
Lo ha detto, citato dai media il portavoce dell'ala militare dei Hamas Abu Obeida spiegando che non c'è un conto preciso viste "le difficoltà pratiche e di sicurezza". Completati i preparativi per l'apertura del valico di Rafah ma finora nessun aiuto umanitario è entrato verso la Striscia e nessuno è uscito. Netanyahu continua a respingere l'idea di un cessate il fuoco. Per il presidente Usa Joe Biden l'attacco di Hamas è stato una "barbarie grave quanto l'Olocausto"
in evidenza
Gli Stati Uniti frenano Israele pronto all'attacco di terra a Gaza. Il presidente Biden, che potrebbe andare mercoledì a Tel Aviv, avverte che un'occupazione israeliana di Gaza sarebbe 'un grosso errore'. Intanto, il Segretario di Stato Blinken è ancora a Gerusalemme. Sabato al Cairo summit arabo, le Nazioni Unite divise. Putin sente i presidenti egiziano al-Sisi, iraniano Raisi, siriano Assad e dell'Anp Abu Mazen e chiede il cessate il fuoco e una tregua umanitaria. Mercoledì vedrà Xi a Pechino. Non si allenta la tensione ai confini di Israele, che ha Ucciso un altro leader di Hamas. Completati i preparativi per aprire il valico di Rafah, ma migliaia di profughi da gaza sono ancora bloccati sotto le bombe. Hamas ha diffuso il primo video di un ostaggio, una ragazza israeliana (con cittadinanza anche francese). "Vi chiedo solo di riportarmi a casa il più presto possibile dalla mia famiglia, dai miei genitori, dai miei fratelli. Per favore, fatemi uscire di qui il più presto possibile", dice.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Cos'è Hamas
- Le cause del conflitto
- I motivi storici
- Cos'è Hezbollah
- Cosa sono i kibbutz
- Gaza, il fallimento dell'intelligence israeliana
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Netanyahu a Putin: "Ci fermeremo dopo distruzione Hamas"
Nella telefonata di questa sera - la prima dallo scoppio della guerra di Gaza - il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha detto al Presidente russo Vladimir Putin che Israele "non si fermera' finche' non avra' distrutto le capacita' militari e governative di Hamas", ha reso noto l'ufficio del Premier citato dal Times of Israel. Netanyahu ha anche "chiarito che Israele e' stato attaccato da vili e crudeli assassini ed è andato in guerra determinato e unito", aggiunge il suo ufficio.
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Hamas, "rilascio di 6.000 prigionieri in cambio ostaggi"
Hamas chiede il rilascio di "6.000 prigionieri uomini e donne nelle carceri israeliane" in cambio di ostaggi presi durante le sue incursioni, lo scrive la Reuters. La richiesta è stata avanzata da Khaled Meshaal, capo dell'ufficio della diaspora di Hamas. Tra i prigionieri del gruppo ci sarebbero anche "ufficiali di alto livello" delle Forze di Difesa israeliane (IDF)
Israele, capo Shin Bet ammette responsabilità per l'attacco di Hamas
Ronen Bar, in un messaggio ai dipendenti del servizio di sicurezza interna, riguardo ai fatti di sabato 7 ottobre, ha scritto: "Non abbiamo dato un preavviso sufficiente". E ha chiarito: "Ci sarà un tempo per le indagini, ma ora siamo in guerra". LEGGI L'ARTICOLO
Israele arma i civili per difendere le città
La polizia israeliana ha annunciato che inizierà ad armare i civili per accelerare la risposta in caso di attacco o situazione di crisi nelle città del Paese. Il capo della polizia Kobi Shabtai e il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir "hanno deciso di espandere le unità di pronto intervento che operano sotto gli auspici della polizia in tutte le città", si legge in un comunicato stampa congiunto. Le "347 nuove unità" saranno composte da "13.200 civili volontari nelle file della polizia, che saranno arruolati e riceveranno un fucile e dispositivi di protezione". Le località ai confini di Israele dispongono da anni di tali unità, composte da veterani dell'esercito che ricevono armi e addestramento e agiscono in caso di attacchi o emergenze in coordinamento con l'esercito o la polizia. Nei giorni successivi all'attacco lanciato da Hamas contro Israele, la polizia dello Stato ebraico ha acquistato più di 6.000 fucili per 566 nuove unità di risposta civile, si legge nella dichiarazione, con priorità alle "città di confine, le grandi città e le città miste (arabe ed ebree)".
Guerra Israele, Iran: "Hamas libererà ostaggi in cambio di cessate il fuoco a Gaza"
Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanaani, nel corso di una conferenza stampa a Teheran. Il gruppo terroristico non conferma. Gli ostaggi sono 199. LEGGI L'ARTICOLO
Guerra Hamas-Israele, l’Egitto teme l’afflusso di rifugiati attraverso il valico di Rafah
Il regime del Cairo teme che un possibile afflusso di centinaia di migliaia di rifugiati diventi - come già accaduto in altri Paesi arabi a partire dal 1948 - un processo irreversibile. LEGGI L'ANALISI
Hamas, "rilasceremo ostaggi stranieri quando le circostanze lo permetteranno"
L'ala militante del movimento radicale Hamas libererà "gli ostaggi stranieri catturati nel sud di Israele quando le circostanze lo permetteranno". Lo ha detto ad al Jazeera Abu Ubaida, rappresentante del gruppo Izz ed-Din al-Qassam.
Casa Bianca, Biden ha parlato con Al-Sisi e Scholz
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha avuto un colloquio telefonico con il presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi e uno con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in procinto di partire per il Medio Oriente, dove il leader tedesco fara' tappa, domani, in Israele e poi andrà in Egitto. Lo riporta la Casa Bianca.
Biden: "Combattiamo l'antisemitismo e l'islamofobia"
I crimini di odio antisemiti sono saliti del 25% fra il 2021 e il 2022, e l'antisemitismo ha rappresentato la metà di tutti i crimini d'odio basati sulla religione: dati che "ci ricordano che l'odio non va mai via, si nasconde solo. E il crimine d'odio è una macchia nell'anima dell'America". Lo afferma Joe Biden sottolineando che la sua amministrazione continuerà a combattere l'antisemitimo e l'islamofobia.
Gallant ringrazia Blinken: "Vinceremo contro Hamas per Israele"
"Vinceremo la guerra contro Hamas. Vinceremo per Israele, per il popolo ebraico e per i valori che i nostri paesi rappresentano". Lo ha scritto su X il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, ringraziando il segretario di Stato Usa Antony Blinken e gli Stati Uniti per il sostegno a Tel Aviv. "Grazie per l'incrollabile sostegno e per l'impegno per la sicurezza di Israele - ha detto Gallant - La tua seconda visita in una settimana, alti funzionari americani che vengono in Israele ogni giorno e la bandiera americana che sventola nel Mar Mediterraneo: sono messaggi potenti per il mondo".
Ambasciatore Israele a Sky TG24: "L'azione a Gaza finirà con l'eliminazione di Hamas"
L'ambasciatore israeliano in Italia, Alon Bar, sottolinea che la risposta di Israele "non può finire finché non ci sarà la completa eliminazione della minaccia". Questo "potrebbe includere sfortunatamente molta sofferenza e anche vittime civili". GUARDA IL VIDEO
Hamas, "ci sono distinzioni tra soldati e civili rapiti"
Khaled Meshal, uno dei leader ed ex capo dell'ufficio politico di Hamas, ha affermato che "le considerazioni sui soldati prigionieri e i civili sono diverse". Secondo Meshal, "Israele dà valore solo al numero dei prigionieri. Abbiamo abbastanza prigionieri per garantire il rilascio di tutti i detenuti palestinesi". "Le forze di resistenza di Gaza hanno studiato tutti gli scenari, compresa un'invasione di terra. Non è la prima volta che Israele minaccia di schiacciare Hamas, e non scoraggia nemmeno né ci spaventa", ha detto Meshal in un'intervista alla tv Al Arabiya dal Qatar.
Hamas, "250 gli ostaggi, gli stranieri 'nostri ospiti'"
Ci sono attualmente tra i 200 e i 250 ostaggi israeliani a Gaza. Lo ha detto, citato dai media il portavoce dell'ala militare dei Hamas Abu Obeida spiegando che non c'è un conto preciso viste "le difficoltà pratiche e di sicurezza". Obeida, in una intervista tv a Gaza, ha aggiunto che 200 degli ostaggi sono in mano di Hamas e altri 50 in mano di "fazioni della resistenza e in altre parti". I cittadini stranieri "sono nostri ospiti" e "saranno rilasciati quando le "condizioni sul campo" lo permetteranno.
Belgio, attentatore Bruxelles cita guerra Hamas-Israele
Il sospetto che ha rivendicato la responsabilità della sparatoria a Bruxelles, in un post su Facebook ha fatto riferimento alla guerra tra Hamas e Israele a Gaza. "Ieri l'America con aerei e missili, oggi la Gran Bretagna con tutte le sue forze a sostegno degli ebrei", si legge in uno dei suoi post. Il presunto attentatore ha citato anche l'omicidio di un bambino musulmano da parte di un americano di 71 anni, incriminato con l'accusa di odio razziale. "Stiamo parlando di una morte violenta, ma se fosse stato un bambino cristiano, avremmo parlato di terrorismo...", scrive sul suo account, accessibile fino alle 21.25 e poi chiuso.
Israele, a Sky TG24 il racconto di una sopravvissuta al raid del rave party
"Non c'erano rifugi quindi alcuni di noi si sono sdraiati a terra, altri invece hanno incominciato a correre. Non sapevamo cosa fare", racconta una ragazza che era al festival "Supernova", nel deserto del Negev, attaccato dai terroristi di Hamas. GUARDA IL VIDEO
Zaki: "I media non danno stessa attenzione ai palestinesi"
"Condanno la morte dei civili israeliani. Credo però si debba parlare di come i media si siano occupati della questione e di come non sia stata data attenzione ad alcune tematiche anche per i civili palestinesi". Così l'attivista Patrick Zaki alla presentazione del suo libro al Teatro Parenti di Milano. "Condanno tutte le morti civili che ci sono. Il numero delle vittime sta continuando ad aumentare - ha aggiunto -. Io cercherò sempre di chiedere che ci sia più giustizia e pace per tutti e bisogna lavorare per bloccare questo spargimento di sangue. Ma non si può raggiungere la pace senza conoscere il contesto".
Hamas diffonde primo video con israeliana ostaggio a Gaza
Hamas ha diffuso il primo video di una israeliana in ostaggio a Gaza. Lo riferiscono i media. Nel video la donna dice di chiamarsi Maya Sham della città di Shohaam rapita mentre tornava da una festa a Sderot, vicino la Strscia.
Israele, cos'è la Nakba palestinese del 1948: storia e significato
Con questo nome si indica l'esodo forzato di 700mila arabi palestinesi dai territori occupati nel corso della prima guerra arabo-israeliana. IL FOCUS
L'Iran minaccia Israele, si teme un allargamento del conflitto nella guerra contro Hamas
Si teme un allargamento del conflitto in Medio Oriente. Teheran - vicino ai terroristi di Hamas e agli Hezbollah del Libano - ha già lanciato la sua minaccia: "Nessuno può garantire il controllo della situazione" se le truppe israeliane dovessero invadere la Striscia. Intanto, alcuni uomini del Corpo dei Guardiani della Rivoluzione Islamica iraniana (Irgc) si sarebbero già spostati verso il confine israeliano. L'ANALISI
Hamas, "22 ostaggi morti in bombardamenti"
Il portavoce delle brigate al Qassam Abu Ubaida ha affermato che i bombardamenti israeliani a Gaza hanno causato finora la morte di 22 ostaggi sequestrati il 7 ottobre da Hamas. "La brutale aggressione sionista contro case e abitazioni ha portato finora alla perdita della vita di 22 prigionieri sionisti", ha detto il portavoce secondo questo scrive nel suo sito web l'emittente tv al Manar degli Hezbollah libanesi filo-iraniani.
Ue lancia ponte umanitario, von der Leyen: 'Palestinesi non possono pagare per barbarie'
"I palestinesi di Gaza hanno bisogno di aiuto e aiuto umanitario, non possono pagare il prezzo della barbarie di Hamas". Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, commentando la decisione della Ue di lanciare un “ponte aereo umanitario” composto da “diversi voli” verso l’Egitto per portare rifornimenti alle organizzazioni umanitarie sul campo a Gaza. I primi due voli partiranno questa settimana e trasporteranno carichi umanitari dell'Unicef, tra cui articoli per alloggi, medicinali e kit igienici, si legge in una nota.
