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Guerra Israele-Hamas, Netanyahu: "Finché sarò premier nessuno Stato palestinese"

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Guerra Medioriente, Netanyahu: no a Stato Palestinese
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Guerra Medioriente, Netanyahu: no a Stato Palestinese
00:02:15 min

"Solo la vittoria totale garantirà l'eliminazione di Hamas e il ritorno dei nostri ostaggi", ha ribadito il premier israeliano. Per il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, le "uccisioni civili da parte d'Israele" sono "senza precedenti". Una nota del ministero della Sanità di Gaza afferma che sono oltre 25mila i morti a Gaza da inizio guerra e che circa 62.681 persone sono rimaste ferite negli scontri tra le Forze israeliane e i militanti palestinesi

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"Solo la vittoria totale garantirà l'eliminazione di Hamas e il ritorno dei nostri ostaggi". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu aggiungendo: "Come premier di Israele sostengo questa posizione con determinazione anche di fronte a pressioni enormi internazionali e interne. E' stata questa mia ostinazione a impedire per anni uno Stato palestinese che avrebbe costituito un pericolo esistenziale per Israele. Finché sarò primo ministro, questa sarà la mia posizione". 

"Le operazioni militari di Israele hanno diffuso distruzioni di massa e ucciso civili su una scala senza precedenti durante il mio mandato come segretario generale". Lo ha affermato il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres. Una nota del ministero della Sanità di Gaza afferma che sono oltre 25mila i morti a Gaza da inizio guerra e che circa 62.681 persone sono rimaste ferite negli scontri tra le Forze israeliane e i militanti palestinesi. 

Gli Stati Uniti e il Regno Unito stanno valutando le opzioni per intensificare la loro campagna contro gli Houthi in Yemen senza provocare una guerra più ampia, con "raid preventivi più aggressivi".


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Israele Palestina, i motivi storici dietro alla guerra

La guerra lanciata da Hamas contro Tel Aviv ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L'ARTICOLO COMPLETO

Chi sono i leader di Hamas uccisi da Israele, da Yahya Ayyash a Saleh al-Arouri

Dagli anni Novanta diversi esponenti ai vertici dell’organizzazione sono morti durante attacchi mirati condotti da Israele. Fra loro anche Jamila al-Shanti, l'unica donna a essere diventata membro dell'ufficio politico di Hamas nella Striscia di Gaza. Dopo la morte di al-Arouri, fonti diplomatiche coinvolte nei colloqui mediati da Egitto e Qatar che i negoziati per un accordo si sono interrotti. I DETTAGLI

Yemen, chi sono gli Houthi e cosa hanno a che fare con la guerra Israele-Hamas

Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. Nel dicembre 2023 il Pentagono ha detto di aver intercettato missili e droni lanciati dagli Houthi "potenzialmente indirizzati verso obiettivi in Israele" e una petroliera norvegese nel Mar Rosso è stata colpita da un missile houthi. Il 12 gennaio 2023 Usa e Gran Bretagna hanno condotto un raid contro obiettivi nello Yemen utilizzati dai ribelli. L'APPROFONDIMENTO

Oltre cento giorni dall'inizio del conflitto: le date e i momenti chiave

Il blitz dei terroristi palestinesi del 7 ottobre 2023, la risposta dello Stato ebraico con i primi bombardamenti, l'operazione di terra nella Striscia di Gaza, la tregua e la ripresa delle ostilità, fino al raid a Beirut e agli attacchi degli Houthi nel Mar Rosso: ecco le tappe (finora) più importanti del conflitto destinato a durare per tutto il 2024. L'APPROFONDIMENTO

Stop delle navi nel Mar Rosso, ecco cosa significa per l'economia

Gli attacchi contro navi commerciali e militari nel Mar Rosso da parte dei ribelli Houthi hanno ancora conseguenze economiche limitate, dicono gli esperti, a condizione che la crisi non duri. Ma se dovesse protrarsi, cosa succederebbe? L'APPROFONDIMENTO

Rischio escalation dopo gli attacchi dell'Iran: cosa sta succedendo

Si infiamma l'intera regione in seguito ai raid di Teheran in Iraq, contro una presunta sede del Mossad, e in Siria, contro una base dell'Isis. Anche il Pakistan denuncia un attacco sul suo territorio, con la Cina che invita alla calma. L'allargamento del conflitto, partito con l'attacco di Hamas e la risposta di Israele a Gaza, sembra ormai sempre più vicino. L'APPROFONDIMENTO

100 giorni di guerra Israele-Hamas: i fatti chiave
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100 giorni di guerra Israele-Hamas: i fatti chiave
00:01:00 min

Ong, bilancio raid Israele a Damasco salito a 13 morti

E' salito a 13 morti il bilancio dell'attacco attribuito a Israele contro un edificio a Damasco, nel quale sarebbe morto il capo dello spionaggio in Siria dei Guardiani della Rivoluzione islamica iraniani (Irgc). Lo ha riferito l'Osservatorio siriano per i diritti umani, precisando che tra le vittime ci sono "cinque iraniani, tra cui tre alti esponenti dell'Irgc, quattro siriani che lavorano con gli iraniani, un civile siriano, due libanesi e un cittadino iracheno". I Pasdaran hanno confermato di aver perso cinque elementi nell'attacco israeliano, avvenuto ieri mattina.

Hezbollah, cos'è il "super missile russo" lanciato su una base militare di Israele

Il gruppo libanese ha attaccato il centro di osservazione dello Stato ebraico sul monte Meron attraverso il Kornet-EM, un'arma a guida laser probabilmente ricevuta dall'Iran (che a sua volta l'avrebbe ottenuta da Mosca). Ma quella in mano ai militanti sciiti sarebbe una versione potenziata, in grado di colpire obiettivi fino a 10 km di distanza. DI COSA SI TRATTA


Ministro Esteri palestinese incontra delegazione russa

Il ministro degli Esteri palestinese Riyad al-Malki ha incontrato con il capo della delegazione russa in visita a Ramallah. I due hanno discusso "i passi urgenti e necessari per raggiungere un immediato cessate il fuoco" a Gaza, ha riferito il ministero degli Esteri palestinese su X. 

