Guerra a Gaza, Hamas: "Pronti a un nuovo round di colloqui per la tregua"

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I miliziani palestinesi garantiscono di voler "raggiungere un accordo sui punti contesi". Il ministro della Difesa israeliano: "Idf avanzi a Gaza, indipendentemente da qualsiasi negoziato". Intanto forze di Tel Aviv hanno aperto il fuoco nei pressi di un centro di aiuti umanitari a Rafah, nel sud di Gaza, uccidendo almeno 39 palestinesi. L'esercito israeliano smentisce: "Non abbiamo sparato sui civili". Un dirigente di Hamas ha negato che il suo gruppo abbia rigettato la proposta di tregua Usa

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Hamas ha affermato di essere pronta ad avviare "immediatamente" un nuovo  round di negoziati per una tregua a Gaza, dove le speranze di un  cessate il fuoco continuano a vacillare a causa della mancanza di  accordo tra Israele e il movimento islamista palestinese su una proposta  statunitense. "Il movimento è pronto ad avviare immediatamente un round  di negoziati indiretti per raggiungere un accordo sui punti di  contesa", ha dichiarato Hamas in una nota, dopo che i mediatori  qatarioti ed egiziani hanno annunciato di aver intensificato gli sforzi  per mediare una tregua nella Striscia di Gaza devastata dalla guerra.

Intanto, il ministro della Difesa Israel Katz ha reso noto di aver ordinato all'Idf di "continuare ad avanzare a Gaza", "indipendentemente da  qualsiasi negoziato". Il ministero della Sanità di Gaza controllato da Hamas ha affermato che il bilancio preliminare dell'attacco israeliano di questa mattina vicino un centro di aiuti umanitari allestito dalla Gaza Humanitarian Foundation a Rafah, nel sud della Striscia, è di 26 morti e 153 feriti. La Ghf smentisce: "Gli aiuti sono stati distribuiti senza incidenti. Le segnalazioni di feriti e vittime sono completamente false e inventate", afferma. Anche l'esercito israeliano afferma di "non aver sparato sui civili. Nelle ultime ore sono state diffuse false notizie, tra cui gravi accuse contro l'Idf riguardo all'apertura di fuoco contro i residenti di Gaza nell'area del sito di distribuzione di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza". Mattarella: Che venga ridotta alla fame un'intera popolazione, dai bambini agli anziani, è disumano e grave è l'erosione dei territori attribuiti all'autorità nazionale palestinese".

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Si tratta di una metanfetamina conosciuta anche come "droga dei kamikaze", spesso mischiata con la caffeina. Non è molto diffusa in occidente, mentre è una sostanza che si trova relativamente in abbondanza in Medio Oriente. In Siria sono stati scoperti diversi laboratori per la produzione del Captagon. Ecco di cosa si tratta e quali sono gli effetti. COSA SAPERE

Merz chiede a Netanyahu rapido ingresso aiuti a Gaza

Il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, ha avuto una conversazione  telefonica con il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, e gli  ha chiesto di consentire senza indugio l'ingresso nella Striscia di Gaza  di sufficienti aiuti umanitari e di garantire una loro distribuzione  sicura alla popolazione civile. Lo riferisce una nota del governo di  Berlino.  Secondo il comunicato, Merz ha anche espresso a Netanyahu la speranza  di un rapido accordo sul rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas e di  un cessate il fuoco. Il cancelliere tedesco ha sottolineato che il suo  governo continua a considerare una soluzione negoziata a due Stati come  la migliore opportunità per israeliani e palestinesi di convivere  pacificamente. Merz, che nelle ultime settimane ha indurito i toni nei  confronti di Israele rispetto al suo predecessore, Olaf Scholz, ha anche  ribadito alla sua controparte israeliana che la sicurezza di Israele e  il suo diritto a esistere fanno parte della "ragion di Stato" della  Germania e ha condannato il terrorismo di Hamas, che, ha sottolineato,  deve "liberare tutti gli ostaggi e deporre le armi".

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L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L'APPROFONDIMENTO

Incendi a Gerusalemme, case evacuate: cosa è successo

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Merz a Netanyahu: "Berlino con Israele ma garanzie su aiuti a Gaza"

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23enne israeliana già ostaggio di Hamas denuncia: "Violentata da un personal trainer"

La ragazza franco-israeliana, 23 anni, era stata rapita dai terroristi durante il festival musicale Nova il 7 ottobre 2023 e rilasciata dopo 55 giorni di prigionia. Ha coraggiosamente parlato della sua vicenda nel corso di un'intervista concessa al canale israeliano Canale 12. LA DENUNCIA

Abu Mazen ha compiuto 90 anni: la carriera politica del presidente della Palestina