Patrick Zaki: "Critico Israele ma non ho nulla a che fare con Hamas"
"Sono cristiano e sono di sinistra, non sono un integralista islamico. In Egitto, quelli come me vengono uccisi dagli integralisti islamici" dice l'attivista egiziano in un'intervista al Corriere della Sera, dopo le polemiche per un suo tweet in cui definiva Netanyahu un "serial killer". LEGGI L'ARTICOLO
Meloni sente al-Sisi: urgente azione diplomatica
La premier Giorgia Meloni ha avuto questa sera una conversazione telefonica con il Presidente egiziano Abdelfattah al-Sisi.La conversazione, molto cordiale, si è incentrata sulla grave crisi in corso in Medio oriente e sulla condivisa necessità di una urgente e coordinata azione diplomatica volta a contenere la sua ulteriore espansione e le relative conseguenze umanitarie. Oggetto del colloquio anche le prospettive dei negoziati sulla liberazione degli ostaggi. Italia ed Egitto continueranno a lavorare in uno spirito di rafforzata collaborazione mantenendosi reciprocamente informati sugli intensi contatti diplomatici in corso.
Guerra Israele-Hamas, per il 66% degli italiani il governo Meloni non deve schierarsi
La maggioranza degli elettori di tutti i partiti concorda che l'Italia deve mantenersi equidistante nel conflitto tra Tel Aviv e Hamas. È ciò che emerge dall'ultimo sondaggio realizzato dall'istituto di ricerca Quorum/YouTrend per Sky TG24. Ma su altri temi, come i bombardamenti sulla Striscia e gli aiuti economici ai palestinesi, i cittadini si dividono. IL SONDAGGIO
Sirene d'allarme a Tel Aviv, è la quarta volta oggi
Hanno di nuovo suonato le sirene d'allarme a Tel Aviv e nel centro di Israele, per la quarta volta nella giornata. Subito dopo si sono udite almeno 5 esplosioni in aria causate dall'abbattimento dei razzi da parte del sistema di difesa aerea israeliano Iron Dome.
Israele, famiglie pubblicano lista medicine urgenti per ostaggi
Tra gli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas, ci sono "un bambino di un anno che può fare affidamento solo sul latte artificiale. Un altro di 5 anni, una ragazzina di 13 e uno di 16 anni affetti da autismo. Una donna con ferite da arma da fuoco, un'altra con il morbo di Crohn che necessita di cure specifiche a rischio di un peggioramento della sua malattia. Un uomo di 60 anni affetto da sclerosi multipla che non può camminare autonomamente". Sono decine le situazioni di emergenza sanitaria tra i 200 ostaggi che - stando ai dati raccolti dai familiari - hanno tra i 9 mesi e i 90 anni di età.
Fumetto su Netanyahu, il vignettista Steve Bell licenziato dal Guardian dopo 40 anni
Il disegnatore ha affermato che "è diventato quasi impossibile disegnare qualcosa sul Guardian che riguardi Israele senza venire accusati di antisemitismo". Il quotidiano britannico ha commentato la notizia con un comunicato limitandosi a confermare che non gli è stato rinnovato il contratto. LEGGI L'ARTICOLO
Unicef, "bambini a Gaza praticamente senza acqua"
I bambini e le famiglie di Gaza "sono praticamente rimasti senza acqua". E' l'allarme lanciato dall'Unicef, che aggiunge: "Ora sono costretti a utilizzare l'acqua sporca dei pozzi, aumentando il rischio di malattie trasmesse dall'acqua". L'oganizzazione dell'Onu chiede una pausa umanitaria "per garantire un accesso sicuro e senza ostacoli ai bambini e alle famiglie a Gaza".
Israele-Hamas, Biden: “Occupazione di Gaza sarebbe un grosso errore”
Così il presidente statunitense che nella notte italiana ha parlato al programma tv “60 minutes”. Cessate il fuoco? “Israele deve rispondere. Devono attaccare Hamas”. Ma specifica: “Gli elementi estremi non rappresentano tutto il popolo palestinese”. Israele e Ucraina? "Gli Usa sono la Nazione più potente della storia. Possiamo occuparci di entrambe le situazioni”. LEGGI L'ARTICOLO
Ministro turco sente leader Hamas sul rilascio di ostaggi
Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan e il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, hanno tenuto un colloquio telefonico in cui hanno discusso degli "ultimi sviluppi in Palestina e della possibilità del rilascio dei civili" in ostaggio. Lo riporta l'agenzia Anadolu.
Due sorelle britanniche di 16 e 13 anni tra ostaggi di Hamas
Ci sono due sorelle adolescenti con passaporto britannico tra gli ostaggi di Hamas dopo l'attacco terroristico condotto in Israele. E' quanto riporta la Bbc, secondo cui Noiya, 16 anni, e Yahel, 13, risultano fra le persone disperse in seguito all'assalto dei miliziani al kibbutz di Beeri dove le due ragazze si trovavano. La loro madre Lianne, nata nel Regno Unito, è stata invece uccisa nell'attacco del 7 ottobre. Le due adolescenti fanno parte dei 10 cittadini britannici dispersi, di cui ha parlato oggi il premier Rishi Sunak riferendo alla Camera dei Comuni sul conflitto in corso in Medio Oriente, mentre sono sei quelli uccisi.
Tel Aviv, "78mila israeliani sfollati a causa della guerra contro Hamas"
Secondo l’ultimo aggiornamento dell’Istituto israeliano per gli studi sulla sicurezza nazionale, circa 78.000 persone sono state sfollate a causa della guerra contro l’organizzazione terroristica islamica Hamas. Israele ha ordinato l’evacuazione delle comunità intorno alla Striscia di Gaza per motivi di sicurezza.
Sirene a Tel Aviv, Blinken e Netanyahu nel rifugio
Il lancio di razzi dalla Striscia di Gaza ha costretto il segretario di Stato Usa Antony Blinken ad andare nel rifugio mentre partecipava a una riunione del gabinetto di guerra israeliano a Tel Aviv insieme al premier Benjamin Netanyahu. Lo hanno riferito media israeliani e la notizia è stata confermata dal dipartimento di Stato Usa.
Israele-Hamas, Pentagono "prepara al dispiegamento" di 2.000 soldati
Pentagono ha inviato ordini di "preparazione al dispiegamento" a circa 2.000 truppe statunitensi per essere pronte a rispondere alla guerra tra Israele e Hamas, lo scrive il Times of Israel citando due funzionari statunitensi che hanno parlato a condizione di anonimato per discutere una decisione che non e' ancora stata annunciata. Le truppe sono destinate a coprire una varieta' di ruoli di supporto, come il supporto medico aggiuntivo o il supporto per gli ordigni esplosivi, compresa la fornitura di sicurezza aggiuntiva ai valichi di frontiera, afferma uno dei funzionari. Non saranno inviate in Israele, ma potrebbero essere inviate in Paesi della regione, secondo uno dei funzionari.
Medio Oriente, le forze italiane nell’area: dai Carabinieri di Gerico ai soldati in Libano
Con il riaccendersi del conflitto tra Hamas e Israele, va ridefinendosi anche la presenza italiana nell'area. Sono già tornati nel nostro Paese, dopo meno di un mese, i 22 Carabinieri del contingente italiano a Gerico, in Cisgiordania. Intanto, un contingente del nostro esercito è schierato tra Israele e Libano, come parte integrante della missione Onu Unifil. Ieri, 15 ottobre, un razzo ha colpito il quartier generale, senza provocare feriti. L'APPROFONDIMENTO
Putin a Netanyahu: 'Pronti a promuovere soluzione diplomatica'
La Russia è pronta a promuovere una soluzione diplomatica al conflitto tra Hamas e Israele. Lo ha sottolineato il presidente russo, Vladimir Putin, nel corso del colloquio avuto con il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. "E' stata confermata la disponibilità della parte russa a continuare a condurre un lavoro mirato con l'obiettivo di porre fine allo scontro israelo-palestinese e raggiungere una soluzione pacifica attraverso mezzi politici e diplomatici", si legge in una dichiarazione del Cremlino sulla telefonata (CONFLITTO RUSSIA-UCRAINA, SEGUI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA).
Hamas: 'Impossibile dire se ostaggi siano ancora vivi'
"Non so" se i 199 ostaggi nelle mani di Hamas a Gaza siano ancora vivi. Lo ha dichiarato a Sky New il capo delle relazioni politiche e internazionali del movimento che governa nella Striscia di Gaza, Basem Naim, sostenendo che si tratta di una notizia "impossibile" da verificare in questo momento a causa dei pesanti bombardamenti cui è sottoposta l'enclave. "Abbiamo detto a tutti i mediatori che siamo pronti a rilasciare tutti gli ostaggi civili nel momento in cui l'aggressione contro il nostro popolo sarà fermata", ha sottolineato.
Putin informa Netanyahu dei suoi colloqui con i leader regionali
Il presidente russo Vladimir Putin ha parlato con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu del conflitto con Hamas e lo ha informato dei suoi colloqui con diversi leader regionali e dell'Autorità palestinese. "La parte israeliana è stata informata dei punti principali dei contatti telefonici avvenuti oggi con i leader di Palestina, Egitto, Iran e Siria", ha affermato il Cremlino in una nota, aggiungendo che "Putin ha passato in rassegna i passi che la Russia sta adottando per promuovere la normalizzazione, escludere un'escalation di violenza e prevenire una catastrofe umanitaria a Gaza". Lo riporta la Tass (CONFLITTO RUSSIA-UCRAINA, SEGUI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA).
Putin a Netanyahu: 'Russia al lavoro per prevenire ulteriore escalation'
La Russia è al lavoro per "contribuire a normalizzare la situazione, prevenire un'ulteriore escalation di violenza e una catastrofe umanitaria nella Striscia di Gaza". Lo ha dichiarato il presidente russo, Vladimir Putin, nel corso del colloquio avuto con il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, il primo tra i due dall'inizio delle ostilità tra Hamas e Israele.
Secondo quanto riferito dal Cremlino in una nota, Putin ha informato Netanyahu dei punti salienti dei colloqui avuti oggi con il leader palestinese, Mahmoud Abbas, e con i presidenti di Egitto, Iran e Siria. Putin ha espresso "sincere condoglianze" per le vittime israeliane e sottolineato la sua "forte condanna" per qualsiasi azione che prenda di mira la popolazione civile, "comprese donne e bambini" (CONFLITTO RUSSIA-UCRAINA, SEGUI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA).
Israele: 'Ripresa fornitura d'acqua nel sud della Striscia di Gaza'
La parte israeliana ha ripreso le forniture idriche nella parte meridionale della Striscia di Gaza. Lo ha detto alla Tass l'ambasciatore israeliano in Russia Alexander Ben Zvi.
Unrwa ritratta: 'Nessun furto dai nostri magazzini a Gaza'
L'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi Unrwa ha ritrattato la sua iniziale denuncia di un furto di benzina e attrezzature mediche da una sua struttura a Gaza, cancellando il suo post al riguardo sui social media. "In merito alle segnalazioni sui social media del saccheggio di un magazzino dell'Unrwa", l'agenzia "desidera confermare che non è avvenuto alcun saccheggio in nessuno dei suoi magazzini nella Striscia di Gaza", si legge ora in un nuovo messaggio pubblicato su X. "Le immagini che circolavano sui social media riguardavano uno spostamento di forniture mediche di base dal magazzino dell'Unrwa ai partner sanitari", si legge in un altro messaggio.
Fucili, esplosivi e razzi: le armi che Hamas ha utilizzato per attaccare Israele
Per aprire la breccia, i terroristi hanno impiegato bulldozer e vari attrezzi, come mostrano i video circolati successivamente all’assalto del 7 ottobre. Un'operazione senza precedenti, che ha incluso anche l'uso di motociclette, pick up e kalashnikov. IL FOCUS
Putin a Netanyahu: pronti ad aiutare per finire guerra
La Russia è pronta a continuare gli sforzi per mettere fine alla guerra tra Israele e Hamas. Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin al premier israeliano Benjamin Netanyahu in una telefonata, secondo quanto riferito dal Cremlino (CONFLITTO RUSSIA-UCRAINA, SEGUI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA).
Parigi: Libano faccia tutto per restare fuori da guerra
Il Libano deve fare di tutto per restare fuori dalla guerra tra Israele e Hamas. Lo ha affermato il ministro degli Esteri francese, Catherine Colonna. "I funzionari libanesi hanno la responsabilita'... di fare tutto il possibile per evitare che il Libano venga trascinato in una spirale", ha affermato il capo della diplomazia di Parigi, aggiungendo che nessun gruppo "dovrebbe trarre vantaggio" dalla situazione.