Le famiglie degli ostaggi protestano davanti alla residenza di Netanyahu. FOTO

I parenti dei prigionieri nelle mani di Hamas chiedono al governo dello Stato ebraico di "non indugiare" nella ricerca di un accordo per la loro liberazione. "Non c'è tempo da perdere, la maggioranza del popolo è con noi", urlano a gran voce davanti alla casa del premier. GUARDA LE IMMAGINI

Hamas, è caccia ai leader dell’organizzazione all’estero: chi c’è nel mirino di Israele

Lo Stato ebraico ha creato un'unità speciale denominata Nili, composta da uomini della Difesa e del Mossad e autorizzata a operare a livello internazionale per eliminare i capi del movimento palestinese. Il più ricercato è Yahya Sinwar, leader di Hamas nella Striscia di Gaza e ritenuto fra i principali responsabili dell'attacco dello scorso 7 ottobre. L'APPROFONDIMENTO


L'attore israeliano di Fauda Idan Amedi gravemente ferito a Gaza

Il musicista e attore, 35 anni, stava combattendo come riservista dell’esercito isralieano nell’enclave palestinese. LEGGI L'ARTICOLO


Raid Israele nel sud Libano, ucciso miliziano Hezbollah

Un miliziano di Hezbollah è rimasto ucciso in un raid israeliano nel sud del Libano, ma l'alto comandante del gruppo sciita filo-iraniano, ritenuto l'obiettivo dell'attacco, è sopravvissuto. Lo ha riferito un funzionario della sicurezza libanese, precisando che la vittima faceva parte della "protezione" dell'alto comandante che "è sfuggito alla morte".

Una fonte vicina a Hezbollah ha confermato che un combattente è stato ucciso, ma ha negato che l'obiettivo dell'attacco fosse un esponente di alto livello. Il comandante era a bordo di un veicolo con altre tre persone, dietro l'auto colpita a Kafra, un villaggio vicino al confine.

Israele-Hamas, da Gaza al ruolo degli Usa: la strategia di Netanyahu

Mentre nella Striscia si continua a combattere, il premier israeliano pensa già alla tattica da adottare successivamente al conflitto. Già convocato un team ristretto con uomini dello Stato ebraico e del Mossad e previsti colloqui con Stati Uniti, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. LEGGI


Mar Rosso, Bankitalia: a rischio il 16% dell'import italiano. Il piano del governo

"Per il governo è un'assoluta priorità assicurare lo svolgimento dei flussi commerciali", assicura il ministro degli Esteri Tajani. L'azione dell'esecutivo sarà su due fronti. Il primo: una missione navale Ue anti-Houthi. Il secondo, se la crisi andrà avanti, prevede di mobilitare la Sace per ammortizzare i gravi rincari assicurativi subiti in queste settimane dalle piccole e medie compagnie mercantili. COSA SAPPIAMO

Medioriente, Siria: “Attacco Israele su palazzo a Damasco, 10 morti"

Nell’edificio si stavano riunendo "leader allineati con l'Iran", ha dichiarato l'Osservatorio siriano per i diritti umani. Secondo Haaretz che cita fonti dell'Iran, tra le vittime ci sono due consiglieri anziani delle Guardie rivoluzionarie di Teheran. COSA E' SUCCESSO

Israele, migliaia di persone in piazza a Tel Aviv contro Netanyahu: "Deve andare a casa"

Nella capitale proteste nei confronti del premier, soprattutto da parte dei familiari degli ostaggi e delle vittime di Hamas. "Chi divide non unirà, chi distrugge non costruirà, chi distrugge non creerà", ha dichiarato Yonatan Shamriz, il cui fratello Alon, ostaggio a Gaza, è stato ucciso dai soldati israeliani. Manifestazioni anche a Cesarea, nel nord del Paese, di fronte all’abitazione di Netanyahu. LE PROTESTE

Famiglie ostaggi a Gerusalemme presso residenza Netanyahu

Le famiglie degli israeliani prigionieri a Gaza si sono radunate a Gerusalemme, presso la residenza del premier, dove intendono restare ad oltranza. Fra di loro c'è grande rabbia per le dichiarazioni odierne con le quali Benyamin Netanyahu ha respinto l'ipotesi di un accordo con Hamas. "Per gli ostaggi - affermano - non resta tempo da perdere. Vanno fermate le loro esecuzioni quotidiane. Il premier ed il gabinetto di guerra non hanno alcun diritto di indugiare". Secondo le famiglie, occorre tentare subito la strada dei 90 giorni di tregua a Gaza, indicata dall'iniziativa di Usa, Qatar ed Egitto. 

Tajani, Italia determinata a difesa navigazione Mar Rosso

"L'Italia è fortemente determinata a difendere il traffico commerciale che attraverso il Canale di Suez passa nel Mar Rosso. C'è già un'operazione europea alla quale partecipa l'Italia con due fregate, bisogna allargare i confini dell'operazione militare". Lo ha affermato il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Tg4, sottolineando che domani "su proposta italiana" i ministri degli Esteri Ue daranno vita a "un'altra missione più forte, che vada dallo Stretto di Hormuz e arrivi a Suez". "Una missione militare con grande determinazione nella difesa del traffico mercantile e l'Italia è pronta a fare la sua parte", ha concluso Tajani. 

