Hezbollah, cos'è il "super missile russo" lanciato su una base militare di Israele
Il gruppo libanese ha attaccato il centro di osservazione dello Stato ebraico sul monte Meron attraverso il Kornet-EM, un'arma a guida laser probabilmente ricevuta dall'Iran (che a sua volta l'avrebbe ottenuta da Mosca). Ma quella in mano ai militanti sciiti sarebbe una versione potenziata, in grado di colpire obiettivi fino a 10 km di distanza
- Dopo l'uccisione del numero due di Hamas, Saleh al-Arouri, in un raid a Beirut, si infiamma l'altro fronte della guerra in Medioriente, quello tra Libano e Israele. Nell'ultima settimana, Hezbollah - organizzazione paramilitare antisionista e filoiraniana - ha lanciato 60 razzi nella Galilea del Nord (in foto), centrando due delle tre cupole del centro di difesa aerea settentrionale dello Stato ebraico
- La base di difesa aerea israeliana sul monte Meron ha un'importanza strategica per Io Stato ebraico: non solo controlla il traffico aereo sul confine libanese, ma monitora anche tutto ciò che vola su Siria, Turchia, Cipro e Mediterraneo orientale. Gestisce inoltre il sistema di difesa anti-missilistico Iron Dome ed è dotata di radar a corto e lungo raggio
- Come scrive il Corriere della Sera, la base di difesa aerea settentrionale di Israele è anche la centrale di disturbo dei segnali elettronici di Hezbollah. E oltre a monitorare il traffico aereo, controlla anche i tentativi di infiltrazione dei militanti filoiraniani in territorio israeliano
- Da Israele hanno fatto comunque sapere che il sistema di difesa aerea sotto attacco di Hezbollah - in grado di intercettare qualsiasi tipo di drone grazie a un complesso meccanismo di comunicazione digitale - ha un backup ed è stato "salvato". Ma, come spiega il Corriere, ciò che fa impensierire gli israeliani è che l'attacco del gruppo filoiraniano è stato condotto con un'arma sofisticata: il missile anti-tank russo Kornet-EM (in foto, usato da un soldato di Mosca)
- Ma cos'è esattamente il Kornet-EM? È un moderno missile anticarro a guida laser di fabbricazione russa che ha grande capacità di penetrazione: secondo gli esperti, riesce a sfondare corazzature di un metro di acciaio. Come spiega Shalom, la rivista della comunità ebraica di Roma, il missile viene sparato a distanza "ravvicinata" su una traiettoria diretta, a bassa quota, in modo tale da superare l'azione difensiva di Iron Dome (in foto, un soldato russo usa il Kornet)
- Non è la prima volta che Hezbollah (in foto) utilizza quest'arma. L'ipotesi, spiega Shalom, è che i militanti libanesi l'abbiano ricevuta dall'Iran, che a sua volta l'abbia ottenuta dalla Russia. Il suo utilizzo dimostra come negli ultimi tempi il gruppo sciita si sia militarmente rafforzato. Ed è proprio questo fatto ad agitare la stampa israeliana, che si chiede se l'esercito ebraico sia in grado di fermare il missile russo
- Come spiega un esperto militare citato dal Corriere, Yair Aminsbacher, il Kornet è un razzo che Israele "conosce bene". Ma allora perché la base sul monte Meron è stata comunque colpita? "Il missile di solito ha un raggio d'azione di 5 km, e Israele sapeva fin dove potesse arrivare", afferma l'esperto. Ma Hezbollah (in foto) ha "dimostrato di disporre di modelli che arrivano anche a 10 km, forse di più". La base aerea colpita si trova a 7 km dal confine
- Insomma, pare che il missile Kornet-EM in mano a Hezbollah sia una versione potenziata, che non avrebbe lasciato del tutto indifferente l'esercito israeliano. Come scrive Shalom, sembra che i carri armati dello Stato ebraico abbiano un sistema di difesa efficace contro i razzi anti-tank, che permette di identificarli e distruggerli in volo. Ma, aggiunge la rivista, non sono stati evidentemente predisposti per le installazioni fisse
- Dopo il lancio di missili da parte di Hezbollah, la risposta dello Stato ebraico non si è fatta attendere. In un raid attribuito alle forze israeliane è stato ucciso Wissam Tawil, vice-comandante dell'unità d'élite Radwill del gruppo sciita libanese. L'attacco è stato compiuto a Kherbet Selem, località a circa 20 km a nord della linea di demarcazione tra Libano e Israele
- Parlando alla folla durante le esequie di un combattente ucciso nel sud del Libano, il capogruppo parlamentare di Hezbollah, Muhammad Raad, ha detto che il movimento sciita non vuole l'allargamento del conflitto, ma chiede che Israele cessi i suoi attacchi. Con un'avvertenza esplicita: "Se vogliono espandere il conflitto, attaccando il nostro Paese, andremo fino alla fine. Non temiamo le loro minacce"