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Guerra Hamas-Israele, l’Egitto teme l’afflusso di rifugiati attraverso il valico di Rafah

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Rolla Scolari

Rolla Scolari

Il regime del Cairo teme che un possibile afflusso di centinaia di migliaia di rifugiati diventi - come già accaduto in altri Paesi arabi a partire dal 1948 - un processo irreversibile

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L'Egitto ha rinforzato con blocchi di cemento il valico di Rafah che lo separa da Gaza. Verso quella frontiera arrivano da giorni decine di migliaia di sfollati. In seguito al brutale attacco terroristico del gruppo palestinese Hamas sul sud di Israele (LO SPECIALE - IL LIVEBLOG), che ha ucciso 1.300 persone, l’aviazione israeliana bombarda senza sosta il piccolo territorio costiero, in cui vivono 2,3 milioni di palestinesi. Le vittime in pochi giorni sarebbero oltre 2.300. I vertici dell’esercito israeliano starebbero preparando un’incursione di terra, in vista della quale hanno chiesto ai residenti del nord della Striscia di lasciare al più presto le proprie abitazioni e cercare rifugio a sud. 

©Getty

L'embargo egiziano, oltre a quello di Israele

Gaza è da anni fonte di profonda inquietudine per gli egiziani, che ora temono per la stabilità dell'intero Paese. Il gruppo palestinese Hamas, che controlla la Striscia dal 2007, è nato come costola di quei Fratelli musulmani oppositori e rivali del regime del Cairo. Da anni è considerato movimento terroristico non soltanto da Israele, ma anche da Stati Uniti e Unione europea. Da quando con il colpo di mano militare ha preso il potere a Gaza, sul piccolo territorio palestinese grava un embargo israeliano, ma anche egiziano: il valico di Rafah anche prima del conflitto era aperto soltanto a residenti con permesso speciale oppure agli stranieri. 

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La crisi dei rifugiati in una crisi economica senza precedenti

Il regime del Cairo ora teme che un possibile afflusso di centinaia di migliaia di rifugiati diventi - come già accaduto in altri Paesi arabi a partire dal 1948 - un processo irreversibile.

L'Egitto – una delle nazioni al mondo con il più alto rischio di insolvenza - vive una crisi economica senza precedenti; la sua popolazione è piegata da un'inflazione al 39,7 per cento, un record storico: in queste condizioni, la crisi di rifugiati che potrebbe provocare l'operazione militare israeliana su Gaza sarebbe un colpo che il Cairo farebbe fatica a reggere. 

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Il rischio infiltrazione da parte di Hamas

L'inquietudine dei vertici politici e militari egiziani, inoltre, è rivolta anche verso la regione in cui si trova il valico di Rafah: il nord della penisola del Sinai è infatti zona militare. L'esercito combatte qui da anni contro gruppi jihadisti locali e teme che aprire il confine ai civili in fuga consentirebbe l'infiltrazione anche dei terroristi di Hamas con la creazione di legami pericolosi in un territorio già difficile da controllare.

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