Usa 2024, Trump: "Eviterò terza guerra mondiale. Biden? Una minaccia per la democrazia"

Il tycoon torna ad attaccare il presidente Usa durante un comizio in New Hampshire, definendolo "il peggiore della storia". E ai suoi sostenitori promette che riuscirà a sbloccare la situazione tra Russia e Ucraina: "Conosco Putin, conosco Zelensky. Risolverò la questione ancora prima ancora di entrare in carica". LEGGI L'ARTICOLO

Usa: Israele ha ucciso solo il 20-30% delle forze di Hamas

Le forze israeliane hanno ucciso il 20-30% dei combattenti di Hamas, in quello che è un bilancio molto inferiore all'obiettivo di Israele di distruggere il gruppo. Lo riporta il Wall Street Journal citando stime dell'intelligence americana, secondo le quali Hamas ha ancora abbastanza munizioni per continuare a colpire Israele e le forze israeliane a Gaza per mesi e sta cercando di riorganizzare la propria forza di polizia in alcune parti di Gaza City. 

Israele-Hamas, trovato tunnel a Khan Yunis dove erano tenuti alcuni ostaggi. VIDEO

La struttura sotterranea presente nel sud della Striscia di Gaza si trovava sotto la residenza di un dirigente di Hamas e ha ospitato a varie riprese una ventina di ostaggi, compresa una bimba poi rilasciata. Secondo l'Idf, il tunnel scoperto era lungo circa 830 metri. I soldati che hanno fatto irruzione si sono scontrati con i terroristi prima di poter accedere. La struttura è stata distrutta. LE IMMAGIINI

Gallant, espanderemo operazioni nella zona di Khan Yunis

Le forze armate israeliane espanderanno ulteriormente l'offensiva di terra a Khan Younis, nel sud di Gaza. Lo ha annunciato il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, dopo aver sorvolato l'enclave palestinese. Le operazioni proseguiranno "finché non raggiungeremo i nostri obiettivi, primo fra tutti, la sconfitta di Hamas e il ritorno degli ostaggi alle loro case", ha assicurato. 

Fumo sopra Gaza City

Gaza City

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Netanyahu, ho impedito creazione Stato palestinese

Nonostante le pressioni nazionali e internazionali, "la mia tenacia ha impedito la creazione di uno Stato palestinese che avrebbe rappresentato una minaccia esistenziale per Israele". E' quanto rivendicato dal premier israeliano Benjamin Netanyahu, che ha sottolineato apprezzamento per "il sostegno americano", ribadendo tuttavia l'intenzione ferma di "salvaguardare gli interessi vitali" dello Stato ebraico. 

'Ue avvertirà Israele delle conseguenze in caso di no a 2 Stati'

In un documento che l'Ue potrebbe proporre domani al Consiglio Affari Esteri e che in queste ore circola nelle cancellerie europee, Bruxelles propone ai 27 di "esporre le conseguenze che prevedono di avere in caso di impegno o di non impegno" da parte di Israele con la loro proposta di piano di pace. Il piano prevede la creazione di uno Stato per la Palestina e il riconoscimento reciproco della sovranità - la cosiddetta soluzione dei due Stati. Lo scrive il Financial Times in un articolo pubblicato oggi pomeriggio nella sua versione online. La proposta, spiega il foglio britannico, mostra un alzamento della pressione dell'Ue nei confronti del premier israeliano Benyamin Netanyahu affinché accetti un piano di pace di lungo termine. 

Netanyahu, 'ho detto a Biden che dovremo controllare Gaza'

"Ho chiarito al presidente Biden la determinazione di Israele a conseguire tutti gli obiettivi della guerra e a garantire che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele". Lo ha detto Benyamin Netanyahu aggiungendo che "dopo aver eliminato Hamas", non ci sarà "a Gaza nessuno che finanzi o educhi al terrorismo o invii terroristi. La Striscia deve essere smilitarizzata e restare sotto pieno controllo di sicurezza israeliano". Netanyahu ha poi respinto le richieste di Hamas per il rilascio degli ostaggi, ossia "la fine della guerra, l'uscita dell'Idf, la liberazione di assassini e stupratori e la sua permanenza al potere".

'Houthi cercano più armi dall'Iran per attacchi nel Mar Rosso'

Le informazioni di intelligence più recenti raccolte dagli Stati Uniti e dai paesi occidentali indicano che gli Houthi stanno cercando più armi dall'Iran e alimentano i timori che il gruppo sia determinato a continuare gli attacchi nel Mar Rosso. Lo riporta Politico citando alcune fonti, secondo le quali le informazioni di intelligence suggeriscono anche che gli Houthi potrebbero cercare di attaccare le forze occidentali nella regione. Non è chiaro se i recenti raid americani in Yemen abbiano però modificato i piani degli Houthi per gli attacchi contro le forze occidentali. 

'A Khan Yunis progressi dell'esercito nella ricerca di ostaggi'

Nell'area di Khan Yunis, nel sud della Striscia, Israele sta accrescendo la pressione militare su Hamas, con operazioni ininterrotte per 24 ore al giorno, nel tentativo di localizzare ostaggi israeliani che potrebbero trovarsi nella zona. Lo riferisce il Jerusalem Post, che cita funzionari secondo i quali ad accrescere le speranze di risultati positivi è giunto il ritrovamento a Khan Yunis di un tunnel con una gabbia di ferro in cui in precedenza erano stati reclusi ostaggi. In quel tunnel sono stati rinvenuti anche i disegni di una bambina israeliana. "La combinazione di serrate attività sul terreno con la raccolta di informazioni di intelligence sta dando frutti", secondo questi funzionari. In questo contesto Israele spera inoltre di avvicinarsi al nascondiglio di Sinwar, il leader di Hamas. Tuttavia, aggiunge il Jerusalem Post, non viene esclusa la possibilità che egli riesca a dileguarsi ancora con l'avvicinarsi dei soldati israeliani. 

