lo ha dichiarato a Kiev il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius incontrando il presidente Volodymyr Zelensky. La Russia adotterà sia misure difensive che contromisure, ha dichiarato il vice ministro degli Esteri russo Alexander Grushko. “La Russia vuole prendere il controllo di Odessa. Dopodiché, il nemico prevede di raggiungere il confine con Romania e Moldavia”, ha detto il presidente ucraino Zelensky al vertice Ucraina-Europa sudorientale
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Al momento il governo tedesco non intende fornire missili Taurus a lungo raggio all'Ucraina: lo ha dichiarato a Kiev il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius incontrando il presidente Volodymyr Zelensky. Secondo l'agenzia di stampa Afp Pistorius ha dichiarato a un giornalista che, se "mi chiedessero se stiamo prendendo in considerazione questa possibilità, risponderei di no".
La Russia adotterà sia misure difensive che contromisure in risposta al diciottesimo pacchetto di sanzioni dell'Unione Europea. Lo ha dichiarato, riporta la Tass, il vice ministro degli Esteri russo Alexander Grushko a Izvestia. "Dovremo vedere quali sanzioni hanno escogitato. Risponderemo alle sanzioni come abbiamo già fatto in precedenza”. La Russia deve potenziare rapidamente le capacità di combattimento delle sue forze terrestri e gettare solide basi per il loro sviluppo futuro: lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin in apertura di una riunione sul programma di armamenti statale.
“La Russia vuole prendere il controllo di Odessa. Dopodiché, il nemico prevede di raggiungere il confine con Romania e Moldavia” ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky al vertice Ucraina-Europa sudorientale.
Gli approfondimenti:
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- Armi nucleari tattiche: cosa sono, le differenze con le strategiche, gli effetti
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Guerra, Russia-Ucraina ancora distanti dalla pace: cosa è emerso dai colloqui di Istanbul
Pochi passi in avanti, come da previsioni, sembrano essere stati fatti nell’incontro tra la delegazione ucraina e quella russa che si è tenuto lo scorso 2 giugno, a Istanbul, per provare a gettare le basi per la risoluzione di un conflitto che dura ormai da oltre tre anni.
Al termine dei colloqui, durati poco più di un’ora, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, proseguendo nel suo intento di fare da mediatore tra i due Paesi in guerra, è tornato a proporre un incontro tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Anche questo dovrebbe tenersi sempre in Turchia, a Istanbul o nella capitale Ankara, eventualmente con la partecipazione di Donald Trump (che si dice "aperto" a un vertice se i due leader nemici sono pronti a "presentarsi insieme al tavolo").

Guerra Russia-Ucraina, cosa è emerso dai colloqui a Istanbul
Vai al contenutoIl capo dell’esercito tedesco: “Nel 2029 Putin potrà attaccare la Nato”. Lo scenario
I servizi segreti dei Paesi occidentali pensano che tra quattro anni Mosca sarà in grado di portare un attacco contro i Paesi Nato: a dirlo è stato l’ispettore generale della Bundeswehr Carsten Breuer, la più alta carica militare della Germania, in un'intervista al settimanale Der Spiegel. Secondo Breuer infatti “l’analisi unanime dei servizi segreti occidentali, basata principalmente sull'osservazione della produzione di armi ma anche sulla crescita del personale in Russia, è che nel 2029 Putin sarà in grado" di attaccare la Nato.

Capo dell’esercito tedesco: 'Nel 2029 Putin potrà attaccare la Nato'
Vai al contenutoUcraina, cosa si sa sull’attacco senza precedenti degli 007 di Kiev alle basi aeree russe
I colloqui tra le delegazioni di Russia e Ucraina svoltisi a Istanbul, sono partiti in salita. Mosca non nasconde la sua ira per gli attacchi sferrati ieri da centinaia di droni delle forze di Kiev sul suo territorio, che hanno colpito decine e decine di bombardieri strategici russi, come confermato dallo stesso Ministero della Difesa russo. I responsabili di questi “attacchi terroristici”, ha fatto sapere il Cremlino, sarebbero già stati arrestati, versione smentita da Kiev. Insomma: il clima in Turchia in vista del vertice che dovrebbe portare a una distensione è più teso che mai.

Ucraina, attacco senza precedenti a basi aeree russe: cosa sappiamo
Vai al contenutoGuerra in Ucraina, quanti soldati sono morti e feriti? Il rapporto
Con l’arrivo dell’estate l'esercito russo probabilmente supererà il milione di vittime, tra morti e feriti, nella sua guerra contro l'Ucraina. Lo ha stabilito un rapporto pubblicato in queste ore dal Center for Strategic and International Studies, uno dei più importanti think tank al mondo che ha sede a Washington, secondo il quale i militari morti si aggirano già oggi intorno ai 250.000.
Si tratta, fanno sapere gli esperti, di un numero di morti cinque volte superiore a quello di tutte le guerre sovietiche e russe a partire dalla Seconda guerra mondiale. ''Un traguardo impressionante e raccapricciante'', scrive il think tank, sottolineando che si tratta di ''una palese dimostrazione del disprezzo di Putin per i suoi soldati''.

