Guerra Medio Oriente, Nyt pubblica video ambulanze colpite a Gaza con le luci accese

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L'Idf ha illustrato i primi risultati delle indagini sull'uccisione di 15 soccorritori avvenuta due settimane fa a Rafah: l'esercito riconosce che la dichiarazione secondo cui le ambulanze avevano le luci spente era errata e si basava sulla testimonianza dei soldati presenti. Le riprese video pubblicate dal New York Times hanno mostrato che le ambulanze erano chiaramente identificabili e avevano luci accese, smentendo la prima versione israeliana dell'accaduto. Casa Bianca conferma visita di Netanyahu lunedì

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Il New York Times ha pubblicato un video che mostra le ambulanze e i camion dei pompieri palestinesi con le luci di emergenza accese quando sono finiti sotto il fuoco israeliano a Gaza. L'Idf, da parte sua, ha illustrato i primi risultati delle indagini sull'uccisione di 15 soccorritori avvenuta due settimane fa a Rafah, nella Striscia di Gaza meridionale, quando i soldati hanno aperto il fuoco sul convoglio di ambulanze dopo averlo "identificato come una minaccia": l'esercito riconosce che la dichiarazione secondo cui le ambulanze avevano le luci spente era errata e si basava sulla testimonianza dei soldati presenti.  

Intanto, Hamas pubblica un video di due ostaggi a Gaza da 547 giorni. Trump ha pubblicato ieri sul suo social Truth un video di un attacco aereo americano nello Yemen in cui vengono uccisi decine di combattenti Houthi. 'Oops, non ci saranno più attacchi da parte loro', commenta il presidente Usa.

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Continua a seguire gli aggiornamenti con il liveblog di domenica 6 aprile

Dallo scoppio della guerra tra Israele e Hamas si è aggravata la situazione degli sfollati palestinesi che da anni trovano accoglienza nei Paesi dell'area come Giordania e Libano. Mentre la tregua vacilla, la proposta del presidente americano Trump sul futuro della Striscia rischia di aumentare il numero di rifugiati. I DATI

Corte sposta a mercoledì udienza Netanyahu

La Corte distrettuale di Gerusalemme andra' incontro al premier Benjamin Netanyahu annullando l'udienza di lunedi' nel processo per corruzione, in modo che possa visitare gli Stati Uniti. Ma ha concesso un rinvio solo fino a mercoledi' respingendo la richiesta del capo di governo di spostare l'appuntamento nel fine settimana. Lo riporta Times of Israel.L'avvocato difensore di Netanyahu Amit Hadad ha detto alla corte sabato sera che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha invitato il primo ministro alla Casa Bianca, dove avrebbero discusso degli sforzi per garantire un accordo di rilascio degli ostaggi, delle tariffe imposte da Trump sui beni israeliani e delle attuali operazioni di combattimento a Gaza. Netanyahu dovra' inoltre testimoniare tre volte nella settimana a partire dal 20 aprile invece di due per recuperare l'udienza annullata.

Israele nega ingresso a due deputati Gb, 'retorica d'odio'

Due membri del parlamento britannico si sono visti negare l'ingresso in Israele oggi con l'accusa di sostenere le politiche contro lo Stato ebraico. Le autorità hanno negato l'autorizzazione ai parlamentari del partito laburista Abtisam Mohamed e Yuan Yang dopo che l'intervista per l'ingresso avrebbe rivelato che lo scopo della loro visita era "documentare le forze di sicurezza israeliane e diffondere una retorica d'odio contro Israele", afferma l'agenzia israeliana per l'immigrazione in una dichiarazione riportata dal Times of Israel. Mohamed e Yang sono atterrati in Israele alle 14:30 locali su un volo da Luton, Inghilterra, insieme a due dei loro assistenti. Durante l'intervista, i due parlamentari hanno affermato di essere arrivati ;;come parte di una delegazione ufficiale per conto del parlamento del Regno Unito, ma l'affermazione è stata valutata come falsa poiché nessuna entità israeliana ha verificato l'arrivo di tale delegazione. Il ministro degli Interni Moshe Arbel ha quindi deciso di negare l'ingresso a tutti e quattro gli individui "in conformità con la legge, e ha ordinato la loro espulsione da Israele", afferma l'autorità per la popolazione. 

Una devastazione senza precedenti. Oggi, più della metà della Striscia di Gaza è completamente rasa al suolo. Secondo gli esperti, non si è mai registrato un simile livello di distruzione in un'area così piccola e densamente popolata. Le stime per la ricostruzione di Gaza, che potrà essere avviata solo dopo il completamento delle tre fasi dell'accordo di tregua tra Israele e Hamas, sono esorbitanti. Ecco le ultime stime su quanto costerà ricostruire Gaza dopo la devastazione causata dal conflitto tra Hamas e Israele e sulla conta dei danni. LE STIME

Il presidente Usa ha pubblicato su Truth e Instagram una clip in cui, grazie all'intelligenza artificiale, mostra come immagina la Striscia di Gaza grazie al suo intervento. Intanto, nella realtà, la guerra rischia di veder vacillare la tregua tra Israele ed Hamas e a Gaza regnano morte e distruzione. IL VIDEO

Ufficio premier, Netanyahu domani vola negli Usa

L'ufficio del primo ministro israeliano rende noto che  Benyamin Netanyahu partirà domani per Washington dove è stato invitato per incontrare il presidente Donald Trump. "Discuteranno dei dazi, degli sforzi per il ritorno degli ostaggi, delle relazioni tra Israele e Turchia, della minaccia iraniana e della Corte Penale Internazionale", riferisce la nota. "Il premier apprezza il legame personale e caloroso con il presidente Trump e lo ringrazia per averlo invitato ad essere il primo leader a incontrarlo dopo l'imposizione dei dazi, come fu anche il primo leader a incontrarlo dopo l'ingresso di Trump alla Casa Bianca", conclude.