Nato il 26 marzo 1935 a Safed, è presidente della Palestina dal 2005. Esponente dell'ala moderata di al-Fatàh, del quale fu fra i fondatori nel 1957, entrò nell'OLP nel 1981 ed ebbe una parte di primo piano  negli  accordi di Oslo del 1993. Nel 2004 prese il posto di Arafat. LA STORIA DEL LEADER

Idf pubblica immagini di uomini mascherati che sparano su civili

Alcuni uomini armati e mascherati che attaccano i civili a Gaza mentre tentano di accaparrarsi aiuti umanitari: è quanto mostrano le immagini di un video realizzato da un drone sopra l'area di Khan Younis e diffuse dall'esercito israeliano. Lo riporta il Jerusalem Post Secondo l'Idf - si legge - il video, girato nella giornata di oggi, mostra uomini che lanciano pietre e sparano contro un gruppo di palestinesi che cerca di impossessarsi di pacchi di aiuti saccheggiati. "Hamas è un'organizzazione brutale e assassina che sta affamando i residenti di Gaza", scrive l'Idef in un comunicato ufficiale".

Hamas: pronti "immediatamente" a nuovo giro negoziati

Hamas ha  affermato di essere pronta ad avviare "immediatamente" un nuovo round di  negoziati per una tregua a Gaza, dove le speranze di un cessate il  fuoco continuano a vacillare a causa della mancanza di accordo tra  Israele e il movimento islamista palestinese su una proposta  statunitense. "Il movimento è pronto ad avviare immediatamente un round  di negoziati indiretti per raggiungere un accordo sui punti di contesa",  ha dichiarato Hamas in una nota, dopo che i mediatori qatarioti ed  egiziani hanno annunciato di aver intensificato gli sforzi per mediare  una tregua nella Striscia di Gaza devastata dalla guerra.

Qatar ed Egitto, intensificare sforzi per tregua

Qatar ed  Egitto hanno "sottolineato l'importanza di intensificare gli sforzi per  superare gli ostacoli affrontati dal negoziato, in coordinamento con gli  Stati Uniti" per un cessate il fuoco a Gaza. Lo si legge in una nota  congiunta dei due Paesi mediatori.

Ministro Interni estone in visita in Israele

Il ministro degli Interni estone, Igor Taro, ha concluso una visita di due giorni in Israele nel corso della quale ha incontrto varie personalità del governo e del mondo imprenditoriale israeliano impegnate nei campi della protezione civile e della difesa delle frontiere per discutere di cooperazione bilaterale alla gestione di rifugi per la protezione dei civili.    "Israele è senza dubbio il paese più competente al mondo in termini di protezione civile e sicurezza interna - ha detto Taro -. I loro sistemi di notifica delle minacce e la concezione della protezione civile nel suo complesso sono di livello mondiale. Siamo sicuri che dalla lezione di Israele potremmo non solo migliorare i nostri apparati di protezione civile e difesa dei confini dello stato, ma anche emendare adeguatamente la nostra Legge sulla protezione civile".

Gaza secondo Trump, il video realizzato con l'AI con statue d'oro e resort di lusso

Il presidente Usa ha pubblicato su Truth e Instagram una clip in cui, grazie all'intelligenza artificiale, mostra come immagina la Striscia di Gaza grazie al suo intervento. Intanto, nella realtà, la guerra rischia di veder vacillare la tregua tra Israele ed Hamas e a Gaza regnano morte e distruzione. IL VIDEO

Manifestazione filopalestinese a Vilnius

Un gruppo di un centinaio di attivisti filopalestinesi ha organizzato oggi una manifestazione lungo le strade del centro di Vilnius per protestare contro l'azione militare israeliana nella Striscia di Gaza.     Nelle dichiarazioni rilasciate alla stampa, gli organizzatori hanno dichiarato di auspicare la ferma condanna delle azioni militari di Israele da parte delle autorità lituane e un maggior supporto alla causa palestinese. In particolare, gli attivisti si sono detti indignati per il mancato rispetto dei diritti umani nella striscia di Gaza e la totale mancanza di rispetto per le norme del diritto internazionale da parte di Israele.     La Lituania è tra i Paesi europei maggiormente restii a condannare le azioni di Israele.

Tajani: "Insieme a Adam accoglieremo anche la madre"

"Insieme al piccolo Adam accoglieremo anche sua madre. Dopo la morte del marito, la dott.ssa Alaa ha deciso di venire anche lei in Italia. Sarà accompagnata dalla sorella con i suoi 4 figli. Il popolo palestinese guarda all'Italia con amicizia e speranza. Il Governo continuerà nella sua azione umanitaria per aiutare il più possibile la popolazione di Gaza e a lavorare per un cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi". Lo ha reso noto il ministro degli Esteri Antonio Tajani su X.