Guerra in Ucraina, quanti soldati sono morti e feriti? Il rapporto
Vai al contenutoTajani: "Berlusconi avrebbe facilitato accordi con Putin"
"Berlusconi avrebbe potuto giocare un ruolo nella mediazione tra Russa e Ucraina? Assolutamente sì. Toccava all'Onu intervenire all'inizio dell'offensiva e mandare dei mediatori in grado di essere dei mediatori che dovevano rappresentare l'Occidente, di cui però Putin si fidasse. Io avevo proposto di mandare Berlusconi e Merkel per cercare di parlare con Putin, si è aspettato, si è tardato, è stata un'occasione persa. Berlusconi sarebbe stato il perfetto rappresentante delle Nazioni unite per cercare di fermare e trovare un accordo". Lo dice Antonio Tajani, segretario di Forza Italia e vicepremier, a Dritto e Rovescio, su Rete 4.
"In Georgia, fu Berlusconi a fermare Putin. Non voglio fare propaganda o elogio di un grande amico, dico solo che Berlusconi sarebbe stato perfetto", aggiunge il ministro degli Esteri.
Guerra Ucraina, disertore condivide i primi dati sui soldati russi uccisi dal 2022 al 2024
Fuggito dall’esercito russo e rifugiatosi a Parigi nel 2024, il disertore Aleksei Zhiliaev ha condiviso i dati relativi ai soldati russi uccisi e feriti al fronte dall'invasione nel 2022 al giugno 2024. Prima della diserzione, l'ex soldato aveva copiato su una chiavetta Usb le informazioni relative alla sua divisione e alla Terza.

Guerra Ucraina, disertore condivide dati sui soldati russi uccisi
Vai al contenutoTaurus, i missili che la Germania potrebbe fornire all’Ucraina: ecco che cosa sono
La Germania sembra aprire alla fornitura a Kiev di armi capaci di colpire il territorio della Russia e Mosca reagisce con veemenza. Si sta alzando, se possibile, ancora di più la tensione tra Berlino e Mosca intorno alla guerra in Ucraina. Ad accendere la scintilla sono state le parole del cancelliere tedesco Friedrich Merz, che ha fatto capire che anche il suo Paese (come già fatto da Usa, Gran Bretagna e Francia) sembra aver deciso di togliere le limitazioni alla gittata degli armamenti forniti.

Taurus, cosa sono i missili che la Germania potrebbe fornire a Kiev
Vai al contenutoAntonio Omar Dridi, chi è il foreign fighter italiano morto in Ucraina
La conferma è arrivata da Memorial, l'associazione dei volontari internazionali per l'Ucraina, che sui social ha dato notizia della morte sul campo di battaglia del combattente italiano. Aveva 35 anni ed era originario di Palermo. In passato ha vissuto all'estero tra Germania e Austria. "Era uno spirito libero", ha detto la sorella, Noah.

Antonio Omar Dridi, chi è il foreign fighter italiano morto in Ucraina
Vai al contenutoSybiha: "La Russia non accetta la pace". VIDEO
Putin promette l'"immortalità" a chi va in guerra
Il popolo russo è "immortale" e la via verso questa "immortalità" passa attraverso le vittorie nelle operazioni militari, ha affermato il presidente Vladimir Putin durante un incontro con i partecipanti al programma "Il tempo degli eroi" al Cremlino. Putin ha detto di aver condiviso l'idea dell'immortalità dei russi con lo scrittore Aleksandr Prokhanov, il quale ritiene che il Giorno della Russia - che si festeggia oggi - sia legato all'immortalità.
Trump: "Sono molto deluso dalla Russia"
"Sono molto deluso dalla Russia". Lo ha detto Donald Trump. "Sono molto deluso che l'accordo tra Russia e Ucraina non sia ancora stato concluso", ha aggiunto.
Berlino: "Non intendiamo inviare Taurus in Ucraina"
Al momento il governo tedesco non intende fornire missili Taurus a lungo raggio all'Ucraina: lo ha dichiarato a Kiev il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius incontrando il presidente Volodymyr Zelensky. Secondo l'agenzia di stampa Afp Pistorius ha dichiarato a un giornalista che, se "mi chiedessero se stiamo prendendo in considerazione questa possibilità, risponderei di no".
Ucraina, gruppo Weimar non crede a Putin: "Richieste inaccettabili da Russia". VIDEO
Papa Leone continua l'impegno per la carità in Ucraina
"Anche durante la Sede Vacante l'Elemosineria Apostolica ha continuato la sua missione: portare la carità del Papa dove c'è bisogno". Il tono del cardinale elemosiniere Konrad Krajewski è pacato e risoluto al tempo stesso nel commentare l'arrivo a Kharkiv, città ucraina particolarmente colpita in queste settimane da numerosi bombardamenti russi, di un imponente tir carico di aiuti.
Il mezzo - riferisce Vatican News - è partito qualche giorno fa dalla Basilica di Santa Sofia a Roma. "La carità non si ferma mai", afferma il cardinale. Le sue parole sono accompagnate dai fatti, l'invio di foto che mostrano come la martoriata Ucraina, come l'ha definita anche Papa Leone seguendo l'esempio di Papa Francesco, sia da sempre nel cuore dei Pontefici.
Pistorius: "Previsti altri 1,9 mld di euro in aiuti militari"
Il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha annunciato che il governo di Berlino prevede di aumentare quest'anno gli aiuti militari all'Ucraina di altri circa 1,9 miliardi di euro (2,2 miliardi di dollari). "Stiamo pianificando - non è ancora stato definito, ma lo stiamo pianificando - altri 1,9 miliardi che saranno disponibili nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, una volta che la decisione sarà presa in parlamento", ha detto Pistorius in una conferenza stampa a Kiev.