Mo: ostaggi e minaccia Iran, questi i temi che Netanyahu affronterà con Trump

La minaccia nucleare posta dall'Iran e le preoccupazioni sulla sorte degli ostaggi dopo la ripresa dei combattimenti nella Striscia di Gaza sono in cima all'agenda dei colloqui che lunedì terranno alla Casa Bianca il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente americano Donald Trump. Lo riporta l'emittente israeliana Channel 12. In agenda anche i nuovi dazi del 17% introdotti da Trump sui beni israeliani, ma secondo la tv la preoccupazione principale di Israele è che gli Stati Uniti stiano "perdendo interesse" nella questione degli ostaggi. Channel 12 afferma anche che l'inviato di Trump per il Medio Oriente Steve Witkoff sarà a Washington e la speranza israeliana è che i negoziati possano essere ripresi. Con il sostegno di Witkoff, Israele ha cercato di ottenere una proroga della prima fase dell'accordo firmato a gennaio, in base alla quale verrebbero rilasciati più ostaggi ancora vivi, anziché entrare nella seconda fase dell'accordo, in base alla quale Israele sarebbe obbligato a porre fine alla guerra. Per quanto riguarda l'Iran, Channel 12 afferma che il premier israeliano vorrebbe che Trump negoziasse un nuovo accordo per impedire all'Iran di ottenere armi nucleari tenendo conto degli interessi di Israele.

I media yemeniti, controllati dai ribelli Houthi, hanno riferito che gli americani hanno attaccato tre volte la città di Saada, che si trova nella parte orientale del Paese. Il bilancio dei raid è di almeno un morto e quattro feriti, rende noto la televisione al Masirah. Lo riporta Ynet. 

Gaza: un lungo tavolo tra le macerie per la cena di Ramadan. FOTO

Immagini diffuse sui social da Gaza mostrano la popolazione che prepara un Iftar collettivo, il pasto serale che interrompe il digiuno durante il Ramadan, a Rafah, nel sud della Striscia, tra le rovine rimaste dopo i combattimenti. LE IMMAGINI

Abu Mazen compie 90 anni: la carriera politica del presidente della Palestina

Nato il 26 marzo 1935 a Safed, è presidente della Palestina dal 2005. Esponente dell'ala moderata di al-Fatàh, del quale fu fra i fondatori nel 1957, entrò nell'OLP nel 1981 ed ebbe una parte di primo piano negli accordi di Oslo del 1993. Nel 2004 prese il posto di Arafat. LA STORIA

Corte respinge richiesta Netanyahu: "Torni prima dagli Usa"

L'ufficio del Procuratore generale si è opposto alla richiesta degli avvocati del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu di rinviare la sua testimonianza al fine settimana anziché lunedì e mercoledì, sostenendo che il suo incontro con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump avrà luogo lunedì e pertanto la testimonianza potrà svolgersi mercoledì.

Sharvit alla guida dell'agenzia interna dei servizi segreti israeliani

Sharvit prende il posto di Ronen Bar, alla guida dell'agenzia interna dei servizi segreti israeliani. "Dopo aver condotto ampi colloqui con sette candidati qualificati, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha deciso di nominare l'ex comandante della Marina e ammiraglio in riserva" si legge in una nota. LEGGI IL PROFILO

Indagine dell'Idf: "Sparatoria non a distanza ravvicinata, nessuna esecuzione"

Non sono stati sparati a una distanza ravvicinata i colpi d'arma da fuoco che hanno colpito un convoglio di ambulanze circa due settimane fa a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. E' quanto emerge dai risultati preliminari dell'indagine aperta dalle Forze di difesa israeliane (Idf). I militari israeliani, viene sottolineato nell'indagine preliminare, non hanno quindi condotto alcuna esecuzione.

Nella ricostruzione fornita dall'Idf si legge che dopo la sparatoria un vice comandante di battaglione, insieme alle sue truppe, ha raccolto i corpi delle vittime in un unico punto, li ha coperti di sabbia e ha contrassegnato il luogo della sepoltura. L'esercito israeliano afferma che seppellire i corpi è una pratica approvata e regolare durante i combattimenti nella Striscia di Gaza per impedire che cani selvatici e altri animali mangino i cadaveri.

L'Idf ha quindi spiegato di aver notificato all'Onu il luogo di sepoltura affinché venissero a prenderli.

L'Idf ammette: "Le ambulanze a Gaza avevano le luci accese"

L'Idf ha illustrato i primi risultati delle indagini sull'uccisione di 15 soccorritori avvenuta due settimane fa a Rafah, nella Striscia di Gaza meridionale, quando i soldati hanno aperto il fuoco su un convoglio di ambulanze dopo averlo "identificato come una minaccia": l'esercito riconosce che la dichiarazione secondo cui le ambulanze avevano le luci spente era errata e si basava sulla testimonianza dei soldati presenti. Le riprese video pubblicate oggi dal New York Times hanno mostrato che le ambulanze erano chiaramente identificabili e avevano le luci accese, smentendo la prima versione israeliana dell'accaduto. 