Israele, 'soldato ritenuto ostaggio è stato ucciso il 7 ottobre'

L'esercito israeliano ha annunciato che il soldato Shay Levinson, ritenuto ostaggio di Hamas a Gaza, è invece stato ucciso il 7 ottobre scorso nell'attacco della fazione islamica ai kibbutz ed ora il suo corpo è trattenuto nella Striscia. Levinson, 19 anni, è ora ritenuto "un soldato caduto, il corpo è stato preso da un'organizzazione terrorista". 

Riad, 'serve un processo credibile per lo Stato palestinese'

Per avere "una vera pace e stabilità nella regione e per vedere una vera integrazione che porti benefici economici e sociali anche per Israele", l'unico modo è "un processo credibile e irreversibile verso uno Stato palestinese. Siamo pronti come Arabia Saudita e come Paesi arabi". Lo afferma il ministro degli Esteri saudita Faisal bin Farhan in un'intervista alla Cnn, sottolineando che una normalizzazione dei rapporti fra Arabia Saudita e Israele può esserci solo con questo viatico. "Sta dicendo in modo inequivocabile che se non c'è una strada credibile e irreversibile verso uno Stato palestinese allora non ci sarà una normalizzazione dei rapporti fra Arabia Saudita e Israele?", ha chiesto il giornalista Farek Zakaria. "E' l'unico modo in cui avremo benefici, quindi sì - ha risposto il ministro saudita -. Abbiamo bisogno di stabilità. E la stabilità arriverà solo con una soluzione della questione palestinese". 

Riservisti Israele contro ritorno palestinesi nel nord di Gaza

Condizionare il ritorno degli abitanti di Gaza alle loro abitazioni nel centro e nel nord della Striscia alla liberazione di tutti gli israeliani prigionieri di Hamas: questo l'appello lanciato con una lettera aperta al gabinetto di guerra di Israele da oltre 130 ufficiali e comandanti impegnati da tre mesi in combattimenti sul terreno. Lo riferisce Ynet. I firmatari si dicono determinati ad andare fino in fondo nella missione assegnata loro, ed aggiungono: "Dobbiamo impedire agli abitanti di Gaza di tornare alle loro case finchè tutti gli ostaggi non siano tornati alle loro. Non c'è motivo che Ahmed torni alla sua abitazione a Gaza prima che Ziv e Tal siano rientrati nel kibbutz di Kfar Aza". I firmatari aggiungono che alla liberazione totale degli ostaggi dovrebbero essere condizionate anche le forniture di aiuti umanitari per Gaza, nonché il funzionamento degli ospedali. Il testo è firmato dal 'Forum dei comandanti e dei combattenti della riserva'. 

Resistenza islamica in Iraq rivendica attacco contro obiettivi israeliani nelle alture del Golan

La Resistenza Islamica in Iraq rivendica un attacco di ieri con droni contro obiettivi israeliani nelle alture del Golan occupate. Lo riferisce 'Al Jazeera' che cita una dichiarazione della Resistenza islamica in Iraq sul suo canale Telegram. Il gruppo armato ha spiegato che l'attacco sugli obiettivi militari israeliani è in linea "con il nostro approccio di resistenza all'occupazione e a sostegno del nostro popolo a Gaza".

Hamas a famiglie ostaggi, 'vostro governo sta mentendo, tempo sta per scadere'

"La scelta è vostra, se volete recuperare delle bare o persone vive. Il vostro governo sta mentendo, il tempo sta per scadere". Ad affermarlo, secondo quanto riferisce 'Al Jazeera', sono le Brigate al-Qassam, l'ala militare di Hamas, che hanno pubblicato una foto con un messaggio indirizzato alle famiglie degli ostaggi israeliani detenuti nella Striscia di Gaza. Le Brigate Qassam hanno precedentemente annunciato che molti detenuti israeliani sono stati uccisi da attacchi aerei israeliani sulla Striscia dall'inizio della guerra.

Fidan a New York, Ankara vuole cessate il fuoco

Il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, volerà a New York domani per partecipare all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite in cui si parlerà della crisi umanitaria in corso a Gaza e delle operazioni militari israeliane nella Striscia. Il ministero degli Esteri di Ankara fa sapere che sono in programma degli incontri bilaterali, ma sul punto mantiene riserbo.

Israele ha sequestrato oltre 5 milioni di dollari a Gaza

Nelle ultime settimane le truppe dell'IDF hanno sequestrato circa 15 milioni di shekel (4 milioni di dollari) dalle roccaforti di Hamas e dalle case di personaggi di Hamas ricercati, lo scrive il Times of Israel citando il ministero della Difesa israeliano. Sarebbero stati sequestrati anche circa 1 milione di dollari americani, oltre alle valute dell'Iraq, della Giordania e dell'Egitto. Il denaro verrà trasferito al settore finanziario del ministero della Difesa e sarà versato nelle casse dello Stato. 

Hamas chiede fine immediata dell'occupazione israeliana

Hamas ha chiesto la fine dell'"aggressione israeliana" a Gaza e ha affermato che solo il popolo palestinese dovrebbe decidere il futuro del territorio. "Rifiutiamo categoricamente qualsiasi piano internazionale o israeliano per decidere il futuro della Striscia di Gaza", scrive il movimento palestinese in un documento che spiega il suo attacco in territorio israeliano del 7 ottobre e in cui ha chiesto la "fine immediata dell'aggressione israeliana".

Hamas, l'attacco del 7 ottobre "un passo necessario"

In un documento il movimento islamista palestinese Hamas ha affermato che l'attacco del 7 ottobre contro Israele è stato "un passo necessario" e una "risposta normale" a "tutti i complotti israeliani contro il popolo palestinese". Hamas ha aggiunto che nel "caos" intorno al confine tra Israele e la Striscia di Gaza, "forse sono stati commessi degli errori", ma ha negato di aver preso di mira i civili, se non "per caso e durante gli scontri con le forze di occupazione", nonostante le 1.140 persone uccise in questo attacco senza precedenti, la maggior parte delle quali civili, secondo un conteggio Afp basato su dati ufficiali israeliani, tra cui più di 360 frequentatori del festival a Reim. 

