Guerra Ucraina Russia. Morto blogger a San Pietroburgo. Kiev: "Terrorismo interno"

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Il ministero dell'Interno russo ha confermato la morte del "corrispondente di guerra" Vladlen Tatarsky nell'esplosione di un caffè nel centro di San Pietroburgo. Secondo il consigliere del presidente ucraino, Podolyak, dietro l'attentato c'è il terrosimo interno. Blinken ha parlato con Lavrov "per esprimere la profonda preoccupazione per l'inaccettabile detenzione da parte russa di un giornalista americano". Il piano dell'Ucraina per liberare la Crimea occupata dai russi prevede la rimozione del il ponte di Kerch 

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San Pietroburgo, procedimento penale per "omicidio"

Il Comitato investigativo russo ha aperto un procedimento penale sull'esplosione della bomba che ha ucciso il corrispondente militare Vladlen Tatarsky, uno pseudonimo con cui era noto come blogger: secondo quanto riferito dallo stesso comitato sul suo canale Telegram, il procedimento e' stato aperto per "omicidio commesso in modo generalmente pericoloso con l'accusa di reato ai sensi della parte 2 dell'articolo 105 del Codice penale russo", si legge nel comunicato. I feriti sono 19 "con diversi livelli di gravita'", sempre secondo il Comitato investigativo.
- di stefano.santini

Tatarsky tra invitati di Putin per annessione 4 regioni ucraine

Il corrispondente militare e blogger russo Maksim Fomin, alias Vladlen Tatarsky, ucciso nell'esplosione di un ordigno in un bar di San Pietroburgo, era stato invitato al Cremlino in occasione della cerimonia con cui Vladimir Putin firmò l'annessione unilaterale delle quattro regioni ucraine del Donbass (Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia) lo scorso settembre. In quell'occasione, ricorda la Tass, il blogger girò un video del discorso del presidente russo.
- di Redazione Sky TG24

Il blogger Vladlen Tatarsky morto dopo un'esplosione a San Pietroburgo

(Foto: Ansa)
- di Redazione Sky TG24

Blinken chiama Lavrov per il reporter. Muro di Mosca

E' braccio di ferro tra Washington e Mosca sulla sorte del giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich, arrestato il 29 marzo in Russia con l'accusa di spionaggio. Antony Blinken ha chiamato il ministro degli Esteri Serghiei Lavrov chiedendo l'immediato rilascio del reporter e anche di un altro americano "detenuto ingiustamente" da Mosca, l'ex marine Paul Whelan, arrestato nel 2018 sempre con l'accusa di spionaggio. "Ho espresso la profonda preoccupazione degli Stati Uniti per l'inaccettabile detenzione di un giornalista e cittadino americano", ha spiegato il segretario di Stato americano dopo la sua telefonata con il funzionario di Mosca. Ma Lavrov è stato irremovibile, accusando il 31enne, figlio di immigrati fuggiti dall'Unione Sovietica, di aver "raccolto informazioni classificate come segreti di stato sotto la copertura di giornalista". Insinuazioni "ridicole", per il presidente americano Joe Biden, che qualche giorno fa ha chiesto alla Russia di rilasciare Gershkovich. "Sarà un tribunale a decidere la sua sorte", ha avvertito Lavrov nel suo colloquio con Blinken ammonendo inoltre funzionari statunitensi e media occidentali  di evitare il "clamore" sull'arresto.
- di Redazione Sky TG24

Russia, la bomba era in un "regalo" per il blogger

Secondo le prime indicazioni raccolte dalla stampa russa, la bomba esplosa nel bar del centro di San Pietroburgo sarebbe stata nascosta in un "regalo" consegnato da una ragazza al blogger che poi è rimasto ucciso. Si trattava di una scatola contenente una statuetta, secondo una fonte citata da Ria Novosti. Il quarantenne Vladlen Tatarsky, nato in Ucraina nel Donbass, aveva oltre mezzo milione di "follower" sul suo profilo Telegram. Lo Street bar era stato affittato per un evento privato dal gruppo Cyber Front Z, che si definisce sui social network come formato da "soldati dell'informazione in Russia". "C'è stato un attacco terroristico - ha dichiarato su Telegram la formazione - le nostre misure di sicurezza non sono bastate", si è rammaricato. Secondo il ministero degli Interni, la polizia è sul posto per accertare quanto accaduto; è presente anche il procuratore di San Pietroburgo. 
 
