Arresti di massa a LA, Casa Bianca: "Trump non permetterà che governino i criminali"

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Proseguono le tensioni nella città californiana, dove la scorsa notte c'è stato il coprifuoco. Dal 6 giugno sono stati arrestati "quasi 400 migranti illegali" nelle manifestazioni, fa sapere Washington. La sindaca di Los Angeles, Karen Bass: “Il presidente ci sta usando come un esperimento, per vedere fino a dove può spingersi nel violare la legge. Se sfonda qui, potrà farlo in tutto il Paese"

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Ancora tensioni a Los Angeles dove, nelle scorse ore, la Polizia ha effettuato "decine di arresti di massa" di manifestanti che non hanno rispettato il coprifuoco, imposto per la notte fra il 10 e l’11 giugno. Ed emerge che, in totale, dal 6 giugno, sono stati arrestati "quasi 400 migranti illegali" nelle manifestazioni nella città californiana, come ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt. E sempre la Casa Bianca fa sapere: "Donald Trump non permetterà che in America governino i criminali". Per l'amministrazione Trump i manifestanti "sono stranieri illegali pagati da qualcuno". "Scopriremo chi li finanzia", viene garantito. Intanto, le truppe della Guardia Nazionale hanno temporaneamente trattenuto alcuni civili, come ha riferito il comandante in carica, il maggior generale Scott Sherman, aggiungendo che i fermati sono stati rapidamente consegnati alle forze dell'ordine. Senza l'invocazione di poteri speciali, tuttavia, la guardia nazionale non può esercitare funzioni di polizia. 

Sindaca di Los Angeles: “Trump ci usa per capire fin dove può violare la legge”

"Donald Trump sta usando la nostra città come un esperimento, per vedere fino a dove può spingersi nel violare la legge. Se sfonda qui, potrà farlo in tutto il Paese". Ha detto la sindaca di Los Angeles Karen Bass. Ieri "l'Immigration and Customs Enforcement (Ice) ha condotto cinque raid per arrestare immigrati, uno davanti alla scuola di mio nipote. Stanno provocando caos e terrore, senza motivo. Ho parlato con i familiari di alcuni sequestrati: una madre originaria del Guatemala, che cerca da giorni il marito e il figlio presi nella retata al magazzino Ambiance; una figlia che ha visto il padre portato via in manette e da allora non ha più saputo nulla. Non consentono neanche di comunicare con gli avvocati, violando la legge. Molti arrestati non sono illegali: vengono catturati mentre vanno negli uffici dell'Ice, a completare le pratiche burocratiche per confermare il permesso di residenza. Così gli altri in attesa non vanno più, diventando illegali e deportabili", afferma Bass. La sindaca di Los Angeles sottolinea: "Trump in campagna elettorale aveva promesso di deportare i criminali: come è passato dai narcos e gli assassini agli onesti padri di famiglia che lavorano nel magazzino Home Depot?". Per Bass "sono in corso manifestazioni in larga parte pacifiche, per problemi politici seri creati dall'amministrazione, ma siamo in controllo". Per quanto riguarda i soldati mandati da Trump, "su oltre 2.000 mobilitati, solo 300 vengono impiegati. Fanno la guardia davanti all'edificio federale vicino al municipio e quello di Westwood. Gli altri siedono in caserma a girarsi i pollici. A cosa serve aggiungere 700 marines a questi militari già inutili?".

 

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Inviti alla calma

Un invito alla calma invece arriva dal console generale del Messico a Los Angeles, Carlos González Gutiérrez, che ha esortato alla tranquillità la comunità messicana negli Stati Uniti di fronte alle operazioni delle forze dell'ordine. In un video pubblicato sui social media, il diplomatico ha riferito della detenzione di diversi connazionali e ha offerto assistenza legale e supporto consolare. La stessa raccomandazione – quella di calmarsi – è arrivata dal governatore della California, Gavin Newsom, che ha risposto alle provocazioni di Donald Trump con un video TikTok montato sulle note di You Need to Calm Down di Taylor Swift, definendo l'ex presidente "un leone da tastiera". Il video virale mostra uno screenshot in cui il presidente lo chiama "Gavin Newscum" ("feccia") e usa le parole della cantante pop per accusarlo di vigliaccheria. Come ormai noto, dopo che Trump ha ordinato l'invio di truppe federali e marines a Los Angeles, senza il consenso dello Stato, Newsom e il procuratore generale californiano hanno impugnato la mossa in tribunale.

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