Tv, '2 morti tra file Hezbollah in raid drone in Libano, scortavano i leader del gruppo'

Due combattenti di Hezbollah sono morti nel raid di un drone, attribuito a Israele, che ha colpito un'auto nella località di Kafra, nel sud del Libano. Lo riferiscono al-Arabiya e al-Hadath citando fonti secondo cui i due facevano parte dell'unità delle 'scorte' di Hezbollah. Viene fatto il nome di Fadi Suleiman, come uno dei due uomini di Hezbollah uccisi nel raid. Stando alle notizie il raid non avrebbe colpito l'obiettivo principale. 

Comunità ebraica: cessi il fuoco delle parole contro di noi

"Cessate il fuoco delle parole lo diciamo noi a chi continua ad accusare Israele di crimini di guerra e genocidio, con slogan basati sulla nazionalità e sulla fede, dando credito solo alla propaganda di Hamas e nuova vita a pregiudizi che speravamo estinti". Così la presidente dell'Ucei (Unione Comunità Ebraiche Italiane) Noemi Di Segni facendo appello "a tutti gli schieramenti politici, a chi insegna all'università o nelle scuole affinché cessi la violenza verbale, un assist al terrorismo e allo squadrismo di centri sociali o di neofascisti, in nome della solidarietà con un popolo e una terra che non conoscono per nulla".

Gaza, Guterres: situazione straziante e inaccettabile

Nasce associazione Setteottobre: 'rischio fine occidente, reagire a deriva'

"Abbiamo dato vita a Setteottobre perché vediamo il rischio della fine dell’occidente democratico, perché non possiamo rimanere inermi di fronte a questa deriva, dobbiamo reagire". Lo ha detto il presidente Stefano Parisi nel corso dell’incontro di presentazione della nuova associazione, tenutosi oggi al teatro Sala Umberto di Roma. 

"La barbarie e la disumanità del massacro commesso il 7 ottobre dai terroristi di Hamas e della Jihad islamica rappresenta un’orrenda lezione sui metodi e sui propositi di nemici dichiarati della democrazia, della libertà, delle donne, dello stato di diritto. La reazione di una parte significativa dell’Occidente tra silenzi, ambiguità, manifestazioni antisemite, fino alla legittimazione del terrorismo come “atto di resistenza” che abbiamo visto nelle piazze, nei campus universitari grazie all’acquiescenza delle autorità accademiche, nelle scuole complici docenti e presidi, letto negli appelli girati sui social, rappresenta il virus dell’odio istillato da ideologie totalitarie, che sta corrodendo le più importanti conquiste delle nostre società - ha denunciato - Dal mese di ottobre alla fine dell'anno sono triplicati i casi di antisemitismo in Italia e questo è intollerabile. Quando si attacca Israele, quando si attaccano gli ebrei, si colpisce il nostro sistema di valori".

Sanchez a Israele: 'basta bombardamenti indiscriminati a Gaza'

"Contro il razzismo negli stadi ci vogliono sanzioni esemplari e prese di posizione forti, a cominciare dalle società. Gli episodi avvenuti in Udinese Milan, ma anche a Sheffield, sono gravissimi". Lo afferma in una nota la senatrice di Italia Viva Daniela Sbrollini, componente della commissione cultura e sport del Senato e responsabile sport del partito. "Bisogna capire - spiega - che i responsabili di quei cori non sono tifosi, ma che vanno trattati alla stregua di quanti provocano disordini e violenze. Il calcio dovrebbe trasmettere, come accade con le altre discipline, valori positivi: la salute, la tolleranza, la sportività. Gli stadi devono diventare un luogo di gioco e spettacolo, in cui le famiglie e i giovani possano tornare in sicurezza e nel divertimento".

Media, '75 morti finora nei raid Usa-Gb contro gli Houthi'

Gli attacchi aerei britannici e americani contro le strutture Houthi nello Yemen hanno provocato finora la morte di 75 persone, tra cui agenti del corpo delle Guardie della rivoluzione islamica dell'Iran e degli Hezbollah libanesi. Lo hanno rivelato fonti yemenite a Sky News Arabia, citato a sua volta da altri media, tra cui il canale israeliano I24news. Secondo quanto riferito, nove delle vittime degli attacchi aerei erano esperti stranieri, tre dei pasdaran e sei di Hezbollah. La maggior parte delle vittime nello Yemen - sostengono le fonti - sono state uccise durante i raid contro i siti militari Houthi a Hodeidah, Hajjah, Dhamar, Taiz e Al-Bayda. Gli attacchi aerei hanno provocato la distruzione di piattaforme missilistiche e magazzini di droni, oltre a ostacolare le operazioni degli Houthi, riferiscono ancora le fonti a Sky News Arabia.

Mar Rosso: Tajani,ora missione più ampia, difensiva ma armata

"Stiamo facendo di tutto per proteggere le nostre esportazioni, che rappresentano il 40% del Pil. Domani sarò a Bruxelles, spero per convincere tutti a dar vita a una missione europea per proteggere le rotte delle navi che, attraverso il Mar Rosso, esportano o importano beni commerciali fondamentali per noi", ha premesso Tajani. "Gia' stanno lavorando i nostri militari con la missione Atalanta, ma bisogna fare una missione piu' larga, che abbia più competenze. Sarà una missione difensiva, non offensiva. Ma sara' una difesa forte determinata, una difesa armata: questo deve essere chiaro. Faremo di tutto per proteggere la liberta' di navigazione", ha detto.