Ministero Sanità Gaza: i morti sono oltre 2.800
I morti a Gaza per gli attacchi israeliani sono arrivati a oltre 2.800, almeno 2.808, e 10.850 feriti. Lo ha fa sapere il ministro della sanità di Hamas nella Striscia.
Sirene di allarme a Tel Aviv e nel centro di Israele
Le sirene d'allarme risuonano nuovamente a Tel Aviv e nell'area centrale di Israele.
Scelti 2.000 soldati Usa da dispiegare in aiuto Israele
L'esercito americano ha selezionato circa 2.000 soldati per prepararsi a un potenziale dispiegamento a sostegno di Israele quando lancerà l'offensiva di terra a Gaza. Lo hanno riferito fonti del Pentagono al Wall Street Journal precisando che i militari avrebbero compiti di consulenza e supporto medico e non sarebbero coinvolti "nel combattimento".
Cambio programma per Blinken, non torna negli Usa ma ad Amman
Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha cambiato all'ultimo minuto il suo programma di viaggio in Medio Oriente e invece di tornare negli Stati Uniti questa sera da Gerusalemme, si sposterà ad Amman. Lo riferisce la Bbc sottolineando che questa novità a sorpresa potrebbe essere il segno che gli sforzi diplomatici stanno forse portando a qualcosa e Blinken deve contonuare a lavorare con i suoi interlocutori locali.
Onu: "Non ci sono passi avanti su apertura varco a Rafah"
"Non ci sono passi avanti verso una piena apertura" del varco verso l'Egitto per accogliere i palestinesi in fuga dalla guerra. Lo ha detto il portavoce del segretario generale Onu Stephane Dujarric, rispondendo alle domande dei giornalisti, che chiedevano aggiornamenti sulla situazione a Rafah, a sud della Striscia di Gaza.
Onu: a Consiglio di sicurezza di oggi possibile risoluzione
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che si riunira' nel pomeriggio per affrontare la situazione in Medio Oriente potrebbe votare una risoluzione sullo scontro tra Israele e Hamas e la situazione nella Striscia di Gaza. Lo ha detto la portavoce del presidente dell'Assemblea generale, Monica Grayley, rispondendo alle domande dei giornalisti. La portavoce non e' entrata nei dettagli e non ha spiegato quale procedura' di votazione verra' seguita, ma ha confermato che "si sta discutendo di una possibile risoluzione". Il Consiglio di sicurezza e' stato convocato per le 18, ora di New York, equivalente alla mezzanotte in Italia.
Msf: a Gaza ospedali al collasso, molti medici andati via
"Gli ospedali a Gaza funzionano a malapena. Molti medici sono andati via con le loro famiglie, mancano i medicinali anche nelle farmacie private. Nel reparto ustionati dell'ospedale Al Shifa sono presenti solo un chirurgo, un anestesista e non ci sono infermieri. Non so cosa succederà domani e dove saremo". Questa la situazione degli ospedali secondo Mohammed Abu Mughaiseeb, vicecoordinatore medico di Medici Senza Frontiere a Gaza.
Lenarcic: 'Ue lancia ponte aereo aiuti umanitari per Gaza con Egitto'
"Per fornire ulteriore supporto alle organizzazioni partner umanitarie sul campo, stiamo lanciando un'operazione umanitaria Ue con un ponte aereo verso l'Egitto, trasportando forniture salvavita per le persone bisognose a Gaza". Lo annuncia il commissario europeo agli Aiuti umanitari Janez Lenarcic, via social. La "catastrofica situazione umanitaria" a Gaza, aggiunge, "sta per raggiungere il punto di rottura. Carburante, acqua, cibo e medicine di cui hanno disperatamente bisogno devono raggiungere immediatamente le persone intrappolate a Gaza. Il valico di frontiera di Rafah deve essere aperto senza ulteriori ritardi".
"Una volta che le forniture raggiungeranno Gaza - sottolinea Lenarcic - è fondamentale che gli operatori umanitari siano in grado di svolgere il proprio lavoro, ovvero fornire assistenza a chi ne ha bisogno e salvare vite umane. Deve essere garantita la sicurezza del personale umanitario affinché possa portare queste forniture alle persone bisognose senza alcun impedimento", conclude.
Hamas: 'Razzi su Gerusalemme e Tel Aviv risposta a attacchi Israele contro civili'
Le Brigate al-Qassam, braccio armato di Hamas, rivendicano il lancio di una "raffica di missili" contro Tel Aviv e Gerusalemme a dieci giorni dal terribile attacco di Hamas contro Israele. In un messaggio, riferisce la Bbc, le Brigate al-Qassam affermano che gli ultimi attacchi come risposta a Israele "che ha preso di mira i civili" nelle operazioni seguite all'attacco del 7 ottobre.
Mosca: 'Attentatore Arras è nato in Russia ma si è radicalizzato da voi'
L'ambasciata russa a Parigi ha dichiarato che l'islamista del Caucaso russo che lo scorso venerdì ha ucciso un professore ad Arras si è radicalizzato in Francia. “ Vorremmo attirare l'attenzione sul fatto che è arrivato in Francia all'età di cinque anni e da allora vive in questo paese. È ovvio che la sua radicalizzazione non è avvenuta in Russia ", ha affermato l'ambasciata citata dall'agenzia di stampa russa Tass.
Mohammed Mogushkov, 20 anni, è nato in Inguscezia, una repubblica a maggioranza musulmana nel Caucaso russo. Era indicato come "S" (per sicurezza dello Stato) ed era stato recentemente seguito dall'intelligence nazionale (Dgsi). Suo padre è stato deportato nel 2018 per radicalizzazione e suo fratello maggiore è incarcerato per aver partecipato a un attacco pianificato contro l'Eliseo. Nel 2014 la famiglia dell'aggressore è stata sottoposta a un procedimento di espulsione, che alla fine è stato annullato (CONFLITTO RUSSIA-UCRAINA, SEGUI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA).
Mosca: 'Putin, Abu Mazen, al Sisi concordi su necessità tregua'
"La necessità di un cessate il fuoco tempestivo e dell'instaurazione di una tregua umanitaria per fornire urgentemente assistenza a tutti coloro che ne hanno bisogno" è stata espressa "unanimamente" nelle conversazioni telefoniche del presidente russo Vladimir Putin con i presidenti dell'Egitto Abdel Fattah al-Sisi, dell'Iran Ebrahim Raisi, della Siria Bashar al Assad e dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen: lo sostiene il Cremlino, ripreso dalla Tass (CONFLITTO RUSSIA-UCRAINA, SEGUI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA).
Capo comunità ebraica Roma Fadlun: torna l'odio ma sperare in un futuro rispettoso
"Io credo che per interpretare in modo compiuto quanto accaduto nei giorni scorsi in Israele ci vorrà tempo, ci vorrà una elaborazione per capire bene le ragioni che hanno portato a questo". Lo dice Victor Fadlun, presidente della comunità ebraica di Roma, partecipando in Campidoglio alla marcia per gli 80 anni dal rastrellamento del ghetto. "Il messaggio che sale oggi da qui - aggiunge- è la volontà che le persone elaborino quanto accaduto ed elaborino quanto è stato doloroso questo momento storico, dire oggi mai più, ricordare il passato affinché non riaccada. Purtroppo è difficile perché abbiamo visto di nuovo un odio affiorare, ma l'importante è rendere le persone edotte dell'accaduto, darci il più possibile la speranza di un futuro inclusivo e rispettoso".
Swiss sospende i voli per Beirut per motivi di sicurezza
Swiss ha annunciato la sospensione dei voli per Beirut fino al 28 ottobre "a causa della situazione in Medio Oriente e delle tensioni al confine tra Israele e Libano". "Dopo un esame approfondito della situazione in Libano, abbiamo deciso di sospendere i nostri servizi di andata e ritorno tra la Svizzera e Beirut, poiche' al momento non e' possibile escludere un'estensione del conflitto", ha spiegato Swiss. Quattro voli tra Zurigo e la capitale libanese saranno cancellati il 17, 19, 24 e 26 ottobre. Swiss sottolinea che sta chiamando degli esperti per valutare i rischi e che la ripresa dei voli tra Zurigo e Beirut dipendera' dagli "sviluppi geopolitici".
Ambasciatrice israeliana in Gb: 'A Gaza non c'è una crisi umanitaria'
L'ambasciatrice israeliana nel Regno Unito Tzipi Hotovely ha affermato che non c'è alcuna crisi umanitaria a Gaza, nonostante gli avvertimenti della comunità mondiale e degli organismi internazionali sul rischio che la Striscia stia rapidamente esaurendo acqua, cibo, medicine e altri beni essenziali. "Non esiste alcuna crisi umanitaria, ha detto a Sky News. "Israele è responsabile della sicurezza degli israeliani. Hamas è responsabile della sicurezza dei palestinesi". Incalzata dalle immagini trasmesse da Gaza, la Hotovely ha chiesto alla conduttrice se fosse una madre e "cosa penseresti se i tuoi figli fossero stati giustiziati davanti ai tuoi occhi? Ti aspetteresti che il tuo governo pensi a quei nazisti che commettono quei crimini?". "Quindi incolpa Hamas e chiedi ad Hamas perché ha iniziato quelle atrocità", ha continuato. "C'è una guerra a Gaza, una guerra che Hamas ha iniziato commettendo un orribile massacro contro israeliani innocenti. Il mondo lo ha visto".
Ponte aereo umanitario Ue-Egitto per aiuti ai palestinesi
Un ponte aereo verso l'Egitto per far arrivare alle organizzazioni umanitarie aiuti d'emergenza destinati a rispondere alle necessità più urgenti della popolazione palestinese intrappolata nella striscia di Gaza: lo ha annunciato la Commissione Ue. I primi due voli saranno effettuati questa settimana trasportando materiale proveniente anche dall'Unicef e comprendente medicine, prodotti per l'igiene e attrezzature da campo. L'operazione sarà realizzata in collaborazione con il fondo europeo per la risposta alle emergenze umanitarie al fine di facilitare l'assistenza alle persone in stato di necessità.
Pd a Governo: aiuti e 'safe zone' per popolazione Gaza
"Di fronte alle terribili notizie provenienti dal Medio Oriente, dopo gli orribili attacchi terroristici di Hamas contro Israele e gli intensi bombardamenti su Gaza, il Partito Democratico ha presentato un'interpellanza urgente per sollecitare il Governo a un'iniziativa sul fronte umanitario che possa portare aiuti concreti alle popolazioni colpite". Lo scrive in una nota il Partito Democratico. "In particolare si chiede un'azione per la fornitura di aiuti umanitari urgenti all'interno della Striscia e l'apertura immediata di corridoi umanitari per la salvaguardia dei civili", si legge ancora nella nota. "In questo senso, potrebbe risultare fondamentale la creazione di 'safe zones' incluse scuole, ospedali e altre strutture di uso pubblico, come del resto previsto dal diritto internazionale umanitario. Infine si sollecita il rinforzo e la protezione dell'incolumità della cooperazione internazionale che da anni opera in quell'area, ai cui operatori vanno garantite le condizioni per fornire assistenza umanitaria alla popolazione civile. Solo da un'azione forte e determinata a sostegno delle popolazioni, siamo certi possa uscire rafforzata l'iniziativa del governo per fermare l'escalation militare e promuovere la ripresa del Processo di Pace in Medio Oriente verso la soluzione di convivenza pacifica tra due popoli e due Stati, con il pieno riconoscimento di Israele e Palestina ad esistere e convivere in pace e in sicurezza", concludono i dem.
Capo Shin Bet: attacco Hamas mia responsabilità
"Non siamo riusciti a fornire un avvertimento sufficiente per contrastare l'attacco" di Hamas, "la responsabilita' ricade su di me". Lo ha detto Ronen Bar, capo dello Shin Bet, rivolgendosi allo staff e ai dipendenti del servizio di sicurezza israeliano. "Nonostante una serie di azioni che abbiamo intrapreso - ha aggiunto il numero uno dell'agenzia per la sicurezza interna israeliana - sfortunatamente sabato non siamo riusciti a generare un avvertimento sufficiente che ci avrebbe permesso di contrastare l'attacco. Come capo dell'organizzazione, la responsabilità di questo ricade su di me", ha concluso.
Croce Rossa: 'Contatti con Hamas per accesso agli ostaggi'
"Stiamo in contatto con Hamas ai più alti livelli, stiamo chiedendo l'immediato rilascio degli ostaggi e anche l'accesso a loro per poter controllare le loro condizioni e per poter passare loro messaggi delle famiglie e vice versa". Lo ha detto a Nbc News una portavoce della Croce Rossa Internazionale, Sarah Davies. "Questi colloqui sono condotti in modo bilaterale e confidenziale" ha aggiunto, spiegando di non voler fornire dettagli ulteriori per mantenere aperto il dialogo con le parti in confitto. "Comunque, voglio sottolineare che stiamo lavorando senza sosta per ottenere che ci venga garantito l'accesso agli ostaggi", ha concluso.