- di Redazione Sky TG24

Bomba a S.Pietroburgo, morto blogger nazionalista Tatarsky: 15 feriti

Un'esplosione si è verificata in un locale di San Pietroburgo, nel centro della città russa. La Tass riferisce che nell'esplosione è morto il blogger militare Vladlen Tatarsky, il cui vero nome era Maksim Fomin. Almeno 15 persone sono rimaste ferite. Secondo le prime informazioni fornite dagli inquirenti, sarebbero stati utilizzati almeno 200 grammi di esplosivo, nascosti in una statuetta. Fomin era noto per le sue posizioni filo-Putin e per l'appoggio totale all'invasione dell'Ucraina. Nell'ultimo anno aveva partecipato anche ad eventi al Cremlino. In una circostanza, aveva pubblicato un video affermando che "uccideremo e deprederemo tutti quelli che dobbiamo", riferendosi all'operazione militare.
- di Redazione Sky TG24

Ambasciatore Kiev a Berlino: "Appello per negoziati di pace è puro cinismo"

L'ambasciatore ucraino a Berlino, Oleksii Makeiev, ha criticato oggi con forza l'appello di ex alti funzionari del Partito socialdemocratico tedesco (Spd) e di sindacalisti del paese a favore dei negoziati di pace tra Russia e Ucraina. "Questo appello alla pace non è uno scherzo del primo di aprile. È puro cinismo nei confronti delle tante vittime dell'aggressione russa", ha detto Makeev alla Dpa. Secondo il funzionario ucraino, l'iniziativa ha un solo obiettivo: "Nascondere i crimini della Russia e, di conseguenza, le responsabilità del regime russo". 
L'appello, intitolato "Raggiungere la pace" (Frieden schaffen) è stato promosso dallo storico Peter Brandt, figlio dell'ex cancelliere socialdemocratico, dall'ex capo della Federazione tedesca dei sindacati (DGB) Reiner Hoffmann e dall'ex deputato socialdemocratico Michael Mueller, tra gli altri. Vi si chiede al ministro degli Esteri Olaf Scholz della Spd di lavorare con la Francia per convincere Brasile, Cina, India e Indonesia a mediare per raggiungere rapidamente un cessate il fuoco. 
- di Redazione Sky TG24

Bomba a San Pietroburgo, morto blogger nazionalista Tatarsky

Il noto blogger nazionalista e corrispondente di guerra russo Vladlen Tatarsky è morto nell'esplosione ad un bar caffè a San Pietroburgo. Lo riferiscono i servizi di emergenza citati dai media russi. L'agenzia Tass precisa che l'esplosione è stata causata da oltre 200 grammi di Tnt e che è salito a 15 il bilancio dei feriti. 
- di Redazione Sky TG24

Ucraina, Kiev presenta un piano per la Crimea

Il governo ucraino ha presentato oggi un piano in 12 punti che illustra le linee guida per il futuro della penisola di Crimea nel caso in cui le forze ucraine riprendano il controllo della zona. L'iniziativa, presentata dal segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale, Oleksi Danilov, prevede di iniziare con la demolizione del ponte di Crimea che assicura un collegamento ferroviario e stradale tra la penisola e la terraferma in Russia attraverso lo stretto di Kerch. Inizierà poi la fase di allontanamento di qualsiasi funzionario pubblico della Crimea che abbia servito le autorità russe dal 2014, seguendo un modello simile alla "denazificazione della Germania dopo la Seconda guerra mondiale". Nella seconda fase del piano saranno processati i collaboratori dei russi e i traditori dello Stato ucraino, secondo Danilov, che ha in particolare fatto riferimento a "giudici, pubblici ministeri e personale dei servizi di sicurezza". Allo stesso modo, Danilov ha promesso che i cittadini russi che si sono stabiliti nella penisola dopo il febbraio 2014 saranno espulsi e gli acquisti di proprietà annullati.
"Un programma completo di disintossicazione entrerà in vigore per neutralizzare le conseguenze della propaganda russa sulla coscienza pubblica di una parte della popolazione", ha detto Danilov. I prigionieri politici, tra cui molti tatari di Crimea, saranno rilasciati immediatamente, ha concluso.
- di Redazione Sky TG24