Maiorino: "A Gaza aiuti usati come esche, violenza da mostri"

"Sembra che la notizia dell'attacco israeliano al punto di distribuzione degli aiuti umanitari non sia confermata. In ogni caso, ciò che accade nella Striscia è disumano e mostruoso. Esseri umani indifesi trattati come esche per topi. I civili palestinesi vengono ammazzati come topi in trappola. Netanyahu e il suo governo sono mostri, e vanno consegnati al più presto alla giustizia. O non ci sarà più giustizia per nessuno in nessun luogo al mondo". Così su Facebook la senatrice Alessandra Maiorino, vice presidente del gruppo M5S al Senato.

Parrini: "Bene Giani, riconoscere Stato di Palestina"

"Mentre il governo italiano continua a balbettare e a non essere all'altezza della situazione, dalla Toscana arriva un segnale forte e chiaro che va apprezzato e di cui è giusto essere orgogliosi. Il presidente Eugenio Giani ha appena annunciato che porterà in Consiglio regionale una proposta di formale deliberazione di sollecitazione al governo italiano affinché riconosca lo Stato di Palestina come libero, sovrano e autonomo, e affinché identifichi gli intollerabili crimini di guerra compiuti dal governo Neranyahu alla stregua di atti di sistematica violazione dei diritti inviolabili appartenenti ad ogni individuo, così come definiti nella Dichiarazione universale dei diritti umani adottata il 10 dicembre 1948 dall'Assemblea generale delle Nazioni unite. Così si fa". Così il senatore toscano del Pd Dario Parrini.

Guerra a Gaza, Mattarella: "Disumano ridurre alla fame un'intera popolazione"

"Che venga ridotta alla fame un'intera popolazione, dai bambini agli  anziani, è disumano, e grave è l'erosione dei territori attribuiti  all'autorità nazionale palestinese": sono le parole del presidente della  Repubblica, Sergio Mattarella, parlando del massacro a Gaza  al corpo diplomatico accreditato in Italia in vista della Festa della  Repubblica del 2 giugno, Festa della Repubblica. Il capo dello Stato ha  aggiunto che "i palestinesi hanno diritto al loro focolare entro confini  certi" e che "l'occupazione illegale di territori di un altro Paese non  può essere presentata come misura di sicurezza: si rischia di  inoltrarsi sul terreno della volontà di dominio della barbarie nella  vita internazionale". LEGGI L'ARTICOLO

Mattarella: "Israele apra Striscia a organismi internazionali"

"In qualunque caso, è indispensabile, che l'esercito israeliano renda accessibili i territori della Striscia all'azione degli organismi internazionali, rendendo possibile la ripresa di piena assistenza umanitaria alle persone. Che venga ridotta alla fame un'intera popolazione, dai bambini agli anziani, è disumano". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando al corpo diplomatico accreditato in Italia in occasione del 2 giugno.

Mattarella: "Ostaggi Israele odiosamente rapiti vanno liberati"

"Il Medio Oriente, dopo il sanguinario attacco di Hamas contro vittime israeliane inermi - con ostaggi odiosamente rapiti e ancora trattenuti, che vanno immediatamente liberati - vive il dramma in atto nella striscia di Gaza". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando al corpo diplomatico accreditato in Italia in occasione del 2 giugno.

Qatar-Egitto: "Nuovi sforzi per far ripartire il dialogo su Gaza"

Qatar ed Egitto hanno annunciato l'intenzione di intensificare gli sforzi per riprendere i negoziati per la tregua a Gaza, dove le speranze di un cessate il fuoco stanno svanendo a causa della mancanza di un accordo tra Israele e Hamas su una proposta statunitense. "Qatar ed Egitto, in coordinamento con gli Stati Uniti, sottolineano l'importanza di intensificare gli sforzi per superare gli ostacoli che i negoziati si trovano ad affrontare", hanno dichiarato i due mediatori in una nota congiunta.

Mattarella: "Alta preoccupazione per antisemitismo nel mondo"

C'è una "alta preoccupazione per le manifestazioni di antisemitismo che si riaffaccia nel mondo". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando al corpo diplomatico accreditato in Italia in occasione del 2 giugno

Mattarella: "Disumano ridurre alla fame un'intera popolazione"

"Che venga ridotta alla fame un'intera popolazione, dai bambini agli anziani, è disumano e grave è l'erosione dei territori attribuiti all'autorità nazionale palestinese". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando al corpo diplomatico accreditato in Italia in occasione del 2 giugno.

Mattarella: "Pace non è ideale per anime ingenue"

"La pace non è un ideale per anime ingenue, stroncato poi dal severo giudizio della storia.   La pace è esperienza che statisti lungimiranti hanno saputo pazientemente costruire: occorre proseguirne l'opera. Non ci si deve - e non ci si può -limitare a evocarla.   È necessario impegnarsi perché prevalgano i principi della leale collaborazione internazionale, della convivenza pacifica, realizzati mediante il dialogo, la costruzione di misure crescenti di fiducia vicendevole".   Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando al corpo diplomatico accreditato in Italia in occasione del 2 giugno.