Israele critica posizione Oms su crisi a Gaza
Il ministero della Sanità israeliano ha criticato l'agenzia sanitaria delle Nazioni Unite (Oms) per le forti denunce contro gli attacchi israeliani su Gaza e il suo appello all'evacuazione del Nord della Striscia. "Mentre Hamas imperversava nelle città israeliane uccidendo bambini, violentando donne e prendendo in ostaggio malati e anziani, compresi i sopravvissuti all'Olocausto, l'Organizzazione mondiale della sanità si concentrava principalmente sulla cessazione delle ostilità", afferma il ministero della Sanita' in una nota. "Gli sforzi di Israele per salvare vite umane evacuando i civili dalla zona di conflitto nel nord di Gaza sono stati perversamente distorti e diffamati al servizio degli sforzi di Hamas per continuare a utilizzare i civili di Gaza come scudi umani", continua la nota rilanciata dai media israeliani. "La richiesta di evacuazione dei civili dalla zona di conflitto è una misura per proteggere i civili nonostante gli sforzi di Hamas di metterli in pericolo", aggiunge.
Gallamt a Blinken: sarà una guerra lunga ma vinceremo
Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, ha detto al Segretario di Stato Usa Antony Blinken che la guerra contro il movimento palestinese Hamas sara' lunga ma verrà vinta da Israele. "Vi dico che sarà una guerra lunga, il prezzo sarà molto alto, ma la vinceremo, per Israele, per il popolo ebraico e per i valori in cui credono i nostri due popoli", ha detto in una dichiarazione congiunta al ministero della Difesa.
Cremlino: 'Preoccupati da aumento vittime civili a Gaza'
"Estrema preoccupazione per l'escalation su larga scala delle ostilità, accompagnata da un catastrofico aumento del numero di vittime civili e da una crisi umanitaria sempre più profonda nella Striscia di Gaza" è stata espressa nelle conversazioni telefoniche tra Putin e i presidenti dell'Egitto Abdel Fattah al-Sisi, dell'Iran Ebrahim Raisi, della Siria Bashar al Assad e dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen: lo sostiene il Cremlino, ripreso dalla Tass (CONFLITTO RUSSIA-UCRAINA, SEGUI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA).
Cremlino: 'Non in programma un contatto fra Putin e Biden'
Non è in programma un contatto fra Vladimir Putin e Joe Biden sull'escalation di tensione in Medio Oriente, rende noto il Cremlino ricordando che nelle prossime ore il Presidente russo parlerà con Benjamin Netanyahu e Mahmoud Abbas. A margine del Forum della Via della seta a Pechino domani e dopodomani, il Presidente russo parlerà, oltre che con Xi Jinping mercoledì, con la contropart vietnamita, Vo Van Thuong, il Premier della Thailandia, Srettha Thavisin, il Presidente della Mongolia, Ukhnaagiin Khurelsukh, e il Presidente del Laos, Thongloun Sisoulith (CONFLITTO RUSSIA-UCRAINA, SEGUI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA).
Oms: 'Ancora 24 ore e a Gaza sarà la catastrofe'
L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha lanciato il suo ultimo avvertimento sul crescente deterioramento della situazione umanitaria nella Striscia di Gaza, questa volta affermando che nell’enclave restano solo “24 ore di acqua, elettricità e carburante” prima che si verifichi “una vera catastrofe”. Il direttore regionale per il Mediterraneo orientale dell’agenzia delle Nazioni Unite, Ahmed Al-Mandhari, ha affermato che il territorio bombardato e assediato deve poter ricevere i convogli di aiuti attualmente bloccati al confine di Rafah con l’Egitto. Se gli aiuti non arrivano, ha spiegato, i medici dovranno “preparare i certificati di morte per i loro pazienti”.
Putin ribadisce: bisogna creare Stato palestinese
Nei colloqui telefonici avuti oggi con i leader di vari Paesi mediorientali il presidente russo Vladimir Putin ha ribadito che Mosca è favorevole ad una "giusta risoluzione della questione palestinese" tramite la creazione di uno Stato indipendente palestinese. Lo riferisce il Cremlino citato dall'agenzia Interfax (CONFLITTO RUSSIA-UCRAINA, SEGUI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA).
Putin: inaccettabile ogni forma di violenza contro civili
Il presidente russo Vladimir Putin, in conversazioni telefoniche con i presidenti dell'Egitto Abdel Fattah al-Sisi, dell'Iran Ebrahim Raisi, della Siria Bashar al Assad e dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen, "ha sottolineato l'inaccettabilità di qualsiasi forma di violenza contro i civili" in Medio Oriente: lo afferma il Cremlino, ripreso dalla Tass (CONFLITTO RUSSIA-UCRAINA, SEGUI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA).
Esercito: ucciso capo intelligence di Hamas a Khan Younis
L'esercito israeliano ha fatto sapere di aver ucciso il capo dell'intelligence generale di Hamas a Khan Younis, nel sud della Striscia.
Hezbollah: 'Attaccate postazioni militari israeliane al confine con il Libano'
Hezbollah afferma di aver attaccato con armi leggere postazioni militari israeliane lungo il confine con il Libano. Lo riferisce il Times of Israel dopo che le forze israeliane (Idf) hanno confermato che stavano rispondendo al fuoco con l'artiglieria escludendo che ci siano feriti tra i soldati israeliani.
Putin sente leader Medio Oriente: "Preoccupato da escalation"
Il presidente russo Vladimir Putin, nelle conversazioni con il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, il presidente siriano Bashar al-Assad, il presidente iraniano Ebrahim Raisi e il presidente palestinese Mahmoud Abbas, ha espresso preoccupazione per l'escalation su larga scala tra Palestina e Israele, ha riferito il servizio stampa del Cremlino. "Durante tutti i colloqui, l'attenzione principale è stata rivolta al forte peggioramento del conflitto israelo-palestinese. E' stata espressa estrema preoccupazione per l'escalation su vasta scala delle ostilità, accompagnata da un catastrofico aumento del numero di vittime civili e da una crisi umanitaria sempre più profonda nel paese. Striscia di Gaza", si legge nel comunicato del Cremlino (CONFLITTO RUSSIA-UCRAINA, SEGUI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA).
Israele, Piantedosi: guardia alta ma non cedere ad allarmismi
Con il conflitto tra Israele e Palestina, "siamo messi brutalmente di fronte a una grande crisi umanitaria internazionale. La situazione è di forte instabilità e desta preoccupazione anche per la sicurezza dei nostri Paesi: terremo alta la guardia riattivando tutti i moduli per minimizzare il rischio ma senza cedere ad allarmismi. Si tratta di fenomeni epocali che necessitano di interventi anche sovranazionali". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, intervenendo in videocollegamento ad un convegno promosso dal Sap a Rimini.
Iran: il tempo sta per scadere per una soluzione politica
"Il tempo sta per scadere per trovare soluzioni politiche che frenino la crisi di Gaza e la possibile estensione della guerra ad altri fronti sta raggiungendo la sua fase inevitabile": lo ha sottolineato oggi il ministro iraniano degli Esteri Hossein Amirabdollahian sul suo account X. Riferendosi a colloqui telefonici con i suoi omologhi tunisino, malese e pachistano, Amirabdollahian ha dichiarato: "Abbiamo sottolineato la necessità di cessare immediatamente le uccisioni e i crimini di guerra di Israele a Gaza, nonché l'urgente invio di aiuti umanitari in quest'area".
Con Air Serbia evacuate da Israele oltre mille persone
Sono stati finora oltre mille i cittadini di Serbia, Macedonia del Nord, Montenegro e Bulgaria evacuati con velivoli della compagnia di bandiera Air Serbia. Nel darne notizia, il responsabile commerciale della compagnia Bosko Rupic ha aggiunto che i voli per il rimpatrio sono stati fino ad oggi sette. Rupic, in dichiarazioni alla tv pubblica serba Rts, ha aggiunto che anche i voli da Belgrado a Tel Aviv sono pieni, con cittadini israeliani che in questa drammatica crisi desiderano stare vicini alle loro famiglie.
Gaza: '2.808 i palestinesi uccisi'
Salito ad almeno 2.808 palestinesi uccisi e 10.859 feriti il bilancio dei bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza, controllata da Hamas. Lo riferisce la tv satellitare al-Jazeera che cita dati del ministero della Salute. Le operazioni israeliane sono iniziate dopo l'attacco del 7 ottobre di Hamas in Israele.
Fonti Gaza: 'Israele ha colpito il valico di Rafah'
Fonti a Gaza riferiscono che Israele ha colpito una pensilina del valico di Rafah in un attacco sulla Striscia. Il raid - secondo la stessa fonte - è avvenuto dopo che la folla, ferma davanti al varco nella speranza di passare in Egitto, si era dispersa. Se la notizia fosse confermata, sarebbe il quinto attacco israeliano dall'inizio del conflitto al valico di Rafah.
Sunak: 'Attacco Hamas è stato un pogrom'
"Dobbiamo chiamarlo con il suo nome: è stato un pogrom". Lo ha dichiarato in un discorso ai Comuni il primo ministro britannico, Rishi Sunak, riferendosi all'attacco su larga scala lanciato da Hamas il 7 ottobre contro Israele. Attacco, ha precisato Sunak, che è costato la vita a sei britannici, mentre i connazionali dispersi sono 10, con alcuni che potrebbero essere già stati uccisi. Denunciando quello che ha definito un "attacco esistenziale all'idea stessa di Israele come patria sicura", Sunak si è poi rivolto direttamente alla comunità ebraica britannica. "Siamo al vostro fianco ora e sempre", ha affermato, sottolineando che il suo governo "sta facendo tutto il possibile" per proteggerla. Si è poi rivolto alle comunità musulmane britanniche "che sono scioccate da Hamas", evidenziando che "dobbiamo ascoltare le loro preoccupazioni con la stessa attenzione". "Diciamolo chiaramente - ha aggiunto Sunak - Siamo anche dalla parte delle comunità musulmane britanniche".
Germania, servizi: terrore Hamas può avere impatto su sicurezza
"Il terrore di Hamas in Medio Oriente rappresenta un'altra cesura che può avere un impatto sulla situazione della sicurezza in Germania", dopo che i sostenitori di Hamas hanno messo in atto "scene oltraggiose" nelle strade tedesche. Lo ha detto oggi Thomas Haldenwang, presidente del Bfv, l'Ufficio tedesco per la protezione della costituzione. Il capo dei servizi segreti interni tedeschi ha parlato in un'audizione pubblica della Commissione parlamentare di controllo sulle agenzie di intelligence. Lo riporta Handelsblatt. Il presidente della stessa Commissione, Konstantin von Notz dei Verdi, ha detto che la situazione della sicurezza, già "piuttosto tesa" a causa, tra l'altro, della guerra di aggressione russa all'Ucraina, è stata "ancora una volta significativamente esacerbata dagli ultimi sviluppi" in Medio Oriente. Lo riporta Tagesschau. "Dobbiamo stare attenti che la situazione attuale non venga sfruttata da altri protagonisti che minacciano la nostra sicurezza", ha aggiunto von Notz, in riferimento a servizi segreti di altri Paesi che "da tempo cercano di destabilizzare deliberatamente la nostra democrazia", così come a estremismi interni alla Germania. Il presidente del Bfv Haldenwang ha sottolineato che nel frattempo i servizi tedeschi si stanno attivando per applicare al più presto la messa al bando delle attività di Hamas in Germania, così come del gruppo palestinese Samidoun. Come riporta Spiegel, per Haldenwang non si tratta però delle sole entità che possono essere vietate in Germania. Per il presidente del Bfv c'è "una certa quantità" di altre associazioni islamiste e antisemite che potrebbero essere prese in considerazione per un divieto.
Israele, 'non chiedeteci di fermarci, state con noi'
"La mia missione, e quella di tutti coloro che siedono in questa stanza, è quella di riportare a casa i rapiti. Dovete chiamare i vostri governi e chiedere loro di stare dalla parte di Israele". Lo ha detto il responsabile del governo per la sorte degli ostaggi israeliani a Gaza Gal Hirsch in un incontro al ministero degli Esteri con più di 100 ambasciatori e diplomatici stranieri. "Per anni - ha continuato Hirsch secondo una nota del ministero - ci avete criticato per la nostra lotta decisa contro il terrorismo, ma non chiedeteci di fermarci. Quando stasera abbraccerete i vostri figli ricordate i bimbi massacrati e rapiti a Gaza".