Ordigno esplode in un bar di San Pietroburgo, un morto

Una persona è morta e altre sei sono rimaste ferite nell'esplosione di un ordigno in un bar nel centro di San Pietroburgo, vicino all'Università. Lo hanno riferito i servizi di emergenza citati dall'agenzia russa Tass. 
- di Redazione Sky TG24

Russia, Mosca denuncia il clamore su arresto giornalista Wsj

Mosca ha denunciato il "clamore mediatico" in Occidente per l'arresto di un giornalista statunitense giovedì in Russia, ribadendo le accuse di spionaggio nei suoi confronti e giurando che sarà processato in un tribunale, mentre Washington ha nuovamente chiesto il suo rilascio. Tre giorni dopo l'arresto detenzione di Evan Gershkovich, giornalista del Wall Street Journal, i capi della diplomazia russa e statunitense, Sergei Lavrov e Antony Blinken, hanno avuto uno scambio di opinioni sul suo caso "su iniziativa" di Washington, secondo Mosca. "E' inaccettabile che i funzionari di Washington e i media occidentali stiano creando un polverone con il chiaro intento di dare a questo caso una dimensione politica", ha dichiarato il ministero degli Esteri russo in un comunicato. L'arresto di Gershkovich avviene in un contesto di crescente repressione della stampa in Russia dopo l'offensiva contro l'Ucraina, che ha messo a dura prova le relazioni tra Mosca e Washington. Il suo caso non ha precedenti nella storia recente del Paese e ha suscitato scalpore in Occidente. In una rara telefonata, oggi, Lavrov ha ripetuto al suo omologo statunitense, Antony Blinken, le accuse di spionaggio mosse dalle autorità russe da giovedì. "Il signor Gershkovich è stato colto in flagrante mentre cercava di ottenere informazioni segrete", ha detto il ministro russo a Blinken, chiedendo "rispetto per le decisioni delle autorità russe". 
 
- di Redazione Sky TG24

Guerra in Ucraina, Kiev: riconquistare la Crimea (VIDEO)

- di Redazione Sky TG24

Telefonata Blinken-Lavrov, focus su agenda bilaterale e attualità

Diverse questioni di attualità dell'agenda bilaterale sono state tra gli argomenti discussi dal ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov e dal segretario di Stato americano Antony Blinken nel corso della loro telefonata, oltre ovviamente alla detenzione del giornalista del Wall Street Journal, Evan Gershkovich, incarcerato il 30 marzo in Russia con l'accusa di spionaggio. Lo ha riferito il ministero degli Esteri russo, citato dalla Tass. "Nell'ambito della discussione della questione sollevata dal Segretario di Stato in merito alla detenzione in Russia del cittadino statunitense Gershkovich, sospettato di spionaggio, l'attenzione di Blinken è stata richiamata sulla necessità di rispettare le decisioni delle autorità russe prese in conformità con la legislazione e gli impegni internazionali della Federazione Russa", aggiunge Interfax. "Il segretario ed il ministro degli Esteri Lavrov hanno anche discusso dell'importanza di creare un ambiente che consenta alle missioni diplomatiche di svolgere il proprio lavoro", si legge nella nota del ministero russo. 
- di Redazione Sky TG24

Von der Leyen: "Cina fondamentale per arrivare a pace"

La presidente della Commissione europea è intervenuta sui rapporti tra Ue e Pechino in vista del viaggio previsto la settimana prossima, insieme al presidente francese Emmanuel Macron. LEGGI L'ARTICOLO
- di Redazione Sky TG24