Mattarella: "Palestinesi hanno diritto al loro focolare"

"I palestinesi hanno diritto al loro focolare entro confini certi". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando al corpo diplomatico accreditato in Italia in occasione del 2 giugno.   E', ha aggiunto il capo dello Stato, "inaccettabile il rifiuto di applicare le norme del diritto umanitario ai cittadini di Gaza". "L'occupazione illegale di territori di un altro paese non può essere presentata come misura di sicurezza: si rischia di inoltrarsi sul terreno della volontà di dominio della barbarie nella vita internazionale". "Questa prospettiva e la sicurezza di Israele - elementi imprescindibili - appaiono gravemente minacciate dalla semina di sofferenza e di rancore prodotta da quanto sta accadendo", ha aggiunto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Idf: "Non abbiamo sparato ai civili, diffuse notizie false"

L'esercito israeliano ha comunicato di "non aver sparato sui civili" nel pressi del centro di smistamento degli aiuti a Gaza. "Nelle ultime ore sono state diffuse false notizie, tra cui gravi accuse contro l'Idf riguardo all'apertura di fuoco contro i residenti di Gaza nell'area del sito di distribuzione di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza", si legge in una nota. "I risultati di un'indagine iniziale indicano che l'Idf non ha sparato contro i civili mentre si trovavano nelle vicinanze o all'interno del sito di distribuzione di aiuti umanitari e che le notizie in tal senso sono false".

Unwra, distribuzione aiuti a Gaza è trappola mortale

La distribuzione di aiuti umanitari a Gaza è diventata una "trappola mortale". Lo ha scritto il direttore dell'UNRWA Philippe Lazzarini su X. "La consegna e la distribuzione di aiuti devono essere effettuate su larga scala e in completa sicurezza", "Nella Striscia di Gaza, questo puo' essere fatto solo tramite le Nazioni Unite, in particolare l'UNRWA", ha aggiunto. Lazzarini ha citato i resoconti dei medici sul campo riguardanti "ingenti perdite" tra i civili. 

Riad, no Israele a riunione Ramallah è rifiuto a pace

Il rifiuto di Israele di una visita di una delegazione ministeriale araba nella Cisgiordania occupata "dimostra il suo rifiuto della via diplomatica verso la pace". Lo ha dichiarato ad Amman il ministro degli Esteri saudita, il principe Faisal bin Farhan. In una conferenza stampa con le sue controparti giordana, egiziana e del Bahrein, dopo un incontro in videoconferenza con il presidente palestinese Mahmoud Abbas, il principe Faisal ha affermato che "il rifiuto di Israele" di questa visita "dimostra e conferma il suo estremismo e il suo rifiuto di qualsiasi serio tentativo di intraprendere una via diplomatica verso la pace. E' chiaro che non vogliono altro che violenza", ha aggiunto. Il ministro saudita, tuttavia, ha affermato che il comitato formato da questi paesi arabi avrebbe continuato i suoi sforzi diplomatici per mobilitare il sostegno a una soluzione a due stati per Israele e Palestina. "Se la guerra a Gaza ha dimostrato una cosa, è che le soluzioni militari sono futili e non porteranno sicurezza a nessuna delle due parti. E' necessaria una soluzione politica e definitiva", ha insistito. La delegazione, che avrebbe dovuto visitare la Cisgiordania oggi, aveva denunciato il "divieto" imposto da Israele alla visita sabato. Israele controlla i confini e lo spazio aereo di questo territorio palestinese, che occupa dal 1967, il che significa che è necessaria la sua approvazione per l'ingresso di diplomatici stranieri. Il comitato, presieduto da Faisal bin Farhan, comprende i suoi omologhi di Giordania, Bahrein ed Egitto, nonché il segretario generale della Lega Araba Ahmed Aboul Gheit. 

'Palestina libera', centinaia pro-Pal con bandiere a Giro Italia

Bandiere palestinesi, Kefiah intorno al collo o fatte sventolare in aria, e alcuni manifesti con la scritta 'il genocidio non corre da solo. Israele terrorista'. Centinaia di militanti pro-Palestina oggi in presidio a Roma, molti dei quali accampati da ieri sera con le tende a piazzale Numa Pompilio, contro il Giro d'Italia, per la partecipazione della squadra israeliana. Attorno alle transenne, all'angolo tra viale Aventino e il Circo Massimo, si sono riuniti il Coordinamento di solidarietà con il popolo palestinese, Bsd Roma e Unione Democratica Arabo-Palestinese (Udap), scandendo al passaggio dei ciclisti il grido "free Palestine". Mentre il presidio di Cambiare Rotta e Potere al Popolo, in tenda da questa notte, assieme al Movimento degli studenti palestinesi, sono rimasti nel piazzale adiacente a Terme di Caracalla.