Hezbollah spara su basi esercito, Israele risponde
Nuovo scambio di colpi al confine tra Israele e Libano. Hezbollah afferma di aver attaccato "cinque basi" dell'Esercito dello Stato ebraico, che a sua volta ha colpito obiettivi nel sud del Libano. Lo riferisce Haaretz.
Nuove sirene d'allarme in centro Israele e Tel Aviv
Sirene d'allarme anti aereo hanno risuonato per la seconda volta in poco tempo nell'area centrale di Israele, compresa la zona grande di Tel Aviv. Subito dopo gli allarmi sono state udite le esplosioni dei razzi intercettati dall'Iron Drome
Netanyahu, mondo si unisca per sconfiggere Hamas come fece contro Isis e nazisti'
La nazione di Israele "è unita nel suo obiettivo della vittoria". Lo ha detto Benjamin Netanyahu alla Knesset, ammettendo che ci sarà un'indagine sui fallimenti dell'intelligence e della sicurezza che hanno permesso ad Hamas di organizzare il devastante attacco del 7 ottobre. Il premier ha chiesto al mondo di "unirsi e di combattere Hamas". Più di 1.300 israeliani sono stati uccisi nell'attacco a sorpresa, mentre Hamas ancora detiene a Gaza almeno 199 ostaggi. "Ci sono molte domande riguardo il disastro che ci ha colpito 10 giorni fa. Esamineremo a fondo ogni aspetto", ha aggiunto Netanyahu. "La nazione è unita verso un unico obiettivo, la vittoria. Trionferemo perché ne va della nostra stessa esistenza in questa regione. Hamas fa parte dell’asse del male formato da Iran e Hezbollah. Mirano a gettare il Medio Oriente in un abisso di caos". "Ora molti in tutto il mondo capiscono chi ha di fronte Israele. Capiscono che Hamas rappresenta una nuova versione del nazismo. Proprio come il mondo si è unito per sconfiggere i nazisti e l’Isis, così deve unirsi per sconfiggere Hamas - ha detto ancora - Ci impegniamo per tutte le famiglie. Non allenteremo i nostri sforzi per riportare indietro i nostri fratelli e sorelle
Oms, 24 ore per aiuti a Gaza poi sarà "catastrofe"
L'Organizzazione mondiale della Sanita' (Oms) ha avvertito che restano solo "24 ore di acqua, elettricita' e carburante" nella Striscia di Gaza prima che si verifichi "una vera catastrofe". Il direttore Oms per il Mediterraneo orientale, Ahmed Al-Mandhari, ha affermato che occorre consentire al territorio bombardato e assediato di ricevere convogli di aiuti, attualmente bloccati al valico di frontiera di Rafah con l'Egitto. Se gli aiuti non arrivano, i medici dovranno "preparare i certificati di morte per i loro pazienti", ha detto.
Risuonano sirene a Gerusalemme, sospesa seduta Knesset
Sirene di allarme missilistico sono risuonate a Gerusalemme, Tel Aviv e nel centro di Israele. L'allerta ha costretto i parlamentari che partecipavano alla sessione inaugurale della Knesset a scendere nei rifugi e sospendere la seduta.
Oms, aiuti a Gaza entro 24 ore o sarà la catastrofe
Restano solo 24 ore per far entrare gli aiuti essenziali alla popolazione di Gaza prima che nella Striscia si verifichi "una catastrofe". Lo afferma l'Organizzazione mondiale della Sanità.
Meloni-Hussein, rilancio orizzonte con Autorità palestinesi
OTT - Il colloquio fra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e il re di Giordania Abdallah II Ibn Al Hussein "ha rappresentato anche un'occasione per uno scambio di vedute sulla necessità di rilanciare un orizzonte politico con le legittime Autorità palestinesi per il processo di pace israelo-palestinese". Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi in cui si spiega che "è stato rilevato che la tradizionale forte amicizia tra Italia e Giordania potrà contribuire ad affrontare le sfide complesse in corso nella regione."
Sirene di allarme a Tel Aviv e Gerusalemme
Le sirene di allarme per l'arrivo di razzi da Gaza sono risuonate a Tel Aviv e nel centro di Israele. I sistemi di rivelazione hanno segnalato lo stesso allarme anche a Gerusalemme
Atteso colloquio Putin-Netanyahu, primo da inizio guerra
Il presidente russo Vladimir Putin parlerà oggi con diversi leader, tra cui il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente palestinese Mahmoud Abbas, secondo quanto annunciato dal consigliere presidenziale Yuri Ushakov. Si tratterà del primo colloquio tra i leader di Russia e Israele dall'attacco di Hamas del 7 ottobre. Nelle sue prime osservazioni sul conflitto, Putin la scorsa settimana ha espresso preoccupazione per il "catastrofico aumento" del numero di civili uccisi in Israele e nella Striscia di Gaza. Ha anche preso di mira la politica americana in Medio Oriente per non aver tenuto conto delle esigenze dei palestinesi.
Nirenstein: "Hamas vuole distruggere Israele e annientare gli ebrei"
“C’è stata una grave sottovalutazione e illusione di Hamas. Abbiamo pensato, sperato che potesse essere tenuto a bada con l’aiuto internazionale. Abbiamo dato ai palestinesi aiuti, fondi, risorse, ma poi tutto questo è andato a finire nelle mani del vertice di Hamas. Il gruppo terroristico si è foraggiato, è stato aiutato da altri Stati che gli forniscono di armi e risorse. Ed ecco il risultato”. Così Fiamma Nirenstein, giornalista, scrittrice, già parlamentare, appassionata, lucida e pugnace testimone del tempo, spiega a Beemagazine, giornale online del gruppo The Skill, quanto sta accadendo in Israele. "Il governo ha responsabilità e anche le forze armate. Ho apprezzato in particolare la posizione degli Stati Uniti. Hamas non vuole i territori, vuole semplicemente distruggere Israele, che è l’unico paese democratico della Regione, e questa diversità è una cosa insopportabile per Hamas che con la sua idea islamista, vuole distruggere un paese che è di altra religione, vuole uccidere gli ebrei. Ora occorre il massimo di solidarietà e di aiuto a Israele perché fronteggi con successo questa gravissima minaccia".
Colonna al Cairo e poi a Beirut: "Evitare spirale, è responsabilità di tutti"
Colloqui con il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi e con il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry per il capo della diplomazia francese Catherine Colonna che, all'indomani della visita in Israele, è nel frattempo arrivata a Beirut. "Abbiamo sottolineato la necessità di un accesso umanitario per i civili sotto l'egida delle Nazioni Unite ma anche la necessità di agire per evitare la spirale - si legge in un post di Colonna sul social X in cui riferisce dei colloqui in Egitto - E' responsabilità di tutti". In un altro post Colonna riferisce conferma l'arrivo, "al terzo giorno di missione in Medio Oriente", a Beirut, "in questo Libano già attraversato da difficoltà" da cui ribadisce l'appello "alla responsabilità di tutti gli attori".
Farnesina a italiani in Israele, registrate vostra presenza
Alla luce del conflitto in corso tra Israele e Hamas e la situazione di forte tensione nell'area, la Farnesina invita tutti i connazionali in Israele e nei Territori palestinesi a registrarsi sul portale "Dove siamo nel mondo" e scaricare l'app dell'Unità di Crisi per segnalare la propria presenza nel Paese e ricevere informazioni in tempo reale sul quadro di sicurezza. "Israele e Territori palestinesi. Se ti trovi in queste zone, tienici informati e ricevi da noi informazioni sempre aggiornate e in diretta", si legge in un tweet del ministero degli Esteri.
Mo, Ue annuncia altri aiuti per 50 mln per Gaza
La Commissione europea annuncia altri aiuti umanitari per 50 milioni di euro per Gaza. Dopo una telefonata con il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, la presidente dell'esecutivo Ue Ursula von der Leyen ha fatto sapere che "la Commissione aumenterà immediatamente di 50 milioni di euro l'attuale dotazione di aiuti umanitari prevista per Gaza. Questo porterà il totale a oltre 75 milioni. Continueremo a collaborare strettamente con l'Onu e le sue agenzie per garantire che questi aiuti raggiungano chi ne ha bisogno nella Striscia di Gaza".
Griffiths (Onu): 1 milione di persone ha lasciato il nord di Gaza
Circa un milione di persone ha lasciato la parte nord di Gaza per rifugiarsi nella parte meridionale della Striscia. Ad annunciarlo è stato Martin Griffiths, coordinatore degli aiuti di emergenza delle Nazioni Unite. "La mia maggiore preoccupazione è quella attualmente di far entrare aiuti a Gaza". Per Griffiths è della massima importanza aiutare le persone sfollate oltre a quelli che già si trovavano nella parte sud della Striscia. L'Onu - ha affermato - è impegnata in protratti negoziati con Israele sull'arrivo degli aiuti.
Iran, attacco a Gaza porterà a lunga guerra su più fronti
In un colloquio telefonico oggi con il presidente russo Vladimir Putin, il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha avvertito che "l'assedio in corso, l'uccisione di donne e bambini e l'attacco di terra alla Striscia di Gaza" porteranno a "una lunga guerra su diversi fronti". Lo ha scritto su X Mohammad Jamshedi, vice capo di gabinetto della presidenza iraniana, citato da Interfax.
Michel: "Rischio ondate migratorie verso l'Europa, affrontare sfide uniti"
-A causa del conflitto in Medio Oriente "c'è un grande rischio di migrazioni e di movimenti di un gran numero di persone verso i Paesi vicini che hanno già un numero significativo di rifugiati sul loro territorio. Se non gestito con attenzione, c'è il rischio di ondate migratorie verso l'Europa". Lo sottolinea il presidente del Consiglio europeo Charles Michel nella lettera di invito ai leader Ue per un vertice straordinario di domani martedì in video conferenza sulla crisi in Medio Oriente. Michel, nella lettera di invito ai capi di Stato e di governo, sottolinea che "questo conflitto ha molte conseguenze, anche per noi dell'Unione Europea". "È indispensabile affrontare insieme tutte queste sfide. La nostra unità è la nostra forza", afferma.
Blinken sente ministro Esteri Turchia: "Hamas fermi attacchi e liberi ostaggi"
Colloquio telefonico tra il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, e il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan. Un contatto, precisa il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller, incentrato sugli "sforzi diplomatici per evitare un allargamento del conflitto in Medio Oriente e ridurre al minimo il costo umanitario della guerra". Blinken ha apprezzato l' "impegno costruttivo" della Turchia e, ha riferito Miller, ha ribadito la necessità che "Hamas fermi tutti gli attacchi violenti e liberi immediatamente gli ostaggi".
Il Cremlino torna a chiedere il cessate il fuoco immediato
La Russia è tornata oggi a chiedere un "cessate il fuoco immediato" in Medio Oriente. Lo ha detto il consigliere presidenziale per la politica estera, Yuri Ushakov, citato dalle agenzie russe.
Putin ha in programma colloqui con Netanyahu e Abu Mazen
Il presidente russo Vladimir Putin ha in programma oggi colloqui telefonici con il premier israeliano Benyamin Netanyahu e con il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen). Lo ha annunciato il suo consigliere per la politica estera, Yuri Ushakov, citato da Interfax.
Erdogan chiama Raisi, no a escalation
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avuto in queste ore un colloquio telefonico con il presidente iraniani Ibrahim Raisi cui ha ribadito l'impegno della Turchia per frenare l'escalation tra Hamas e Israele. La telefonata ha infatti avuto come argomento centrale gli ultimi sviluppi del conflitto in Medio Oriente tra Hamas e Israele e la preoccupazione per la popolazione civile della Striscia di Gaza. Nel comunicato della presidenza turca si rende noto che Erdogan ha sottolineato l'importanza che gli scontri cessino al più presto e che i palestinesi possano avere accesso ad aiuti umanitari.
Iran: "Hamas pronto a rilascio ostaggi se si fermano i raid"
Hamas sarebbe pronto al rilascio dei circa 200 ostaggi se Israele mettesse fine agli attacchi sulla Striscia. Lo ha detto, citato da Times of Israel, il portavoce del ministro degli Esteri iraniano Nasser Kanaani. Non risulta però al momento una presa di posizione in tal senso di Hamas. Secondo Hanani, esponenti della fazione palestinese "hanno detto di essere pronti a prendere le necessarie misure per il rilascio dei civili tenuti dai gruppi della resistenza, ma che il loro punto di vista è che tali misure richiedono preparativi impossibili sotto i bombardamenti quotidiani dei sionisti contro varie parti di Gaza".