Onu, uccisioni civili da parte d'Israele senza precedenti

"Le operazioni militari di Israele hanno diffuso distruzioni di massa e ucciso civili su una scala senza precedenti durante il mio mandato come segretario generale. Questo è straziante e assolutamente inaccettabile. Il Medio Oriente è una polveriera, dobbiamo fare tutto il possibile per evitare che il conflitto si accenda in tutta la regione". Lo ha affermato il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres al vertice del G77+Cina nella capitale ugandese Kampala, secondo quanto riportato dal Guardian.

Da Israele ok a trasferimento fondi per Anp a Norvegia

Il governo israeliano ha approvato il piano per trasferire alla Norvegia i fondi destinati all'Autorita' nazional palestinese ma congelati dopo la guerra. A sua volta, Oslo li trasferira' a Ramallah solo con l'esplicito via libera di Israele, a seguito di un accanito dibattito interno e di una forte pressione americana. La decisione del governo fa seguito alla riunione di gabinetto di giovedi' scorso sulla proposta di trasferimento delle entrate fiscali - che vengono raccolte da Israele per conto dell'Anp, tramite un Paese terzo, conclusasi pero' senza votazione.


Media, "Dna degli ostaggi in una cella nei tunnel di Hamas"

In una sala sotterranea scoperta dall'esercito di Israele in una rete di tunnel a Khan Yunis, nella Striscia di Gaza, sono state trovate tracce di Dna di ostaggi israeliani catturati il 7 ottobre dal kibbutz Nir Oz. Lo ha affermato alla televisione commerciale israeliana Canale 12 la nuora di uno degli ostaggi, l'ottantenne Yoram Metzger. "Non era sangue, ma tracce di Dna rimaste negli abiti", ha precisato. La moglie Tamar, di 78 anni, era stata catturata con lui ed è stata rilasciata a novembre. Il mese scorso Hamas ha pubblicato un video in cui Yoram Metzger compariva assieme con due altri ostaggi anziani, in condizioni fisiche degradate. Secondo il portavoce militare in quella cella - senza luce e con scarsità di aria - sono stati detenuti per un certo periodo una ventina di prigionieri israeliani, la cui sorte resta ignota. "Non so dove si trovino adesso - ha aggiunto la nuora di Metzger. - Si tratta di diversi anziani in condizioni fisiche precarie. E' chiaro che rischiano di non uscirne vivi". 

Israele-Hamas, trovato tunnel a Khan Yunis dove erano tenuti alcuni ostaggi

La struttura sotterranea presente nel sud della Striscia di Gaza si trovava sotto la residenza di un dirigente di Hamas e ha ospitato a varie riprese una ventina di ostaggi, compresa una bimba poi rilasciata. Secondo l'Idf, il tunnel scoperto era lungo circa 830 metri. I soldati che hanno fatto irruzione si sono scontrati con i terroristi prima di poter accedere. La struttura è stata distrutta. I DETTAGLI

Londra, "deludente rifiuto di Netanyahu a Stato palestinese"

L'opposizione del premier israeliano Benyamin Netanyahu alla costituzione di uno Stato palestinese è "deludente". Lo ha affermato il ministro della Difesa del Regno Unito, Grant Shapps, citato dal Guardian. "Penso che sia deludente sentire Benyamin Netanyahu dire che non crede nella soluzione dei due Stati. In tutta onestà, l'ha detto per tutta la sua carriera politica, per quanto ne so. Non penso che arriveremo a una soluzione se non avremo due Stati", ha affermato Shapps intervistato questa mattina da Sky News, aggiungendo che il Regno Unito continua a sposare la soluzione a due Stati e che "non esiste altra opzione".

A Khan Yunis estese operazioni sopra e sotto il terreno

Israele prosegue anche oggi una vasta operazione nell'area di Khan Yunis, la principale città nel sud della Striscia di Gaza, dove ieri ''diversi terroristi sono stati eliminati, con l'aiuto dell'aviazione''. Lo ha riferito il portavoce militare, secondo cui in questa operazione i militari hanno scoperto ''ingenti quantità di armi'' immagazzinate in una struttura di Hamas. A Khan Yunis l'esercito opera sia sopra sia sotto il terreno, all'interno di una vasta rete di tunnel e di bunker estesa sotto il tessuto urbano della città. A Daraj Tufach, nel nord della Striscia, i militari hanno eliminato ieri ''15 terroristi'' durante un'incursione in una base di Hamas dove erano nascoste armi ed uniformi. Ai combattimenti, ha precisato il portavoce militare, prende parte attiva anche la Marina militare che ieri ha colpito un edificio di Gaza da dove Hamas cercava di tendere un agguato a forze di terra. ''In quel modo la minaccia è stata rimossa'', ha concluso il portavoce.

Leader Hamas ha incontrato ministro Esteri turco

C'è stato nelle scorse ore un incontro tra il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, e il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, sugli sviluppi nella Striscia di Gaza, la possibilità un cessate il fuoco, l'aumento degli aiuti umanitari alla popolazione dell'enclave palestinese, il rilascio degli ostaggi tenuti prigionieri dall'attacco del 7 ottobre in Israele e la soluzione dei due stati. La notizia arriva dall'agenzia turca Anadolu che cita fonti diplomatiche secondo cui Fidan, ex capo dell'intelligence di Ankara, ha "ricevuto" ieri Haniyeh. L'agenzia non precisa il luogo dell'incontro.

Israele annuncia la morte di un soldato, bilancio sale a 195

L'esercito israeliano ha annunciato oggi la morte di un soldato, Uriel Aviad Silberman, avvenuta ieri nel corso di combattimenti nel settore meridionale della striscia di Gaza. E' salito così a 195 il numero complessivo dei militari israeliani caduti sul terreno a partire dall'inizio delle operazioni terrestri nella striscia di Gaza, ossia dalla fine di ottobre. 