Katz all'Idf: avanzare a Gaza a prescindere dai negoziati

Il ministro della Difesa Israel Katz ha reso noto di aver ordinato all'Idf di "continuare ad avanzare a Gaza", "indipendentemente da qualsiasi negoziato". "Ho ordinato all'esercito di continuare ad avanzare a Gaza contro tutti gli obiettivi, a prescindere da qualsiasi negoziato, e di utilizzare tutti i mezzi necessari per proteggere i soldati e per eliminare e schiacciare gli assassini di Hamas", ha dichiarato in una nota. "O Hamas rilascia gli ostaggi o verrà annientato", ha aggiunto, secondo quanto riportano i media israeliani. 

Gaza Humanitarian Foundation smentisce raid su aiuti Rafah

Le notizie secondo cui ci sarebbero decine di morti e feriti vicino a due centri di distribuzione di aiuti della Gaza Humanitarian Foundation a Rafah, sono "false". Lo dice la stessa organizzazione in un comunicato. "Tutti gli aiuti sono stati distribuiti oggi senza incidenti", ha dichiarato un portavoce della Gaza Humanitarian Foundation. "Abbiamo appreso che queste false notizie sono state attivamente fomentate da Hamas. Sono false e inventate", ha aggiunto. 

Riad, 'no di Israele a visita a Ramallah dimostra rifiuto di pace'

Il rifiuto, da parte di Israele, all'autorizzazione di una missione dei ministri degli Esteri arabi a Ramallah, in Cisgiordania, dimostra il suo ''rifiuto della pace ed estremismo''. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri saudita, il principe Faisal bin Farhan Al-Saud, durante una conferenza stampa ad Amman con i capi della diplomazia di Giordania, Egitto e Bahrein.

Gaza, Croce Rossa: 'Pensiero a genitori che soffrono per guerra'

È difficile essere un genitore. In una società che sembra sempre più polarizzata sulla violenza e sulla sopraffazione, non è facile trasmettere valori e rispetto per il prossimo. Lo è ancora di più quando ti trovi in un'area colpita da una grave crisi o una guerra e non riesci ad avere notizia della tua famiglia, a dare da mangiare e da bere ai tuoi figli, ad aiutare chi si trova in difficoltà. Lo è anche quando tua figlia e tuo figlio sono operatori umanitari impegnati in zone di conflitto. Lo è soprattutto nei momenti in cui, proprio da quelle terre, arriva la notizia di un nuovo attacco che ha provocato distruzione e sofferenza, che ha colpito strutture mediche, ambulanze, sanitari. Da ottobre 2023, nella sola Striscia di Gaza, hanno perso la vita più di 50.000 persone, tra queste oltre 400 operatori umanitari. Davanti a ciascuna di queste strazianti morti, c'è la sofferenza di genitori che vedono strapparsi via i propri figli o che, purtroppo, sono costretti a lasciarli anzitempo soli, a fare i conti con tanta violenza. C'è anche l'agonia dei genitori israeliani che, da quel 7 ottobre, hanno visto i propri figli presi in ostaggio o uccisi dal conflitto. A ciascuno di loro va l'abbraccio della Croce Rossa Italiana, nella speranza che questa breccia di odio aperta nell'Umanità termini il prima possibile e sia permesso di aiutare chi soffre, di far riabbracciare genitori e figli, di lenire le sofferenze di chi li ha persi". Così Rosario Valastro, presidente della Croce Rossa Italiana, oggi, in occasione della Giornata mondiale dei Genitori.

Media: "Hamas nega di aver rifiutato la proposta di tregua di Witkoff"

Un dirigente di Hamas, Basem Naim, citato da vari media israeliani, ha negato che il suo gruppo abbia rigettato la proposta di tregua dell'inviato speciale Usa Steve Witkoff, ma afferma che la risposta di Israele al piano Witkoff era incompatibile con ciò che era stato concordato. Naim ha aggiunto che la risposta dello stesso Witkoff alle osservazioni di Hamas è stata "ingiusta" e denota "totale parzialità" degli americani nei confronti di Israele. 

Hamas: "Per la tregua chiediamo solo rispetto della dignità umana"

I cambiamenti chiesti da Hamas alla proposta per un cessate il fuoco con Israele redatta dall'inviato americano Steve Witkoff servono solo a garantire che sia rispettata la dignita' umana. Ad assicurarlo è stato Mahmoud Mardawi, membro dell'ufficio politico di Hamas. Le modifiche, si legge in una dichiarazione, non cercano di imporre "condizioni politiche, ma un minimo di dignità umana", dopo più di 19 mesi di bombardamenti israeliani nell'enclave palestinese. "Chiediamo emendamenti ai paragrafi che non garantiscono la cessazione delle uccisioni, non aprono la strada agli aiuti e al ritorno sostenibile dai luoghi di sfollamento, ne' impongono chiari obblighi all'occupazione di ritirarsi e cessare il fuoco", si legge nella dichiarazione. Mardawi ha assicurato che le richieste sono "del tutto identiche a quanto concordato" con Witkoff nelle ultime settimane di negoziati. "Abbiamo offerto un accordo responsabile e lo abbiamo modificato per proteggere il nostro popolo dal genocidio", ha insistito.