Haaretz: Biden forse mercoledì in Israele
Secondo una fonte israeliana, il presidente Usa Joe Biden potrebbe arrivare in Israele mercoledì prossimo. Lo riferisce Haaretz.
Libano, governo: "Non ha senso aprire il fronte con Israele"
Il primo ministro libanese uscente Nagib Miqati ha detto oggi che "il governo sta continuando i suoi contatti in patria e all'estero per mantenere, per quanto possibile, la calma sulla scena locale e proteggere il (Libano) dalle ripercussioni della guerra a Gaza". "Non avrebbe senso avventurarsi nell'apertura di un fronte nel sud del Libano perché i libanesi non lo sopporterebbero. Alcuni si chiedono chi abbia il potere di decidere se fare la guerra o la pace", ha detto Miqati citato dall'agenzia governativa libanese Nna. "Nelle circostanze attuali, stiamo lavorando per la pace. La decisione di fare la guerra è nelle mani di Israele", ha affermato Miqati, sostenendo che da una parte è necessario convincere Israele a porre fine al conflitto e, dall'altra, bisogna smettere di provocare Israele per non creare ulteriore tensione".
L'Iran minaccia Israele, si teme un allargamento del conflitto nella guerra contro Hamas
Si teme un allargamento del conflitto in Medio Oriente. Teheran - vicino ai terroristi di Hamas e agli Hezbollah del Libano - ha già lanciato la sua minaccia: "Nessuno può garantire il controllo della situazione" se le truppe israeliane dovessero invadere la Striscia. Intanto, alcuni uomini del Corpo dei Guardiani della Rivoluzione Islamica iraniana (Irgc) si sarebbero già spostati verso il confine israeliano. LEGGI L' ARTICOLO
Meloni: "Solidali con Israele per terribile attacco di Hamas"
"Il governo esprime la sua vicinanza alla Comunità Ebraica di Roma, ai famigliari e ai discendenti dei deportati. Oggi più che mai, a seguito del terribile attacco di Hamas, ribadiamo la nostra solidarietà all'intero popolo d'Israele, ferito nuovamente dall'odio antisemita". Lo ha dichiarato la premier Giorgia Meloni come riferisce Palazzo Chigi spiegando in una nota che "in occasione dell'80esimo anniversario del rastrellamento degli Ebrei di Roma, ha ricevuto a Palazzo Chigi il presidente della Comunità Ebraica di Roma, Victor Fadlun". "In questa giornata" - ha aggiunto Meloni - "rinnoviamo il nostro impegno per mantenere viva la memoria di quei fatti terribili e per combattere, in ogni sua forma, nuova e antica, il virus dell'antisemitismo".
IDF: "Distrutte decine postazioni di Hamas"
L'esercito israeliano ha distrutto decine di quartier generali e postazioni di lancio nella Striscia di Gaza, compreso il quartier generale di un agente di primo piano dell'unità d'e'lite Nukhba di Hamas. Lo ha detto il portavoce dell'Idf secondo quanto riportano i media israeliani. Nelle ultime ore, ha detto il portavoce, decine di quartier generali operativi e postazioni di lancio di Hamas sono stati distrutti, compreso il quartier generale di Ali Kadi, uno degli alti ufficiali della Forza Nukhba, eliminato pochi giorni fa. Inoltre, gli aerei da combattimento hanno eliminato un certo numero di terroristi mentre si trovavano in un complesso militare di Hamas, ha aggiunto.
A Palazzo Chigi terminato incontro fra Meloni e re di Giordania
È terminato l'incontro a Palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il re di Giordania, Abdullah II. Il colloquio è durato circa 50 minuti.
Allarme Unrwa: "A Gaza non ci sono sacchi per i cadaveri"
L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha reso noto che "non ci sono abbastanza sacchi per i cadaveri dei morti a Gaza". L'allarme è contenuto nel suo ultimo rapporto sulla situazione nell'enclave palestinese, che è senza elettricità da cinque giorni, dove l'accesso all'acqua potabile è limitato e più di un milione di persone hanno dovuto lasciare le loro case.
Terminato incontro Meloni-Re di Giordania
E' terminato da pochi minuti l'incontro a Palazzo Chigi tra la premier Giorgia Meloni e il re di Giordania Abdullah II. Il colloquio è durato circa 50 minuti.
Il Cairo, è Israele che non ha ancora deciso su Rafah
"Ho parlato con l'inviato dell'Onu (riguardo a un permesso israeliano), ma finora non c'è nulla di nuovo nella posizione israeliana. E questo è molto grave", ha detto Shoukri in una conferenza stampa con il ministro degli Esteri francese Catherine Colonna, in visita in Egitto per discutere della crisi scatenata dall'attacco "terroristico" di Hamas sul territorio israeliano la scorsa settimana, e dall'assedio e dal bombardamento della Striscia da parte di Israele.
Capo aiuti umanitari Onu nella regione per negoziato Rafah
Il responsabile degli aiuti umanitari delle Nazioni Unite, Martin Griffiths, ha annunciato che domani andrà in Medio Oriente per collaborare ai negoziati per far entrare i beni di prima necessità nellla Striscia di Gaza, assediata da Israele. Griffiths ha spiegato, in una nota, che è già impegnato in "profonde discussioni" con Israele, Egitto e altri attori. "Domani mi recherò personalmente nella regione per cercare di aiutare nei negoziati, per cercare di testimoniare ed esprimere solidarietà con lo straordinario coraggio delle molte migliaia di operatori umanitari che continuano a lavorare e che sono ancora lì ad aiutare la gente di Gaza e della Cisgiordania".
Iran, Usa sono già parte del conflitto Israele-Hamas
"Gli Stati Uniti devono essere ritenuti responsabili dei crimini del regime sionista e l'invio della flotta militare nelle acque della regione è solo un sostegno al tiranno". Lo ha denunciato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Naser Kanaani, aggiungendo che "qualsiasi partito che sostiene il regime sionista ha la stessa responsabilità internazionale e deve rendere conto alla nazione palestinese". Lo riporta l'agenzia Irna. Nel briefing con la stampa a Teheran, Kanaani ha poi sottolineato che per l'Iran, gli Stati Uniti "sono già di fatto parte del conflitto" tra Israele e Hamas, con l'invio di portaerei nel Mediterrano orientale e le forniture militari. "La continuazione dei crimini di guerra contro la popolazione di Gaza e della Cisgiordania può portare ad un ulteriore infiammarsi della situazione", ha avvertito Kanaani.
Tajani, 'oggi speriamo di far uscire gli italiani da Gaza'
"Oggi speriamo di far uscire dalla Striscia di Gaza i 10-12 italiani che vivevano qui". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Isoradio Rai.
Parigi tappezzata di migliaia fotografie ostaggi Hamas
Parigi si è svegliata tappezzata di migliaia di fotografie delle persone rapite da Hamas nel sanguinoso attacco terroristico del 7 ottobre, per chiederne la liberazione. Muri, fermate degli autobus, recinzioni dei cantieri della capitale francese sono ricoperti da locandine: l'iniziativa è stata pensata e realizzata dai movimenti giovanili ebrei in segno di solidarietà e di vicinanza alle famiglie degli ostaggi, per far conoscere le loro storie e non dimenticare le vittime. Gli ideatori dell'affissione fanno riferimento a 155 ostaggi trattenuti da Hamas, anche se l'ultimo bilancio diffuso dall'esercito israeliano rende noto che sono 199 le persone rapite dall'organizzazione islamista palestinese. Una mobilitazione che richiama quella attuata nei giorni scorsi per le strade di New York, dove artisti israeliani hanno attaccato sui muri ritratti identificati con la scritta "KIDNAPPED" su sfondo rosso. "Dopo gli attacchi della scorsa settimana, diverse associazioni e normali cittadini ci hanno contattato per partecipare alle nostre varie azioni. E quando abbiamo visto questa campagna negli Stati Uniti, ovviamente, c'era un desiderio collettivo di farne parte. E' rassicurante agire affinché gli ostaggi non vengano cancellati", ha riferito ai media d'Oltralpe Samuel Lejoyeux, presidente dell'Unione degli studenti ebrei di Francia (Uejf), elogiando un movimento che è riuscito a unirsi più del solito. Gli attivisti sanno bene che le affissioni rischiano di essere strappate, rovinate oppure ricoperte da scritte, ma non si danno per vinti, pronti a stamparne migliaia di altre per sostituirle fin quando sarà necessario portare avanti la battaglia.
Sindacato giornalisti, 11 reporter palestinesi uccisi in raid su Gaza
Sono undici i giornalisti palestinesi che hanno perso la vita in seguito ai raid aerei israeliani su Gaza City dal 7 ottobre, dopo l'attacco di Hamas a Israele. Lo riferisce il Sindacato dei giornalisti palestinesi.
Lega Araba chiede fine dei raid a Gaza e corridoi umanitari
La Lega Araba chiede la fine delle "operazioni militari" a Gaza e la creazione di "corridoi umanitari" per gli sfollati. Lo ha detto il segretario generale dell'organizzazione, Ahmed Aboul Gheit.
A Rafah completati i preparativi ma finora nessun transito
Al valico di Rafah i funzionari hanno completato tutti i preparativi per l'apertura ma finora nessun aiuto umanitario è entrato dall'Egitto verso Gaza e nessuno cittadino straniero o palestinese con doppia nazionalità è passato nel deserto del Sinai. Lo riferiscono fonti locali secondo cui al momento "la situazione è statica".
Cina chiede cessate il fuoco, 'evitare disastro umanitario'
Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha chiesto ''un cessate il fuoco'' nella guerra tra Israele e Hamas, sottolineando che israeliani e palestinesi devono tornare al ''tavolo dei negoziati'' per ''evitare un ulteriore disastro umanitario''.
Nel corso di una conferenza stampa congiunta a Pechino con il capo della diplomazia russa Sergei Lavrov, Wang ha detto che ''il Consiglio di Sicurezza dell'Onu deve agire e le maggiori potenze dovrebbero svolgere un ruolo attivo. E' imperativo che venga messo in atto un cessate il fuoco, che le due parti siano riportate al tavolo dei negoziati e che sia istituito un canale umanitario di emergenza per prevenire un ulteriore disastro umanitario''.
L'Egitto "si prepara ad accogliere feriti palestinesi"
Muhammad Abdel Fadil Shousha, governatore del Nord Sinai, ha ricevuto questa mattina il Khaled Abdel Ghaffar, Ministro della Sanità, nella città di Bir al-Abd; la visita del Ministro della Sanità prevede l'ispezione di alcuni ospedali del governatorato e l'ispezione delle ambulanze, al fine di garantire che gli ospedali siano pronti ad accogliere i palestinesi feriti da Gaza e a rispondere a qualsiasi richiesta relativa al settore sanitario e medico nel Nord Sinai. Il governatore ha parlato di aumentare il livello di preparazione negli ospedali e nelle unità mediche, fornendo medicinali e sangue di emergenza e supportando gli ospedali con personale medico per accogliere i palestinesi feriti. Ha poi precisato che resta intanto fermo l'invio degli aiuti a Gaza, a causa della ripresa degli attacchi israeliani su varie aree della Striscia.
Iran: "Usa coinvolti militarmente in conflitto"
''L'Iran ritiene che gli Stati Uniti siano già coinvolti militarmente nel conflitto tra Israele e i palestinesi''. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanaani nel corso di una conferenza stampa trasmessa in tv. ''La responsabilità dei paesi che sostengono Israele non è inferiore alla responsabilità dell'entità per i crimini commessi contro il popolo palestinese'', ha aggiunto.
''I crimini del nemico sionista sono stati ripetuti per 70 anni e i palestinesi stanno resistendo a questi crimini'', ha affermato Kanaani. "La priorità dell'Iran è porre fine al brutale e disumano assedio di Gaza, mettere fine ai bombardamenti e consentire il flusso di aiuti umanitari nella regione'', ha dichiarato.
Israele minaccia Hezbollah di "reazione micidiale"
''Se Hezbollah compira' un errore per metterci alla prova, la nostra reazione sara' micidiale'': questo l'avvertimento giunto oggi del portavoce militare israeliano Daniel Hagari dopo gli scontri a fuoco di ieri al confine con il Libano in cui due israeliani sono rimasti uccisi. ''Gli Hezbollah - ha aggiunto - operano dietro istruzione e con il sostegno dell'Iran, mettendo cosi' in pericolo il Libano''.
Blinken è tornato in Israele per colloqui sulla crisi
Antony Blinken è tornato oggi in Israele - come previsto - per colloqui sulla crisi: lo scrive un giornalista dell'agenzia di stampa Afp che viaggia insieme al segretario di Stato americano. Il capo della diplomazia Usa, che giovedì si trovava in Israele per una visita di solidarietà, è atterrato a Tel Aviv e incontrerà nuovamente il primo ministro Benyamin Netanyahu a Gerusalemme.