L'attacco  del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente  offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione  che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una  soluzione.  Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. IL PUNTO

Macron convoca un summit con Egitto e Giordania su Gaza

Il presidente francese Emmanuel Macron terrà un summit su Gaza con il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi e il re di Giordania Abdallah. Lo rende noto l'Eliseo. Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato un vertice trilaterale sulla situazione a Gaza con il suo omologo egiziano Fattah al-Sisi e il re di Giordania Abdullah II durante la sua visita in Egitto di lunedì e martedì. "In risposta all'emergenza a Gaza e nell'ambito della visita che mi accingo a fare in Egitto su invito del presidente al-Sisi, terremo un vertice trilaterale con il presidente egiziano e il re di Giordania", ha affermato sul social network X. 

Difesa e infrastrutture, Russia e Iran sempre più vicine

Mosca e Teheran sono sempre più vicini. I presidenti Putin e Pezeshkian hanno firmato un "trattato di partenariato strategico globale" con cui è stata potenziata la cooperazione militare e d'intelligence. Un accordo definito "una vera svolta" che amplierà la proiezione russa nel settore dell'energia nucleare iraniana. LEGGI L’ARTICOLO

Iran, Guardia rivoluzionaria: "Pronti per qualsiasi guerra"

La Guardia Rivoluzionaria iraniana ha dichiarata che "è pronta a qualsiasi  guerra" e che non indietreggerà di un passo davanti al nemico, alludendo  agli Stati Uniti, a Israele e alle loro minacce di bombardare i centri  nucleari iraniani. "Non abbiamo assolutamente paura della guerra. Non  inizieremo la guerra, ma siamo preparati a qualsiasi confronto", ha  detto il comandante in capo della Guardia, il maggiore generale Hossein  Salami, come riportato dall'agenzia Irna. In un incontro con alti comandanti militari a Teheran, Salami ha detto  che la Guardia è preparata per le "operazioni psicologiche o le azioni  militari del nemico, e non faremo un passo indietro". "Il nemico, in  base a presupposti errati sulla debolezza del potere deterrente  dell'Iran, sta cercando di costringerci a scegliere tra il confronto o  l'accettazione delle sue condizioni", ha spiegato Salami, affermando che  il corpo militare d'élite sotto il suo comando è stato creato "per  grandi battaglie e per sconfiggere grandi nemici". Dal suo ritorno alla  Casa Bianca a gennaio, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha  invitato l'Iran ad avviare negoziati sul suo programma nucleare al fine  di impedire al paese di produrre armi atomiche, minacciando di lanciare  un attacco alle sue strutture se non accetta la sua offerta di  negoziare. Allo stesso tempo, ha reimposto la politica di "massima  pressione" contro Teheran per ridurre le esportazioni di petrolio  iraniano. Teheran ha chiuso la porta a colloqui diretti sotto le minacce  di Trump, ma si è mostrata disposta a impegnarsi in negoziati  indiretti. Il presidente iraniano Massoud Pezeshkian ha ribadito che il suo paese  negozierà con gli Stati Uniti "da una posizione di parità". "La  Repubblica islamica dell'Iran vuole il dialogo da una posizione di  parità. Non che, da un lato, minaccino l'Iran e dall'altro vogliano  negoziare", ha sottolineato Pezeshkian in un incontro con il ministro  della Scienza, Hossein Simaei Sarraf, e i direttori di quel ministero.

L'accordo per un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza è scattato il 19 gennaio. Durante la prima delle tre fasi saranno in tutto 33 le persone riconsegnate allo Stato ebraico (anche se quelle vive sono 25). In cambio vengono liberati centinaia di prigionieri palestinesi. Dalle donne portate via dai kibbutz israeliani ai partecipanti rapiti durante il festival di Nova. CHI SONO

Tensione e cariche a Milano al corteo contro dl sicurezza

Tensione e brevi scontri a Milano tra alcuni manifestati e la polizia nel corteo contro il decreto sicurezza. Un troncone delle persone che erano in presidio in piazza San Babila, preceduto dallo striscione "No al golpe burocratico, contro il governo Meloni", ha imboccato via Borgogna per dirigersi verso la sede della Prefettura in corso Monforte. In via Donizetti le forze di polizia, schierate a difesa della Prefettura, hanno attuato una breve carica di alleggerimento contro alcuni manifestanti che volevano portare uno striscione. 

Sono Kupershtein e Herkin gli ostaggi in video diffuso da Hamas

Sono Bar Kupershtein e il russo-israeliano Maxim Herkin i due ostaggi che sono apparsi con l'immagine del volto sfocata nel video di propaganda diffuso oggi dalle Brigate Qassam, braccio armato di Hamas. Lo scrive il Times of Israel. Si tratta del primo segno di vita di entrambi da quando i due sono stati rapiti nel sud di Israele il ​​7 ottobre 2023 e sono tenuti in ostaggio da 547 giorni. L'emittente al-Jazeera precisa che il filmato dura due minuti e che mostra uno dei due uomini con la mano destra bendata e con una benda sulla guancia destra. Guardando la telecamera, i due affermano di essere sopravvissuti a un raid aereo israeliano sulla Striscia di Gaza.