Zelensky: "Voglio parlare con Trump al G7 in Canada"
"Intendo parlare con Trump al vertice del G7 in Canada". Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in una conferenza stampa, aggiungendo che sarebbe sua intenzione convincere il presidente americano a introdurre nuove sanzioni contro la Russia, cosa che il leader statunitense si è finora mostrato riluttante a fare.
Wadephul: "Diplomazia è fittizia, aumentare sanzioni a Mosca"
"Gli attacchi devastanti della Russia hanno dimostrato che Putin al momento non è disposto ai negoziati, ma mira a una soluzione bellica in Ucraina e l'Occidente non può accettarlo. Non possiamo essere indifferenti, non possiamo ricadere nell'appeasement. Negli ultimi mesi abbiamo visto che l'Ucraina è disposta ai negoziati di pace, mentre Putin continua a non scendere a compromessi mantenendo le richieste massime. La diplomazia è soltanto uno scenario fittizio e la comunità internazionale non può accettarlo. Vogliamo aumentare la pressione con ulteriori sanzioni nel settore energetico e finanziario e faremo il possibile per fare in modo che non si eludano". Lo ha detto il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul in dichiarazioni congiunte alla stampa durante la ministeriale Weimar+ a Villa Madama.
Guerra in Ucraina, Sybiha: "La Russia non accetta la pace"
Kallas: "Russia capisce solo la forza, servono nuove sanzioni"
Guerra Ucraina, Rutte: "Più spesa militare per nostra difesa"
Weimar Plus: "L'Ucraina deve avere esercito e industria forti"
Una "pace giusta e duratura" deve "includere adeguate garanzie di sicurezza per l'Ucraina, a partire da un esercito e da un'industria della difesa ucraini forti". Lo si legge nella nota diffusa al termine della riunione dei ministri degli Esteri del gruppo Weimar Plus. "A tal fine, e sulla base dell'unità transatlantica, lavoreremo con l'Ucraina a iniziative volte a rafforzare le sue forze armate; siamo pronti a intensificare il nostro sostegno, anche migliorando la cooperazione industriale con l'Ucraina nell'ambito della difesa e esplorando ulteriori forme di cooperazione in materia di sicurezza e difesa, in linea con il nostro sostegno all'integrazione euro-atlantica dell'Ucraina", aggiunge la nota.
Weimar Plus: "Russia rinunci a richieste inaccettabili" (2)
"Abbiamo accolto con favore gli sforzi di pace guidati dagli Stati Uniti e i recenti colloqui tra Ucraina e Russia come un passo verso una pace globale, giusta e duratura", si legge nella nota, "abbiamo elogiato l'approccio costruttivo dell'Ucraina nel processo, che dimostra il suo forte impegno per la pace, in particolare la sua disponibilità a impegnarsi per un cessate il fuoco immediato, completo e incondizionato di 30 giorni come base solida per negoziati seri e credibili, nonché l'apertura a un incontro a livello presidenziale". "A tal fine, abbiamo ribadito la nostra disponibilità a intensificare la pressione sulla Russia, che continua a rifiutare impegni seri e credibili, anche mediante ulteriori sanzioni e contrastando la loro elusione", proseguono i ministri, "siamo inoltre pronti ad adottare rapidamente nuove misure (in particolare nei settori energetico e bancario) volte a minare la capacità della Russia di continuare la sua guerra di aggressione e a garantire che l'Ucraina sia nella migliore posizione possibile per ottenere una pace giusta e duratura". "Siamo determinati a mantenere immobilizzati i beni sovrani russi presenti nelle nostre giurisdizioni fino a quando la Russia non avrà cessato la sua aggressione e pagato per i danni causati", conclude la nota.
Weimar Plus: "Russia rinunci a richieste inaccettabili"
I ministri degli Esteri del gruppo Weimar Plus, riuniti oggi a Roma "esortano" la Russia a mostrare la stessa disponibilita' alla pace dell'Ucraina, "senza ulteriori indugi", e a "rinunciare alle sue inaccettabili richieste e precondizioni massimaliste, per dimostrare di essere realmente interessata alla pace". Lo si legge nella nota congiunta diffusa al termine del vertice.
Sybiha: "Vogliamo finire la guerra entro quest'anno"
"Dobbiamo finire questa guerra, noi siamo pronti a concluderla e vogliamo finirla quest'anno. Ed è molto importante avere la pressione sull'aggressore per raggiungere la pace e aprire grandi negoziati per la pace. La pressione economica deve comprendere le sanzioni contro le banche, contro i settori energetici, abbassare i prezzi per l'energia, l'utilizzo di asset congelati russi, la pressione militare, aumento dell'industria di difesa di Ucraina, nuovi pacchetti di difesa per Kiev". Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha in dichiarazioni congiunte alla stampa durante la ministeriale Weimar+ a Villa Madama.
Sybiha: "Diplomazia non funziona con Mosca, serve pressione"
"Fra una settimana saranno 100 giorni da quando l'Ucraina ha accettato la proposta di cessate il fuoco Usa, la Russia non la accetta ed evita l'incontro con Zelensky. Mosca ha presentato ad Istanbul ultimatum non realistici, non hanno cambiato la loro retorica e dimostrano in modo globale la loro inadeguatezza. Tutto questo conferma che la diplomazia non funziona con la Russia perché non accetta la pace. Solo la pressione politica ed economica può costringere la Russia a cercare la pace". Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha in dichiarazioni congiunte alla stampa durante la ministeriale Weimar+ a Villa Madama.