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Unrwa: "Un milione di persone sfollate a Gaza in una settimana"
Sono oltre un milione le persone che sono state costrette a fuggire dalle loro case nella Striscia di Gaza a causa dei massicci bombardamenti dell'enclave da parte di Israele. Lo rende noto l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa). "Almeno un milione di persone sono state costrette a fuggire dalle loro case in una sola settimana. E un fiume di persone continua a muoversi verso Sud. Nessun posto e' sicuro a Gaza". Secondo l'agenzia Onu, "almeno 400mila sfollati si trovano ora nelle scuole e negli edifici dell'UNRWA, e la maggior parte non sono attrezzati come rifugi di emergenza. Le condizioni sono semplicemente spaventose e abbiamo notizie secondo cui centinaia di persone condividono solo un bagno. Gli anziani, i bambini, le donne incinte, le persone con disabilità vengono private della loro fondamentale dignità umana, e questa è una vergogna totale".
Pizzaballa: "Bimbi in ostaggio? Pronto a offrirmi per scambio"
"Se io sono pronto a uno scambio? Qualsiasi cosa anche se questo può portare alla libertà e riportare a casa quei bambini nessun problema. Da parte mia disponibilità assoluta". Così il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme, in un incontro online con un gruppo di giornalisti ha risposto a una domanda se lui sia pronto a offrirsi per uno scambio per liberare i bambini ostaggio nelle mani di Hamas. Sull'offerta di mediazione della Santa Sede, ha detto ancora, "abbiamo dato la disponibilità almeno per cercare di far ritornare gli ostaggi, almeno una parte di loro, questo si sta cercando. E' molto difficile perché per una mediazione bisogna avere degli interlocutori. E in questo momento con Hamas non si riesce a parlare".
Idf: "360 palestinesi arrestati in Cisgiordania, 210 membri di Hamas"
Sono 360 i palestinesi che sono stati arrestati in Cisgiordania, inclusi 210 affiliati a Hamas, da quando è iniziata la guerra nella Striscia di Gaza dopo l'attacco contro Israele dello scorso 7 ottobre. Lo riferiscono le Forze di difesa israeliane (Idf), precisando che solo ieri sera sono stati arrestati 20 miliziani di Hamas.
I militari hanno affermato che durante la notte sono state sequestrate anche armi ed equipaggiamento militare nel villaggio di Kafr Qallil.

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Israele convoca riunione gabinetto sicurezza alle 19
E' stata convocata per le 20 ora locale, le 19 in Italia, una riunione del gabinetto di sicurezza israeliano al massimo livello presso il quartier generale militare di Tel Aviv. Lo ha annunciato l'ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. La riunione arriva mentre le Forze di difesa israeliane (Idf) si preparano a un'offensiva di terra nella Striscia di Gaza dopo l'attacco sferrato da Hamas contro Israele.
Guerra Israele-Hamas, per il 66% degli italiani il governo Meloni non deve schierarsi
La maggioranza degli elettori di tutti i partiti concorda che l'Italia deve mantenersi equidistante nel conflitto tra Tel Aviv e Hamas. È ciò che emerge dall'ultimo sondaggio realizzato dall'istituto di ricerca Quorum/YouTrend per Sky TG24. Ma su altri temi, come i bombardamenti sulla Striscia e gli aiuti economici ai palestinesi, i cittadini si dividono. IL SONDAGGIO
Tajani: "Atrocità Hamas rievocano genocidio ebrei"
''Oggi ricorre l'80esimo anniversario del rastrellamento del ghetto di Roma. Le atrocità commesse da Hamas sulla popolazione civile israeliana rievocano la brutta pagina del genocidio degli ebrei. #MaiPiù''. Così in un tweet il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Media, Scholz domani in Israele
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz si recherà domani in Israele. Lo scrive la Bild, aggiungendo che successivamente Scholz andrà in Egitto. La settimana scorsa la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock si era in Israele.
Onu: "Non ci sono abbastanza sacchi per i morti a Gaza"
"Non ci ci sono abbastanza sacchi per i morti a Gaza". Lo riferisce l'Agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) nel suo ultimo report sulla situazione a Gaza e in Cisgiordania. Per il quinto giorno consecutivo, "Gaza è rimasta senza elettricità, portando sull'orlo del collasso i servizi vitali, compresi quelli sanitari, idrici e igienici, e aggravando l'insicurezza alimentare". L'Onu ricorda che la popolazione di Gaza ha "un accesso fortemente limitato all'acqua potabile". Difficile anche la situazione degli sfollati. L'Unrwa torna a sottolineare che oltre un milione di persone, quasi la metà della popolazione totale di Gaza, sono state sfollate. Tra chi è stato costretto a lasciare la propria casa, "600.000 si trovano nell'area centrale, a Khan Yunis e Rafah", e di questi "quasi 400.000 si trovano in strutture dell'Unrwa". Un numero, spiega l'agenzia, "molto al di sopra della nostra capacità di assistere in modo significativo, anche con spazio nei nostri rifugi, cibo, acqua o supporto psicologico". L'agenzia afferma che 14 membri dello staff dell'Unrwa sono stati uccisi, ma "il numero è probabilmente più alto", e che ci sono 23 segnalazioni confermate di installazioni colpite da attacchi aerei israeliani.

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Pechino, 4 cinesi uccisi e 2 dispersi in conflitto tra Israele e Hamas
Sono quattro i cittadini cinesi che sono stati uccisi e due quelli che risultano dispersi dopo l'attacco lanciato da Hamas contro Israele e la successiva rappresaglia. Lo rende noto il ministero degli Esteri di Pechino spiegando che altri sei cinesi sono rimasti feriti. Al momento, aggiunge il ministero, i voli commerciali tra la Cina e Israele sono operativi.
Aperto il valico di Rafah fra Gaza ed Egitto
Il valico di Rafah fra Gaza ed Egitto è stato aperto. Lo riferiscono fonti locali secondo cui al suo interno sono adesso in corso i preparativi logistici per introdurre a Gaza aiuti umanitari e per consentire l'uscita di cittadini stranieri e di palestinesi con doppia nazionalità. Nelle ultime ore sul versante egiziano sono stati rimossi gli sbarramenti che ostruivano il valico. La Mezzaluna rossa di Gaza, equivalente locale della Croce Rossa, afferma che gli aiuti includono medicinali, coperte, materassi e scorte di acqua potabile.
Gaza, 2.750 palestinesi uccisi e 9.700 feriti in raid Israele
E' salito ad almeno 2.750 palestinesi uccisi e 9.700 feriti il bilancio degli attacchi aerei israeliani sulla Striscia di Gaza dal 7 ottobre, in rappresaglia con l'attacco sferrato da Hamas. Lo ha riferito il ministero della Sanità di Gaza.
Patrick Zaki: "Io non ho nulla a che fare con Hamas"
"Io non ho nulla a che fare con Hamas. Sono cristiano e sono di sinistra, non sono un integralista islamico. In Egitto, quelli come me vengono uccisi dagli integralisti islamici. Nel 2014 raccolsi aiuti umanitari per Gaza, ma mi dissero che era meglio che non andassi a portarli, perché non sarei stato il benvenuto". Parla così Patrick Zaki in un'intervista al Corriere della Sera. "Io sono per la Palestina, non per Hamas. E spero che tutti gli ostaggi siano liberati. Tutti, a cominciare dagli italiani. Non dimentico che l'Italia si è battuta per la mia libertà". Poi spiega: "Io sono contro l'attuale governo di Israele e le politiche che ha seguito negli ultimi anni. E non sono l'unico a pensarla così: le azioni di questo governo sono state criticate, sia in passato sia in questi giorni, da diversi Paesi, compresi gli Stati Uniti". Rispetto alle sue parole su Netanyahu, definito un serial killer, Zaki commenta: "Cosa mi è venuto in mente? Ho pensato a tutti i civili, a tutte le persone, tra cui donne e bambini, che sono state uccise a Gaza negli ultimi anni - risponde -, alla mia cara amica Shireen Abu Akleh, la giornalista che è stata uccisa l'anno scorso da soldati israeliani mentre lavorava in Cisgiordania".

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Israele, la Colombia invierà aiuti umanitari a Gaza
Non si placa la tensione diplomatica tra Colombia e Israele, dopo le dichiarazioni fortemente critiche del presidente Gustavo Petro sulle azioni di Tel Aviv nel conflitto con la Palestina. Il capo dello Stato ha assicurato che il suo Paese invierà aiuti umanitari a Gaza, cercando di ottenere in proposito "l'appoggio egiziano", ed ha sottolineato che "il diritto internazionale vieta l'attacco sistematico ai civili". "Sono vietati i genocidi. Il personale sanitario e ospedaliero deve essere protetto. I requisiti minimi per vivere devono essere protetti", ha affermato Petro sui social.
Forze difesa Israele, uccisi 6 alti esponenti di Hamas
Sei alti esponenti di Hamas sono rimasti uccisi finora nelle operazioni dell'esercito israeliano a Gaza. A riferirne sono state le stesse forze di difesa di Tel Aviv, precisando che tra loro figurano membri dell'ala militare e di quella politica di Hamas. Nella dichiarazione si fa riferimento in particolare a due comandanti del movimento che sarebbero stati coinvolti nel massacro compiuto nel sud di Israele il 7 ottobre, oltre al responsabile per la sicurezza nel sud della Striscia di Gaza.
L'esercito ha quindi comunicato l'avvenuta uccisione la settimana scorsa di due esponenti politici di Hamas, il ministro dell'Economia, Jawad Abu Shamala, e Zakaria Abu Maamar, incaricato delle relazioni internazionali del movimento. Il primo era considerato responsabile di gestire fondi destinati ai miliziani di Hamas e di guidare le operazioni condotte contro Israele. A loro si aggiunge il responsabile delle operazioni di sorveglianza aerea a Gaza.
Colloquio von der Leyen-Bin Zayed su situazione in regione
La scorsa notte la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha avuto un colloquio con il presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohamed Bin Zayen, sulla situazione nella regione. Lo ha reso noto la stessa von der Leyen. Nel corso del colloquio si è parlato anche della priorità e dell'urgenza di fare fronte alle esigenze umanitarie dei palestinesi a Gaza.
Israele: "Per ora non c'è cessate il fuoco"
''Non c'è per il momento un cessate il fuoco né l'ingresso a Gaza di aiuti umanitari in cambio della fuoriuscita di cittadini stranieri'': lo ha reso noto l'ufficio del premier Benyamin Netanyahu commentando notizie diffuse in precedenza circa l'apertura del valico di Rafah (fra Egitto e Gaza) alle 9 del mattino ora locale, le 8 in Italia.
Israele, chi sono i capi di Hamas che vivono all'estero
Sky News: "Il primo ministro israeliano Netanyahu incontra le famiglie delle persone rapite da Hamas"
Israele inizia sgombero civili sul confine col Libano
In seguito agli scontri a fuoco avvenuti negli ultimi giorni il ministero della Difesa israeliano ha deciso di evacuare la popolazione che risiede a ridosso del confine con il Libano ad una distanza inferiore a 2 chilometri. Un comunicato del ministero precisa che si tratta in tutto di 28 località fra cui la cittadina di Metulla. Ieri attacchi giunti dal Libano hanno provocato in quella zona la morte di due israeliani, un militare ed un civile. Sempre ieri le autorità militari hanno vietato l'ingresso in una fascia della profondità di quattro chilometri lungo l'intero confine con il Libano.
Israele, piano per evacuare 28 villaggi a 2 km al confine con Libano
Le Forze di difesa israeliane (Idf) stanno predisponendo l'evacuazione degli abitanti di 28 villaggi a due chilometri dal confine con il Libano. Lo hanno annunciato le Idf e il ministero della Difesa israeliano alla luce degli attacchi provenienti dal Libano. L'Autorità nazionale per la gestione delle emergenze (Nema) del ministero della Difesa israeliano afferma che i residenti saranno portati in pensioni finanziate dallo stato dopo che il piano sarà stato approvato dal ministro della Difesa Yoav Gallant.
Le autorità locali sono state informate del piano dell'Idf. A essere interessate dall'evacuazione saranno le comunità di Ghajar, Dishon, Kfar Yuval, Margaliot, Metula, Avivim, Dovev, Ma'ayan Baruch, Bar'am, Manara, Yiftah, Malkia, Misgav Am, Yir'on, Dafna, Arab al-Aramshe, Shlomi, Netu'a, Ya'ara, Shtula, Matat, Zar'it, Shomera, Betzet, Adamit, Rosh Hanikrah, Hanita e Kfar Giladi.
