israeliana, citate dai media, secondo cui, sotto la progressiva pressione dell'esercito nella Strscia e a Khan Yunis, Sinwar ha lasciato quella base presa dall'Idf ed ora si muove "da un posto all'altro". E' possibile - hanno spiegato - che sia già, o si appresti ad arrivare, in "un'altra struttura sotterranea a Rafah". "La distanza tra noi e lui - hanno aggiunto le fonti - si ridurrà per un suo possibile errore e noi dobbiamo essere lì o nelle vicinanze per riconoscerlo".
Hezbollah rivendica attacco con artiglieria nel nord di Israele
Hezbollah ha rivendicato la responsabilità dell'attacco di artiglieria sul nord di Israele avvenuto stamattina. Lo scrive Ynet News. Dieci razzi sono entrati nel nord di Israele dal Libano stamattina, attivando le sirene di allarme aereo nella città di confine di Shlomi. Non ci sono notizie di vittime o danni.
Colloquio Gallant-Austin, illustrati sviluppi a Gaza e nel nord di Israele
Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant ha avuto un colloquio telefonico la notte scorsa con l'omologo americano, Lloyd Austin, durante il quale lo ha messo al corrente dei recenti risultati ottenuti dall'Idf nella guerra contro Hamas, a partire dalla "distruzione di decine di chilometri di tunnel di Hamas a Gaza", e ha ribadito la determinazione di Israele a continuare ad operare nell'enclave palestinese finché tutti gli obiettivi della guerra non saranno stati raggiunti". A riferirne è stato l'ufficio di Gallant, citato dal Times of Israel.
I due hanno anche discusso degli sviluppi lungo il confine libanese, dove Hezbollah lancia quotidianamente droni, missili e razzi nel nord di Israele. Gallant ha sottolineato ad Austin che Israele non “tollererà le minacce contro i suoi cittadini".
Mo, 2 morti e 6 feriti in attacchi israeliani contro milizie filoiraniane alla periferia di Damasco
Due membri delle milizie filoiraniane sono morti, altri 6 sono rimasti feriti negli attacchi sferrati la notte scorsa dall'esercito israeliano sulla periferia della capitale siriana Damasco. A fornire il bilancio - definendolo provvisorio, considerando che stanno proseguendo le ricerche dei dispersi - è stata la Ong Osservatorio siriano per i diritti umani, con sede a Londra. Gli attacchi hanno preso di mira due edifici all'interno di una fattoria e un centro di addestramento di queste milizie, situati tra loro ad una distanza di circa 600 metri. Dall'inizio dell'anno, l'Osservatorio ha registrato 17 attacchi israeliani contro il territorio siriano, che hanno provocato la morte di 37 persone, tra soldati, miliziani siriani e iraniani e nove civili.
Idf: 'Combattimenti nel nord di Gaza, eliminate cellule terroristiche'
Le forze della 162a Brigata che operano nel quartiere di Zeitoun, nel nord della Striscia di Gaza, si sono scontrate ed hanno eliminato le cellule terroristiche che avevano aperto il fuoco contro di loro. Lo ha riferito l'Idf, precisando che le truppe della 401a Brigata hanno eliminato due cellule terroristiche. I soldati hanno anche individuato e distrutto dei tunnel. Nel frattempo, la squadra di coordinamento del fuoco della Brigata Nahal ha individuato ed eliminato un terrorista utilizzando un drone, mentre la squadra di coordinamento del fuoco della 7a Brigata Corazzata ha eliminato quattro terroristi che tentavano di piazzare un ordigno esplosivo nel terreno.
Israele: 'Idf continua operazioni in centro e sud di Gaza
L'esercito israeliano continua ad operare nel centro e nel sud della Striscia, in particolare a Khan Yunis che si trova a poca distanza da Rafah. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui a Zaitun i soldati "hanno ucciso terroristi, distrutto imbocchi di tunnel e localizzato numerose armi". Secondo la stessa fonte sono state "eliminate due cellule terroristiche" e altre unità "che usavano droni". A Khan Yunis - ha continuato il portavoce militare - " le truppe hanno ucciso terroristi e smantellato infrastrutture del terrore nell'area con "5 operativi eliminati".
Usa, ma anche Canada, studiano lancio aereo aiuti su Gaza
L'amministrazione del presidente Biden sta valutando la possibilita' di lanciare aiuti da aerei militari statunitensi su Gaza. Il sito di notizie statunitense Axios, che per primo ha dato la notizia, ha comunque citato funzionari americani che hanno riconosciuto come i lanci dagli aerei avranno un effetto limitato poiche' un aereo militare puo' sganciare solo la quantita' di rifornimenti equivalente a quella trasportata da uno o due camion. Nel frattempo anche il Canada ha fatto sapere che sta lavorando per lanciare aiuti sulla Striscia di Gaza, magari in collaborazione con altri Paesi che lo hanno gia' fatto come la Giordania, ha spiegato il ministro dello sviluppo internazionale Ahmed Hussen.
Cnn: Usa preoccupati da possibile azione Israele in Libano
L'amministrazione di Joe Biden è preoccupata che Israele stia facendo preparativi per operazioni di terra nel Libano per la fine della primavera o l'inizio dell'estate. Lo ha riferito la Cnn, ripresa dai media israeliani, spiegando che l'eventualità scatterebbe se dovessero fallire i negoziati diplomatici per costringere gli Hezbollah a ritirarsi dal confine con Israele, come prevede la Risoluzione 1701 dell'Onu. Israele - dopo il continuo lancio di razzi dal Libano cominciato lo scorso 8 ottobre - ha più volte denunciato la situazione.
Hamas: a Gaza oltre 30mila morti da inizio guerra
Il ministero della Sanità di Hamas ha annunciato che il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza è "di oltre 30.000" dall'inizio del conflitto con Israele il 7 ottobre. Almeno 79 persone sono state uccise soltanto la scorsa notte durante gli attacchi israeliani.
Media: attacco IDF a campo Nuseirat a Gaza; 25 vittime
Almeno 25 persone sono state uccise in un attacco delle forze armate israeliane nel campo di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Lo dicono i media secondo quanto riporta il Jerusalem Post.
Ostaggi a Gaza: quanti liberati, quanti uccisi e quanti ancora nella mani di Hamas
Il numero delle persone rapite durante gli attacchi di Hamas del 7 ottobre in Israele si aggira tra 240 e 253, secondo le stime più recenti. Ad oggi quelle che si trovano ancora nella Striscia sarebbero circa 130. Almeno una trentina sono morte. I rilasciati sono oltre 100. I NUMERI
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