Wadephul: "Pronti a reagire, non ricadere in appeasement"
E' "urgente come non mai" che l'Europa sia "pronta a reagire" a un'aggressione russa. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri tedesco, Johann Wadephul, in conferenza stampa a Villa Madama durante i lavori della ministeriale Weimar Plus sull'Ucraina. "Putin al momento non è disposto a negoziare ma preferisce una soluzione bellica, l'Occidente non può accettarlo, non possiamo essere indifferenti e ricadere nell'appeasement", ha aggiunto Wadephul, "il sostegno dell'Europa all'Ucraina rimane incrollabile dal punto di vista politico e militare".
Kallas: "Mosca capisce solo la forza, non slogan vuoti"
"Mosca reagisce solo alla forza, non alle parole o a vuoti slogan". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas a Roma. "Ecco perché abbiamo proposto il 18esimo pacchetto sanzioni: la Russia ha un'emorragia di denaro, il Fondo di benessere nazionale è diminuito di sei miliardi solo nel mese scorso e noi dobbiamo aumentare la pressione perché la guerra si fermerà solo se ci sarà pressione".
Sybiha: "Italia ha grande ruolo, grazie per leadership"
L'Italia "ha un grande ruolo negli sforzi per la pace in Ucraina e nel rafforzamento dei legami transatlantici e nella ricostruzione dell'Ucraina". Lo ha dichiarato in conferenza stampa, durante i lavori della ministeriale Weimar Plus a Villa Madama, il ministro degli Esteri ucraino, Andriy Sybiha, che ha ringraziato l'Italia "per la sua leadership".
Sikorski: "Putin si sta prendendo gioco di Trump"
Questo incontro “non poteva svolgersi in un momento più opportuno, con il vertice Nato di fine mese, e l’evidenza che abbiamo sul fatto che Vladimir Putin si sta prendendo gioco degli sforzi di pace del presidente Donald Trump”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski, arrivando a Villa Madama per la riunione ministeriale nel formato Weimar +. “Trump ha cercato di avviare un cessate il fuoco per convincere le due parti direttamente e invece, come sapete, il ritmo degli attacchi contro gli obiettivi civili in Ucraina è aumentato”, ha aggiunto.
Sybiha: "Diplomazia pacificazione non funziona con Mosca"
La "diplomazia della pacificazione non funziona con la Russia, che non accetta la pace ma solo la pressione politica ed economica". Lo ha dichiarato in conferenza stampa, durante i lavori della ministeriale Weimar Plus, il ministro degli Esteri ucraino, Andriy Sybiha. "Siamo pronti per la pace, vogliamo finire la guerra quest'anno", ha aggiunto Sybiha.
Rutte: "Occorre fare in modo che Mosca non ci provi più"
Occorre trovare una soluzione al conflitto in Ucraina che "faccia in modo che la Russia non ci provi più". Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Mark Rutte, in conferenza stampa durante i lavori della ministeriale Weimar Plus a Villa Madama. "La Nato è unità e questo è un messaggio importante", ha aggiunto Rutte.
Mosca, nuovo scambio di prigionieri avvenuto oggi con Kiev (2)
Lo scambio rientra negli accordi raggiunti dalle delegazioni di Russia e Ucraina nei negoziati di Istanbul del 2 giugno. L'intesa riguarda il rilascio dei prigionieri di guerra di meno di 25 anni oppure feriti o malati. "Oggi i guerrieri delle nostre forze armate, della guardia nazionale e della guardia di frontiera sono tornati a casa. Hanno bisogno di cure mediche" poiché "sono seriamente feriti e seriamente malati", ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky secondo l'Afp. Anche il ministero della Difesa russo ha confermato lo scambio e ha affermato che i prigionieri russi rilasciati dall'Ucraina sono ora in Bielorussia, dove ricevono assistenza medica e psicologica. "Tutti i militari russi saranno trasportati nella Federazione Russa per essere sottoposti a cure mediche e riabilitazione negli ospedali del ministero della Difesa russo", afferma il dicastero di Mosca. Secondo il governo russo, lo scambio di prigionieri, iniziato il 9 giugno, dovrebbe portare alla liberazione di circa 1.200 persone per parte. Ieri l'Ucraina ha inoltre dichiarato di aver ricevuto i corpi di 1.212 soldati morti in guerra. Il Cremlino sostiene di aver ricevuto le salme di 27 soldati russi.
Tajani: "Nato unita, sostegno incondizionato all'Ucraina"
"Abbiamo approvato alla fine dei nostri lavori un documento dove sottolineiamo l'importanza dell'unità della Nato e l'unità dell'Europa. Il primo e forte messaggio politico che noi sentiamo di inviare per costruire la pace in Ucraina è quello di un'alleanza atlantica unita con un'Europa unita che collaborano per rinforzare la sicurezza e la difesa dell'Europa, dall'Ucraina fino al Portogallo. È ovvio che noi ribadiamo con grande forza il sostegno incondizionato all'Ucraina che è stata vittima di un'aggressione. Noi vogliamo che si rispetti il diritto internazionale, vogliamo arrivare ad un cessate il fuoco di almeno 30 giorni che permetta di poi avviare il negoziato. Quindi un impegno forte". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in dichiarazioni congiunte alla stampa durante la ministeriale Weimar+ a Villa Madama.