Huckabee: "Se la Francia vuole lo stato palestinese lo faccia in Costa Azzurra"

"Se la Francia è veramente così determinata a vedere uno stato palestinese, io ho un suggerimento, prenda un pezzo della Costa Azzurra e si crei lo stato palestinese.". Con queste parole l'ambasciatore americano in Israele, Mike Huckbee, si scaglia, intervistato da Fox News, contro la posizione della Francia in favore del riconoscimento della Palestina, accusando Parigi di "fare pressioni su uno stato sovrano". 

"Trovo rivoltate che loro pensino di aver il diritto di fare una cosa del genere", ha aggiunto l'ex governatore dell'Arkansas e pastore evangelico grande sostenitore degli insediamenti in Cisgiordania, che lui chiama usando i termini biblici di Giudea e Samaria. "E' incredibilmente inappropriato nel mezzo di una guerra che Israele sta affrontando presentare qualcosa su cui gli israeliani sono sempre di più contrari", conclude Huckabee affermando che gli Usa non parteciperanno alla conferenza, presieduta da Francia e Arabia Saudita e in calendario dal 17 al 20 giugno al Palazzo di Vetro, sulla soluzione dei due Stati.

Beirut: "Raid israeliano sul sud del Libano, un morto"

Almeno una persona è stata uccisa stamani in un attacco israeliano sul sud del Libano, dove vige il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah. Lo rivela il Ministero della Salute libanese, secondo cui il raid "ha preso di mira una motocicletta nella città di Arnoun, nella regione di Nabatiyeh", a circa cinque chilometri dal confine israeliano. Più a sud, una persona è rimasta ferita in un attacco israeliano che ha preso di mira un'auto a Beit Lif, nella regione di Bint Jbeil, ha affermato il Ministero. Israele continua i suoi attacchi in Libano nonostante il cessate il fuoco che ha posto fine a oltre un anno di conflitto il 27 novembre, inclusi due mesi di guerra aperta, con Hezbollah che ne è uscito notevolmente indebolito. In base al cessate il fuoco, i combattenti di Hezbollah avrebbero dovuto ritirarsi a nord del fiume Litani, a circa 30 chilometri dal confine israeliano, e smantellare le loro installazioni militari a sud di tale confine. Israele, da parte sua, avrebbe dovuto ritirare tutte le sue truppe dal Libano, ma mantenere 5 posizioni "strategiche" lungo il confine. L'esercito libanese si è schierato in queste regioni, dove è l'unico autorizzato a rimanere al fianco delle forze di pace delle Nazioni Unite. 

Guerra Medioriente, Soleterre: "Aprire corridoi sanitari verso la Cisgiordania". VIDEO

Mezzaluna Rossa: "I nostri team hanno trasferito 23 morti e 23 feriti dal centro di distribuzione Rafah"

La Mezzaluna Rossa palestinese ha reso noto che i suoi team hanno trasferito 23 morti e 23 feriti dal centro di distribuzione di aiuti a Rafah. Lo riporta la Bbc, aggiungendo che l'organizzazione umanitaria ha dichiarato anche di aver trasferito in ospedale anche 14 feriti da un altro centro di distribuzione degli aiuti nei pressi del corridoio di Netzarim.

Idf: "Eliminati terroristi e smantellato un tunnel a Gaza"

La 7ma Brigata e l'Unità Yahalom dell'esercito israeliano (Idf) hanno "eliminato terroristi che trasportavano esplosivi e smantellato un tunnel sotterraneo profondo 30 metri e lungo 700 metri" nella Striscia di Gaza: lo ha reso noto l'Idf su Telegram. 

Al Jazeera, almeno 39 le vittime al centro aiuti della Ghf

Almeno 39 palestinesi sono stati uccisi e più di 220 feriti dalle forze israeliane a ovest della città di Rafah, vicino al punto di distribuzione degli aiuti della Gaza Humanitarian foundation. Lo ha riferito la Società di soccorso palestinese ad Jazeera Arabic. Almeno una persona è stata uccisa e altre sono rimaste ferite dopo che l'esercito israeliano ha aperto il fuoco vicino a un altro sito di aiuti Ghf sul corridoio Netzarim. 