Migliaia in piazza contro Bibi: "Qui Shoah, lui in vacanza'

Migliaia di persone sono scese in piazza questa sera a Tel Aviv per protestare contro il governo Netanyahu e specialmente contro il viaggio 'di lusso' in Ungheria. Dure critiche sono arrivate dalle famiglie degli ostaggi che hanno accusato il premier durante una conferenza stampa. "Mentre gli ostaggi subiscono un olocausto e bevono acqua dai gabinetti, Netanyahu è in vacanza di lusso in Europa", ha dichiarato Vicky Cohen, madre del soldato Nimrod Cohen, prigioniero a Gaza.

Le Nazioni Unite affermano che almeno 100 bambini sono stati uccisi o feriti ogni  giorno a Gaza da quando gli attacchi israeliani sono ripresi il 18  marzo. Lo ha comunicato su X il capo dell'agenzia delle Nazioni Unite  per i rifugiati palestinesi, Philippe Lazzarini, aggiungendo che Israele  sta trasformando il territorio assediato in una "terra non per i  bambini". "Questa è una macchia sulla nostra comune umanità", ha  aggiunto Lazzarini.

Coordinatrice Msf da Gaza: 'Attacco operatori sanitari dimostra disprezzo azione medica'

Gli attacchi contro gli operatori sanitari e i convogli medici, l'ultimo testimoniato in un video diffuso dalla Mezzaluna Rossa palestinese, ''dimostrano il palese disprezzo dell'azione medico-umanitaria''. Lo ha dichiarato ad Adnkronos Chiara Lodi, coordinatrice medica di Medici Senza Frontiere nella Striscia di Gaza, che afferma di ''condannare con la massima fermezza queste uccisioni''. E ricorda che ''qui a Gaza dall'inizio della guerra gli operatori umanitari e il personale sanitario è stato ripetutamente attaccato'', tanto che ''dall'inizio del conflitto secondo le Nazioni Unite almeno 387 operatori umanitari, per lo più palestinesi, sono stati uccisi a Gaza''. Arrivata nella Striscia di Gaza a fine febbraio, Lodi ha perso ''pochi giorni fa l'ennesimo collega di Medici senza frontiere, ucciso in un attacco contro la sua casa insieme alla moglie e alla sua famiglia''. Si tratta ''dell'undicesimo dall'inizio del conflitto'', racconta Lodi, che opera nell'ospedale Nasser a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, anche questo bombardato nei giorni scorsi da un drone. Qui si trova costretta a fare i conti con i medicinali che scarseggiano da quando sono state chiuse le frontiere dell'enclave palestinese e si è messo fine all'ingresso di aiuti umanitari, così come all'accordo di cessate il fuoco. Mentre la disponibilità dei medicinali e del materiale sanitario si fa quindi sempre più critica, i raid aerei continuano rendendo ancora più difficile prestare soccorso. ''Dall'inizio della guerra di Gaza il nostro personale e i nostri pazienti hanno dovuto evacuare venti diverse strutture sanitarie e hanno subito 41 incidenti violenti tra cui attacchi aerei che hanno danneggiato gli ospedali, bombardamenti di carri armati contro rifugi concordati e offensive di terra contro i centri medici e gli attacchi ai convogli'', racconta l'infermiera carpigiana.

Medio Oriente, Onu rinnova mandato ad Albanese come relatrice speciale

Il Consiglio  per i Diritti Umani delle Nazioni Unite ha rinnovato fino al 2028 il  mandato della Relatrice Speciale Francesca Albanese sulla situazione dei  diritti umani nei Territori Palestinesi occupati dal 1967. Lo riporta  il Jerusalem Post. La stessa Albanese ha confermato i risultati del voto  con diversi post su X. La conferma arriva nonostante l'opposizione  degli Stati Uniti, di UN Watch e di centinaia di migliaia di firmatari,  che accusano Albanese di "virulento antisemitismo, che demonizza Israele  e sostiene Hamas". 

Cnn: nuovi tagli a UsAid destinati a Siria, Gaza e Libano

L'amministrazione Trump ha annullato  ulteriori finanziamenti a UsAid,  l'Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale. Lo hanno riferito  diverse fonti alla CNN. Un funzionario umanitario a conoscenza della  questione ha affermato che i tagli hanno un impatto sui programmi in  Siria, Gaza, Libano e Yemen. I finanziamenti servivano tra l'altro  all'assistenza di emergenza ai civili colpiti dalla guerra. I finanziamenti sarebbero "incoerenti con le priorità  dell'amministrazione", si legge nell'avviso visionato dalla CNN. Il  funzionario umanitario ha definito la cessazione dei finanziamenti  “completamente crudele e miope”. "Hanno preso di mira i paesi in cui  abbiamo bisogno di avere più amici e non più nemici. Queste azioni fanno  semplicemente sì che le persone nella regione ci odino di più", ha  concluso la fonte.

Al-Jazeera: 'Almeno 29 morti a Gaza dalle prime ore di oggi'

Almeno 29 palestinesi sono rimasti uccisi in operazioni israeliane nella Striscia Di Gaza a partire dalle prime ore di oggi. Lo affermano fonti mediche citate dalla tv satellitare al-Jazeera.