Kiev: "Perdite" esercito russo superano il milione
Lo Stato maggiore delle Forze armate ucraine sostiene che le perdite dell'esercito russo hanno superato il milione di unità. Secondo le statistiche pubblicate dallo Stato maggiore delle Forze armate dell'Ucraina il 12 giugno, le perdite totali di personale dell'esercito russo dal 24 febbraio 2022 ammontano a 1.000.340 persone. Le cifre sembrano impressionanti, ma danno una falsa impressione delle perdite reali, spiega la Bbc. Il rappresentante dello Stato maggiore ucraino, Andrei Kovalev, ha chiarito che questo numero include sia le perdite irrecuperabili che quelle sanitarie. Le perdite irrecuperabili non riguardano solo i caduti e i deceduti, ma tutti i militari che non possono tornare in servizio nel prossimo futuro. Tra questi rientrano i congedati per motivi di salute/invalidità, i dispersi in azione, i disertori e coloro che hanno abbandonato la propria unità senza permesso, coloro che sono stati catturati e sono passati al nemico, coloro che sono stati condannati senza il diritto di tornare al fronte. Una perdita per motivi medici è il ritiro temporaneo di un militare a causa di infortunio o malattia, almeno finché non viene presa una decisione dalla commissione medica militare. Da notare che un militare può essere incluso più di una volta nelle statistiche delle perdite sanitarie. E anche in quelle delle perdite irrecuperabili. Ad esempio, dopo essere tornato dalla prigionia o dalla fuga senza permesso, dopo essere sfuggito all'accerchiamento (precedentemente considerato disperso in azione), dopo aver continuato a combattere ed essere morto o essere stato nuovamente catturato. Lo Stato maggiore delle Forze armate di Kiev non indica quanti soldati russi siano morti e quale percentuale delle perdite sia irrecuperabile. Il 25 febbraio 2024, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dichiarò che 180.000 soldati russi erano morti. Un anno dopo, il comandante in capo delle Forze armate ucraine, Oleksandr Syrsky, affermò che le perdite irreparabili dell'esercito russo ammontavano a 250.000 persone. Il Centro americano per gli studi strategici e internazionali (Csis) ha stimato le perdite totali delle parti coinvolte nella guerra russo-ucraina a 1,4 milioni di soldati all'inizio di giugno. Gli analisti affermano che 250.000 russi e 60.000-100.000 ucraini sono morti. Al 6 giugno, sulla base di necrologi e altri dati pubblici, il Servizio Russo della Bbc, insieme alla testata indipendente russa Mediazona e a un team di volontari, e' riuscito a stabilire i nomi di 111.387 soldati russi caduti durante l'invasione su vasta scala dell'Ucraina.
Mosca: "Nuovo scambio di prigionieri avvenuto oggi con Kiev"
Un nuovo scambio di prigionieri è avvenuto oggi tra Russia e Ucraina. Ne dà notizia il ministero della Difesa di Mosca, senza precisare quanti militari siano stati consegnati dalle due parti.
Zelensky: "In corso seconda fase rientro prigionieri" (2)
Da parte russa, e' stato il ministero della Difesa ad annunciare il rientro dei militari prigionieri, senza specificare le loro condizioni. Le parti hanno concordato a Istanbul di scambiare tutti i prigionieri gravemente feriti. "In cambio, abbiamo consegnato i prigionieri di guerra delle Forze armate ucraine", ha detto Mosca, "i combattenti russi saranno portati in centri medici per cure e riabilitazione nella Federazione russa. Ora si trovano in Bielorussia, dove stanno ricevendo i primi soccorsi". Il 9 giugno, il primo gruppo di militari russi di eta' inferiore ai 25 anni e' stato rimpatriato dall'Ucraina. Un altro scambio ha avuto luogo il giorno successivo. "Oggi, in conformita' con gli accordi russo-ucraini raggiunti il 2 giugno di quest'anno a Istanbul, un gruppo di militari russi e' stato rimpatriato dal territorio controllato dal regime di Kiev. In cambio, e' stato trasferito un gruppo di prigionieri di guerra delle Forze Armate ucraine", si legge nella nota del ministero russo.
Zelensky: "In corso seconda fase rientro prigionieri"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato il rientro di altri prigionieri di guerra, dopo l'accordo della settimana scorsa a Istanbul con Mosca. "Oggi i nostri soldati dell'esercito, la Guardia Nazionale e le guardie di frontiera sono a casa. Hanno tutti bisogno di cure e riceveranno sicuramente l'assistenza necessaria", ha scritto su Telegram.
Ue, "visita Vucic segnale importante"
"Accogliamo con favore la visita del presidente serbo Alexander Vucic in Ucraina. Si tratta di un segnale importante. L’Ue incoraggia i Paesi candidati a restare uniti con noi nelle nostre politiche contro l’aggressione russa all’Ucraina". Lo afferma un portavoce della Commissione europea durante il briefing giornaliero con la stampa, in merito alla prima visita del presidente serbo in Ucraina, avvenuta ieri, a Odessa, in occasione del vertice Ucraina-Europa sudorientale. "Come ha dichiarato la presidente della Commissione, il nostro obiettivo è molto chiaro: ribadiamo l’appello per un cessate il fuoco totale e incondizionato di almeno 30 giorni. Questa pausa nelle ostilità potrebbe rappresentare un passo fondamentale per ridurre le sofferenze dei civili e creare lo spazio necessario per colloqui significativi verso una pace autentica", reitera il portavoce.
Ucraina, Rutte: "Trump cruciale, ha rotto l'impasse"
Il presidente Usa, Donald Trump, è stato "cruciale nel superare l'impasse" sull'Ucraina riprendendo il dialogo con la Russia e portandola a colloqui diretti con Kiev. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Mark Rutte, a margine della ministeriale del gruppo Weimar Plus sull'Ucraina.

