Proteste Los Angeles, numerosi fermi e arresti. Media: “Marines in strada in 48 ore”

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Non si placano le tensioni in California nonostante le migliaia di soldati inviati da Trump e il coprifuoco a L.A. imposto dalla sindaca. Il presidente insulta quanti scendono in strada definendoli “animali”. Scontri anche in altri Stati. Texas mobilita 5mila agenti Guardia Nazionale per proteste. Casa Bianca: fake news indiscrezioni secondo cui tra i 9.000 irregolari che l'amministrazione vuole deportare a Guantanamo ci sono anche cittadini europei, tra cui italiani

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Resta altissima la tensione in California. Nelle scorse ore le truppe della Guardia Nazionale hanno temporaneamente trattenuto alcuni civili durante le proteste di Los Angeles. I fermati sono stati subito consegnati alle forze dell'ordine. Senza l'invocazione di poteri speciali, la Guardia nazionale non può esercitare funzioni di polizia. Nella prima notte di coprifuoco in città per isolare vandali e violenti nelle proteste per i raid sommari dell'amministrazione Trump contro i migranti illegali, la polizia è intervenuta in modo deciso con "arresti di massa": decine di persone che hanno fatto salire a oltre 500 il totale dei fermati negli ultimi giorni.

“Marines in strada a Los Angeles in 48 ore”

Intanto, secondo quanto scritto da Reuters che cita alcuni funzionari, i marines americani si uniranno alle truppe della Guardia Nazionale nelle strade di Los Angeles entro due giorni e saranno autorizzati a trattenere chiunque interferisca con gli agenti dell'immigrazione (Ice) durante i raid o i manifestanti che si scontrano con gli agenti federali. L'esercito statunitense ha dichiarato che un battaglione di 700 marines ha completato l'addestramento specifico per la missione di Los Angeles, che include la de-escalation e il controllo della folla. Si uniranno alla Guardia Nazionale, in base a una legge federale nota come Titolo 10, entro 48 ore, non per svolgere attività di polizia civile, ma per proteggere gli agenti e le proprietà federali. "Le forze del Titolo 10 possono trattenere temporaneamente una persona in circostanze specifiche, come per fermare un'aggressione, per prevenire danni ad altri o per impedire interferenze con il personale federale nello svolgimento delle proprie funzioni", ha affermato il Northern Command. "Se dei rivoltosi attaccano gli agenti dell'Ice, il personale militare ha l'autorità di trattenerli temporaneamente fino a quando le forze dell'ordine non procedono all'arresto", ha spiegato la portavoce del Dipartimento della Sicurezza Interna, Tricia McLaughlin.  Il maggiore generale dell'esercito americano Scott Sherman, che comanda la task force composta da marines e truppe della guardia nazionale, ha riferito ai giornalisti che i marines non avranno munizioni nei fucili, ma porteranno con sé proiettili veri.

Trump: “Con Guardia Nazionale e Marines Los Angeles è sicura”

E sulle proteste è tornato a parlare anche Donald Trump, che su Truth ha scritto: “Los Angeles è stata al sicuro nelle ultime due notti. La nostra grande Guardia Nazionale, con un po' di aiuto dei Marines, ha messo la polizia di Los Angeles nella condizione di svolgere in modo efficace il proprio lavoro”. Il presidente ha poi attaccato il governatore della California, Gavin Newsom. "Ha totalmente perso il controllo. Dovrebbe ringraziare per avergli salvato il c**o, invece di cercare di giustificare i suoi errori e la sua incompetenza", ha messo in evidenza Trump. Inoltre la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt ha annunciato che il presidente firmerà misure per abrogare le norme sui veicoli elettrici in California. Una mossa che sembra l'ennesima bastonata allo stato democratico guidato da Gavin Newsom, dopo l'invio dell'esercito a Los Angeles per le proteste pro migranti e la minaccia di tagliare fondi federali al Golden State.

Texas mobilita 5mila agenti Guardia Nazionale per proteste

Intanto il governatore repubblicano del Texas Greg Abbott ha annunciato di aver ordinato il dispiegamento di oltre 5.000 soldati della Guardia Nazionale in tutto lo stato, insieme a oltre 2.000 poliziotti del Lone Star State, per aiutare le forze dell'ordine locali a gestire le proteste contro il presidente Donald Trump e le retate federali  sui migranti. Alcuni soldati sono stati mobilitati ad una protesta mercoledì sera nel centro di San Antonio. Sono previste altre proteste in città come Houston e Austin, nell'ambito delle manifestazioni nazionali "No Kings" di sabato.

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Sindaca L.A.: coprifuoco resta finché necessario

"L'ordine che ho firmato non ha limiti di tempo: il coprifuoco a Downtown andrà avanti finché sarà necessario. Dipende dal comportamento dei federali dispiegati senza necessità in città dall'amministrazione Trump, che stanno provocando le proteste. La mia speranza è che gli abitanti di Los Angeles possano manifestare ma rispettando le regole”, ha detto la sindaca della città Karen Bass. Il coprifuoco è limitato solo a un miglio quadrato (2,5 chilometri quadrati) dell'area cittadina, quello dove ci sono gli edifici federali presi di mira dagli attivisti. L'obiettivo non è quello di impedire le proteste, in gran parte pacifiche, ma di "fermare gli atti vandalici e i saccheggi".

Proteste anche in altre città

Le contestazioni dei raid si sono intanto estese ad altre metropoli americane, da New York a Boston, da Chicago a San Francisco, da Atlanta a varie città del Texas, dove il governatore repubblicano Greg Abbott ha annunciato lo schieramento della Guardia Nazionale per mantenere l'ordine. "Le proteste pacifiche sono legali. Danneggiare una persona o una proprietà è illegale e porterà all'arresto", ha scritto su X.A Spokane, città dello Stato di Washington, nel nord-ovest degli Stati Uniti, è stato annunciato il coprifuoco notturno dopo una manifestazione contro la dura politica sull'immigrazione del presidente Donald Trump.

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Cosa può succedere

La tensione potrebbe salire sabato, quando in coincidenza con la parata militare nella capitale voluta da Donald Trump per i 250 anni dell'esercito - nel giorno del suo 79esimo compleanno - sono previste almeno 1.500 proteste in 1.400 città americane, sotto lo slogan "No kings". Sarà il più grande raduno anti-Trump in un solo giorno dall'inizio della sua seconda presidenza. Gli organizzatori, almeno per ora, hanno deciso di evitare manifestazioni a Washington per "non dare all'amministrazione Trump l'opportunità di fomentare il conflitto e poi focalizzare l'attenzione su di esso". Sono però in programma cortei alle porte della capitale, tra Virginia e Maryland. Il commander in chief ha minacciato di usare la forza contro eventuali proteste, dopo aver difeso la sua decisione di mandare 4.000 uomini della Guardia Nazionale e 700 marines in appoggio alla polizia di L.A. contro "l'anarchia", "i nemici stranieri", "gli animali che invadono il nostro Paese". "Pagati da qualcuno ed equipaggiati in modo professionale", accusa la presidenza Usa.

I migranti a Guantanamo

Nessuna marcia indietro neppure sui 9.000 migranti da spedire a Guantanamo, anche se la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt ha liquidato come "fake news" le notizie di stampa sull'inclusione di cittadini europei. L'ordine è quello di arrestare almeno 3.000 irregolari al giorno.

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