Corteo pro Palestina a Milano: "Fermiamo la macchina bellica"

Oltre un migliaio di persone hanno partecipato al corteo pro Palestina organizzato come ogni sabato a Milano e arrivato alle 18 in piazza San Babila, dove si è unito all'appuntamento finale della "mobilitazione diffusa" organizzata da varie sigle per protestare contro il disegno di legge Sicurezza. Il corteo Pro-pal, che si ripete ogni settimana a Milano dall'ottobre 2023, ha intonato lungo il percorso da porta Venezia cori chiedendo "Palestina libera" ed era aperto dallo striscione "Gloria alla resistenza fino alla liberazione" e "Stop al genocidio in Palestina, fermiamo la macchina bellica". Durante il percorso le varie voci che si sono alternate al microfono dal camion di testa hanno sostenuto che "il Governo italiano continua a essere complice del genocidio in Palestina". I parteicipanti hanno poi ricordato i quindici membri della Mezzaluna rossa e della Protezione civile "trucidati" a Gaza.

Israele, famiglie ostaggi contro Netanyahu per viaggio Ungheria

Le famiglie  degli ostaggi israeliani ancora a Gaza chiedono aiuto al presidente  degli Stati Uniti Donald Trump, mentre attaccano il primo ministro  Benjamin Netanyahu per aver trascorso il fine settimana a Budapest.  "Mentre gli ostaggi subiscono l'Olocausto, Netanyahu è in vacanza di  lusso in Europa", dice Vicky Cohen, madre del soldato ostaggio Nimrod  Cohen. "Da un anno siamo qui e diciamo che Netanyahu è l'ostacolo a un  accordo. Avevamo ragione! "Appellandosi a Trump, il cugino dell'ostaggio  liberato Ofer Calderon dice che la pressione che ha esercitato ha  portato al rilascio degli ostaggi durante la prima fase dell'accordo di  cessate il fuoco di Gaza che da allora è scaduto. "Voi siete gli unici  che possono porre fine alla guerra e riportare tutti a casa in una sola  volta", ha detto Yifat Calderon, rivolgendosi agli Stati Uniti.

Video Hamas mostra primo segno di vita dell'ostaggio russo Herkin

Il video diffuso oggi da Hamas mostra un primo segno di vita dell'ostaggio con doppia cittadinanza russo e israeliana Maxim Herkin. Lo ha confermato la sua famiglia dicendo che "abbiamo riconosciuto la sua voce". Hamas aveva affermato in precedenza di aver "considerato" Herkin come parte della seconda fase dell'accordo sulla presa degli ostaggi, attualmente in sospeso, in segno di amicizia con la Russia.

Idf: truppe operano per la prima volta dentro il corridoio Morag

L'Idf ha annunciato che le truppe hanno avviato per la prima volta operazioni lungo il corridoio Morag, un asse viario strategico che corre da est a ovest tra Khan Yunis e Rafah, e prende il nome dall'ex insediamento israeliano evacuato nel 2005. Secondo il portavoce militare, l'esercito sta operando nella zona di Rafah per individuare e distruggere infrastrutture terroristiche residue. Finora sono stati trovati armamenti e uccise decine di membri di gruppi armati.

Hamas pubblica video di due ostaggi a Gaza da 547 giorni

Hamas ha diffuso oggi il promo di un video che mostra due ostaggi, tenuti prigionieri a Gaza da 547 giorni. Uno di loro, secondo il Forum delle famiglie dei rapiti, è Maxim Harkin, di cui finora non si erano avuti segni di vita. La famiglia del rapito ha confermato: "Abbiamo riconosciuto la sua voce", ma ha chiesto di non pubblicare spezzoni o immagini del video, che sarà pubblicato integralmente in seguito.

Reuters: 'Paramedico di Gaza, ho visto l'Idf sparare sulle ambulanze'

Un paramedico palestinese, presente all'incidente in cui 15 colleghi sono stati uccisi il mese scorso nel sud di Gaza, afferma di aver visto le truppe israeliane sparare contro veicoli di emergenza, poi trovati macchiati di sangue. Lo riferiscono i media israeliani citando la Reuters. Munther Abed, volontario della Mezzaluna Rossa palestinese, racconta di aver risposto a una chiamata insieme a due colleghi nei pressi di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, il 23 marzo, quando è stato fermato dai soldati israeliani poco prima che aprissero il fuoco su altri veicoli di emergenza. Afferma di non essere riuscito a vedere esattamente cosa è successo quando i soldati hanno aperto il fuoco. Abed racconta inoltre che lui e i suoi colleghi avevano ricevuto una chiamata per andare ad aiutare i feriti intorno all'alba, in seguito a un attacco aereo nella zona di Al-Hashasheen a Rafah, vicino al confine con l'Egitto. "Ci siamo mossi subito, eravamo io e altri due colleghi. Appena arrivati, siamo finiti sotto il fuoco nemico e ci hanno trattenuti", ha riferito.

Sono 21 i  palestinesi uccisi oggi dagli attacchi israeliani a Gaza. Lo afferma Al  Jazeera, aggiungendo la principale concentrazione di attacchi è stata a  Gaza City, nel nord della Striscia, e a Khan Younis, nel sud. Al Jazeera  ha sottolineato che nell'ultimo di questi attacchi a Beit Hanoon sono  morte sei persone.

Hamas diffonde video ostaggi con volti sfocati

Hamas ha diffuso un video di propaganda che mostra due ostaggi israeliani i cui volti sono però stati sfocati per celarne l'identità. Si prevede che il video integrale verrà diffuso nelle prossime ore, in serata. Nei sottotitoli che accompagnano i filmati si leggono gli appelli degli ostaggi a essere ''riportati a casa''. ''Non ci sentiamo come esseri umani, riportateci alla vita. Qui siamo morti'', dice uno dei due ostaggi in ebraico, la cui traduzione in arabo viene sottotitolata. ''Il tempo sta per scadere'', recita una scritta a conclusione del video, accompagnata da una clessidra.