Wall Street Journal, "Israele ha eliminato 20-30% forze combattenti di Hamas"

Israele avrebbe ucciso tra il 20% e il 30% delle forze combattenti di Hamas nella Striscia. E' la stima - ripresa dal Wall Street Journal - dell'intelligence Usa che è "di poco più bassa" di quella di Israele, che ritiene di aver ucciso 10.000 miliziani di Hamas, di cui 1.000 nell'attacco del 7 ottobre. Secondo le stesse fonti, Hamas avrebbe ancora abbastanza munizioni per continuare i combattimenti per mesi e sta tentando di ristabilire la sua presenza militare in alcune parti di Gaza City. 

Hamas, "oltre 25.000 morti a Gaza dall'inizio della guerra"

Il bilancio delle vittime a Gaza dall'inizio della guerra tra Israele e Hamas ha superato quota 25.000: lo ha reso noto il  ministero della Sanità della Striscia controllato da Hamas. Nel complesso dal 7 ottobre scorso sono state uccise 25.105 persone. 

Iran, "veto Usa all'Onu ha causato la morte di palestinesi"

"L'ingiusto meccanismo del potere di veto ha indebolito la posizione dell'Onu": lo ha affermato il primo vicepresidente iraniano, Mohammad Mokhber, sottolineando che "se tale potere non fosse esistito, gli Stati Uniti non avrebbero potuto porre il veto alla risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu su Gaza, e quindi così tanti palestinesi non sarebbero stati uccisi nella guerra di Gaza". Mokhber ha parlato ieri sera durante un incontro con il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, a margine del vertice del Movimento dei Paesi non allineati (Nam) tenutosi in Uganda. Da parte sua, Guterres ha affermato che l'Iran, in quanto uno dei principali pilastri del nuovo Medio Oriente, dovrebbe svolgere un ruolo attivo nella promozione della pace. Lo riporta l'agenzia di stampa Irna. 

Attacchi Houthi nel Mar Rosso, Usa si preparano a 'campagna militare prolungata'

L'Amministrazione Biden definisce piani per una campagna militare prolungata contro gli Houthi in Yemen, che l'Iran è accusato da anni di sostenere. Lo scrive il Washington Post, dopo dieci giorni di raid che non sono riusciti a fermare gli attacchi degli Houthi, che ostacolano il traffico marittimo, alimentando i timori tra alcuni funzionari che un'operazione a tempo indefinito possa "far deragliare la fragile pace" nel Paese e "trascinare" gli Usa in un "altro conflitto imprevedibile". Il Post scrive di funzionari di alto livello convocati mercoledì alla Casa Bianca per parlare delle opzioni per il futuro della risposta dell'Amministrazione agli Houthi.


Israele, trovato tunnel dove era parte degli ostaggi

Un tunnel dove in precedenza è stata tenuta prigioniera, "in dure e inumane condizioni", una parte di ostaggi di Hamas a Gaza: lo hanno scoperto - secondo il portavoce militare Daniel Hagari - i soldati sotto la casa di un dirigente di Hamas a Khan Yunis, nel sud della Striscia. Nel tunnel - ad una profondità di circa 20 metri - è stata trovata una grande sala dove sono stati tenuti in cattività circa 20 ostaggi, alcuni di questi poi liberati. Trovati anche disegni fatti dalla bambina Emilia Aloni, anche lei rilasciata. Per entrare nella struttura - ha detto Hagari - i soldati hanno combattuto e ucciso miliziani di Hamas. 

Gran Bretagna, "'upgrade' per il sistema missilistico di difesa aerea contro gli Houthi"

Saranno potenziati i missili usati dalla Royal Navy per contrastare gli attacchi lanciati dagli Houthi dello Yemen nel Mar Rosso. Lo ha annunciato il governo britannico Il sistema di difesa aerea Sea Viper avrà missili più efficaci dotati di una nuova testata ed è previsto un aggiornamento del software per contrastare la minaccia rappresentata da missili balistici, tracciare e abbattere obiettivi a più di 112 chilometri di distanza. Un 'aggiornamento' da 405 milioni di sterline assegnato a Mbda che sarà completato entro il 2032 e assicurerà 350 posti di lavoro. Così Sea Viper diventerà "il miglior sistema di difesa aerea navale mai sviluppato per la Royal Navy". "Mentre la situazione in Medio Oriente peggiora, è fondamentale adattarsi per mantenere al sicuro il Regno Unito, i nostri alleati e partner", ha detto il ministro della Difesa, Grant Shapps.

Idf, "nuove foto tunnel Gaza dove sono stati 20 ostaggi"

L'esercito israeliano (Idf) ha diffuso altre foto di un tunnel a Khan Yunis, nel Sud di Gaza, dove in precedenza erano stati tenuti degli ostaggi. Secondo la dichiarazione dell'esercito israeliano, il tunnel è lungo circa 830 metri e profondo 20 metri. Le forze di difesa israeliane hanno aggiunto che l'ingresso al tunnel era sigillato e pieno di cariche esplosive, porte scorrevoli e portelli. I soldati che hanno fatto irruzione nel tunnel "si sono scontrati con i terroristi e li hanno combattuti". "In quel momento non c'erano ostaggi nel tunnel", ha specificato l'esercito.


Ministro degli Esteri turco incontra il leader di Hamas Haniyeh

Il ministro degli Esteri turco, ed ex capo dei servizi di intelligence di Ankara, Hakan Fidan, ha ricevuto ieri il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh. Durante l'incontro è stato discusso un cessate il fuoco a Gaza, l'aumento degli aiuti umanitari, il rilascio degli ostaggi e una soluzione a due Stati per una pace permanente. Lo riporta la tv di Stato Trt, citando fonti diplomatiche turche, senza specificare il luogo dell'incontro.