Gaza, Croce Rossa: "Un pensiero ai genitori che soffrono per la guerra"

"È difficile essere un genitore. In una società che sembra sempre più polarizzata sulla violenza e sulla sopraffazione, non è facile trasmettere valori e rispetto per il prossimo. Lo è ancora di più quando ti trovi in un'area colpita da una grave crisi o una guerra e non riesci ad avere notizia della tua famiglia, a dare da mangiare e da bere ai tuoi figli, ad aiutare chi si trova in difficoltà. Lo è anche quando tua figlia e tuo figlio sono operatori umanitari impegnati in zone di conflitto. Lo è soprattutto nei momenti in cui, proprio da quelle terre, arriva la notizia di un nuovo attacco che ha provocato distruzione e sofferenza, che ha colpito strutture mediche, ambulanze, sanitari. Da ottobre 2023, nella sola Striscia di Gaza, hanno perso la vita più di 50.000 persone, tra queste oltre 400 operatori umanitari. Davanti a ciascuna di queste strazianti morti, c'è la sofferenza di genitori che vedono strapparsi via i propri figli o che, purtroppo, sono costretti a lasciarli anzitempo soli, a fare i conti con tanta violenza. C'è anche l'agonia dei genitori israeliani che, da quel 7 ottobre, hanno visto i propri figli presi in ostaggio o uccisi dal conflitto. A ciascuno di loro va l'abbraccio della Croce Rossa Italiana, nella speranza che questa breccia di odio aperta nell'Umanità termini il prima possibile e sia permesso di aiutare chi soffre, di far riabbracciare genitori e figli, di lenire le sofferenze di chi li ha persi". Così Rosario Valastro, presidente della Croce Rossa Italiana, oggi, in occasione della Giornata mondiale dei Genitori. 

Hamas: "Attacco israeliano su sito Ghf, i morti sono 26"

Il ministero della Sanità di Gaza controllato da Hamas ha affermato che il bilancio preliminare dell'attacco israeliano di questa mattina vicino un centro di aiuti umanitari allestito dalla Gaza Humanitarian Foundation (Ghf) a Rafah. nel sud della Striscia, è di 26 morti e 153 feriti, 30 dei quali in modo molto grave. 

Idf: "Non a conoscenza di feriti da soldati a sito aiuti"

Le Forze armate israeliane hanno dichiarato di non essere a conoscenza di ferimenti provocati da propri militari al sito di distribuzione di aiuti della Gaza Humanitarian Foundation a Rafah. "L'Idf non e' attualmente a conoscenza di feriti causati dal fuoco dell'Idf all'interno del sito di distribuzione degli aiuti umanitari. La questione e' ancora al vaglio", si legge in una breve nota su Telegram. 

Protezione civile Gaza, almeno 22 i morti a centro aiuti

La Protezione civile di Gaza ha confermato la morte di almeno 22 persone vicino a un centro di distribuzione di aiuti della Gaza Humanitarian Foundation (Ghf) a Rafah, dove le forze israeliane sono accusate di avere aperto il fuoco sulla folla. "Il numero dei martiri del massacro al centro di aiuti americano di Rafah è salito ad almeno 22, con più di 120 feriti, compresi bambini", ha dichiarato il portavoce della protezione civile Mahmud Bassial. Secondo la televisione al Jazira, le vittime a Rafah sono state almeno 30, cui si aggiunge un morto nel centro Ghf vicino al corridoio Netzarim, nel nor della Striscia. 

Fondazione Gaza Humanitarian Foundation (Ghf) nega incidenti, notizie false

La Gaza Humanitarian Foundation (Ghf) che sta consegnando aiuti alimentari a Gaza ha negato che vi siano stati incidenti oggi in uno dei centri di distribuzione. "I nostri aiuti sono stati nuovamente distribuiti oggi senza incidenti", si legge in una dichiarazione riportata dal Times of Israel. "Sappiamo di voci sono fomentate da Hamas che suggeriscono morti e feriti oggi. Non sono veritiere ma fabbricate", prosegue la nota. Ghf sostiene di aver distribuito oltre 4,7 milioni di pasti nell'ultima settimana, tra cui 887.000 sul sito di Tel Sultan questa mattina. 

Morto anche il papà di Adam, unico sopravvissuto dei 10 figli della dottoressa di Gaza

E' morto Hamdi Al-Najjar, il padre di Adam, l'unico sopravvissuto dei dieci fratellini uccisi la scorsa settimana nel bombardamento israeliano a Khan Younis. Lo riporta l'agenzia turca Anadolu citando fonti sanitarie locali. Al Najjar, che era un medico come la moglie Alaa Al Najjar, di turno all'ospedale Nassar al momento del raid, era rimasto gravemente ferito nel bombardamento del 24 maggio scorso. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha detto ieri che Adam, che ha 11 anni ed è rimasto ferito, sarà trasferito "appena possibile in Italia" dove "potrebbe essere operato il giorno 11". 

Hamas pronto a liberare ostaggi vivi e restituire i corpi dei morti. VIDEO

Media, attacchi israeliani su siti Ghf: i morti sono 31

E' salito a 30 morti e 120 feriti il bilancio dell'attacco israeliano vicino un centro di aiuti umanitari allestito dalla Gaza Humanitarian Foundation (Ghf) a Rafah, nel sud della Striscia: lo riporta l'emittente Al Jazeera. Un'altra persona è stata uccisa e una è rimasta ferita in un attacco dell'esercito di Israele (Idf) su un altro sito della Ghf vicino al cosiddetto Corridoio di Netzarim, nella Striscia di Gaza centrale, aggiunge l'emittente. 

