Francia, accoltellato professore ad Arras da uomo che gridava: "Allah Akbar"

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Si chiama Mohammed Mogouchkov il 20enne ceceno ex studente del liceo, che ha ucciso armato di coltello un insegnante di lettere ferendo gravemente almeno altre due persone in una scuola superiore di Arras. Arrestato anche il fratello, coinvolto nell'attentato. A Parigi fermato un sorvegliato 24enne con un coltello: si dirigeva verso una scuola. la Francia alza il  livello di allerta a quello di "emergenza attentati"

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Si chiama Mohammed Mogouchkov l'uomo che questa mattina armato di un coltello ha ucciso un insegnante ferendo altre persone in un liceo di Arras, nel nord della Francia, prima di essere fermato dalle forze dell'ordine: è quanto riferisce BMFTV, aggiungendo che l'uomo avrebbe gridato Allah Akbar. Nel primo pomeriggio è giunto sul luogo il presidente Macron insieme al Ministro dell'Istruzione Gabriel Attal e il presidente della regione Hauts-de-France, Xavier Bertrand. L'autore dell'attacco era sorvegliato dai servizi di sicurezza poichè a rischio radicalizzazione, con la procura nazionale antiterrorismo che ha aperto un'inchiesta. Dopo l'attentato di oggi, la Francia ha alzato il suo livello di allerta a quello di "emergenza attentati".

Macron: "Ancora una volta colpiti dalla barbarie del terrorismo islamico"

"La Francia è ancora una volta colpita dalla barbarie del terrorismo islamico", ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, all'uscita dal liceo Gambetta di Arras, dove ha reso omaggio alla salma del professore ucciso. Si è trattato "di un assassinio selvaggio e vile", ha sottolineato Macron, ricordando il caso del professore Samuel Paty, avvenuto 3 anni fa nella banlieue di Parigi.

Fermato un 24enne a Limay

Intanto a Limay, nella banlieue di Parigi, un 24enne schedato "S" per radicalizzazione è stato fermato all'uscita da una sala di preghiera. Aveva con sé un coltello da cucina e si apprestava ad entrare in una scuola. Il ragazzo, di nazionalità francese e sorvegliato a vista dalla polizia, è stato fermato per possesso di arma impropria mentre si avvicinava al liceo Condorcet, secondo fonti di Bfm. 

Macron, dopo aver visitato il liceo di Arras, ha confermato che si è trattato di un altro "tentativo di attentato" "in un'altra regione" e che è stato sventato grazie a un intervento delle forze dell'ordine. 

Liceo Arras Francia
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La ricostruzione dei fatti

L'attacco è avvenuto interno alle 11 del mattino nel liceo Gambetta di Arras, nel nord della Francia, e secondo le informazioni di BFMTV, il sospettato ha gridato "Allah Akhbar" mentre compiva il gesto. L'assassino si è presentato nell'istituto che egli stesso aveva frequentato da studente armato di due coltelli, secondo alcune testimonianze, l'attentatore durante l'azione ha più volte chiesto a personale del liceo e a diversi insegnanti chi fosse il professore di storia. La persona fermata è un ceceno di circa vent'anni e si tratterebbe di un ex studente del liceo. Anche il fratello del sospettato, sempre da quanto appreso da BFMTV, è stato arrestato. Oltre la vittima ci sarebbero anche due feriti gravi secondo il quotidiano di zona La Voix Du Nord, un altro insegnante e un agente di sicurezza. "Gli alunni sono stati confinati nelle loro rispettive classi", aggiunge il giornale, citando la testimonianza di alcuni studenti: "Stavamo uscendo dalla classe per andare a mensa, abbiamo visto un tipo con due coltelli attaccare il prof con del sangue addosso. Ha tentato di calmarlo per proteggerci. Ci ha detto di andare via, non capivamo bene, abbiamo iniziato a correre ed altri sono risaliti ai piani alti".

L'attentatore

L'uomo fermato si chiama Mohammed Mogouchkov ed è di origini cecene, arrivato all'età di 6 anni in Francia con la famiglia e tuttora ha soltanto la nazionalità russa, non avendo ottenuto quella francese. Secondo quanto rivelato da Le Parisien padre, madre e cinque figli sono in Francia ma non hanno mai ottenuto documenti regolari o nazionalità francese. Il padre è stato espulso anni fa in Russia, la madre con i figli vive in un centro di accoglienza dopo che diverse organizzazioni umanitarie si erano opposte all'espulsione di tutta la famiglia nel 2014. Il figlio più grande, Mosvar, è in carcere dal 2019, coinvolto in un progetto di attentato contro l'Eliseo. Nel 2023 è stato condannato a 5 anni per omessa denuncia. Il suo ruolo nel progetto sarebbe stato quello di girare un video dell'azione per poi diffonderlo su Internet. In questi anni, il passaggio alla misura del braccialetto elettronico era stata revocata poiché Mosvar è stato sorpreso a diffondere su X contenuti violenti di propaganda all'Isis. Mogouchkov era schedato "S", quindi a rischio radicalizzazione solamente da una decinda di giorni, ed era oggetto di sorveglianza fisica, quindi diretta in base ai suoi spostamenti, sia a intercettazioni telefoniche. Secondo quanto si apprende, anche ieri era stato fermato dalla polizia, che gli aveva controllato i documenti e lo aveva lasciato andare.

Le reazioni dall'Italia

"Quanto avvenuto questa mattina in Francia è il primo episodio riconducibile a quanto sta avvenendo. L'accoltellamento al grido Allah Akbar rievoca fantasmi non molto antichi. Fibrillazioni che si possano verificare ma non sempre possono essere intercettati". È quanto afferma il Ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, nel corso della lectio magistralis alla settima edizione del premio Sine Cura organizzato dall'università Campus Bio-Medico di Roma. "Il terrorismo non è mai un problema lontano, confinato in angoli remoti del mondo. Cerchiamo di ricordarlo e prepararci a combatterlo e a sostenere chi lo combatte" ha scritto invece il leader di Azione Carlo Calenda sui social. "In queste ore drammatiche voglio esprimere la mia vicinanza alla nazione francese, alla famiglia dell'insegnante che è stato barbaramente assassinato nel liceo Gambetta di Arras, a tutti i suoi studenti e docenti, alle persone rimaste ferite in seguito all'aggressione. La cultura del rispetto è un bene prezioso, e la scuola è in prima linea per promuoverla come antidoto contro la violenza". Così in una nota il ministro Giuseppe Valditara, Ministro dell'Istruzione e del Merito.

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