Almeno 15 palestinesi uccisi oggi a Gaza da raid israeliani

Almeno 21 palestinesi sono stati uccisi oggi negli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza oggi, secondo quanto riporta al Jazeera, che informa di un ultimo attacco a Beit Hanoon in cui sono morte sei persone. Almeno 100 bambini palestinesi sono stati uccisi o feriti ogni giorno a Gaza da quando Israele ha rotto il cessate il fuoco il 18 marzo, ha affermato il capo dell'Unrwa. Al Jazeera riporta anche il numero dei morti da inizio guerra reso noto da Hamas. Il Ministero della Salute di Gaza afferma che almeno 50.669 palestinesi sono i morti accertati e 115.225 i feriti nella guerra di Israele a Gaza. L'ufficio stampa governativo afferma, da parte sua, di ritenere che, tenendo conto dei dispersi, le vittime siano oltre 61.700.

"Siamo stati colpiti direttamente e deliberatamente". E questo nonostante "l'ambulanza fosse chiaramente contrassegnata con 'Palestinian Red Crescent Society 101'. Il numero dell'auto era chiaro e l'uniforme degli equipaggi era chiara''. Così Munther Abed, che la Mezzaluna Rossa palestinese descrive come ''l'unico sopravvissuto al massacro di Rafah'', racconta che era in auto con altri due operatori umanitari, Mustafa Khafaja ed Ezz El-Din Shaat, poi uccisi, quando è avvenuto l'attacco da parte delle Idf. Racconta che avevano ricevuto una chiamata di intervento dalla zona occidentale di Rafah, dove una casa era stata sombardata. "Siamo usciti in macchina e siamo andati direttamente sul luogo dell'attacco", spiega Abed affermando che ''la sirena era accesa, le luci erano accese''. Quando il velivolo è stato attaccato, Abed era seduto sui sedili posteriori mentre i suoi due colleghi, uccisi, su quelli anteriori. Dopo gli spari ''non si sentivo più alcun rumore - racconta - all'improvviso ho sentito persone intorno a me parlare ebraico. Poi hanno aperto la portiera e sono entrate le forze speciali. Le ho riconosciute dalle loro uniformi". Abed racconta di essere stato trascinato fuori e picchiato. Poi ''è arrivato un veicolo della protezione civile e i soldati hanno sparato pesantemente contro di loro'', ma ''era buio e non sono riuscito a vedere cosa fosse successo alle persone''.

Adeb ha infine raccontato di essere stato interrogato dai soldati israeliani, che lo avrebbero trattenuto per circa 15 ore prima di rilasciarlo. "Mi hanno chiesto dove fossi stato il 7 ottobre (2023, ndr), hanno detto che i palestinesi sono tutti terroristi", ha aggiunto.

Houthi: "Nel video di Trump strage di civili, non terroristi'

Nel video di Donald Trump pubblicato su Truth e X, "si mostra un attacco a un raduno tribale" in Yemen, e non a un gruppo di combattenti, convocato per "dare sostegno a Gaza". Lo affermano i media collegati agli Houthi. Il presidente Usa "ha ammesso il suo crimine, e se ne vanta", si afferma.   Nella sequenza si vede un raduno di persone posizionate in cerchio, usanza tipica dei raduni religiosi e tribali yemeniti, spazzato via da una potente esplosione.

Casa Bianca conferma visita di Netanyahu lunedì

Un funzionario della Casa Bianca ha confermato a Reuters che il primo  ministro israeliano Benjamin Netanyahu si recherà lunedì a Washington  per discutere con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump le  tariffe recentemente annunciate.

Media: delegazione Fatah al Cairo per colloqui su 'riconciliazione'

Una delegazione di Fatah è arrivata al Cairo la notte scorsa e sarebbe previsto un incontro con il ministro degli Esteri egiziano, Badr Abdelatty. E' quanto riporta il sito di notizie israeliano Ynet, sulla base di notizie del giornale libanese Al Akhbar, sottolineando che i colloqui rientrano nel quadro del lavoro di mediazione portato avanti dall'Egitto per la "riconciliazione interna palestinese".

Presidente Cri: 'Indignato per video attacco ambulanze, inaccettabile essere target'

''Nessuno spari sulla Croce Rossa''. E' senza mezzi termini il monito lanciato dal presidente della Croce Rossa Italiana Rosario Valastro che ad Adnkronos dice di provare ''profonda indignazione'' e di essere ''attonito'' per ''il video diffuso dalla Mezzaluna Rossa Palestinese'' sull'attacco avvenuto lo scorso 23 marzo a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, durante il quale un convoglio composto da ambulanze e da un camion dei pompieri è stato colpito dal fuoco israeliano. I corpi di 15 soccorritori sono stati successivamente rinvenuti in una fossa comune.

''In questo come in altri conflitti in corso, il nostro Emblema non è più sufficiente a garantire protezione ai nostri operatori, ai nostri mezzi, nonché alle strutture nelle quali operiamo'', ha dichiarato Valastro parlando di ''una situazione inaccettabile''. Perché ''gli operatori umanitari e sanitari, al pari dei veicoli e dei luoghi preposti al soccorso non devono essere un bersaglio. Nessuno spari sulla Croce Rossa'', sottolinea.