Crosetto: "Raid ingiustificati, Netanyahu deve fermarsi"

"Come tutti i governi italiani, siamo amici di Israele. Io sono stato il primo a prendere le distanze dalle azioni di Netanyahu. Considero terminate da mesi le ragioni delle operazioni a Gaza, dal punto di vista degli obiettivi militari. Da quel momento, ogni azione militare non ha logica, né giustificazione, perché mette in pericolo i civili". A dirlo, in un'intervista a Repubblica, il ministro della Difesa Guido Crosetto. "Netanyahu continua negli attacchi, per me è una scelta totalmente sbagliata e controproducente - aggiunge -. Benzina per chi vuole distruggere Israele perché alimenta una spirale d'odio". Per il ministro, "Hamas va combattuta e distrutta. Estirpata da quella terra. Ma non ha più senso farlo con i metodi militari, adesso: ne servono altri. La comunità internazionale non può più accettare che ci siano vittime civili, donne e bambini: non sono danni collaterali tollerabili, questo Israele lo deve capire". 

Media, è morto il padre di Adam

Il padre di Adam, Hamdi Al-Najjar, è morto in seguito alle ferite riportate nell'attacco israeliano del 24 maggio scorso su Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza: lo riporta l'agenzia di stampa turca Anadolu, che cita fonti sanitarie dell'ospedale Nasser della città. L'attacco, che ha colpito l'abitazione della famiglia, è costato la vita a nove figli di Al-Najjar. L'uomo era sopravvissuto insieme al piccolo Adam, mentre la moglie - la pediatra palestinese Alaa Al-Najjar - si trovava al lavoro al Nasser Medical Complex. 

Governo Gaza, "centri aiuti sono trappole mortali di massa"

"Le uccisioni riflettono la natura di queste aree come trappole mortali di massa, non come punti di soccorso umanitario. Ciò che sta accadendo è un uso sistematico e doloso degli aiuti come strumento di guerra, impiegato per ricattare i civili affamati e radunarli con la forza in punti di morte esposti e gestiti dall'esercito di occupazione, finanziati e politicamente coperti dall'amministrazione Usa, che porta la responsabilità morale e legale di questi crimini". Lo scrive il governo di Gaza - come riporta Al Jazeera - dopo l'attacco israeliano che ha provocato almeno 22 morti nei pressi di un centro di aiuti umanitari a Rafah

Al Jazeera: Israele attacca centro aiuti a Rafah, 22 morti

Le forze israeliane hanno aperto il fuoco nei pressi di un centro di aiuti umanitari a Rafah, nel sud di Gaza, uccidendo almeno 22 palestinesi. Lo riferisce l'emittente Al Jazeera, citando fonti locali. Oltre 115 persone sono rimaste ferite nell'attacco.

Hamas: "Non abbiamo rifiutato. Posizione di Witkoff è ingiusta"

Hamas ha dichiarato di non aver respinto la proposta di cessate il fuoco presentata dall'inviato del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff. Lo ha detto a Reuters Basem Naim, un alto funzionario di Hamas, scrive il Guardian.  Naim ha sottolineato che la risposta di Israele alla proposta di Witkoff era incompatibile con quanto concordato dal gruppo, aggiungendo che la posizione di Witkoff nei confronti di Hamas è "ingiusta" e dimostra una "totale parzialità" nei confronti di Israele.

Finale di Champions: striscione ultras Psg: "Stop al genocidio a Gaza"

Nel corso del primo tempo della finale di Champions League tra Psg e  Inter all'Allianz Arena di Monaco di Baviera, gli ultras parigini hanno  esposto uno striscione contenente il messaggio: "Stop al genocidio a  Gaza". Nel pre partita, nella curva riservata ai tifosi francesi, era  stata allestita una coreografia con lo striscione "Insieme siamo  invincibili" (SEGUI LA FINALE DI CHAMPIONS INTER-PSG IN DIRETTA).

Iran, l’arsenale degli Ayatollah tra droni, missili ipersonici e lo spettro nucleare

Dopo l’offensiva di Teheran dello scorso anno, il 1° ottobre 2024 l'Iran ha attaccato il territorio israeliano prevalentemente con missili balistici e ipersonici. Il 26 ottobre la nuova rappresaglia israeliana con "attacchi di precisione" su obiettivi militari. L'arsenale del regime può contare su diverse soluzioni, dai droni kamikaze Shahed 136 ai missili ipersonici Kheibar e Fatah, fino a quelli da crociera tipo Paveh 351. Sono le armi più sofisticate mai affrontate dalle difese israeliane. IL FOCUS

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