Guerra Israele-Hamas, cento giorni dall'inizio del conflitto: le date e i momenti chiave
Il blitz dei terroristi palestinesi del 7 ottobre 2023, la risposta dello Stato ebraico con i primi bombardamenti, l'operazione di terra nella Striscia di Gaza, la tregua e la ripresa delle ostilità, fino al raid a Beirut e agli attacchi degli Houthi nel Mar Rosso: ecco le tappe (finora) più importanti del conflitto destinato a durare per tutto il 2024
- Sono passati cento giorni dall'inizio della guerra fra Israele e Hamas. Secondo le ultime stime, gli israeliani morti sono almeno 1.300 (compresi i soldati), mentre i palestinesi rimasti uccisi dalle bombe sono oltre 24mila (compresi i terroristi di Hamas). La popolazione della Striscia di Gaza vive in condizioni disumane, tra freddo, malattie e mancanza di acqua e cibo. I profughi sono almeno 1,9 milioni. Una tragedia senza fine, dato che si stima che la guerra durerà per tutto il 2024. Ecco, intanto, i momenti chiave finora
- Il 7 ottobre 2023 Hamas dà inizio all'operazione denominata "Alluvione Al-Aqsa", pianificata in segreto nei due anni precedenti. Le brigate Al-Qassam, ala militare dell'organizzazione terroristica palestinese, lanciano razzi sui territori limitrofi alla Striscia di Gaza. Secondo lo Stato ebraico, i missili sono stati circa 2.500. È la scintilla che porta alla nuova escalation del conflitto tra Hamas e Israele, e che riaccende prepotentemente la storica instabilità del Medioriente
- Contemporaneamente al lancio dei missili, i terroristi di Hamas fanno breccia nella barriera di separazione al confine e penetrano nel territorio israeliano con motociclette, motoscafi e deltaplani. Gli infiltrati irrompono nei kibbutz a pochi chilometri dalla Striscia di Gaza prendendo ostaggi, dando fuoco alle case e uccidendo diverse centinaia tra uomini, donne e bambini. Quanto avvenuto nei kibbutz è stato definito "il peggior massacro di ebrei in un solo giorno dall'Olocausto"
- Nelle stesse ore, oltre ai massacri nei kibbutz, i terroristi di Hamas compiono una strage in un festival di musica elettronica vicino al kibbutz di Re'im. Il numero di morti accertato è di 364, tra giovani barbaramente uccisi durante l'irruzione al rave party e altri che stavano tentando disperatamente la fuga. Gli infiltrati prendono in ostaggio 40 persone di varie nazionalità. Le iImmagini aeree del luogo mostrano anche decine di auto bruciate (in foto)
- La reazione di Israele arriva poche ore dopo. Il premier Benjamin Netanyahu dichiara che lo Stato ebraico è in guerra e lancia l'operazione "Spade di Ferro": l'esercito israeliano parte con i bombardamenti sulla Striscia di Gaza e dà inizio a un assedio che vede il blocco totale delle forniture di elettricità, carburante, cibo e acqua ai palestinesi. Viene chiesto a chi vive a nord di Gaza di trasferirsi verso sud: comincia l'odissea degli sfollati e la crisi umanitaria. E si registrano tensioni in Cisgiordania e al confine col Libano
- Esattamente venti giorni dopo l'inizio della guerra, il 26 ottobre 2023 Israele dà il via all'operazione di terra contro la Striscia, puntando a isolare la città di Gaza dalla parte meridionale del territorio. Quattro giorni dopo le forze israeliane prendono il controllo delle arterie centrali della città e cominciano l'assedio all'ospedale Al-Shifa, ritenuto il centro di comando (sotterraneo) di Hamas. Si apre intanto il valico di Rafah, che collega Gaza con l'Egitto, per il passaggio dei primi aiuti umanitari
- Mentre si registrano ondate di antisemitismo in Europa (compresa l'Italia), il 24 novembre 2023 viene concordata tra le parti in conflitto una tregua di quattro giorni per consentire l'ingresso di altri aiuti umanitari e lo scambio di 50 ostaggi rapiti dall'organizzazione terroristica palestinese con 150 tra donne e minori detenuti da Israele. Dopo due proroghe, la mattina dell'1 dicembre 2023 le parti dichiarano la ripresa delle ostilità
- Dopo aver occupato il nord, le forze israeliane avanzano a sud della Striscia di Gaza. Il 10 dicembre 2023 i carri armati arrivano nel centro della città di Khan Yunis, principale centro commerciale della parte meridionale della Striscia, che ospitava numerosi sfollati da Gaza City. Gli israeliani proseguono nell'attività di distruzione dei bunker, tunnel ed edifici di Hamas. I bombardamenti a tappeto raggiungono anche i campi profughi: nella Striscia si passa un Natale di sangue, con centinaia di vittime
- Il 2 gennaio 2024 viene ucciso a Beirut, capitale del Libano, il numero due di Hamas, Saleh al-Arouri. Era considerato l'anello di congiunzione tra Hezbollah, Iran e l'organizzazione palestinese. Il raid, che ha sorpreso il 58enne durante una riunione segreta insieme ad altri capi di Hamas, è stato attribuito a Israele. Hezbollah minaccia un allargamento del conflitto: "Questo crimine non rimarrà impunito". E lo Stato ebraico dichiara di essere "in stato di allerta elevata di fronte a qualsiasi sviluppo"
- Il 12 gennaio 2024 il presidente americano Joe Biden annuncia che Usa e Uk hanno condotto una serie di attacchi contro alcuni obiettivi nello Yemen usati dai ribelli Houthi per minacciare cargo e petroliere occidentali nel Mar Rosso. Nelle ultime settimane, il gruppo armato che controlla Sana'a, la capitale dello Yemen, aveva lanciato diversi missili e droni (intercettati) contro i mercantili per vendetta contro l'attacco di Israele a Hamas. Il timore è che il conflitto possa allargarsi