Idf: indagine approfondita su soccorritori uccisi a Rafah

L'Idf ha annunciato un'indagine "approfondita" sull'incidente avvenuto il 23 marzo a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, durante il quale soldati israeliani hanno aperto il fuoco contro ambulanze palestinesi e un camion dei pompieri.   I corpi di 15 operatori dei servizi di emergenza sarebbero stati in seguito ritrovati in una fossa comune. "La sparatoria verso il convoglio di ambulanze a Tel Sultan è oggetto di un'inchiesta approfondita", ha dichiarato l'esercito in risposta a una richiesta di chiarimento. 

Idf, distrutte armi pericolose in un'ex base nel sud della Siria

L'Idf ha riferito che la brigata paracadutisti ha condotto questa settimana un blitz in un ex avamposto dell'esercito del vecchio regime siriano, nel sud della Siria. Nel sito sono stati trovati e distrutti carri armati, mezzi corazzati, sistemi di artiglieria, decine di razzi e mortai. Dallo scorso dicembre, dopo la caduta del regime di Assad, l'Idf ha preso posizione in nove avamposti nella zona cuscinetto controllata dall'Onu, spingendosi fino a 15 chilometri oltre il confine, spiegando che l'obiettivo è quello di impedire che armamenti finiscano nelle mani di forze ostili e garantire la smilitarizzazione della regione.

Gaza, chiesta indagine indipendente dopo video uccisione operatori sanitari

Il governo di Gaza ha richiesto un'indagine internazionale urgente e indipendente sulle uccisioni di 15 lavoratori della Croce Rossa Palestinese e della difesa civile a opera delle forze israeliane. Lo ha reso noto Al Jazeera, secondo cui la richiesta è stata avanzata dopo la pubblicazione di un nuovo video che contraddice la versione fornita dall'esercito israeliano sull'incidente. In una dichiarazione, l'Ufficio Media del governo di Gaza ha sottolineato la necessità di giustizia, affermando: "Chiediamo un'indagine urgente e internazionale sul crimine di esecuzione di personale medico e di difesa civile, e l'invio dei criminali di guerra dell'occupazione israeliana alla Corte Penale Internazionale". La richiesta è stata fatta dopo che è emerso un video che mostra le forze israeliane attaccare ambulanze della Croce Rossa - con le sirene visibilmente lampeggianti - e lavoratori medici e personale della difesa civile in uniformi riflettenti, chiaramente identificabili come soccorritori.

Ministero Sanità Gaza, "almeno 60 vittime in ultime 24 ore"

E' di almeno 60 morti il bilancio degli attacchi israeliani delle ultime 24 ore nella Striscia di Gaza. Lo ha reso noto il ministero della Sanità guidato da Hamas, aggiungendo che 162 persone sono state ferite, portando il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza a 1.309 da quando Israele ha ripreso le ostilità lo scorso 18 marzo. "Il bilancio delle vittime dell'aggressione israeliana è salito a 50.669 martiri e 115.225 feriti dal 7 ottobre 2023", secondo il ministero.

Aoun: "Colloqui costruttivi con inviata speciale Usa"

Il presidente libanese Joseph Aoun ha ricevuto l’inviata speciale degli Stati Uniti per il Medio Oriente, Morgan Ortagus, in un incontro incentrato sulla situazione di crescente instabilità che coinvolge il Libano, a causa del conflitto a Gaza e delle tensioni al confine meridionale con Israele. Durante il colloquio, svoltosi nel Palazzo presidenziale di Baabda, le parti hanno discusso delle continue violazioni del cessate il fuoco da parte israeliana, secondo quanto denunciato da Beirut, e del mancato ritiro delle truppe di Tel Aviv dal sud del Paese. Israele, da parte sua, giustifica la propria presenza militare con l'incapacità dell’esercito libanese di neutralizzare le milizie sciite di Hezbollah nella regione.

Arrivato in Libano vice inviato speciale Usa per il Medio Oriente

Morgan Ortagus, vice inviato speciale degli Stati Uniti per il Medio Oriente, è arrivata in Libano per colloqui con i leader libanesi. Questa sarà la sua seconda visita da quando l'amministrazione Trump è entrata in carica e anche la seconda visita da quando è stato siglato il cessate il fuoco a novembre tra Hezbollah e Israele. L'arrivo dell'inviato statunitense avviene in un momento in cui la tregua è messa sempre più a dura prova dagli attacchi israeliani. L'esercito israeliano ha intensificato gli attacchi contro obiettivi in ​​Libano, compresi raid aerei nella capitale Beirut, mentre sono stati lanciati razzi dal Libano verso il territorio israeliano. Hezbollah ha negato il coinvolgimento nei lanci.

Media, "5 persone uccise a Gaza da gli attacchi dell'Idf"

Almeno cinque persone sono state uccise dall'alba a Gaza, mentre Israele continua a bombardare Khan Younis, nella Striscia meridionale, prendendo di mira le zone settentrionali dell'enclave. Lo riferisce al Jazeera, secondo cui un attacco con drone israeliano contro una mensa di beneficenza a Khan Younis ha ucciso almeno tre persone. Secondo il ministero della Salute di Gaza controllato da Hamas, almeno 1.249 persone sono state uccise e 3.022 ferite da quando Israele ha interrotto il cessate il fuoco e ripreso gli attacchi su Gaza il 18 marzo.