Usa, "Israele ha ucciso solo 20-30% miliziani Hamas a Gaza"

Secondo le stime delle agenzie di intelligence statunitensi, le forze di sicurezza israeliane (Idf) hanno ucciso solo il 20-30 per cento dei militanti di Hamas nella Striscia di Gaza. Secondo il Wall Street Journal, gli Stati Uniti ritengono che Hamas disponga ancora di munizioni sufficienti per continuare a combattere le forze israeliane per diversi mesi.


Tajani: "Se Netanyahu non tratta premeremo su Herzog"

"È come la goccia che scava la roccia, bisognerà lavorare duro per convincere le parti, ma i due popoli e due Stati sono l'unica soluzione per la pace". Così alla Stampa il ministro degli Esteri Antonio Tajani. "Non è un compito facile - dice ancora - Netanyahu non vuole, Hamas non vuole. Herzog mi è sembrato più disponibile a far nascere uno Stato palestinese. Con un interregno vigilato dall'Onu, sotto la guida di un Paese arabo. L'Italia è disponibile eventualmente a mandare dei soldati. Questa è la proposta italiana di cui parlerò mercoledì e giovedì, nella mia visita in Libano, Israele e Palestina". "Israele - dice ancora - è una democrazia e Netanyahu è stato eletto, non tocca a noi dire chi deve guidare il Paese in questa fase. Herzog mi pare persona di buona volontà e ha una visione più pacifica, aperta ad alcuni spiragli per procedere".

Un altro soldato israeliano morto a Gaza, 195 da inizio offensiva di terra

Le forze israeliane (Idf) hanno confermato la morte di un altro soldato, un riservista, nel sud della Striscia di Gaza. Si tratta, riportano i media israeliani, di un sergente di 23 anni morto durante i combattimenti nel fine settimana. Dallo scorso ottobre, dall'inizio dell'offensiva di terra a Gaza dopo l'attacco del 7 ottobre in Israele, sono 195 i militari israeliani morti nell'enclave palestinese, secondo il bollettino aggiornato delle Idf.

Guterres: "Inaccettabile rifiuto soluzione dei 2 Stati e diritto dei palestinesi"

"Il rifiuto della soluzione dei due Stati per israeliani e palestinesi e il rifiuto del diritto ad uno stato per il popolo palestinese sono inaccettabile". Così António Guterres, critica la posizione di Benjamin Netanyahu in un discorso a Kampala, in Uganda. "Dopo gli abominevoli attacchi di Hamas del 7 ottobre la distruzione totale di Gaza e il numero di vittime civili causate dall'esercito israeliano in periodo così ristretto di tempo non ha precedenti", ha detto ancora il segretario generale dell'Onu intervenendo alla conferenza dei Paesi non allineati. Guterres ha poi ricordato come tra le vittime vi siano 152 dipendenti dell'Onu "una tragedia straziante per la nostra organizzazione, le loro famiglie e chiunque stia lavorando a Gaza" dove gli operatori umanitari "stanno facendo il possibile per far entrare gli aiuti", ma si trovano costretti "ad affrontare bombardamenti costanti e pericoli quotidiani per loro e le loro famiglie". 


Oms, "3 palestinesi su 4 a Gaza sono sfollati interni"

Tre palestinesi su quattro a Gaza sono sfollati interni. Lo denuncia su X il direttore dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus postando il video di una donna che racconta la vita in un campo profughi a sud di Khan Younis tra malattie, mancanza d'acqua e di cibo e condizioni igieniche disastrose. 

Guerra Israele-Hamas, cento giorni dall'inizio del conflitto: le date e i momenti chiave

Il blitz dei terroristi palestinesi del 7 ottobre 2023, la risposta dello Stato ebraico con i primi bombardamenti, l'operazione di terra nella Striscia di Gaza, la tregua e la ripresa delle ostilità, fino al raid a Beirut e agli attacchi degli Houthi nel Mar Rosso: ecco le tappe (finora) più importanti del conflitto destinato a durare per tutto il 2024. GLI EVENTI

Yemen, chi sono gli Houthi e cosa hanno a che fare con la guerra Israele-Hamas

Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. Nel dicembre 2023 il Pentagono ha detto di aver intercettato missili e droni lanciati dagli Houthi "potenzialmente indirizzati verso obiettivi in Israele" e una petroliera norvegese nel Mar Rosso è stata colpita da un missile houthi. Il 12 gennaio 2023 Usa e Gran Bretagna hanno condotto un raid contro obiettivi nello Yemen utilizzati dai ribelli. CHI SONO

Sejournè: "I palestinesi hanno diritto a uno Stato"

I palestinesi "hanno il diritto alla sovranità e a uno Stato", ha dichiarato il capo della diplomazia francese Stephane Sejournè, dopo che il primoministro israeliano ha ribadito la sua opposizione alla "sovranità palestinese" a Gaza. "La Francia rimarrà fedele al suo impegno per raggiungere questo obiettivo", ha continuato Sejournè su X. Il tweet del ministro francese è arrivato dopo le dichiarazioni del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu che si è opposto alla sovranità palestinese a Gaza e ha affermato che Israele deve mantenere "il controllo sulla sicurezza del territorio".

Hamas, è caccia ai leader dell’organizzazione all’estero: chi c’è nel mirino di Israele

Lo Stato ebraico ha creato un'unità speciale denominata Nili, composta da uomini della Difesa e del Mossad e autorizzata a operare a livello internazionale per eliminare i capi del movimento palestinese. Il più ricercato è Yahya Sinwar, leader di Hamas nella Striscia di Gaza e ritenuto fra i principali responsabili dell'attacco dello scorso 7 ottobre. L'APPROFONDIMENTO

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