
Guerra ibrida: cosa significa, come funziona e cosa aspettarsi
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha annunciato che “la guerra ibrida della Russia con i Paesi ostili durerà a lungo”. Dalla disinformazione online agli attacchi hacker, fino alle ‘false flag operations’, ecco quali sono i tratti distintivi di questo tipo di conflitto

"La guerra ibrida della Russia con i Paesi ostili durerà a lungo”: la minaccia di Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha riacceso i riflettori su un tipo di conflitto da tempo al centro dell’attenzione degli esperti di sicurezza internazionale e delle cancellerie di tutto il mondo
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La cosiddetta ‘guerra ibrida’ è un concetto relativamente nuovo e, come ricordato da un paper pubblicato sul sito della NATO, non esiste una definizione univoca di cosa sia. In generale si tratta di un tipo di conflitto che viene combattuto non solamente con le armi convenzionali, ma anche attraverso altri metodi
Cremlino: "La guerra ibrida con Occidente durerà a lungo"
Tra questi si annoverano gli attacchi hacker, la disinformazione organizzata online e le cosiddette ‘false flag operations’, ovvero operazioni di vario genere - da attacchi militari propriamente detti a una vasta gamma di azioni ostili - condotte con l’intento di mascherare il reale esecutore e far ricadere la colpa su altri attori
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Talvolta le azioni di “guerra ibrida” sono condotte senza ricorrere ad alcun tipo di attacco militare diretto. Il loro scopo è infatti non solo quello di causare danni al bersaglio degli attacchi, ma anche quello di rendere quanto più difficile possibile identificarne gli autori e di conseguenza i responsabili
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Difendersi da una ‘guerra ibrida’ richiede competenze e azioni differenti da quelle necessarie per proteggersi da un conflitto militare tradizionale. Per questa ragione l’Alleanza Atlantica e l’Unione Europea hanno aperto in Finlandia l’European Centre of Excellence for Countering Hybrid Threats, il Centro europeo d’eccellenza per contrastare le minacce ibride

Tra le azioni della “guerra ibrida”, citate da un approfondimento della BBC sul Centro ad Helsinki, sono annoverate anche le interferenze elettorali: l’esempio citato è quello delle elezioni presidenziali americane del 2016, quando secondo gli investigatori ci sarebbero state intromissioni organizzate dalla Russia per orientare gli elettori verso Donald Trump
L'approfondimento della BBC
Per condurre queste interferenze si ricorre sovente ai cosiddetti ‘bot’: account fake sui social media controllati da attivisti cyber a libro paga di agenzie o potenze straniere, il cui scopo è inondare il dibattito online con informazioni false o manipolate al fine di orientare le preferenze degli elettori

Questo tipo di attività è strettamente legato alla disinformazione online, che rappresenta un altro atto tipico delle ‘guerre ibride’: inondare i social network con fake news, false narrative o teorie della cospirazione può produrre un impatto fortissimo sulle società bersaglio dell’attacco senza il bisogno di sparare un singolo colpo

Inoltre, anche gli attacchi hacker possono essere usati per colpire un Paese nel contesto di una ‘guerra ibrida’: un classico esempio sono i colpi ai danni degli enti pubblici, per paralizzare o semplicemente rendere più instabile il funzionamento delle istituzioni e diminuirne così la credibilità agli occhi dei cittadini

Questo genere di attacchi, che già di per sé producono gravi danni economici e sociali, hanno anche l’obiettivo a medio/lungo termine di destabilizzare dall’interno la tenuta politica dei Paesi bersaglio. Anche in questo caso, lo scopo viene conseguito rendendo difficile identificare la fonte della minaccia

Infine nel contesto della ‘guerra ibrida’ possono avvenire anche attacchi militari, i cui autori però rimangono celati. Un esempio è la distruzione del gasdotto Nord Stream 2, la cui esplosione ha avuto profonde ripercussioni sia sugli approvvigionamenti di gas da parte dei Paesi dell’Unione europea sia sui rapporti tra Russia e Ue

A oggi, però, l’attacco non solo non è stato rivendicato da nessuno Stato ma nemmeno si è arrivati a conoscere con sicurezza chi ne sia stato l’autore. E l’incertezza sulle cause di quanto accaduto alimenta la tensione internazionale che è intrinsecamente legata alla ‘guerra ibrida’

Come detto, intanto, il portavoce del Cremlino ha annunciato che “questa guerra ibrida che hanno scatenato contro il nostro Paese durerà per lungo tempo”. E la Nato ha messo in guardia sulle possibili future azioni di Putin: secondo la vicesegretaria Mircea Geoană non si vedono al momento minacce alla sicurezza militare della Moldavia, “ma questo non significa che la Russia non utilizzi l'arsenale di una guerra ibrida”
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