Houthi, "attaccato obiettivo militare vicino Tel Aviv"

Gli Houthi yemeniti del movimento ribelle Ansar Allah hanno condotto un attacco con drone su un "obiettivo militare israeliano" vicino alla città di Tel Aviv. Lo ha riferito al canale televisivo Al Masirah di proprietà degli Houthi il portavoce militare del movimento Yahya Saria, precisando che "le forze armate yemenite hanno condotto un'operazione per distruggere un obiettivo militare israeliano nella zona occupata di Jaffa utilizzando un drone". In precedenza, le Forze di difesa israeliane avevano segnalato l'intercettazione di un drone che si avvicinava allo spazio aereo del paese da est. Secondo The Times of Israel, l'esercito israeliano ha abbattuto l'Uav sul deserto di Arava, nel sud di Israele.

Media, "Idf amplia operazioni di terra nel nord e nel sud di Gaza"

Nella notte, le Idf hanno ampliato le operazioni di terra nel nord e nel sud di Gaza e hanno preso il controllo di diverse aree a Beit Hanoun, Beit Lahia, Rafah e nell'asse Morag. Lo scrive il Jerusalem Post, aggiungendo che nelle prime ore di stamattina, l'aeronautica militare israeliana e le batterie di artiglieria sono entrate in azione per colpire obiettivi terroristici e supportare le truppe operative.

Trump condivide filmato raid: "Houthi non affonderanno più le nostre navi"

"Questi Houthi si sono riuniti per ricevere istruzioni su un attacco. Oops, non ci sarà nessun attacco da parte di questi Houthi!". Lo ha scritto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sul suo account Truth Social, dove ha condiviso il filmato di un attacco americano contro obiettivi Houthi nello Yemen. Nelle riprese aere si vedono i militanti riuniti mentre presumibilmente organizzano un attacco. Subito dopo vengono colpiti da quello che potrebbe essere un missile.

Hoithi dello Yemen, abbattuto drone americano-israeliano

I ribelli Houthi dello Yemen hanno annunciato di aver abbattuto un drone da ricognizione nella provincia di Saada, nel nord-ovest del Paese: lo riporta la tv Al-Masirah del movimento. "Le forze di difesa aerea yemenite hanno abbattuto un drone da ricognizione Giant Shark F360, controllato dal nemico americano-israeliano, che stava svolgendo missioni ostili nello spazio aereo del governatorato di Saada - ha affermato il portavoce degli Houthi -. Il drone è stato distrutto da un missile terra-aria prodotto localmente". 

New York Times, in video ambulanze colpite a Gaza con luci emergenza accese

Il New York Times ha pubblicato un video che mostra le ambulanze ed i camion dei pompieri palestinesi contrassegnati e con le luci di emergenza accese quando sono finiti sotto il fuoco israeliano a Gaza il mese scorso: lo riportano i media israeliani. Il filmato sembra contraddire le dichiarazioni di un portavoce militare, secondo il quale i veicoli "erano stati identificati mentre avanzavano in modo sospetto verso le truppe dell'Idf (l'esercito, ndr) senza far o segnali di emergenza". Il giornale riporta che il video è stato scoperto sul cellulare di uno dei 15 medici palestinesi uccisi, che secondo l'Onu è stato sepolto in una fossa comune. Nella dichiarazione di questa settimana, il portavoce dell'Idf per i media internazionali - il tenente colonnello Nadav Shoshani - ha detto che l'esercito "non ha attaccato casualmente un'ambulanza il 23 marzo" e che "in seguito a una valutazione iniziale, è stato stabilito che le forze hanno eliminato un agente militare di Hamas, Mohammad Amin Ibrahim Shubaki, che aveva preso parte al massacro del 7 ottobre, insieme ad altri otto terroristi di Hamas e della Jihad islamica". 

Cnn, Usa hanno speso quasi un miliardo per raid contro Houthi

Il costo totale dell'operazione militare Usa contro gli Houthi nello Yemen si sta avvicinando a un miliardo di dollari in poco meno di tre settimane, anche se gli attacchi hanno avuto un impatto limitato sulla distruzione delle capacità del gruppo terroristico: lo riferisce la Cnn citando tre persone informate sui progressi della campagna militare. L'offensiva, lanciata il 15 marzo, ha già utilizzato centinaia di milioni di dollari di munizioni per attacchi contro il gruppo, tra cui missili da crociera a lungo raggio Jassm, Jsow, che sono bombe plananti a guida Gps, e missili Tomahawk. Anche i bombardieri B-2 sull'isola pacifica Diego Garcia vengono utilizzati contro gli Houthi e un'ulteriore portaerei, così come diversi squadroni di caccia e sistemi di difesa aerea, saranno presto trasferiti nella regione del Comando Centrale.

Axios, Netanyahu intende visitare la Casa Bianca lunedì

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu sta pianificando di visitare la Casa Bianca lunedì: lo scrive Axios citando quattro fonti informate. Se la visita si svolgerà come previsto, Netanyahu sarà il primo leader straniero a incontrare di persona il presidente Trump per cercare di negoziare un accordo contro i dazi. I due leader dovrebbero anche discutere della crisi nucleare iraniana e della guerra a Gaza.

Onu: migliaia di famiglie hanno lasciato zona ovest di Gaza

Migliaia di famiglia hanno lasciato la zona ovest della Striscia di Gaza, in risposta a un ordine di Israele che ha chiesto di abbandonare l'area. Lo ha detto il portavoce delle Nazioni Unite nel corso dell'incontro quotidiano con i media internazionali. Tutte le vie d'accesso per portare gli aiuti umanitari restano chiuse

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