L'ambasciatore israeliano in Italia, Alon Bar, sottolinea che la risposta di Israele "non può finire finché non ci sarà la completa eliminazione della minaccia". Questo "potrebbe includere sfortunatamente molta sofferenza e anche vittime civili"
"Non può finire finché non ci sarà la completa eliminazione della minaccia" di Hamas da Gaza e "questo potrebbe includere sfortunatamente molta sofferenza e anche vittime civili". Lo ha dichiarato, a Sky TG24, l'ambasciatore israeliano in Italia, Alon Bar (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI SUL CONFLITTO LIVE - LO SPECIALE DI SKY TG24 SULLA GUERRA). "Io credo che l'evacuazione" dei cittadini di Gaza, "sia il minore dei mali, e dimostra l'intenzione di Israele di cercare di evitare il maggior numero di vittime civili", ha aggiunto.
I timori per l'allargamento del conflitto al Nord di Israele
Sull'opzione di una mediazione vaticana, l'ambasciatore ha spiegato: "Io spero davvero che ci sia una soluzione umanitaria, soprattutto per gli ostaggi e anche per tutte le persone che stanno soffrendo a Gaza. Noi rispettiamo sicuramente sia la legge internazionale che l'appello del Papa, e di molti altri". Mentre sull'ampliamento del conflitto, a Nord di Israele, verso il Sud del Libano, Alon Bar ha sottolineato: "Hezbollah è responsabile di aver inviato missili dal Libano verso Israele". "Non vogliamo l'allargamento di questo conflitto, ma se ci attaccano dobbiamo rispondere", ha poi aggiunto. E sulla morte del giornalista di Reuters, Issam Abdallah, proprio nel Sud del Libano, venerdì 13 ottobre, l'ambasciatore ha chiarito: "Sfortunatamente era molto vicino alle milizie dei terroristi di Hezbollah che ci hanno attaccati e a volte vengono anche colpiti degli innocenti, dei civili, ma non ho informazioni a riguardo".
"Fare pressione su Hamas perché liberi gli ostaggi"
Mentre sul lavoro diplomatico a livello internazionale, e sul ruolo dell'Arabia Saudita, l'ambasciatore ha commentato: "Credo fermamente che dovremmo avere anche un interesse verso l'Arabia Saudita, capisco che non sia un momento facile per farlo, ma tutti i nostri possibili alleati possono fare pressione su Hamas per liberare gli ostaggi, almeno le donne e i bambini".