La struttura sotterranea presente nel sud della Striscia di Gaza si trovava sotto la residenza di un dirigente di Hamas e ha ospitato a varie riprese una ventina di ostaggi, compresa una bimba poi rilasciata. Secondo l'Idf, il tunnel scoperto era lungo circa 830 metri. I soldati che hanno fatto irruzione si sono scontrati con i terroristi prima di poter accedere. La struttura è stata distrutta
L'esercito israeliano ha scoperto nella Striscia di Gaza un altro tunnel dove in precedenza è stata tenuta prigioniera, "in dure e inumane condizioni", una parte degli ostaggi sequestrati da Hamas. Secondo il portavoce militare Daniel Hagari, i soldati israeliani hanno scoperto la struttura sotterranea sotto la casa di un dirigente di Hamas a Khan Yunis, nel sud della Striscia. Nel tunnel - ad una profondità di circa 20 metri - è stata trovata una grande sala dove sono stati tenuti in cattività circa 20 ostaggi, alcuni di questi poi liberati. Trovati anche i disegni fatti dalla bambina Emilia Aloni, anche lei rilasciata.
Un tunnel di 830 metri
Secondo l'Idf, il tunnel scoperto era lungo circa 830 metri, a una profondità di circa 20 metri. Le forze di difesa israeliane hanno aggiunto che l'ingresso al tunnel era sigillato e pieno di cariche esplosive, porte scorrevoli e portelli. I soldati che hanno fatto irruzione nel tunnel "si sono scontrati con i terroristi e li hanno combattuti. In quel momento non c'erano ostaggi nel tunnel", ha specificato l'esercito. Sono stati rinvenuti anche reperti dell'intelligence e armi di Hamas. Il tunnel, riferisce Israele, è situato nel cuore di un'area civile della città. L'Idf stima che nella costruzione del tunnel siano stati investiti milioni di shekel. Il tunnel è stato poi distrutto dall'Idf.