Kiev, Gruppo Wagner paragonabile a eserciti Ungheria e Slovacchia

Il Gruppo Wagner, l'organizzazione di mercenari russi, è ora un esercito a tutti gli effetti di dimensioni pari al personale militare dell'Ungheria o della Slovacchia. Lo afferma Serhii Cherevatyi, portavoce del Comando militare orientale dell'Ucraina, al canale ucraino 24, scrive il Kyiv Independent. Il portavoce non ha specificato il numero delle truppe del Gruppo Wagner, ma le forze armate della Slovacchia contano 19.000 soldati, mentre quelle dell'Ungheria ne hanno 40.000, secondo i dati della Banca Mondiale 2019. Negli ultimi mesi, i mercenari di Wagner hanno cercato di conquistare la città di Bakhmut, nella regione di Donetsk, con il supporto dell'esercito regolare russo. Cherevatyi ha detto che ieri le forze ucraine hanno ucciso 121 soldati russi e ne hanno feriti 139 a Bakhmut, mentre le forze russe hanno bombardato 232 volte la città occupata. 

- di Redazione Sky TG24

Isw: "Possibile rimpasto dei vertici militari russi"

"Fonti russe, ucraine e occidentali hanno osservato che l'offensiva invernale russa non è riuscita a raggiungere gli obiettivi del Cremlino di impadronirsi di tutte le regioni di Donetsk e Lugansk entro il 31 marzo". Lo scrive nel suo ultimo report il think tank statunitense Isw, (Institute for the study of the war), precisando che "la Russia potrebbe presto effettuare una sorta di rimpasto del suo comando militare di alto livello a causa della fallita offensiva invernale" in Ucraina. 
- di Redazione Sky TG24

Ucraina, tensioni in mare: altre 3 navi Nato in porto a Malta

Continua il flusso di navi militari della flotta Nato che da mesi ciclicamente attraccano a Malta. Oggi al molo principale della Grand Harbor Marina, nella zona del terminal crociere, sono tre le navi grige: la turca Yuzbasi Gungor Durmus (A574), nave di supporto per gruppi di assalto, il dragamine olandese Makkum (M857) e l'inglese M38. A febbraio scorso l'ammiraglio Credendino in una informativa al Parlamento ha parlato delle tensioni nel Mediterraneo, con la flotta russa che - come riferisce un ufficiale di marina europeo di stanza a Malta - "mostra la bandiera" e tende a "posizionarsi nei pressi delle infrastrutture più sensibili", dai gasdotti ai cavi sottomarini. Malta è un paese neutrale ed in quanto tale non fa parte della Nato, ma è legato alla strategia di difesa europea in quanto membro della Ue. Nei mesi scorsi sono entrate in porto navi francesi, americane, italiane e tedesche. 
- di Redazione Sky TG24

Putin firma il decreto per chiamare 147mila coscritti per primavera

Il presidente russo stabilisce la chiamata di primavera per il servizio militare che riguarda persone dai 18 ai 27 anni, secondo quanto riportano le agenzie russe. COSA SAPERE
- di Redazione Sky TG24

Lavrov: "Un tribunale deciderà la sorte del giornalista Usa"

La sorte del reporter del Wall Street Journal, Evan Gershkovich, incarcerato il 30 marzo in Russia con l'accusa di spionaggio: sarà "decisa da un tribunale". Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov che ha parlato oggi con il suo omologo Usa Antony Blinken. Funzionari statunitensi e media occidentali dovrebbero astenersi dal "clamore" generato dall'arresto del giornalista statunitense Evan Gershkovich, ha detto il ministro degli Esteri russo Lavrov a Blinken nel corso della telefonata. Il ministero degli Esteri russo ha poi precisato che Lavrov ha detto a Blinken che "sarà un un tribunale a determinare il destino futuro" di Gershkovich.
- di Redazione Sky TG24

Il colloquio Blinken - Lavrov "sull'inaccettabile detenzione da parte della Russia di un giornalista statunitense"

- di Redazione Sky TG24

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