©Ansa
Nato, vertice Meloni-Rutte: focus su spese difesa e sostegno Ucraina
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricevuto oggi a Palazzo Chigi il segretario generale della Nato, Mark Rutte. L'incontro, si legge in una nota di Palazzo Chigi, ha permesso "uno scambio approfondito" in preparazione del prossimo Vertice Nato, "con particolare riferimento alle spese per la sicurezza collettiva e alla costruzione di un'industria per la difesa sempre più innovativa e competitiva, in complementarità con l'Ue". Nel corso del colloquio "è stato riaffermato il sostegno all'Ucraina e il ruolo dell'Alleanza atlantica quale pilastro imprescindibile per la difesa collettiva, nonché l'importanza di un approccio a 360 gradi alla sicurezza euroatlantica", viene inoltre spiegato.
Mosca, conquistati altri due villaggi nell'est dell'Ucraina
Il ministero della Difesa di Mosca ha annunciato che le truppe russe hanno conquistato nelle ultime 24 ore altri due villaggi nell'est dell'Ucraina. Si tratta di Petrovskoye e Alekseyevka, nella regione di Donetsk.
Zelensky alla Bild: "Putin mente a Trump per evitare le sanzioni"
"Il presidente Trump vede che i russi non sono molto aperti e onesti sulla guerra Io penso semplicemente che la Russia stia mentendo a Trump". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelkensky in un'intervista alla Bild. Per Putin è importante mostrare che ci sia un ponte diplomatico fra Russia e Ucraina, "in modo che non vengano applicate nuove sanzioni alla Russia". Lo zar "cerca semplicemente ragioni per attaccare. Non vuole mettere fine alla guerra", ha aggiunto. Zelensky liquida poi come "narrativa russa" i resoconti che danno per vincente Mosca: l'esercito ucraino si difende da quasi tre settimane da una nuova offensiva e "i russi non hanno molto successo per dirla eufemisticamente", afferma.
Governo-Nato, oggi incontro Meloni-Rutte
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricevuto a Palazzo Chigi il segretario generale della Nato, Mark Rutte. I due leader si sono salutati con un sorriso e una stretta di mano ("Come stai?", gli ha chiesto in inglese la premier). Poi il segretario generale della Nato ha lasciato Palazzo Chigi al termine dell'incontro durato all'incirca un'ora.

Governo-Nato, Oggi incontro Meloni-Rutte | Video Sky - Sky TG24
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Ucraina, ok dell'Ue a nuovi dazi su prodotti agricoli di Russia e Bielorussia
Il Consiglio Ue ha adottato oggi nuovi dazi su alcuni prodotti agricoli e fertilizzanti importati nell'Unione da Russia e Bielorussia, che entreranno in vigore il prossimo primo luglio.
Ucrain, media: "Kiev si prepara a dolorosa riduzione degli aiuti militari da parte degli Usa"
Una riduzione degli aiuti militari statunitensi all'Ucraina sarebbe "dolorosa" e potrebbe causare potenziali "conseguenze disastrose" per l'ordine mondiale. Lo hanno dichiarato al Kyiv Independent i legislatori e i soldati ucraini, dopo che due giorni fa, durante un'audizione al Congresso, il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti Pete Hegseth ha affermato che questa decisione sarà quasi certamente attuata. Sottolineando la "visione molto diversa" dell'amministrazione Trump sulla guerra in Ucraina rispetto a quella di Joe Biden, Hegseth ha insistito sul fatto che "una soluzione pacifica negoziata è nel migliore interesse di entrambe le parti e nell'interesse della nostra nazione".
Sebbene Washington non abbia rivelato dettagli specifici sui tagli, l'Ucraina si sta già preparando alle conseguenze e sta cercando delle opzioni per colmare il probabile e considerevole divario di sostegno, ha detto al Kyiv Independent la deputata Iryna Friz, membro della commissione parlamentare per la sicurezza nazionale, la difesa e l'intelligence ucraina, aggiungendo che esiste una "vasta gamma" di aiuti militari che l'Ucraina semplicemente non può ottenere da altri alleati occidentali e che qualsiasi riduzione di queste capacità sarà "dolorosa". "Ma sono convinta che - ha detto ancora la deputata - invece di essere emotivamente colpita o frustrata da tali dichiarazioni (di Hegseth), l'Ucraina debba dimostrare la disponibilità a rafforzare le proprie capacità di difesa e ad aumentare la comunicazione con i suoi partner per continuare a difendere la sua sovranità".
Con il ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump, Washington ha drasticamente modificato la sua politica nei confronti dell'Ucraina. Sebbene Kiev riceva ancora aiuti militari approvati dall'amministrazione Biden e le informazioni di intelligence continuino a fluire, Trump li ha già temporaneamente sospesi una volta e non sono stati annunciati nuovi pacchetti di aiuti nei quasi cinque mesi della sua presidenza. L'Ucraina - scrive il giornale online - continua a resistere alla lenta e faticosa avanzata della Russia, ma qualsiasi riduzione degli aiuti statunitensi probabilmente inciderà sulla capacità di Kiev di contrattaccare le forze di Mosca, oltre a indebolire gli attuali sforzi di pace guidati dagli Stati Uniti. "Questa riduzione del supporto militare potrebbe indebolire le nostre capacità difensive, il che, a sua volta, potrebbe tradursi in un maggior numero di vittime sia tra i nostri soldati che tra i civili", ha dichiarato al Kyiv Independent il deputato Oleksandr Merezhko, presidente della politica estera del parlamento.