Tajani: "Noi siamo contro Hamas, non contro la Palestina, Israele deve difendersi"
"L'Italia è contro Hamas, non contro la Palestina. Ma Israele deve difendersi". A dichiararlo, in un'intervista a 'Il Messaggero", è il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. "Stiamo lavorando incessantemente per la liberazione degli ostaggi, per il sostegno alla popolazione civile palestinese e per favorire la de-escalation del conflitto. Dopo Israele e Giordania infatti, andrò anche in Tunisia". Per quanto riguarda gli italiani e gli italo-palestinesi che sono nella Striscia di Gaza, il ministro conta che possano uscire "appena si apre il varco, spero già nelle prossime ore".
Dei tre ostaggi si sa "poco o nulla", spiega invece il vicepremier. "Abbiamo chiesto l'intervento dell'Egitto, dei paesi arabi". "Il presidente egiziano Al-Sisi mi ha detto che avrebbe fatto tutto il possibile per liberarli". Per Tajani infine la soluzione dei due popoli, due stati, deve restare percorribile: "Stare con Israele, come è l'Italia, non significa essere contro la Palestina, o contro il popolo palestinese".
Blinken: "Impegno degli Usa per gli aiuti alla popolazione di Gaza"
Israele, 5 ore di cessate il fuoco concordate con Usa ed Egitto
Israele ha confermato di aver concordato con gli Stati Uniti e con l'Egitto cinque ore di cessate il fuoco per permettere l'apertura del valico di Rafah con la Striscia di Gaza. Fino alle 14 ora locale, le 13 in Italia, sarà quindi possibile l''ingresso di aiuti umanitari nell'enclave palestinese e l'evacuazione di cittadini stranieri. Lo confermano al Times of Israele fonti della sicurezza egiziana.
"Se ritenete che sia sicuro, potreste voler avvicinarvi al valico di frontiera di Rafah: potrebbe esserci pochissimo preavviso se il valico apre e potrebbe aprire solo per un tempo limitato", afferma il Dipartimento di Stato Usa in una nota rivolgendosi agli americani che si trovano nella Striscia di Gaza.
Israele-Hamas, Biden. “Occupazione di Gaza sarebbe un grosso errore”
Così il presidente statunitense che nella notte italiana ha parlato al programma tv “60 minutes”. Cessate il fuoco? “Israele deve rispondere. Devono attaccare Hamas”. Ma specifica: “Gli elementi estremi non rappresentano tutto il popolo palestinese”. Israele e Ucraina? "Gli Usa sono la Nazione più potente della storia. Possiamo occuparci di entrambe le situazioni”. LEGGI L'ARTICOLO
Valico Rafah riaperto, centinaia di camion per consegna aiuti
Il valico di Rafah tra l'Egitto e la Striscia di Gaza è stato riaperto. Lo rende noto l'emittente al-Arabiya spiegando che oltre un centinaio di camion sono in fila per consegnare aiuti a milioni di palestinesi assediati nel corso del cessate il fuoco temporaneo. Nell'arco di questo periodo sarà anche concesso ai cittadini stranieri che si trovano nella Striscia di Gaza di lasciare l'enclave palestinese.
Unrwa, 14 membri agenzia Onu uccisi in raid su Gaza
Quattordici membri dello staff dell'Unrwa, l'agenzia delle Nazioni Unite che sostiene i rifugiati palestinesi, sono stati uccisi negli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza. Lo ha detto Philippe Lazzarini, capo dell'Unrwa, durante una conferenza stampa. Le vittime erano insegnanti, ingegneri, guardie e psicologi, un ingegnere e un ginecologo, ha spiegato, precisando che la maggior parte dei 13mila dipendenti dell'agenzia a Gaza sono stati sfollati.
Nell'enclave palestinese le condizioni sanitarie sono ''semplicemente spaventose'' e nella base logistica dell'Unrwa centinaia di persone condividono solo un bagno. Gli anziani, i bambini, le donne incinte, le persone con disabilità vengono ''privati della loro fondamentale dignità umana, e questa è una vergogna totale!'', ha affermato Lazzarini. L'assedio a Gaza ''è una punizione collettiva'', ha aggiunto, affermando che ''imporre un assedio e bombardare le infrastrutture civili in un'area densamente popolata non porterà pace e sicurezza nella regione''.
"Valico Rafah aperto dalle 9:00 per uscita stranieri"
Un funzionario dell'Ambasciata palestinese a Washington, Kamel Khatib, citato dalla Nbc, ha reso noto che gli stranieri ed i palestinesi con nazionalità straniera potranno uscire da Gaza attrareso il valico di Rafah con l'Egitto a partire dalle 9:00 di questa mattina ora locale (le 8:00 in Italia), quando anche gli aiuti umanitari cominceranno ad arrivare a Gaza. Secondo media israeliani, il valico resterà aperto per cinque ore.
Fucili, esplosivi e razzi: le armi che Hamas ha utilizzato per attaccare Israele
Per aprire la breccia, i terroristi hanno impiegato bulldozer e vari attrezzi, come mostrano i video circolati successivamente all’assalto del 7 ottobre. Un'operazione senza precedenti, che ha incluso anche l'uso di motociclette, pick up e kalashnikov. COSA SAPERE
Biden "sconvolto" da uccisione bimbo 6 anni palestinese in Usa
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha affermato che l'islamofobia è inaccettabile negli Stati Uniti e ha definito "un atto di odio orribile" l'omicidio di un bimbo di appena sei anni, accoltellato a Plainfield, in Illinois e il ferimento di sua madre: erano palestinesi musulmani che si erano trasferiti in Usa, presi di mira -secondo gli inquirenti- a causa del conflitto in Medio Oriente. Biden si è detto "scioccato e sconvolto dal brutale omicidio". "Non c'è posto in Usa per questo orribile atto di odio e che va contro i nostri valori fondamentali: libertà dalla paura per il modo in cui preghiamo, ciò in cui crediamo e chi siamo", ha detto Biden in una nota. "Come americani, dobbiamo unirci e respingere l'islamofobia e tutte le forme di fanatismo e odio".

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Media Hamas: "Raid notturni su Gaza più violenti da inizio rappresaglia"
I raid condotti nella notte dall'aeronautica militare israeliana sulla Striscia di Gaza ''sono stati i più violenti'' dall'inizio della rappresaglia per l'attacco sferrato da Hamas. Lo riferiscono i media vicini a Hamas, che parlano della ''notte più violenta'' dall'inizio della guerra. Per ore nella notte, proseguono i media, sono stati condotti attacchi aerei sui quartieri di al-Zaytoun e al-Shujaiya di Gaza City.
Sky News: "Cosa sta succedendo al confine tra Israele e Libano? Secondo l'esercito israeliano, è stata colpita la periferia della città di confine libanese di Aita al Shaab con bombardamenti dopo che i militanti di Hezbollah hanno colpito Israele nel nord di Shtula"
Medio Oriente, le forze italiane nell’area: dai Carabinieri di Gerico ai soldati in Libano
Con il riaccendersi del conflitto tra Hamas e Israele, va ridefinendosi anche la presenza italiana nell'area. Sono già tornati nel nostro Paese, dopo meno di un mese, i 22 Carabinieri del contingente italiano a Gerico, in Cisgiordania. Intanto, un contingente del nostro esercito è schierato tra Israele e Libano, come parte integrante della missione Onu Unifil. Ieri, 15 ottobre, un razzo ha colpito il quartier generale, senza provocare feriti. IL PUNTO
Usa e Israele lavorano a possibile visita di Biden
Gli Stati Uniti e Israele stanno lavorando a una possibile visita del presidente americano Joe Biden in territorio israeliano: lo hanno riferito l'emittente all-news statunitense Cnn e il portale Axios. Secondo Axios, che cita fonti statunitensi e israeliani, la visita di Biden potrebbe avvenire alla fine della settimana. Una visita di Biden rappresenterebbe una significativa dimostrazione di sostegno a Israele, il principale alleato degli Stati Uniti in Medio Oriente, e avverrebbe subito dopo la visita nella regione del Segretario di Stato Antony Blinken. Il capo della diplomazia Usa è ancora nella regione, impegnato in una frenetica attività diplomatica, da una all'altra delle capitali, per impedire l'allargamento del conflitto tra Israele e Hamas; e oggi sarà di nuovo in Israele per incontrare il primo ministro, Benjamin Netanyahu. Biden ha parlato l'ultima volta con Netanyahu sabato, quinta telefonata tra i due dall'attacco del 7 ottobre da parte del gruppo palestinese Hamas contro Israele.
Israele,6.000 razzi lanciati da Gaza da inizio conflitto
Dall'inizio del conflitto sono stati lanciati 6.000 razzi dalla Striscia di Gaza verso Israele. Lo ha detto il portavoce dell'esercito israeliano, Jonathan Conricus, citato dal Guardian.
Medioriente, il premier britannico Sunak riferisce in Parlamento su crisi
Il primo ministro britannico, Rishi Sunak, riferirà oggi alla Camera dei Comuni sulla crisi in Israele e a Gaza. Sunak spiegherà come il Regno Unito sta sostenendo Israele, come sta aiutando i cittadini britannici coinvolti nei combattimenti e fornirà dettagli sulla risposta alla situazione umanitaria. Domenica re Abdullah II di Giordania è stato accolto a Downing Street, impegnato in un tour europeo che lo vedrà oggi in Italia.

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Idf: "Colpiamo Hamas, i civili non sono un obiettivo"
"Colpiamo Hamas, colpiamo le sue infrastrutture e diamo la caccia ai suoi comandanti. Categoricamente non stiamo cercando di colpire i civili''. Lo ha dichiarato il portavoce delle Forze di Difesa Israeliane (Idf) Jonathan Conricus in un aggiornamento sul conflitto, negando che i militari stanno cercando di prendere di mira obiettivi civili.
Tuttavia, ''per ovvi motivi'', ha detto che non possono essere sempre usati i metodi tradizionali per avvertire i civili che devono evacuare gli edifici presi di mira.
A Gaza un milione di sfollati, attesa apertura valico Rafah
Più di un milione di persone sono state costrette a lasciare le loro case nel Nord della Striscia di Gaza da quando Israele ha iniziato i bombardamenti contro Hamas. Lo riferisce l'Onu. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha esortato Israele a fornire accesso umanitario rapido e senza ostacoli a Gaza e ha chiesto nuovamente ad Hamas di rilasciare immediatamente gli ostaggi senza precondizioni. "In questo momento drammatico, in cui siamo sull'orlo del baratro in Medio Oriente, è mio dovere come segretario generale dell'Onu lanciare questi due forti appelli umanitari. I palestinesi nell'enclave costiera assediata faticano a trovare cibo, acqua e sicurezza in vista dell'attesa offensiva di terra israeliana. Una settimana di violenti attacchi aerei ha causato la distruzione di interi quartieri. Oggi, secondo quanto annunciato dal segretario di Stato Usa, Antony Blinken, dopo un incontro al Cairo con il presidente egiziano, Fattah al-Sisi, il valico di Rafah tra l'Egitto e la Striscia di Gaza, "sarà aperto" per facilitare l'arrivo degli aiuti umanitari ai palestinesi intrappolati nell'enclave. "Stiamo istituendo, in collaborazione con l'Onu, l'Egitto, Israele e altri, un meccanismo per portare assistenza a coloro che ne hanno bisogno", ha detto il capo della diplomazia statunitense.
Biden: "Eliminare Hamas ma occupazione Gaza grave errore"
Un'occupazione israeliana di Gaza sarebbe "un grosso errore". Lo ha detto il presidente Usa, Joe Biden, al programma tv '60 Minutes'. Biden si è detto convinto che l'obiettivo principale debba essere "l'eliminazione di Hamas", ma allo stesso tempo ha spiegato che e' "necessario avere una Autorità palestinese forte", requisito essenziale per un percorso che apra la "strada ad uno Stato palestinese". "Non ora. Non ora. Non ora, ma... penso che Israele capisca che una parte significativa del popolo palestinese non si sente rappresentato" dal movimento islamista e dai suoi "elementi estremi" e "non condivide le opinioni di Hezbollah". Il presidente americano ha assicurato che gli Usa possono "occuparsi" di entrambe le guerre (Ucraina e Gaza, ndr) mantenendo intatte le proprie possibilità di autodifesa. Tuttavia, ha ammesso il capo della Casa Bianca, la minaccia terroristica negli Stati Uniti è "cresciuta" a causa dell'attuale situazione in Medio Oriente.
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