Ucraina, Oleksandra Romantsova: "La pace includa la democrazia". VIDEO
Ucraina, la Cina cambia l'inviato speciale per gli sforzi diplomatici
La Cina ha annunciato un cambio della guardia alla guida del team diplomatico incaricato di contribuire agli sforzi per arrivare a una soluzione della guerra in Ucraina. Sun Linjiang, ex ambasciatore cinese in Polonia, e' stato nominato rappresentante speciale per gli affari Eurasiatici, ha annunciato detto il portavoce del ministero degli Esteri, Lin Jian. Sun sostituisce Li Hui che ha portato avanti finora i tentativi della Cina di accreditarsi come un mediatore nel conflitto. Ufficialmente Pechino si è dichiarata neutrale nel conflitto che dura da più di tre anni, ma è finita più volte sotto accusa per il sostegno economico e militare che avrebbe dato segretamente alla Russia.
Cina: "Contrari a sanzioni Ue su nostre relazioni con Mosca"
Attualmente, la maggior parte dei Paesi, compresi quelli in Europa e nel Nord America, continua "a mantenere relazioni commerciali con la Russia". E' il commento del portavoce del ministero degli Esteri cinese Lin Jian, in risposta alle anticipazioni di media, secondo cui l'Unione europea prevede di sanzionare due piccole banche cinesi per aver aiutato la Russia ad aggirare le restrizioni commerciali dell'Ue. "I normali scambi e la cooperazione tra imprese cinesi e russe sono in linea con le norme dell'Organizzazione mondiale del commercio e dei principi di mercato, e quindi non dovrebbero essere interrotti o influenzati", ha aggiunto Lin nel briefing quotidiano. "La Cina si è costantemente opposta alle sanzioni unilaterali e alla giurisdizione estesa, prive di fondamento giuridico ai sensi del diritto internazionale e non autorizzate dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite", ha concluso il portavoce.
Ucraina, telefonata Papa-Putin lancia la via diplomatica del Vaticano: cosa sappiamo
Non era ancora successo in oltre tre anni di guerra: il presidente russo Vladimir Putin ha parlato con il Pontefice del conflitto in Ucraina. Papa Francesco aveva passato buona parte dei suoi ultimi anni in Vaticano a lanciare appelli per la pace (invano), ma non aveva mai avuto un colloquio diretto con lo Zar da quando era iniziata la guerra. Papa Leone XIV lo ha fatto, chiedendo che Mosca “faccia un gesto che favorisca la pace”. Il Cremlino precisa però che non si è discusso "in modo pratico e concreto" di una soluzione negoziata del conflitto.

Ucraina, la via diplomatica del Vaticano prende quota: cosa sappiamo
Vai al contenutoRubio nel Giorno della Russia, appello per pace in Ucraina
"A nome del popolo americano, desidero congratularmi con il popolo russo in occasione del Giorno della Russia. Gli Stati Uniti confermano il loro impegno a sostenere il popolo russo nel costruire le sue aspirazioni per un futuro più luminoso. Cogliamo inoltre l'occasione per riaffermare il desiderio degli Stati Uniti di un impegno costruttivo con la Federazione Russa al fine di raggiungere una pace duratura tra Russia e Ucraina. Auspichiamo che la pace favorisca relazioni più reciprocamente vantaggiose tra i nostri Paesi". Lo afferma il segretario di Stato Usa Marco Rubio, secondo quanto riferisce il Dipartimento di Stato.
Onu: "Nel 2025 i morti in Ucraina cresciuti del 50% sul 2024"
l numero di morti e feriti tra i civili in Ucraina nei primi cinque mesi del 2025 è stato quasi del 50% superiore rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. E' quanto hanno denunciato gli esperti delle Nazioni Unite per i diritti umani che monitorano la situazione nel Paese. Solo ad aprile sono state 1.389 le vittime (221 morti, 1.168 feriti), il totale mensile più alto dall'inizio dell'anno, seguito da 1.019 vittime a maggio (183 morti, 836 feriti). A quanto riferiscono gli esperti si sono registrate vittime in 17 delle 24 regioni e nella città di Kiev, anche in zone lontane dalla linea del fronte. "Quest'anno è stato devastante per i civili in Ucraina, con un numero significativamente più alto di morti e feriti rispetto allo stesso periodo del 2024", ha affermato Danielle Bell, capo della missione di monitoraggio istituita dall'Ufficio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani. "L'intensificazione degli attacchi a lungo raggio con missili e munizioni da trasporto, così come i frequenti attacchi con droni a corto raggio, lungo la linea del fronte, costituiscono una combinazione mortale per i civili", ha aggiunto. Gli attacchi con missili a lungo raggio e droni hanno causato la percentuale più alta di vittime civili: circa il 28% delle vittime a maggio. I droni a corto raggio sono, invece, la causa principale delle perdite nelle aree in prima linea. La missione di esperti ha rilevato inoltre un'intensificazione degli attacchi a lungo raggio questo mese che potrebbe eguagliare, o addirittura superare, aprile e maggio in termini di perdite umane.
Premio Nobel Pace Orlov: "Difficili i negoziati per i prigionieri"
Il premio Nobel per la Pace, Oleg Orlov, spiega alcuni dettagli relativi alla guerra tra Russia ed Ucraina, in particolare sullo scambio di prigionieri

Premio Nobel Pace Orlov: difficili negoziati per prigionieri | Video Sky - Sky TG24
Vai al contenutoNuova notte di bombardamenti su Kharkiv, 14 feriti
Almeno 14 civili sono rimasti feriti in un attacco notturno con droni sulla citta' di Kharkiv, la seconda piu' grande dell'Ucraina, il giorno dopo che tre persone sono state uccise e altre 60 ferite in attacchi simili. "Durante la notte, il nemico ha attaccato Kharkiv con i droni. Sono scoppiati incendi nei quartieri di Saltivskiy, Slobodskiy e Shevchenkivskiy; case, locali commerciali e auto sono andati a fuoco. 14 persone sono rimaste ferite, tra cui quattro bambini", hanno riferito i servizi di emergenza statali su Telegram.
Visita a Kiev del ministro della Difesa tedesco
Il ministro della Difesa tedesco, Johann Wadephul, è arrivato a Kiev per una visita a sorpresa. Lo rivela il governo di Berlino.
Pistorius a Kiev per parlare di aiuti militari
Il Ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius è arrivato a Kiev oggi, per parlare con i leader ucraini della situazione nel Paese e discutere di ulteriori aiuti militari. "Stiamo facendo tutto il possibile per sostenere l'Ucraina affinché possa difendersi e raggiungere una posizione tale per cui la Russia sia pronta a negoziati seri", ha dichiarato Pistorius prima di partire.
Difesa russa intercetta e distrugge 52 droni ucraini
I sistemi di difesa aerea russi hanno abbattuto 52 droni ucraini nelle regioni russe durante la notte. Lo ha riferito il ministero della Difesa, secondo quanto riporta la Tass. "Le difese aerea in servizio hanno distrutto e intercettato 52 droni ucraini: 41 sul territorio della regione di Belgorod, 6 sul territorio della regione di Bryansk, tre sulla regione di Mosca e due sulla Crimea", ha dichiarato il ministero.
Putin: "Rafforzare le forze di terra il più rapidamente possibile"
La Russia deve potenziare rapidamente le capacità di combattimento delle sue forze terrestri e gettare solide basi per il loro sviluppo futuro. Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin in apertura di una riunione sul programma di armamenti statale. "Le forze terrestri rimangono l'elemento decisivo nelle moderne operazioni militari di qualsiasi portata o intensità. È fondamentale rafforzare la loro prontezza al combattimento il più rapidamente possibile, costruire solide basi per il loro sviluppo a lungo termine e concentrarsi sulla creazione di armi e sistemi avanzati con prestazioni tattiche e tecniche eccellenti e un elevato potenziale di modernizzazione", ha sottolineato il leader russo citato dalla Tass.
Zelensky: "Mosca vuole Odessa per arrivare al confine con Romania"
"La Russia vuole prendere il controllo di Odessa. Dopodiché, il nemico prevede di raggiungere il confine con Romania e Moldavia". Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky al vertice Ucraina-Europa sudorientale a Odessa. Lo riporta Rbc Ucraina. Il capo dello Stato ucraino ha sottolineato che Odessa è un obiettivo della Russia. "La Russia vuole distruggerla, come ha fatto con innumerevoli città e villaggi nei territori occupati. I piani militari russi puntano a questa regione - Odessa - e poi al confine con la Moldavia e la Romania", ha aggiunto.
Mattarella: "Nessuno vuole umiliare Russia ma pace giusta"
"Nessuno vuole umiliare la Russia o sminuirne il ruolo. Ma la ricerca ostinata di una soluzione deve portare una pace vera, stabile, fondata sul diritto e la giustizia. Altrimenti non durerebbe". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nei suoi colloqui politici in Lussemburgo.
Guerra in Ucraina, quanti soldati sono morti e feriti? Il rapporto
Con l’arrivo dell’estate l'esercito russo probabilmente supererà il milione di vittime, tra morti e feriti, nella sua guerra contro l'Ucraina. Lo ha stabilito un rapporto pubblicato in queste ore dal Center for Strategic and International Studies, uno dei più importanti think tank al mondo che ha sede a Washington, secondo il quale i militari morti si aggirano già oggi intorno ai 250.000. Si tratta, fanno sapere gli esperti, di un numero di morti cinque volte superiore a quello di tutte le guerre sovietiche e russe a partire dalla Seconda guerra mondiale. ''Un traguardo impressionante e raccapricciante'', scrive il think tank, sottolineando che si tratta di ''una palese dimostrazione del disprezzo di Putin per i suoi soldati''. IL RAPPORTO
Russia-Ucraina ancora distanti dalla pace: cosa è emerso dai colloqui di Istanbul
Pochi passi in avanti, come da previsioni, sembrano essere stati fatti nell’incontro tra la delegazione ucraina e quella russa che si è tenuto ieri, 2 giugno, a Istanbul, per provare a gettare le basi per la risoluzione di un conflitto che dura ormai da oltre tre anni. Al termine dei colloqui, durati poco più di un’ora, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, proseguendo nel suo intento di fare da mediatore tra i due Paesi in guerra, è tornato a proporre un incontro tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Anche questo dovrebbe tenersi sempre in Turchia, a Istanbul o nella capitale Ankara, eventualmente con la partecipazione di Donald Trump (che si dice "aperto" a un vertice se i due leader nemici sono pronti a "presentarsi insieme al tavolo"). Da un eventuale stop ai combattimenti ai prigionieri e alla questione dei territori contesi, ecco cosa è emerso dalle trattative. COSA SAPPIAMO